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Messaggi - viator

#3376
Salve 3èdcio3 : Non tutti i credenti, naturalmente. Solo i credenti passivi, quelli portati a credere per inerzia, abitudine, in modo acritico e pedissequo. Poi ci sono quelli che approfondiscono, soppesano, capiscono e sanno distinguere gli aspetti spiritualistici da quelli superflui, vuotamente tradizionali, assurdi della religione.
Ma la massa sulla quale prospera la religione è del primo tipo. La minoranza dei credenti del secondo tipo è invece quella che, pur inconsapevolmente, la religione tende a demolirla.Saluti.
#3377
Salve Paul11. Stiamo scrivendo nella sezione "Spiritualità" e quindi io ero intervenuto cercando di rispettare tale ambito, formulando una serie di affermazioni che personalmente magari non condividevo ma circa le quali chiedevo la tua opinione, che non hai esplicitato.
Stabilito che tu sia il credente ed io lo scettico (o mi sbaglio?), la tua risposta consiste nel chiedermi di giustificare alcune cosucce.
In realtà né tu né io dovremmo giustificare alcunché (tu perché la fede non richiede conferme, io perché sarei comunque scettico su tutto).
Andiamo invece avanti per amor di dialettica, almeno da parte mia. Cercherò ancora di pormi in ottica fideistica non negando le tue asserzioni. Col diritto di commentarle, però.
Cito : ".....dice che Dio prima creò il nulla e poi lo riempì con il Creato". Sarà pure vero. Una tale frase può però secondo me venir così svolta : All'inizio c'era Dio il quale un bel dì creò il nulla (cioè la mancanza di alcunché, incluso Dio stesso). Quindi Dio (che mancava, visto che un nulla non può esistere con dentro un Dio), decise di riempire il nulla con il Creato (il Mondo). A questo punto la frase da te citata implica che da quel momento prese ad esistere un Creato/Mondo privo del Creatore Dio, visto che quest'ultimo aveva deciso di riempire (=colmare completamente escludendo tutto il resto) il nulla senza quindi lasciare posto per sé.
A mio parere la fonte autorevole da te citata avrebbe potuto assai meglio scrivere " Dio (l'Assoluto) decise di trarre da sé una propria parte (il relativo) costituita dal Creato che in seguito l'Uomo riconobbe essere di origine divina benché distinta da Dio e chiamò Mondo".
Infatti l'atto creativo non ha proprio niente a che vedere con il nulla, dal quale è noto non si possa trarre alcunché.
Cito ancora : "....perché sei tu che credi di venire dal nulla....". Inoltre ed infatti io non penso affatto di venire dal nulla. Io mi considero un'umile frammento del Mondo dal quale provengo ed al quale torneranno sia la mia sostanza (il mio corpo) che la mia forma (la mia anima).
Ricito : "Dipende cosa intendi per natura indifferente. Non è un soggetto senziente la natura.". Infatti la natura non può essere empatica verso l'uomo dal momento che non è senziente. Essa non è contradditoria in sé. cioè al proprio interno. La contraddizione è tra un Dio che i credenti pensano empatico verso l'uomo quale sua creatura prediletta ed il fatto che Dio abbia voluto anche creare un tramite tra sé e l'uomo (la Natura/Mondo) che non mostra nessuna speciale predilezione per noi umani.
Ancora : "Dio lo antropomorfizzi ?". Mi stai dando del vostro. I miei ragionamenti precedenti, come ho detto, sono stati fatti nel tentativo di accettare e di esprimermi secondo una modalità fideistica che in realtà non condivido affatto.
Dio, cioè l'essere supremo e totalizzante, non può che includere tutto, quindi anche ciò che è umano. Quindi esso (egli?) è sovrumano nel senso che include - tra infiniti altri contenuti - anche l'uomo. Questa è la mia posizione. L'antropomorfizzazione la fanno i credenti che lo dipingono con la barba, lo fanno celibe ma con un figlio e pensano che passi una parte del suo tempo a sbirciare nelle camere da letto di credenti e non credenti.
Infine : "Nella tua logica io ho una possibilità in più che tu non hai, Perchè se riduciamo Dio ad una semplice sommessa se perdo al massimo sono come te, finisco in polvere, nel nulla e amen,Ma se ci fosse Dio? Affari tuoi.". Quindi sembra che la tua e non solo tua fede sia ispirata da un fine speculativo, opportunistico ?.
I fedeli credono in Dio solo perché sono afflitti dall'incapacità di concepire il mondo privo di sé stessi.
Per questa ragione accettano di essere nati ma rifiutano l'idea di dover morire.
Devo essere crudo. Perché mai l'uomo deve credere nell'immortalità propria, dei propri cari e dei propri simili e non si sogna di credere nell'immortalità di altre forme di vita? Semplice, perché è (magari comprensibilmente) egoista, vanitoso e superbo. Io (noi) semo er mejo e de li artri ce po' fregà dde meno !!.
#3378
Salve Paul11. "la natura da qualche parte è stata creata": tua affermazione, ed io sono d'accordo.

