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Messaggi - anthonyi

#3301
Citazione di: Ipazia il 01 Giugno 2022, 19:08:35 PMIl tabù del salario minimo è simile a quello sulle 12 ore lavorative giornaliere nell'800 inglese descritto da Marx. Pareva che tutto il profitto fosse contenuto nella 12.ma ora e se toglievi quello lasciavi il padrone in mutande. Si fecero carte false per far passare questo mantra economico. Poi arrivarono le 10, le 8 ore, e nessun padrone finì in mutande.

Che l'Economics sia la scienza del chiagni e fotti, è noto ormai da secoli.
Non é così, ipazia, le regole sull'orario sono regole generali, mentre il salario minimo riguarda solo una frazione di lavoratori e di imprenditori. Comunque é certo che in ogni caso nessun imprenditore finirà in mutande, sui lavoratori interessati non posso garantire. 
#3302
Citazione di: atomista non pentito il 01 Giugno 2022, 14:31:46 PMSvincolare i beni privati dell'imprenditore dall'impresa e' la via di fuga perfetta in un mondo perfetto.

Il mio é un discorso metodologico, non giuridico. Prima di fare un'impresa un imprenditore confronta costi e ricavi e vede se gli conviene, se il costo del lavoro é troppo alto non c'é bisogno di vie di fuga perché lui l'impresa non la fa proprio. 
A volte seguo quelli di rai3, ma mi piace di più Zoro. Naturalmente conosco la vostra comune ideologia, e mi dispiace che questa non vi permetta di comprendere la razio economica che c'é nelle mie posizioni.
Io non attacco, né difendo moralmente gli imprenditori, analizzo il loro agire e cerco di presentare tutti quei danni che le ideologie marxiane hanno arrecato al funzionamento dei sistemi economici, danni che pagano i lavoratori anche se magari non se ne rendono conto. 
#3303
Inverno, io ti facevo il caso dello spiazzamento, cioè il caso estremo, quello che si realizza quando la distanza tra salario di mercato e salario legale é molto alta. In questi casi tutti i ragionamenti ideali che puoi fare contano poco. 
Poi certo questa differenza dipende certamente anche dai limiti che ha l'imprenditoria locale, se i coltivatori calabresi avessero le stesse competenze di quelli della pianura padana, un territorio non così difficile come quello calabro, buone linee di comunicazione ferroviaria e stradale etc., allora saremmo a cavallo, ma così non é, e bisogna ragionare rendendosi conto della realta. E allora viene fuori la risposta alla tua domanda polemica: perché non a 9?
E' chiaro che qui devi fare delle valutazioni economiche, simili a quelle che fanno gli imprenditori, certo se poi puoi dare loro dei consigli per migliorare l'efficienza, ma poi bisogna vedere quanto questi consigli funzionano sia in termini di essere applicati, sia in termini di incrementare effettivamente l'efficienza. 
Questa idea che qualcuno dall'alto, per la sua onniscienza ideologica, vada a definire il valore del salario e poi imponga all'economia materiale di essere efficiente a quel livello mi fa pensare al letto di procuste. 
#3304
Citazione di: atomista non pentito il 01 Giugno 2022, 09:46:10 AM@ anthonyi :  a realtà marginali che non potranno mai pagare quel salario che a Roma é stato definito minimo

Leggo con attenzione il tuo punto di vista perché mi sembri una Persona che , pur pensandola diversamente da me ( evidente) , conosce meglio di me certi meccanismi e ne parla in buona fede.
Sembro ingenuo pero' anche alla mia ingenuita' c'e' un limite infatti ho scritto sopra "sembri" ( non ho ancora deciso se "sei")
Sei sicuro che la Tua  frase estrapolata in testa a questo post non sia da leggere : "a realtà marginali che non vorranno mai pagare quel salario che a Roma é stato definito minimo" , lo chiedo perché anche in quelle realta' marginali , se vedo catapecchie o baracche dove abitano i cristi irregolari a salario minimissimo , le biciclette scassate con cui si spostano (quando va bene) ecc per contro , quando intervistati da qualche pericoloso giornalista appartenente alla lobby comunista di rai 3 , gli imprenditori che secondo Te non "possono" pagare di piu' i cristi , si muovono in suv mercedes ultimo modello e vivono in case iso gomorra ..... bah

Ciao atomista, la valutazione sulla effettiva possibilità di pagare può essere sempre fatta, comunque questa possibilità non si valuta sulla base della dotazione dei beni personali dell'imprenditore, ma delle opportunità economiche dell'attività, delle condizioni di profittabilita. Il mio riferimento a Roma é una sorta di metafora che rappresenta con la capitale la logica politica, in contrapposizione con una razionalità economica.
