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Messaggi - iano

#331
Citazione di: green demetr il 08 Giugno 2025, 00:38:49 AMNon credo che le posizioni si possano appiattire in evoluzionisti o creazionisti.
Le posizioni creazioniste inoltre producono l'inevitabile tentazione di doverlo farel rientrare per forza nella società. Si parla infatti di evoluzionismo sociale.
Proprio quello che ha portato al nazismo.
Come dicevi tu la base della democrazia è invece la piena libertò dell'individuo.
Non esiste democrazia senza libertà.
Ma una libertà che si sganci completamente dal reale è una vera verità o forse non è che il prodotto delirante dell'ennesimo sofismo?
La gnosi universale, e universalista: la sofia reggente.


Creazionisti si nasce, evoluzionisti lo si diventa, ed è nel mezzo di questo travagliato passaggio che si inserisce la cultura Woke, che è un mondo popolato da ignari creazionisti che si dichiarano evoluzionisti, ma essendo ancora creazionisti a loro insaputa, non possono che reiterare il teorema creazionista.
Così creano nuove categorie, ignari anche della loro divina presunzione, per eliminare le discriminazioni, aumentandone solo la potenziale varietà.
Essi diranno allora: non è vero che esistono solo uomini e donne, allungando un elenco che non può finire che con puntini di sospensione, perché se lo completassero dovrebbero nominare l'esistente in fatto di esseri viventi uno per uno, facendone diretta conoscenza e prendendone nota.
Una volta constata l'impraticabilità della soluzione, allora la loro metamorfosi sarà completata, se non la ritrattano, restando creazionisti una volta presa coscienza di esserlo.
Perfino Darwin si trovava a metà di questa strada, avendo creato le specie, anche se in effetti non ho ancora capito se ci credeva davvero.
In ogni caso, se pure fosse, non sarei sorpreso, perchè non manca saggezza nei testi sacri come nei testi scientifici, scritti da gente che non sanno esattamente chi sono, indipendentemente dal dichiararsi scienziati o profeti.
 

#332
Siamo partiti dalla natura matrigna, e passando per l'uomo che si vendica della natura dominandola,  dovremmo approdare all'uomo come parte della natura, e sapremo di esserci arrivati quando cadrà l'esigenza di dover distinguere fra naturale e artificiale.
Cioè quando diremo che,  tanto l'uomo è fatto per il mondo, quanto il mondo è fatto per l'uomo.
Se è la coscienza a darci di noi una rappresentazione innaturale, dovremo acquisire la coscienza che diversi non siamo.
Ciò comporta una rivoluzione etica difficile da immaginare.
Questo è il motivo per cui non parlo di Etica nel forum, perchè solo di questa nuova Etica vorrei parlare, se sapessi cosa dire.
Alla fine credo che, presa la coscienza di cui sopra, non resterà che attendere di constatare le conseguenze etiche.
Se vogliamo estendere il comandamento di non uccidere a tutti gli esseri viventi, siamo aiutati dal fatto che da un lato, a noi,  nessuno più ci ammazza, virus compresi, e dall'altro abbiamo tecnologie alternative per procurarci le proteine, che saranno pure artificiali, ma che è stata ancora la natura a produrre, se noi ne siamo parte, e quindi ancora naturali.


