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Messaggi - Ipazia

#3196
Non esistono (ancora e chissà mai) governi marxisti, ma governi che, compreso il trucco della finanza capitalistica, sfruttano quelle che i profeti chiamarono "contraddizioni del capitalismo". Esemplare a tal proposito la flemmatica determinazione dei cinesi che l'economics sanno sfruttare al massimo, forti però di una potente base, questa sì marxista, di economia reale.
#3197
Correttamente il primo articolo della Costituzione Italiana fonda la res publica sul lavoro, in quanto ogni bene di cui dispone l'umanità, nella sua specificità antropologica, è frutto del lavoro. Ivi incluso il suo successo evolutivo. Pertanto, teoricamente, il lavoro dovrebbe essere anche fonte di felicità, basata sulla consapevolezza della prosperità e benessere prodotti dalla cooperazione umana.

Ma, come tutti i frutti, anche il lavoro ha il suo verme, che si chiama sfruttamento, alienazione, sottomissione, riduzione in schiavitù o servitù,... Verme di cui bisogna sbarazzarsi se si vuole coniugare il lavoro con la felicità. Sia chiaro, anche nella condizione servile di sottomissione ad una padrone, nelle diverse forme da esso assunto nella storia universale, il lavoro svolge, nella sua forma necessaria, non parassitaria, il nobile compito di conservazione e riproduzione degli umani. Funzione che, al netto del verme citato, può essere fonte di grande appagamento e soddisfazione.
#3198
Il valore d'uso originario del denaro è funzionare come equivalente generale delle merci. In ciò non vi è più accanimento ideologico che nella convenzione del metro di Sévres.

L'accanimento marxista si riferisce al fatto che questo "metro" si allunga e si accorcia secondo criteri che hanno più a che fare con violenza, sopraffazione e guerra che con pacifici commerci inter pares.

Nella conversione da strumento tecnico a strumento politico-economico di dominio il denaro si feticizza divenendo Denaro che, insieme ai feticizzati Capitale e Mercato, costitisce la santissima Trinità del dominio di produzione capitalistico.

Su questa transustanziazione ideologica, dai perversi effetti materiali, si accanisce doverosamente la critica marxista, sul valore d'uso ideologico e politico-militare del Denaro, non sul suo valore d'uso tecnico, peraltro perfezionabile e rottamabile al subentro di strumenti meno feticizzabili.
#3199
Attualità / Re: Guerra in Ucraina II
04 Ottobre 2022, 16:56:33 PM
Terrorismo NATO e suicidio dell'Europa: mentre i media del ministero della verità occidentale sono già indaffarati a cacciare la notizia  sotto il tappeto, qualcuno ci ragiona sopra:

https://www.analisidifesa.it/2022/10/lattacco-ai-gasdotti-nord-stream-lobiettivo-e-leuropa/
#3200
Citazione di: jeangene il 04 Ottobre 2022, 12:59:27 PMIn conclusione, la domanda è: perchè non dovrebbe essere possibile una società dove il benessere, la felicità, la realizzazione di tutti gli individui siano lo scopo primario, e dove tutti i singoli lavorano per realizzarlo?

Grazie per l'attenzione.

Perché non viviamo nel "migliore dei mondi possibili" ma in un contesto evolutivo segnato da conflitti e oppressione, fatto di vincenti e perdenti. Sacrosanto impegnarsi per la felicità universale, ma illusorio pretendere che questo impegno sia condiviso da tutti gli attori umani della controversa partita.

Il lavoro ha molti meriti evolutivi, ma: quale lavoro ?
#3201
Diffido della notte della ragione in cui tutte le vacche sono nere. Anche nel demoniaco vi sono gerarchie di cui va tenuto conto.

Jacopus, restando nel secondo dopoguerra, ti sei perso la storia dal Vietnam alla Siria ? Mica solo i fantocci hanno generato e determinato i conflitti. Anzi, talvolta sono stati generati, e abbandonati, in corso d'opera.