Se poi a livello normativo, magari con la collaborazione dei sindacati, fosse possibile definire in maniera capillare, a livello di singoli distretti lavorativi e di singoli settori, questa razionalità, a quel punto anch'io acconsentirei alla definizione di livelli salariali minimi legali che a quel punto servirebbero per isolare e punire quei fetenti che sfruttano la situazione per pagare i lavoratori molto meno di quello che potrebbero. 
Facendo un esempio numerico, potremmo avere in un settore una profittabilita per un salario di 60 euro al giorno, se però viene fissato un salario minimo di 90 euro al giorno allora quel settore produttivo entra nell'illegalita approfittando della quale alcuni imprenditori pagano 30 euro e se la cavano perché essendo tutti nell'illegalita, non é possibile punire nessuno. 
Se invece il salario minimo viene fissato a 60 euro allora molte imprese avranno convenienza ad agire nella legalità e sarà più facile individuare e punire quelli che pagano solo 30 euro. 
#3305
Citazione di: InVerno il 01 Giugno 2022, 08:26:17 AMNon ho fatto confusione, semplicemente, alzare i salari minimi per contrattazione è un modo per spingere i salari medi di mercato, però l'azione in discussione era sui salari minimi. Che poi questo invece si traduca in salari al nero nelle realtà marginali è un altro paio di maniche ed è un argomento per impotenza che in realtà in Italia circola spesso: siccome non sappiamo far rispettare la legge, fare la legge X è inutile, ma il problema è scrivere la legge, o farla rispettare? E se la bassa produttività dell'azienda fosse proprio colpa di quel imprenditore e del suo gruppo gestionale, quando lo scopriremo se tanto lui può pararsi fuori dalla legge? Argomentando per impotenza son poche le leggi che possono essere scritte, e nel mercato nero sono pochi che sono spinti a cambiare o possono fallire.
L'unica differenza di paradigma è che per te l'imprenditore è un orologio svizzero che reinveste il 99% del capitale in azienda e scappa dall'Italia appena i margini si avvicinano al negativo.. l'homo oeconomicus fatto e finito, che in totale razionalità e aderenza alle buone regole dell'economia capitalista agisce per reazione del contesto, e poveretto lui se il contesto lo spinge fuori dalle logiche di mercato che lui altrimenti seguirebbe come il vangelo. Sarà pure così,però questo non spiega  da dove si origini la diseguaglianza economica e come mai sia aumentata, c'è qualcuno che ci fa la cresta, e una cresta sempre più consistente, anche se questo significa dover rinunciare a profitti ancora superiori in futuro, che facciamo, lo mandiamo a lezioni di razionalità economica?
Il salario minimo spinge in alto i salari medi se diventa effettivo nella realtà. Se cioè imprenditori e lavoratori, effettivamente, rispettano quella legge. Se però non la rispettano allora vale il mio paradigma, e il prezzo di mercato si impone.
Tu hai rappresentato polemica mente una cosa sacrosanta, se non si riesce a far rispettare una legge allora quella legge é inutile, anzi no é dannosa. Se una legge vieta qualcosa, e quel qualcosa viene comunque fatto, diventa dominio della criminalità. 
L'imprenditore onesto, che non se la sente di trasgredire la legge, sotto il vincolo di un salario minimo che rende la sua attività antieconomica la svende all'imprenditore criminale che non si fa tanti problemi.