#333
Citazione di: bluemax il 06 Giugno 2025, 12:30:34 PMCome vedi se un fenomeno ha EFFETTO su chiunque è un fenomeno REALE altrimenti è percepito. Ed a me delle percezioni personali degli altri frega poco. E' affar loro non mio. 
Ma se questo effetto non è una percezione, allora cos'è?
#334
Citazione di: Alberto Knox il 05 Giugno 2025, 23:47:15 PMAbbiamo bisogno di un etica che dia energia e speranza , un etica che vada oltre l'antroprocentrismo , ovvero il modo di comportarsi col prossimo. Un etica che si riassuma, ovvero che faccia sintesi della contraddizione , dell antinomia che viviamo e sperimentiamo , questa sintesi io la identifico tramite la breve frase "rispetto per la vita, in ogni sua forma".
Questo è il più bell'argomento fra quelli mai qui proposti, e ci vuole non poco coraggio per esporsi in questo modo.
Hai toccato un punto importante che credo comporti problemi di tal difficile soluzione, che  penso sia il motivo per cui si evita di farlo.
''L'uomo non è un animale'', determina l'uomo affermando cosa non è, e su ciò si basa la nostra etica, sull'esclusività.
Se affermiamo che l'uomo è un animale, dobbiamo mutare l'etica, basandola sull'inclusività, o ce la teniamo così com'è?
Questo è il problema di difficilissima soluzione, di cui dicevo sopra.
E' sufficiente estendere un etica nata in ambito esclusivo per renderla un etica inclusiva?

 
#335
Percorsi ed Esperienze / Re: L'anima dei luoghi.
05 Giugno 2025, 12:03:44 PM
Così molti, molti anni fà, stanchi del troppo andare a caso, io e la mia compagna ci siamo fermati a non vi dico il luogo, all'hotel della luna , che però non ha quel nome, appena fuori da una porta di una città con mura di cinta ancor intatte , quelle che sembrano delle favole, ma invece sono reali, come tante ce ne sono in Italia.
La mattina, lasciato l'albergo, abbiamo quindi varcato la soglia della porta che il destino ci aveva assegnato.
In paese da quella porta si entrava per una strada lunga e così stretta che abbiamo dovuto fare slalom fra i mendicanti con vestito in tela di sacco a terra ivi seduti,(e ciò è strano), dei quali però nessuno chiedeva, e ciò è ancor più strano, l'elemosina.
A farla breve si trattava di una comparsata da festa medioevale, ed essendo fra i primi turisti ad entrare in paese, abbiamo trovato solo altre comparse in diversi abiti medioevali, fino a provar vergogna per gli abiti non consoni che portavamo, Jeans e medaglietta , per l'occasione  del gran caldo.
Che meraviglia ragazzi trovarsi proiettati nel medioevo attraverso la porta del tempo. Siamo stati i primi ad entrare e gli ultimi ad uscire, godendoci la giornata intera fatta di buona cucina balli e canti.
Certo, una festa organizzata, ad usum turisticum, ma di cui non sapevamo nulla, in un luogo di cui non vi dico il nome, per non rovinarvi la sorpresa, e per rispetto dell'anima del luogo, che nonostante tutto vi abbiamo ancora trovato.
Se vai a caso, per fuggire i luoghi turistici, caso vuole che ci vai a finire. :)
#336
I luoghi, come tutte le cose che hanno un anima , possono perderla.
Non andate nei luoghi turistici, dunque, ma fate turismo raggiungendo un luogo, di cui racontare al ritorno agli amici qualcosa che essi già non sappiano,  di come quel luogo sembrasse avere un anima.
 Raccontate le meraviglie che vi avete trovato, e che essi non potranno più trovare, perchè il vostro racconto gli avrà rovinato la sorpresa.
Fate allora che non sia un invito a ripercorrere i vostri passi, ma ad imitare il vostro andare.
In questo modo ai racconti dei luoghi aggiungerete i luoghi da raccontare.

