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Messaggi - Eutidemo

#3196
Attualità / Re:DENUNCIA QUERELA CONTRO IL GOVERNO
09 Febbraio 2022, 10:43:40 AM
Ciao Gyta. :)
Innanzittutto devi deciderti se vuoi sporgere:
- una "denuncia", che riguarda i reati procedibili d'ufficio;
- ovvero una "querela", che, invece, riguarda  i reati che sono procedibili solo a querela di parte.
La "denuncia-querela" è un "ircocervo" che, giuridicamente, non esiste.
***
In secondo luogo, in forza dell'art. 27 della Costituzione, la responsabilità penale è "personale", per cui devi denunciare e/o querelarti contro delle specifiche persone (nome e cognome), e non in modo generico, contro il governo; la cui responsabilità non è perseguibile penalmente, in quanto è di natura:
- collettiva;
- politica.
***
In terzo luogo, infine, devi specificare lo "specifico reato" che vuoi denunciare o per il quale vuoi querelarti, enumerandone e citandone il titolo di incriminazione e gli specifici estremi; o, quantomeno, la fattispecie criminosa descritta, così come delineata da una determinata e vigente disposizione penale.
***
Premesso quanto sopra, ed a prescindere dal suo contenuto, la tua denuncia-querela (che manca perfino dell'indirizzo), deve ritenersi radicalmente "inammissibile" in quanto  carente dei requisiti giuridicamente richiesti dalla legge.
***
Però, ovviamente, il suo contenuto può senz'altro valere come mera "provocazione di carattere politico"; la quale, a seconda degli orientamenti di chi la legge, può essere o meno condivisa.
***
Un saluto! :)
***
#3197
Storia / Re:Perché Annibale non proseguì su Roma?
09 Febbraio 2022, 06:38:22 AM
Ciao Jacopus: :)
Sono esatte tutte e tre le tue spiegazioni; e, in particolar modo, la terza.
Ed infatti:
a)
Annibale sapeva manovrare molto bene in campo aperto, ma di assedi non ne capiva granchè;  ed infatti per prendere Sagunto gli servirono ben otto mesi, e ci rimise un gran numero di soldati (figuriamoci Roma).
b)
Il suo esercito non aveva una adeguata dotazione di efficaci armi ossidionali.
c)
Un prolungato assedio di Roma sarebbe risultato molto pericoloso, a causa della  malaria che infestava le campagne che la circondavano.
***
Un saluto! :)
***
#3198
Storia / L’eredità dell’impero romano
08 Febbraio 2022, 14:26:58 PM
Ciao Jacopus. :)
Il tuo spunto è molto interessante.
In effetti, come Alessandro Barbero ha recentemente ricordato in una sua  eccellente "lectio magistralis", quelli che noi Europei chiamavamo "Bizantini", loro, in realtà, pur essendo ovviamente di stirpe prevalentemente greca, si autodefinivano Romani (Ρωμαίοι); cioè, dice Barbero, se chiedevi ad uno di loro la sua appartenenza nazionale, fino al quindicesimo secolo, ti avrebbe senz'altro risposto "Είμαι Ρωμαίος πολίτης"" (io sono un cittadino romano).
Non a caso, Costantinopoli era comunemente definita la "Seconda Roma", nel senso di prosecutrice dell'Impero Romano, fino a che non venne conquistata dai Turchi nel 1453.
***
Quanto a Mosca, a chiamarla la "Terza Roma" fu il monaco ortodosso Filofej che scrisse tra il 1523 e il 1524 una lettera al Gran Principe di Mosca, sostenendo "Due Rome sono cadute, ma la terza resisterà per sempre".
Russa, però; per cui il suo Cesare si chiamava Czar (da Caesar)!
***
Vero è che anche ad occidente era (ri)nata una nuova versione dell'Impero Romano, il cui Cesare si chiamava Kaiser (sempre da cesare da Caesar)!
***
A parte tali circostanze storiche e linguistiche, in effetti, non si può negare che un certo "spirito" di carattere "universalistico", o, quantomeno, "imperialistico di tipo romano" abbia serpeggiato nelle sue più recenti versioni di tale antico fenomeno; sebbene, come è ovvio (ed è inutile starne a discutere) con modalità  culturali, politiche e religiose "estremamente" diverse l'una dall'altra.
***
In effetti, l'ultimo "vero" impero rimasto, che abbia caratteri abbastanza simili (sia pure "molto" vagamente) a quello romano,  è quello della Terza Roma; cioè, quello di Mosca!
***
Ma, è un discorso troppo complesso per poterlo affrontare qui, soprattutto perchè ora devo uscire, e, quindi, non ho avuto neanche il tempo di leggere gli altri interventi.
***
Un saluto! :)
***
#3199
Storia / Sai Baba il saltimbanco predicatore.
08 Febbraio 2022, 12:58:01 PM
Sai Baba, deceduto nel 2011, ha decine di milioni di devoti in tutto il mondo, molti dei quali membri attivi dell'Organizzazione Sathya Sai; la sua religione si rivolge indistintamente ai fedeli di tutte le religioni, a cui raccomanda la sincera adorazione di Dio nelle forme e nei mezzi propri di ciascuna religione.
I suoi insegnamenti, o meglio, quelli da lui "sincreticamente recepiti" dalle altre religioni (Dio è in noi, bisogna essere buoni, altruisti ecc. ecc.), sono tutti ottimi, lodevoli e pienamente "rispettabili"; però, secondo me, i "trucchi da baraccone" da lui utilizzati per accreditarsi (e per arricchirsi), sono decisamente molto "discutibili".
Ed invero l'unica cosa che trovo davvero strabiliante in tali presunti "miracoli", è l'incredibile "dabbenaggine" dei milioni di persone che si sono lasciate abbindolare con tante facilità da simili giochi di prestigio di quart'ordine!
Vediamone qualcuno!


I MIRACOLI
Ecco l'elenco, sebbene non certo esaustivo, dei suoi presunti "miracoli":

1)
Il "miracolo" più comune utilizzato da Sai Baba, era quello di far apparire piccoli oggetti da una mano apparentemente vuota, e di donarli all'allocco di turno.
(password: logos)
https://www.dailymotion.com/video/x87psy3
In realtà si tratta di una vecchia tecnica, utilizzata, di solito, per scambiarsi minuscoli oggetti di nascosto mentre ci si stringe la mano.
Ecco come funziona:
(password: logos)
https://www.dailymotion.com/video/x87p5jo
Nel mio videoclip, appositamente "rallentato" e "ingrandito", si vede benissimo che, sebbene la mano che porgo verso lo schermo "sembri" vuota, l'oggetto (un vecchio microfilm incapsulato in una finta cartuccia) è nascosto tra le pieghe del pollice e dell'"adduttore"; basta stringere la mano a qualcuno, per scambiare l'oggetto nello stesso punto della mano con un altra persona, senza che nessuno se ne accorga.
Lo stesso identico trucco, viene spesso usato dai prestigiatori da avanspettacolo per far apparire piccoli oggetti dalla propria mano (nascosti dal pollice), e regalarli al pubblico; così come, appunto, ha quasi sempre fatto Sai Baba nelle sue mirabolanti  "prestazioni magiche".
A volte, per oggetti un po' più grandi, vengono usati pollici o altre dita false, indistinguibili da quelle vere; ma, almeno, nei casi che ho visto io, non mi pare che Sai Baba ne faccia molto uso (mi pare che ricorra quasi sempre all'abilità delle sue "vere" dita).


