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Messaggi - anthonyi

#3286
Attualità / Re: I giornalisti "al soldo" di Mosca!
09 Giugno 2022, 15:05:34 PM
Inverno, per te é sempre il complottismo finanziario occidentale la causa di tutto. 
Il tuo é un discorso senza capo né coda, me se erano così organizzati e potenti questi CEO, non facevano prima a limitare le sanzioni italiane, magari solo per i settori che gli interessavano, tanto piú che al governo c'é uno della loro cricca col quale potevano intendersi benissimo. 
#3287
Attualità / Re: I giornalisti "al soldo" di Mosca!
09 Giugno 2022, 07:44:18 AM
Citazione di: Eutidemo il 09 Giugno 2022, 06:19:38 AMCredo che per "leccaculi" tu ti riferisca agli "apparaticki" del PCUS; i quali, senza dubbio, hanno battuto per servilità chiunque altro, a qualsiasi livello.
Tra l'altro  gli "apparaticki" erano specializzati soprattutto nel "calcio del somaro"; come Beria, che, dopo averlo servito e incensato per tutta la vita, sputò sul corpo di Stalin moribondo, quando ormai non era più in grado di reagire!
Ecco cos'era la "gloriosa URSS"!

Ma il fatto, eutidemo, é che la "gloriosa URSS" non c'é più, e soprattutto non stiamo parlando della Russia. 
Eppure gli effetti di quell'ideologia si vedono ancora, in quel desiderio di rivalsa rispetto al l'occidente vincitore, che oggi vedono concretizzato nella guerra che Putin gli ha dichiarato contro. 
E' possibile che tra i giornalisti ci siano venduti e lecchini, magari qualcuno semplicemente timoroso che l'ira di Putin si possa scatenare contro la povera Italia, ma la gran parte vivono proprio quel desiderio. 
#3288
Guarda atomista che le due cose sono collegate, l'alta propensione all'evasione ed elusione fiscale in questo paese deriva anche, e secondo me soprattutto, da politici ignoranti di cose economiche che nel tempo hanno creato meccanismi di tassazione poco razionali dal punto di vista fiscale. In Italia pagare le tasse é difficile, e allora tanto vale la pena evaderle. La prova del nove l'abbiamo avuta con la fattura e lo scontrino elettronico, fatta da Renzi, che ha generato un incremento di gettito ben oltre le aspettative. 

Ti faccio I miei saluti dalle Isole Vergini😋. 
#3289
Attualità / Re: I giornalisti "al soldo" di Mosca!
08 Giugno 2022, 11:16:52 AM
Ciao eutidemo, interessante l'acronimo MICE, che sintetizza una molteplicità di possibilità. Ed in effetti anch'io sono convinto che dietro gli atteggiamenti pro Putin non ci sia la semplice volgarità di una d'azione monetaria, ma una molteplicità di motivazioni ideologiche e particolari. 
D'altronde gli stessi sondaggi rivelano fasce di popolazione italiana dichiaratamente pro Putin e una fascia ancora più ampia che quanto meno non se la sente di prendere le parti di nessuno, e quindi fa il ragionamento: "beh, speriamo che la Russia faccia subito a conquistare l'Ucraina, così almeno finisce tutto(per noi, non certo per gli ucraini)". 
E i giornalisti, chiaramente, tendono ad avere le stesse posizioni della popolazione, quanto meno perché quello é il pubblico al quale devono vendere i loro articoli. 
La gente spera che tutto finisca, e quindi visto che sembrava che la Russia stesse vincendo, niente di meglio che auspicare una crisi dell'esercito ucraino, crisi che poi effettivamente c'é stata dopo la resa del battaglione Azov, che deve essere stato un forte colpo morale. Ma adesso, a quanto pare, si stanno riprendendo. 
#3290
Attualità / Re: Guerra in Ucraina II
07 Giugno 2022, 13:09:23 PM
E si, gli piacerebbe a Putin di essere celebrato come novello Cesare. Io, tenuto conto dei trascorsi nei dintorni di Kiev, lo vedrei di più come Brancaleone da Norcia. 
#3291
Beh forse é proprio così, anch'io avevo notato la stranezza di quei giochi in un covo di "terroristi". Mi ero pure dato una spiegazione, che fosse per provare il collegamento culturale con il depravato occidente ormai perso nella diversità sessuale e nei videogiochi. 
#3292
Ciao inverno, per te che cosa vuol dire che la ricchezza si accumula nel settore finanziario?
La finanza é un intermediario, prende denaro da una parte e lo alloca nelle varie forme di ricchezza reale. Può non funzionare bene, e creare valori fittizi, truffare i suoi clienti, ma questo é competenza di magistrati e polizia. 
