Citazione di: Pio il 23 Febbraio 2024, 12:23:19 PMIl disincanto svanisce di fronte ai mattoni che formano le illusioni. Perché sono le illusioni il tessuto della nostra realtà e nemmeno la consapevolezza che può darci una decostruzione delle stesse, ci libera dal loro potere.Riprendendo la tua metafora direi che maneggiare mattoni non è come maneggiare un muro, così come per rompere un muro bisogna iniziare a rompere mattoni, oppure per restaurare un muro è necessario disporre dei mattoni giusti, etc. comunque, senza lasciarci fuorviare dalle metafore, non sottovaluterei il ruolo pragmatico del disincanto e della decostruzione.
Per fare alcuni esempi banali e lampanti: se hai decostruito il concetto di dio, nessuno può spingerti a muovere una piuma (o uccidere qualcuno) in "nome di dio" o perché «Dio lo vuole»; se hai una visione disincantata della politica, sarai diffidente quando qualcuno ti proporrà programmi elettorali "troppo belli per essere attuabili" o quando qualcuno propone di "esportare la democrazia" a sue spese; se hai decostruito con disincanto i proclami di chi si presenta come soluzione di tutti i tuoi problemi e angosce, ti sarai già evitato ulteriori problemi e angosce; etc.
Ciò ovviamente non sminuisce affatto le considerazioni sul "gioco di società" o sulla "natura umana" che ci caratterizza sin dalla notte dei tempi; tuttavia, stando anche solo agli esempi precedenti, non concluderei che decostruzione e disincanto siano solo uno sterile "gioco intellettuale"; o almeno, non sempre e non per tutti.
Il disincanto, per me, non significa appiattire tutto in valori indifferenziati, ma nemmeno credere che possano essere totalmente rivoluzionate la natura e la società umana; per decostruire questi due estremi "incantati" serve... disincanto.