La Russia ha nicchiato fin troppo nell'est russofono dell'Ucraina e con l'alleanza canaglia non si batte un chiodo che non venga deciso a Wall Street. Semmai sono gli europei che si devono chiedere che gioco viene giocato sulla testa loro e dei loro figli: da ovest, non da est.

Gengis Khan lo lascerei alla retorica hollywoodiana. Nel grande gioco interimperialistico vedo difficile discriminare i buoni dai cattivi, gli orientali dagli occidentali, ma è possibile determinare soltanto il grado di cattiveria. La covidemia stessa ha mostrato l'appiattimento "monotono" e ubiquitario delle forme di dominio e oppressione.
#3202
Anche la storia dei regimi fantoccio, incluso il nostro, è quella che è. Avendo vissuto a fondo la storia della base Usa Dal Molin so quanto la volontà dei sudditi di un regime fantoccio conti quando si decidono "liberamente" queste cose.

Il numero di basi militari in giro per il mondo resta l'indicatore più oggettivo per stabilire il coefficiente di aggressività imperialistica di uno stato o impero.

La Nato è l'erede naturale di 5 secoli di imperialismo europeo, con genocidi da rendere il nazionalsocialismo, e lo stalinismo, avventure da boys scout. Le decotte e sderenate potenze coloniali europee, tenute in vita artificialmente dall'aggressività militare ed economico-finanziaria del loro potente clone nordamericano: a questo si riduce la nostra alleanza canaglia.
#3203
Attualità / Re: Guerra in Ucraina II
04 Ottobre 2022, 07:54:29 AM
Viator, à la guerre comme à la guerre, dove si tratta di guerra (che non tramonta mai). Poi c'è la filosofia, che per nostra fortuna è altra cosa, e riesce a nobilitare e medicare, attraverso la riflessione, pure le brutture del mondo (antropologico), ricercando le tracce della macchia umana da preservare.
#3204
Citazione di: green demetr il 02 Ottobre 2022, 23:24:32 PMIl valore d'uso l'ho incontrato subito nel capitale di marx, metto a posto le idee e poi inizio un 3d di comprensione dello stesso.

Poichè avevo iniziato prima dell'estate prima di scaricare una mole eccessiva (non ancora finita di sinistra in rete) di contributi contemporanei (e di cui aprirò secondo 3d dedicato anche se non so bene in quale sezione visto che abbiamo solo attualità e socialità ma non politica, dicevo a memoria il valore d'uso è il valore SOCIALE a cui si danno le UGUAGLIANZE tra gli altri 2 valori (ma forse sto già facendo casino...quindi chiedo venia subito e aspettate il ripasso è chiaro che il capitale è un edificio logico imponente, e se si perdono subito le basi, si fa una gran confusione.

La prima cosa su cui infatti ragionava era proprio: e chi decide del valore d'uso se non proprio la SOCIETA'! (e dunque non lo Stato come continuamente mi fa credere ad esempio il buon Nereo Villa che attacca il marxismo molto più del liberalismo keynesiano.)

Ma appunto è solo una scheggia della mole di pensieri che il Marx ha cominciato a muovermi dentro.

Se questo ricordo fosse vero non capisco bene come però questo possa risolvere il problema delle SCELTE.

Chi decide cosa e chi decide CHI (decide cosa)? E' il problema annoso per cui un gruppo comunista si è voluto differire da chi invece proprio NEGA il comunitarsimo, che invece filosoficamente è per me il punto centrale oggi come ieri.
E che la triarticolazione sociale di Steiner in realtà descrive così bene (e su cui Nereo Villa costruisce poi l'intero suo piano di critica che mette a nudo il re, sia esso comunista (pseudo-comunista, visto che Keynes NON è Marx!) sia esso neo-liberista (anch'esso keynesiano tra l'altro, con le solite varianti fiscali tra destra e sinistra che però non vengono MAI migliorate nel dualismo fra le 2, ma anzi prorogate e peggiorate sempre più contro le classi basse e medio-basse).