Ordinariamente, se la finanza funziona bene, allora tra le sue funzioni c'é quella di redistribuire il rischio annesso alle attività economiche reali. La contrapposizione economia reale-finanza lasciamola ai populisti.
Se la finanza funziona bene, [come ad esempio quando nel 2005 permise a Marchionne di salvare una Fiat che ormai tutti nel mondo davano per spacciata (e aspettavano famelici di divorarne le parti migliori) con meccanismi finanziari originali, quanto meno in Italia] , allora l'economia cresce e, in un modo o nell'altro, tutti ne giovano, perché si creano nuove opportunità produttive, per le imprese e per i lavoratori, lo stato incassa di più e può permettersi uno stato sociale più forte. Si tratta di meccanismi di "percolamento" indiretto che non sono percepiti da chi non conosce l'economia, e purtroppo in Italia di persone del genere ce ne sono tante, é questo il problema dell'Italia. 
#3293
Direi, inverno, che il salto verso le bolle finanziarie é eccessivamente OT.
Proviamo,gia che siamo tra moderatori, a rientrare. 
Lo sviluppo economico si fonda sull'aspettativa sul futuro, l'aspettativa é una scommessa, se va bene produce ricchezza, se no genera il fallimento(del quale mi sembra tu abbia stima). L'illusione di avere cose certe, come dici tu tangibili, in economia, é una cattiva compagnia. Questo é soprattutto vero in Italia dove la nostra cultura economica si fonda sulla ricerca della sicurezza. Per questo nel nostro Paese si investe poco nelle attività finanziarie a rischio e questo ha sempre reso fragile la nostra economia.
E in fondo, il discorso sull'uguaglianza di questo topic é espressione dello stesso tipo di ricerca. Si vuole l'uguaglianza perche ti dà la sicurezza che non resterai indietro rispetto al più capace/furbo.
Ho detto però che lo sviluppo economico si costruisce su questa insicurezza/disuguaglianza, questo perché il più capace/furbo che riesce a correre di più, tende anche a trascinarsi gli altri dietro, tramite vari meccanismi.
La cosa sconcertante poi é che noi italiani, nell'ossessiva ricerca della sicurezza accettiamo anche le disuguaglianze securitarie, basta vedere il caso delle licenze balneari, riguardo alle quali é assai comune vedere posizioni a favore di queste posizioni di privilegio/diseguaglianza anche se é pacifico che tali privilegi/disuguaglianze danneggiano anche lo sviluppo economico. 
#3294
Citazione di: InVerno il 04 Giugno 2022, 08:59:11 AMEh già, secondo te dovrebbero star zitti, invece non la smettono di parlare, a proposito su chi ha o non ha posizioni idealizzate su una categoria. Comunque non lo dico per l'effetto di abbassamento dei salari, lo dico quasi per una questione di principio. C'è un problema sociale oggettivo e riconosciuto, i salari bassi, chi nella vita ha fatto un mantra delle capacità autoregolative del mercato e vede come la peste la mano pubblica, dovrebbe per coerenza non voler vedere risolto questo problema con le casse comuni, ma preferire nuove regole di mercato. Comunque è inutile fantasticare su ipotesi peregrine, il solo fatto che il salario minimo appartenga alla discussione sulla diseguaglianza sociale, è già abbastanza ironico, evidentemente nè la tua proposta nè quella del salario avranno alcun effetto tangibile sulla diseguaglianza, si tratta semplicemente di mettere il pane in tavola alla gente che lavora, ed è già un miracolo che si riconosca il problema innanzitutto, qui in Italia. In Germania è passato un rialzo dei salari a 12€/h, immagino che il tuo consiglio ai lavoratori tedeschi sia quello di prendere l'ombrello perchè fuori sta per piovere un mare di merda!

Hai ragione inverno, parlare di salario minimo nel dibattito sull'eguaglianza economica é ridicolo, e anche fuorviante.
C'é un ragionamento teorico che ti contesto, comunque, il problema non sono i salari bassi, sono i redditi bassi, cioè un problema che può riguardare sia chi lavora, sia chi non lavora. 
Nella nostra costituzione é scritto che c'é il diritto ad un salario dignitoso, e li sta l'errore perché il diritto alla dignità é di tutti, o meglio é di tutti coloro che si comportano in maniera dignitosa. E' questa la chiave per non marginalizzare nessuno, e io contesto anche la tua idea che un intervento del genere sia contro il libero mercato. Se l'esistenza di sussidi compensativi sono uno strumento per rendere socialmente accettabili livelli salariali sotto il livello di " dignita" questo é a favore del mercato. Oltretutto questi sussidi garantiscono la dignità del lavoratore sia in senso economico, perché garantiscono il raggiungimento di un reddito dignitoso, sia in senso lavorativo, perché il lavoratore continua a lavorare legalmente, laddove il salario minimo non garantisce né la dignità economica, né la dignità lavorativa, perché o perde il lavoro, o lavora al nero, oppure comunque anche lavorando legalmente é comunque sotto ricatto del datore di lavoro perché a quel salario sono tanti che sono disposti a lavorare al suo posto. 