Poi magari c'é l'imprenditore che prima era onesto, e dopo la legge sul salario minimo si rende conto che l'onestà gli costa troppo e allora é sempre più spinto ad entrare nel l'illegalità che comporta delle sinergie, perché il lavoro nero comporta anche l'opportunità di evadere tasse e contributi. 
Considera poi che quando il salario minimo spiazza completamente un settore economico, come nel caso che ti facevo della coltivazione agricola in meridione, non é una sola l'azienda che opera illegalmente, ma sono la maggioranza, con le poche aziende che operano legalmente che sono continuamente soggette alla concorrenza sleale delle altre, per cui si realizza un meccanismo che nel pensiero economico é definito di selezione avversa, quando il prodotto peggiore, cioè il lavoro nero, si sostituisce completamente sul mercato al prodotto migliore, cioè il lavoro legale.
Nessuno ha ancora inventato sistemi amministrativo giudiziari tanto efficienti da essere in grado di punire una illegalità generalizzata, polizia e giudici possono intervenire quando l'illegalità é una piccola percentuale, ma non quando é generalizzata. 
E nel caso in cui si impegnassero e andassero a controllare a fondo le imprese sanzionandole in maniera tale da rendere non conveniente l'assunzione in nero? In tal caso dobbiamo considerare l'ipotesi di partenza, cioè che il salario minimo é a livelli tali da spiazzare il mercato, le alternative sono due, chiudere l'attività oppure sostituire i lavoratori con le macchine, in entrambe i casi quei lavoratori perdono il lavoro.
Non mi sembra un risultato eccezionale per chi ritiene che il salario minimo serva a garantire al lavoratore di arrivare a fine mese. 
Una nota metodologica, io ragiono applicando ipotesi di comportamento razionale economico che a tutt'oggi sono considerate il meglio possibile per prevedere i comportamenti umani, non solo dell'imprenditore.
Se poi questi comportamenti, come tu affermi, sono inefficienti nel lungo periodo, direi che questo andrebbe dimostrato. 
Al contrario posso dirti che per me sono proprio le normative sul salario minimo che, oltre ai tanti danni che ho già descritto, producono inefficienze sull'evoluzione della produttività e dei salari nel lungo periodo. 
Quando infatti il salario minimo spiazza il lavoro legale è spinge le imprese nell'illegalita, queste imprese vengono allontanate dal mercato della tecnologia, che per le sue caratteristiche tende ad essere legale, e non usufruiscono di questa che permetterebbe loro di accrescere produttività e salari. 
#3306
Citazione di: InVerno il 31 Maggio 2022, 20:54:18 PMPenso che stessimo parlando di salari minimi, ora che tu mi dica che nel tuo paradigma questi sono decisi dal mercato, vorrei anche chiederti un pò come a Ipazia in che paese succede, perchè il fatto che non succeda neanche negli USA mi lascia intendere che sia parecchio complicato, anche se effettivamente c'è un paese globale dove succede, il paese del mercato nero, il paradiso perduto dei liberisti. E' curioso comunque che tu ti faccia prendere da questa confusione, un pò come se prevedessi che a quei minimi nessuno aggiungerà un centesimo, quasi come se si trattasse di un salario unico, nel frizzante mercato del lavoro italiano. Io specifico che sono per la contrattazione dei minimi, e lasciare al mercato il resto, ad un mercato però equo e regolato, perchè non è che mi son dimenticato che quando si andava a vedere le carte dei delocalizzatori più che aziende in perdita assoluta, si trovava aziende in perdita relativa a quanto avrebbero potuto profittare in altri paesi che ironicamente appartengono alla stessa area di libero scambio, e quale poltico sia stato votato per decidere che questa situazione si presentasse (comprende anche il futuro ingresso dell'Ucraina e a quali condizioni) e che colpa ne avrebbe, o come potrebbe difendersi da queste cose, un poveretto che ha l'ardire, aggiungerei spudorato, di chiedere che gli venga retribuito il sufficiente per arrivare a fine del mese.
