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Messaggi - InVerno

#3331
Citazione di: sgiombo il 16 Febbraio 2019, 19:28:16 PM
Hai ragione (a parte il fatto che esistevano anche prodotti sovietici buoni, a buon mercato e duraturi; per esempio la macchine fotografiche; per non parlare degli aerei, militari ma anche civili, tuttora -trent' anni dopo la fine dell' URSS!- in molti casi e almeno per importanti aspetti insuperati).

Ma io non propongo di pretendere ridicolmente di fare la rivoluzione oggi o domani, ma solo di rendersi conto che per sperare di superare il consumismo umanicida una rivoluzione ci vuole (la speranza é che la si possa realizzare tempestivamente; ovviamente realisticamente, nelle condizioni e nei modi in cui sia possibile).
E a questo scopo penso che il rendersi conto dell' estrema difficoltà, pericolosità, non certezza di riuscita e necessità di essere disposti a sporcarsi le manie la coscienza, per quanto certamente ben lungi dal bastare, sia comunque necessario.

Ovviamente per parte mia cerco di non indulgere troppo al consumismo (per esempio ho un telefonino che può ben dirsi un "pezzo da museo"; e fatti un po' di conti, dopo averne gettate tre o quattro per la rottura della solita introvabile mollettina nella sede della cartuccia, ho deciso di comprarmi una stampante "semiprofessionale" tipo "Brother" o non mi ricordo più che altra marca avevo cercato, che stampa solo in bianco e nero in perfetto accordo con le mie esigenze; fra l' altro le ricariche -ovviamente con riutilizzo del "pezzo di plastica e circuiti al silicio"- sono molto meno frequenti).
Ma mi rendo conto che così facendo (per dovere etico: sì per sentirmi la mia coscienza individuale a posto; un po' come quando faccio l' elemosina ai poveri diavoli, come mi ha insegnato in tempi ormai lontani la mia cara mamma) non contribuisco minimamente alla soluzione del problema...
Mi rendo conto che serve un cambio radicale, che la si chiami rivoluzione o meno, mi rendo altrettanto conto che quel che manca è la necessità (ci metterei quasi una N maiuscola). La cosa divertente è che ho scoperto che la prima class action contro l'obsolescenza programmata fu proprio per un cartello di produttori di lampadine, le stesse che mi bruciano sopra la testa (https://it.wikipedia.org/wiki/Cartello_Phoebus) la cosa tragica è che oggi non serve nemmeno un cartello formale, il cartello è il sistema, e quindi hai ragione TU riguardo alla "rivoluzione". Onestamente penso che la classe operaia, per via della meccanizzazione, non può essere il futuro di queste "rivoluzioni", ma la "classe dei consumatori" si! Continuo a sentirmi dire che boiccottare non serve a niente, ma le motivazioni che mi sono state portate fino ad oggi mi hanno convinto meno di zero. Perciò rimango dell'idea, che se tutti non comprassero la stampante, qualcosa succederebbe eccome.
E questo argomento tralaltro ha molto a che fare con il sovranismo, e se una nazione è seriamente in grado di contrastare queste pratiche commerciali. Ad oggi, l'unico istituto capace anche solo di affrontare il problema a chiacchere, è stata l'EU. A livello nazionale (di qualsiasi nazione) questi argomenti passano molto lontani dalle bocche dei politici. L'obsolescenza programmata è innanzitutto una truffa verso il consumatore, e un crimine contro l'umanità, finchè non si avrà chiaro questo concetto, continueremo a comprare paccottiglia, e onestamente non me ne faccio una ragione, perchè questo era il campo su cui potevamo sfidare i cinesi, non i salari, invece qualcuno ha deciso altrimenti.
#3332
Citazione di: sgiombo il 16 Febbraio 2019, 15:03:19 PM
Il fatto é che in generale i problemi difficili non hanno soluzioni semplici e indolori, ma per sperare (non per avere la certezza) di risolverli bisogna affrontare rischi (di essere danneggiati in varia misura, non escluso nel senso più o meno letterale di "massacrati", e di combinare anche qualche guaio e perfino qualche ingiustizia).