#3295
Non capisco, inverno, perché gli imprenditori dovrebbero egoisticamente preferire la mia proposta al salario minimo. A parte che la grande maggioranza non é chiamata in causa perché opera in settori dove il salario supera il minimo. Per quanto riguarda i rimanenti tu continui a portare avanti il postulato che :salario minimo=tutti i salari più bassi scatteranno automaticamente al livello minimo. Io te le ho listate tutte le opzioni operative che ha l'imprenditore, é lui che decide quale salario pagare o non pagare. 
Certamente le organizzazioni imprenditoriali sono contro il salario minimo, ma la loro non é una posizione di convenienza, é una valutazione di efficienza, loro conoscono i danni economici che una normativa del genere può fare. Fossi in loro io starei zitto, e lascerei fare agli idealisti di sinistra, tanto poi chi se ne frega di tutti quei poveracci che si troverebbero sbattuti fuori dal mercato del lavoro legale. 
#3296
Attualità / Re: I "referendum" sulla giustizia.
03 Giugno 2022, 08:10:06 AM
E' chiaro, eutidemo, che la garanzia te la danno gli stessi organi che validano il referendum: Corte costituzionale o cassazione. 
Quello che comunque volevo sottolineare é la differenza tra un principio legislativo e la sua applicazione normativa che necessita di tanti particolari tecnici rispetto ai quali spesso sono necessari interventi successivi perché sorgono dei problemi o perché cambiano le situazioni contingenti. E' chiaro che per ciascuno di questi interventi non puoi fare un referendum che costa tanti soldi, l'intervento parlamentare può essere adeguato perché comunque c'è il controllo del PdR e della CC, perché appunto il principio legislativo lo hai messo in costituzione.
Non so se ricordi il referendum che ha abolito il proporzionale, credo nel 92, li l'intervento del parlamento era necessario perché poi la legge elettorale uninominale era tutta da costruire, e doveva farlo il parlamento. 
Allora i costituzionalisti chiarivano che questa costruzione doveva rispettare la volontà espressa dal popolo per cui non potevano essere ammissibili meccanismi che avrebbero di fatto riportato al proporzionale. 
#3297
Questa storia della corsa al ribasso dei salari denota sfiducia nel salario di mercato. Gli imprenditori hanno bisogno dei lavoratori, per questo sono disposti a pagarli, altrimenti vanno da un'altra parte, o stanno a casa visto che comunque un reddito minimo già ce l'hanno. Non dimentichiamo che la compensazione dipende dal reddito da salario stimato(e chiaramente la stima può essere benissimo fatta su coefficienti di produttività indipendentemente dai salari effettivamente offerti) , per cui non é che se un datore di lavoro abbassa il salario offerto aumenta la compensazione, semplicemente non trova lavoratori.
#3298
Citazione di: InVerno il 02 Giugno 2022, 16:09:46 PMNon ho chiaro un passaggio di quanto proponi, parli di sussidio come mi parrebbe di intendere fosse un integrazione al reddito, ma allo stesso tempo affermi che questo non andrebbe perso nel caso il reddito venisse a cessare... non ho capito come queste due cose stanno insieme, e perciò la modalità del sussidio, perciò prima di darti la mia modesta opinione ti chiedo delucidazioni a riguardo.
L'integrazione di logica sopravvive anche in caso di perdita del lavoro. Io poi non credo neanche sia necessario sapere esattamente se la singola persona lavora o no. Supponiamo di stimare che la persona possa avere in base alle condizioni di mercato un reddito da lavoro di 600 euro e che noi stimiamo come dignitoso un reddito di 1200 euro, basta dargli i 600 euro di differenza, il resto dipende da lui. 
#3299
Attualità / Re: I "referendum" sulla giustizia.
02 Giugno 2022, 13:21:53 PM
Citazione di: Eutidemo il 02 Giugno 2022, 11:46:06 AM
Ed infatti, a mio parere,  in una seria "democrazia rappresentativa":
- le deliberazioni di carattere legislativamente complesso, e di natura particolarmente articolata e diversificata,  dovrebbero essere prevalentemente demandate  ai rappresentanti all'uopo elettivamente destinati dal popolo (magari anche avvalendosi di commissioni particolarmente competenti in materia);
- dovrebbero, invece, essere rimesse direttamente al voto popolare, soltanto  alcune "singole" deliberazioni di carattere legislativamente più elementare, e di specifica e semplice formulazione (tipo: Divorzio sì o no, ovvero Aborto sì o no).