La tua soluzione mi affascina molto, sopratutto il piglio sicuro con cui la enunci, mi fa pensare che non sia un idea in progress, ma una sorta di punto fermo.
Dammi il tempo di aprire i 2 3d (marx e sinistra vera) e ne riparliamo spero volentieri.
Mentre qui vorrei concentrarmi sul questione del soggetto alienato e feticista.
(dammi cioè il tempo di anzitutto basare saldamente cosa è il valore d'uso, che appunto è ciò con cui Marx inizia).
A presto.

Molto più prosaicamente, e letteralmente, il valore d'uso di un bene è la sua funzione, indipendentemente dal suo valore di scambio. Un martello serve a piantare chiodi e fracassare crani, anche in assenza di un mercato. La merda è merda: solo il mercato può darle un valore spropositato e chiuderla in un museo solo perche sulla scatola sta scritto "merda d'artista". Provocazione azzeccatissima di Piero Manzoni che mostra, più di mille trattati, il feticismo della merce e la natura luciferina del valore di scambio e del suo inferno, il Mercato.

Scegliamo allora di tornare al baratto e all'autarchia ? Non so, ma prima di decidere, prenderei in considerazione il monito di un nativo nordamericano che ragiona correttamente in termini prioritari di valore d'uso:

"Quando avranno inquinato l'ultimo fiume, abbattuto l'ultimo albero, preso l'ultimo bisonte, pescato l'ultimo pesce, solo allora si accorgeranno di non poter mangiare il denaro accumulato nelle loro banche" (ma potranno sempre convertirlo in valore d'uso, almeno quello cartaceo, atto a supplire l'assenza invernale di altro combustibile a causa dell'imbecillità dell' "uomo bianco")

Il denaro è la merda del Mercato scambiata a peso d'oro. Essa esprime la massima forbice possibile tra un valore d'uso insignificante - un pezzo di carta, una sequenza di bit - e un valore di scambio illimitato che, come cantava Liza Minnelli: Money makes the world go round!
#3205
Dall'arrampicata sugli specchi dei demo liberal-liberisti sulla definizione di impero, Treccani alla mano, risulta che l'Italia è un impero piemontese, la Germania un impero prussiano, la Spagna un impero castigliano, e così via.

Quanto fumo per negare l'imperialismo inarrivabile dell'Impero occidentale del Bene, con basi militari proprie sparse ovunque nel pianeta.



#3206
Attualità / Re: Guerra in Ucraina II
03 Ottobre 2022, 21:25:31 PM
Hanno stati certamente i russi:



I tedeschi "Potevano scegliere fra il disonore e la guerra. Hanno scelto il disonore e avranno la guerra". Imposta dai fratelli coltelli dell'impero del Bene (Nato e UE). Pare, per mano di coloro che odiano i tedeschi quanto i russi, con la regia di tutto il cucuzzaro, tedeschi esclusi; si vocifera sui polacchi che, per la gioia dei gretini occidentali, ci riporteranno alla civiltà del carbone, di cui abbondano, e del nucleare che si raccatta in giro per il mondo con metodi per lo più neocoloniali.

Fossi tedesca farei una petizione per appendere la von der Leyen per i piedi ad Alexander Platz, ma sono italiana ed anche a casa mia so che a piazzale Loreto c'è ancora tanto posto. A ciascuno il suo.




#3207
Citazione di: green demetr il 02 Ottobre 2022, 14:24:50 PMCiao Ipazia,...

Il mio argomento filosofico comunque rimane sul quale sia la dialettica per cui un sogetto alienato, appunto schiavo del feticcio (delle mode anche), possa trasformarsi in una identità che tende alla leadership di un movimento operaio o lavoratore semplicemente.
Idem per l'operaio.

Liberarsi dal feticismo è abbastanza facile per chi abbia assimilato l'abc del marxismo e compreso la natura feticistica della merce e quella messianica dell'accumulazione capitalistica. La soluzione è tornare al valore d'uso delle cose e del lavoro, con le antenne ritte contro ogni forma di feticizzazione.

