Ciao Iano.

Il gemello colpevole, facendosi tranquillamente riprendere sul luogo del delitto e lasciando tracce del proprio DNA, secondo me punta sul fatto che gli investigatori non riusciranno mai a capire chi ha ucciso la vittima, cioè, se lui o suo fratello; e, quindi, con probabile "salvezza processuale" di entrambi.
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Quanto al comportamento del gemello innocente:
- se protesterà la propria innocenza e accuserà l'altro, si verificherà una situazione di "stallo" che, probabilmente, porterà all'assoluzione di entrambi (come accadde nel processo Bebawi);
- se, invece, accuserà se stesso scagionando l'altro, in effetti, il vero colpevole, potrebbe essere preso da qualche scrupolo di coscienza, in quanto si tratta pur sempre di suo fratello.
Ed infatti, un conto è puntare ad una situazione di "stallo" che, probabilmente, porterebbe all'assoluzione di entrambi, e un altro conto, invece, è mandare un fratello in galera al posto proprio.
Per cui il gemello assassino, in tal caso, potrebbe essere effettivamente indotto a costituirsi; a meno che non "mangiasse la foglia", e, quindi, evitasse di cadere nella trappola.
Però, secondo me, tu hai ragione; ed infatti, anche secondo me, varrebbe comunque la pena di provare a farcelo cadere.
Non si sa mai!
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Un saluto!

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