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Messaggi - InVerno

#3376
Guarda che era una premessa alle mie incombenti generalizzazioni (reiterata poco sotto) non un commento alle tue.. ;)
#3377
Citazione di: Sariputra il 10 Gennaio 2019, 10:20:21 AM
Uno dei grossi problemi dell'Italia è il giro impressionante di "nero". Chiunque di noi ha bisogno e fatto esperienza dell'intervento di un elettricista, di un idraulico o di un falegname sa perfettamente di cosa stiamo parlando. Anche i coltivatori diretti pagano pochissime tasse e si lamentano sempre ( il contadino si lamenta dall'inizio della storia umana probabilmente...molte volte con ragione) mentre acquistano terreni e casali per la discendenza ( questo era più vero fino a 30-40 anni fa nel Nord, ora è più in voga nel Sud che usa manovalanza di disperati  ipersfruttati...). Ci ricordano spesso che ogni bimbo che nasce nel Belpaese ha sul groppone un debito di circa 38.000 eurozzi e però dovrebbero anche dire allora di quanti mattoni del Colosseo è proprietario...Fino agli anni '80 il nostro era uno dei paesi più ricchi al mondo e mediamente un lavoratore era in grado di risparmiare circa il 40% del proprio stipendio.Ora , mediamente, non si arriva al 2%...
Si rischia sempre di fare generalizzazioni patetiche, tuttavia bisogna anche dire che prima di comparare lo stile di vita di oggi con quello "glorioso" degli anni del boom bisorebbe anche tener conto che il povero si percepisce povero in maniera diversa. Durante il boom, avere una lavatrice e una tv era sinonimo di benessere quasi sfrontato, oggi se non hai una cucina completamente robotizzata con il robot che ti pulisce per terra sei un fallito. E sono solo simboli di una generazione parsimoniosa che usciva dalla guerra, non di ragazzi cresciuti a cornflakes e pubblicità (tra cui mi ascrivo). A rischio appunto di scrivere cose profondamente ingiuste verso una fascia di popolazione che davvero soffre oggettivamente situazioni insostenibili e di paraschiavitù e\o disoccupazione degradante, più che i contadini lamentosi io vedo tanti "cittadini" con l'iphone ultimo modello e che imprecano tutte le divinità per la loro sciagurata situazione economica. Perchè ammettere a se stessi che la vita "da pubblicità" è fuori dalle proprie possibilità è una sconfitta personale cosi grave che ti può mandare dritto dritto dallo psichiatra. E nel frattempo che tanti si preoccupano di farci spendere gli ultimi spiccioli da parte ("il capitale fermo") possiamo tranquillamente ammirare il degrado continuo del nostro pianeta che si sforza di farci vivere tra tutti i lussi, ma che evidentemente non ha risorse per dare una "vita dignitosa" (e un robot) a tutti. Chisenefrega dell'economia delle banche, è l'economia del pianeta a dirci che stiamo vivendo grandemente al di sopra delle nostre possibilità. Inventiamoci pure di essere in debito con Paolo Rossi direttore di CreditoBlablabla, il nostro vero creditore ce la farà presto pagare cara e con gli interessi.
#3378
Citazione di: everlost il 08 Gennaio 2019, 00:34:04 AMAvevo letto che le condizioni ambientali estreme rendono le persone più collaborative e socievoli, e viceversa.
Nei climi miti e in ambienti favorevoli dove il cibo abbonda, secondo questa interpretazione gli uomini sarebbero meno altruisti e meno disposti alla condivisione.
La relazione tra uomo e ambiente è fatta penso di tanti strati diversi con diverse letture, per esempio io potrei notare che il culto della "privacy" (che è una forma di antisocialità regolata) è tutto di origine nordica, cosi come le idee riguardanti la responsabilità individuale e la sua "salvezza". Chi vive nelle zone temperate (che sono in assoluto l'ambiente più favorevole alla vita umana) invece vive una socialità spesso più aperta, "finestra contro finestra" , e dove resistono forme di collettivismo e l'idea di benessere è ancora più importante del prodotto dell'individuo. L'origine della socialità organizzata (società) è intorno ai quattro grandi gruppi fluviali, zone di estrema ricchezza biologica, non vicino al circolo polare artico... Questi sono pochi esempi che si possono fare della tesi opposta, proprio perchè come dice oxdeadbeef vedere questo aspetto attraverso un binomio non le fa giustizia.