Bèh, non è detto che Green Demetr o la scienza o Viator riescano a darti una spiegazione. Ma ciò non significa certo che altri - te compreso - siano in grado di farlo.

Credo tu pensi che la creazione sia stata opera divina, ed io potrei fingere di essere d'accordo.

L' atto della creazione non può consistere nell'evocare, trarre qualcosa dal nulla. Spero tu sia d'accordo.

Quindi la creazione non può che essere consistita - da parte di Dio - nel trarre da sé una propria parte che l'uomo ha riconosciuto come distinta da Dio (altrimenti non l'avrebbe chiamata natura) ma che qualcuno poi ha iniziato a concepire come parte e manifestazione di Dio. Spero tu sia d'accordo.

La natura è indifferente ai destini umani. Spero tu sia d'accordo.

Questo non significa necessariamente che Dio, nella sua interezza, sia insensibile ai destini umani.

Quindi la natura potrebbe risultare solo uno strumento divino apparentemente contradditorio. Spero tu sia d'accordo.

Beh, ora vedi tu se riesci a dare a Green Demetr, a Viator od alla scienza una spiegazione di tale (magari solo apparente) contraddizione.

Non potrai darcela, e ciò non significa che qualcuno abbia ragione o torto. Spero tu sia d'accordo.

Vedi, gli uomini di fede possono chiedere agli scettici di rendere conto razionalmente del loro scetticismo.

Sono gli scettici che sanno benissimo quanto sia inutile chiedere agli uomini di fede la giustificazione razionale della loro fede. Spero tu sia d'accordo. Salutoni.
#3379
Tematiche Filosofiche / Re:AFORISMI SPARSI
02 Giugno 2018, 13:29:45 PM
Salve Sgiombo. Vedo che hai commentato ampiamente la raccolta di aforismi da me presentata. Ottimo lavoro.

Non entro nel merito di quanto hai annotato, anche perchè trovo che le nostre ideologie siano ampiamente diverse e comunque, dal mio punto di vista, gli aforismi sono delle massime che vorrebbero affermare (secondo la personale visione di chi li crea) delle verità soggettive generali e riassuntive al di là del loro significato letterale, etico od ideologico nonchè di ogni loro validità o smentibilità particolari.

Io li considero dei "proverbi filosofici". Di fronte al proverbio "rosso di sera, bel tempo si spera" io trovo inutile il precisare che talvolta capita che piova all'indomani di una serata con cielo infuocato. Certo, il proverbio può venir trovato privo di fondamento da chiunque. Salutoni.
#3380
Tematiche Filosofiche / AFORISMI SPARSI
01 Giugno 2018, 20:09:53 PM
Salve. E' venuto il momento della ricreazione. Anche se solitamente durante la ricreazione i bimbi si divertono e gli adulti (specie se inclini alla filosofia) si annoiano. Perciò decido di somministravi un pacco di noiose riflessioni. Mi scuso se non cito fonti / autori ma ciò e dovuto (voi non ci crederete !) semplicemente al fatto che sono tutte di autore ignoto.