2)
In uno specifico caso, invece, ricordo di aver visto Sai Baba far apparire, a mani nude, un oggetto un po' più grande; era addirittura una sveglia con tanto di suoneria in funzione!
Purtroppo, non riesco a trovare l'originale di tale filmato, per cui accontentatevi della mia modesta riproduzione del suo "miracolo"; il cui trucco, essendo da me appositamente rallentato e reso abbastanza visibile, dovrebbe essere facilmente comprensibile senza necessità di spiegazione
(password: logos)
https://www.dailymotion.com/video/x87p5mm
(La manigia mettalica era tenuta stretta tra il pollice e il suo muscolo adduttore)

3)
Ma il trucco usato più spesso da Sai Bab era talmente puerile, che, invece, raramente i prestigiatori vi fanno ricorso; ed infatti non richiede particolari abilità, e chiunque cercasse di avvalersene, verrebbe preso a "pernacchie" anche da una scolaresca di quinta elementare.
Ed infatti si tratta semplicemente di far finta di asciugarsi il volto sudato con un panno, dentro il quale è occultato un oggetto, che, profittando della copertura del fazzoletto, il "mago" si infila nascostamente in bocca: dopo di che, con un abile recitazione "emetica", quest'ultimo fa finta di rigurgitarlo dalla gola, e lo sputa fuori.
(password: logos)
https://www.dailymotion.com/video/x87p5pc
Vi garantisco che chiunque di voi sarebbe in grado di compiere un simile "miracolo"; avendo però l'accortezza di scegliersi un pubblico molto giovane o molto ingenuo e credulone; l'ultima volta che ci ho provato, come "animatore" alla festa di compleanno di un bambino di 9 anni, sua sorella minore ha capito subito il trucco.
(password: logos)
https://www.dailymotion.com/video/x87p5uy

LA VIBHUTI
Quanto alla famosa "vibhuti", cioè alla "miracolosa" polverina magica di sua produzione, veniva semplicemente realizzata impastando una pallina composta da:
- amido;
- cenere;
- profumo;
- acqua.
Poi c'erano due modi di utilizzarla, per stupire i "fedeli" (o meglio, per carpire la loro buona fede).
a)
La si faceva seccare e la si nascondeva tra tra il pollice e il suo muscolo adduttore, o, addirittura, tra le stesse le pieghe della mano; e poi, quando era il momento di materializzare la "cenere sacra", la si sbriciolava lentamente tra le dita e la si faceva cadere nelle mani supplicanti degli adepti.
b)
Ancora più "miracolosamente", la si poteva far apparire "a tempo" e "a distanza" su una fotografia incorniciata e autografata del "santone", una volta portata a casa dai suoi adepti.
Questo, per mezzo di due diverse tecniche:
- la prima tecnica consisteva nel preparare un impasto di vibhuti e "acqua Kanji" (acqua di amido dal porridge di riso), spruzzarlo sul vetro della foto e lasciarlo asciugare, e ripetendo un paio di volte il processo, di modo che , una volta portata a casa dal seguace, alla prima corrente d'aria o di ventilatore, la vibhuti si sia sarebbe staccata  dalla fotografia dando l'impressione di essersi materializzata in quel momento;
- la seconda tecnica consisteva nel far finta di spolverare la cornice, generalmente in "alluminio", con uno straccio prima di venderla o donarla, ma poichè  lo straccio era stato preventivamente imbevuto con una soluzione di "cloruro di mercurio",  questo, reagendo con l'alluminio della cornice, produceva una polvere grigiastra che le persone trovavano mentre scartavano il pacco a casa loro.
***
La complicità di alcuni negozianti non deve stupire, se si pensa che l'organizzazione creata da Sai Baba è incredibilmente vasta (e ricca).
***

LE GUARIZIONI E LE RESURREZIONI
Ma, ovviamente, come tutti i mistificatori, Sai Baba non poteva non proclamarsi anche un "guaritore".
Ed infatti:
- si "racconta" di persone entrate nel suo sontuoso palazzo in condizioni pietose, con le stampelle, o incapaci di parlare, di sentire o di vedere, e uscite del tutto guarite;
-  si "parla" persino della resurrezione di due uomini, l'indiano V. Radhakrishna e il californiano W. Cowan, uno nel 1953 e l'altro nel 1971.
Peccato, però, che di tutto questo non ci sia neanche uno straccio di prova che abbia il minimo valore in tribunale; e, se è per questo, in nessun altro luogo degno di fede che io conosca!

LA CHIARROVEGGENZA
Sai Baba sosteneva anche di poter prevedere il futuro; però non risulta nessun documento di data certa anteriore all'evento previsto, che possa attestare la priorità della previsione.
In ogni caso lui aveva previsto di vivere in ottima salute fino a 93 anni e che sarebbe morto soltanto a tale età senza alcuna malattia; è morto, invece, all'età di 85 anni, dopo un mese di degenza in ospedale.

LA RICCHEZZA.
Sai Baba ha lasciato uno dei più grandi imperi economici dell'India, valutato in  circa 12 miliardi di euro dallo  Sri Sathya Sai Central Trust; la provenienza di tutto questo denaro non è del tutto chiara.
Ed infatti, già nel 1993, quando Sai Baba era ancora vivo, il governo aveva aperto un'indagine penale, sospettando che il denaro non provenisse soltanto dalle donazioni degli adepti (da lui circuìti con i trucchetti da baraccone), ma anche da politici corrotti, nonchè da noti personaggi della malavita e dal riciclaggio.
Ma, a quanto mi risulta, le indagini sono ancora in corso; sebbene in parte interrotte a causa della sua morte.

LE ACCUSE DI PEDOFILIA
Infine, risulta che alcuni suoi giovanissimi seguaci, una volta cresciuti, hanno denunciato di aver subito abusi sessuali da parte sua;  queste accuse sono state fatte pubblicamente in un documentario della BBC dal titolo "Secret Swami".
Nel 2001, il quotidiano The Times pubblicò una lunga inchiesta ricca di pesanti accuse sul suo conto, partendo dal suicidio di tre giovani britannici suoi seguaci.
Le accuse di pedofilia e molestie, però, non sono mai arrivate in tribunale;  ed infatti, i pedofili deceduti, non possono più essere penalmente perseguiti; e, di conseguenza, non c'è mai stato un processo al riguardo che potesse accertare la verità.

LE ATTIVITA' BENEFICHE
Per correttezza e completezza d'informazione occorre però anche ricordare che Sai Baba ha realizzato nel suo Paese un sistema educativo scolastico comprendente tutti i livelli, da quello elementare a quello universitario, completamente gratuito; oltre a numerosi ospedali con lo scopo di fornire assistenza medica di alta qualità gratuitamente a tutti, indipendentemente da casta, credo, religione e stato finanziario.
E' vero che, almeno sembra, le liste d'attesa per entrare sono molto lunghe e che non si può escludere la presenza di impiegati corrotti che influiscono sull'ammissione in cambio di denaro; ma tutto questo non è certo colpa di Sai Baba (almeno da quando è morto)!
***
#3200
Ciao Anthony. :)
Vacci a capire!
Pensa che girava voce che il nome della Belloni fosse partito proprio da Letta; ma non perchè lui fosse un fan della Belloni, bensì semplicemente per il fatto che,  secondo lui, era l'unico nome che potesse essere accettato sia da Salvini che da Conte (oltre che dalla Meloni).
C'è chi dice che sia stato proprio lui a proporglielo per primo (riservatamente), per evitare lo stallo!
***
Non so se la cosa sia vera, perchè, effettivamente, penso anch'io che Letta e il PD  temano molto un nuovo "inciucio gialloverde"; però, almeno secondo la voce di cui sopra, trovare un "accordo collettivo" sul nome della Belloni, secondo Letta, sarebbe stato il mezzo migliore per neutralizzarlo.
***
Ovviamente, quando Renzi e la sua "coorte" di renziani si sono messi di mezzo, perchè volevano Casini, Letta ha dovuto rinunciare alla Belloni; perchè il suo nome non sarebbe più risultato sufficientemente "unitivo".
Come non lo sarebbe stato, ovviamente, neanche quello di Casini!
O di chiunque altro!
***
L'unico nome "unitivo", alla fine, è risultato essere solo quello di Mattarella, in quanto era l'unico "digeribile" da tutti; un po' come il riso in bianco!

