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Messaggi - Eutidemo

#3406
2)
Come si dovrebbe effetuare lo scioglimento.
Ai sensi dell'art.3 della Legge n. 645 del 1952:
a)
Qualora con sentenza risulti accertata la riorganizzazione del disciolto partito fascista, il Ministro per l'interno, sentito il Consiglio dei Ministri, ordina lo scioglimento e la confisca dei beni dell'associazione, del movimento o del gruppo.
b)
Nei casi straordinari di necessità e di urgenza, invece, il Governo, sempre che ricorra taluna delle ipotesi previste nell'art.1, adotta direttamente il provvedimento di scioglimento e di confisca dei beni mediante decreto-legge ai sensi del secondo comma dell'art.77 della Costituzione.
***
Occorre quindi stabilire se, nel caso di specie, ricorrano o meno le circostanze straordinarie di "necessità e di urgenza", che consentono di sciogliere Forza Nuova senza attendere la sentenza di un giudice; pertanto spetterà al governo stabilire se i disordini e l'aggressione alla sede della Cgil rientrino o meno nei casi di "estrema necessità e di urgenza" previsti dalla legge. In caso contrario sarà necessario aspettare il pronunciamento di un tribunale.   
***
A quanto mi è dato rammentare (ma potrei sbagliarmi), finora non si è mai verificato nessun caso di scioglimento senza che prima si fosse pronunciato un tribunale.
Ed infatti, se ben ricordo:
- il gruppo neofascista "Ordine Nuovo" venne disciolto nel 1973 dal Ministro dell'Interno Taviani, soltanto dopo che una sentenza del tribunale di Roma aveva condannato 30 dirigenti del gruppo di estrema destra per aver tentato la ricostituzione del partito fascista;
-  il gruppo neofascista "Avanguardia Nazionale, venne disciolto nel  1976, soltanto dopo che il tribunale di Roma aveva condannato i suoi dirigenti (ma non mi ricordo da quale ministro).
Altri casi non mi vengono in mente!
***
Personalmente, per quanto possa valere il mio giudizio, nel caso di specie nutro forti dubbi circa l'eventuale scelta di sciogliere "Forza Nuova" per decreto, senza attendere una previa sentenza giuridizionale.
Ed infatti, sebbene io sia decisamente a favore dello scioglimento di "Forza Nuova", tuttavia:
a)
Per quanto "gravissimi", i fatti di Roma non mi sembrano tuttavia configurare le circostanze straordinarie di "necessità e di urgenza" che legittimano un intervento diretto del governo; al quale, secondo me, si dovrebbe ricorrere solo nel caso di una vera e propria insurrezione armata (anche se solo locale).
Ed infatti, in quest'ultimo caso, è ovvio che il governo deve intervenire immediatamente, perchè non si può certo ricorrere ai tribunali nel corso di una rivolta.
b)
Inoltre, in effetti, il decreto legge, essendo espressione del potere legislativo, dovrebbe sempre avere i requisiti di "astrattezza, generalità e novità"; cosa che in questo caso non si verificherebbe.
Ed invero, un decreto legge di scioglimento di un partito neofascista avrebbe la duplice natura:
- di "atto giudiziario" nella parte in cui stabilisce che un determinato gruppo rientra nei casi di ricostituzione del partito fascista;
- di "atto amministrativo" nella parte in cui dà esecuzione alla decisione assunta.
Però, al riguardo, in effetti, è la legge a stabilire tale procedura; per cui si porrebbe, semmai, una questione di incostituzionalità della legge stessa.

3)
La legge Mancino.
L'art. 7 comma 3 del legge  legge 25 giugno 1993, n. 205 consente lo scioglimento di organizzazioni, associazioni, movimenti o gruppi che abbiano favorito la commissione dei reati elencati dall'art. 5 della medesima Legge  (oggi descritti all'art. 604 ter del codice penale); si tratta, cioè, di tutti quei reati commessi per finalità di discriminazione o di odio etnico, nazionale, razziale o religioso, ovvero al fine di agevolare l'attività di organizzazioni, associazioni, movimenti o gruppi che hanno tra i loro scopi le medesime finalità.
Per cui, a mio avviso, "Forza Nuova" potrebbe essere disciolta anche in base a tale normativa.
***
Tuttavia, in questo caso, lo scioglimento del gruppo o della organizzazione definta "d'odio", presuppone sempre ed in ogni caso l' avvenuto accertamento del reato con sentenza irrevocabile; ed infatti, solo a seguito della sentenza è previsto il potere di scioglimento per mezzo di un  decreto dal Ministro dell'interno previa deliberazione del Consiglio dei Ministri.
***
Al riguardo, la Corte di Cassazione, ha stabilito che la Legge Mancino trova applicazione solo quando la Legge Scelba "...non sia applicabile per insussistenza, nel caso concreto, di elementi specializzanti rispetto a quelli previsti dalla norma sussidiaria. È il caso ad esempio in cui il giudice ritenga che la propaganda razzista non costituisca di per sé ricostituzione del disciolto partito fascista" (Cass. pen., Sez. I, 07/05/1999, n. 01475).
Sempre secondo la Corte di Cassazione, peraltro, sono punite secondo la Legge Mancino le condotte individuali come quella di fare il saluto romano (Cass. Sez. 1, Sentenza n. 25184 del 04/03/2009), o di sventolare un drappo tricolore recante nella parte bianca l'emblema del fascio littorio (Cass. Sez. 3, Sentenza n. 37390 del 10/07/2007).
***
Nel caso di specie, quindi, secondo me la Legge Mancino (che è sussidiaria a quella Scelba), non dovrebbe intervenire se non per punire singole responsabilità individuali, che non rientrino in quella associative derivanti dall'appartenenza a "Forza Nuova".
***
Comunque, queste mie sono soltanto delle prime considerazioni di "primo acchito"; che, in quanto tali, mi riservo di meglio approfondire (e, eventualmente) di modificare.
***
P.S.
Considererò Off Topic ogni replica che non sia di carattere prettamente "giuridico"!
***
#3407
Per quanto riguarda  l'eventuale scioglimento di "Forza Nuova", occorre in primo luogo considerare che dovrebbe eventualmente avvenire in base alla  Legge n. 645 del 1952; normativa, questa, che venne emanata in attuazione della XII disposizione transitoria e finale della Costituzione, la quale, nel primo comma, stabilisce che:  "È vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista".
***
Per cui, al riguardo, occorre considerare quanto segue.

