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Messaggi - Duc in altum!

#331
Citazione di: doxa il 29 Luglio 2023, 07:53:02 AMMi sembra che Bob e Duc non hanno risposto alla tua domanda.
Mi sembra che il pregiudizio abbia prevalso su di una attenta lettura ...nulla di nuovo sotto il sole.

Domanda: Queste contraddizioni sono frutto di falsificazioni?
Risposta: No, nessuna contraddizione o falsificazione, Gesù, essendo Dio, è misericordioso, ma anche giudice.


Citazione di: doxa il 29 Luglio 2023, 07:53:02 AMJesus, come uomo e predicatore itinerante,  era sicuramente esente da disturbi psicologici e psichiatrici ?
Ci mancava solo questa ...stendere Dio sul divanetto dello psicologo!   :)) :)) :))
#332
@Socrate 78

Non c'è nessuna contraddizione: Gesù è veramente Dio misericordia e giustizia.
#333
Tematiche Spirituali / Re: Italia post cristiana
24 Luglio 2023, 22:48:30 PM
Citazione di: niko il 24 Luglio 2023, 17:31:07 PMChissa' se Dio ha inventato l'uomo, o se e' l'uomo che ha inventato (il) Dio...
Nel frattempo è inevitabile (quindi obbligatorio) prendere una posizione.
#334
Tematiche Spirituali / Re: Italia post cristiana
23 Luglio 2023, 14:13:42 PM
Citazione di: doxa il 22 Luglio 2023, 18:16:07 PMCiao Duc,  ma è  proprio necessario fantasticare sulla venuta di Dio sulla Terra (da chissà dove) ?  Non riesco a immaginarlo nella sua indagine sociologica: "chiedere se ci sarà fede in lui".
No, non è necessario il Natale, la Pasqua e la Parusia per chi ha fede in altro che non sia Dio Gesù.

Citazione di: doxa il 22 Luglio 2023, 18:16:07 PMMi puoi fare degli esempi che hanno indotto la morte del cristianesimo tra il Concilio Vaticano I e il Concilio Vaticano II ?
Cristianità, non cristianesimo. Quest'ultimo non può morire, a meno che Gesù, il Cristo, sia una bufala.
_____________________
Cristianità = realtà socio-politica del cristianesimo (nasce nel IV sec d. C. dall'incontro dell'impero romano con il cristianesimo, dando origine alla società cristiana) || la cristianità si ispira e si fonda sul cristianesimo.
Cristianesimo = esperienza collettiva della realtà ecclesiale sorta sull'annuncio e la testimonianza del kerygma (incarnazione, vita, morte e risurrezione di Dio Gesù)

Quindi fine della cristianità è la conclusione dell'età costantiniana della Chiesa e affermazione progressiva del modello dello stato liberale (separazione fra Stato e Chiesa), che finirà per imporsi in tutti i paesi.
[tratto da Introduzione al CVII, Giovannoni-Cortesi, 2022]
_____________________

Citazione di: doxa il 22 Luglio 2023, 18:16:07 PMSe il cristianesimo è già morto tu come ti consideri ?
Ripeto, è la cristianità a essere deceduta.
Non c'è più un ordine politico cristiano che decreta le leggi e né un individuo che crede in Dio perché è la società che glie lo impone.

Io credo in Gesù cattolicamente.

Citazione di: doxa il 22 Luglio 2023, 18:16:07 PMLa Chiesa cattolica ne ha combinate troppe nei secoli e verso di lei è iniziata la resa dei conti.
Questo potrebbe essere possibile solo se la Chiesa fosse un'istituzione di matrice umana (come la Patria, l'Unione Europea, le Nazioni Unite), mentre c'è chi crede che Essa è fondata, diretta e resa inespugnabile dallo Santissima Trinità ("non praevalebunt").