E in particolare per superare il consumismo umanicida bisogna superare alla lettera "con una rivoluzione" i vigenti rapporti di produzione capitalistici.

E' dura, richiede tonnellate di spirito di abnegazione e di sacrificio, di capacità di sopportare persecuzioni, di disponibilità a sporcarsi le mani e la coscienza (e senza alcuna garanzia che lo scopo verrà raggiunto).

Ma é l' unico modo realistico: se non si é disposti a tutto questo, é perfettamente inutile (e io lo trovo perfino perfino un po' tragicomico) lamentarsi.
Un compagno mi pare dicesse "le rivoluzioni non si fanno, al massimo si guidano" ..e io sono del suo parere, e onestamente non trovo meno tragicomico del mio lamentarmi, l'idea di "poter fare" una rivoluzione. Peraltro, per stare a posto con la coscienza anzichè sporcarsela per sogni di gloria, si può fare molto prima della rivoluzione! Per esempio non comprare un altra dannata stampante ! E qualcuno dirà "si ma non puoi mica fare così con tutto", beh con tutto no ma ci si può arrivare vicini (a proposito di sacrifici e abnegazione). Ma siccome so che molti di "voi compagni" già lo fanno, non sto qui certo a rinfacciartelo! Mi chiedo invece che caspio fanno gli altri e come possono sopportare di essere trattati cosi! Eppure non è passato tanto tempo da quando ancora si trovava in giro qualche prodotto valido (e NO, non sto parlando delle auto sovietiche ;D  ;D  ;D )
#3333
Guardo la mia stampante, so che le manca un mese alla fine della garanzia, so che fra un mese comincerà a stampare male, a non riconoscere la rete, a rompersi quel gingillo di plastica che tiene insieme tutto.. è già successo cinque volte negli ultimi dieci anni, come un orologio svizzero al termine della garanzia la stampante si accartoccia. So già che se chiamerò l'assistenza il personale è addestrato non a risolvere i problemi ma a vendermi nuovi oggetti, ma proviamo lo stesso:

"sostituzione impossibile signore, il modello è fuori produzione e non abbiamo ricambi, non le conviene signore, ormai utilizziamo nuove cartucce e le conviene cambiare modello". 
"Cartucce già, quelle che come costo di produzione vanno dai 50cents all'euro e mezzo, ma vengono vendute alla modifica cifra di 40-60€, come se contenessero veleno di cobra reale?"
"signore non è il costo dell'inchiostro, è il design, il costo della ricerca ! la nostra azienda investi milioni per ottenere cartucce più performanti" ..
"quali? queste? queste uguali a quelle di prima ma che hanno un angolo diverso?"
"si signore, quell'angolo contiene il microchip che le rileva il livello dell'inchiostro e le dice quando sta finendo"
"veramente l'ho disattivato e ho scoperto che volevate farmi buttare via una cartuccia mezza piena"
"oh signore sarà stato sicuramente un errore! che vantaggio avremmo a cercare di venderle più cartucce?"
"non so? Forse perchè utilizzate il modello commerciale rasoio-lametta? mi vendete il rasoio a prezzo irrisorio e mi rifilate le lamette a cento volte il costo?"
" figurarsi signore, è solo una coincidenza che le cartucce costino più della stampante con le cartucce dentro!"
"coincidenza è anche che le discariche sono zeppe dei vostri prodotti?"