1)
Cosa si intende per riorganizzazione del partito fascista.
Al riguardo, occorre tenere presente che, ai sensi dell'art.1 di detta Legge n. 645 del 1952: "Si ha riorganizzazione del disciolto partito fascista quando una associazione, un movimento o comunque un gruppo di persone non inferiore a cinque, persegue finalità antidemocratiche proprie del partito fascista, esaltando, minacciando o usando la violenza quale metodo di lotta politica o propugnando la soppressione delle libertà garantite dalla Costituzione o denigrando la democrazia, le sue istituzioni e i valori della Resistenza, o svolgendo propaganda razzista, ovvero rivolge la sua attività alla esaltazione di esponenti, principi, fatti e metodi propri del predetto partito o compie manifestazioni esteriori di carattere fascista."
***
Alla stregua di tale disposizione normativa, almeno secondo me, non sussiste alcun dubbio che "Forza Nuova" sia incorsa in quasi tutti gli illeciti sopra descritti; ed infatti, a parte tutto il resto e le violenze commesse, ciò si poteva facilmente evincere dalla pura e semplice lettura dei contenuti del suo sito INTERNET.
Ed infatti, per tale motivo, tale sito è stato sottoposto a "sequestro giudiziario" ai sensi e per gli effetti dell'art.321 comma 3 del Codice di Procedura Penale.
http://www.forzanuova.eu
***
Peraltro, tra gli illeciti elencati dalla legge che ne consentono lo scioglimento, ce n'è uno che è sotto gli occhi di tutti; e, cioè, le "manifestazioni esteriori di carattere fascista", alle quali gli esponenti di Forza Nuova si prestano costantemente.
.
***
E' vero che, anche nelle manifestazioni di Fratelli d'Italia (e, più raramente, della Lega) i saluti romani si sprecano; però la Meloni cerca di rassicurarci dichiarando testualmente: "Non mi pare che nelle nostre manifestazioni ci siano quelli di Fratelli d'Italia col braccio alzato; sinceramente sono decenni che io non li vedo, vi posso dire la verità".

***
Bisogna riconoscere che la Meloni è stata molto "scaltra", perchè si è ben guardata dal dire che ai suoi comizi "non ci sono saluti fascisti"; ed infatti, visto che se ne vedono "a josa", la sua bugia sarebbe risultanta "troppo" eclatante!
Lei, invece, molto astutamente, ha detto che "non le pare" che nelle sue manifestazioni ci siano "quelli di Fratelli d'Italia" col braccio teso nel saluto romano; come se, guardando dal palco, lei sia in grado di riconoscere, uno per uno, chi è di Fratelli d'Italia (che si limita ad applaudire)  e chi non lo è (e che, invece, la saluta  a braccio teso nel saluto romano)!
Le costerebbe tanto invitare la platea ad astenersi da tale gesto?
Non credo; però non lo ha mai fatto!
***
Peraltro, il guaio è che il saluto romano non solo glielo fanno in piazza i manifestanti, ma anche i rappresentanti ufficiali del suo partito:
- a volte nei consigli comunali (come questo di Cogoleto):

- a volte persino in Parlamento:

***
Inoltre, la "Fiaccola Tricolore", simbolo di FDI, ha un preciso significato simbolico, in quanto, nella sua grafica originaria, rappresentava la fiamma dell'idea che si sprigionava, immortale, dalla "bara nera" di Mussolini; ed infatti, "MSI" non stava solo per Movimento Sociale Italiano, ma "anche" per:
- M(us)S (olin)I), il cui nome appariva "raccorciato" sopra la piccola bara nera stilizzata;
- ovvero, "Mussolini Sei Immortale"!

Fu proprio ispirandosi a tale simbologia che Giorgio Almirante disegnò di persona la "fiammella"; con riguardo alla quale, ad uno dei convenuti nello studio di Arturo Michelini, il napoletano Roberti, vennero in testa i seguenti versi di D'Annunzio: "Solo alla morte l'anima sovrasta, congiunta ancora al carcere dell'ossa, come <<fiamma>> si radica in catasta".
***
Tuttavia, secondo una "evocazione" meno "esoterica", la maggior parte dei nostalgici del ventennio, nell'acronimo MSI ci vollero leggere, più banalmente, soltanto un richiamo alla RSI (Repubblica Sociale Italiana).
***
Il partito FDI ha cambiato acronimo, però  ha mantenuto la "fiamma" come simbolo di una sorta di "staffetta" della stessa "idea" nel corso del tempo; si discusse, però, se mantenere alla base la "bara stilizzata" di Mussolini.
Ed infatti:
- alcuni volevano mantenerla, come legame con il passato;
- altri la volevano togliere del tutto, in quanto la ritenevano un po' troppo macabra;
- altri ancora la volevano togliere del tutto, in quanto la ritenevano un po' troppo compromettente.
Per cui, alla fine, si giunse ad un compromesso: si tenne soltanto una "retta nera" simbolica, al posto della "bara nera" stilizzata.
mettere immagini su internet
Tutto questo "pistolotto", l'ho fatto soltanto per rilevare come, indubbiamente, una "matrice fascista" alligni indubbiamente anche in  FDI.
Tuttavia, oggettivamente:
a)
FDI non è mai stata direttamente coinvolta negli illeciti previsti dall'art.1 della Legge n. 645 del 1952; ad esempio, atti di violenza organizzata di stampo squadristico ecc.
b)
FDI è stata invece direttamente coinvolta in alcune "manifestazioni esteriori" di carattere fascista; ma, almeno a mio parere, non in misura tale da innescare il meccanismo di scioglimento della legge Scelba.
Al contrario, invece, da tale confronto, risulta indubbiamente che, a differenza di FDI, FORZA NUOVA è incorsa palesemente sia negli illeciti sub a), sia negli illeciti sub b); per cui, a mio avviso, andrebbe senz'altro disciolta.
Sebbene, come dirò qui di seguito, ho qualche dubbio circa le modalità di scioglimento.
SEGUE
#3408
Citazione di: Alexander il 12 Ottobre 2021, 09:14:18 AM
Buongiorno a tutti