Quindi capisco, anche se non giustifico, la rabbia che trapela dal tuo commento, ma sai, ci fu già qualcuno che 2000 anni fa suggerì di evitare una resa dei conti con il Nazareno, con queste semplici, ma sempre efficaci parole:
«Uomini di Israele, badate bene a ciò che state per fare contro questi uomini. Qualche tempo fa venne Tèuda, dicendo di essere qualcuno, e a lui si aggregarono circa quattrocento uomini. Ma fu ucciso, e quanti s'erano lasciati persuadere da lui si dispersero e finirono nel nulla. Dopo di lui sorse Giuda il Galileo, al tempo del censimento, e indusse molta gente a seguirlo, ma anch'egli perì e quanti s'erano lasciati persuadere da lui furono dispersi. Per quanto riguarda il caso presente, ecco ciò che vi dico: Non occupatevi di questi uomini e lasciateli andare. Se infatti questa teoria o questa attività è di origine umana, verrà distrutta; ma se essa viene da Dio, non riuscirete a sconfiggerli; non vi accada di trovarvi a combattere contro Dio!».

Pace e Bene
#335
Tematiche Spirituali / Re: Italia post cristiana
20 Luglio 2023, 19:35:57 PM
Per @doxa
_____

Di primo acchito ti risponderei: "...ma il Figlio dell'uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?...", per rendere nulle o inefficaci tutte le indagini sociali, filosofiche o giornalistiche (difatti, con questo interrogativo, Dio non ci chiede se troverà la Chiesa, la religione, l'amore o l'essere umano di cui è l'inventore e il creatore, ma soltanto se ci sarà la fede in Lui, quindi in Cristo, ergo nella potenza divina del Paraclito), ma opto per andare nel merito di questa oggettiva realtà.

La cristianità è morta col CVI ed è stata seppellita dal CVII.
Ciò significa che non c'è più il vincolo (spesso coercitivo) sociale, etico, familiare o politico di essere cristiano (di credere in Gesù).
Segno evidente di questo avvenimento è la legalizzazione pubblica (lo Stato dice che lo possiamo fare liberamente, senza essere inquisiti) di ciò che la Chiesa indica col nome di "peccato".

C'è da dire pure, però, con le parole di san Giovanni Paolo II, che: "...il CVII ha preparato la Chiesa al passaggio dal secondo al terzo millennio dopo la nascita di Cristo..." (discorso del 1-12-1992 ai presidenti delle conferenze episcopali europee).

Ma passaggio di che, visto che la cristianità è la "chiesa" ad essa associata è morta (anche se nelle associazioni e nella parrocchie ancora preferiscono pregare sulla bara) e le statistiche e le analisi risaltano un'Italia e un pianeta Terra già post-cristiana?
Il passaggio del cristianesimo, ossia: dell'Assemblea Ecclesiale che ha fede nel Dio che s'incarna, ci ama al punto da morirne e poi risorge.

Questo passaggio, proclamato da Wojtyla, è definito da Papa Francesco: "...cambiamento d'epoca e non epoca di cambiamenti...", ed è il risultato di una profetica osservazione dell'allora Cardinal J. Ratzinger (siamo nel 1969), che pochi conoscono e quasi nessuno - di quel 13,8% - ha mai letto, ma che è Storia da noi oggi vissuta.

I dati emersi dal Cammino Sinodale (2021-2025) già sono Storia, così come i Ministeri Istituiti per le donne e la perpetua denuncia - da parte dei tanti don Milani d'oggi - all'ossessione dell'efficienza pastorale (il "si è sempre fatto così", per capirci).

Non so come sarà effettivamente l'Italia post-cristiana, ma ho fede (unica cosa chiestaci da Dio) nella Chiesa Cattolica Romana (che non ha nulla da recuperare, se non il coraggio di avere coraggio) così come Papa Benedetto XVI me l'ha rivelata:

Dalla crisi odierna emergerà una Chiesa che avrà perso molto. Diventerà piccola e dovrà ripartire più o meno dagli inizi. Non sarà più in grado di abitare molti degli edifici che aveva costruito nella prosperità. Poiché il numero dei suoi fedeli diminuirà, perderà anche gran parte dei privilegi sociali. In contrasto con un periodo precedente, verrà vista molto di più come una società volontaria, in cui si entra solo per libera decisione. In quanto piccola società, avanzerà richieste molto superiori su iniziativa dei suoi membri individuali.

