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Messaggi - InVerno

#3316
Tematiche Filosofiche / Re:Etica e neuroscienze.
27 Maggio 2019, 11:53:54 AM
Io non sento nessun fastidio alla tua presenza, e neanche ne ho sentito parlare da altri, credimi ti stai facendo una piccola paranoia. Intervengo poco nei tuoi topic perchè non dai l'impressione di essere molto interessato all'opinione degli altri, quanto esporre le tue tesi che a volte tendono ad essere un tantino autoreferenziali\apodittiche. Io ti consiglierei solamente di costruire topic più corposi anzichè frammentare così tanto il Pierini-pensiero (es. i due topic su Escher) e di mettere a disposizione un pò di terra di nessuno ove incontrare gli altri.. E' vero che alcuni tuoi argomenti sfociano più nel misticisimo\esoterismo ma che c'è di male? Spiritualità mica è una sezione di serie B.. Tutto è filosofia, ma la sezione forse si riferisce più ad argomenti classici secondo il moderno concetto di essa, ed è semplicemente un modo per tenere in ordine e rendere fruibili trentamila discussioni..
#3317
Beh capita a fagiuolo anche la recente proposta della Moretti di mettere le tendine sulle croci del cimitero. Io non so cosa fuma o cosa beve, ma per quanto non riconosca una centralità assoluta della cristianità, mi sembra che certi "attivisti" laici abbiano qualche tarlo molto profondo. In casi come questo mi sento di difendere la presenza dei crocifissi (senza tendine intendo).
#3318
Citazione di: anthonyi il 26 Maggio 2019, 07:33:38 AM
Ciao Inverno, il periodo più importante per la cultura Occidentale è per me il secolo oscuro, quel tempo nel quale è fortissima la nostalgia per un passato di gloria che non c'è più e c'è una realtà nella quale i barbari hanno preso il potere politico, solo che i barbari non hanno cultura, o ne hanno pochissima, per cui abbiamo la situazione singolare di un potere politico decentrato, perché i barbari sono tante tribù differenti, e una cultura comune che si rifugia in quel passato di grandezza.
Soprattutto abbiamo la scissione tra cultura e potere politico, che ha comportato il forte ruolo della religione nella cultura. La cultura si è in un certo senso trovata liberata dal peso opprimente del potere politico ed è stata più libera di esprimere le sue potenzialità. E' vero che a volte la Chiesa ha bloccato queste potenzialità, ma questo è accaduto solo perché la Chiesa ragionava come un potere politico, quindi non realizzava la sua funzione naturale.
Per rispondere alla tua domanda, quindi, le radici comuni dell'Occidente sono in quella decadenza.
Un saluto.
E' un peccato che questo forum non ha una sezione di storia, sarebbe interessante, mentre qui mi pare stiamo andando offtopic (per colpa mia tralaltro) quindi cerco di tagliare corto e rimando ad altro ipotetico topic. Io onestamente non ravviso la tensione che tu descrivi per esempio nella stesura della magna charta, dove almeno esplicitamente non mi pare che il cristianesimo ne le nostalgie imperiali abbiano giocato un ruolo..anzi il diritto romano ha seguito un altra storia, assolutistica e centralistica. In ogni caso ci troviamo di fronte al solito problema logico di attribuizione.. teoricamente, si può dare il merito di ogni cosa accaduta nell'europa medievale al cristianesimo, dall'invenzione del telescopio alla creazione delle banche, essendo che tutti erano (in qualche modo, ma non unitamente) cristiani. Ma da li a dimostrare che queste successero proprio perchè erano cristiani? L'unico termine di paragone sono i territori dove il cristianesimo è attechito fuori dall'europa, perchè in tal caso dovremmo aspettarci risultati perlomeno paragonabili.. dovremmo aspettarceli ma io non li vedo, perciò continuo a credere che la formula europea non possa essere riassunta così facilmente.
#3319
Citazione di: anthonyi il 25 Maggio 2019, 20:52:34 PMCiao odradek, hai colto nel segno, ma il punto è come mai l'Europa non era centralizzata pur avendo una cultura comune? La centralizzazione del potere è elemento di stabilità dei sistemi politici, il più forte conquista tutto il potere possibile, diventa imperatore, e poi si dedica a mantenere il potere. La centralizzazione, poi, annulla i conflitti interni e rende, almeno nell'immediato, il sistema più forte. Il mio parere è che in realtà anche l'Europa aveva il suo imperatore  ideale nella religione Cristiana, infatti i regnanti si sentivano subalterni   rispetto a questa, e la presenza di questo imperatore ideale faceva si che la spinta a costituire questo potere centralizzato fosse fortemente ridotta.
Un saluto