Scusa inverno, se tu mi parli di salari messi a confronto con quelli europei, è valutati in base alla produttività, per me é evidente che in questo caso si parla di salari medi. Prima di dire che faccio confusione cerca di essere sicuro di non averla fatta tu. Comunque anche sui salari minimi vale il mio riferimento paradigmatico, tu pensi che un accordo normativo sui salari minimi possa far effettivamente sì che molti salari si adattino a quel livello, io penso invece che il mercato se ne frega del salario minimo e si posiziona sul valore di mercato che, se é più basso, rende il mercato illegale.
Puoi sostenere la tua contrattazione fatta a Roma come vuoi, ma poi il problema é quello che accade a Rosarno, ad Afragola, cioè a realtà marginali che non potranno mai pagare quel salario che a Roma é stato definito minimo. Anche oggi ci sono salari minimi definiti a livello settoriale, ad esempio nel bracciantato agricolo. Secondo te Qual'é la percentuale di questi braccianti nel meridione che riceve una paga uguale a questo salario minimo? Pochi, molto pochi, perché la produttività di quel lavoro non é in grado di pagare quei livelli di salario minimo e quindi gli agricoltori sono costretti a mettersi d'accordo con i braccianti per trasgredire le leggi di uno stato coercitive per poter sopravvivere entrambi.
Tu continui a credere che l'alternativa sia tra un salario di mercato e un salario minimo che permetta di arrivare alla fine del mese, in realtà l'alternativa é tra un salario di mercato e lo stare a casa.
Se poi questo salario di mercato dovesse essere troppo basso io sono d'accordo che quel lavoratore va aiutato ad arrivare alla fine del mese, ma con un sussidio integrativo finanziato da chi ha effettivamente redditi più alti, e non imponendo a quell'imprenditore marginale che ha assunto quel lavoratore marginale un costo sociale che non può, e non é neanche interessato a sostenere. 
Io sono per la giustizia sociale, ma per quella vera, non per quella ipocrita e fasulla del salario minimo. 
#3307
Ciao eutidemo, é evidente che dei tank di vecchia progettualità sono più fragili. Comunque a me risulta che i javelin siano in grado di perforare anche gli abrahms, anche se non dovrebbero riuscire a far saltare le munizioni, è l'equipaggio dovrebbe più o meno salvarsi. 
Sappiamo dai dati della guerra di Kiev che, comunque, i più moderni T90 hanno subito lo stesso destino dei T72. 
Pensa che tra i T90 messi nel teatro c'è n'erano anche 2 di una particolare variante predisposta per la contraerea. Di questi particolari T90 Putin ne aveva 2 in totale, li ha mandati entrambi nella battaglia, e li ha persi tutti e due. Chissà che i T64 che adesso Putin ha tirato fuori dagli scantinati delle sue caserme non abbiano sorte migliore!
#3308
Credo che tra me e te, inverno, ci sia una differenza di paradigma. Per me i salari li determina il mercato, per te li determina la contrattazione, o una scelta, politica. 
Naturalmente, come anche tu accorderai, questi salari sono legati alla produttività, ma anche ad altro come tassazione e contributi. 
Un sistema fiscale che colpisce troppo il lavoro e l'impresa, e poco le rendite (ma tu Vallo a spiegare agli italiani che devono pagare più tasse sulle case) é quello che l'Europa ci contesta da sempre.
Poi ci sono i contributi, necessari a finanziare pensioni e assistenza sociale, che sono più alti degli altri perché da noi si é andati in pensione prima e spesso con qualche regalino, perché i lavoratori sono pochi e perché sopravviviamo più degli altri.
Aggiungici le problematicità del nostro sistema giudiziario e amministrativo, l'alto costo dell'energia e dei servizi pubblici per le carenze strategiche,
una certa propensione alla conflittualità sindacale, e avrai la spiegazione dei salari più bassi d'Europa, in perfetta coerenza con la logica di mercato. 