La differenza che vedo tra uomini e animali è che nessun animale concede dei diritti ad un altro animale. Si divorano, si ignorano o si temono in base alle proprie necessità biologiche. L'uomo viceversa ritiene che anche gli animali godano di diritti. Naturalmente se poi pensa che siano un pericolo ne stermina tranquillamente a milioni (come nel caso delle epidemie dovute a qualche virus), ritenendo suo diritto farlo. Diciamo che i diritti che l'essere umano  concede agli animali  sono sempre subordinati ai diritti di cui pensa di godere egli stesso. Pensate alla pratica di sopprimere l'animale vecchio e ammalato da parte del veterinario pagato dal "proprietario" dell'animale domestico. Non esiste nulla di simile in natura, ma l'uomo pratica l'eutanasia (non consenziente) sull'animale ritenendola cosa nobile e giusta, per alleviarne la sofferenza. Lo fa naturalmente proiettando la propria sofferenza su quella dell'animale e pensando che l'animale "sarebbe d'accordo"( forse)? L'uomo vorrebbe estendere l'"umanizzazione" ad ogni specie. Sarebbe come se il leone volesse ardentemente "leonizzare" le altre specie.  ;D
A pensarci bene potrebbe essere proprio questa l'espressione tangibile dell'anima umana. Il suo desiderio di riversarsi su ogni essere vivente: amarlo, odiarlo, farlo proprio (un tempo si diceva "a propria immagine e somiglianza"). Cerchiamo sempre di vedere qualcosa di umano nel comportamento animale, qualcosa che ci appaia simpatico. Così immaginiamo animali che parlano, sentono, soffrono come noi (le favole ne sono piene).
In effetti, quelli che noi concediamo agli animali, non sono dei veri e propri "diritti soggettivi", che si possano far valere in giudizio; come, invece, accade per le persone totalmente incapaci di intendere e di volere, nel cui nome e per il cui conto possono e devono agire i loro rappresentanti legali.
Ed infatti così come fanno tutti gli altri animali, anche noi, per sopravvivere, ci nutriamo di altri esseri viventi; con l'unica eccezione (in genere) dei membri della nostra specie.
***
Per cui hai perfettamente ragione nel dire che i diritti che l'essere umano  concede agli animali  sono sempre subordinati ai diritti di cui pensa di godere egli stesso; solo che dovrebbe evitare di infliggere ad altri esseri viventi delle sofferenze inutili.
***
Quanto all'eutanasia:
- forse questo è l'unico caso in cui l'uomo evita di infliggere ad altri esseri viventi delle sofferenze inutili, sopprimendoli quando non c'è più niente da fare per loro;
- mentre invece, non si fa scrupolo di far soffrire il "prossimo", tenendolo in vita per i capelli, con un crudele e inutile accanimento terapeutico.
***
Hai anche ragione nel dire che noi cerchiamo sempre di vedere qualcosa di umano nel comportamento animale (ovvero qualcosa di animale nel comportamento umano); il che, a seconda dei casi, può essere giusto o sbagliato, ma, in generale, è molto semplicistico.
Ed infatti, condividiamo alcuni comportamenti etologici con certe specie animali (ad esempio il tabù dell'incesto, con l'"oca cinerina"), ma non li condividiamo con altre specie animali (ad esempio, alcune specie di scimmie); ed infatti ogni specie animale ha comportamenti a volte simili e a volte diversi dalle altre, per cui non si può mai generalizzare.
***

#3409
Citazione di: InVerno il 12 Ottobre 2021, 08:31:44 AM
Anima-ti sono quegli organismi complessi capaci di movimento. Il fatto che sviluppino generalmente delle capacità sensoriali dipende dal fatto che si muovono, e il fatto che li "orchestrino" in una coscienza anche, così come il fatto che di conseguenza provino dolore per capire quando "andare via". Minerali (?), vegetali, funghi sono regni immobili, o meglio inanimati. A cosa servirebbe ai vegetali provare dolore.. non possono sradicarsi e scappare.