#3379
Non penso siano le "gravi condizioni dell'ambiente" a rendere strumentale la socialità, anche in condizioni idilliache se si lavora a contatto con la natura e con pochi o pochissimi artifici tecnici, si ci rende conto all'istante di come quattro mani riescano a svolgere molto meglio anche la più semplice delle mansioni, a tal punto che l'idea di fare la stessa mansione da soli è "controintuitiva". Sono più convinto come dice Ipazia che le gravi condizioni a cui la socialità fa fronte siano altre (per esempio la gestazione), ovvero elementi della vita umana in se, più di quanto lo sia l'interazione con un ambiente favorevole o meno. In fondo la socialità organizzata si è sviluppata prima proprio dove le condizioni dell'ambiente erano più favorevoli e allo stesso tempo ha avuto un drastico mutamento negativo quando le condizioni sono gravemente peggiorate (esempio glaciazione).
#3380
Tematiche Culturali e Sociali / Re:L'istinto paterno.
05 Gennaio 2019, 16:05:18 PM
Ho come l'impressione che non riconosci l'istinto paterno perchè cerchi di riconoscerlo in una versione mascolina dell'istinto materno (i cosidetti "padri chioccia" come li chiama anche Ipazia). Queste definizioni sono sfuggevoli e sdrucciolevoli ovviamente, chissà cosa si intende per istinto e per paterno, ma in generale direi che ci sono una serie di comportamenti, molto distanti dai comportamenti materni, che non hanno alcun senso tolta la loro utilità per la prole, anche se essa è assente. Tu chiameresti "istinto paterno" la tendenza alla poligamia degli uomini? Io direi proprio di si per esempio. Ovviamente è un comportamento che non è ammantato di quell'aura di vergineo candore come la maternità, anzi è spesso condannato (come ultimamente tutto ciò che è mascolino), ma direi proprio che ha a che fare con l'istinto (avere 20 volte il testosterone di una donna non è un optional) e con il desiderio di paternità (anche se è "inibito" da contraccettivi vari).  Certo che se si va a cercare l'istinto paterno in una versione "muscolosa" della maternità, allora si cercherà a vuoto..
#3381
Citazione di: Ipazia il 01 Gennaio 2019, 17:57:30 PMBasta cambiare relativisticamente i numeri e considerare più realisticamente che i marchesi del Grillo sono l'1 e non il 10 % degli umani e tutta la prospettiva politica, economica ed etica cambia.
Io non voglio negare i fatti, è ovvio e comprovato che i ricchi si sono arricchiti ancora di più, ma nella maggior parte dei casi questi "ricchi" includono anche me e te, a scapito del 90% della popolazione. La domanda quindi è, perchè tu non fai niente e l'1% dovrebbe mobilitarsi per lanciare soldi dall'aereo? D'altro canto chi decide qual'è la percentuale che identifica solamente i marchesi del grillo? Scommetto che è sempre un punto più bassa di quella dove ricade chi la decide, quindi io che sono nel 7% direi che i marchesi sono nel 6%. Tralaltro giusto guardando i primi 20 vedo tutti innovatori del loro campo etc nessuno che io definirei precisamente come un marchese del grillo, oppure Bill Gates è un marchese del grillo? Simpaticamente, è quello che ti ha dato la possibilità di scrivere qui , oltre a decine di altre che hanno rivoluzionato la civiltà in una maniera cosi drastica da cominciare una nuova era industriale e civile. Queste generalizzazioni che negano il merito degli individui trasformandoli in saltimbanchi arraffoni solamente perchè ricchi, sono un po infantili.. e te lo dice uno che non ha mai avuto rispetto per la ricchezza ne per i ricchi, e che ha sempre creduto che la proprietà debba coincidere il più possibile con il possesso (cioè con ciò che un individuo può "usare"). La diseguaglianza economica inizia innanzitutto da qui, da quel intricata giungla di idee che permettono ad un individuo di avere in proprietà più sedie di quante può "sedere". Inizia con i riti dell'abbondanza, con la deificazione dei migliori, con l'idea del sacrificio e del tributo..e purtroppo non siamo mai riusciti a trovare niente di meglio.
#3382
Citazione di: Sariputra il 30 Dicembre 2018, 18:35:52 PMVoglio di nuovo gioia nel mio cuore...