Non voglio rispondere al posto di Odradek, ma sono curioso.. perchè pensi che l'europa avesse una cultura comune? A quale periodo ti riferisci? E mi chiedo anche come definisci una "cultura comune".. In ogni caso hai ragione, il cristianesimo ha tolto la terra da sotto ai piedi agli imperatori..cosa che ha facilitato la disgregazione dell'impero romano e l'inizio del saeculum obscurum, il cui nome tralaltro non è una celebrazione di benessere.. Il mantenimento del potere politico centralizzato ha molte forme, non è il caso di essere riduzionisti quanto Wittfogel che vedeva nelle dinastie asiatiche solamente un riflesso del potere fluviale, ma anche quello conta, conta anche l'orografia, il commercio, la mitologia, la capacità militare.. Tutte parametri che in Cina erano molto diversi. Anche i romani d'oriente avevano adottato il cristianesimo, ma il loro svolgimento è stato molto diverso, sono servite le bombarde per entrare a Constantinopoli mille anni dopo. I bizantini forse non credevano abbastanza? A me non pare una chiave di lettura granchè indicativa, preferisco in effetti quella di Jacopus, parlare di Europa senza il latino è parlare del nulla.
#3320
Citazione di: anthonyi il 25 Maggio 2019, 17:58:47 PMSe non il fatto che il Cristianesimo nasce e cresce nell'impero Romano, ne prende alcune istituzioni e la lingua, e le rende parte della sua missione. Riguardo poi alla conservazione delle opere certo alcune sono venute dalla conquista di Toledo, ma il problema non è neanche questo, non basta avere i testi, ci vuole l'educazione allo studio costante, un'educazione che è stata necessaria anche per capire le opere trafugate a Toledo.
Tu dici:
 Non è meglio lasciarle da parte, con un bel muro bianco, e rimandare la conoscenza ai libri?
La conoscenza non viene dai libri, ma dalla capacità umana di saperli sia scrivere, sia interpretare. Credo che possiamo essere d'accordo sul fatto che la stampa sia un'invenzione fondamentale per la conoscenza. I Cinesi fanno questa invenzione in anticipo di qualche secolo rispetto al mondo Occidentale, eppure non sembra che dalle loro parti quell'invenzione abbia prodotto quella rivoluzione che invece ha prodotto da noi. Qual'è la differenza più importante tra la cultura Cinese e quella Occidentale, noi avevamo il Cristianesimo, loro no. Il mio parere è che ci sono nel Cristianesimo meccanismi di apertura mentale che hanno creato i presupposti per lo sviluppo della società moderna, anche di quel pensiero laico che nega l'importanza dello stesso, è per questo che sono convinto che quel crocifisso serve a dare coscienza a ciascuno di questo.
Un saluto
Non so dove prendi l'idea che la stampa non sia servita a nulla in Cina, la Cina è stata vastamente più avanzata (e qui dovremmo discutere dei termini) dell'Europa fino almeno al 1600 (alcuni storici dicono fino al 1800 inoltrato). Semmai la polvere da sparo non è servita a nulla in Cina, perchè i cinesi non hanno applicato il metodo scientifico alla tecnica militare, questo si che ha causato il predominio occidentale sul resto del globo. Guarda io mi spingo talmente oltre fino a dire che l'illuminismo, anche quello più scientista e anticattolico, ha origini cristiane. Ma questo non giustifica un crocifisso su una parete bianca.. l'idea che la nostra cultura sia identificata quasi escluvamente da radici giudaico-cristiane, lo sai attualmente da chi è propugnata? Dai miei "amici" neonazisti, infatti ritrovo questo argomento talmente spesso da dire che è un loro caposaldo. Con questo non ti sto ovviamente accusando di essere un neonazista, ma cerco di tratteggiare quale sia il livello di semplificazione necessario per affermare certe cose..Proprio per onorare i monaci e chiunque altro si sia applicato seriamente all'interpretazione dei testi e della storia, dovremmo ricordarci delle nostre origini su formati più comprensivi dei muri.. E' ridicolo scrivere SPQR su un muro, bisogna studiare, leggere, capire, interpretare.. ed è parimenti ridicolo appendere un crocifisso acchiappa sbadigli e non sapere nulla del cristianesimo (per esempio la presenza nei testamenti di decine di divieti verso idoli monili e appendini). Sui testi, sui libri, il cristianesimo non è ignorato, fa parte del programma di studio, in una forma o nell'altra, di tutti i bambini. Se vuoi appendere un crocifisso - per me - fai pure, ma non raccontarmi che senza il crocifisso le persone pensano di essere uscite dall'uovo di pasqua :)
#3321
Citazione di: anthonyi il 25 Maggio 2019, 13:41:55 PM
Citazione di: InVerno il 25 Maggio 2019, 11:04:43 AM
Mettiamo un busto di Platone a destra, uno di Aristotele a sinistra, uno di Dante al centro, e una bella targa S.P.Q.R.  in alto (anche se forse non sta bene vicino al crocifisso) e via discorrendo.