#3309
Citazione di: InVerno il 29 Maggio 2022, 23:11:28 PMSe fossero semplicemente le loro opinioni che esprimono al bar, magari si, il problema è che non sono solo questo, fanno parte di una strategia corporativistica, perchè se io non ho nessun interesse a riconoscerli come classe ben sapendo che esistono mele marce e mele mature, qualcuno a quanto pare ha ben chiaro di far parte di una "classe", e ha tutti gli interessi a far gli interessi di tutte le mele, c'è chi lo fa di mestiere (es confindustria) chi il mestiere se lo inventa, nove euro son per tutti, più siamo meglio è. Il 90% degli italiani invece non riesce a trovare un sindacato o un partito che li rappresenti, sostiene che i salari siano bassi, e i dati medi europei gli danno pienamente ragione, ma niente. Non riesci superare in offerta contrattuale l'rdc? Chiudi, organizzati, fai dell'altro,perchè dovrebbero farlo chi cerca lavoro, quando il datore sei tu? Ci sono persone che non sono per niente portate per gestire, organizzare, imprendere, non è una colpa nè una mancanza nè un difetto, è una diversa predisposizione personale non contemplata dall'economia dove tutti sono "imprenditori individuali", a questi tu gli dici "apriti un chiosco" ? Tutti i giorni con l'aiuto di politica e giornali hai l'intervista pronta, senza verifiche ovviamente, di giornali piacenti e finanziati direttamente dalle corporazioni, con l'intento di fare lobbying politico e mediatico. Questo trambusto mediatico fatto di "giornalismo" con interviste quotidiane, chiamiamolo "diversamente spontaneo" e "diversamente disinteressato". Il fenomeno dei balneari e la pressione che riescono a esercitare sullo stato gente che piazza ombrelloni sulla spiaggia di tutti, è l'epitome di questo meraviglioso "capitalismo all'italiana", il chiagni e fotti, la massima espressione italiana, anche questi sfondati perchè bravi, o bravi perchè sfondati.

Tutti gli operatori economici hanno organizzazioni che tutelano i loro Interessi collettivi, organizzazioni che, oltretutto, sono assai meno istituzionalmente protette dei sindacati dei lavoratori. Fa parte del dibattito democratico. Oltretutto i rappresentanti di queste organizzazioni denotano una competenza maggiore dei rappresentanti sindacali, perché chi deve gestire un'azienda deve conoscere l'economia. Per quello che mi riguarda ho sentito proposte più assennate da questi rappresentanti che da tutti gli altri che chiacchierano di politica in tv. 
Se poi dall'altra parte i sindacati non rappresentano i lavoratori (anche perché i lavoratori iscritti sono sempre di meno), non é che uno se la può prendere con gli imprenditori. 
Riguardo poi al salario minimo, ma tu pensi realmente che non venga approvato per pressioni da parte degli imprenditori? 
Guarda che il salario minimo c'é in quasi tutti i paesi "capitalisti" sviluppati, anche nel cosiddetto impero del male di ipazia, è in ossequio al principio da te sostenuto che i forti poteri economici dominano, sta lì perché in fondo non disturba gli interessi capitalistici.
All'imprenditore può stare anche bene un salario minimo alto, che comporterà minori assunti e maggior potere decisionale da parte sua, perché é sempre lui che decide chi assumere, tra i tanti in cerca di lavoro. 
Alla fine l'imprenditore, che é abituato a farsi i conti, si smarca sempre, sostituisce i lavoratori con le macchine, fa lavoro nero, fa commesse a domicilio con partita Iva, si accorda per sottopagare, fa subappalti a cooperative, trasferisce l'attività all'estero, o semplicemente chiude l'attività. L'imprenditore non può perdere, chi ci rimette a seguito di decisioni economicamente inefficienti come il salario minimo sono solo i lavoratori. 
Ricordo che qualche mese fa é stata chiusa un'azienda di logistica. I lavoratori, intervistati, dicevano: "ma come, proprio adesso che con tante lotte eravamo riusciti ad ottenere trattamenti dignitosi, loro ci chiudono l'azienda?" 
E' evidente che in quel caso é stata proprio l'onerosita del nuovo contratto a causare la chiusura. L'imprenditore in prima istanza ha accordato, perché non voleva il blocco dell'attività, poi ha cominciato con calma ad organizzarsi per trasferire del tutto l'attività che con quei contratti era diventata antieconomica. 
Forse, senza tutte quelle lotte per un salario dignitoso, quei lavoratori avrebbero ancora un lavoro. 
