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Messaggi - viator

#3391
Sembra che Angelo Cannata abbia abbandonato il Forum. Tutto sommato sono dispiaciuto pur senza essere commosso.

La sua visione del mondo, per come l'ho marginalmente conosciuta attraverso queste pagine, è risultata assai diversa dalla mia.

Soprattutto dal punto di vista dialettico. Analitico lui, tendende al laconico io. Spiritualista lui, sincretista io (non esiste un primato dello spirito o della materia, sono solo abiti diversi dell'esistente).

Ho però apprezzato la sua coerenza e la puntuale (qualche volta MOLTO MOLTO puntuale) insistenza delle sue tesi, mai superficiali.

Siamo in Percorsi ed Esperienze quindi..............buon cammino a te, Angelo.
#3392
Salve. Per Baylham: Probabilmente io ho una mente troppo semplice e non ingombrata da troppi studi e letture. Pur non potendo entrare nella tua personale dinamica interiore (che, come quella di tutti, è fatta di intrecci tra razionalità e modi di sentire), trovo difficile trovare misterioso il significato di armonia e del suo contrario.

Per me l'armonia (o ordine) è semplicemente "un flusso di informazioni o sensazioni che entrando in noi, risultano in accordo con i preesistenti contenuti della nostra mente o della nostra psiche".
La disarmonia (o disordine) ovviamente rappresenta il disaccordo di quanto sopra.
L'armonia musicale ? E' il prodotto della attività neuronale dell'autore quando questo si concentra sulle proprie sensazioni e ricordi. Una volta riprodotta, la musica funge da linguaggio non verbale che comunica dalla psiche alla mente alle mani ed agli sturmenti LATO AUTORE alle orecchie ed alla psiche LATO ASCOLTATORE. Se c'è sintonia interiore tra i due, ci sarà armonia.
Trovo non ci sia nulla da appronfondire in proposito......vedi quanto sono candido ??

Per quanto riguarda la definizione di "cosa".......idem con patate. "Cosa" significa "ciò".
Io non sono angustiato dai pronomi. In realtà neppure tu lo sarai, poichè la "cosa" la cui essenza ti "tormenta" consisterà in realtà - credo - nel significato dell'essere. Moltissimi dei pochissimi che riflettono sul significato dell'esistere/essere/consistere sono disorientati dalla profondità di un simile pur apparentemente ovvio concetto.

Il problema è l'aspetto tautologico : riuscire a definire l'essere evitando il suo impiego. Impresa apparentemente difficile poichè l'essere è il verbo ed il termine autoreferenziale per eccellenza. Esso è la base di qualsiasi linguaggio : è per quello che l'umanità non smetterà mai di usarlo fregandosene del suo significato.

Io anche con le "cose" ed il il verbo essere sono in pace.
Definizione di essere : "la condizione per la quale le cause producono gli effetti".
Amichevolissimi saluti.
#3393
Salve. Sapere ed istruzione in sé - per quanto riguarda l'ottica e le aspirazioni delle masse - non valgono molto poiché intrinsecamente sterili al fine dell'ottenimento di grandi benefici.
Importante è il loro utilizzo come strumento opportunistico che permetta di affrontare al meglio gli aspetti più prosaici della realtà. In breve, cultura e titoli devono poter produrre denaro e potere, altrimenti la loro acquisizione sarà risultata una incomprensibile perdita di tempo.
#3394
Attualità / Re:L'austerity per la crescita
25 Maggio 2018, 12:42:23 PM
Salve. Per Baylham : certamente sprechi, inefficienze, clientele, corruzioni sono fisiologici ovunque nel mondo. Ciò che va valutato è la soglia quantitativa di tali aspetti, la percentuale di PIL sottratta o non generata da essi.
Poi si tratta di vedere su quali aspetti poter intervenire ed in quale misura. Naturalmente, prima ancora di ciò, occorre la volontà e la forza politica di intervenire, che nel nostro Paese NON SONO PROPRIO MAI ESISTITE.