***

Ciao eutidemo, il mio parere é che i referendum dovrebbero avere una formulazione duplice. Una formulazione semplice e chiara nella quale c'é il principio
Del quesito referendario, che serve per essere stampata sulle schede, e una formulazione tecnica, che serve per applicare detto principio nel diritto.
Il principio referendario, poi, dovrebbe venir aggiunto come comma all'art. 1 della costituzione, quello che dice che la sovranità appartiene al popolo, in maniera tale che eventuali modifiche della formulazione tecnica per legge ordinaria non possano comunque annullare il principio sancito dal popolo nel referendum.
Riguardo poi ai referendum fatti a metà giugno, dove i veri referendum importanti sono stati tutti bocciati, la cosa più sensata é l'andare al mare (o in montagna) come ci consigliava Bettino 30 anni fa, visto che sicuramente non arriveranno al 50 %.
#3300
Citazione di: InVerno il 02 Giugno 2022, 09:49:10 AMAnthonyi, tutte le nazioni hanno un nord e un sud, in Francia c'è il salario minimo eppure c'è anche la Corsica. Non c'è nessun letto di procuste, c'è la pedissequa e continua scoperta dell'ipocrisia, che crea totale sfiducia nei rapporti tra le parti, altro che marxismo, l'ipocrisia e il prurito che genera è riflesso etologico ben più antico, vale anche nelle scimmie a quanto pare. Se vogliamo lasciar perdere gli imprenditori chiaccheroni, prendiamo Visco, che suggerisce di lasciar perdere la rincorsa dell'inflazione dei salari. Ok, ma come mai ai dipendenti di bankitalia, già profutamente remunerati, è stato aumentato lo stipendio del 10% in tre anni? Forse potrebbe cominciare bankitalia a smettere di rincorrere l'inflazione con i suoi dipendenti? E' una sequela continua ed interminabile di cattivi maestri ed ipocriti, che vorrebbero salire sulla cattedra dello "spirito di sacrificio", salvo poi scoprirli dotati di "beni personali" che non riescono proprio a sacrificare. Ancora quando ero bambino qui le famiglie al tempo della vendemmia si sacrificavano a fare il giro da tutti, a gratis, dov'è finito lo spirito di sacrificio? E' finito che il pagamento immateriale per quel sacrificio era la resilienza di un territorio, l'aggregazione sociale, la solidità di un indotto, le prospettive per il futuro, la mutua assistenza. Nel mondo dove tutti sono imprenditori di sè stessi, non c'è spazio per lo spirito di sacrificio: dimmi quanto mi paghi e quante ferie mi dai, sono imprenditore di me stesso, non posso lavorare in perdita. Ripagati con la stessa moneta questi si indigninano "imprenditori di voi stessi si, ma con scritto "giocondo" sulla fronte, questo indentevamo".
Io lo so che il salario minimo c'é da un sacco di parti, ma questo non vuol dire che sia positivo. In ogni paese ci sono realtà più produttive e meno produttive la cui differenza di produttività non si compensa anzi spesso si incrementa. Questo é causa della tendenza dei salari delle aree meno produttive ad adeguarsi per ragione politica a quelli delle aree più produttive. Le aziende delle aree meno produttive non riescono a sostenere quei livelli salariali e allora chiudono, o non si sviluppano, o vanno nell'illegalita, aumenta la disoccupazione, la criminalità, imprenditori e lavoratori se ne vanno, tutto perché si chiede alle aziende di quelle aree di territorio di garantire salari che le condizioni di produttività non permettono.
Comunque, chiudendo con le reciproche polemiche, io avevo presentato una proposta alternativa al salario minimo, cioè quella di permettere un libero mercato del lavoro e definire una forma di sussidio aggiuntivo ai salari più bassi, chiaramente finanziato tassando i redditi più alti, che permetta al lavoratore di raggiungere un reddito dignitoso.
Un intervento del genere darebbe al lavoratore maggiori certezze, perché il lavoro si può sempre perdere, il sussidio no, e quindi lo metterebbe in posizione di minore dipendenza rispetto al datore di lavoro, perché non tutto il suo reddito dipenderebbe dal lavoro.
Inoltre questo si sarebbe un vero intervento verso l'eguaglianza economica, cosa che il salario minimo non é perché nella migliore delle ipotesi toglie a imprese a basso reddito per dare a lavoratori a basso reddito. 
Sarei curioso di sapere che ne pensi, inverno, di una proposta del genere come alternativa al salario minimo.