  • L'amore è solo egoismo alla stato puro in quanto consiste nel volere a tutti i costi chi o ciò che si ama.
  • L'uomo ha assai più bisogno di speranza che di verità.
  • Il male non esiste. Come il buio è semplice assenza di luce, il male è solamente la latenza del bene.
  • Invecchiare significa abitare una stanza sempre più grande ma dalle finestre sempre più piccole.
  • Io sono ciò che resterà di me dopo che mi sia separato da tutto ciò che è separabile da me.
  • Quanti mondi ci sono a questo mondo, e la gente non li conosce, e continua a credere nell'esistenza di un altro mondo!.
  • La pubblicità è quella attività che si occupa dello sfruttamento dell'unica risorsa inesauribile : la stupidità umana.
  • Cinico ed un poco volgare : i giovani hanno tutta la vita davanti, i vecchi si direbbe ce l'abbiano didietro.
  • L'eccessiva considerazione degli italiani per la propria furbizia ha fatto dell'Italia uno stupido Paese.
  • L'Italia è quel Paese in cui molti hanno un poco di potere e nessuno ha un briciolo di responsabilità.
  • Gli Italiani sono un popolo inaffidabile, i tedeschi un popolo pericoloso.
  • L'Italia è l'unico Paese al mondo che ospiti sul suo suolo tre Capitali. Basta ciò per capire tutti i suoi contenuti e tutte le sue vicende.
  • L'amore è un sentimento ed il matrimonio un contratto: secondo alcuni in ciò non c'è la minima contraddizione.
  • La migliore unione tra due persone è quella di due egoismi che riescano a soddisfarsi a vicenda.
  • Definizione di donna: l'incomprensibile indispensabile.
  • Un uomo deve saper governare la propria donna con il solo sguardo; la donna deve saper governare il proprio uomo con il solo sorriso.
  • In Italia non esiste una classe dirigente ma solo delle classi digerenti.
  • Certe donne sono così naturalmente eleganti che quando camminano al sole lo si può capire anche solo dalla loro ombra.
  • L'analisi conduce al nulla, la sintesi al tutto.
  • Malizioso: le donne sono come le nebbie: alcune sono impenetrabili, altre no.
  • L'odio spesso non è altro che lo scheletro dell'amore, al quale quest'ultimo si aggrappa solo perchè più robusto.
  • Soltanto la natura io amo a dismisura avendo d'altre cosa avuto la misura.
  • Del giovane è il volere senza sapere, del vecchio il sapere senza potere.
  • Cosa siano lo spazio come immensità ed il tempo come eternità e possibile scoprirlo solo dalla cima di una montagna.
  • Ogni mattina assisto ad un concorso di bellezza con due soli partecipanti: tu, amor mio, e l'alba.
  • Se tutti possedessero un briciolo di pazienza ed un pugno di buon senso, non occorrerebbe scrivere alcuna legge.
  • Nè dell'essere nè del nulla si può capire che siano.
  • Essere : insieme del percepibile e del concepibile.
  • Nulla : insieme dell'impercepibile e dell'inconcepibile.
  • La scienza si occupa di nuove prospettive, la fede di antichissime speranze.
  • La gente crede vero solo ciò in cui spera e spera vero solo ciò in cui crede.
  • L'uomo, figlio sciocco della natura, tende a dimenticare ciò da cui dipende e ad apprezzare fuori misura ciò a cui tende.
#3381
Salve. Occorre aggiungere che, alle contraddizioni palesi, evidenti, stridenti per il senso comune si aggiungono quelle nascoste. Apparenti ovvietà che, approfondite, mostrano insospettate contraddizioni tra i loro termini.