Le persone già decidono sulla base del dolore altrui percepito quali animali trattare meglio o peggio, qualcuno pensa che il pesce, con quella faccia da tonno, non può essere uno molto intelligente. Altri immaginano che dentro un uovo non fertilizzato ci sia un feto in movimento, animato. Esiste poi lo status privilegiato degli animali da compagnia, quelli da produzione..il dolore provato dal ratto, non è molto considerato. E' un sistema utilitaristico forse, e molto legato alle tradizioni e relazioni preistoriche, però esiste.
I "vegetali" sono esseri viventi, per cui non puoi equipararli ai "minerali" solo perchè non si muovono; ed infatti, crescono e si riproducono (il che è un modo di muoversi), mentre i "minerali" non possono farlo.
I "vegetali" non provano dolore perchè sono privi di un sistema nervoso centrale; ma questo fa parte delle caratteristiche del loro modo di "vivere".
Sono invece d'accordo sul fatto che il nostro sfruttamento degli altri animali, risponde ad un sistema utilitaristico, che è legato alle tradizioni e relazioni preistoriche.
#3410
Citazione di: Jacopus il 12 Ottobre 2021, 08:11:36 AM
Sull'anima non mi pronuncio, ma se con anima intendiamo la capacità di provare emozioni ed elaborare di conseguenza dei sentimenti, che vanno oltre le capacità cognitivo/razionali, è innegabile che anche gli animali superiori (uccelli e mammiferi e probabilmente anche altre specie come i polipi) siano dotati di questo bagaglio esperenziale, che non è originato da funzioni "spirituali" ma da concrete esigenze di sopravvivenza. La paura, la rabbia, il disgusto, la gioia e la sorpresa, tanto per citare le più comuni, sono sensazioni che aumentano la fitness dell'organismo e le sue possibilità di sopravvivenza. Rispetto a queste emozioni comuni, quello che davvero distingue l'uomo è la capacità di riflettere su di esse e di educarle attraverso l'interazione fra modelli cognitivi/razionali e modelli emotivo/sentimentali e, successivamente, attraverso la storia culturale, per cui la gelosia sarà inevitabilmente associata ad Otello e la nostalgia a Ulisse. Funzione che è la diretta conseguenza di un cervello abnorme, che questo sì, non ha eguali sul pianeta terra, in termini di complessità e anche di corrispondente consumo di energia (il 15-20 per cento di ciò che mangiamo serve a mantenere in vita il cervello, nonostante il suo peso sia il 2 per cento del peso del corpo umano).
Condivido tutto quello che hai scritto; aggiungo solo che molte della cose che hai detto sono ormai comprovate scientificamente.
Vedi, ad esempio, l'articolo apparso sull'ultimo numero di Mind (ancora in edicola).
#3411
Citazione di: anthonyi il 12 Ottobre 2021, 07:52:33 AM
Ciao eutidemo, perché sei così sicuro che gli altri animali non abbiano un'anima? E' l'egocentrismo umano che ha costruito questa convinzione, in realtà tutte le argomentazioni che puoi costruire a sostegno dell'idea che l'uomo abbia un'anima, le puoi costruire a sostegno dell'idea che anche i mammiferi sono dotati di un'anima.
L'idea dell'esistenza dell'anima nasce dai meccanismi empatici ed emotivi, dalla capacità dell'individuo di esprimere quello che sente dentro e di recepire questa espressione, che permette di dare l'idea che dentro il corpo ci sia qualcos'altro, appunto l'anima.
Analoghi meccanismi li troviamo in tutta la classe dei mammiferi.
Forse mi sono spiegato male! :)
Ed infatti non ho mai detto che gli altri animali non hanno un'anima, ho solo detto che non so se ce l'abbiamo noi; ed infatti, secondo me, se ce l'abbiamo noi ce l'hanno pure loro. ;) Però ritengo la cosa irrilevante ai fini del riconoscimento di certi diritti anche agli altri animali! ;)
#3412
In realtà, più che dei "diritti degli animali", bisognerebbe parlare sempre dei "diritti degli altri animali"; ed infatti non c'è dubbio alcuno che anche gli esseri umani siano degli "animali".
La qual cosa discende inequivocabilmente dalla circostanza che, tradizionalmente, i "regni naturali" sono tre:
- minerale;
- vegetale;
- animale.
Per cui, essendo fuori dubbio che l'uomo non è ne un "minerale" nè un "vegetale", non si può che concludere che sia senz'altro un "animale".
***
Non c'è neanche dubbio, peraltro, che l'uomo sia un animale "diverso" dagli altri; ed invero, qualunque "animale" è diverso dagli altri animali.
Il che si verifica sotto molti aspetti, quali, principalmente:
-  la forma fisica;
- l'intelligenza.
Ed infatti, non c'è dubbio che:
- una balena abbia una forma fisica molto diversa da quella di uno scoiattolo (sebbene in origine gli somigliasse molto);
- una scimmia abbia un'intelligenza di gran lunga superiore a a quella di un bruco.
***
Si potrebbe però sostenere che la differenza fondamentale tra l'uomo e gli altri animali, consiste nel fatto che l'uomo ha un'"anima", mentre gli altri animali, nonostante il loro prefisso ("anima_li"), ne siano assolutamente privi.
***
Al riguardo, per non andare "off topic", non intendo qui aprire un dibattito sull'esistenza o meno dell'anima; anche perchè, prima di aprire una discussione del genere, bisognerebbe mettersi d'accordo su che cosa si intenda con un termine del genere (cosa non certo molto facile).
***
In ogni caso, per economia logica del discorso che intendo fare in questa sede, credo che tutti si possa essere d'accordo su una evidente verità:
a)
Ci sono delle cose assolutamente non controverse, della cui esistenza nessun dubita; come, ad esempio, del fatto che i gatti abbiano la coda e noi no.
b)
Ci sono, invece, delle cose alquanto controverse, sulla cui esistenza non c'è il minimo accordo; come, ad esempio, del fatto che i gatti non abbiano un'anima, e noi sì (ammesso che esista una cosa del genere).
***
Ciò premesso, a mio avviso, per quanto concerne "i diritti degli altri animali", senza per questo neanche dover scomodare il "Rasoio di Occam":
- occorre necessariamente tenere conto esclusivamente delle cose pacifiche e verificabili, cioè quelle sub a);
- bisogna invece escludere tutte quelle cose la cui esistenza è controversa, cioè quelle sub b).
Altrimenti, oltre che dei "diritti degli altri animali", dovremmo anche metterci a discutere dei "diritti  dei fantasmi" (cioè se sia lecito o meno importunarli con le sedute spiritiche), dei "diritti  degli extraterrestri" (cioè se sia lecito o meno concedere loro il diritto di atterraggio), e così via.
***
In ogni caso, in ambito giuridico, il concetto di "anima" non ha alcun ingresso, in quanto l'attribuzione dei "diritti soggettivi" alle "persone fisiche", viene operato esclusivamente in base ad un criterio strettamente "tassonomico"; vale a dire che possono fruire di tali diritti soltanto gli animali inquadrabili:
- nella specie "sapiens"
- nel genere "homo"
- nella famiglia: "hominidae"
- nell'ordine "primates" (cioè, "scimmie").
Al riguardo sarebbe interessante "disquisire", qualora se ne trovasse ancora qualcuno in circolazione, come sarebbe giuridicamente inquadrabile un "homo erectus"; il quale appartiene senz'altro al "genere umano", ma non, in particolare, alla nostra specifica "specie umana".
Però, per fortuna, tale problema non si pone!
***
Si pone, invece, il problema relativo agli altri animali, e non è certo un problema molto semplice; come invece riteneva Cartesio, che buttava i gatti fuori dalla finestra del quinto piano, asserendo che erano solo delle "macchine".
Ma sbagliava di grosso, perchè, almeno per quanto riguarda i mammiferi, non è affatto così.
***
Al riguardo non c'è dubbio alcuno che (almeno in generale), gli uomini siano notevolmente più intelligenti degli altri animali; anche, e soprattutto, perchè sono in grado di una comunicazione di tipo astratto.
Ad esempio, dubito molto che un babbuino, per quanto in teoria dovrebbe essere molto interessato alla presente discussione, sarebbe mai in grado di intervenirvi con sue considerazioni di carattere giuridico e filosofico.
Anzi, lo escluderei proprio!
***
Sono invece sicuro che un babbuino, se gli si bruciasse una zampa, proverebbe esattamente lo stesso dolore fisico di un essere umano; così come è dimostrato scientificamente che, in condizioni di prigionia e di isolamento, il babbuino "cadrebbe in depressione" esattamente come un ingegnere, se venisse chiuso in gabbia pure lui nelle stesse condizioni.
***
Per cui, secondo me, il "discrimine" giuridico dovrebbe consistere:
- non tanto nella maggiore o minore intelligenza di un essere vivente;
- quanto, piuttosto, nella sua maggiore o minore capacità di provare dolore fisico e/o disagio psicologico.
***
Altrimenti, a ben vedere, poichè nei gravi stati di demenza può accadere che un essere umano decada ad un grado di intelligenza inferiore a quello di una cavia da laboratorio, se il "discrimine" del trattamento giuridico fosse quello, i malati di "alzheimer" potrebbero essere usati anche loro come cavie da laboratorio.
Il che non mi sembra certo una scelta auspicabile!
***
Sotto l'aspetto giuridico, in effetti, l'art.544 c.p.  punisce chiunque maltratti un animale, non tenendo conto delle sua "caratteristiche etologiche"; e, al riguardo, la Cassazione ha ormai definitivamente riconosciuto come il maltrattamento degli animali non sia da considerarsi solo in senso "fisico", ma anche "psichico", in quanto la legge intende  "tutelare gli animali quali esseri viventi capaci di percepire con dolore comportamenti non ispirati a simpatia, compassione ed umanità" (Cass. Pen., sez. III, n. 46291/2003). 
E, se c'è qualcosa di davvero "disumano", è spesso proprio il comportamento degli "esseri umani" nei confronti degli esseri "non umani".
***
C'è poi da considerare la Legge 14 agosto 1991, n. 281, denominata "legge quadro" in materia di tutela degli animali d'affezione e prevenzione del randagismo; con tale normativa,  l'Italia è divenuta il primo Paese al mondo a riconoscere il diritto alla vita e alla tutela degli animali randagi, vietandone la soppressione se non in casi di gravi malattie, malattie incurabili o comprovata pericolosità.
Inoltre sono previste sanzioni per chi abbandona gli animali, o li commercia ai fini della sperimentazione.
***
Però, secondo me, c'è ancora molto da fare!
***
L'OMO E LA SCIMMIA
Trilussa (Carlo Alberto Salustri)
L'Omo disse a la Scimmia:
— Sei brutta, dispettosa:
ma come sei ridicola!
ma quanto sei curiosa!
Quann'io te vedo, rido:
rido nun se sa quanto!...
La Scimmia disse: — Sfido!
T'arissomijo tanto!
:D :D :D
***
#3413
Almeno stando alle ultime notizie, sembra che l'ex assessore della Lega di Voghera, Massimo Adriatici, che lo scorso 20 luglio sparò ed uccise con un colpo di pistola Beretta A21 (BOBCAT) l'immigrato Youns El Boussettaoui, debba restare agli arresti domiciliari; ed infatti pare che  il giudice per le indagini preliminari Maria Cristina Lapi abbia respinto la richiesta del pubblico ministero Roberto Valli e dei legali difensivi di procedere alla rimessa in libertà dell'assessore, tramite la revoca della custodia cautelare.
***
Inoltre, gli avvocati Debora Piazza e Marco Romagnoli, che assistono i familiari del cittadino marocchino ucciso, hanno chiesto un aggravamento delle accuse, perché l'"ex assessore" avrebbe usato dei cosiddetti "proiettili espansivi", che, in  Italia e in Europa,  sono proibiti dalla legge; la loro accusa si basa sull'analisi sui proiettili che è contenuta nella consulenza del perito balistico Luca Soldati, lo specialista incaricato dai due avvocati di analizzare la pistola ed il tipo di proiettili che erano ancora rimasti dentro.
Secondo notizie di stampa, si tratterebbe di  proiettili HP ("hollow point", cioè "a punta cava"), vietati persino in guerra, e che risultano vietati dalla legge per difesa personale.
***
Senza voler mettere in dubbio la consulenza del perito balistico Luca Soldati, bisogna però capire bene di che cosa "veramente" stiamo parlando; il che ritengo di poterlo fare, perchè possiedo lo stesso modello di pistola di Adriatici, e (quasi certamente) lo stesso tipo di munizioni.
***
In primo luogo occorre ricordare che l'articolo 2 comma 4 del D.L. 8 giugno 1992 n. 306,  stabilisce che le munizioni destinate alle "armi da sparo comuni" non possono essere costituite da pallottole "ad espansione".
La Direttiva Europea del 18 giugno 1991, peraltro, aveva  sancito che sono vietate le munizioni ad "espansione", a meno che esse non siano "destinate alle armi da caccia o da tiro al bersaglio per le persone abilitate ad usare tali armi"; di conseguenza, con la circolare n. 559/C.11764.10171,  è stato precisato che non è  vietato l'uso delle munizioni "ad espansione" per il "tiro sportivo" e per "la caccia".
***
Il che, sebbene sul punto la legge sia alquanto ambigua, non significa affatto che sia lecito sparare a qualcuno con munizioni "ad espansione"; neanche se lo si fa per legittima difesa.
Significa semplicemente che, almeno secondo la mia interpretazione della legge:
- se, mentre io sto facendo del normale "tiro al bersaglio" con una "pistola sportiva" (come la mia Smith & Wesson 617) caricata con pallottole "ad espansione", vengo aggredito "manu armata" da un rapinatore, sono perfettamente autorizzato a sparargli addosso con tali pallottole senza che nessuno possa eccepirmi niente (in quanto, tra l'altro, non avrei alternative per salvarmi la pelle);
- se, invece, io tengo usualmente caricata una "pistola comune" (come la mia BOBCAT, che è "identica" a quella di Adriatici) con pallottole "ad espansione", e me la porto in giro per strada, in tasca o in fondina, per una eventuale "difesa", qualora io venga aggredito "manu armata" da un rapinatore e gli spari per difendermi, anche se, ricorrendone le condizioni,  potrebbe venirmi riconosciuta la "legittima difesa", incorrerò "comunque" nel reato di utilizzo improprio di pallottole "ad espansione" (ed infatti avrei dovuto caricare l'arma con munizioni consentite per la difesa, e non con munizioni "ad espansione").