"provi un altro produttore, si troverà sulla stessa barca signore"
"è proprio quello il problema.. siete tutti scemi"

Serge Latouche ha individuato nell'obsolescenza programmata uno dei tre capisaldi del consumismo, insieme alla pubblicità e il credito (e aggiungerei io: la faccia da culo). Io ho provato a correre ai ripari, ormai quando compro qualcosa che so riparare lo compro DUE volte, così ho i pezzi di ricambio per la schifezza che mi hanno venduto. Non ha importanza se è un prodotto "professionale" o un prodotto "casual" , si rompono sempre quando vogliono vendermene un altro e non sono più obbligati a riparlarlo. Purtroppo non so riparare le stampanti e tante altre cose, e perciò mi ritrovo nella situazione di tutti, a dover comprare merda d'autore (perchè, nonostante la qualità del prodotto, la vergogna di metterci una firma, non balena mai in testa a nessuno). E così le discariche si riempono, la Co2 aumenta, le risorse finite del pianeta concentrate nelle discariche diventano tossiche, e sopratutto IL PIL AUMENTA! Perchè il PIL è tutto nella vita, se il PIL scende il governo cade, i posti di lavoro diminuiscono, i debiti crescono, e noi non sappiamo uscire da questo circolo vizioso.
Chissà quanti produttori cinesi rimarrebbero sul mercato se dovessero offrire un prodotto con dieci anni di garanzia? Forse uno o due li conosco, gli altri sarebbero spazzati via dal mercato meglio di qualsiasi dazio!

Nel frattempo che scrivo si è bruciata una lampadina, l'avevo comprata insieme ad altre 4 (stesso pacco) e le altre tre si sono bruciate la settimana scorsa. C'è ancora da lavorare sul modello industriale del futuro, perchè se non si bruciano tutte nello stesso secondo, corro il rischio di comprarle separatamente e perciò di comprarne una buona in mezzo a quattro schifose.. se invece compro un pacco da quattro perchè sono andato nel negozio lo stesso giorno, ricomicia la litania del PIL! Ma se questo è il futuro io torno al passato, affilo l'ascia di mio nonno, che compie ormai i suoi 70 anni (l'ascia) e se sperano di venderme una nuova, fatta di plastica, gli tiro in testa prima quella di plastica, e poi quella buona, cosi si fanno un idea di che differenza c'è tra un prodotto di qualità e una schifezza.

Buon consumismo a tutti!
#3334
Citazione di: Eutidemo il 15 Febbraio 2019, 06:12:28 AM
Ciao Inverno.
Guarda che io avevo scritto che, se il TAV comportasse GENERICAMENTE più "costi" (economici e NON economici) che "benefici" (economici e NON economici) , sarebbe NATURALE dire di NO da parte di chiunque; e lo ribadisco qui, in quanto non mi sono mai sognato di limitare il concetto di "costo" o di "beneficio" al solo aspetto economico, bensì al rapporto "generale "costi/benefici, di qualunque natura essi fossero (economici, ambientali, di sicurezza ecc.).
Ed infatti, è OVVIO che lo Stato non solo "può", ma, anzi -almeno secondo me- "DEVE" lavorare "in perdita" economica, se ne scaturiscono benefici superiori di altra più importante natura; ad esempio una rilevante riduzione dei decessi per incidente automobilistico.
E l'esempio del villaggio, che fai tu, è parimenti valido, sebbene, a mio avviso non troppo pertinente al tema.
Ad onor del vero, infatti, nella relazione tecnica che ho commentato, e di cui ho riprodotto le tabelle che ritenevo più significative, non si sono assolutamente limitati al mero rapporto di "costi" e di "beneficii" sotto il solo aspetto economico, bensì hanno esaminato il rapporto generale svantaggi/svantaggi, di qualunque natura esso fosse (economico, ambientale, di sicurezza ecc.).
Quello che invece non condivido della relazione, è il tentativo di "monetarizzare" tutti gli elementi dell'equazione, per poterne trarre un risultato matematico.