#337
Attualità / Re: Guerra in Ucraina III
03 Giugno 2025, 20:50:11 PM
Citazione di: InVerno il 03 Giugno 2025, 20:42:50 PMIl cosidetto "mondo multipolare" a lungo invocato da Putin e dai contraristi non è uno stato delle cose che spinge alla pace, quando tutte le pedine sono in grado di aggregarsi e fare mucchio cambiando allenze "sovranamente" la teoria dei giochi e la cultura del sospetto fanno si che la temperatura aumenti non diminuisca. In un sistema bipolare perlomeno esiste un equilibrio, in un sistema multipolare ogni piatto della bilancia va per gli affari suoi aumentando il caos e la violenza, noi in europa ne sappiamo qualcosa, dalla caduta dell'impero romano circa.
Si, ma non credo che ci sia una diffusa e significativa possibilità di cambiare alleanze sovranamente. E' più facile che una volta avvenuta la spartizione ci si troverà ad essere stati venduti da qualcuno a qualcun altro, ma sapendolo solo a cose fatte.
Però delle previsioni si possono fare. Chi ha in casa testate nucleari straniere se le tiene, senza poter fantasticare di cambiare parte.
Una volta chiamavamo i francesi che ci liberassero dagli spagnoli, e gli spagnoli perchè ci liberassero dai francesi, ma adesso non possiamo più farlo.
E una volta che l'Europa si farà veramente, erediterà le testate nucleari americane di Comiso.
Cioè, se e quando nascerà, la sua parte è stata già decisa, e non è oggetto della contrattazione in atto.
Riesci a immaginartela un America che coerentemente con le dichiarazioni che dell'Europa non gliene frega niente, si riprende indietro tutte  le testate atomiche che vi ha disseminato?


#338
Citazione di: niko il 03 Giugno 2025, 19:21:33 PMIo ho una ideologia. E so di averla. Sono quindi meno pericoloso, nel mio scrivere e nel mio pensare. Di tanti altri.




Io questo mi auguro, e sono quindi lieto di sentirtelo dire.
Confesso di non aver seguito tutta la discussione, e quindi non so a quali animaletti ti riferisci.
Sono solo rimasto dispiaciuto per l'uso di tuoi certi toni.
Per quanto riguarda la questione Israeliana, la colpa è di aver colonizzato senza mai pentimenti, la terra di Palestina, e tutto il resto ne è conseguenza.
Mi rimane solo la curiosità intellettuale, se può una nazione giovane, che sarebbe stato meglio non fosse mai nata,  stare dentro i confini assegnatigli a tavolino, dato che nessuna altra nazione di lunga data ha definito in tal modo i propri confini.
Per il resto qualunque popolo nella sua storia è stato vittima e carnefice, e gli Ebrei non fanno eccezione.
Io poi, ma questa è cosa soggettiva, ho un ammirazione  per la cultura degli Ebrei, ma non per questo giustifico il comportamento degli israeliani.
Siamo di fronte a un genocidio, e ci siamo arrivati anche grazie a una diffusa reticenza , che ha fatto si che chi è poco interessato alla politica, come sono io, solo ora ci sia arrivato.
Morale della favola, non esistono popoli perseguitati o perseguitati a senso unico, perchè evidentemente non esistono culture, per quanto le si possa ammirare, che funzionino  come antidoto a ciò.

#339
Attualità / Re: Guerra in Ucraina III
03 Giugno 2025, 19:40:35 PM
Citazione di: anthonyi il 03 Giugno 2025, 19:33:58 PMNon so cosa tu intenda per zona cuscinetto, ma per Putin si intende un paese che non ha le risorse belliche per difendersi in maniera adeguata, se aggredito. Una cosa del genere l'Ucraina non l'accetterà mai, e visto che hanno sia le competenze sia l'uranio, puoi stare tranquillo che tempo pochi anni e si doteranno anche loro di una difesa nucleare.
Intendo che il confine può essere preciso come una linea, o più largo come una fascia.
All'Ucraina, come a chiunque altro, oggi non serve dotarsi di bomba nucleare, senza avere una copertura satellitare, e in subordine la capacità di abbattere gli altrui satelliti. Più che gli attacchi nucleari dovremo temere i satelliti che ci cadranno in testa? :))
Poi c'è la complicazione che questi satelliti sono in mano ai privati.
Come hanno potuto a un privato, permettergli di lanciarne 7.000?
Significa non solo che l'America rinuncia giocoforza allo status di potenza globale, ma perfino delega la potenza nazionale a un privato senza che ce ne fosse necessità.
Chi ha assunto troppo potere in Russia ha fatto una brutta fine.
Mediti su questo il caro Elon Musk, a meno che nel frattempo non sia riuscito ad emigrare su Marte, e sempre che i marziani non abbiano nulla contro i migranti.:))

