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Messaggi - Eutidemo

#3241
Secondo me è molto poco probabile che B. possa essere eletto a maggioranza qualificata nei primi tre turni.
Dalla quarta votazione in poi, invece,  sarà sufficiente  la maggioranza assoluta degli aventi diritto, che sono in tutto 1009.
***

Vediamo un po' chi sono!
***
a)
La Lega conta 64 senatori e 133 deputati;
b)
Il partito di Forza Italia, conta 50 senatori e 79 deputati (di cui uno, la Presidente del Senato Casellati, per prassi non vota);
c)
Fratelli d'Italia, conta 21 senatori e 37 deputati.
***
Il che, se non ho sbagliato i calcoli, dovrebbe teoricamente far confluire su B.  circa 383 voti; ovviamente, franchi tiratori a parte (che, però, possono trovarsi anche a sinistra, in suo favore).
***
Tali voti "dovrebbero" diventare 413 contando quelli dei delegati delle regioni; ai quali aggiungere i 22 deputati e 9 senatori di Coraggio Italia (più il loro leader, Toti, delegato dalla regione di cui è presidente)  e i 5 deputati di Noi con l'Italia di Maurizio Lupi.
Ed ecco che, sempre se non ho sbagliato i calcoli,  siamo a circa 450 voti; ridotti per prudenza a 400, considerando i franchi tiratori.
***
Al di fuori dei due schieramenti di destra e di sinistra, però, ci sono:
-  44 ondivaghi renziani;
- un centinaio di elettori (o poco più) appartenenti ai gruppi misti.
Totale circa 150 voti disponibili per il miglior offerente!
***
Ce la farà B. ad assicurarsene un centinaio?
Secondo me, è molto improbabile, però è possibile!
***
Voi cosa ne pensate?
***
P.S.
Il TOPIC è focalizzato sulle previsioni meramente numeriche riguardanti le elezioni per la presidenza della repubblica; mentre qualsiasi altro tipo di giudizio di merito deve considerarsi O.T. (of topic).
#3242
Ciao Anthony. :)
Hai perfettamente ragione!
Ed infatti,  nel caso il cui lo Stato renda il vaccino obbligatorio, le sue responsabilità "scattano automaticamente", in quanto sono espressamente previste dalla  Legge 25 febbraio 1992, n. 210; la quale riconosce un "indennizzo" ai soggetti danneggiati in modo irreversibile da "vaccinazioni obbligatorie".
In tal caso, se il modulo fosse formulato correttamente, è ovvio che la postilla sulle responsabilità dello Stato sarebbe del tutto superflua!
***
Però, visto che a tutti i vaccinandi over50 viene sottoposto lo stesso identico modulo, senza distinguere tra coloro che vengono spontaneamente a vaccinarsi per propria scelta (come il sottoscritto) e coloro che, invece, vengono a vaccinarsi solo in quanto obbligati per legge, secondo me, "prudenzialmente", sarebbe opportuno che questi ultimi precisassero che loro si stanno sottoponendo al vaccino solo per "obbligo di legge", e non per loro "libera scelta".
In effetti, già dovrebbe risultare sufficiente una annotazione a penna del genere, per rendere del tutto superflua la postilla sulle responsabilità dello Stato (che ne conseguono automaticamente); ma l'esperienza mi ha insegnato che è sempre meglio mettere una postilla di precisazione inutile in più, che una postilla di precisazione utile in meno.
***
A dire il vero, forse, però, io pecco di eccessivo "tuziorismo", in quanto:
1)
Visto che ormai tutti gli over50 sono obbligati a vaccinarsi, nel caso in cui taluno di costoro venisse danneggiato in modo irreversibile dalla vaccinazione (evento più unico che raro), secondo me costui dovrebbe godere comunque dell'indennizzo previsto dalla  Legge 25 febbraio 1992, n. 210.
E, cioè, a prescidere dalla circostanza:
- che si sia vaccinato volontariamente e di sua spontanea iniziativa;
- ovvero che si sia vaccinato soltanto perchè obbligato dalla legge, e/o per non perdere il lavoro (sebbene, in questo caso, io prudenzialmente rimarcherei la cosa "nero su bianco").
2)
Anzi, secondo me, nell'orizzonte epistemico della pratica medico-sanitaria, ormai, la distanza tra "raccomandazione" e "obbligo" risulta di fatto assai minore di quella che separa i due concetti nei rapporti giuridici di altro genere.
Pertanto, considerando la pressante campagna vaccinale che è stata effettuata per indurre tutta la popolazione a vaccinarsi, secondo me il principio sancito nella detta sentenza della Corte Costituzionale n. 268, sebbene riferito alla sola "vaccinazione antinfluenzale" "dovrebbe" e "potrebbe" analogicamente estendersi anche alla "vaccinazione anticovid"; e, questo, a prescindere dalla circostanza che essa avvenga "volontariamente" ovvero "obbligatoriamente".
***
Però questo non significa che non potrebbero comunque verificarsi dei contenziosi con l'amministrazione sanitaria; per cui, secondo me, se si è "obbligati" a vaccinarsi, è sempre meglio mettere bene i puntini sulle "ì" in sede di "liberatoria"; non si sa mai!
***
Circa la questione sulla responsabilità del medico vaccinatore, se il modulo di consenso informato predisposto dal governo non è stato debitamente aggiornato, un medico con dotato di cervello, che non sia soltanto uno scribacchino burocate, non è affatto tenuto ad attenersi ad esso, se esso non risulta conforme alla legge.
Gli stampati sono solo degli "chiffon de papier"; il medico vaccinatore deve attenersi soltanto alla legge, e a nient'altro!
La legge, infatti, non prevede alcun "testo specifico" di liberatoria, il quale è stato scritto da un burocrate vigendo una determinata legge;  e che, quindi, mutando la legge, deve di conseguenza essere modificato (o a stampa o a penna).
***
Pertanto:
- se il paziente "acconsente" ad essere vaccinato, sia che lo faccia annotando che lo fa spontaneamente, sia che lo faccia annotando che lo fa solo perchè obbligato dalla legge, il medico "lo deve" comunque vaccinare;
- il medico, invece, deve astenersi dal vaccinarlo, solo nel caso in cui il paziente espressamente "si rifiuta" essere vaccinato, sottoscrivendo la seconda parte del modulo.
***
In caso di contestazioni, ho già spiegato come, secondo me, è più opportuno regolarsi!
***
Resta fermo l'articolo 28 della Costituzione, in base al quale i medici e gli infermieri dipendenti dello Stato e delle Regioni, nell'esercizio delle loro funzioni di sanità pubblica, sono direttamente responsabili, secondo le leggi penali, civili e amministrative, degli atti compiuti in violazione dei diritti degli altri cittadini.
Però, ai sensi del comma 2 di tale norma, come tu giustamente osservi, in tali casi la responsabilità civile si estende allo Stato e agli enti pubblici (Regioni ecc.).
***
Un saluto! :)
***
P.S.
Non serve affatto una legge dello Stato per modificare uno stampato, anche perchè l'ho visto formulato in modo diverso in differenti HUB vaccinali.
#3243
Ciao Anthony. :)
Se la vaccinanda era volontaria, non doveva aggiungere nessuna postilla; per cui bisognerebbe sapere se la paziente di cui parli era volontaria o obbligata.
***
Quanto a come è formulato l'attuale modulo, devi infatti tenere presente quanto segue:

a)
Non è affatto vero che sul modulo attuale "si deve dichiarare soltanto di essere stati informati delle possibili conseguenze del vaccino"; ed infatti, se tali informazioni sono state effettivamente fornite, a nessun novax è lecito negare che ciò sia regolarmente avvenuto.

b)
Il problema è che che sul modulo attuale non è sufficiente "dichiarare di essere stati informati delle possibili conseguenze del vaccino" (il che andrebbe benissimo), bensì è anche richiesto testualmente di dichiarare che si "acconsente" e si "autorizza" la vaccinazione; il che ha un senso solo nel caso di un "trattamento sanitario volontario", e non certo nel caso di un "trattamento sanitario obbligatorio".
Tanto è vero che:
- quando, sotto le armi, mi hanno inoculato il "vaccino polivalente" (una vera "bomba"), obbligatorio per legge, non mi hanno mica fatto firmare nessuna "liberatoria";
- tutte le volte che sono stato operato, invece, hanno preteso una mia previa "liberatoria" (informata), poichè, visto che la scelta era mia, era giusto che la responsabilità me l'assumessi io.


c)
Quanto al fatto che sul modulo non si fa riferimento alle responsabilità dello Stato, e che nel consenso non si fa parola di questo, la cosa non ha la benchè minima rilevanza giuridica, in quanto ciò che è previsto dalla legge non deve essere necessariamente citato sui moduli, poichè dovrebbe essere già noto a tutti ("nemo censetur ignorare legem"); ed invero la Legge 25 febbraio 1992, n. 210 riconosce un "indennizzo" ai soggetti danneggiati in modo irreversibile da "vaccinazioni obbligatorie", e non da quelle "volontarie" (salvo quanto io ho scritto in proposito in un'altra sede).

***
Tuttavia, nel caso della tua paziente di Roma:
- così come nessuno può essere fisicamente costretto a vaccinarsi;
- allo stesso modo il personale medico non può essere materialmente costretto a vaccinare chi vuole modificare il modulo prestampato, se detto personale si rifiuta di farlo per delle ubbie burocratiche  (anche se a mio avviso dovrebbe farlo).

***
In questo caso, che spero si verifichi il più raramente possibile, se il personale addetto si rifiuta di vaccinare il soggetto in questione, contestando la rettifica del modulo, il soggetto interessato:
1)
Per prima cosa può "scansionare" con il cellulare il modulo da lui modificato e firmato e datato, da cui risulta che lui:
-  non si è affatto "rifiutato" di sottoporsi alla vaccinazione (come nella parte seconda del modulo , che va quindi sbarrata con una X);
- vi ha invece espressamente "accondisceso", ma solo perchè "obbligato" per legge, e, quindi, non per sua libera scelta (parte prima del modulo modificata e sottoscritta).
2)
Dopo di che, può fare presente che, qualora venisse sanzionato per mancata vaccinazione, o dovesse per questo perdere il lavoro, citerà in giudizio il personale medico e o l'HUB che si è rifiutato di vaccinarlo, pur essendosi lui reso disponibile, in quanto obbligato, per la vaccinazione.
3)
Infine può anche fare presente che, se si ammalerà gravemente di covid19, le responsabilità per danni e lesioni ricadranno sul medico che si è rifiutato di vaccinarlo, pur essendosi lui reso disponibile , in quanto obbligato,  per la vaccinazione (il che, a dire il vero, suonerebbe però davvero un tantino pretestuoso).

***
Se il tutto avviene in presenza di testimoni, è ancora meglio!

***
Per cui, secondo me, mentre per il resto hanno torto marcio, in questo caso i novax hanno (almeno in parte) ragione.

***
Un saluto! :)
#3244
Ciao je. :) 
Da quello che vedo, il ricorso non è stato "respinto nel merito", bensì per una questione di "inammissibilità"; il che è una cosa completamente diversa.
Ed infatti, ai sensi dell'art.5 della legge 210/92, il ricorso al Ministro della Sanita è ammesso entro trenta giorni dalla  notifica  o  dalla  piena  conoscenza  del giudizio emesso dalla commissione medica ospedaliera competente di cui all'articolo 4 della legge stessa; mentre, almeno stando al documento  postato,  la commissione medica ospedaliera di Messina non aveva ancora espresso alcun giudizio.
Pertanto il Ministero ha ritenuto che fosse inammissibile il ricorso contro un giudizio che non c'era mai stato.