#3310
Citazione di: InVerno il 29 Maggio 2022, 20:03:40 PMIl tema originario del topic era la rassegnazione alla diseguaglianza economica, poi Niko e Ipazia hanno portato le loro lecite posizioni egualitariste e ne abbiamo dibatutto, il tema comunque non era quello della validità dell'egualitarismo economico che è solo una possibile (quanto per me improbabile e assurda) soluzione al problema della diseguaglianza montante. Non credo di avere posizioni preconcette riguardo alla figura degli imprenditori in quanto tali, tralatro io stesso sono un imprenditore, penso di poter portare fatti e fonti per dimostrare che non si tratta di pregiudizi, ma se devo fare dei tagli grossolani posso dire che nutro certamente diffidenza per gli imprenditori che operano nel contesto economico post anni'80 e ripetono a menadito a difesa delle loro azioni/posizioni, quelle che considero sciocchezze di stampo liberista, peggio ancora se questi sono imprenditori italiani verso i quali nutro ancora più diffidenza.

Siamo una situazione dove gente con la terza media, che se vai a controllare è quasi sempre figlia di tizio, costringe a scappare dal paese gente con due master sudati quattro camicie perchè teorizza di "fannulloni" quando si spaventa di pagare nove euro di salario orario davanti all'inflazione che monta. Ho vergogna di questa gente, se li chiamo "prenditori" non è per qualche tara comunista, al contrario penso che qualche tara ce l'abbia chi li difende perchè farebbero parte di qualche "classe" imprenditoriale, io spero solo che chi deve fallire fallisca e lasci il posto a quelli che ora devono scappare, anzichè sfangarla facendo lobbying politico/mediatico e cercando di passare pure per vittime.
Se ti da fastidio il concetto di "classe" non lo userò. 
Comunque gli imprenditori si misurano per come fanno il loro lavoro, non certo per quello che dicono in televisione. Un lavoro per il quale le scuole sono molto relative, perché poi l'imprenditore é sempre solo in una situazione che non é riproducibile, e fa i conti sulla sua pelle perché se sbaglia perde in prima persona. Se facendo questi conti ritiene di non poter pagare 9 euro, lui sa quello che dice, chi é fuori non sa, per questo dovrebbe evitare di esprimere giudizi. 
Questa tesi poi che sostieni di imprenditori che tengono occupati i posti di giovani meritevoli é assurda, l'impresa non é un posto pubblico, se questi giovani sono tanto bravi perché non si organizzano? Perché non individuano nuovi settori ed opportunità? 
Nell'impresa non sfondi perché sei bravo, sei bravo perché sfondi, cioè é il risultato che qualifica la competenza. 
#3311
Se la pensi come me, inverno, allora non sei egualitarista, cioé non credi nel dogma fondamentale che ha ispirato questo topic.
Riguardo poi alla specifica del salario minimo la questione é tecnica, al di là della posizione egualitarista il salario minimo non ha effetti egualitaristici, ma solo di inefficienza economica ed allontanamento dalla legalità.
I pochi soggetti a basso reddito che dal salario minimo vengono aiutati lo sono a spese di imprenditori marginali, anch'essi a basso reddito, generando quindi una guerra tra poveri. 
Non voglio entrare nel merito delle tue posizioni concettuali, tu affermi di essere liberale ma poi spesso ti ritrovi in ragionamenti
che contrastano con quell'ordine concettuale, e che denotano comunque un pregiudizio nei confronti della classe imprenditoriale, tipico di un'ideologia da conflitto di classe.
A me non interessa difendere alcuna categoria, da redditiero, con ottima cultura economico - finanziaria, mi pongo al di sopra di queste diatribe materiali. Posso solo notare che le soluzioni migliori sono sempre di tipo collaborativo, finché i lavoratori tenderanno ad odiare i loro datori di lavoro, le imprese saranno poco produttive e potranno pagarli poco. Ci sono ricerche approfondite su questo, che spiegano come i bassi salari pagati in Italia siano effetto di una bassa produttività generata anche dall'alto livello di conflittualità sociale. 