Ed invece, secondo me, il problema è che:
a) i benefici e i costi economici, sia pure con una certa approssimazione, possono anche essere quantificati monetariamente;
b) i benefici e i costi "ambientali" e di "sicurezza NON possono essere quantificati monetariamente se non con "estrema" approssimaziome, come nella relazione si è tentato di fare, per rendere comparabili i costi ed i benefici; ed infatti come come sarebbe mai possibile calcolare monetariamente il valore del minori morti per incidente automobilistico derivanti dall'utilizzabilità del TAV? :)
Eutidemo, purtroppo fra ventanni non so se saremo ancora in contatto, ma essendo che ho visto relazioni di questo tipo sbarrellare completamente i numeri persino su periodi annuali, vorrei che ci rivedessimo tra ventanni a farci una bella risata su questa relazione, magari davanti a un bicchiere di vino! Non è cinismo gratuito, è che abbiamo davanti sfide epocali che vanno affrontate in maniera sistemica, non sui tratti di strada (per quanto larga o stretta). Mica scherzavo quando dicevo che fra ventanni saremo sull'orlo dell'estinzione, sono 2 gradi centigradi di questo passo, e in gran parte derivano proprio dai brum brum sulle strade! Peraltro, in 20 anni, le proiezioni demografiche ci danno in discesa sui 40 milioni di abitanti, suppongo che questo abbia un impatto sul numero di merci che viaggiano su strada, ma nessuno al mondo in grado di calcolarne l'incidenza. Tutte queste proiezioni non tengono conto del semplice fatto che esiste l'effetto farfalla e reazioni a catena incalcolabili, si chiama incertezza radicale, quella che gli economisti non vogliono considerare nei loro bellissimi abstract\profezie . Ora siccome i 5s si erano presi in carico la questione ambientale (completamente dimenticata nel paese di ignoranti che siamo) anzichè monetarizzarla su una relazione, mi aspettavo qualcosa di più, in fin dei conti è proprio quel parametro di "bene comune" che un privato o un flusso di cassa non possono tenere conto, perchè guardacaso l'aria è di tutti (anche degli australiani che non c'entrano niente con la tav e non sono calcolati). Invece mi tocca assistere a questo teatrino patetico di una parte che deve accontentare le promesse elettorali fatte in val di Susa, e l'altra che siccome deve portare avanti quest'idea dell'uomo "industrioso e forte" si mette di contro per questioni di carisma del leader.. L'estinzione ce la meritiamo eh! mica arriva a sproposito!
#3335
Le motivazioni sono tante e di vario tipo, da quelle di tipo culturale ad altre basate su teorie pseudoscientifiche di inizio novecento..in generale mi piace riassumerla così: la cannabis è una droga "democratica", basta un vaso e un po di terriccio e chiunque può produrla da solo. Mentre per la maggior parte delle altre serve un vero e proprio laboratorio di produzione, il che richiede materiali, conoscenze, soldi.. e questo riduce notevolmente la platea di possibili produttori, il che rende possibile controllarli (e metterci un bel francobollo di stato) e allo stesso tempo mantiene alto il prezzo generale della droga (di tutte, non solo della cannabis), inoltre da un ottima scusa per sbattere in prigione i poveracci (o i neri negli stati uniti, cosi che non possano votare, come succede nel texas dove più della metà non può presentarsi alle urne, o i migranti in italia, cosi che Salvini possa fare campagna elettorale)
La cannabis comunque ha effetti negativi sui consumatori abituali, gli endocannabinoidi sono particolari sostanze che segnalano l'importanza delle trasmissioni neurali, per questo sotto l'effetto di cannabis tutto sembra "più sgargiante e importante". Ovviamente se per mesi un individuo "falsifica" l'importanza delle proprie esperienze, il giorno che smette tutto gli sembrerà scialbo e poco importante, inducendo apatia e disinteresse generale, che non sono problemi gravi quanto il cancro, ma comunque vanno segnalati onde evitare di credere che l'assunzione non abbia alcun risvolto negativo.