Valga per tutte (ce ne sono infinite) l'esempio degli organismi unicellulari che si riproducono per mitosi (cioè attraverso la separazione, distanzamento e distacco di due metà identiche). Come considerate voi il fatto che un organismo, attraverso un unico processo, muoia, si divida, si moltiplichi e rinasca raddoppiato ?? Principio di non contraddizione !!! Non è questo forse un meraviglioso esempio di come la natura si prenda beffe della ridicola "logica" di noi umani ??

Resta il fatto che, secondo me ed in accordo con una mia certa visione monistica, non esistono contraddizioni reali ma solo antinomie.

Voglio provare a lanciare una amichevole sfida. Trovare e riportare in questo "thread" (Dio, quanto odio certo anglicismo dilagante!) questioni ed esempi di contraddizioni (concettuali ma anche comportamentali se a sfondo psichico) che poi gli utenti (io per primo, anche se dalle profondità della mia ignoranza) dovranno provare a giustificare (cioè a motivare e spiegare attraverso la debole logica umana).


Buone cose a tutti.
#3382
Attualità / Re:PDR
31 Maggio 2018, 13:06:52 PM
Salve Bluemax. l'ultimo "tuo" intervento è di argomento attuale ed interessante, benché ovviamente di contenuto opinabile. Ciò che non capisco è il senso del presentare in un Forum un così corposo copia-incolla tratto da un blog altrui. I Forum dovrebbero ospitare le autonome convinzioni, dichiarazioni, escogitazioni degli Utenti. Io frequento Logos perché, a differenza di troppi altri forums, i suoi contenuti non provengono dal suo esterno e non contengono - per altro verso - beceri o ridicoli commenti monosillabici conditi da onomatopee, insulti,  faccine e grafiche insignificanti o surreali.
Intendiamoci, considero il tuo un peccato veniale che tra l'altro non desidero contrastare. Ma mi sono permesso di formulare la presente osservazione. Salutoni
#3383
Tematiche Culturali e Sociali / Europa
29 Maggio 2018, 23:00:01 PM
Salve. Argomento di grande attualità. Europa sì, Europa no, Europa....dipende !!

Circa il ruolo italiano (anzi il ruolo di un qualsiasi Paese dell'Unione) in Europa occorre lasciar perdere ogni genere di retorica idealistica e chiedersi per quale ragione ciascun Paese dell'Unione, quando è stato il momento di decidere, ha optato per il "sì".

Le motivazioni sono state di tre generi : per i Paesi prosperi, la speranza di ampliare la propria influenza, per i Paesi con problemi, la speranza di ottenere un contributo alla loro soluzione. Per tutti i Paesi, la speranza di veder realizzata una sinergia che oermettesse di affrontare la ormai imminente globalizzazione planetaria affermando la vitalità del nostro Continente o quanto meno il non vederlo soccombere alle Potenze planetarie extraeuropee.

Ora, è chiaro che una simile logica prevedesse un aumento di influenza dei Paesi prosperi e stabili ed una calo di indipendenza e di influenza per quelli meno prosperi e meno stabili. Ciascun Paese doveva prenderne atto in modo non ipocrita.

Ciascuno di voi veda intanto in quale delle due categorie l'Italia si collocava allora e si colloca ora.

Ora siamo in una situazione per la quale una parte dell'opinione pubblica (non solo da noi) crede di aver capito che l'Europa stia creando ai Paesi meno influenti più problemi di quelli che intendeva risolvere. In particolare crede che direttive, vincoli e sacrifici proposti od imposti dai Paesi più prosperi servano essenzialmente ad avvantaggiare chi li propone ed impone.

