Mettetela come volete, ma resta il fatto che:
Il divenire o é casuale oppure deterministico (magari in senso "debole" ovvero probabilistico-statistico; che significa comunque che non c' é caos, bensì un certo per quanto limitato ordine e costanza sia pure non "ferrea" ma relativa, limitata; o meglio c'é ordine e necessità deterministica nelle proporzioni nelle quali in numeri sufficientemente grandi di casi di distribuiscono le conseguenze degli eventi, ciascuna delle quali singolarmente presa é casuale, ovvero indeterministica).
E il divenire deterministico non implica necessariamente l' esistenza di Dio; é compatibilissimo anche con l' ateismo.
Ma se siamo stati creati da Dio, allora o Dio ha imposto al creato -noi compresi- un divenire deterministico, e allora le nostre azioni, per quanto lontane dall' inizio da Dio impresso all' universo, sono comunque conseguenza di causazione divina (per quanto mediata da una catena cause-effetti lunga quanto si voglia), e dunque Lui é responsabile per le nostre azioni.
Oppure ci ha creati liberi = non Intrinsecamente determinati (da come siamo stai da Lui fatti) nelle nostre azioni.
Ma questo significa che non agiamo in conseguenza di come siamo (più o meno buoni), bensì a casaccio, e allora le nostre azioni non possono avere portata etica, non possono essere conseguenza (e dunque dimostrazione) di maggiore o minore bontà o cattiveria (da parte nostra; ma a ben vedere, in realtà, sia pure indirettamente, da parte di Dio che così ci ha fatti), ma solo conseguenza (e dunque dimostrazione) di maggiore o minore fortuna o sfortuna (comunque sempre appioppataci da Dio, se siamo sue creature).
Il divenire o é casuale oppure deterministico (magari in senso "debole" ovvero probabilistico-statistico; che significa comunque che non c' é caos, bensì un certo per quanto limitato ordine e costanza sia pure non "ferrea" ma relativa, limitata; o meglio c'é ordine e necessità deterministica nelle proporzioni nelle quali in numeri sufficientemente grandi di casi di distribuiscono le conseguenze degli eventi, ciascuna delle quali singolarmente presa é casuale, ovvero indeterministica).
E il divenire deterministico non implica necessariamente l' esistenza di Dio; é compatibilissimo anche con l' ateismo.
Ma se siamo stati creati da Dio, allora o Dio ha imposto al creato -noi compresi- un divenire deterministico, e allora le nostre azioni, per quanto lontane dall' inizio da Dio impresso all' universo, sono comunque conseguenza di causazione divina (per quanto mediata da una catena cause-effetti lunga quanto si voglia), e dunque Lui é responsabile per le nostre azioni.
Oppure ci ha creati liberi = non Intrinsecamente determinati (da come siamo stai da Lui fatti) nelle nostre azioni.
Ma questo significa che non agiamo in conseguenza di come siamo (più o meno buoni), bensì a casaccio, e allora le nostre azioni non possono avere portata etica, non possono essere conseguenza (e dunque dimostrazione) di maggiore o minore bontà o cattiveria (da parte nostra; ma a ben vedere, in realtà, sia pure indirettamente, da parte di Dio che così ci ha fatti), ma solo conseguenza (e dunque dimostrazione) di maggiore o minore fortuna o sfortuna (comunque sempre appioppataci da Dio, se siamo sue creature).