Scusa Inverno, ma chi è che ci ha trasmesso il pensiero Greco se non i nostri monaci, e poi Dante come la faceva la Divina Commedia senza quel crocifisso, ed SPQR? La Roma dei cesari grazie alla religione Cristiana è diventata eterna.
Al di là degli aspetti di fede, quel crocifisso è la migliore sintesi della nostra storia.
Un saluto.
Non mi risulta che l'impero romano abbia qualcosa a che fare con i cristiani, se non poco prima della sua caduta dopo mille anni di storia, e certamente non per quanto concerne direttamente noi (come il diritto romano). Ne mi risulta che il merito della conservazione delle opere greche vada primariamente ai cristiani, quanto semmai agli islamici, da cui le abbiamo trafugate in seguito ad un genocidio comandato da Dio (la prima copia della repubblica di Platone è datata circa anno 1000). Mi risulta invece che chi ha provato ad approcciarsi al cristianesimo senza conoscere il pensiero platonico (tipo i giapponesi) non ci ha capito assolutamente nulla, perciò al massimo il busto di Platone starebbe benissimo in Chiesa. Ma di queste discussioni potremmo andare avanti all'infinito. Non è meglio lasciarle da parte, con un bel muro bianco, e rimandare la conoscenza ai libri? Lo so che è un problema grande, la maggior parte dei cattolici non ha mai letto la Bibbia, e se la leggesse forse cambierebbe idea.. per mille anni era impossibile leggerla, ma ora è disponibile in Italiano corrente e a basso prezzo. Non c'è un villaggio senza un campanile, una montagna senza croce, persino sott'acqua ci sono i Cristi redentori.. capisco che la questione possa essere vista come "gli atei cattivi ci impediscono di esporre il Cristo", ma non è mai balenato in testa, che visto i risultati, si sia sbagliato completamente strategia?
#3322
Citazione di: viator il 24 Maggio 2019, 22:52:03 PM
Salve InVerno. Grazie anche a te. Valga quanto ho appena detto ad Anthoniy.
Un'unica nota : "non credo che un crocifisso qui e la faccia granchè differenza per nessuno".
Direi invece che a qualcuno la cosa interessa parecchio. Ti sei mai chiesto perchè le chiese dei paesi di collina vengono erette sempre al sommo del colle ?.
Sono d'accordo con te, ma il problema non è la chiesa, è la collina. E lo stesso penso dei crocifissi, il problema non sono loro, ma il muro bianco a cui sono appesi. Se vogliamo ricordare le nostre origini con dei simboli appesi ad un muro facciamolo, ma facciamolo bene. Mettiamo un busto di Platone a destra, uno di Aristotele a sinistra, uno di Dante al centro, e una bella targa S.P.Q.R.  in alto (anche se forse non sta bene vicino al crocifisso) e via discorrendo. Un muro bianco con un crocifisso al centro comunica un idea molto, molto, molto, di parte delle nostre origini, e ricondurre le nostre origini a un unica identità  giudaico-cristiana come fa Anthony, è una mistificazione storica gigantesca (in un aula peraltro dove si dovrebbe insegnare storia, filosofia, letteratura etc). Io mi chiederei anzitutto una cosa molto più semplice, sono questi metodi di "conservazione culturale" proficui per chi dovrebbe essere conservato? Non saprei valutare l'incidenza dei crocifissi, la gente li guarda tra uno sbadiglio ed un altro, ma metterei la mano sul fuoco che l'ora di religione a scuola è la più grande fabbrica di anticattolici (non necessariamente atei) esistente. Quindi consiglierei a prudenza anche a chi vede queste relazioni "causa-effetto" in maniera così semplicistica.
#3323
Citazione di: anthonyi il 24 Maggio 2019, 07:42:44 AMAl riguardo, io sono dell'opinione che sia da ridiscutere il concetto di stato laico, perché la religione non può essere concepita come un fatto meramente privato.
C'è già un posto dove la religione non è concepita come un fatto privato: in chiesa. Dove c'è ampio spazio (sia in termini di superficie calpestabile, sia di spazio culturale) per affermare la dimensione pubblica della religione, celebrarla, e fortificare le radici cristiane della società, il tutto esentasse (che è già un bel "favore" per niente scontato, vedi germania). Per pubblico  tu intendi "statale" , come nelle scuole statali, e negli uffici statali. Io personalmente non condivido l'isteria di chi si è occupato di questa battaglia con tanta veemenza, non credo che un crocifisso qui e la faccia granchè differenza per nessuno, ma condivido il principio per cui i luoghi laici debbano rimanere laici, e siccome questi luoghi sono una minima frazione di tutti i luoghi e i locali ove un crocifisso è possibile appendere, non condivido nemmeno la smania dei religiosi che non gli consente di lasciare perlomeno questi luoghi neutrali. Sopratutto con un pizzico di buon senso guardando al panorama multiculturale moderno, e alla necessità di un dialogo interreligioso anzichè l'imposizione di simboli e dottrine.
#3324
Citazione di: Socrate78 il 22 Maggio 2019, 12:04:40 PMSarebbe auspicabile per me che ci fosse un'evoluzione della stessa specie umana che veda un minore attaccamento del figlio al genitore, anche perché tanto più ci si lega emotivamente alla famiglia d'origine tanto più si soffrirà quando i genitori moriranno, quindi tanto vale considerare proprio questo legame come il meno importante in assoluto.
A parte il fatto evidente che tutti moriranno, genitori, fidanzate, amici, cani.. e questo non rende i rapporti con essi meno importanti.. La famiglia rimane l'albero da cui sei caduto, e benchè alcuni si sforzino tanto di apparire come se fossero rotolati molto lontano.. quando vanno dallo psicologo si ricordano che tanto lontano non sono rotolati. Puoi prendere quanti aerei vuoi, il rapporto con i tuoi genitori ti perseguiterà tutta la vita nel bene e nel male, e la differenza tra il vederlo come un fantasma del passato o una realtà del presente, sta solo nella tua abilità di interpretarlo e risolverlo.
#3325
Citazione di: Carlo Pierini il 21 Maggio 2019, 18:21:09 PM
Il mito di Caino e Abele non è un (inesistente) archetipo del "fratricidio originario" [...], ma è proprio l'esatto contrario: è il simbolo dell'inevitabile archetipica opposizione che esiste tra "Spirito" (Abele) e "Natura" (Caino) e della tragedia che si consuma quando chi si identifica con la Natura vede lo Spirito come una contraddizione, come un nemico da sopprimere, invece  che come una realtà opposta-complementare da integrare armonicamente con la propria.