***
Tuttavia quanto scrive il Ministero suona un po' contraddittorio, laddove si dice che: "La commissione medica ospedaliera di Messina non ha proceduto alla trattazione della pratica, in quanto ha ritenuto la vaccinazione non obbligatoria".
***
Ed infatti, i casi sono due:
- o la commissione medica ospedaliera di Messina "non ha ancora proceduto alla trattazione della pratica", e, allora, significa che ancora non ha stabilito se la vaccinazione sia da considerare o meno obbligatoria o comunque risarcibile ex sent 268 COST;
- oppure la commissione medica ospedaliera di Messina ha ritenuto che la vaccinazione non era obbligatoria e comunque risarcibile ex sent. 268 COST, ma allora questo vuol dire che un "giudizio" lo ha emesso eccome, e, quindi,  contro di esso il ricorso era pienamente ammissibile.
***
Però per esprimere un giudizio più circostanziato, occorrerebbe conoscere più approfonditamente tutta la vicenda.
***
Un saluto! :)
***
#3245
Ciao Phil. :)
Scusami, non ti avevo letto!
La sentenza della Corte Costituzionale n. 268 del 22  novembre - 14  dicembre 2017, da te citata, si riferisce alla "vaccinazione antinfluenzale", e non alla "vaccinazione anticovid"; tuttavia, come affermato anche dalla stessa Corte Costituzionale nelle successive  sentenze n. 5 del 2018 e n. 137 del 2019 nell'orizzonte epistemico della pratica medico-sanitaria la distanza tra "raccomandazione" e "obbligo" risulta di fatto assai minore di quella che separa i due concetti nei rapporti giuridici di altro genere.
***
Pertanto, considerando la pressante campagna vaccinale che è stata effettuata per indurre tutta la popolazione a vaccinarsi, secondo me il principio sancito nella detta sentenza della Corte Costituzionale n. 268, sebbene riferito alla sola "vaccinazione antinfluenzale" "dovrebbe" e "potrebbe" analogicamente estendersi anche alla "vaccinazione anticovid"; e, questo, a prescindere dalla circostanza che essa avvenga "volontariamente" ovvero "obbligatoriamente".
***
Però questo non significa che potrebbero comunque verificarsi dei contenziosi con l'amministrazione sanitaria; per cui, secondo me, se si è "obbligati" a vaccinarsi, è sempre meglio mettere bene i puntini sulle "ì" in sede di "liberatoria"; non si sa mai!
***
Nel caso rilevato da JE, invece, il ricorso non è stato "respinto nel merito", bensì per una questione di "inammissibilità"; il che è una cosa completamente diversa.
Ed infatti, ai sensi dell'art.5 della legge 210/92, il ricorso al Ministro della Sanita è ammesso entro trenta giorni dalla  notifica  o  dalla  piena  conoscenza  del giudizio emesso dalla commissione medica ospedaliera competente di cui all'articolo 4 della legge stessa; mentre, almeno stando al documento  postato,  la commissione medica ospedaliera di Messina non aveva ancora espresso alcun giudizio.
Pertanto il Ministero ha ritenuto che fosse inammissibile il ricorso contro un giudizio che non c'era mai stato.

***
Tuttavia quanto scrive il Ministero suona un po' contraddittorio, laddove si dice che: "La commissione medica ospedaliera di Messina non ha proceduto alla trattazione della pratica, in quanto ha ritenuto la vaccinazione non obbligatoria".
***
Ed infatti, i casi sono due:
- o la commissione medica ospedaliera di Messina "non ha ancora proceduto alla trattazione della pratica", e, allora, significa che ancora non ha stabilito se la vaccinazione sia da considerare o meno obbligatoria o comunque risarcibile ex sent 268 COST;
- oppure la commissione medica ospedaliera di Messina ha ritenuto che la vaccinazione non era obbligatoria e comunque risarcibile ex sent. 268 COST, ma allora questo vuol dire che un "giudizio" lo ha emesso eccome, e, quindi,  contro di esso il ricorso era pienamente ammissibile.
***
Però per esprimere un giudizio più circostanziato, occorrerebbe conoscere più approfonditamente tutta la vicenda.
***
Un saluto! :)
***
#3246
Ciao Ipazia. :)
Sebbene io non sia affatto favorevole alle posizioni "novax", secondo me il soggetto che è "obbligato" per legge a vaccinarsi, non è però affatto "obbligato" a sottoscrivere la "liberatoria" nella sua attuale formulazione.
***
Ed infatti, a mio parere, la "liberatoria sanitaria" in senso vero e proprio:
- va sottoscritta soltanto nel caso in cui taluno "scelga volontariamente" di essere sottoposto alla vaccinazione assumendosene le relative responsabilità, nei limiti delle informazioni mediche ricevute dal team vaccinale (come nel mio caso);
- ma non nel caso, invece, in cui taluno sia costretto per legge a farlo.
***
Quando, sotto le armi, mi hanno inoculato il "vaccino polivalente" (una vera "bomba"), obbligatorio per legge, non mi hanno mica fatto firmare nessuna "liberatoria"!
***
Per cui, a mio parere, il soggetto che è "obbligato" per legge a vaccinarsi , salvo che non voglia rifiutarsi pagando le relative sanzioni, qualora l'attuale  modulo non venga adeguatamente modificato, può benissimo rettificarlo manualmente nel modo da me suggerito (ovvero in uno simile).
***
Ad esempio, del tipo:
"In ottemperanza alle vigenti disposizioni di legge, essendovi obbligato a pena di sanzioni dirette e/o indirette, consento "contraggenio" ad assoggettarmi  all'imposizione vaccinale, che, quindi, fisicamente non rifiuto; ma questo non significa affatto che, ciò facendo, io stia prestando il mio "libero consenso" alla somministrazione nel mio organismo del vaccino_____________; per cui, qualora ne ricorressero le condizioni, faccio espressa e formale riserva di avvalermi della legge 210/92 per un eventuale "indennizzo"."
***
Oppure, in modo più lapidario: "Non acconsento liberamente; ma, obbligato, obbedisco!"
***
Resta da vedere come si comporterà, in un caso del genere, il personale addetto alla vaccinazione.
***
Ed infatti:
a)
Se detto personale vaccinerà il soggetto in questione, senza contestare la rettifica manuale del modulo, non si porranno problemi di sorta.
b)
Se, invece, detto personale si asterrà dal vaccinare il soggetto in questione, non accettando la rettifica del modulo, allora sì che si verificherà qualche problema.
***
Ed infatti:
- così come nessuno può essere fisicamente costretto a vaccinarsi;
- allo stesso modo il personale medico non può essere materialmente costretto a vaccinare chi vuole modificare il modulo prestampato, se detto personale si rifiuta di farlo per delle ubbie burocratiche  (anche se a mio avviso dovrebbe farlo).
***
In questo caso, che spero si verifichi il più raramente possibile, se il personale addetto si asterrà dal vaccinare il soggetto in questione, contestando la rettifica del modulo, il soggetto interessato:
1)
Per prima cosa può "scansionare" con il cellulare il modulo da lui modificato e firmato e datato, da cui risulta che lui:
-  non si è affatto "rifiutato" di sottoporsi alla vaccinazione (come nella parte seconda del modulo , che va quindi sbarrata con una X);
- vi ha invece espressamente "accondisceso" in quanto obbligato per legge, e, quindi, non per sua libera scelta (parte prima del modulo modificata e sottoscritta).
2)
Dopo di che, può fare presente che, qualora venisse sanzionato per mancata vaccinazione, o dovesse per questo perdere il lavoro, citerà in giudizio il personale medico e o l'HUB che si è rifiutato di vaccinarlo, pur essendosi lui reso disponibile per la vaccinazione.
3)
Infine può anche fare presente che, se si ammalerà gravemente di covid19, le responsabilità per danni e lesioni ricadranno sul medico che si è rifiutato di vaccinarlo, pur essendosi lui reso disponibile per la vaccinazione (il che, a dire il vero, suonerebbe davvero un tantino pretestuoso).
***
Se il tutto avviene in presenza di testimoni, è ancora meglio!
***
Secondo me, in uno Stato democratico, fermo restando l'obbligo per tutti (provax e antivax) di attenersi alle leggi approvate da un Parlamento eletto a suffragio universale, tuttavia ciascuno:
- è libero di avere le opinioni che preferisce, giuste o sbagliate che esse siano;
- è libero di agire come meglio crede, assumendosene però la responsabilità di fronte alla legge e ai concittadini coinvolti dalle sue decisioni.
***
Un saluto! :)
***
#3247
Ciao Iano. :)
Guarda che il mio esempio dei dadi e della monetina:
- si limitava semplicemente alla specifica tematica del "determinismo psicologico" di un soggetto che, di fronte alla scelta tra due comportamenti alternativi "isostenici", non riesce a "determinarsi" circa quale dei due sia preferibile intraprendere.
- non intendeva minimamente toccare la tematica generale del "determinismo fisico" (ovvero anche "elettronico", ammesso che possa considerarsi davvero differente);