***
Per cui, considerato che Adriatici andava in giro con un'"arma comune", caricata con munizioni -almeno nominalmente- "espansive", gli avvocati Debora Piazza e Marco Romagnoli, che assistono i familiari del cittadino marocchino ucciso, avranno buon gioco a sostenere che si trattava di "munizioni proibite":
- sia perchè sulla stessa confezione delle munizioni c'era  scritto sicuramente che si tratta di munizioni "hollow point" (cioè "a punta cava", che sono le più comuni "ad espansione");
- sia perchè, in effetti, un "piccolo incavo" sulla punta di tali proiettili c'è sul serio (almeno su tutti i tipi in commercio che io conosco).
Ed infatti, secondo me, Adriatici aveva caricato la sua BOBCAT con munizioni cal 22 LR CCI STINGER o CCI VELOCITER (ovvero analoghe di altra marca); non lo so di sicuro, ma sono disposto a scommetterci!

***
A questo punto occorre fare "molta" attenzione, perchè la legge non chiarisce affatto che cosa debba intendersi per "pallottole ad espansione"; quindi è necessario considerare tale definizione  sotto il profilo "balistico", e, soprattutto, sotto quello dell'effetto "terminale" sul bersaglio.
***
La "scritta" HP sulla confezione e il "forellino" in punta, infatti:
- possono senz'altro avere un notevole "impatto commerciale";
- ma non è affatto detto che abbiano un corrispondente effettivo "impatto terminale", analogo a quella di una "vera" pallottola HP ("hollow point", cioè "a punta cava" con "autentica" espansione).
Purtroppo, ormai, la scritta "hollow point" è diventata una "dizione commerciale" che fa vendere bene le cartucce; per cui è del tutto normale vendere munizioni che hanno sulla punta solo un leggero incavo, del tutto inidoneo a provocare effetti espansivi, ma che il produttore spaccia per "hollow point".
Come mi accingo a dimostrare!
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Ed infatti, fermo restando che la la legge vieta le munizioni con proiettile "ad espansione" destinate ad "armi comuni", tuttavia:
- sotto il profilo tecnico sono "ad espansione" solo i proiettili prodotti con accorgimenti tecnici speciali atti a provocarne un subitaneo allargamento simmetrico al momento della penetrazione in un corpo umano (e l'accorgimento più comune è quello della "punta cava");
- però non ogni foro nella punta di un proiettile lo rende automaticamente "ad espansione", in quanto non può essere classificato come HP un proiettile con un foro sottile in cui non può verificarsi alcun effetto idrodinamico oppure, per lo stesso motivo, un proiettile che presenti sulla punta una semplice incavatura o una ritrazione del piombo.
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Poichè un immagine vale più di mille parole, da quella che segue appare evidente la differenza tra una "vera" pallottola "ad espansione", e una pallottola "ad espansione" solo di nome, per vendere meglio la merce; come quasi sicuramente, visto il calibro, era quella usata da Adriatici.