***
Probabilmente:
- se il 9 novembre dell'anno scorso, non  avesse richiamato e replicato anche lui (in modo categorico) il messaggio inviato al Parlamento il 15 ottobre 1975 dal Presidente Giovanni Leone circa la "non rieleggibilità del Presidente della Repubblica";
- se a Natale non avesse già cominciato il trasloco della sua mobilia dal Quirinale, dichiarando "urbi et orbi" che non avrebbe mai potuto accettare una nuova candidatura, neanche se gliela avessero chiesta tutti quanti in ginocchio;
allora, probabilmente, sarebbe stato rieletto subito lui, senza tante storie, perchè Draghi, in realtà, non lo voleva nessuno alla Presidenza della Repubblica!
***
Ma anche queste sono soltanto delle mie congetture, che lasciano il tempo che trovano!
***
Un saluto! :)
***
#3201
Ciao Anthony. :)
Come avevo scritto anche io, di ipotesi (più o meno plausibili), possono farsene tante; e non tutte sono necessariamente incompatibili tra di loro.
***
Quanto al fatto che, se la Belloni non è stata eletta questo è stato il volere di "tanti", questo è senz'altro vero;  però è altrettanto vero che c'erano anche "tanti" altri (e forse di più) che l'avrebbero voluta al Colle.
Tra i quali non solo i principali leader della maggioranza di governo, e, cioè, il segretario del Pd Enrico Letta, il presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte e il leader della Lega Matteo Salvini, ma persino la leader dell'opposizione Giorgia Meloni; non si trattava, quindi, soltanto di Conte e di Salvini!
***
Ovviamente, sono d'accordo con te che   non c'era nessun principio superiore che imponesse l'elezione della Belloni; come non c'era nessun principio superiore che imponesse la rielezione di Mattarella (che lui stesso, secondo me sbagliando, riteneva costituzionalmente dubbia).
Potevano essere benissimo eletti sia l'una che l'altro; come anche Draghi o Casini, o chiunque avesse più di 50 anni.
***
Quanto a Renzi, invece, penso che la tua ipotesi circa i motivi della   sua opposizione alla elezione della Belloni,  sebbene non sia teoricamente "incompatibile" con le mie ipotesi (potendo benissimo "concorrere" tra loro), sia però senz'altro la più "plausibile".
Ed infatti, tutto sommato, penso anche io, come te, che Renzi (e i renziani dentro il PD) miravano soprattutto a far eleggere Casini; per cui, ovviamente, non potevano che opporsi a qualsiasi altra candidatura, ivi compresa, quindi, quella della Belloni.
***
Però, alla fine, per evitare una lacerante contrapposizione di schede "pro Belloni" e "pro Casini", tutti quanti si sono rassegnati a ripiegare sul buon Mattarella; il quale, poveraccio, fino all'ultimo si era arrampicato su ogni specchio giuridico possibile e immaginabile, per giustificare la sua (comprensibile) riluttanza ad affrontare altri sette anni di mandato.
Dopo averlo criticato per la sua ritrosia, devo ora dargli atto che alla fine, di fronte al voto quasi plebiscitario che lo invitava a tornare al colle, non se l'è sentita di insistere  nel "gran rifiuto"; in tal modo riconoscendo che, come io ho sempre sostenuto, non c'era il benchè minimo appiglio costituzionale per insistere in tale rifiuto.
Chapeau, e che il Signore lo assista (lui e noi tutti)!
***
Un saluto! :)
***
P.S.
Poteva andarci molto peggio!
#3202
I due principali oppositori alla elezione di Elisabetta Belloni alla Presidenza della Repubblica, sono stati Luigi Di Maio e Matteo Renzi; ed infatti, sebbene ci fosse anche qualche altro politico contrario, si può però  dire che quella loro è stata senz'altro l'opposizione più determinante, e l'unica veramente decisiva per il fallimento dell'"operazione Belloni".
Come si può spiegare tale opposizione?
***
Al riguardo, le spiegazioni "ufficiali" fornite dai due, sono le seguenti.


1) LUIGI DI MAIO
Elisabetta Belloni è stata una strettissima collaboratrice di Di Maio alla Farnesina, e tra di loro sono sempre intercorsi ottimi rapporti di amicizia e di collaborazione; per cui Di Maio, più che manifestare la sua contrarietà di merito alla elezione della Belloni, ha denunciato l'"indecenza" di esporre una persona così qualificata della pubblica amministrazione ad una situazione tanto imbarazzante, non essendoci ancora un "accordo della maggioranza" sul suo nome.
***
A dire il vero, sul suo nome, erano d'accordo non solo i principali leader della maggioranza di governo, e, cioè, il segretario del Pd Enrico Letta, il presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte e il leader della Lega Matteo Salvini, ma si era detta d'accordo persino la leader dell'opposizione Giorgia Meloni; contrari si erano detti soltanto Berlusconi (per ovvie ragioni) e Renzi, per le (ipotetiche) ragioni che vedremo più avanti.
Però, in effetti, Di Maio non aveva tutti i torti nel dire che non c'era accordo nella "maggioranza di governo", in quanto, almeno suo parere, il "vero" leader del  Movimento 5 Stelle è Di Maio , e non è Giuseppe Conte; per cui l'accordo andava fatto prima con lui che con Conte (e, se ciò fosse avvenuto, chissà, forse anche lui si sarebbe dichiarato favorevole alla elezione della Belloni).

2) MATTEO RENZI
Matteo Renzi ha dichiarato testualmente:
"Elisabetta Belloni è una personalità di straordinario valore, ma non può fare il Presidente della Repubblica se è capo dei servizi segreti in carica!"
Ha ragione!
Ma forse avrebbero dovuto spiegargli che, se la Belloni fosse stata eletta Presidente della Repubblica, non avrebbe certo potuto continuare a mantenere anche la carica di capo dei servizi segreti, la quale sarebbe stata provvisoriamente devoluta al suo "vice", fino alla nomina di un nuovo incaricato.
Allo stesso modo, se Draghi fosse stato eletto Presidente della Repubblica, non avrebbe certo potuto continuare a mantenere anche la carica di Capo del Governo,  la quale sarebbe stata provvisoriamente devoluta al ministro più anziano, fino alla nomina di un nuovo incaricato.
In effetti, entrambi i "passaggi di carica" sarebbero risultati alquanto "inusuali", però nessuno dei due risultava proibito dalla nostra Costituzione; quindi perchè mai Renzi (con la scorta di qualcun altro) si scandalizzava tanto per l'uno, e non per l'altro?
***
Ed invero l'Italia ha avuto diversi presidenti della Repubblica che erano stati ministri dell'Interno, e di conseguenza, all'epoca, erano responsabili diretti dei servizi segreti come lo è adesso la Belloni (Segni, Cossiga, Scalfaro e Napolitano); ed infatti, all'epoca, chi guidava il Viminale aveva un accesso e un controllo dell'"intelligence" anche superiore a quello che, attualmente, detiene la Belloni (la quale ha poteri più "limitati", e, soprattutto, molto più "controllati").
***
Per cui, secondo me, in realtà, riguardo alla Belloni non sussisteva il benchè minimo problema di "incompatibilità", "ineleggibilità", o anche di semplice "inopportunità", alla carica di Presidente della Repubblica, solo per il fatto che era responsabile dei servizi segreti.
Proprio nessuno!
***
Ma, se questo, almeno a mio parere, è senz'altro valido "in generale",  forse per Renzi "in particolare" non lo era del tutto.
***
Ed infatti, come è noto, il 23 dicembre 2020 Renzi venne "videoripreso" mentre,  sulla piazzola esterna dell'autogrill autostradale di Fiano Romano, "confabulava" per ben 40 minuti -al freddo e al gelo- con Marco Mancini, il quale era Capocentro del DIS (cioè, del  Dipartimento delle Informazioni per la Sicurezza); incontro, questo, alquanto irrituale sia per le persone che per il luogo, il quale, in genere, è quello preferito per gli incontri di natura clandestina.
***

Di conseguenza, nel maggio scorso, l'Ufficio di presidenza del Copasir chiese al presidente del Consiglio Mario Draghi l'attivazione di un'inchiesta sul caso dell'anomalo incontro;   ciò, in base alla procedura prevista dall'articolo 34 della legge sull'"Intelligence", che prevede che il COPASIR, "qualora, sulla base degli elementi acquisiti nell'esercizio delle proprie funzioni, deliberi di procedere all'accertamento della correttezza delle condotte poste in essere da appartenenti o da ex appartenenti agli organismi di informazione e sicurezza, può richiedere al presidente del Consiglio dei Ministri di disporre lo svolgimento di inchieste interne".
In tal caso, infatti, l'Ufficio ispettivo del Dis può svolgere, "autorizzato dal presidente del Consiglio dei ministri, inchieste interne su specifici episodi e comportamenti verificatisi nell'ambito dei servizi di informazione per la sicurezza": e le relazioni conclusive delle inchieste interne, prevede sempre la legge, sono trasmesse integralmente al Copasir.
***
Il sottosegretario delegato ai Servizi, Franco Gabrielli, nell'occasione, aveva richiamato i direttori del Dis, dell'Aise e dell'Aisi al rispetto del principio secondo cui "gli esponenti dell'intelligence dovrebbero incontrare parlamentari, giornalisti e magistrati solamente nel caso in cui ci siano precise motivazioni di servizio e, comunque, con l'autorizzazione del vertice dell'agenzia di appartenenza" (e possibilmente, non nelle piazzole degli autogrill).
***
Nella sua prima audizione, invece, il capo del DIS Gennaro Vecchione avrebbe riferito di non essere stato informato da Mancini di quel colloquio avvenuto fuori dall'autogrill, al freddo e al gelo, con l'ex presidente del Consiglio Renzi.
***
Subito dopo tale audizione, il 12 maggio 2021, Gennaro Vecchione  venne dimesso dal suo incarico prima della scadenza del suo mandato,  e sostituito da Elisabetta Belloni; alla cui direzione venne quindi devoluta l'inchiesta.
Marco Mancini è stato messo in pensione anticipata a luglio dell'anno scorso.
***
Matteo Renzi non ha mai rivelato quale fosse l'oggetto del suo riservato colloquio con Mancini, in quanto, avendo promosso al riguardo un'azione penale (ai sensi degli artt. 617 bis e 323 CP), ha dichiarato di essere tenuto al riserbo circa la vicenda processuale.
***
Ciò premesso, purtroppo, ignoro sia l'esito dell'inchiesta in corso all'interno del Comparto dei Servizi, sia quello dell'azione giudiziaria di Renzi (e non so nemmeno a che punto esse siano);  però penso che non ci sia affatto un necessario collegamento con l'opposizione di Renzi alla elezione della Belloni alla Presidenza della Repubblica.
***
Volendo ipotizzare che un collegamento possa esserci stato, si potrebbero fare le due seguenti ipotesi.
a)
In primo luogo si potrebbe "congetturare" che Renzi abbia voluto che la Belloni restasse dov'era, in quanto stava "pilotando" le indagini in modo a lui "gradito"; cosa che, però, sarei portato ad escludere nel modo più assoluto.
Ciò in quanto:
- a differenza che con Di Maio, non risultano rapporti di amicizia tra la Belloni e Renzi;
- in ogni caso, sulla integrità personale di Elisabetta Belloni, almeno per quel poco che mi è stato dato di conoscerla, non nutro il benchè minimo dubbio (neanche remotamente).
b)
Ovviamente, se l'esito dell'inchiesta interna dei Servizi, diretta dalla Belloni, dovesse risultare a lui "sgradito", adesso Renzi potrebbe sempre dire che è stata una "vendetta" o una "ripicca" di quest'ultima per essersi lui opposto alla sua elezione a Presidente della Repubblica; ma che lui si sia opposto alla sua elezione proprio in vista di una tale eventualità, è un'"illazione" che ritengo davvero un po'  troppo "congetturale", per cui (sebbene molto più plausibile di quella sub a) ritengo di dover respingere anch'essa.
***
"Honni soit qui mal y pense!"
***