CitazioneIl socialismo io l'ho abbandonato proprio per via dell'impossibilità della comunità. (ma non per questo mi sono MAI schierato col liberalismo con l'anarchismo e peggio che mai col fascismo).
Leggo da un sito comunista alcune problematiche relative proprio all'ordine della comunità (ovvero la comunità può diventare sempre gerarchica).
Questo è sommamente vera, ma quale sarebbe la scienza che possa evitare questa cosa? Come vedi mi mancano proprio le basi della discussione storica, e come questa possa essere declinata a partire dal problema del soggetto (di hegeliana memoria).

Nella gerarchia va disaggregata la componente funzionale da quella di dominio e oppressione. Perchè la prima non si converta nella seconda, con ideologia ad hoc al seguito, ci vuole molta scienza politica, capace di guardare alla sostanza delle cose (il valore d'uso di una funzione gerarchica) prevenendo le rendite di posizione che si cronicizzano in nuove forme di dominio e oppressione.

CitazioneTu Ipazia parli spesso di prassi: ma la prassi dimmi non si risolve sempre e solo in inutili manifestazioni dove al primo spruzzo d'acqua si va tutti a casa?

La prassi è uno stile di vita che fa tesoro della teoria ed elabora strategie efficaci di opposizione alla poltiglia omologata di cui dicevo sopra. Il capitalismo non è una tigre di carta, ma ha molte criticità sulle quali, attraverso l'organizzazione politica e i comportamenti individuali defeticizzati e disalienati, si può versare sabbia piuttosto che lubrificante nella meccanica del potere. Mi rendo conto che dopo l'89 la partita è tutta in salita e il passo assomiglia più a quello delle montagne della Resistenza che alle galoppate dei ruggenti anni sessanta.

Non vedo palingenesi dietro l'angolo e neppure soli dell'avvenire. Mi basta aver fatto la mia parte per superare l'inumanità robotizzante del Capitale. Ai posteri il testimone.


#3208
Tale soggetto è stato talmente parcellizzato dalle bombe ideologiche, militari ed economiche del Capitale, da essere ridotto ad una poltiglia informe, direi piuttosto marroncina che fucsia o bluette, dall'inconfondibile olezzo di letame umano.

Il marxismo nasce umanista, in risposta all'inumanesimo del Capitale che riduce ogni cosa, inclusa l'anima, a merce. Penso sia ancora un ottimo filo di Arianna per seguire la retta via verso un soggetto altro rispetto all'inumanesimo capitalistico.

La prassi è l'altro elemento, la pietra di paragone su cui si regge il materialismo marxista, che seguendo l'argent, trova lo pseudosinistro nel momento topico del suo outing a favore del Capitale e delle sue imprese.

Qui la politica si difrange in un gioco di specchi da luna park, in cui è assai difficile distinguere il vero dal falso. Dilemma che risolverei, anarchicamente, alla De André, affermando che non esistono "poteri buoni".

Ma è sempre possibile,  tra i tanti poteri cattivi e le loro dissimulazioni ideologiche, individuare il male maggiore e minore.
#3209
Green, vedo la tua marcia di avvicinamento al comunismo storico passa per un ebreo eziandio russo. Coerente ( tu, non il fondatore della IV internazionale) fino alla fine  ;)
#3210
Attualità / Re: Guerra in Ucraina II
01 Ottobre 2022, 22:16:39 PM
Citazione di: atomista non pentito il 28 Settembre 2022, 15:25:41 PMNotando che l'argomento rischiava di finire fuori dalla "top ten" , travolto da situazioni ben piu' gravi ( leggi esplosione di consensi a FDI)  scrivo questo post nell'unico intento di riportarlo in auge (in testa alla pagina) . Peraltro avevo previsto una difficile soluzione della guerra considerando le contromisure messe in atto ed il relativo calo di interesse ( abitudine) dei forumisti filosofi . Humanum est.

Le guerre si combattono, vincono e perdono, sul campo. C'è  poco da filosofare. I filosofi, in quanto tali, disdegnano il livello di discussione delle tifoserie, politiche, sportive o mediatiche.