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Da notare, dall'immagine seguente, che la differenza di "ampiezza" e di "profondità" del foro tra una "vera" HP ed una solo "nominale", è:
-sia "in senso assoluto" (perchè il calibro 22 è un proiettile piccolissimo);
- sia "in senso relativo" (cioè in proporzione alla dimensione del proiettile).

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Inoltre una autentica pallottola HP, è "realizzata" in base a precisi parametri e rapporti matematici; con i quali il "forellino pro forma" sulla punta delle HP nominali non ha assolutamente niente a che vedere!

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Oltre a questo, spesso, si fa una indebita confusione tra "espansione" e "deformazione" del proiettile, che sono due cose completamente differenti; ed invero, alla prova dei fatti, anche le palle totalmente blindate FMJ ("Full Metal Jacketed") si deformano all'impatto; ma non per questo vengono definite "ad espansione".
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Passando dalla "teoria" alla "pratica", quindi, ho sparato allo stesso bersaglio:
- con un calibro 45 ACP (Automatic Colt Pistol) completamente "blindato" (FMJ), e, quindi autorizzato legalmente per la difesa personale, in quanto assolutamente "non espansivo";
- con un calibro 22 LR, usando la stessa identica pistola BOBCAT posseduta Adriatici, ed usando delle munizioni cal.22 definite "Hollow Point" sulla confenzione, e col forellino in punta, cioè "espansive" come erano le sue (almeno stando all'accusa).
Come si può vedere dalla seguente immagine, il foro prodotto dal cal.22 "Hollow Point" è "netto" e non "espanso", esattamente come quello, molto più grande, prodotto dal proiettile calibro 45.

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Ovviamente, ho poi recuperato i due proiettili sparati dentro il "parapalle" di "creta umida" che era posizionato dietro il bersaglio; il  quale è di consistenza abbastanza simile ai tessuti umani, sebbene molto meno del "gel balistico" (che è una sostanza artificiale usata per testare scientificamente gli effetti causati dalla penetrazione dei proiettili delle armi da fuoco nei tessuti muscolari, simulandone la densità e la viscosità).
Come si può vedere dall'immagine, sia il proiettile FMJ sia il "sedicente" proiettile HOLLOW POINT, si sono entrambi "deformati"; però nessuno dei due si è "espanso":

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I "veri" proiettili HOLLOW POINT, invece, non si limitano a "deformarsi" (come fa, in maggiore o minore misura,  "qualsiasi"  pallottola),  ma si "espandono" a "stella" o a "fiore", cioè "esplodendo" nel modo programmato dagli ingegneri balistici che li hanno progettati.
La differenza è "eclatante"!
upload photo
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Per concludere, infine, "denominazione" a parte, non c'è dubbio alcuno che il calibro 22, nelle mani giuste, può costituire un'arma letale; però, a ben vedere, così come per legge c'è scritto sopra, anche una pistola "ad aria compressa" può, almeno "teoricamente", costituire un'arma letale (c'è scritto per legge: "può causare lesioni fatali").

E, purtroppo, a volte qualcuno ci lascia davvero la pelle!
https://www.fanpage.it/esteri/nina-si-accascia-e-muore-3-anni-uccisa-da-colpo-al-cuore-sparato-con-pistola-ad-aria-compressa/
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In effetti, il cosiddetto calibro 22, indica proiettili del diametro di 5,5 millimetri; il quale è poco più grande di un pallino ad aria compressa di 4,5 mm, e poco più piccolo di di un pallino ad aria compressa di 6 mm.