#3336
Percorsi ed Esperienze / Re:Osteria Abisso
14 Febbraio 2019, 20:13:08 PM
Citazione di: sgiombo il 14 Febbraio 2019, 07:43:51 AMLa parte vecchia, vicino all' aquario, é decisamente affascinante, anzi magica.
Sembra di vedere da un momento all' altro spuntare da un vicolo (anzi da "una calata dei vecchi moli, in quell' aria spessa, carica di sale, gonfia di odori") Fabrizio de André o don Gallo (giustamente ricordato da una lapide), o magari la "graziosa" dagli "occhi grandi color di foglia" che "vende a tutti la stessa rosa"
E' interessante vedere come alcune persone (peraltro morte) cambino l'idea che si ha di una città.. in un certo senso le si vede ancora passeggiare nei vicoli come ben descrivi, lasciano un aura intorno a quelli che poi sono semplicemente muri di cemento. E' più interessante rispetto al parco dei Savoia (o altre monumentalità) che sono state progettate con l'intento preciso di mantenere un idea, queste sensazioni invece hanno un carattere spontaneo e intimo, sono davvero spiriti che vagano (concedimelo, visto che hai recentemente "rivalutato" paradiso e inferno) e sbucano dagli angoli. Io onestamente non sono mai rimasto molto colpito da Genova, ma fa parte del mio carattere frugale, non sopporto le città in generale, anche se li ho passato una buona parte della mia adolescenza (partecipando attivamente a tanti movimenti variamente comunisti!) però devo riconoscere che Genova ha un carattere tutto suo, e un fascino particolare. Cosa che ad esempio manca totalmente a La Spezia, città che mi lascia sempre perplesso per la sua "piena vuotezza", sarà perchè non ci vedo camminare gli spiriti, ma sconsiglierei vivamente a Conrad di visitarla!
#3337
Caro Anthony, le analisi della situazione generale del nostro paradigma di sviluppo dicono che fra ventanni (quando la TAV sarà funzionante) probabilmente saremo sull'orlo dell'estinzione, ma suppongo che questo dato non sia stato considerato nei costi delle talpe di montagna.. Vogliamo prendere seriamente una analisi costi-benefici quarantennale, invece che considerarla la supercazzola che evidentemente è (chiunque la faccia), facciamolo pure.. ma sul ruolo del pubblico io proverei a fare argine. Se il pubblico non è capace di andare oltre ad un analisi del flusso di cassa, possiamo tranquillamente chiudere lo stato e appaltare tutto alla cocacola, che ha sicuramente commercialisti migliori di DiMaio (a suon di governare così, prima o poi qualcuno lo proporrà davvero). Stando ad un calcolo di bottega potremmo anche privatizzare il SSN no? che ci frega di curarci se è in perdita? Non curiamoci, o curiamo solo i ricchi, non saremo certo dei pionieri a riguardo! Io mi aspetto da chi è al governo che al di la della cassa, sappia anche dare un progetto complessivo di paese, che tenga in conto un panorama ben più ampio del miliardo qui miliardo la su periodi secolari. I 5s sembravano voler aprire un dibattito più ampio, ma poi si sono incartati sulle stampanti 3d e siamo fermi al palo. Malissimo. Saluti.
#3338
Citazione di: Eutidemo il 14 Febbraio 2019, 14:30:00 PMEd infatti, mi pare ovvio che, se il TAV comportasse più costi che benefici, sarebbe NATURALE dire di no da parte di chiunque! ;)
No, questa è una concezione aziendale, lo stato può lavorare "in perdita" economica se ci sono benefici di altra natura.
Ti faccio un esempio più piccolo, c'è un villaggio qui da me che ha 4 abitanti, una  frana ha portato via due kilometri di strada che raggiunge il villaggio. Indovina cosa succederebbe se dovessimo decidere in base ai "costi benefici"? Questi quattro poveracci rimarrebbero isolati dal mondo perchè non conviene rifare due kilometri di strada solo per loro. Eppure la strada la si fa, perchè questi hanno diritto di tornare a casa loro.