Scoprirà senza dubbio nuove forme di ministero e ordinerà al sacerdozio cristiani che svolgono qualche professione. In molte congregazioni più piccole o in gruppi sociali autosufficienti, l'assistenza pastorale verrà normalmente fornita in questo modo. Accanto a questo, il ministero sacerdotale a tempo pieno sarà indispensabile come in precedenza. Ma nonostante tutti questi cambiamenti che si possono presumere, la Chiesa troverà di nuovo e con tutta l'energia ciò che le è essenziale, ciò che è sempre stato il suo centro: la fede nel Dio Uno e Trino, in Gesù Cristo, il Figlio di Dio fattosi uomo, nell'assistenza dello Spirito, che durerà fino alla fine. Ripartirà da piccoli gruppi, da movimenti e da una minoranza che rimetterà la fede e la preghiera al centro dell'esperienza e sperimenterà di nuovo i sacramenti come servizio divino e non come un problema di struttura liturgica.

Sarà una Chiesa più spirituale, che non si arrogherà un mandato politico flirtando ora con la sinistra e ora con la destra. Essa farà questo con fatica. Il processo infatti della cristallizzazione e della chiarificazione la renderà povera, la farà diventare una Chiesa dei piccoli, il processo sarà lungo e faticoso, perché dovranno essere eliminate la ristrettezza di vedute settaria e la caparbietà pomposa. Si potrebbe predire che tutto questo richiederà tempo.

Il processo sarà lungo e faticoso, come lo è stata la strada dal falso progressismo alla vigilia della Rivoluzione Francese – quando un vescovo poteva essere ritenuto furbo se si prendeva gioco dei dogmi e insinuava addirittura che l'esistenza di Dio non fosse affatto certa – al rinnovamento del XIX secolo. Ma dopo la prova di queste divisioni uscirà da una Chiesa interiorizzata e semplificata una grande forza. Gli uomini che vivranno in un mondo totalmente programmato vivranno una solitudine indicibile. Se avranno perduto completamente il senso di Dio, sentiranno tutto l'orrore della loro povertà. Ed essi scopriranno allora la piccola comunità dei credenti come qualcosa di totalmente nuovo: lo scopriranno come una speranza per se stessi, la risposta che avevano sempre cercato in segreto.

A me sembra certo che si stanno preparando per la Chiesa tempi molto difficili. La sua vera crisi è appena incominciata. Si deve fare i conti con grandi sommovimenti. Ma io sono anche certissimo di ciò che rimarrà alla fine: non la Chiesa del culto politico, che è già morto, ma la Chiesa della fede. Certo essa non sarà più la forza sociale dominante nella misura in cui lo era fino a poco tempo fa. Ma la Chiesa conoscerà una nuova fioritura e apparirà come la casa dell'uomo, dove trovare vita e speranza oltre la morte".

La Chiesa cattolica sopravvivrà nonostante uomini e donne, non necessariamente a causa loro, e comunque abbiamo ancora la nostra parte da fare. Dobbiamo pregare e coltivare la generosità, la negazione di sé, la fedeltà, la devozione sacramentale e una vita centrata in Cristo.

Cardinal Joseph Ratzinger (1969)
---
#336
Citazione di: taurus il 18 Luglio 2023, 10:12:57 AMAllego pertanto il link ufficiale _ ove potrai leggere (con la dovuta attenzione...) quello che pontica il (tuo) magistero.
Non penso che ti permetterai di criticare anche la  piu' autorevole fonte (almeno per i credenti catto-romani..).
Strano che fai l'emancipato e poi sei più talebano dei farisei dell'epoca.

Il Magistero lega tutto ciò per chi riceve il perdono attraverso gli Apostoli ("...proprio donando ai suoi Apostoli lo Spirito Santo, Cristo risorto ha loro conferito il suo potere divino di perdonare i peccati..." Gv 20,22-23), ma, grazie a Dio e purtroppo per chi è ortodosso (non sei solo, se può sollevarti), non è l'unica maniera - quindi, neanche l'unica esegesi possibile del finale del Credo/Simbolo.