Tu dici che cosi "è", e non dubito che qualche speculatore successivo possa aver usato questo mito per trarne questa narrativa, e quindi "sia" (per lo speculatore) così, ma di questo non si ha traccia nel testo. Sapresti per esempio documentare che gli ebrei possedessero un concetto di "natura" o equivalente  da apporre a questo archetipo come tu lo intendi? Sono d'accordo che si tratta di una opposizione inevitabile, infatti molto banalmente si tratta dei primi esseri umani generati non creati successivi al peccato originale, perciò la loro opposizione è narrativamente funzionale all'argomento della corruzione umana. La narrazione tralaltro descrive solamente le loro mansioni e il loro ordine di nascita, oltre che il comportamento davanti al sacrificio, spiegando equilibri sociali rituali e introducendo temi come quello dell'obbedienza e del male. Di quel che parli tu invece non mi pare vi sia alcuna traccia nel testo , posto che poi uno può prendere dei simboli e usarli per conveire i propri significati, come è legittimo tu faccia.
#3326
E' molto difficile per un essere vivente dalla vita media di circa 80 anni comprendere quello che è accaduto nell'arco di centinaia di migliaia di anni, così come non siamo adatti a comprendere intruitivamente la meccanica quantistica, non siamo nemmeno adatti a comprendere una storia che si dipana su periodi così ampi, e sono convinto che se da qualche parte trovassimo un resoconto dettagliato di quel che accaduto, rimaremmo completamente esterreffati di quanto la nostra visione attuale sia semplicistica. E' stato per esempio calcolato che l'incidenza della fossilizzazione si attesta intorno al 2%, ciò significa che del 98% delle specie di vita sul pianeta non avremo mai informazione documentali, seppur possiamo provare a disegnare linee tratteggiate tra i pochi punti che abbiamo e non preoccuparci troppo di cosidetti "anelli mancanti". Dico questo perchè antepongo la massima prudenza a qualsiasi teoria e tratteggio, e penso che sia probabile che in quegli anni si nasconda una storia così magnificamente complessa e ricca da essere assolutamente incomprensibile alle nostre menti.. un mistero infinito a cui non troveremo mai risposte definitive (salvo non riuscire a costruire una macchina del tempo).