Un'altra parte è invece convinta che tutto ciò sia necessario per continuare a godere di una tutela che, benché magari interessata da parte dei Paesi più prosperi ed influenti, risulterà utile per produrre - a termini certo non immediati- quelle soluzioni che i Paesi meno prosperi non riescono a rimediare da soli.

Secondo me l'Italia, che al proprio ingresso (ed ovviamente alle e nelle condizioni di allora) poteva vantare una qualche influenza, con il tempo l'ha inesorabilmente vista diminuire. E non a causa di interessi ed intrighi di altri Paesi dell'Unione (in tutte le compagnie ci sono interessi ed intrighi), bensì per proprie colpe e carenze.

Naturalmente ciò è pubblicamente un tabù.

Il fatto è che il nostro Paese è stato abituato dalla "demagogia del consenso" a vivere costantemente al di sopra delle proprie possibilità (e ciò non significa negare - anzi lo conferma - il fatto che estesi strati della popolazione abbia sempre vissuto in prossimità dell'indigenza!! - se metà del popolo vuole vivere alla grande, ovvio che ciò avverrà a spese dell'altra metà)).

Una cultura provinciale, periferica rispetto all'Europa, non ha fatto che enfatizzare miti e valori di basso livello che creavano l'illusione di avere il paradiso a portata di mano. Bastava acquistare un poco di più.

Ora che i nodi per noi stanno venendo al pettine, molti vorrebbero che l'Europa si occupasse solo di risolvere i nostri problemi (che abbiamo allegramente lasciato si deteriorassero) lasciando però che noi si continui a vivere come ci piace.

Eh no, miei cari.........non funziona proprio cosi !!!


#3384
Tematiche Culturali e Sociali / Re:Stupore
29 Maggio 2018, 21:31:52 PM
Salve. Per Jacopus : Ho il sospetto che ci sia diversa gente stupita e smarrita davanti ai contenuti del nostro Paese. Soprattutto stupita  davanti a quelli del nostro passato e smarrita davanti a quelli del nostro presente. Per pura combinazione hai anche tu individuato undici nostre glorie. Vediamo :

1 - gloria del passato.
2 - gloria del passato.
3 - gloria del passato (fortunatamente ancora sfruttabile).
4 - merito non certo nostro e certo non ben tutelato da noi.
5 - vero, anche se con i nostri limiti quantitativi.
6 - vero, da noi hanno sempre contato più gli stomaci dei cervelli.
7 - vero, è per quello che tutti fanno i loro comodi a casa nostra. Circa la nostra immunità dagli attentati, la mie ipotesi sono due ed assai diverse dalla tua : o il nostro viene considerato un paesucolo innocuo e tremebondo (vedi Pulcinella) nonché simpatizzante per la causa arabo-islamica, oppure (vedi ipotizzate trattative stato-mafia) qualcuno ha dato garanzie del genere "venite pure qui, non vi romperemo le scatole, fate vostri affari ma gli attentati andate a farli all'estero".
8 - vero. Non costano nulla a chi le ospita (paga Pantalone) ed essendo anticolonialiste (il nostro misero passato coloniale è stato anch'esso da burletta) non si immischieranno mai negli affari dei paesi ospitanti, limitandosi a tapparsi in caserma all'eco del primo petardo che giunga da fuori.
9 - vero, anche se con costi spropositati all'efficienza complessiva.
10 - vero. Infatti la tragedia sta nell'insanabile squilibrio con altre "aree produttive" del Paese.
11 - vero, anche se purtroppo ennesima gloria del passato. Facciamo così : per ripianare debiti, disavanzi e deficit chiediamo all'ONU (non all'Europa, che risulta finanziariamente troppo debole) di provvedere a farsene carico a tempo indeterminato. Ciò a titolo di premio per i meriti storici da noi accumulati in passato. Potremmo farlo (per fornire maggior forza ed autorità alla nostra richiesta) assieme all'Egitto (piramidi), all'Iraq (Torre di Babele), alla Cina (Grande Muraglia), ad alcuni Paesi americani (Maya, Atzechi, Incas etc.).
#3385
Tematiche Culturali e Sociali / Stupore
29 Maggio 2018, 15:37:46 PM
Salve. Sono profano di storia, di sociologia e di politica. Sto assistendo con stupore alle italiche vicende di questi tempi.
Ma come fa un Paese come il nostro, così ricco di risorse, a ridursi in questo stato?