DETERMINISMO PSICOLOGICO
Nel caso del "determinismo psicologico" (o meglio, dell'"indeterminismo psicologico"), per sbloccare una situazione "simmetrica", basta lanciare un dado per renderla immediatamente "asimmetrica" e decidersi ad agire in un senso o in un altro; al riguardo la cosa è così ovvia, che non credo meriti di discuterne oltre!



DETERMINISMO FISICO
Circa, invece, la questione se l'esito "fisico" del lancio di un dado sia da considerarsi in sè un evento "determinato" ovvero "indeterminato", secondo me è un discorso completamente diverso dal dilemma "operativo" dell'asino di Buridano; si tratta di una tematica che, secondo me, andrebbe trattata in un apposito topic.
***
Comunque, affrontando il tema "di getto", mi azzarderei a dire che l'esito "fisico" del lancio di un dado non è "mai" completamente casuale, ma è sempre e comunque un evento determinato da due generi di fattori.

1)
Fattori individuabili e/o identificabili.
L'esito del lancio di un dado può essere determinato una serie di fattori limitati e individuabili, ad esempio nel caso in cui il dado sia stato "truccato".
Il che può avvenire:
a)
Per mezzo di una delle facce più appesantita rispetto alle altre (della qual cosa, però, può accorgersi anche il giocatore più sprovveduto).
b)
Per mezzo di una calamita dentro il dado, controllata da un elettromagnete sotto il tavolo (della qual cosa, però, può facilmente accorgersi un giocatore avveduto, servendosi di un anello magnetizzato al dito).
c)
Sostituendo con un trapano i punti neri del dado, con dei  pallini di porcellana neri dotati di un concavità analoga a quella dei punti originari, la cui pesantezza è stata accuratamente calcolata per determinare i risultati voluti, senza insospettire gli altri giocatori (della qual cosa, se ben eseguita, è quasi impossibile accorgersi)



2)
Fattori non individuabili e/o non identificabili
L'esito del lancio di un dado, però,  anche se non è determinato da trucchi, tuttavia non deriva mai dal puro evento del suo "rotolamento casuale", per il semplice fatto che, in natura:
-  non è fisicamente possibile costruire dei dadi cubici "assolutamente perfetti";
-  non è fisicamente possibile costruire dei piani "assolutamente perfetti" sui quali farli rotolare.
Ci sarà pur sempre una qualche infinitesimale imperfezione, che, sia pure in minima misura, altererà la "pura" casualità del risultato.
Senza considerare:
- la direzione del vento (se c'è)
- le condizioni della temperatura;
- le più o meno impercettibili vibrazioni del suolo;
ecc. ecc.