Penso di capire come ti sei sentita...
Se tutti potessero godere di questa gioia è un desiderio "troppo assolutistico" ?... :(
Ieri , andando a passeggio sulle colline ghiacciate, mi sono imbattuto in una casa, piuttosto vecchia, la quale sul cancello aveva affisso un cartello: "Vietato lamentarsi" - e sotto- "Hai un tetto sopra la testa, del cibo per stasera e qualche spicciolo nel portafogli? Allora fai parte del 25% dell'umanità fortunata. Non lamentarti!"...
Pensare che, tra il rimanente 75% ci potrebbero essere i "migliori" di noi (ops!Scusa Phil, ho usato l'aggettivo migliori... ;D ) ma che mai avranno la possibilità di dimostrarlo, coprendoci occhi ed orecchi perché "tanto è tutto relativo"... e se lo è ben posso godermi i miei spiccioli...è terribile!...E che sia tutto relativo, escludendo ovviamente il proprio portafogli  ;) , purtroppo lo pensano coloro che governano 'sto mondo...

C'è un sito fatto a posta per le tue esigenze! si chiama  - http://www.globalrichlist.com/ - inserisci il tuo reddito e la tua nazionalità e saprai di che fetta di popolazione fai parte. Io essendo un piccolo agricoltore non posso più vantare un reddito "da impiegato", nonostante questo riesco tranquillamente ad essere nel 7% più ricco del mondo, parte di quel 10% che detiene tutta la ricchezza dell'altro 90%! Finalmente spiegato chi sono i turboapolidicapitalmassonici di Fusaro, siamo io e te! Buon anno a tutti i ricconi del forum, caviale e champagne (altro che zampone e lenticchie) e tanti auguri di una felice e lauta diseguaglianza!
#3383
Citazione di: sgiombo il 26 Dicembre 2018, 09:16:02 AM
Ma tutte queste disuguaglianze naturali si realizzano "a posteriori" a partire da "blocchi di partenza equamente allineati".
Ma non è vero, a parte il fatto che il ratto di cui stiamo parlando è stato cresciuto dal ricercatore con il preciso scopo di essere più grande di un altro, e quindi partiva decisamente da un blocco di partenza avvantaggiato (addirittura se fosse stato più piccolo non avrebbe partecipato all'esperimento). Ma il punto non è nemmeno questo, questo tipo di esperimenti servono per dimostrare che esistono meccanismi neurolobiologici antichissimi (se anche i crostacei li possiedono) che fanno si che gli animali siani "equipaggiati" per avere a che fare con la diseguaglianza, e per avere laute ricompense (in serotonina e altro) se scalano le gerarchie. Ma lasciando perdere gli animali "gregari" su cui il vantaggio di partenza è piuttosto casuale (ma comunque presente), per tutti gli animali socialmente organizzati il vantaggio di partenza esiste ed è gigantesco. Oppure vorresti negare che un ape nata in alveare vicino ad un fiorista, sta allo stesso blocco di partenza, di un ape cresciuta in un alveare ai confini del deserto ? Questa eguaglianza che vedi a mio avviso è solamente una semplificazione, più guardi il mondo animale nel dettaglio, più noterai che nessuno parte a blocchi di partenza allineati, a partire dal corredo genetico e da altre caratteristiche non manipolabili dall'animale, fino all'organizzazione sociale, che serve proprio per interagire coi blocchi di partenza. Finchè gli homo hanno avuto terre vergini e un impatto antropico limitato la diseguaglianza è servita a sopravvivere a scapito del territorio, quando gli homo hanno conquistato il territorio, la diseguaglianza è servita a sopravvivere a scapito di altri homo, ma sempre a sopravvivere è servita. L'idea che la diseguaglianza sia un semplice strumento di sopraffazione non è molto meglio dal pensare che l'eguaglianza equivalga il conformismo.
#3384
Citazione di: sgiombo il 25 Dicembre 2018, 18:42:33 PM
Secondo me (e come già evidenziato da Ipazia e da altri) il punto di partenza della diseguaglianza sociale (non ineluttabile e non necessariamente oppressiva, almeno in ultima analisi, in linea puramente teorica, di principio; cioè considerando la cosa molto astrattamente, prescindendo da tanti aspetti particolari e concreti della realtà) si identifica con il punto di passaggio dalla storia naturale alla storia umana, dalla natura alla cultura (o meglio: piuttosto che di "passaggio da a" si dovrebbe parlare di "sviluppo nell' ambito di", posto che la cultura in nessun modo può prescindere dalla natura, ignorarne o men che meno violarne le modalità del divenire ordinato secondo leggi universali e costanti; id est -non riesco a evitare di sottolinearlo- il determinismo).