#340
Attualità / Re: Guerra in Ucraina III
03 Giugno 2025, 19:24:05 PM
Citazione di: anthonyi il 03 Giugno 2025, 19:01:23 PMChi glielo va a dire all'ucraina che deve fare il cuscino? Soprattutto adesso che hanno distrutto un terzo dei bombardieri strategici Russi con un'operazione magistrale. Considera che hanno preparato l'operazione senza neanche usufruire dei servizi USA, perché negli ultimi tempi non si fidano più di loro.
Fare da cuscino vorrebbe dire comunque essere indipendenti, e anche più indipendenti di noi, che dagli USA, stanti le loro basi atomiche in casa nostra, non ci potremo mai staccare.
Voglio dire che alla fine tutto sarà conseguenza degli accordi che ci sono o non ci sono fra i nuovi attori mondiali.
Quello che è certo è che non ce ne sarà più uno a livello globale, come sono stati gli USA finora.
#341
Attualità / Re: Guerra in Ucraina III
03 Giugno 2025, 18:30:32 PM
Citazione di: InVerno il 03 Giugno 2025, 13:32:01 PMSalvo exploit del genere questo conflitto è diventato strategicamente subordinato a quel che accadrà nella grande polveriera Taiwanese di cui ambo le parti in contesa considerano l'accensione inevitabile.
Stante il maggior peso assunto dalla Cina è in atto una ridefinizione delle zone di influenza, e a parte i proclami e i ricatti incrociati, non è detto che non ci si arrivi pacificamente, perchè tutto ciò fa parte della trattativa in atto. Non essendoci più potenze a livello planetario, le zone di influenza si ridurranno probabilmente ai dintorni di ogni potenza, così la Cina si allargherà fino a Taiwan, e l'America fino in Groenlandia.
Questa ridefinizione può prevedere zone cuscinetto, e l'Ucraina penso che sarà una di queste, mentre non credo che lo sarà appunto Taiwan.
Se poi a questo accordo non ci arrivassero, e si arrivasse invece alla guerra, qualunque questione di principio, compresa Taiwan potrà essere l'alibi per giustificarla.
Ognuno dovrà rinunciare a qualcosa in cambio di altro, ma nessun territorio sarà difeso davvero per pure questioni di principio, Europa compresa.
Il buono di Trump è che non permette a nessuno di farsi illusioni.
Entro certi limiti risicati ognuno potrà scegliere da che parte stare, ma non chi ha le testate atomiche altrui alloggiate in casa propria.
L'ultimo che ha avuto il coraggio di farlo, Craxi, è finito male.
#342
Citazione di: niko il 02 Giugno 2025, 18:05:18 PMVomito... sei tu per primo un grande fanatico ideologizzato e moralista, e la tragedia e' che e non sai nemmeno di esserlo...
Ma come dobbiamo interpretare questo, che dall'abbracciare una ideologia sei passato ad aderirvi con tutta la persona, stomaco compreso?
Se questi sono i possibili effetti collaterali, allora alla larga da ogni ideologia, anche se a questa conclusione ci ero arrivato già da un pezzo.
Mi permetti allora, parafrasando, di farti notare che la tragedia è che sei diventato schiavo delle tue idee e non sai nemmeno di esserlo?