ALTRE IPOTESI
Ovviamente, di congetture circa le ragioni dell'opposizione alla elezione della Belloni (Di Maio e Renzi a parte), se ne possono fare molte altre.
Ad esempio :
- la sua nomina rischiava di rappresentare un vulnus per il Governo perché sarebbe risultata il frutto di una maggioranza diversa da quella che sostiene Draghi;
- la sua nomina rischiava di spaccare i grillini e il Pd  (renziani) al loro interno;
- la sua nomina poteva essere letta come una mossa per aprire la strada alla candidatura di Casini;
- la sua nomina risultava poco accetta  all'(in)conscio "machismo" di alcuni "grandi elettori".
ecc. ecc.
***
Scegliete pure quella che preferite, tenendo però presente che non necessariamente l'ordine è quello da me elencato, e che, comunque, alcuni fattori possono senz'altro essere risultati "concomitanti"!
***
#3203
Dire che, nel caso del pronto soccorso ad una persona ferita,  la prima cosa da fare è controllare se ci sono dei  buchi nei muri, può sembrare un po' paradossale (per non dire assurdo); e, in effetti, lo è senz'altro, salvo in un caso molto particolare.
Ora vi spiego quale!
E vi spiego pure qual'è il "problema pratico" che, poi, bisogna affrontare in un caso del genere.

***
Immaginate di sentire il rumore di uno sparo provenire dall'appartamento adiacente al vostro; afferrate il vostro "kit di pronto soccorso" e accorrete velocemente sul posto (ovviamente, ammesso e non concesso che ne abbiate il "coraggio").
Visto che chi ha sparato è fuggito lasciando la porta aperta, riuscite ad entrare senza problemi nell'appartamento; e là trovate il vostro vicino disteso supino nel salotto, con un foro di proiettile più o meno all'altezza del petto.
Però vi accorgete che è ancora vivo!
***
La prima cosa che fate, allora, è quella di cercare di tamponare subito la ferita per frenare l'emorragia; e poi chiamate subito un'ambulanza adeguatamente attrezzata per trasportarlo in ospedale.
Ed infatti muovere o spostare nel frattempo il ferito (magari su un letto), ignorando quali lesioni interne abbia subito, potrebbe risultare molto pericoloso.
E' senz'altro meglio lasciarlo fermo lì dov'è!
***
Il che è assolutamente corretto, tranne che per un particolare: ed infatti, per prima cosa, dovreste controllare se sul muro o sul mobile "dietro" il ferito ci sono o meno segni di armi da fuoco.
Ed infatti, se ci fossero, questo vorrebbe dire che il proiettile di cui avete udito il rumore, non si è limitato a "penetrare" nel corpo della vittima, ma lo ha "perforato", fuoriuscendone e conficcandosi in quello che che si trovava dietro di lui.
***
Il che potrebbe anche risultare un fatto positivo, in quanto, "almeno in teoria", se un proiettile "perfora" il bersaglio, invece di limitarsi semplicemente "penetrarlo", questo vuol dire:
- che esso ha scaricato tutta la sua energia cinetica all'"esterno" del corpo, invece che all'"interno", provocando, così, un minor danno organico;
- che non ci sarà successivamente bisogno di estrarlo dal corpo, per cui l'intervento chirurgico in ospedale potrebbe risultare più semplice.
***
Ma se , "almeno in teoria", per i motivi di cui sopra, questo potrebbe risultare "a medio e a lungo termine" un fatto positivo , non c'è dubbio che, "a breve termine", potrebbe però presentare anche degli  aspetti "molto" negativi; soprattutto se il vicino che è coraggiosamente accorso non se ne rende subito conto.
Ed infatti:
- due fori di proiettile, uno d'entrata e l'altro d'uscita, provocano, ovviamente, una duplice emorragia;
- il vicino potrebbe non accorgersi del secondo foro, visto che, essendo il ferito sdraiato sulla schiena, lui non lo vede direttamente (la stessa cosa, ovviamente, vale anche se è steso bocconi);
- il vicino potrebbe non accorgersi del secondo foro, visto che è difficile capire se la pozza di sangue nella quale giace la vittima, sia stata provocata soltanto dalla ferita che si può vedere o anche da un'altra che non si può vedere (la stessa cosa, ovviamente, vale anche se è steso bocconi);
- il foro d'uscita, che sarebbe più corretto definire "squarcio",  è molto più grande di quello d'entrata, per cui potrebbe provocare  uno  "shock ipovolemico" molto più pericoloso e devastante del foro d'entrata (anche considerando il fatto che la fuoriuscita ematica è favorita dalla forza di gravità).
In tal modo, un ferito che, in assenza di gravi lesioni interne, si sarebbe benissimo potuto salvare, rischia di morire dissanguato solo perchè, pur essendo stato "tamponato" benissimo davanti, non ci si è accorti che andava tamponato anche di dietro; e quando è arrivata l'ambulanza, era ormai troppo tardi per salvarlo.
Putroppo, questo è accaduto molte volte, anche quando il primo soccorso è stato prestato da un medico (non esperto in ferite da arma da fuoco)!
***
Per farvi un'idea della cosa, date un'occhiata, con buona pace di Bruno Vespa, a cosa è successo ad un suo voluminoso libro colpito con un piccolo proiettile calibro 22.