Difatti, basta aggiungere la seconda parte dell'Articolo 10 - che sbadatamente o convenientemente non hai postato - chiamato in causa: "...la seconda parte del Catechismo tratterà esplicitamente del perdono dei peccati per mezzo del Battesimo, del sacramento della Penitenza e degli altri sacramenti, specialmente dell'Eucaristia. Pertanto qui è sufficiente richiamare brevemente qualche dato fondamentale..." - e il gioco è risolto.

Coloro che calano il paralitico dal tetto, ma soprattutto san Disma (il buon ladrone, per capirci) - quindi Vangelo, nuova ed eterna alleanza, grazie al Crocifisso - dimostrano, ineccepibilmente, che la loro fede nel perdono non accomuna né gli Apostoli, né la Chiesa, né lo Spirito Santo (come potevano, il Magistero non era stato ancora redatto), bensì soltanto la fiducia nella verità testimoniata dal Messia.

Oltretutto (come dice Totò: "abbondadis in abbondadum"), sempre coloro che calano il paralitico, evidenziano che chiunque (quindi anche chi non si è pentito, infatti non conosciamo un'eventuale contrizione perfetta del paralitico) può essere perdonato/assolto dalla Santissima Trinità, grazie alla fede sincera e autentica di un altro (incredibile ...ma vero!).

Stai sereno, non sono Salvatore Conte  intercederò per te: Vien', vien' cca! Viene a te Piglià 'o Perdono.  :)) :)) :))


_______________
P.S.:
Iperbole = è una figura retorica che consiste nel portare all'eccesso il significato di un'espressione, amplificando o riducendo il suo riferimento alla realtà per rafforzarne il senso e aumentarne, per contrasto, la credibilità.
#337
Citazione di: taurus il 17 Luglio 2023, 23:29:05 PMIl Simbolo degli Apostoli lega la fede NEL  perdono dei peccati alla fede nello Spirito Santo, ma anche alla fede nella Chiesa...eccc...eccc...

Tratto dal Credo (niceno-costantinopolitano): "...professo un solo battesimo per il perdono dei peccati...".

Il Credo (simbolo degli Apostoli) non associa un bel niente - ripeto, è la tua fede che lo fa -, ma specifica la poliedricità del contenuto della fede cristiana:
Credo nello Spirito Santo,
la santa Chiesa cattolica,
la comunione dei santi,
la remissione dei peccati,
la risurrezione della carne,
la vita eterna.
Amen.


Beh, forse è meglio che parli del Talmud...
#338
Citazione di: taurus il 17 Luglio 2023, 23:30:35 PMMa  come è possibile che esistesse un credente "cristiano"  _ al tempo del Gesu' della storia ?
Cristiano - al posto di samaritano o pubblicano - è un'iperbole.
La tua cristianofobia non solo pregiudica le tue interpretazioni, ma anche la tua lettura. 
#339
Citazione di: taurus il 17 Luglio 2023, 18:29:20 PMCome dire... molto meglio l' animale che la bestia umanoide
No, questa è una tua solita interpretazione strampalata (fatte accattà a chi nun te sape**).

La giusta versione è come dire non ho nulla contro gli animali, nonostante privi dell'anima.


-----------------------
**: Tra i modi di dire molto noti in Campania è impossibile non ricordare Fatte accatta' a chi nun te sape.
Fatte accatta' a chi nun te sape
è un'espressione tipicamente partenopea che significa letteralmente "Fatti comprare da chi non ti conosce".

È di facile intuizione perciò il suo significato.
Il detto vuole infatti lasciare intendere che la persona alla quale viene riferita questa frase ha chance più favorevoli di convincere dei soggetti che non sono propriamente e del tutto a conoscenza della natura dell'individuo in questione.
L'uomo "in vendita", perciò, avrebbe vita sicuramente più ostica se il suo mercato fosse composto soltanto da chi sa di che pasta è fatto in realtà.
#340
Citazione di: Eutidemo il 09 Luglio 2023, 16:20:17 PMPerò è un po' un controsenso, almeno sul piano lessicale, che proprio gli "animali" siano del tutto privi di "anima"
Gli animali non si chiedono perché esistono o com'è che esistono.
Quell'anima è solo per l'essere umano.

