Citazione di: leibnicht1 il 04 Settembre 2019, 03:13:26 AMQuanto all'idea dell'hackeraggio russo in elezioni importanti, nel referendum Brexit, nei finanziamenti fantasma alla lega di Salvini...Alterare il risultato del voto non significa manomettere fisicamente il voto, significa alterarlo attraverso l'inquinamento dell'informazione attraverso fonti\soggetti vulnerabili come in particolare su internet. Hackerare le mail del partito democratico e pubblicarle non è manomissione del voto, è screditare l'avversario con mezzi illegittimi. Hackerare mail inoltre è milioni di volte più facile che alterare lo stockmarket. Considerato il margine strettissimo con cui ha vinto le elezioni, non stiamo parlando di alterare qualcosa come il 50% dei voti, quanto una percentuale inferiore al 2%, più che sufficiente per decidere l'elezione. Sono stati fatti dei calcoli da analisiti informatici riguardo agli hackers necessari ad estrapolare tutte le mail dei democratici, vagliarle e poi pubblicarle attraverso wikileaks durante la campagna elettorale (le mail di hillary sono servite da tormentone a Trump per vincere le elezioni) e si parla di un minimo di 300 persone che lavorano turni 12\24 per dieci mesi (Malcom Nance ha pubblicato una lista esaustiva di dati a riguardo). Qualcosa di diverso rispetto all'eroico e solitario Assange, qualcosa che assomiglia di più al lavoro capace solamente da uno stato. Rimane da decidere quale stato, se l'avversario geopolitico storico che ha trasformato l'eredità spionistica (già eccezionale) dell'USSR in una macchina di intelligence formidabile governata da una spia autoritaria, o... chi altro? Il Venezuela? Gli hackers possono celare la loro identità ma il loro operato rimane sul "campo", dato che esistono prove tangibili di queste manomissioni, se non sono stati i Russi serve qualcun altro con un impianto di intelligence capace di fare altrettanto.Tu suggerisci possa essere un "inside job" americano omettendo il semplice fatto che nessuno dell'estabilishment americano, in particolare chi lavora nella governance e intelligence, avesse alcuna simpatia per Trump ne fretta di vederlo alla casa bianca, ne sicuramente i democratici, perciò a che pro svaligiare tutte le email del partito avversario? Gli USA hanno ampiamente dimostrato di avere progetti di intelligence tesi a governare l'opinione pubblica (anche di paesi esteri), la tua tesi è che i Russi al contrario ne sarebbero privi o sarebbero "buoni" e non li utilizzerebbero, costringendo addirittura gli americani a spiarsi da soli pur di voler tenere fuori la Russia (che ogni indizio vorrebbe come colpevole).
Ma non ti viene da ridere? Davvero i russi furono in grado di alterare, con metodi informatici, il responso delle votazioni democratiche in US e GB?
Bene. Allora proviamo a considerare le implicazioni della ipotesi "Sì, sono stati all'altezza del compito e lo hanno fatto."
Se sono capaci di interferire con una elezione superprotetta dalla massima potenza mondiale, allora sapranno interferire quanto vogliono con il mercato dei cambi ed anche con la contrattazione delle materie prime. Come è che, allora, nel '14-15 hanno subito una svalutazione massiccia del rublo, fino a oltre il 100%? Come si spiega che la valutazione del petrolio, ormai determinata quasi esclusivamente dalla contrattazione dei future (che sono in pratica dei derivati), nel 2016 crollò sotto i 30$ a barile?
Un apparato di manipolazione tanto potente da hackerare le elezioni americane del 2016 non sarebbe forse stato in grado di intervenire su queste speculazioni puramente finanziarie, le quali usano rete e potenze di calcolo di default