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In un corpo umano, considerata la sua composizione organica (che è molto diversa da quella di un libro cartaceo), il foro d'uscita di un proiettile provoca effetti molto più gravi e orribili a vedersi del suo foro d'entrata; per cui vi risparmio le relative fotografie, anche perchè nessun mio amico si è generosamente prestato come cavia dimostrativa.
***
Le ragioni di un tale "effetto balistico" sono alquanto controverse, sussistendo, al riguardo, diverse teorie, come quella del "cono di mach", del "cono idrodinamico" e della "cavitazione" del proiettile; sulle quali non mi soffermo, non essendo io un "perito balistico".
In realtà, secondo me, il foro d'uscita si presenta di solito molto più grande e slabbrato del foro di entrata in quanto, lungo il suo cammino, il proiettile trascina con sé frammenti di tessuto che ne aumentano mano a mano le dimensioni; cioè, nel suo tragitto attraverso il corpo, il proiettile lacera tessuti, provoca rotture di vasi, strappamento di nervi, fratture ossee, che, almeno in parte, spinge davanti a sè allargando così il foro d'uscita.
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Pertanto, a parte il mio ipotetico caso (che era meramente esemplificativo), non sempre un buco nel muro o in un mobile ci fa capire che l'unico proiettile sparato ha "trapassato" il corpo della vittima, per conficcarsi altrove; ed infatti, possono essere stati sparati più colpi fuori bersaglio, oppure la sparatoria può essersi verificata all'aperto.
Intendevo più che altro dire che, quando gli arti e la testa risultano indenni, e la ferita appare sul "bersaglio grosso" steso in terra, occorre sempre cautamente verificare anche l'altro lato; ed infatti, quello che appare, per ragioni di "impatto inerziale", è di solito il solo foro d'entrata
Ma può essercene uno molto più grosso nel lato simmetricamente opposto; e  quello non si vede.
***
E qui sorge un "problema pratico", che, in una simulazione di pronto soccorso durante una "campagna di addestramento militare", mi trovai a dover affrontare di persona, quando avevo 25 anni.
***
Ed infatti, nel caso di un colpo al petto con un corrispondente foro di uscita sulla schiena (o viceversa), occorre applicare subito uno spesso "tampone assorbente" su ciascuna delle due ferite; poi, però, occorre avvolgere con più giri di garza il tronco del ferito, facendolo passare più volte sopra i due tamponi, per tenerli ben fermi e aderenti alle ferite.
Ma vi garantisco che, se il ferito (vero o simulato che sia, come nel mio caso) è in condizioni di "inerzia totale", si tratta di un'operazione difficilissima da portare a compimento; ed infatti, mentre con una mano bisogna tenerlo più o meno sollevato, con l'altra bisogna avvolgerlo con la fasciatura di garza senza che i tamponi si spostino dalla loro posizione sulle due ferite.
Il che è pressochè impossibile da effettuare da soli, perchè i tamponi ti cadono sempre da una parte e/o dall'altra.
Io risolsi il problema "fermando" i tamponi con dei "cerottini" provvisori, in modo da evitare che si spostassero mentre applicavo la fasciatura toracica; e l'espediente funzionò.
***
Sicuramente, oggi, esistono dei metodi più "evoluti" per risolvere il problema; ma io non li conosco!
Chi li sa, ce li indichi; non si sa mai!
***
#3204
Attualità / L'Ucraina: Monaco o Danzica?
03 Febbraio 2022, 14:10:22 PM

Ciao Alexander. :)
Secondo uno studio molto accurato condotto dal Centro Razumkov, e, finora, non soggetto a contestazioni di sorta, nel Donbas a parlare russo è solo il 42% della popolazione; a prescindere dall'etnia a cui si sente di appartenere.
Per cui non è vero:
- che la regione del Donbass è sia a larga maggioranza composta da popolazione russofona.
- che in Dunbas ci sia una fortissima spinta indipendentista, in direzione Russa.
***
Ed infatti, "analisi statistiche" a parte, è falso che i confini delle varie regioni dell'Ucraina siano "frallocchi", in quanto, sotto il controllo dell'ONU, il REFERENDUM PER L'INDIPENDENZA dell'UCRAINA venne effettuato "regione per regione"; e tutte quante, Donbas e Crimea compresa, sia pure con percentuali più basse, scelsero a maggioranza di staccarsi dalla Russia e di diventare parte dello Stato Ucraino.


***
I voti sono voti!
Il resto è solo "FUFFA" propagandistica putiniana (come il suo plebiscito crimeano, con i carri armati russi davanti ai seggi elettorali)
***
Però, purtroppo, hai ragione nel dire che l'opposizione del governo di Kiev,  sebbene comprensibile, alla lunga risulterà insostenibile; e, ciò, anche con l'eventuale appoggio militare delle potenze occidentali, le quali, comunque, si guarderanno molto bene dal fornirglielo (almeno secondo me).
***
Ed infatti, come pure tu giustamente scrivi, moltissimi mercenari si sono aggiunti ai pochi "autentici" indipendentisti donbasiani, insieme ad altre truppe irregolari provenienti da tutta la federazione russa; come ho già scritto, tra i mercenari putiniani, ci sono anche dei nazifascisti italiani (come il famigerato Palmeri, al quale ho accennato nella nota al mio topic iniziale).
***
Quanto al fatto che l'Ucraina non controlla più certi territori, benchè essi avessero votato per appartenere all'Ucraina, ormai sono in mano a forze armate russe (più o meno mascherate); come darti torto!
Contro la forza la ragion non vale; a che serve morire per essi?
Se mi entrano in casa dei rapinatori armati, io non ho più il controllo della mia argenteria, e quindi è meglio che gliela lasci rubare!
***
Contro la forza la ragion non vale, e che il diritto internazionale vada a farsi benedire; speriamo che non ci succeda qualcosa del genere con il Sud Tirolo!
***
Trovo invece molto interessante e originale la tua idea, circa l'eventualità di concedere la "finta" indipendenza al Donbass in cambio dell'accettazione da parte russa dell'entrata dell'Ucraina (rimanente) nella Nato, anche come deterrente contro le mire espansionistiche putiniane; però, secondo me, la Russia non accetterebbe mai un compromesso del genere.
***
Chiaramente poi quelle repubbliche "indipendenti" saranno velocemente fagocitate dalla Russia dopo referendum popolare dall'esito plebiscitario scontato. Sono d'accordo con te: sul piano militare non hanno speranze.
***
Peraltro, anche io ritengo altamente improbabile che le potenze occidentali scendano in guerra aperta contro la Russia solo per il Donbass.
Ed è per questo che anche io, nel mio topic iniziale, propendevo per l'idea che Putin, almeno per ora, avrebbe ripiegato sul PIANO B; ma in futuro, se gli si dà troppo spago, chissà cos'altro potrebbe venirgli in mente.
Come si sa, l'appetito viene mangiando!
***
Non dovremmo mai dimenticare l'insegnamento del Patto di Monaco del 1938.
***
Un saluto! :)
***

P.S.
Siamo andati troppo OFF TOPIC; per favore rientriamo ON.


#3205
Attualità / L'Ucraina: Monaco o Danzica?
03 Febbraio 2022, 12:51:02 PM
Ciao Daniele22. :)
L'arsenale bellico dei due paesi non ci è noto con precisione, ma quasi; ed infatti, a meno che non spostino truppe e carri armati sotto terra, ormai con i satelliti si vede quasi tutto.
Il resto, comunque, lo sappiamo benissimo attraverso altre quattro fonti:
- HUMINT (human intelligence)
- SIGINT (signals intelligence)
- IMINT (imagines intelligence)
- MASINT (measurement and signature intelligence)
Ma un discorso approfondito su tali fonti ci porterebbe troppo lontano; sebbene meriterebbe anch'esso un topic a parte.
***
Quanto alla NATO, l'Ucraina non ne fa parte nè ha chiesto di farne parte; per cui, così come nel 2014, questa è solo una scusa di Putin per "sbocconcellarsela" un po' alla volta (un po' come la favola del lupo e dell'agnello al fiume).
L'idea che i Paesi della Nato abbiano intenzione di invadere la Russia, per cui questa è giustificata a "prevenirla" invadendo l'Ucraina, è semplicemente "ridicola"; solo un ingenuo potrebbe abboccare ad una simile "fake news" da "troll".
***
Quanto alla Scandinavia, la crisi ai confini tra Russia e Ucraina, ha ovviamente  suscitato  la preoccupata attenzione della Finlandia e della Svezia; le due nazioni scandinave avevano fatto una scelta "equilibrista" nel corso della Guerra Fredda e finora avevano sempre mantenuto tale posizione, pur collaborando sempre, in materia di sicurezza, con i partner dell'Alleanza Atlantica.
I recenti sviluppi hanno tuttavia portato nuovamente alla ribalta il tema dei rapporti fra Stoccolma, Helsinki e il quartier generale di Bruxelles, coinvolgendo al contempo gli Stati Uniti e la Nato.
Soprattutto la Finlandia, infatti, non ha dimenticato l'aggressione russa del 30 novembre 1939, quando Russi e Tedeschi si erano alleati per spartirsi sia la Polonia che gli altri territori di quell'area (in particolare i Paesi Baltici).
***
Quanto ai Tedeschi, visto che la Russia si è annessa l'intera Prussia, che stava alla Germania come il Veneto sta all'Italia, non è certo che possano vedere di buon occhio l'espansionismo imperiale Putiniano (però vedi nota).
***
Tuttavia è vero che, storicamente, la Russia ha forse subito più tentativi di invasione da occidente di quanti non abbia cercato di effettuarne; a partire dai Cavalieri Teutonici e da Carlo XII di Svezia, fino a Napoleone e ad Hitler.
Ed è anche vero, come dici tu, che i Russi (in genere) giocano molto meglio "di rimessa"!
Però non dimentichiamoci che le truppe russe non solo sono arrivate fino a Berlino, ma persino fino a Parigi: dove, per qualche tempo, governò direttamente lo zar (vedi il proclama affisso ai muri della città di Parigi, firmato da Alessandro I Romanov, il mattino del primo aprile 1814, il giorno successivo all'ingresso in città delle truppe russe).
Roma, invece, almemo fino adesso, se l'è cavata!
***
Però hai ragione nel ritenere che la Russia non manderebbe mai giù l'adesione dell'Ucraina alla Nato; ma quanto a questo non c'è pericolo, perchè è la stessa Ucraina a non volerlo, per paura della reazione russa.
Il presidente, Volodymyr Zelensky e il ministro della Difesa, Oleksii Reznikov, lo hanno ribadito più volte.
D'altronde, lo stesso numero due del Ministero della Difesa ucraina, Hanna Maliar, attraverso i social network ha smentito, mentendo, le ultime rivelazioni dell'intelligence Usa riguardo ai movimenti al confine di truppe russe; i quali sono indubbiamente reali, ma il Ministero della Difesa ucraina ha tutto l'interesse a smentirli.
Il che, per due ordini di ragioni:
- non irritare ulteriormente Putin, sperando che così non li attacchi;
- far credere a Putin che le loro informazioni sui movimenti di truppe russe non siano aggiornati, per meglio reagire in caso di effettiva aggressione.
***
In effetti, anche considerando che un intervento NATO al massimo riuscirebbe a fermare l'avanzata russa sul Reno, ma non certo sul Don, Zelensky deve prima di tutto evitare che il suo paese sia trascinato in guerra, o che alcuni settori delle sue forze armate possano addirittura provocarla; per questo ora sta addirittura accusando l'Amministrazione Biden di usare l'arma della disinformazione contro il suo paese, per carpire come meglio può la "benevolenza" dello Zar Putin, ed evitare che lo aggredisca infuriato.
***
Spero proprio che gli riesca, poveraccio!
***
Un saluto! :)
***
NOTA:
A dire il vero, anticamente, i "Prussiani" (o meglio, i "Prussi") erano una popolazione slava, successivamente conquistata dai Tedeschi; anzi, a dirla tutta, originariamente al centro del Brandenburgo (dal nome slavo Brennabor: bor "foresta"), la stessa Berlino non era  altro che un villaggio di pescatori slavi ("berl" o "brlog", in slavo significava di "villaggio di pescatori")

