Socrate78, spero tu abbia ragione. Io personalmente sento abbastanza chiaramente che la morte è la fine di tutto. Ma è solo una sensazione.
Non voglio provare quindi a confutarti, anche perché non credo che la confutazione abbia molto senso. Il dialogo, secondo me, ha l'unico obiettivo di stimolare ciascuno a chiarire meglio le proprie posizioni.
Nel mio intervento insistevo sul fatto che, al di là di quello che sarà il nostro destino dopo la morte, c'è soprattutto una vita su cui lavorare (nella prospettiva dell'uomo spirituale). Insistere su idee escatologiche può far dimenticare che appunto quel lavoro di cambiamento è la cosa più importante.
Non voglio provare quindi a confutarti, anche perché non credo che la confutazione abbia molto senso. Il dialogo, secondo me, ha l'unico obiettivo di stimolare ciascuno a chiarire meglio le proprie posizioni.
Nel mio intervento insistevo sul fatto che, al di là di quello che sarà il nostro destino dopo la morte, c'è soprattutto una vita su cui lavorare (nella prospettiva dell'uomo spirituale). Insistere su idee escatologiche può far dimenticare che appunto quel lavoro di cambiamento è la cosa più importante.