P.S. = sia ben chiaro che più conosco gli uomini più amo gli animali.
#341
Citazione di: Socrate78 il 09 Luglio 2023, 13:40:23 PMNon trovate quindi che il criterio del pentimento sia sostanzialmente un grave azzardo, una pretesa di sindacare le decisioni di una realtà trascendente a noi?
Quando, nel Vangelo secondo Luca, calano dal tetto un paralitico per porlo innanzi a Gesù, la prima cosa che il Messia fa è perdonargli i peccati, senza che lui abbia acconsentito a un pentimento (addirittura non sappiamo chi è e se fosse ebreo o cristiano).

Quindi, sì che Dio può perdonare anche senza pentimento, ma, in generale, il peccato si estingue con la fede, ossia: aver fiducia nella verità testimoniata dal Cristo sulla croce, che automaticamente è un riconoscere di essere in colpa e che quella colpa l'ha presa su di sé Gesù, vero Dio.
#342
Citazione di: Eutidemo il 08 Luglio 2023, 12:52:40 PMPerciò, almeno biblicamente parlando, secondo me la questione resta aperta!
Il Vangelo secondo san Matteo 25, 31-46 la conclude (Gesù non lascia nulla di irrisolto).

L'umanità è un burattino di legno, come Pinocchio, e può decidere (facoltà fondamentale: libero arbitrio) se diventare un bambino (l'Uomo) o un asino (la bestia ...vedi un certo Lucignolo).

Questo processo il cardinal G. Biffi lo chiama "trasnaturazione".

Qoelet è un sagace provocatore, infatti sa bene che nel libro della Genesi l'uomo acquisisce un vantaggio sulle bestie: l'anima.
#343
Citazione di: Socrate78 il 13 Giugno 2023, 13:46:43 PMSe invece ci si sforza di dare amore anche a chi secondo noi (o in base al giudizio generale) non lo merita, ad esempio perché è antipatico, egoista, ecc., allora stiamo davvero crescendo nella capacità di amare.
Che cosa ne pensate di queste mie riflessioni?
Grazie per la riflessione, che Dio ti renda merito.

Il principio attivo di questa tua riflessione non si da grazie a una genialità/capacità umana, ma si trova nella Lettera ai Romani: "...Dio dimostra il suo amore verso di noi perché, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi...".

Come Dio, però, non possiamo forzare nessuno all'amare come Lui ha decretato.
Dunque, più che sforzarci di dare amore, basta essere testimoni autentici di quell'amore ...già solo questo fa un antipatico!
#344
Citazione di: Pensarbene il 13 Giugno 2023, 14:23:46 PMSe Dio avesse porto la guancia a Satana e avesse pregato per lui e i suoi angeli ribelli invece di scaraventarli fuori dal Regno,li avesse perdonati o li perdonasse ora ...
Porgere l'altra guancia non è sinonimo di conversione di chi sferza il colpo, ma l'amore insegnato da Gesù, che pur potendo rendere rospi o ratti coloro che lo maltrattavano, pregò Iddio di perdonarli.

Questo amore, per essere vero e sincero, deve contenere anche la possibilità di non accettarlo, di odiarlo addirittura; opera questa perpetrata da Satana & Co.
Quindi Dio non li ha scaraventati fuori, bensì si sono auto-trasferiti ove Dio - e il suo amore - non c'è.

Citazione di: Pensarbene il 13 Giugno 2023, 14:23:46 PMPerò:questi principi non hanno funzionato
Anche se questo principio vige da 2000 anni in tutti coloro che rendono opera quotidiana le "beatitudini", Gandhi, con la sua non-violenza, ha funzionato.



#345
Perché metafore?
E' più che evidente che Gesù e tutto l'ambaradan che lo riguarda (i personaggi e le circostanze da te menzionate) è qualcosa di "extraterrestre".
Il punto è se mi spaventa maggiormente questa verità, o il dovermi arrendere all'incontrovertibile messaggio per l'uomo di questa verità.