L'Italia dal 1861 al 1922 doveva vedersela con una palla al piede : la questione meridionale.
Dal 1922 al 1991 ha dovuto vedersela con due palle al piede : la questione meridionale e quella clericale.
Dal 1991 ad ora sta vedendosela con tre palle al piede : la questione meridionale, quella clericale e l'immigrazione clandestina.

Secondo voi dove può andare - e con quale velocità - un Paese in tali condizioni ??

Trovo stupefacente che così' tanti parlino dei nostri problemi fingendo che il nostro sia un Paese "normale" !!!
#3395
Salve. Il suicidio, al di là del contesto ambientale in cui avviene, è una soluzione esistenziale estrema attraverso la quale l'individuo decide di farsi sovrano nei confronti di una situazione che trova psichicamente insopportabile. E' quindi egoismo puro che non si cura delle conseguenze, risultino esse altruistiche, moralistiche od indifferenti nei confronti degli altri.
#3396
Salve. Un applauso a Bluemax. La questione demografica è la chiave dei problemi del mondo. L'equazione naturale non può che dire "dove si nasce facile si muore facile" (i paesi ad alta natalità non possono che essere anche quelli a più bassa attesa di vita media).

Quindi, per uscire dalla sovrapopolazione, occorrerebbe decidere se ostacolare la fertilità oppure non insistere con l'eliminazione (contenimeto) delle cause di morte.

Naturalmente nessuno può far nulla (unica eccezione :la politica demografica della Cina), per cui ci penseranno i tanto aborriti meccanismi naturali (dei quali, ci piaccia o meno, fanno parte anche le guerre, la cui origine è sempre - anche se non evidentemente e non consapevolmente - il meccanismo demografico), i meccanismi naturali, dicevo, a sistemare l'aritmetica della presenza umana sul pianeta.

Ricordiamoci che la presenza umana, considerata in chiave dermatologica dal punto di vista dell'organismo Terra (vi ricordate di Gaia?) non è altro che un fastidiosissimo eczema del quale le difese immunitarie del pianeta sapranno - se sarà necessario - liberarsi con notevole facilità.
#3397
Tematiche Filosofiche / Re:Egualitari o uguali ?
23 Maggio 2018, 22:38:03 PM
Salve. Per altamarea: eguaglianza=identiche condizioni di vita, di forme esteriori, di parametri fisici........... parità=condizione che, potendo prevedere ogni e qualsiasi diversità tra due o più soggetti, attribuisce tuttavia pari valore COMPLESSIVO ai contenuti di tali soggetti. Tanto per intenderci, le donne devono essere pari agli uomini ma è MOOOOLTOOO meglio che non diventino mai uguali agli uomini.

Come quasi sempre, le discussioni vengono avviate in mancanza di definizioni precise (od almeno accettabili) di ciò di cui si vorrebbe discutere. Già comunque il primo intervento di Jacopus spiega perché l'uguaglianza sarà bene dimenticarsela. Purtroppo a tal punto il discorso sulla parità è quello più spinoso e soggettivo che si possa intavolare, perciò da parte mia lo eviterò poiché è impossibile fare ordine intorno ad un simile tema. Saluti.
#3398
Jacopus !! Ma io ragiono per categorie e non per persone ! Se voglio riferirmi alle persone lo dirò esplicitamente!
Quindi tu e me non siamo né inclusi né esclusi dalla categoria dei disonesti o dei poveri di spirito.