#3312
A me sembra, inverno, che la mia progettualità l'ho espressa. Non credo nell'egualitarismo, credo sia un altro modo di rappresentare in maniera falsificata i problemi. Perché una persona povera dovrebbe farsi dei problemi se un altro, legalmente, si arricchisce? 
Arricchendosi comunque farà guadagnare lo stato con le tasse, farà guadagnare l'economia per la domanda di beni e per la creazione di posti di lavoro. 
Il problema del povero é certamente nel soddisfacimento dei suoi bisogni essenziali, che devono essere garantiti e che possono essere finanziati proprio perché c'é quello che si é arricchito ed ha pagato le tasse. 
E magari lo stesso povero potrà trovare lavoro grazie alle attività economiche create da quello che si é arricchito. 
La differenza é tutta qui, per voi i ricchi sono il problema, per me sono la soluzione al problema. 
#3313
Citazione di: InVerno il 29 Maggio 2022, 07:32:18 AMA proposito di "90% in cerca di partito" non posso fare a meno di notare nella mia rassegna mattutina
https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/05/28/lavoro-povero-l86-degli-italiani-chiede-il-salario-minimo-partiti-e-sindacati-lo-bloccano-sbarra-al-congresso-cisl-la-legge-non-serve/6608112/
Sai, inverno, I sondaggi bisogna anche vedere con quali informazioni vengono fatti.
Cosa significa: legge sul salario minimo?
In un'interpretazione retorica potrebbe voler dire che tutti quelli che oggi guadagnano meno di quel salario magicamente, si ritroveranno a guadagnare di più.
In un'interpretazione realistica, invece, vuol dire che tutti quelli che guadagnano meno di quel salario perderanno il lavoro, o saranno costretti a lavorare in nero guadagnando meno di prima, o a sottoscrivere falsi contratti dove é segnato il salario minimo, anche se in realtà ricevono meno. Naturalmente una piccola percentuale, ma solo una piccola percentuale, effettivamente guadagnerà di più.
Sono convinto che se si desse questa corretta informazione ai sondaggiati assai di meno si esprimerebbero a favore del salario minimo.
#3314
Salvini paga il prezzo dei suoi comportamenti passati. Non dobbiamo dimenticare infatti che l'ultima volta che andò a Mosca il suo compare savoini venne registrato mentre prendeva strani accordi politico-finanziari. 
E' per l'equivocita di tanti comportamenti, da parte di salvini, e anche dei cinque stelle, che l'Italia ha perso il suo tradizionale, e anche prestigioso, ruolo di soggetto un po' sopra le parti, è quindi diplomaticamente importante. 
Oggi noi italiani siamo costretti a tirare la diligenza, altro che Mosca cocchiera, a fornire anche noi armi all'ucraina, perché dobbiamo recuperare la diffidenza che gli alleati nato hanno giustamente maturato nei nostri confronti. 
Riguardo a salvini, che evidentemente non si é stancato di fare figuracce, gli proporrei di fare tesoro dell'esempio di Renzi, che da più tempo di lui ha superato il momento di massima popolarità e ha accettato di vivere della rendita dei suoi successi passati, tra conferenze e libri pubblicati. 
#3315
Infatti, inverno, bisognerebbe imparare a differenziare, anche nel grossolano. 
Tra cultura anglofona e cultura americana.
Le guerre indiane sono state guerre di popoli, non sono state guerre coloniali, fatte da coloni che avevano il problema della sicurezza e della sopravvivenza. Comparare il loro destino al genocidio degli armeni o degli ebrei, popoli che convivevano già in armonia con gli altri, non ha senso.
Ed é in fondo in questa differenza che vediamo il rapporto tra questa cultura liberista o libertaria, e la cultura liberale. Laddove nella cultura liberista o libertaria c'é quella diffidenza, quella visione maliziosa nei confronti dello stato, perché lo stato é alieno. 
Nella cultura liberale, invece, c'é il senso della cittadinanza. 
Il bisogno costituzionale che hanno gli americani di possedere armi viene dalla visione libertaria, da quella diffidenza nei confronti dello stato, che può diventare tiranno, e allora il popolo deve avere le armi per riprendersi la sua libertà.