DETERMINISMO ELETTRONICO
Per evitare i sia pur minimi difetti e le imperfezioni nel rotolamento di un "dado fisico", oggi si può però ricorrere anche ad un eventuale "dado elettronico", come quello di cui al seguente LINK.
https://www.google.it/search?q=dado+virtuale&sxsrf=AOaemvImHeal1uzMhNcttwBOWeneMfY8Ew%3A1642069671865&source=hp&ei=p_7fYZqYMdaFxc8P1tmE2Ak&iflsig=ALs-wAMAAAAAYeAMt06UuCnTVPv-faBaUr4mCQVsKB-F&oq=dado+virt&gs_lcp=Cgdnd3Mtd2l6EAEYADIFCAAQgAQyBQgAEIAEMgUIABCABDIFCAAQgAQyBQgAEIAEMgUIABCABDIFCAAQgAQ6BAgjECc6BAgAEEM6CAguELEDEIMBOggIABCxAxCDAToLCAAQgAQQsQMQgwE6DgguEIAEELEDEMcBEKMCOggIABCABBCxAzoNCAAQgAQQhwIQsQMQFDoLCC4QgAQQxwEQrwFQAFiZGWCCL2gAcAB4AIABaIgBpAaSAQM3LjKYAQCgAQE&sclient=gws-wiz
***
Tuttavia non bisogna mai dimenticare due cose:

1) Il "software".
Io non sono affatto un programmatore di computer, ma mia cugina, che è professoressa di informatica all'Università di Pisa, mi ha spiegato che se sta usando tipi di dati "in virgola mobile", non potra' quasi mai fare affidamento sull'operatore == (in C, C++, Java ecc.); questo  perche' internamente i dati in virgola mobile hanno una precisione limitata dal numero di bit riservati a quel tipo.
Normalmente, in C e C++, il tipo "float" usa 32 bit, e il tipo "double" usa 64 bit; ma anche se si usa un "long double" o un qualunque tipo piu "largo", anche con 128 bit, si avra' sempre un "arrotondamento" sull'ultimo bit utile.
Quindi, se ho ben capito, anche in questo ambito la "perfezione assoluta" non esiste; e, quindi, non è possibile generare eventi "assolutamente casuali".

2) L'"hardaware".
In ogni caso, occorre sempre ricordare che il "software" non è un "ectoplasma" che abbia una sua vita propria, ma è pur sempre l'"emanazione" epifenomenica di un un '"hardaware" fisico, con tutte le limitazioni di tale ambito; per cui, in caso di alimentazione con fluttuazioni di corrente, disturbi elettromagnetici o contatti difettosi nella scheda madre, il "dado elettronico" potrebbe dare risultati tutt'altro che "puramente casuali".


***
Senza considerare che la versione elettronica del dado permette anche una nuova forma di raggiro: cioè aumentare le probabilità di due o addirittura tre cifre rispetto alle rimanenti, il quale è un artificio difficilissimo da scoprire.

***
Questo per quanto concerne il tuo dubbio circa il fatto se io creda o non creda che il lancio di un dado sia o meno un evento determinato; ma, ovviamente, il problema del "determinismo in generale" è un tantino più complesso:
- sul quale non ho certezze precostituite;
- e che comunque meriterebbe un topic a parte.

