@freedom
citaz oroborus
Unità non è correlativo alla molteplicità, quest'ultima è in apparente opposizione e complementarità con l'unicità. L'unità metafisica, il Principio primo dunque, tutto comprende in principio e non ha correlativi. Come l'uno matematico contiene i molti senza esserne modificato, così l'Unità comprende sia l'unicità che la molteplicità che costituiscono il riflesso della centralità principiale che tutto genera. Unità la quale, a propria volta, è l'affermazione dell'Assoluto nella manifestazione dell'esistenza. L'esistenza è insieme unica e molteplice, ed è per questo che l'Uno ha molti modi per essere concepito.
A me pare contraddittorio e raffazzonato in termini metafisici.
Avrebbe dovuto dire che l'Uno come la molteplicità sono forme e sono eccome correlate, perché non si spiegherebbe del come mai esistono le stesse molteplicità, da dove scaturirebbero se rispondono gerarchicamente all'Uno?
E visto che siamo nelle discussioni spirituali in modo parallelo direi: la molteplicità del divenire nasce senza la volontà del Dio eterno? Questo è un problema fondamentale in filosofia anche se per altri versi, e teologia.
Alcuni storicamente risposero che fu un demiurgo a creare la molteplicità diveniente nel male .
La correlazione non implica che necessariamente l'uno divenga molteplice, questo sarebbe panteismo alla Spinoza. Perchè significherebbe che se ogni oggetto, in quanto vi è anche Dio, ha una "scintilla" divina, altrettanto si potrebbe dire che Dio si corrompe nel divenire apparendo quindi anche il male.
E questo problema , per quanto ne conosca, non è mai stato risolto.
Ovvero: perché Dio vuole anche il male ?
citaz oroborus
Unità non è correlativo alla molteplicità, quest'ultima è in apparente opposizione e complementarità con l'unicità. L'unità metafisica, il Principio primo dunque, tutto comprende in principio e non ha correlativi. Come l'uno matematico contiene i molti senza esserne modificato, così l'Unità comprende sia l'unicità che la molteplicità che costituiscono il riflesso della centralità principiale che tutto genera. Unità la quale, a propria volta, è l'affermazione dell'Assoluto nella manifestazione dell'esistenza. L'esistenza è insieme unica e molteplice, ed è per questo che l'Uno ha molti modi per essere concepito.
A me pare contraddittorio e raffazzonato in termini metafisici.
Avrebbe dovuto dire che l'Uno come la molteplicità sono forme e sono eccome correlate, perché non si spiegherebbe del come mai esistono le stesse molteplicità, da dove scaturirebbero se rispondono gerarchicamente all'Uno?
E visto che siamo nelle discussioni spirituali in modo parallelo direi: la molteplicità del divenire nasce senza la volontà del Dio eterno? Questo è un problema fondamentale in filosofia anche se per altri versi, e teologia.
Alcuni storicamente risposero che fu un demiurgo a creare la molteplicità diveniente nel male .
La correlazione non implica che necessariamente l'uno divenga molteplice, questo sarebbe panteismo alla Spinoza. Perchè significherebbe che se ogni oggetto, in quanto vi è anche Dio, ha una "scintilla" divina, altrettanto si potrebbe dire che Dio si corrompe nel divenire apparendo quindi anche il male.
E questo problema , per quanto ne conosca, non è mai stato risolto.
Ovvero: perché Dio vuole anche il male ?