L'idea che si ragioni solo in termini di "costi benefici" è un idea maturata in quelle menti bacate che pensano che lo stato si gestisca come una "grande azienda", la stessa concezione che vede l'appalto come un gigantesco albero della cuccagna dove ingrassare allegramente alle spalle dei contribuenti. SE i 5s vogliono cambiare paradigma, a mio avviso, la prima cosa da fare è non ragionare per costi-benefici (o almeno non unicamente) e motivare le loro scelte e alternative..
#3339
Onestamente non me ne frega niente dei costi-benefici della TAV. I 5s dicono di non volerla perchè opera appartenente ad un paradigma passato dello sviluppo economico. Perfetto, finanzino e ci indichino quale è il paradigma futuro (sperando non sia la stampante 3d) del trasporto merci.
Si può dire NO, anche se comporterà più costi che benefici, l'importate è dire a cosa si dice SI (e finanziarlo), altrimenti si rimane nel limbo.
#3340
Attualità / Re:Gilet jaunes: non sbagliano un sabato.
14 Febbraio 2019, 13:34:16 PM
Citazione di: Ipazia il 13 Febbraio 2019, 21:25:11 PML'Europa stessa pullula di paradisi fiscali dove i capitalisti europei eludono le tasse e delocalizzano. Con in testa la miracolata dai contribuenti italiani che si chiamava FIAT. Eutidemo puoi nerettare tutto il forum, ma non la verità dei fatti.
La Svizzera non sta in Europa. Vuoi indovinare la differenza con il Lussemburgo? Se un giorno la commissione eu non sarà presieduta da un lussemburghese, magari si riuscirà a sanare questo pasticcio (progressi sono stati fatti), mentre con la Svizzera stai zitta e muta (o ti prendi un dito medio). Posto che NON posso difendere l'attuale (e neanche il passato) estabilishment europeo per decenza , immaginare che chiusa l'esperienza Eu, situazioni come quella dei paradisi fiscali migliori (ma non solo quella) è oltre al ridicolo, è direttamente carnevale (il periodo è giusto, ma tratteniamoci!).
#3341
Tematiche Spirituali / Re:Lo spirito privo di sensi
13 Febbraio 2019, 17:33:59 PM
Citazione di: anthonyi il 13 Febbraio 2019, 13:27:54 PM
D'accordo sul fatto che tutti testi tramandati, in forma orale o scritta, ma vorrei capire meglio su che basi scrivi la parte in grassetto.
Un saluto.
Le basi sono chiare anche a te, che certamente saprai che dall' interpretazione "spoglia" e filoebraica di Marco si passa alla metafisica ellenica di Giovanni, e il concetto del paradiso (e del regno di Dio) vanno di pari passo, cosi come cambiando la chiave di violino lo spartito cambia da cima a fondo. Ti dirò la verità ricordo alcuni passi che potrei citare "contro" la tua citazione, ma possiamo fare uno sforzo ed evitare di sbudellare i testi e incrociare citazioni? Il significato di un testo lo si prova a cogliere quando si è arrivati all'ultima pagina, e lo si considera nel suo intero.. Se vogliamo fare analisi orizzontali del testo, frase per frase, lo si può anche fare..ma non penso che abbia alcun significato per un credente... In fin dei conti, se dovessi "fidarmi di Gesù" (cioè di quanto riportato in NT) egli chiaramente aspetta la venuta del regno di Dio in tempi brevissimi (vedi per esempio MC 1,14-15 , ma altre dieci citazioni), prima della morte degli apostoli.. Quindi se dovessi fidarmi di ciò, potrei solo concludere che il "treno è passato" ormai e che in giro rimangono solo persone che non riescono a farsene una ragione. Facciamo che per sta volta non mi fido, e provo a capire oltre!