Detto questo, e della tua conclusione, penso che l'argomento più forte contro la violenza verso le altre specie non sia la nostra relazione genetica, ma la nostra relazione ecologica, ovvero quanto la sopravvivenza delle altre specie sia legata alla nostra da un filo inscindibile. Mi hanno detto che è "altro antropocentrismo", ma non avendo granchè stima degli esseri umani penso che sia la motivazione più convincente. E' la stessa differenza che esiste tra l'assurdo motto "Salviamo il pianeta" che usano gli ecologisti, con un motto ben più convincente e realistico come "Salviamo l'essere umano". Il secondo solletica il naturale egoismo umano, e secondo me pur essendo egualmente vero, ha ben più possibilità di essere compreso.
In relazione invece all'assurdo quantitativo di altre specie animali consumate, al di la di varie considerazioni anche dietetiche che si possono fare, dirò una cosa molto semplice. Se una persona che volesse mangiare una fetta di maiale, avesse dovuto uccidere un maiale prima di farlo, almeno una volta nella vita, 9/10 della popolazione occidentale sarebbe già vegetariana, e quei pochi carnivori rimasti avrebbero maggior rispetto  per quello che mettono nel piatto e mangerebbero anche le frattaglie. Come si faceva una volta. I supermercati hanno funzionato come i fucili, hanno aumentato la distanza tra chi uccide e la vittima, rendendo l'empatia improbabile. Tutti sanno che la fetta di carne viene da un essere vivente, ma il fatto che riescano comunque a buttarla nella spazzatura se "stasera non ho fame", è uno dei motivi per cui non ho granchè speranza che l'antifona venga capita attraverso lunghi fraseggi riguardo alla nostra relazione genetica. Sarebbe più interessante vedere chi vuole mangiare una bistecca dover infilare un punteruolo al cuore della bestia, tenerla ferma per una ventina di minuti e sentirla soffrire, palpitare e sudare mente muore, e poi vedere se ha ancora voglia di cestinare la carne in avanzo.
#3327
Citazione di: baylham il 21 Maggio 2019, 15:38:24 PMNon c'è bisogno di alcun piano Kalergi, la sostituzione avverrà spontaneamente: i processi spontanei, non regolati, sono proprio quelli destinati al successo maggiore.
Non è così e se lo pensi ti presti allo stesso tipo di fallacie logiche.. In primis come è anche detto su wikipedia mi pare, stando questi i numeri servirebbero 500 anni per l'avverarsi del suddetto scenario.. Ma sopratutto non c'è nessuna ragione per cui essere sicuri che i numeri rimangano questi (per 500 anni peraltro) . Se all'inizio del 900 avessi guardato ai miglioramenti dei tempi sui 100metri, e avessi voluto predire che cosa sarebbe successo nel 2000, avrei probabilmente ipotizzato che a quest'ora gli uomini sarebbero riusciti a correre alla velocità del suono. Non è andata proprio così perchè si sono incontrati dei limiti.. gli stessi che incontreranno le demografie anche dei migranti, che tralaltro sono già visibili.