P.S.
Siamo andati troppo OFF TOPIC; per favore rientriamo ON.
#3206
Attualità / L'Ucraina: Monaco o Danzica?
03 Febbraio 2022, 05:44:19 AM

Ciao Inverno. :)
Ti ringrazio per il tuo intervento, il quale, per ora, è stato l'unico veramente ON TOPIC; ed al quale, quindi, rispondo molto volentieri (anche gli altri interventi sono molto interessanti, però del tutto O.T., in quanto non riguardano affatto l'aspetto strategico militare)
***
Circa le tue acute osservazioni, rilevo quanto segue:

1)
ATTACCO A ODESSA
La tua idea di forze anfibie pronte a sbarcare nei dintorni di Odessa non è affatto peregrina, considerato che l'Ucraina ha scarsissime forze di contrasto navali ed aeree; però, a quanto pare, per ovviare a tale carenza, L'Ucraina ha disseminato gli accessi marittimi più esposti a sbarchi, con migliaia di mine di ultima generazione (forse fornite dagli USA).
Le più insidiose sono quelle "da fondo", depositate da unità navali, aerei o sommergibili sul fondo del mare.
Si tratta di un tipo di mine che risale al  secolo scorso, ma che ha goduto di un aggiornamento dei sistemi di attivazione che oggi le rende altamente selettive e micidiali; in particolare, il fatto di giacere sul fondo del mare, sotto uno strato di sedimento, comporta la possibilità di diventare difficilmente rilevabili alla ricerca acustica da parte dei sonar dei dragamine russi.

Un sbarco di mezzi anfibi in tali condizioni, potrebbe tramutarsi in un vero bagno di sangue: il Mar Nero diventerebbe Rosso di sangue russo!
***
Tuttavia, visto che Mosca può contare sulla base navale militare di Sebastopoli, in Crimea, si può invece immaginare, se non addirittura un vero e proprio blocco dei traffici, quantomeno pesanti azioni di disturbo sulle rotte che portano ad Odessa.
Ed infatti tale città è fondamentale per l'economia del Paese, in quanto dal suo porto transita circa il 50% dell'import-export del Paese; volume d'affari che è però già diminuito di 10 volte dal 2014, quando i russi occuparono abusivamente la Crimea e (più o meno apertamente) il Donbass.
Non a caso la Nato sta spostando potenti unità da guerra nel Mar Nero; ciò in quanto un eventuale blocco navale vero e proprio potrebbe essere considerato un aperto atto di guerra.

2)
GUERRA PARTIGIANA
Quanto al fatto che almeno un ucraino su tre pare sia disposto ad imbracciare le armi contro gli invasori, il che potrebbe costituire un forte deterrente per una occupazione del territorio da parte russa, sono invece pienamente d'accordo con te; anzi, secondo me, soprattutto ricordando l'Holomodor (Голодомор) , io penso che addirittura due ucraini su tre sarebbero disposti ad imbracciare le armi contro gli invasori russi (ed io, nonostante l'età, sarei senz'altro dei loro).

3)
GLI ELMETTI TEDESCHI
Quanto al fatto che i tedeschi, esportatori di armi in tutto il globo, abbiano avuto la "generosità" di inviare la bellezza di cinquemila elmetti agli ucraini, anche io suppongo che sia più che altro una nota di colore, ovvero per far capire chi sta dalla parte di chi.
In effetti:
- quando i Tedeschi sconfissero i Russi nel 1917, dopo la pace di "Brest-Litovsk" prefigurarono già allora la nascita di una Ucraina indipendente:

- quando i Tedeschi invasero l'Ucraina nel 1941, furono accolti a braccia aperte dagli Ucraini (fino a che, però, non si resero amaramente conto che erano peggio loro dei Russi sovietici).
***
Ma adesso le cose sono molto cambiate!
***
Un saluto! :)
***

#3207
Attualità / L'Ucraina: Monaco o Danzica?
03 Febbraio 2022, 04:46:17 AM
Ciao Ipazia :)
Le tue sono considerazioni molto interessanti, ma, come ho detto, mi riservo di valutare tali questioni a tempo debito con un apposito TOPIC; lo farò non appena una delle due parti avra mosso il suo "pedone di re".
Questo TOPIC, invece, è circoscritto solo all'aspetto strategico-militare dello specifico scenario (o "scacchiere", se preferisci).
Un saluto :)

#3208
Attualità / L'Ucraina: Monaco o Danzica?
03 Febbraio 2022, 04:44:13 AM
Ciao Daniele :)
Le tue sono considerazioni molto interessanti, ma, come ho detto, mi riservo di valutare tali questioni a tempo debito con un apposito TOPIC; lo farò non appena una delle due parti avra mosso il suo "pedone di re".
Questo TOPIC, invece, è circoscritto solo all'aspetto strategico-militare dello specifico scenario (o "scacchiere", se preferisci).
Un saluto :)
#3209
Attualità / L'Ucraina: Monaco o Danzica?
02 Febbraio 2022, 13:56:48 PM
L'attuale crisi ucraina si risolverà come a Monaco nel 1938, con una soluzione di (finto) compromesso, oppure così come si risolse l'invasione di Danzica nel 1939, cioè con un disastro collettivo?
Al riguardo, a scanso di equivoci, sia ben chiaro che:

- l'attuale situazione geopolitica (a parte i soliti "prepotenti" di turno) è completamente diversa da quella del 38/39;
- in ogni caso, in questo topic, non intendo affatto entrare nel merito di tale situazione, e, pertanto, considerò  Off Topic qualsiasi considerazione etica o politica al riguardo (su cui mi riservo di aprire un altro apposito Topic).
In questa sede, infatti, intendo limitarmi esclusivamente all'aspetto strategico e militare, astraendo da qualsiasi considerazione di carattere etico o politico.

I RAPPORTI DI FORZA IN GENERALE
Una prima indicazione, al riguardo, ci viene fornita dal "budget" militare dei due Paesi; ed infatti, quello russo, è ben sedici volte più imponente di quello ucraino (e il divario sta aumentando).

Per quanto riguarda i rapporti di forza in generale, tra Russia e Ucraina, essi risultano essere più o meno i seguenti.



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In altri campi, non esiste praticamente un "rapporto di forze", in quanto, ad esempio, una vera e propria "marina militare" ucraina esiste solo per il contrasto del contrabbando; ma durerebbe ben poco, perchè gli ucraini non hanno neanche un sottomarino, mentre i russi ben 61.
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Quanto alle armi nucleari, i Russi ne hanno circa 7.700; mentre gli Ucraini neanche mezza.