Se cosi fosse, non ineluttabile, come spieghi le gerarchie del mondo animale? La diseguaglianza non pare proprio un elemento esclusivamente antropico, essa è presente anche  in natura non solamente tra i famosi animali sociali dove comunque è prominente? I ratti non sono animali prettamente sociali, eppure diversi studi di laboratorio hanno dimostrato come essi riescano a stabilire relazioni gerarchiche e come siano capaci di comportamenti "etici" all'interno di esse. Per esempio se un ratto molto grande e un ratto molto piccolo cominciano a giocare, il ratto grande avrà la meglio nel gioco, e il piccolo ad un certo punto stufo di perdere smetterà di giocare. Allora il ratto più grande incomincia a perdere di proposito pur di invogliare al gioco il piccolo, cioè agisce in termini di "riequilibrio gerarchico", facendo sano "populismo tra ratti". Purtuttavia le gerarchie e la "diseguaglianza" è visibile anche in animali ancora più lontani da noi, come i crostacei, rendendo difficile isolarla anche al solo mondo dei mammiferi. Se c'è qualcosa qui che è un artifizio antropico è l'eguaglianza, non la diseguaglianza gerarchica, essendo che è impossibile individuarla nel mondo animale.
#3385
Tematiche Culturali e Sociali / Re:Riflessioni italiane
22 Dicembre 2018, 12:27:35 PM
Citazione di: anthonyi il 22 Dicembre 2018, 09:02:39 AM
Viator tu hai ragione, noi Italiani siamo esterofili
Non siamo esterofili, siamo provinciali(ssimi), fatti di quella borghesia piccola e invidiosa, alla continua ricerca di un protettore e di un modello, piagnucolona.
Non potendo più trovare questo su sponde italiane, dopo il crollo dei partiti e del vaticano, ci siamo dati all'estero (S)vendendo immediatamente due porzioni della nostra lingua\cultura. Tutto ciò che riferisce al padrone (management, leadership, CEO, premier -etc- i corrispettivi italiani sono obsoleti ormai) e tutto ciò che riguarda i modelli pubblicitari (esistono ancora pubblicità senza frasi in inglese?). Modelli di padrone e modelli di desiderio, imbalsamati in salsa anglosassone nel tempo di un decennio.. se non è sufficiente questo a dimostrare la nostra indole provincialotta. L'unica fortuna è che i giovani di oggi viaggiano un po di più e si accorgono che "la fuori" - che per i nonni era "fuori villaggio" - non è tutto un bengodi, e l'Italia (e lo stato) non sono gli unici motivi per cui non si ha il successo sperato. Ed è una vera sorpresa per molti, abituati a sparare sulla "croce rossa Italia" per qualsiasi problema e ad immaginare che a vivere con padroni diversi la felicità  (o l'occupazione) arrivino per decreto del governo Svizzero (una volta speravamo l'invasione degli svizzeri) o Europeo. Quanta sinistra si è buttata a svenderci in fretta e furia in attesa del padrone d'oltre alpe.. difficile trovare una classe politica cosi intenta alla svendita del proprio paese. Macchiavelli con questi non ci sta nemmeno se ce lo disegni..