***
Un saluto! :)
***

P.S.
Un asino non può seguire la meccanica quantistica, poichè, viste le sue "macrodimensioni" fisiche, è soggetto esclusivamente alla meccanica newtoniana; e le sue decisioni operative sono di carattare neuronale ed ormonale (fame, sete, sesso).
#3248
Ciao Iano. :)
Lo so benissimo che la storiella attribuita a Buridano non ci chiede affatto come faccia l'asino a mangiare i due mucchi, bensì  come faccia a sceglierne uno; ed è per questo che la ritengo una questione "ingannevole", in quanto è una scelta che in realtà non si pone.
Ed infatti la vera scelta è tra mangiare o non mangiare, e non quale dei due mucchi dover mangiare per primo; così come nel mio esempio di quale delle due uova nello stesso piatto mangiare per prima, ovvero da quale lato della sedia alzarsi per andare a pisciare in bagno.
;D
***
D'altronde anche tu, proprio come me, la consideri una questione "ingannevole", in quanto il presunto paradosso, come giustamente scrivi: "ci presenta una idea ingenua del determinismo, perché non vi è mai una sola causa, ma tante, seppure possa esservene una preponderante, di modo che le altre con accettabile margine di errore si possano trascurare".
E, nella fattispecie, la "causa preponderante" che spinge l'asino a dirigersi a caso verso uno dei due mucchi ad uguale distanza, è l'impellente esigenza di doversi nutrire, per non dover morire di fame; tale causa, in effetti, si manifesta sicuramente preponderante, rispetto a quella di una scelta non casuale del percorso da scegliere.
La quale, in confronto, è di rilevanza assolutamente trascurabile.
***
Ma non lo vedi che stiamo dicendo la stessa cosa?
;)
***
In ogni caso, se proprio vogliamo seguire la logica perversa del paralogismo, e, cioè, che l'animale, più che un "asino" sia un vero e proprio cocciuto "mulo", il quale:
- si intestardisca a trascurare la la "causa preponderante" che lo dovrebbe indurre a dirigersi a caso verso uno dei due mucchi ad uguale distanza per non morire di fame;
- e, invece, si incaponisca stupidamente a rodersi nel dubbio  verso quale dei due mucchi debba dirigersi per primo, visto che sono ad uguale distanza;
ebbene, anche in tale assurda ipotesi non si può affatto logicamente escludere che il mulo possa benissimo "scegliere di non scegliere" personalmente -se proprio non ci riesce-, bensì di "lasciar scegliere al caso", in qualunque modo voglia rimettersi ad esso (volo degli uccelli o altro).
***
Ed infatti, nello specifico caso attribuito a Buridano, ammesso e non concesso che il soggetto decidente si possa davvero trovare in una situazione di "perfetta simmetria isostenica" (cosa che noi due non crediamo possibile), nulla, però, gli impedirebbe di sostituirla con una "situazione asimmetrica" che sblocchi la prima; come il lancio di una moneta!
***
Il 5 giugno del 1968 si giocò, allo Stadio San Paolo di Napoli, la semifinale dell'Europeo tra l'Italia di Ferruccio Valcareggi e l'Unione Sovietica di Mikhail Yakushin; però, visto  che le due squadre non riuscirono a sbloccare il punteggio, anche in quel caso si ricorse al  "lancio della monetina" per decretare il vincitore della partita.
Alla domanda dell'arbitro "testa o croce?" Facchetti rispose scegliendo testa, e fu proprio testa ad uscire dal lancio di quella monetina da 100 lire;  e così la vittoria fu attribuita a noi, sebbene la partita si fosse chiusa in perfetta e "simmetrica" parità isostenica.
L'asino di Buridano dovrebbe imparare da Facchetti!
;)
***
Un saluto! :)
***
#3249
Ciao Alexander :)
In primo luogo ti ringrazio:
- sia per aver riconosciuto mio "tentativo" di restare sempre "intellettualmente onesto" (anche se dubito di riuscirci in ogni occasione);
- sia per esserti attenuto al tema specifico del mio "topic" (mentre la maggior parte degli altri intervenuti è "partita per la tengente", scantonando su altri temi).
***
Quanto all'intervista del costituzionalista di cui parli, per poter esprimere un mio parere personale (per quello che può valere), dovrei leggerne direttamente il testo; così "de relato" è un po' difficile farmene un'opinione!
Ad ogni modo:
a)
Come avevo scritto anch'io, un over50 può benissimo rifiutare l'inoculazione pagando la prevista sanzione.
b)
Qualora, invece, a prescindere dalla circostanza che si tratti di un over50 o di un under50 che esercita una attività per la quale la legge prevede la vaccinazione obbligatoria, il soggetto in questione, fino a che rifiuterà tale vaccinazione, non potrà più legalmente esercitare la sua attività.
c)
In ogni caso, a mio parere:
- lo Stato può pretendere soltanto che il novax dichiari di essere stato informato da parte di un medico su quelli, che, almeno secondo l'ISS, sono gli effetti del vaccino;
- lo Stato, però,  non può assolutamente pretendere nè che il novax sia d'accordo con la veridicità di tali informazioni, nè che presti il suo "libero consenso" alla inoculazione del vaccino nel suo corpo (in quanto si tratta di un "consenso forzato" dalla minaccia della sanzione o della perdita del lavoro).
***
Se per "liberatoria" il costituzionalista intende questo, secondo me è in errore!
***
Pertanto, se il Ministero della Salute non modificherà adeguatamente il "modulo prevaccinale", come mi auguro che faccia quanto prima, secondo me il novax (sempre che si rassegni, come mi auguro, a farsi vaccinare) ha il diritto di modificarlo a penna nel modo da me suggerito, ovvero da uno analogo.
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Ad esempio, del tipo:
"In ottemperanza alle vigenti disposizioni di legge, essendovi obbligato a pena di sanzioni dirette e/o indirette, consento "contraggenio" ad assoggettarmi  all'imposizione vaccinale, che, quindi, fisicamente non rifiuto; ma questo non significa affatto che, ciò facendo, io stia prestando il mio "libero consenso" alla somministrazione nel mio organismo del vaccino_____________; per cui, qualora ne ricorressero le condizioni, faccio espressa e formale riserva di avvalermi della legge 210/92 per un eventuale "indennizzo".
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Al riguardo, tieni presente che la   Legge  n.  210/92, nell' articolo  1,  prevede  un  riconoscimento economico  a  favore  dei  soggetti danneggiati da "complicanze di tipo irreversibile"  a  causa  di "vaccinazioni obbligatorie"; e, cioè, soltanto nel caso di "lesioni o infermita', dalle quali    sia    derivata   una   menomazione   permanente   dell'integrita'  psicofisica del soggetto obbligatoriamente vaccinato."
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Un saluto :)
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#3250
Ciao Anthonyi. :)
Pur essendo io decisamente favorevole alla vaccinazione obbligatoria, ritengo, però, che in uno "Stato di Diritto":
- nessuno possa essere "fisicamente" costretto a sottostare ad un trattamento sanitario (o di qualsiasi altro genere) contrario alla sua volontà, anche se è prescritto dalla legge;
- ritengo, invece, che, se si rifiuta, debba essere "legalmente" costretto a subire una sanzione conseguente alla violazione della prescrizione di legge.
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La penso così, non soltanto per una questione "di principio" (in quanto trovo ripugnante l'idea della coazione fisica), ma anche, e soprattutto, per una questione "di carattere pratico"!
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Ed infatti, ipotizzare, come fai tu, che a seguito di  un certificato  psichiatrico di "vaccinofobia grave", un medico, con due pubblici ufficiali, e/o due infermieri, possano andare di casa in casa a vaccinare a forza milioni di novax over50, sarebbe di fatto assolutamente irrealizzabile; anche perchè, di volta in volta, occorrerebbe chiedere l'autorizzazione motivata di un  magistrato (la quale è necessaria per poter accedere in un domicilio privato).
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Mi sembra invece molto più semplice, dopo aver consultato i "data-base" del Ministero della salute, inviare in modo automatico appositi  "avvisi di irrogazione sanzione" a tutti coloro che si rifiutano di attenersi all'obbligo di vaccinazione; cioè, in modo analogo alle procedure seguite dalla Agenzia delle Entrate, nei confronti di coloro che omettono di effettuare i dovuti versamenti d'imposta.
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Sono invece d'accordo con te che piccole multe "una tantum" non servano a niente.
Ed infatti, secondo me, la sanzione dovrebbe essere "a montante":
- 100 euro la prima volta;
- 200 euro se dopo due mesi ancora non ci si è vaccinati;
- 300 euro se dopo tre mesi ancora non ci si è vaccinati e così via.
Fino, ovviamente, ad un tetto massimo da stabilire.
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Un saluto :)
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#3251
Come è noto, lo scorso 7 gennaio il Governo ha stabilito che tutti i cittadini italiani di età superiore ai cinquanta anni saranno obbligati a vaccinarsi contro il covid19.
Il che, a differenza di quanto alcuni "ignorantioti", (anche "titolati") sostengono per ignoranza, stupidità o malafede:
- è perfettamente costituzionale, in quanto l'art.32 della Costituzione lo consente esplicitamente;
- non significa affatto, però, che i novax over50 verranno "vaccinati a forza", bensì semplicemente che subiranno una (esigua) sanzione pecuniaria qualora decidano di non farlo.
°°°
Tuttavia, almeno secondo me, su una cosa i "novax" hanno pienamente ragione!
E, cioè, che;
- possono senz'altro essere "obbligati" a vaccinarsi (nel senso spiegato sopra);
- però non possono essere assolutamente "obbligati" a sottoscrivere il cosiddetto "consenso informato" (almeno nella forma attualmente prevista).
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Ed infatti, con qualche variazione subita nel tempo, il modulo è più o meno il seguente:

°°°
NON VA ASSOLUTAMENTE BENE!
°°°
Ed infatti si "acconsente" e si "autorizza" soltanto un "trattamento sanitario volontario", e non certo un "trattamento sanitario obbligatorio"; e, questo, anche e soprattutto ai sensi Legge 25 febbraio 1992, n. 210, la quale riconosce un "indennizzo" ai soggetti danneggiati in modo irreversibile da "vaccinazioni obbligatorie", e non da certo da quelle "volontarie".
°°°
Al riguardo, per quello che può valere, ho anche scritto un'e-mail al Ministro Speranza e al Generale Figliuolo; ma, contando io meno del due di coppe (a poker), dubito fortemente che se la leggano.
Spero solo che qualcuno "molto" più autorevole di me lo faccia loro presente per tempo; affinchè il modulo venga adeguatamente corretto in tempo utile.
Ci conto!
°°°
Qualora ciò non avvenisse, sebbene mi ripugni alquanto dare dei consigli ai "novax", tuttavia, poichè detesto  ancora di più i "soprusi" (contro chiunque vengano perpetrati), suggerisco loro di contenersi come segue:

1)
Se ritengono di  voler comunque ottemperare all'obbligo, al fine di evitare la sanzione, secondo me, dovrebbero così modificare a penna la prima parte del modulo:


2)
Se, invece, i novax in questione intendono rifiutare del tutto la somministrazione del vaccino, sarà sufficiente riempire la seconda parte del modulo, e rassegnarsi a pagare le conseguenti sanzioni.
Nessuno di sicuro li vaccinerà a forza!

°°°
#3252
In effetti, quando come l'asino di Buridano, non so davvero che pesci prendere, faccio proprio così!
Lancio in aria una monetina!
Il che mi salva dalla "paralisi decisoria",e mi consente di agire!
;)
#3253
Ciao Iano.
Non riesco proprio a capire come tu possa insistere su un assunto così "palesemente" fallace.
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Ed infatti io posso benissimo:
a)
O scegliere, più o meno "(in)consciamente"  di disegnare il caso il caso B1, ovvero scegliere, più o meno "(in)consciamente"  di disegnare il caso il caso B2 (o anche entrambi).
b)
Però posso anche "scegliere" di lanciare i dadi, tirando a sorte; nel qual caso, il mio disegno B1 o B2 (ovvero anche entrambi) risulterà determinato dal puro caso.
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Ti dò atto che, essendo munito di zoccoli, l'asino di Buridano potrebbe avere qualche difficoltà a tirare i dadi o a lanciare in aria una moneta;  però, se proprio non riesce a scegliere tra il mucchio A e il mucchio B, potrebbe comunque scegliere anche lui di affidarsi al puro caso.
E, cioè:
- se in cielo passa uno stormo di corvi da destra a sinistra, va verso il mucchio di sinistra;
- se, invece, in cielo passa uno stormo di corvi da sinistra a destra , va verso il mucchio di destra.
Non sapendo come scegliere, Romolo e Remo fecero una cosa del genere!
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In questo modo il somaro non morirà sicuramente di fame, perchè lascerà da parte  la stupida "alternativa isostenica" di Buridano, optando per una molto più saggia "alternativa allostenica".
Non serve un genio, ci arriva pure un somaro!
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Adesso tiro in aria una moneta:
- se viene testa scriverò "Zuzzurro";
- se viene croce scriverò "Zazzera".
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Fatto!
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Zazzera!
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E adesso trovami il "lapsus freudiano" che mi ha inconsciamente indotto a scrivere"Zazzera" invece di scrivere  "Zuzzurro".
Non puoi, perchè io ho scelto di non scegliere, ma di far scegliere al caso!
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Un saluto! :)
#3254
Vi presento due sorprendenti "fenomeni antigravitazionali": uno stradale, e l'altro domestico

ANTIGRAVITA' STRADALE
Lungo la strada statale di Ariccia, che va dal famoso ristorante "Squarciarelli" (quello della canzone di Rascel "Arrivederci Roma") al paese di Rocca di Papa, ad un certo punto si trova un tratto viario in cui le bottiglie rotolano in salita invece che in discesa.
Il punto esatto (cordinate per raggiungerla 46°06′06.984″N 11°14′10.248, ovvero strada statale 218 km 11,6)  è il seguente:

E il sorprendente effetto potete vederlo nel seguente video:
(password: "logos")
https://www.dailymotion.com/video/x86zr6u
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Ovviamente, almeno secondo me, si tratta soltanto di un effetto ottico; ma è così impressionante e realistico, che alcuni miei amici sono tutt'ora convinti che si tratti davvero di un reale fenomeno di antigravità.
Ed infatti, negli anni, molte sono state le ipotesi più o meno fantasiose avanzate al riguardo:
- alcuni hanno parlato di bizzarri campi magnetici sotto il controllo di forze extraterrestri;
- altri, invece, meno fantasiosamente, hanno optato per la teoria secondo la quale la forza di gravità in questo tratto non segue la direttrice che va dall'alto al centro della Terra, ma sarebbe male allineata.
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Secondo me, invece, si tratta soltanto di una suggestione dovuta a ingannevoli punti di riferimento visivi; il cui caso più tipico è quello del "falso piano" all'orizzonte.

Nel caso della strada di Ariccia, invece, quella che a noi appare come una discesa è in realtà una leggera salita, ma non si riesce a percepirla come tale, in quanto essa è preceduta e seguita da due salite molto più accentuate; in questo caso, cioè, manca del tutto un riferimento all'orizzonte, il quale eliminerebbe questa visione distorta del tratto stradale.

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Comunque, potete recarvi sul posto e verificare da voi!