LE FORZE IN CAMPO AI CONFINI
Al riguardo, è fuori di dubbio che i Russi stiano ammassando consistenti "forze d'invasione" al confine ucraino; che sono composte quasi tutte da "armi da attacco", che non da "difesa", così come inequivocabilmente si evince dalle foto satellitari, di cui qui ne accludo soltanto una.

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Ingrandendo l'immagine di tale raggruppamento divisionale, che, come tanti altri , si vanno costituendo alla frontiera ucraina, possono riconoscersi alcune delle principali forze di attacco predisposte sul campo dai Russi.
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In particolare:
1)
Il TOS 1s è l'erede della famosa KATIUSCIA degli anni '40; si tratta, cioè, di un lanciarazzi multiplo semovente, utilizzato prima dell'attacco di terra per stravolgere le linee difensive nemiche.
Però è molto più potente!
E' basato sullo chassis del T-72A (il famoso carro armato russo degli anni '70) e spara micidiali razzi distruttivi da 220 millimetri, che può lanciare singolarmente o in un'unica apocalittica salva; fu impiegato nella Battaglia di Groznyj, avvenuta nel 1996, e fece una vera strage di Ceceni.

2)
Il 2S1 Gvozdika sembra un carro armato, ma non lo è; ed infatti si tratta di un obice semovente da 122mm; dotato di protezione NBC, è completamente anfibio e, una volta sulla terraferma, si muove con i propri cingoli.
Il suo nome "Gvozdika" ("Гвоздика") suona molto aggraziato, in quanto in  Italiano, significa "Garofano"; però tale denominazione gli è stata attribuita dal tipo di squarcio che provoca sul bersaglio (che, in verità, non è molto gradevole a vedersi).
Da notare che la notevole presenza di mezzi anfibi schierati da Mosca al confine dell'Ucraina, sottintendono una chiara strategia "invasiva"; ed infatti, essi hanno lo scopo di superare i fiumi che attraversano il territorio da invadere, senza necessità di ricorrere ai ponti (distrutti o difesi dal nemico aggredito).
Chi si difende sul proprio territorio, non necessita di schierare molti mezzi anfibi!

3)
Il 2S19 Msta-S è un vero gigante, lungo sette metri e altro tre, del peso di 42 tonnellate (più di 4 TIR); ed è in grado, nelle versioni più recenti, di ingaggiare bersagli fino a 40 km di distanza.

4)
Il "BM-21", è conosciuto come Grad ("Град"), che in Italiano vuol dire, molto significativamente "grandine"; è piuttosto vecchiotto, perchè risale agli anni '60, ma da allora si è diffuso come il più importante lanciarazzi d'artiglieria moderno (un solo "grappolo" può far fuori un'intera compagnia).

***
Questo è quello che si vede nella singola immagine del raggruppamento divisionale che ho postato;  ma, nei tanti altri che si vanno costituendo alla frontiera ucraina, possono riconoscersi molte altre varietà delle forze di attacco predisposte sul campo dai Russi.
***
L'esercito ucraino non ha posizionato sul confine dei grossi raggruppamenti fotografabili dal satellite, ma, più o meno, dovrebbe trattarsi di  832 vecchi carri armati degli anni '70/'80; di cui alcuni T-64, T-64BM, T-80; T-84,  nonchè alcuni mezzi corazzati per trasporto personale di cui BTR-70, BTR-80, SBA "Novator", BTR-4.

IL PIANO D'INVASIONE A
A giudicare  dalla dislocazione dei circa 50 gruppi tattici a livello di battaglione nel distretto militare occidentale e 30 in quello meridionale, che sarebbero stati ultimamente rinforzati dalla 41a armata siberiana e dalla 90a divisione corazzata della Guardia, il piano di invasione russo potrebbe svilupparsi con circa 180.000/200.000 uomini e relativi mezzi corazzati secondo quattro diverse direttive.
A giudicare, invece, dalla dislocazione arretrata delle truppe ucraine, è ipotizzabile sia un loro contrattacco di tipo avvolgente sulle forze avanzanti russe, sia un attacco diretto alle forze russe in Moldavia (che non dovrebbero esserci, ma, nonostante l'ordine dell'ONU, sono ancora lì); il tutto con un complesso di circa 20.000/25.000 uomini e relativi mezzi corazzati.
Inutile dire che con una sessantina di aerei da combattimento contro più di 1.400 velivoli avversari, in cielo non ci sarebbe battaglia; e in mare ancor meno.
Il tutto viene sinteticamente (e si spera solo ipoteticamente), illustrato nella seguente mappa tattica.

Per capire bene la geografia di tale (molto sommaria) mappa, il grosso delle truppe russe a Yelnya si trova a 314 chilometri da Hrem'yach, nel Chernihiv Oblast dell'Ucraina settentrionale; cioè poco più della distanza fra Roma e Firenze, per cui le forze anfibie e corazzate potrebbero teoricamente raggiungere l'obiettivo in poche ore.
Perciò, secondo alcuni analisti, le forze militari russe, inclusi elementi della 41a Armata Combinata e della 144a Divisione di Fucilieri Motorizzati della Guardia, probabilmente potrebbero superare le scarse forze convenzionali ucraine, invadendo Kiev nel giro di pochi giorni.
Ma altri analisti non la vedono così facile!
Ed infatti, il  Piano A di integrale di invasione con obiettivo principale l'occupazione di Kiev,  e secondario Poltava-Kremencug, prevede che partendo dalla città russa di Kursk, un nucleo corazzato punti "ad ariete", su Kiev; fermandosi però alla sua periferia per evitare i combattimenti casa per casa.
Da  Belograd un'altra colonna corazzata si dovrebbe poi lanciare su Poltava per la conquista prima di Kremencug poi di Dnupropetrovsk; mentre una terza colonna da Tostov, più meccanizzata che corazzata, dovrebbe raggiungere le rive del Dneper  creando dietro il fiume un fronte che assicuri le premesse per raggiungere Odessa.
Ma per realizzare  questo piano, secondo le stime più caute, il Comando russo non potrebbe mettere in campo meno di 313.000 uomini pronti al combattimento con i relativi mezzi e supporti; mentre invece, come abbiamo visto sopra, almeno stando ai rilievi satellitari ne mancherebbe all'appello circa un terzo.

IL PIANO DI INVASIONE B
Peraltro, a causa dell'orientamento dei fiumi e di altri fattori geografici, una invasione militare dell'intera Ucraina non è mai stata una opzione tanto facile da realizzare; soprattutto, stranamente, da oriente a occidente.
Ed infatti, durante la seconda guerra mondiale, per la battaglia dell'Ucraina, il Primo ed il Secondo fronte russo sudarono sangue e ci misero mesi, prima di riuscire a sconfiggere  la Prima Armata Panzer di von Manstein e di von Kleist (nonostante la recente "débâcle" tedesca di Stalingrado del 1943).
Il Piano ridotto di invasone, denominato B, ha quindi obiettivi più limitati di quelli sopra descritti; ovvero, soprattutto la conquista delle aree russofone del Donbass.

Secondo tale piano alternativo, sempre partendo da da Kurk, un nucleo corazzato punterebbe decisamente su Zaporizzja, garantendo il fianco sinistro delle forze, che partendo da Belgorod, punterebbe decisamente su Donesk occupando il Dombass; infine le forze partenti da Rostov, lungo la strada costiera del Mar d'Azov, potrebbe occupare Mariupol, Berdjansk per conquistare Mlitopol, la porta di entrata per la Crimea.
In questo caso, basterebbero circa 100.000 uomini, per cui le forze in campo sopra descritte, sarebbero più che sufficienti; anche perchè supportate da mercenari (di solito nazifascisti) provenienti da alcune parti dell'Europa (vedi nota).
Per questo piano, il Comando russo non può non mettere in campo meno di 106 mila uomini pronti al combattimento con i relativi mezzi e supporti.