#3386
Ciao Ipazia,
ci tengo a precisare che quando mi riferisco alla chiave di lettura marxista della "rivoluzione (involuzione?) neolitica", mi riferisco principalmente alle sue iterazioni più moderne che utilizzano a buon diritto i fondamentali ideologici del materialismo storico per interpretare i fatti di cui abbiamo nozione. Riguardo a quanto scrissero M&E che tempo fa mi andai a riprendere per rinfrescarmi la memoria, farei volentieri a meno, considerandole generalizzazioni buone per un ideologia con uno scopo ben preciso alla disperata ricerca di conferme genesiache..Seriamente, un sistema di rigide caste basate sul potere economico, rappresentate universalmente dall'oceania al sud america? Non si può seriamente asserire ciò, il prezzo da pagare è troppo alto, come ad esempio rinunciare ai più squisiti filoni di ricerca moderni, come ad esempio l'origine mesopotamica della democrazia, o per meglio dire del potere assembleare (millenni prima della vulgata che vorrebbe la loro origine in terre elleniche). Bisorebbe ragionare ed investigare sulla forma di cità antica, quella che ha già sviluppato il potere privato attraverso la "piazza del mercato", posizionata agli antipodi del palazzo regale, ove presumibilmente venivano ordite le congiure contro il re e il potere rappresentato, privato e pubblico già in loco. In ogni caso, il baricentro di questi siti è sempre il centro il religioso, mediano tra il palazzo del re e la piazza del mercato, centro di gravità permanente della cultura simbolica. Di stratificazioni sociali si può parlare, io però propendo per il fatto che le prime forme di esse fossero stratificazioni di tipo reputazionale, basate perciò sulla reputazione degli individui di fronte ai simboli, anzichè di stratificazioni economiche e\o funzionali, molto più tarde e presumibilmente reiterazioni delle prime. La disegugaglianza va prima pensata, e poi attuata.
#3387
Devo fare il rompiscatole e ricordarvi il tema del topic , suggerendovi in caso di aprire un topic sul capitale o di riprenderne di esistenti. In particolare riguardo alla "rivoluzione neolitica" e Marx ne avevo aperto uno non molto tempo fa https://www.riflessioni.it/logos/tematiche-filosofiche-5/l'origine-della-diseguaglianza/. Grazie
#3388
L'alternativa che poni, tra potere della destra e deficit basso, non la condivido, la giustizia sociale può essere realizzata senza distruggere le finanze, basta farla fare a chi conosce i meccanismi dell'economia.
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Magari non la condividi ma devi comunque accettarla visto che è quello che sta succedendo , i debiti stanno scendendo ovunque in europa mentre l insoddisfazione cresce insieme a movimenti nazionalsocialisti. Ipotizzare che in Europa non ci sia nessuno che capisca i meccanismi economici mi pare una teoria un po' strampalata , è molto più probabile che le persone si stiano semplicemente ribellandosi ad un austerità che non sentono dovuta al loro mal operato, quanto quello dei divini oracoli del debito ? Gente come moscovici che si interessa di tutto fuorché di cio che dovrebbe , si interessa di politiche nazionali anziché di politiche europee.. così nel frattempo che in tutta Europa si fa dumping salariale ed elusione fiscale per migliaia di miliardi, il signor commissario si interessa del 0.2% del debito di uno stato sovrano. Come questo possa portare al malcontento generale è un mistero ..
#3389
Anthonyi ma davvero i pasti gratis sono una novità di questo governo ? Hai perso la memoria ? Comunque marxismo o non marxismo la lotta di classe esiste , anche se nessuno si identifica più in una classe. Se la gente è alla fame è inutile pensare che si accontentino dei pistolotti di economia , è buon senso anche quello anche se non è studiato in nessuna scienza. Quando si ha fame si ruba e si uccide anche , perciò le regole di economia sono l ultimo dei discorsi da fare ad una persona povera, a meno di non volerla fare incazzare ancora di più (come è regolarmente successo in tutta Europa). Buttare l Europa nel nazionalsocialismo è un prezzo adeguato per un deficit basso ?.. Questo signori dei pasti gratis di cui tutti si preoccupano ma io che sempre considerato un flop , non solo hanno confermato la pessima usanza di avere un tecnico al ministero dell' economia (nessun in Europa lo fa)  ma finiranno pure con un deficit più basso del divin padoan .. che dire ? Divin di Maio, un asso dell' economia a quanto pare.
#3390
Attualità / Re:Cosa è accaduto a Corinaldo?
11 Dicembre 2018, 22:42:12 PM
Cosa è successo nella discoteca non lo so, lo dirà la magistratura.. Cosa è successo dopo lo so (o meglio lo immagino), una serie di ben pensanti borghesotti si saranno indignati,  impegnati, e poi avranno gettato la spugna.. i giornali venderanno qualche copia in più, i telegiornali qualche punto di share in più (noto che la Rai ha monetizzato anche i video di commemorazione, pecunia non olet).. per un mesetto o due i teeneger di tutta Italia si vedranno negata qualche uscita in discoteca.. e poi il circo ripartirà come prima.