Ma io mi chiedo se, spostando l'attenzione dall'individuo al gruppo di lavoro, di questi specializzati, che paragonati ai geni del passato, a causa delle loro lacune, potrebbero definirsi ''ignoranti per necessità'', non si riesca a farne di due, o anche più messi insieme, uno buono.
Non possiamo non considerare che di articoli scientifici a firma unica non ne escono più, ma che dovendo assegnare il premio Nobel se ne deve scegliere uno per gruppo.
Ma anche tornando al passato, quando non c'era il premio Nobel, ma comunque si assegnava un merito, non possiamo non considerare che quasi sempre erano due ad arrivare in modo indipendente alla meritevole scoperta, ma quanti di noi saprebbero citarne più di uno?
Certo parliamo di tempi in cui pur con tutta la buona volontà condividere non era facile farlo, per cui giocoforza bisognava concentrare in sè il sapere. Era dunque una necessità che oggi non c'è più, e questo non può non fare la differenza, perchè saranno sempre in meno ad imbarcarsi in un sapere enciclopedico, per cui è statisticamente prevedibile che non ci siano più i geni di una volta, perchè non ve ne è la stretta necessità.
Non possono invece mancare, perchè è una necessita stretta, quelli che siano in grado di scovare i migliori specialisti, riuscire a metterli insieme, localmente o virtualmente, e avere la capacità di coordinarli.
Quindi magari non ci sono più i geni di una volta perchè non ve ne è la stretta necessità, senza che perciò il progresso della scienza ne risenta.
Ci saranno meno eroi e meno storie romantiche da raccontare, e non sarà facile ricordare tutti i nomi dei partecipanti all'impresa, se già due ci sembrano troppi.
Pur seguendo distrattamente i progressi nella storia dell'arte mi pare che ci sia aria di revisionismo su chi sia da considerare il vero genio, non più Leonardo ma Tizio, non più Michelangelo , ma Caio, così scopro una moltitudine di geni, nuovi per me ignorante in materia, da farmi dubitare dell'eccezionalità del genio, e se poi si potessero aggiungere i partecipanti all'impresa ignoti alla storia...
Io parlerei comunque sempre di imprese comuni distribuite una volta nel tempo, laddove si attribuiva il merito all'ultimo che metteva la ciliegina sulla torta, e oggi nello spazio, dove mettono tutti insieme la ciliegina, perchè ognuno è così incapace da non farcela da solo.
E se tu fossi una di quelle potenziali, se non attuale, geniale coordinatrice che ha a che fare ogni giorno coi nani, Claudia?
Confessa.
Non possiamo non considerare che di articoli scientifici a firma unica non ne escono più, ma che dovendo assegnare il premio Nobel se ne deve scegliere uno per gruppo.
Ma anche tornando al passato, quando non c'era il premio Nobel, ma comunque si assegnava un merito, non possiamo non considerare che quasi sempre erano due ad arrivare in modo indipendente alla meritevole scoperta, ma quanti di noi saprebbero citarne più di uno?
Certo parliamo di tempi in cui pur con tutta la buona volontà condividere non era facile farlo, per cui giocoforza bisognava concentrare in sè il sapere. Era dunque una necessità che oggi non c'è più, e questo non può non fare la differenza, perchè saranno sempre in meno ad imbarcarsi in un sapere enciclopedico, per cui è statisticamente prevedibile che non ci siano più i geni di una volta, perchè non ve ne è la stretta necessità.
Non possono invece mancare, perchè è una necessita stretta, quelli che siano in grado di scovare i migliori specialisti, riuscire a metterli insieme, localmente o virtualmente, e avere la capacità di coordinarli.
Quindi magari non ci sono più i geni di una volta perchè non ve ne è la stretta necessità, senza che perciò il progresso della scienza ne risenta.
Ci saranno meno eroi e meno storie romantiche da raccontare, e non sarà facile ricordare tutti i nomi dei partecipanti all'impresa, se già due ci sembrano troppi.
Pur seguendo distrattamente i progressi nella storia dell'arte mi pare che ci sia aria di revisionismo su chi sia da considerare il vero genio, non più Leonardo ma Tizio, non più Michelangelo , ma Caio, così scopro una moltitudine di geni, nuovi per me ignorante in materia, da farmi dubitare dell'eccezionalità del genio, e se poi si potessero aggiungere i partecipanti all'impresa ignoti alla storia...
Io parlerei comunque sempre di imprese comuni distribuite una volta nel tempo, laddove si attribuiva il merito all'ultimo che metteva la ciliegina sulla torta, e oggi nello spazio, dove mettono tutti insieme la ciliegina, perchè ognuno è così incapace da non farcela da solo.
E se tu fossi una di quelle potenziali, se non attuale, geniale coordinatrice che ha a che fare ogni giorno coi nani, Claudia?
Confessa.
