Citazione di: Socrate78 il 08 Maggio 2019, 15:05:42 PM@Sariputra: Uhmm, bella spiegazione, io non credo nella reincarnazione, ma ammesso che dovessi crederci che cosa dovrei fare per capire che cosa è successo (magari tre secoli fa) e comprendere se c'è un Karma negativo che si manifesta ancora in un'esistenza (la mia) che non è brutta ma nemmeno felicissima? Credo sia impossibile, dovrei essere sottoposto ad ipnosi molto regressiva andando indietro nel tempo oltre QUESTA vita e credo che non sia mai stato fatto, o sì?
Un vissuto soggettivo affiorante nell'ipnosi (ma anche in sogni ricorrenti, terrori sconosciuti, ricordi infantili, ecc.) che non può essere dimostrato attraverso una teoria scientifica, in quanto non riproducibile o misurabile in un esperimento.
Se ti interessa leggere qualcosa al riguardo della pratica clinica della ipnosi regressiva sul sito di "psicologi italia". Un articolo deldott. Andrea Napolitano che pratica l'ipnosi regressiva terapeutica...
https://www.psicologi-italia.it/...e.../ipnosi/.../ipnosi-regressiva-odissea-fra-le- vite.html
Secondo i sostenitori di questa metodologia durante la rievocazione intraipnotica il paziente potrebbe comunicare contenuti riferibili a presunte vite precedenti.
Secondo il parere prevalente della comunità scientifica, ciò è attribuibile a immaginazione, falsi ricordi, suggestione e condizionamento da parte del conduttore che favorirebbe l'emersione nel soggetto di criptomnesie e confabulazioni.
A sostenere il parere opposto sono invece i praticanti della disciplina quali Raymond Moody, Brian Weiss, Ian Stevenson, Angelo Bona, Alex Raco che nella loro pratica clinica affermano di avere riscontrato, durante le regressioni ipnotiche, l'emersione di contenuti riferibili a presunte vite precedenti.
Le più antiche pratiche di regressione a vite precedenti compaiono nelle Upaniṣad, risalenti al 900 a.C.Patanjali, vissuto probabilmente tra il IX e il IV secolo a.C. e ritenuto il maggior esponente del Raja Yoga, negli Yogasutra definisce la regressione pratiprasavah (riassorbimento, nascita a ritroso). Secondo la scuola di pensiero a lui ispirata la regressione a vite precedenti sarebbe in grado di eliminare il karma accumulato nei samskara (impressioni coscienziali) durante esistenze precedenti.
Personalmente, anche se la cito spesso, a volte "giocandoci un pò" , ho un attegggiamento neutro a riguardo la rinascita. Nonostante, soprattutto in giovane età, e in misura minore, ancora adesso sia anch'io un sperimentatore di ricordi "particolari", diciamo così. E' comunque fondamentale per una corretta comprensione del Buddhismo delle origini e della teoria del Karma. E' però più importante comprendere come ri-nasce continuamente il nostro attaccamento nel presente corpo-mente...
Un autore insospettabile che si poneva il dubbio, Agostino d'Ippona ne "Le Confessioni":
"Quando, Oh, Signore, ho io peccato? Quando ero nell'utero di mia madre o prima che io fossi? La mia infanzia seguirà ad altra età già morta? o prima ancora? E dove è chi io fui? Ho io peccato o i miei genitori?..." .
Ruffino stesso, in una lettera diretta a S. Anastasio, afferma:
" ... che questa credenza era comune tra i primi Padri della Chiesa ... " . Un'altra conferma di quanto tale dottrina fosse diffusa la ritroviamo anche nelle parole del vescovo Nemesio quando, nella sua preziosa opera De Natura Hominum, afferma: "Tutti i Greci credono che l'anima sia immortale e ritengono che questa passi da un corpo all'altro ... " .
Nella Pistis Sophia, che rappresenta l'unico Vangelo gnostico tuttora esistente, attribuisce al Salvatore le seguenti parole:
"... ma colui che ha peccato una, due o tre volte, la sua anima sarà rigettata e rinviata nel mondo, secondo la forma dei peccati che ha commesso...".
Questo testo viene citato da Epifanio (320-402) e da altri Padri della Chiesa.
Ciao