CONCLUSIONE
E' estremamente difficile ipotizzare quello che accadrà, ma, secondo me, è probabile che Putin continuerà nella sua politica dell'"un pezzo alla volta" molto simile a quella di Hitler.
Cioè:
- prima mi pappo l'Austria, tanto sono tutti tedeschi e nessuno si scandalizzerà più di tanto ricorrendo per questo alle armi;
- poi mi pappo i Sudeti, tanto sono quasi tutti tedeschi pure loro e nessuno si scandalizzerà più di tanto ricorrendo per questo alle armi.
E il suo allievo Putin:
- prima mi pappo la Crimea, tanto è abitata da molti russi e nessuno si scandalizzerà più di tanto ricorrendo per questo alle armi;
- poi mi pappo il Donbass, tanto è abitato da molti russi e nessuno si scandalizzerà più di tanto ricorrendo per questo alle armi.
Spero solo che Putin sia abbastanza intelligente per "non tirare troppo la corda", fino ad arrivare a papparsi pure "Danzica" (anche quelli, in fondo, erano tedeschi)!
***
Ma staremo a vedere, perchè le mie sono solo mere congetture!
***
Nota
Non pochi nazifascisti itialiani combattono come "mercenari putiniani" nel Dombass, così come il famigerato Andrea Palmeri, ricercato dall'INTERPOL per associazione a delinquere; il quale, nella foto sotto, lo vediamo teneramente abbracciato a Irina Osipova, che nel 2016 Giorgia Meloni inserì nelle sue liste elettorali per il Comune di Roma

***
Ma questo sia detto solo a titolo di mera cronaca, perchè in questo topic non intendo disquisire nè di politica nè di chi siano i buoni e i cattivi (Russi, Americani, Belgi Tunisini ecc.); qualsiasi divagazione al riguardo la considererò drasticamente OFF TOPIC.
Al momento giusto aprirò al riguardo un apposito TOPIC.
Grazie!
***
#3210
Ultimamente, sembra che stia dilagando la moda di costruirsi da sè armi da fuoco interamente in plastica; il che avviene in casa propria, standosene seduti comodamente  davanti al notebook o PC.
Basta avere:

- un notebook o un pc;
- la stampante 3D adatta;
- il materiale plastico adatto;
- un apposito programma di stampa.
Tutte cose che anche un dodicenne sarebbe in grado di procurarsi da sè in un qualsiasi negozio o su INTERNET.
Ma cosa c'è di vero?


***
La notizia è senz'altro vera ma è talmente distorta da risultare sostanzialmente (ed operativamente) falsa.
Vediamo perchè!
***

LE COSIDDETTE ARMI DA FUOCO "IN PLASTICA".
La "mezza bufala" delle armi stampate di plastica, è riuscita a prendere facilmente piede perchè ormai, da parecchi anni, molte pistole semiautomatiche vengono parzialmente  costruite in "plastica"; o meglio, con quella che viene comunemente definita "tecnoplastica".
***
Quest'ultima è costituita da "tecnopolimeri" (in inglese "engineering plastics"), i quali sono dotati di elevate caratteristiche fisico-meccaniche (rigidità, tenacità, duttilità, lavorabilità, resistenza a temperature elevate, a carichi statici e dinamici e all'invecchiamento) tali da consentirne l'utilizzo in sostituzione dei metalli.
***
Il primo ad innescare la "rivoluzione tecnopolimerica" delle armi fu l'ingegnere austriaco Glock; si trattò di una delle prime pistole industriali che incorpora polimeri ad aver riscosso un tale successo commerciale, che, adesso, è forse una delle pistole più diffuse nel mondo (anche perchè è molto economica e facile da usare).

***
Attenzione, però, perchè non si tratta affatto di una "pistola di plastica" vera e propria!
Ed infatti, a parte il calcio ed il fusto, quasi tutto il resto del corpo dell'arma è in puro metallo; e, in particolar modo, lo sono il carrello e la canna (la quale ultima è fusa in un acciaio particolarmente resistente e resiliente).


LE ARMI AD ARIA COMPRESSA "IN PLASTICA".
A dire il vero, anche le pistole ad aria compressa, di potenza tra gli 1 e i 7,5 joule, sebbene per il resto siano quasi tutte in plastica, hanno la "canna metallica"; altrimenti durerebbero molto poco.
Personalmente non ne ho mai vista una che non avesse la canna d'acciaio.

LE ARMI SOFTAIR "IN PLASTICA".
Solo nel caso di pistole "softair", di potenza inferiore ad 1 joule, le quali sparano pallini di plastica di 5 mm, mi è capitato di vederne una con una canna non metallica; ma era classificata come "giocattolo".

LE ARMI DA FUOCO COSTRUITE COMPLETAMENTE "IN PLASTICA" CON LA STAMPANTE 3D
Premesso quanto sopra, secondo me è estremamente pericoloso (per non dire "suicida") pensare che una "vera" arma da fuoco possa essere costruita completamente in plastica; sia manualmente, sia per mezzo di una stampante 3D.
Se ci provate, il risultato risulterà più o meno il seguente: (password per vedere il video "logos").
https://www.dailymotion.com/video/x87fnju
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Il motivo è semplice!
Un normale proiettile calibro 9 raggiunge una pressione di   235 MPa (34,084 psi), con una energia allo sparo di ben 518 Joule; mentre, come abbiamo visto, il limite per le armi ad aria compressa in commercio è di 7,5 joule (e possono ferire gravemente pure loro).
Per cui, almeno che io sappia, non esiste nessun tecnopolimero in grado di resistere ad una tale energia e ad una tale pressione di gas: se ci provate, probabilmente il congegno andrà in mille pezzi, e la pistola vi esploderà in faccia (anche se non è escluso che resti ferito anche il bersaglio).
(password per vedere il video "logos").
https://www.dailymotion.com/video/x87fnju
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A parte questo, costruirsi in casa una pistola in  plastica con la stampante 3D, anche se davvero funzionasse, non servirebbe a niente; ed infatti, poichè nessuna stampante 3D è in grado di stampare anche i proiettili, la pistola di plastica la si potrebbe usare solo come soprammobile.
Senza cartucce, un'arma da fuoco è più innocua di un battipanni.
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E' vero che i proiettili si possono tranquillamente acquistare in armeria; ma te li vendono solo se esibisci il porto d'armi.
Però, se hai il porto d'armi, che te la stampi a fare da te una pistola; a quel punto tanto vale comprarsi sia una pistola vera che i relativi necessari proiettili in un negozio (o al "mercato nero").
No?
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In ogni caso, se proprio si volesse provare ad usare un'arma interamente in plastica, canna compresa, secondo me occorrerebbe acquistare anche un apposita attrezzatura per la "ricarica"/"discarica" delle cartucce; questo allo scopo di "depotenziare" a massimo quelle in commercio, per non distruggere l'arma di plastica (sempre ammesso che la cosa sia possibile).
Il che sarebbe comunque costoso, ingombrante, e utilizzabile solo da chi abbia una notevole esperienza in materia; con risultati, peraltro, molto dubbi, perchè un proiettile adeguatamente "evirato" magari uscirebbe dalla canna senza danneggiarla...ma, allora, molto difficilmente potrebbe danneggiare anche il bersaglio.

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A meno che, invece di utilizzare la "polvere da sparo" commerciale, qualcuno non cerchi di realizzare da sè, artigianalmente, cartucce caricate con la  "polvere nera"; la quale, essendo costituita circa del 75% di nitrato di potassio, del 15% di carbone(lla) e 10% di zolfo, potrebbe essere ricavata con materiali acquistati in un qualsiasi negozio di giardinaggio.
Io da ragazzo ci ho pure provato; ma con esiti disastrosi!
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Quanto al fatto che una pistola interamente in plastica, se davvero funzionasse, potrebbe passare "indenne" al metal detector, questo risulterebbe vero se fosse caricata con proiettili anch'essi di plastica; il che sarebbe senz'altro possibile, ma inutile!
Ed infatti l modelli più recenti, sofisticati  ed evoluti di metal detector, anche se non rilevano il passaggio di una pistola di plastica, il metallo dei proiettili che chi stanno dentro lo rilevano, eccome;    i metal detector moderni sono in grado di identificare tutti i metalli, sia ferrosi (come ad esempio: cromo, acciaio ,ferro, ecc..) che non ferrosi (come ad esempio: ottone, rame, alluminio, piombo, ecc) e gli acciai inox magnetici e non magnetici.
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D'altronde, anche una pistola interamente in plastica, caricata con proiettili anch'essi di plastica (a parte che non funzionerebbe mai), ben difficilmente potrebbe passare dei transiti di sicurezza ben sorvegliati; i quali, spesso, si avvalgono di cani da fiuto specializzati in esplosivi e polvere da sparo (il    Labrador in particolare, è considerato il "naso" per eccellenza per la sua capacità di fiutare gli esplosivi e la polvere da sparo).
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Per cui, datemi retta: se state architetettando qualche macchinoso attentato con le pistole di plastica, lasciate perdere!
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Un saluto! ;)
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P.S.
Alcuni tipi di plastica, sono rilevabili dai metal detector; come quella "Igubal", che comprende teste a snodo, forcelle, supporti flangiati, snodi sferici e supporti snodati a omega, i quali potrebbero apparire in alcuni tipi di pistola di plastica in sostituzione delle parti metalliche.