ANTIGRAVITA' DOMESTICA
Sono sicuro che conoscerete (quasi) tutti lo strano "effetto antigravitazionale" che chiunque può facilmente realizzare da solo in casa, usando un pennarello cilindrico, due piccoli cappuccetti conici incollati alla base, ed una "rampa" triangolare discendente di plastica (che, nel mio filmato, per errore ho chiamato "slitta"); tanti anni fa ricorrevo a tale "gioco di prestigio" per divertire i miei figli quando erano piccoli, ma, in realtà, si tratta di un fenomeno fisico assolutamente "naturale", e che non ha niente di paradossale!
(password: "logos")
https://www.dailymotion.com/video/x86zpra
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Come dicevo, si tratta di un fenomeno che, salvo all'apparenza, non ha assolutamente niente di paradossale, perchè, in effetti, il "doppio cono" non "sale" affatto sulla rampa, ma, semmai ci "scende" sopra;  eventualmente, la cosa strana è che il doppio cono "scende su una rampa in salita".
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Tuttavia neanche questa è una formulazione molto corretta, perchè quello che "scende in salita",  in realtà è il "baricentro" del doppio cono; ed infatti, poiché i binari della rampa sono divaricati, il centro di gravità del doppio cono, posizionato sull'asse di rotazione in corrispondenza del diametro massimo, non sale quando l'intero corpo sembra procedere verso l'alto, ma viceversa scende (rotolando, il doppio cono poggia sui binari in punti sempre più vicini ai suoi due vertici).
Pertanto, la distanza del baricentro rispetto al piano orizzontale diminuisce man mano che il cono sale.

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#3255
Vedo che stiamo un po' confondendo:
- l'aspetto "neurologico" del paradosso dell"asino di buridano".
- con l'aspetto "logico" del paradosso dell"asino di buridano";
Il che, è come confondere le pere con le mele!
:)

ASPETTO NEUROLOGICO
Ed infatti, sotto l'aspetto "neurologico", secondo una nuova ricerca finanziata dall'UE, l'attività legata alle decisioni semplici non avviene nella parte del cervello responsabile degli aspetti più avanzati della cognizione, quali l'autocoscienza, come si pensava in precedenza; essi invece avvengono nelle regioni del cervello che ricevono i relativi stimoli e ne controllano la risposta del corpo.
Il lavoro, pubblicato online dalla rivista Nature Neuroscience, è stato in parte finanziato attraverso il progetto finanziato dall'UE "Investigations in Brain Sciences Education Network", sostenuto attraverso lo schema Marie Curie nell'ambito del Sesto programma quadro (6° PQ).
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In sintesi, il punto topico di tale studio, è il seguente:
"Ci piace pensare alle nostre decisioni come se si trattasse di atti volontari, ma ciò potrebbe rivelarsi un'illusione; ed infatti molte decisioni potrebbero essere prese automaticamente dal nostro cervello inconscio."
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Un tempo si pensava che gli uomini avessero una specie di modulo delle decisioni nel cervello che coinvolgesse il lobo frontale; cioè, la parte del cervello responsabile di processi cognitivi più avanzati.
La ricerca ha però recentemente rivelato che nelle scimmie le attività elementari (come scegliere verso quale mucchio di banane dirigersi, sono mediate da meccanismi relativamente semplici contenuti nelle regioni del cervello sensoriali-motorie.
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In quest'ultimo studio, gli scienziati  si sono impegnati per verificare se lo stesso valeva per gli uomini.
Per cui, hanno insegnato ad alcuni volontari volontari a svolgere un compito che prevedeva la distinzione tra una fotografia di un viso e quella di un edificio:
- se vedevano un viso, i volontari dovevano muovere gli occhi in una determinata direzione;
- se vedevano un edificio, dovevano tendere la mano verso la stessa direzione.
Variazioni nel livello di rumore confondevano le figure per il poco tempo in cui erano visibili.
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Mentre i volontari svolgevano il compito, il loro cervello veniva esaminato con una risonanza magnetica funzionale per immagini (MRI), dalla quale è risultato che l'attività nella parte del cervello responsabile della progettazione di attività come il movimento degli occhi o delle mani aumentava a seconda del tipo di figura che veniva mostrata (un viso o un edificio) e il tipo di reazione che il cervello stava progettando (movimento degli occhi o della mano).
Quando la figura era associata a meno rumore, rendendo la decisione più facile, l'attività cerebrale nella relativa area del cervello aumentava in proporzione.
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"Questo suggerisce che tali regioni del lobo parietale elaboravano tutti i segnali sensoriali, decisionali e motori necessari per prendere e mettere in atto la decisione," ha commentato l'autrice principale dello studio Annalisa Tosoni, specializzanda presso l'Università di Chieti, in Italia. "Al contrario, nessuna area del lobo frontale, che si pensava fosse coinvolta nella decisionalità, ha aumentato significativamente la propria attività al momento della decisione."
Soprattutto per decisioni visive arbitrarie ed equivalenti (come  i due mucchi di fieno), il tutto sembra che sia una questione di quantità di informazioni "subliminali" che spinge inconsciamente e casualmente il cervello verso una scelta piuttosto che verso un'altra, ha aggiunto il professor Corbetta; precisando che resta in ogni caso escluso che il sistema limbico non scelga affatto, lasciando morire il somaro di fame.
Ma non serviva certo il professor Corbetta per farci capire una cosa così "ovvia"!

ASPETTO LOGICO
Sotto l'aspetto "logico", pur non avendo convinto nessuno, resto pienamente convinto delle mie precedenti argomentazioni; che, però, non ripeterò certo da capo qui.
Semmai potrei aggiungerne soltanto un'altra, molto più breve.
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E, cioè, posto che partiamo dal presupposto che, davanti ai due mucchi di fieno, il somaro debba necessariamente effettuare una amletica "scelta":
- perchè mai gli consentiamo soltanto di "scegliere" di mangiare, in un determinato ordine, o il mucchio di destra o quello di sinistra?
-  ma non gli consentiamo di "scegliere", invece, di poterseli mangiare entrambi senza dover rispettare alcun ordine, e, cioè, casualmente?
Anche quest'ultima, infatti, è una "alternativa" perfettamente logica e legittima, quella, cioè, di poter scegliere:
- tra seguire un determinato ordine di pappatatoria;
- o, invece, non seguirlo affatto, procedendo a caso (magari lanciando i dadi).
Anzi, secondo me, lo è molto più della prima, perchè non c'è nulla di illogico nel compiere determinate azioni in modo del tutto casuale (neurologia a parte)!