#343
Allargare l'identità di uomo e donna, allungando l'elenco, significa rendere più problematica la gestione sociale, senza risolvere il problema delle discriminazioni, perchè dall'elenco qualcuno resterà sempre fuori, e alla fine ogni identità sarà la lettera di un acronimo di cui non si acchiapperà mai il significato, e così lungo da richiedere alla fine i puntini di sospensione.
Io non so quale significato abbiano tutte le nuove lettere, oltre a U D  e  non-D non-U, e non solo, ma non lo voglio nemmeno sapere.
Questo è il mio modo di reagire alla cultura Woke, che è diventata un assist inaspettato per la cultura omofoba o creazionista che dir si voglia, perchè sono la stessa cosa.
Succede quando, pur con tutte le buone intenzioni, si prova a divetare più realisti del re.
#344
Insomma, il problema è, che se uomo e donna hanno una precisa funzione, cosa ne faremo di quelli che non sono in grado di svolgerla , qualunque sia il motivo?
Questa è una prospettiva sbagliata che produce discriminazione.
La prospettiva corretta è che esistono individui irriducibili uno all'altro, che grazie alla loro diversità svolgono una varietà di funzioni che determina il percorso evolutivo, e maggiore e questa varietà, maggiori sono le probabilità di sopravvivenza, che non si possono ridurre alla sola capacità riproduttiva, per quanto possa considerarsi essenziale, senza impoverirne le prospettive.
Infatti se questo diventa il solo scopo allora possiamo riprodurci per partenogenesi, senza bisogno della differenziazione sessuale, produttrice di quelle differenze che diventa poi problematico riuscire a classificare, grazie alla loro ricchezza di forme, e della quale quindi sarebbe contraddittorio lamentarsi.
Sarebbe come lamentarsi della propria ricchezza perchè essa è problematica da gestire.
#345
Citazione di: Jacopus il 01 Giugno 2025, 19:23:27 PMCapisco che possa venire l'ansia da "frociaggine" nel maschio mediterraneo medio, ma ripeto, premesso che uomo/donna sono biologicamente diversi (e non potrebbe essere altrimenti, pena l'estinzione della specie homo sapiens), esistono persone che per motivi sia biologici che socio-culturali o per entrambi, appartengono ad una classe intermedia. In realtà tutti apparteniamo a questa classe intermedia, ma se siamo "mediamente" normali, avremo una dominanza di caratteri genici e comportamentali sintonici con il nostro sesso. Nello stesso tempo però, esistono nel nostro organismo caratteri e comportamenti sintonici relativi all'altro sesso. I cinesi hanno categorizzato questa distinzione in Yin e Yang, due dimensioni presenti in ognuno di noi.
Questo discorso ha anche altre conseguenze, relative alla interconnessione maschio-femmina, alla non categorizzazione di questa distinzione e alla possibilità di superare quella forma di "dominio" originario che è dato dal rapporto di potere uomo-donna, ancora oggi estremamente potente ad ogni latitudine.
E' l'ansia di dover dimostrare agli altri quello che non possiamo dimostrare a noi stessi, perché non si può dimostrare neanche scientificamente.
Scientificamente si possono stabilire i limiti dei parametri misurabili, per cui chi sta sotto il parametro è una cosa, e chi sopra è altro.
Ma questo non può che derivare da una convenzione, che di solito non è del tutto arbitraria, ma è razionalmente funzionale, e una funzione può essere ad esempio la capacità di procreare, la più gettonata per dimostrare che maschio e femmina devono esistere necessariamente dentro un progetto evolutivo finalizzato.
Voglio dire, che anche chi abbraccia in pieno la teoria dell'evoluzione, non è immune dal fare intervenire fini che l'evoluzione non ha.
Alla fine nella testa di ognuno di noi vi è un insalata  di evoluzionismo e creazionismo indicibile senza cadere in contraddizione, a qualunque ipotesi ufficialmente dichiariamo di aderire.
Ciò si evince dai salti mortali logici che siamo disposti a fare per giustificare le nostre posizioni in proposito, senza badare quanto possano apparire ridicole nella loro artefatta complicazione, perchè questo è proprio il modo di tornare a galla delle convenzioni quando le neghiamo..

Qui sul forum si fanno lunghi post a volte, la cui lunghezza già ne compromette la comprensibilità, ma che potrebbero riassumersi ognuno in, sono un evoluzionista, oppure sono un creazionista.
Certo, non è facile ragionare lucidamente di dinamiche sociali dentro le quali siamo immersi, sentendoci coinvolti, intrisi di retaggi culturali dai quali non è facile prescindere per solo amore di ragione.