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Il che, secondo me, "espansione" o "non espansione", significa che Adriatici ha sparato, sì, "intenzionalmente" (e non certo "accidentalmente"), però, essendosi limitato ad un solo colpo, aveva l'"intenzione" di "fermare" l'aggressore "ferendolo", ma non certo "uccidendolo".
Ma questo lo avevo già spiegato diffusamente nel mio seguente topic, a cui rinvio senza ripetermi:
https://www.riflessioni.it/logos/percorsi-ed-esperienze/io-e-adriatici-abbiamo-la-stessa-pistola!-per-cui-ho-capito-cosa-aveva-in-mente!/msg54118/#msg54118
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#3414
Ciao Baylham :)
Su questo discorso, almeno in generale, sono abbastanza d'accordo; però, secondo me, pur rivalutando l'aspetto dei metri quadri, bisognerebbe adottare un sistema misto ponderato "metri quadri/vani" (in quanto anche i secondi hanno il loro valore ai fini di un corretto estimo).
Comunque attendo che vengano resi pubblici i concreti criteri specifici per mezzo dei quali verrà effettuata la revisione!
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Quanto al fatto che "l'invarianza del gettito fiscale a livello di singolo immobile a seguito di una riforma del catasto è sicuramente una fesseria", sono perfettamente d'accordo con te; non sono invece affatto d'accordo con te circa la sostanziale invarianza del gettito complessivo sull'insieme degli immobili,  perchè nessun governo farebbe mai un'operazione del genere "a guadagno complessivo zero", solo per una questione di "perequazione" e di mero "riordino" del catasto.
Ci servono soldi, per pagare i debiti!
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Un saluto! :)
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#3415
Ciao Anthony :)
Non so se i proprietari di immobili siano dei "fessi", ma ti garantisco che -assieme ai lavoratori dipendenti-, sono sicuramente i più "tartassati" ingiustamente dalle tasse; forse perchè non hanno una "lobby" abbastanza potente a proteggerli, ovvero perchè i loro cespiti reddituali sono più difficilmente occultabili.
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Può darsi che il mio giudizio, sia  "di parte", ma questo non toglie che, nel contempo, sia assolutamente "oggettivo"; come posso dimostrarti in molti altri modi (oltre quelli ai quali ho già fatto ricorso)!
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Solo per farti due esempi, delle numerose "angherie fiscali" di cui sono stato vittima:
1)
Tempo fa, per due anni e mezzo, sebbene il mio inquino si rifiutasse di pagarmi l'affitto di un mio negozio ed io non riuscissi a cacciarlo via, tuttavia fui costretto a pagare egualmente l'IRPEF sul reddito risultante dal contratto; ed infatti, ai sensi dell'articolo 26 del DPR 917/86, i redditi degli immobili concorrono a formare il reddito complessivo dei soggetti che li possiedono " indipendentemente dalla loro percezione".
Ritengo superfluo precisare che i soldi dei fitti non li vidi mai; per cui, in sostanza, ho pagato delle tasse su redditi inesistenti, e, di sicuro, neanche quelle nessuno me le restituirà mai.
2)
Da circa dieci anni, ho ereditato un locale bar di mio padre sulla costa adriatica, che, però, non riesco nè ad affittare nè a vendere, perchè quella zona è contesa dalla "Sacra Corona Unita" e da una potente famiglia Rom; nessuno, quindi, è interessato a un immobile "in zona di guerra", esposta al rischio di un "doppio pizzo".
Però, ogni anno, mi tocca pagarci circa 1.500 euro di IMU (perchè mai, di grazia?); così mi ritrovo cornuto e mazziato!
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Un saluto! :)
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#3416
Ciao Anthony :)
Insisto nel dire che l'operazione congetturata da Baylham sarebbe decisamente di carattere psichiatrico, perchè per conoscere il valore commerciale degli immobili non serve affatto di revisionare il catasto; ed infatti, quando si revisionano le rendite catastali, ciò avviene "esclusivamente" per aumentare la tassazione immobiliare (come, peraltro, è sempre accaduto in passato), e non per altri motivi.
Solo chi è nato ieri, può credere alla chiacchiere di Draghi sulla "trasparenza" e la "statistica".
:D Ma che mi facesse il piacere! :D
https://www.youtube.com/watch?v=fa3a50pLmu8
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D'altronde tu stesso ti rendi molto ragionevolmente conto che la revisione del catasto, ha precipuamente lo scopo di venire incontro alle richieste che ci fa l'Europa da decenni; ed infatti, visto che il nostro Fisco è troppo "pippa" per tassare la "ricchezza mobile", e troppo "succube" per tassare la "ricchezza finanziaria", l'unico modo sicuro per cuccare qualche soldo in più (con cui restituire i prestiti che ci fa l'Europa), consiste nell'incremento della tassazione delle rendite catastali, tassando i soliti poveri fessi.
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Ed infatti, richieste dell'Europa a parte:
a)
Mentre la "ricchezza mobile" è molto elusiva (rectius "evasiva"), diversamente la "ricchezza immobile" è molto più semplice da tassare; pertanto il Fisco, come uno "spadaccino zoppo" (e per giunta pure un po' "miope"), preferisce di gran lunga fare a duello con dei "manichini", piuttosto che con degli altri "spadaccini".
Perchè, ovviamente, i "manichini" stanno fermi, e sono quindi molto più facili da infilzare!
;)
b)
In secondo luogo, aumentando la tassazione sugli immobili, si fa un gran favore alle banche; ed infatti, il povero disgraziato che si trova a dover investire il suo capitale, magari il TFR, piuttosto che acquistare immobili ed essere subissato di tasse, alla fine si rassegna ad essere rapinato da un fondo di investimento bancario.
;)
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Un saluto! :)
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#3417
Ciao Baylham. :)
Guarda che quello che dici adesso tu,  l'avevo già premesso io, scrivendo che:  "Semmai, un eventuale governo futuro, per compensare l'aggravio fiscale dei proprietari di immobili, potrebbe ridurre i "coefficienti di rivalutazione" delle rendite ai fini IMU, REGISTRO, DONAZIONI e SUCCESSIONI."
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Però, elevare l'attuale "valore catastale" di un immobile da 1.000.000 di euro ad un presunto "valore commerciale" di 1.300.000 euro (130%), per poi ridurlo nuovamente ad un "valore fiscale" di 1.000.000 di euro,  al fine di mantenere invariata la tassazione complessiva sugli immobili, mi sembra:
- un'operazione di carattere "pisichiatrico", più che "tributario", perchè, a questo punto, tanto varrebbe lasciare le cose come stanno;
- sarebbe comunque un'operazione intrinsecamente assurda ed inutile, perchè i "valori commerciali" ce li fornisce già l'ISTAT, senza bisogno di revisionare il catasto.
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Se si revisionano i valori catastali, è ovvio che lo si fa precipuamente allo scopo di aumentare la tassazione sugli immobili!
Semmai "forse", si salveranno solo coloro i cui valori catastali sono già sopravvalutati; ma, di sicuro, nessuno glieli "abbasserà" (salvo ricorso in Commissione Tributaria)!
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Ormai sono troppo vecchio per farmi abbindolare dal "gioco delle tre carte"; anche se a provarci è un imbonitore della  classe di Draghi.
"Experto crede Ruperto!" ;)
https://www.youtube.com/watch?v=NNCeP1Rw6z0
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Un saluto! :)
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#3418
Ciao Anthony.
Sul fatto che Salvini inganni gli italiani non nutro alcun dubbio , in quanto è ovvio che, con la sua opposizione, meramente propagandistica, non riuscirà certo ad impedire l'aumento dell'imposizione immobiliare; però ha perfettamente ragione nel sostenere che una revisione delle rendite catastali, una volta portata a compimento, comporterà automaticamente un aumento dell'imposizione immobiliare.
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Quanto a Draghi invece, "mente per la gola", perchè, nel caso in cui venga effettuata una revisione delle rendite catastali, questa comporterà "automaticamente" un aumento dell'imposizione immobiliare; nel caso di specie, infatti, non è tanto una questione di "aliquote", quanto, piuttosto, è una questione di "imponibile".