Un Paese così completo ! Dalle Alpi alle (quasi) piramidi,  dai fasti dell'impero romano a quelli del rinascimento a quelli della Chiesa, dal fascismo all'antifascismo al comunismo sfiorato per un pelo, dai geni ai malandrini, dal cibo al pallone.......................!!

Un Paese, dicevo,  pieno, anzi grondante di risorse ! Contiamone le principali :


  • Siamo la periferia dell'Europa. Ovvia risorsa che ci permette di far da ponte con quel faro di civiltà che è sempre stato (soprattutto in tempi recenti) il Mediterraneo.
  • Siamo l'emblema dell'etereogeneità etnico-culturale (vedi Alto Adige contro Calabria). Ovvia risorsa che ci ha creato il vantaggio di poterci dedicare - sino ai nostri giorni e senza speranze di soluzione - alla questione meridionale.
  • Abbiamo, diffusissima, la risorsa dell'alta spiritualità fideistica che ci permette il vantaggio di ospitare la Santa Sede che tanto ha tra l'altro sempre fatto per dare sollievo alle finanze dello Stato italiano.
  • Abbiamo la risorsa delle tradizioni sociorurali, la quali ci consentono di mantenere ben vegeti fenomeni quali mafia e n'drangheta.
  • Abbiamo la risorsa dell'acuto ed inestirpabile spirito imprenditoriale, il quale ci impedisce di pensare al capitale come strumento finanziario e quindi ci permette invariabilmente di reinvestire ogni centesimo in attività produttive.
  • Abbiamo la risorsa della previdenza la quale ci permette di accantonare a titolo personale tutte le somme che vengono sottratte alla collettività (evasione fiscale, inefficienza, corruzione etc.) lasciando che sia lo Stato ad indebitarsi.
  • Abbiamo la risorsa dell'ospitalità, la quale si svolge nell'accogliere senza battere ciglio tutti quelli che decidono di giungere a casa nostra senza preannunciarsi.
  • Abbiamo la risorsa della furbizia che ci permette di eccellere individualmente in tale abilità, contribuendo con ciò a fare globalmente dell'Italia uno sciocco Paese.
  • Abbiamo la risorsa del saper goderci la vita, poichè per noi la vita è solo cibo, calcio e sesso.
  • Abbiamo la risorsa del primato nel Diritto che ci permette di avere in vigore circa 150.000 leggi contro (esempio) le 25.000 della Gran Bretagna.
  • Abbiamo la risorsa del saperci arrangiare senza sporcarsi le mani, che ci permette di dedicarci quasi solo a maneggiare beni senza sporcarci per produrli.
L'elenco potrebbe proseguire, ma tanto basta per impedirmi di capire il perchè della apparente decadenza del nostro Paese.

Avete commenti da fare ?? Saluti a tutti.
#3386
Salve. Per Donalduck : riporto :"Quindi in sostanza stiamo parlando di qualcosa che non si può conoscere, sul quale non esiste alcun appiglio razionale. Resta un mistero da dove sia spuntata questa roba. Se ti dicessi: esiste la Pincopallinità, che però non è né raggiungibile né accessibile alla ragione, ma tuttavia esiste (in che senso?) e si può avere soltanto "fede" in essa (ma cosa mai mi dovrebbe portare ad avere questa fede?) credo che potresti avere qualche buon motivo di dubitare della mia lucidità mentale. Per quale motivo se si sostituisce "Pincopallinità" con "Verità" le cose dovrebbero cambiare?".