Che poi anche le teorie scientifiche e le tesi filosofiche abbiano conseguenze etico-morali, la cosa è pacifica.
Solo che, secondo me e contrariamente alla tua opinione, è tranquillamente possibile esaminare teorie e tesi per quelle che sono, astraendo dalle loro conseguenze le quali potrebbero (secondo me : dovrebbero) essere oggetto di separata trattazione. Saluti.
#3399
Salve. Per jacopus: stiamo parlando di filosofia e di logica. Arrivare a GIUSTIFICARE filosoficamente o logicamente una contraddizione non ha NULLA A CHE VEDERE con l'adottare o l'accettare un atteggiamento ETICAMENTE o MORALMENTE contradditorio. Solo disonesti e poveri di spirito usano strumenti puramente concettuali per giustificare atti e scelte di vita. Salutoni.
#3400
Salve. Continuamente mi imbatto nella demonizzazione delle contraddizioni logiche. Occorre rispettare il principio di non-contraddizione.....mio caro, ma tu ti sei appena contraddetto.......ma non capisci che la cosa non funzione perché è contradditoria?.....il tuo modo di esprimersi è infarcito di contraddizioni.........

Ma quando mai? La contraddizione secondo me è l'anima stessa della logica !!

Il segreto sta nel non sfuggirla, nel non criticarla negativamente, nel non irriderla, bensì nell'ingegnarsi per cercare di giustificarla !!!

La realtà e la filosofia sono basate su tutta una serie di apparenti contraddizioni, quasi tutte giustificabili che una volta risolte, daranno la grande soddisfazione di scoprire la intrinseca armonia delle cose.

Non è forse contradditorio che io mi metta in cammino in punto in cui due cartelli con frecce opposte indicano a sinistra "OVEST" ed a destra "EST" , mi avvii verso EST e, dopo un lunghissimo cammino io riesca a raggiungere l'OVEST ??.

In seguito proverò forse ad affrontare concetti "contradditori" ben più sostanziosi. Saluti a tutti
#3401
Tematiche Filosofiche / Re:A pensarci "bene"
23 Maggio 2018, 12:53:33 PM
Salve. Bene e male, in ambito umano, sono due concetti relativi. In estrema analisi il bene (al di là di ogni interpretazione filosofica, di ogni mistificazione, di ogni etica e morale particolari) non è altro che ciò che ci giova ( ovviamente del nostro giovamento fanno parte la nostra soddisfazione, il soddisfacimento dei nostri bisogni, desideri e speranze, i nostri interessi materiali etc. etc. etc.).
Il male sarà ciò che ci nuoce o che si oppone al nostro bene come descritto sopra.

In ambito naturale ed assoluto, invece, bene e male non possono coesistere poiché l'uno è la negazione dell'altro.
Se supponiamo che il bene assoluto possa essere ciò che giova alla esistenza del mondo (come appunto io credo), dal momento che non possono esistere più assoluti, se il male esistesse risulterebbe relativo (come infatti ritengo). Inoltre il male, contrapposto al bene dell'esistere, risulterebbe essere il suo contrario, cioè la sua negazione, cioè il NON esistere.

Un esempio piuttosto semplice è quello del rapporto tra la luce ed il buio. La luce è. Perciò il buio potrà esistere solo relativamente, localmente, provvisoriamente etc. e comunque non risulterà mai assoluto (anche nel più buio degli ambienti credo proprio veleggi qualche fotone).

Inoltre, mentre la luce viene prodotta in svariatissimi modi ed ha consistenza energetica, il buio non può venir prodotto essendo privo sia di consistenza materiale che di consistenza energetica. Quindi la luce è una realtà fisica ed il buio solo un concetto che afferma la eventuale, parziale, relativa mancanza di luce.

Il male, come il buio, rappresenta quindi solamente la relativa mancanza ed imperfezione del bene a livello locale ed umano.
#3402
Tematiche Culturali e Sociali / Re:SQuola
22 Maggio 2018, 12:51:18 PM
Salve. Per Jacopus (risposta nr.10): Ho esposto la mia visione di ciò che secondo me sta alla base delle diversa condizione esistenziale (e quindi anche culturale) di maschi e femmine i quali, una volta inseriti all'interno di una struttura sociale, vengono poi chiamati uomini e donne. Naturalmente, trattandosi di personale visione, non posso e comunque non sono tenuto a dimostrare alcunché. Ovviamente, come io non potrò dimostrare vero ciò che ho detto, nessuno potrà dimostrarlo falso.