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Ed infatti, ad esempio, i contribuenti che possiedono immobili non locati nello stesso comune in cui si trova l'abitazione principale, sono tenuti ad assoggettare a tassazione IRPEF il 50% della "rendita catastale rivalutata del 5% ed aumentata di 1/3"; per cui, se la rendita catastale viene aumentata da Draghi, aumenta automaticamente anche l'"imponibile" fiscale IRPEF, e, quindi, la tassazione aumenta a prescindere dall'"aliquota progressiva" IRPEF applicata, la quale non riguarda il singolo reddito immobiliare, bensì il reddito complessivo netto del contribuente.
Ovviamente, se tale "rendita catastale" viene aumentata da Draghi, aumenta automaticamente anche l'"imponibile" fiscale IMU, che si ottiene capitalizzando la "rendita catastale", ed applicando sul "valore catastale" così determinato l'"aliquota proporzionale" prevista da ciascun Comune per tale imposta; e lo stesso dicasi nel caso in cui il proprietario intenda vendere l'immobile, perchè in tal caso l'acquirente dovrà pagare un'IMPOSTA DI REGISTRO maggiorata, con conseguente minore appetibilità del cespite, e con influenza negativa su suo prezzo di mercato.
Insomma, è una "fregatura" complessiva!
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Un eventuale governo futuro, una volta revisionato il catasto da Draghi, sarà tecnicamente costretto ad applicare  le imposte sui nuovi imponibili che ne scaturiscono; l'unica cosa che, teoricamente, un nuovo governo  potrebbe fare, sarebbe quella di effettuare una ulteriore revisione complessiva al ribasso delle rendite catastali.
Ma la cosa mi sembra molto improbabile, e, comunque, ci vorrebbero altri cinque anni.
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Semmai, un eventuale governo futuro, per compensare l'aggravio fiscale dei proprietari di immobili, potrebbe ridurre i "coefficienti di rivalutazione" delle rendite ai fini IMU, REGISTRO, DONAZIONI e SUCCESSIONI (oltre a restringere al ribasso il "range" di scelta delle aliquote dei Comuni ai fini IMU); ma questo non sarebbe molto facile, e, comunque, non influirebbe sulla maggiore imposizione IRPEF.
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Quanto al fatto che una "limitata" revisione del catasto sarebbe opportuna per poter realizzare una maggiore equità,  riducendo i paradossi per cui alcuni immobili vengono stimati catastalmente di più del loro valore reale, mentre altri immobili vengono stimati meno del loro valore reale, questo sarebbe senz'altro "teoricamente" corretto nel caso di un mercato immobiliare "a bocce ferme"; il che, però, non è molto facile che si verifichi!
In ogni caso, secondo me, come avevo già scritto, con la "revisione Draghi":
- sono certo che quasi tutti pagheranno molto di più sui loro immobili;
- ritengo molto improbabile che  qualcuno  pagherà di meno, perchè gli verrà cortesemente variata la rendita al ribasso (salvo che non ricorra giudizialmente).
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Un saluto
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#3419
Ciao Inverno. :)
Hai perfettamente ragione di lamentarti; ma, purtroppo, secondo me, hai sbagliato a non "reagire" nelle sedi competenti per far valere le tue ragioni.
Ed infatti io ho vissuto personalmente un'esperienza abbastanza simile alla tua; però ho reagito!
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Anni fa, infatti, ricevetti un avviso di variazione in aumento della rendita catastale di un appartamento che possedevo a Roma, sul quale c'era scritto: "La rendita del suo immobile è stata rettificata in base al valore di due immobili similari al suo (NCEU A345667 e NCEU B876567 ), ubicati nella stessa area  topografica della città."
Ovviamente, non avendomi fornito gli "indirizzi" di tali immobili, non mi avevano dato modo di verificare nè l'esattezza nè la congruità e delle loro gratuite affermazioni; pertanto feci ricorso presso la Commissione Tributaria Provinciale (che è un "organo giurisdizionale" al pari di un qualsiasi Tribunale), eccependo "la carenza di motivazione" dell'atto di variazione della rendita.
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Ed infatti, in base all'art.7 della Legge n. 212
del 27/07/2000,  gli atti dell'amministrazione finanziaria devono essere motivati secondo quanto prescritto dall'articolo 3 della legge 7 agosto 1990, n. 241, concernente la motivazione dei provvedimenti amministrativi; cioè, indicando i "presupposti di fatto" e le "ragioni giuridiche" che hanno determinato la decisione dell'amministrazione.
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Pertanto l'Ufficio Finanziario, nella sua "comparsa di risposta" davanti all'organo giudicante, fu "costretto" a fornire gli indirizzi civici dei due immobili similari al mio (NCEU A345667 e NCEU B876567 ).
Controllando tali indirizzi, constatai e potei di conseguenza documentare di fronte alla Commissione, che:
- uno dei due immobili, si trovava nella mia stessa area  topografica, ma si trattava di un'ambasciata straniera dalle caratteristiche immobiliari completamente diverse dal mio appartamento (e, ovviamente, più pregiate);
- l'altro immobile, invece, aveva caratteristiche simili al mio appartamento, ma si trovava in un'area  topografica completamente diversa, e, cioè, nel centro storico della città, i cui valori medi immobiliari erano circa il doppio di quelli della mia zona.
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Di conseguenza, la Commissione Tributaria annullò la variazione catastale, condannando persino  l'amministrazione fiscale  a pagarmi le spese di giudizio; cosa, che, in verità, accade alquanto di rado.
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Il tuo caso è un po' diverso, in quanto, ricorrendone le condizioni, dovresti eventualmente invocare l'istituto dell'autotutela previsto dall'articolo 2-quater, Dl 564/1994 (convertito dalla legge 656/1994) e il Dm 37/1997, per il riesame della rendita attribuita.
Sono perfettamente d'accordo con te che "non ti si fileranno di pezza"; però, contro il "diniego espresso" alla tua  richiesta di autotutela, ed anche contro il probabile "silenzio rifiuto", è ammesso ricorso davanti alla commissione tributaria provinciale in relazione alla legittimità del rifiuto, ma non in ordine al merito (nell'esame del quale si potrà proseguire in caso di legittimità della richiesta stessa).
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A tal fine, per l'applicazione dell'autotutela, è necessario:
- o documentalmente provare come l'attuale classamento del tuo immobile sia affetto da un errore grossolano, evidenziabile portando a confronto casi di immobili del tutto similari;
-  ovvero, se la problematica si dovesse riscontrare in generale per la totalità degli immobili similari, si dovrebbe eccepire l'iniquità del sistema catastale relativo a tali immobili.
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Però mi fermo qui:
- sia perchè non conosco con esattezza la situazione specifica del tuo immobile;
- sia perchè non è deontologicamente consentito fornire "specifiche" consulenze legali online (ma solo generiche considerazioni di carattere generale).
***
Per cui ti suggerisco di rivolgerti ad un legale e ai suoi periti, per valutare in modo più circostanziato le tue concrete opportunità di revisione della rendita.
Non credo che ti costerà troppo, soltanto sapere se ne vale o meno la pena!
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Un saluto! :)
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#3420
Citazione di: baylham il 06 Ottobre 2021, 19:28:12 PM
Aggiungo che è evidente che Draghi non è preparato sulla materia in questione.

Questo conferma che Draghi non ha nulla di eccezionale o di straordinario, è un amministratore pubblico di tendenza politica moderata che emerge rispetto ad una maggioranza di mediocri politici ed amministratori.

Apprezzo molto la sua decisa reazione politica come Presidente della Banca Centrale Europea al tempo della crisi dell'euro.
Sottoscrivo parola per parola quello che hai scritto riguardo a Draghi:
- sia in senso positivo;
- sia in senso negativo
;)