@Sgiombo, nessuna delle due, non ti dirò il nome perchè sono gli unici assolutamente estranei a questa questione !Infatti quando gli proposi di sfruttare internet anzichè la carta stampata, mi risposero che se Lenin aveva vinto la rivoluzione con il telegrafo, loro non avevano bisogno di internet ! :D Quindi perlomeno sono estranei a questa diatriba (sempre che non stiano sabotando i telegrafi di tutto il mondo!)
#3328
Si, a scanso di equivoci la mia non era una analisi sulla Brexit, ne un analisi sul merito di qualsiasi altra questione nazionalistica, sovranista o altro.  Non sono andato nel merito di ciò, ma di come vengono create camere di risonanza e diluizione per alcune porcherie informative-giornalistiche.  Le persone decidano in propria coscienza che fare delle proprie nazioni, l'importante è che si informino il meglio possibile a riguardo.  Per esempio, non sono sicuro che l'attuale proposta dei Brexiter sul che fare una volta usciti (cosidetta ipotesi "Singapore sul Tamigi" ovvero fare del loro paese un paradiso fiscale a vantaggio di corporazioni e multinazionali) fosse esattamente ciò per cui hanno votato quelli che hanno messo la croce su "Leave", ma questa è la zuppa ora che sono filamente liberi delle grinfie delle multinazionali europeiste! Ma mi riserbo questo succulento argomento in attesa di sviluppi sulla Brexit!

Riguardo a Fusaro e la mia nota sulla sua abbronzatura, deriva dal fatto che quando andavo ai circoli marxisti, mi si diceva che non dovevo andare al mare nemmeno la domenica perchè era un segnodi  tradimento di fronte alla forza del capitale, un cedimento alla forza suadente del mefistofelico octopus capitalistico. Lo chiamo "marxista da spiaggia" perchè vedo che almeno per il suo marxismo le giornate al mare sono ampiamente  contemplate (e sono contento per lui!) :D
#3329
E' parecchio tempo ormai che mi "infiltro" tra le fila di nazionalisti e suprematisti bianchi di mezz'europa ma anche americani (a patto che si esprimano in Italiano o inglese) e sono giunto alla conclusione che gran parte del materiale propagandistico di questo settore politico derivi unicamente dalla cospirazione del piano Kalergi, rivisitata e condita in diverse maniere, anche senza l'esplicita menzione di Kalergi. Non è difficile ricorrere alle fonti di tali cospirazioni, basta risalire la corrente fino ad arrivare quasi sempre alla cospirazione Kalergi o un suo derivato. Il meccanismo con cui accade su internet è tanto diabolico quanto palese.. Il piano Kalergi sta al nuovo millennio come i Protocolli dei savi di Sion stanno al secolo scorso, l'unica cosa che cambia è il predicato, che passa dal "piano di dominazione" al "piano di sostituzione".