#3342
Tematiche Spirituali / Re:Lo spirito privo di sensi
13 Febbraio 2019, 10:01:53 AM
Citazione di: anthonyi il 13 Febbraio 2019, 08:03:18 AM
Ciao Sari, questa è la tua interpretazione del Cristianesimo, meglio ancora del Cristianesimo Paolino. Nei Vangeli Gesù ci dice che dopo la morte gli uomini saranno come gli angeli del cielo, e io tenderei a dare più fiducia a Gesù che a Paolo.
Un saluto.
L'analisi di Sariputra a me pare contenga un messaggio più rappresentativo delle prime forme cristiane, con pochi aggiustamenti potrebbe adattarsi a Paolo, allo gnosticismo, o ad un gran numero di altre "eresie". Il punto è che tu dici di fidarti di Gesù, ma in realtà ti fidi di una frase contenuta nel canone cattolico tramandata oralmente per mezzo secolo e riportata da testimoni non oculari in forma scritta in chiara contraddizione con testi contemporanei. Nonostante tutti gli sforzi dell'ortodossia ecclesiastica di cancellare un passato dove le interpretazioni del fatto cristiano erano molteplici, la storia le ha riportate a galla, e mentre storicamente si può fare una gerarchia delle fonti, il credente ha fede in ciò che vuole (al di la delle date), dimostrando una volta per tutte che non c'è un vero cristiano come non c'è un vero scozzese. A me pare lampante che il cristianesimo non sia la religione DI Gesù ma SU Gesù, perciò se davvero ti fidassi di Gesù, stando a quanto esso dice nel canone, staresti celibe e disocuppato in attesa dell'apocalisse, ma non credo sia il caso!
#3343
Citazione di: sgiombo il 10 Febbraio 2019, 09:13:26 AM
Premesso che non seguo il F. d. S. dai tempi di Bobby Solo e Gigliola Cinquetti (apprendo qui e ora la notizia), mi sembra il solito involontario assist a Salvini (o anche direttamente autorete) da parte di quei coglioni (oltre che schifosi nemici del popolo da trattamento alla Robespierre - Stalin!) del PD.

Una volta di si diceva: "Chi Dio vuol rovinare, prima lo accieca".

Comunque nell' Italia di oggi un uomo di spettacolo o calciatore di successo di origini extracomunitarie é un italiano "di origini extracomunitarie" come Barak Obama é un amerikano "negro".
Anche se cambierei quasi tutti i sostantivi, sono d'accordo sulla dinamica che racconti. Comunque funzioni il sistema di voto, le persone che votano evidentemente volevano dare un messaggio di political correctness, non ha nessun senso pensare che sia necessaria una manipolazione del voto (del PD?), ci sono persone normalissime nel pubblico che sostengono chiaramente posizioni multiculturali e le vogliono dimostrare. Non sono sicuro invece che sia un assist a Salvini, anche se è vero che sicuramente istigherà ancor di più chiunque soffra la sindrome della "nazione usurpata", dipende molto da come poi la cosa viene effettivamente strumentalizzata. Però d'altro canto è vero che queste operazioni "pubblicità progresso" storicamente hanno mandato Salvini al 33, non tenere in considerazione le paure della gente e agitare stendardi pedagogici porta pochi frutti (probabilmente anche per i pessimi attori).
#3344
Non vorrei essere fiscale, ma ho come il sospetto che quando un topic su Dio arriva a Prodi e Berlusconi, si può dire o che l'argomento è esaurito o che i contendenti sono esausti .. :)
#3345
Sgiombo, per il semplice fatto che non vuoi ammettere si tratti di religione, non ti rendi conto che quello che succede in Venezuela è semplicemente quello che accade nelle religioni (da libro di testo, senza necessità alcuna di interventi esterni) quando un movimento religioso perde il proprio leader carismatico e appunta come suo successore un gozzovigliante rampollo senza arte ne parte. La fine di Maduro è scritta "nelle cose", lascia perdere i capitalisti, che per quanto ovviamente responsabili, nel caso del Venezuela, sono il meno responsabili possibile.