"....ma tuttavia esiste (in che senso?)....": nel senso che produce degli effetti. E' questo il senso dell'esistere.

"...."(ma cosa mai mi dovrebbe portare ad avere questa fede?)...." : la speranza. E' questo il senso della fede, e tutti noi non possiamo fare a meno di sperare in qualcosa. Come minimo, tu ed io abbiamo speranza che venga data ragione al nostro argomentare.

La ragione vive di evidenze, la fede di speranze. Salutoni.
#3387
Salve Kobayashi. Naturalmente non condivido i presupposti fideistici della tua replica, ma voglio farti i miei complimenti per la serena "ragionevolezza" (anche se l'argomento fa parte dell'irrazionale) della tua replica. Saluti sinceri.
#3388
Salve. Per Kobayashi : "il peccato è oscurità, sofferenza, dolore.......".

Un qualsiasi atto può venir trovato peccaminoso da chi lo compie a seconda dalle dottrina in cui crede o della convinzione personale da cui è animato nel compierlo.

Esistono atti innocui e piacevolissimi che alcuni trovano insopportabilmente peccaminosi (il sesso ?).

Esistono atti disastrosi e terribili che alcuni trovano non peccaminosi, ma doverosi (il fanatismo religioso ?).

Il peccato è come lo descrivi solo per chi sia cresciuto senza sviluppare una sufficiente indipendenza di giudizio. Saluti.
#3389
Salve. Per Socrate78: Mio (permettimi) caro.........Ma nessuno crede in Dio allo scopo di poter esercitare bontà ed altruismo.

La fede risponde al desiderio atavico di trovare un senso alle sofferenze, alle ignoranze, alle speranze che popolano la vita di molti. A parte ciò (quindi nei casi in cui non si abbia una vita particolarmente tribolata) la fede è una scelta "assicurativa" nei confronti del "sinistro" fatale ed universale.

Mi si chiede di pagare un premio assicurativo consistente in certi comportamenti (rispettare la dottrina ed il magistero di quella tal religione) ed in cambio mi si "assicura" che non morirò. Quando poi tale premio si può anche pagarlo tardivamente (es. in punto di morte).........sai quanti trovano conveniente una simile polizza !!!!!!

Che poi ci siano persone che vivono la fede in modo sincero, profondissimo, sofferto, abnegativo, santo......per carità...tanto di cappello.
Sincerità, profondità, sofferenza, abnegazione, "santità" altruistica sono tutti comportamenti che possono far parte delle scelte di chiunque al di fuori di ogni religione e fideismo. Comportamenti che riguardano la struttura psichica di ciascuno di noi fino ad includere, nei casi estremi, la suggestionabilità, l'ossessività, il masochismo, il narcisismo..............

Lo sai che ci sono alcuni i quali, senza riconoscersi in nessuna delle religioni organizzate, crede di aver stipulato un patto personale ed esclusivamente interiore con Dio ? Gente che pensa che, se si comporterà in un qualche certo modo, il suo Dio personale si occuperà di tutelarlo, premiarlo, salvarlo ??.

Questa è fede, no ? E cosa avrebbe a vedere con il bene e con l'altruismo ?? Salutoni.
#3390
Attualità / Re:L'austerity per la crescita
26 Maggio 2018, 21:14:24 PM
Salve. Per cvc: Vedi, il fatto è che l'Italia, davanti al proprio poco lusinghiero presente (debito pubblico, evasione fiscale, lavoro in nero, immigrazione clandestina, mantenimento del- ed ossequio al Vaticano, pessimo livello della scuola, carenza di innovazione, questione meridionale, mafie, impreparazione della classe politica, gestione quasi tribale dei rapporti sociali) per far bella figura è costretta a fare come l'Egitto : tirare in ballo glorie di due o tremila anni fa.
Nonostante tutto l'Italia è un paese fantastico. Da visitare come turista, meglio ancora se gastronomico.