Così è se piace e non è se non piace.

La ragione per cui al nord si previlegia il capire ed al sud il sentire è legata al clima, al territorio, alla abbondanza di acque, in sintesi alla maggiore o minore facilità con cui si può sopravvivere nell'ambiente.
Questa mia tesi non solo non la dimostrerò, ma proprio non mi darò la pena di illustrarla. Salutoni.
#3403
Salve. Per Bobmax: Diagnosi completamente appropriata.
#3404
Salve. Per Socrate78. "Tutto è relativo" significa sostenere che l'assoluto non esiste. Inoltre una simile affermazione non è dimostrabile come vera.

Tale frase è meravigliosamente lapidaria ma purtroppo fuorviante, al punto che tu la ritieni contradditoria.

Occorre quindi rovinare la suggestione di un simile enunciato, trasformandolo in una espressione un poco più pedante.

"Ciascuna cosa (oggetto, concetto, dimensione fisica etc., cioè proprio "tutto") è relativa, e l'insieme di tutte le cose si chiama ASSOLUTO". L'Assoluto quindi è il completo insieme di tutti i relativi che non consiste in alcuno di essi e non è in relazione con alcuno di essi. L'Assoluto resta ciò che è anche eliminando od aggiungendo un qualsiasi numero di relativi a quelli già esistenti.

Infatti l'Assoluto non è una "cosa" bensì è l'ESSERE TOTALIZZANTE, ovvero ciò che, essendo, contiene tutte le cose senza essere contenuto da altro più grande di sé.
Sorvolo sulla infantile obiezione per la quale l'Assoluto, poiché viene dato come esistente, dovrà pur essere anch'esso una qualche "cosa" risultante quindi relativa.
Il termine "assoluto" è sì qualcosa, ma l'ASSOLUTO come ente non è una parte del mondo. E' il mondo.

Ripetendo e riassumendo quindi : "TUTTO E' RELATIVO E L'INSIEME DEI RELATIVI SI CHIAMA ASSOLUTO"
#3405
Tematiche Culturali e Sociali / Re:SQuola
21 Maggio 2018, 22:34:25 PM
Salve. Il sapere è di stampo maschile. Concordo. Il sentire è di stampo femminile, aggiungo. Quindi, accettando una simile distinzione (incomprensibile per la maggior parte di coloro che mi leggeranno) il dilemma sarebbe il dover scegliere tra il sapere senza sentire oppure sentire senza sapere.

Ma sarebbe possibile fruire di un insegnamento che coniughi entrambi gli aspetti ?

Certamente, ma in modo incomprensibile per la maggior parte di coloro che mi leggeranno, e comunque praticamente inattuabile.

Sarebbe sufficiente affidarsi ad insegnanti omosessuali, i quali sono l'unica categoria che riesce a riassumere tali due diversi approcci al mondo: quello psichico (femminile), irrazionale ma ricco di spunti creativi (il binomio moda/omosessualità vi dice qualcosa ?) e quello mentale (maschile), razionale e votato alla strutturazione della conoscenza scientifico-empirica. Tale diverso temperamento interiore è ciò che rende conto di tutte le differenze ed inconvenienti lamentati da Bluemax.

L'uomo (il maschio) è il pieno che riempie, la donna (la femmina) è il vuoto che deve essere riempito. Entrambi sono privi di qualcosa e ciò non deve risultare conflittuale, bensì complementare.

Circa poi il presunto sessismo di certe affermazioni di qualcuno di voi..........siamo alle solite. Non appena qualcuno si azzarda a dire che neri e donne hanno qualcosa di diverso da bianchi e uomini.....apriti cielo !!

Ma si tratta solo della reazione di chi ignora o finge di ignorare il diverso significato di UGUAGLIANZA e di PARITA'.

Non sto certo spiegarlo io, poiché sarebbe fatica sprecata e pure un insulto all'intelligenza dei più stupido dei lettori.