Si parte spesso imbattendosi in articoli\video\documentari su pubblicazioni "pop" che propongono una versione "light" basata su "statistiche" mal adoperate e tratte da dubbie fonti, si risale le fonti e si trovano articoli ben più sprezzanti della storia e dei dati, pubblicati su fonti sempre più dubbie, ma alla fine del percorso si arriva sempre li: negazionisti dell'olocausto e neonazisti che spacciano il piano Kalergi ad un pubblico vasto attraverso la diluizione sistematica dei contenuti. Facciamo un esempio veloce:

Questo è un video pubblicato da un attivista di destra anglofona "moderata" che vuole motivare la brexit come un atto di difesa contro il piano di sostituzione della popolazione nativa inglese con immigrati: https://www.youtube.com/watch?v=OTDmsmN43NA Per chi non avesse voglia di vederlo, è un video che tenta di dare un volto "moderato" alla solita sciocchezza.
Andando a prendere la prima fonte di questo video ci si imbatte nel sito: https://www.defendevropa.com/2017/news/the-great-replacement-part-2-great-britain/
Che propone idee di gran lunga meno moderate e basate su dati, quanto su interpretazioni politiche piuttosto fantasiose, e che recentemente ha oscurato l'autore dell'articolo sostituendolo con quello della redazione. Purtroppo per loro, internet ha la memoria lunga, e l'autore dell'articolo ricorre ad un certo profilo twitter tale "@realwilliam", anch'esso ora non più reperibile, ma di cui si possono trovare alcune "perle" come questa   https://i.imgur.com/Vtvbged.png .

E ben ci siamo. Un neonazista pubblica sul proprio account personale citazioni di Hitler e raccoglie una ventina di adesioni, rimescola i propri contenuti in forma più moderata su un sito e aumenta la propria platea nell'ordine delle centinaia, il suo "lavoro" viene poi raccolto da intrattenitori pop e diluito ulteriormente fino a raggiungere la cifra di 600.000 visualizzazioni, la suddetta attivista viene poi invitata in televisione e raggiunge platee di ascoltatori nell'ordine dei milioni. Sempre di feccia neonazista si tratta, solamente diluita in forma omeopatica e resa digeribile anche a palati più popolari.

Non ho altro da dire, se non che questo schema si ripete alla nausea, con in più le collaborazioni tra diversi canali "pop" e "meno pop" per aumentare la cassa di risonanza. Altro non mi rimane che citare quel che va citato, le fonti di queste boiate:

https://it.wikipedia.org/wiki/Teoria_del_complotto_sul_piano_Kalergi
https://it.wikipedia.org/wiki/Teoria_del_complotto_sul_genocidio_bianco

[Notare che sul primo vengono menzionati affiliati come Lega e il nostro carissimo marxista dell'ombrellone Fusaro]

Buona navigazione, e sempre prestare attenzione alle fonti, perchè altro non serve.
#3330
Tematiche Culturali e Sociali / Re:La volgarità
16 Maggio 2019, 15:05:49 PM
Beh non ha tutti i torti Eutidemo, al di là dell'esempio che può essere giusto o sbagliato. Mi vengono in mente le lumache nelle miniature medievali, che a quanto so io dovevano essere una presa in giro verso i Longobardi (intesi come "lenti" e "goffi") ma oggi paiono un semplice dettaglio naturalistico  e hanno perso la propria carica volgare. Forse è anche per questo che tendiamo a non conservare il volgare, perchè la carica satirica del volgare è soggetta ai tempi, ed è estemporanea. Non so di preciso perchè è uscito fuori Dante (anzichè Boccaccio, per dire) ma il volgare letterario è molto ma molto più esteso, a riprova che il volgare può aspirare a qualcosa di più che una semplice risata, ma addirittura all'immortalità letteraria. Non sono sicuro che sia sempre una questione di "dosaggio" nell'opera, per esempio vorrei vedere chi potrebbe obbiettarmi la citazione di una poesia di Giorgio Baffo, eppure nelle poesie del medesimo il volgare straborda, senza contagocce. Facciamo ampio uso della volgarità nel presente, ma abbiamo  qualche problema quando è il momento di ricordarcene, lo spennelliamo via dalle biografie, dalle opere, e sopratutto dalla religiosità. Accettare il volgare necessita una certa dose di autoironia, e specifico "auto" perchè penso, come Pavese, che la volgarità non stia nelle parole, ma negli occhi di chi guarda (o chi legge, in questo caso).