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Messaggi - viator

#3421
Salve. Per Socrate78: L'evoluzionismo darwiniano non è assioma o pregiudizio ma appunto solo una teoria. Esso è quindi un'ipotesi tuttora in attesa di conferme che, chiarendone scientificamente i precisi meccanismi, ne facciano una disciplina consolidata che ne giustifichi completamente gli effetti passati e consenta di prevedere almeno una parte di quelli futuri.

L'attendibilità di una informazione o di una nozione consiste nella maggiore o minore individuabilità, certezza, ed eventuale autorevolezza delle sue fonti. Che ciascuno giudichi secondo i propri criteri se risulti più attendibile la TEORIA evoluzionistica oppure il DOGMA creazionistico.

Circa poi i reali o presunti punti deboli della TEORIA da te elencati, alcuni sono ovvii ed altri del tutto infantilistici.
OVVIAMENTE mancano le conferme attraverso il tempo della nostra esperienza culturale (150 o 1500 anni contro i 1500 milioni di anni in cui l'evoluzione avrebbe agito !!), INFANTILMENTE è il chiedersi quali nostri organi si sarebbero apparsi per primi (è chiaro che si è trattato appunto di evoluzione COMPLESSIVA attraverso la concorrente e simultanea specializzazione e diversificazione cellulare).

Circa poi quello che tu chiami "caso evolutivo" (il caso "capriccioso" (cioè privo di una serie ordinata di cause ed effetti coerenti) non esiste, noi chiamiamo casuali quegli eventi dei quali non abbiamo una conoscenza sufficiente a giustificarli sulla base di quel poco che sappiamo) esso non ha prodotto nulla di speciale. Siamo noi che ci troviamo "super-super" belli, meravigliosamente complessi, indiscutibilmente superiori etc. etc. Pensa tu a quanto ci potrebbe compatire una libellula dotata di sei zampe e quattro ali, di mostruosa efficienza aviatoria ed energetica, con quanto basta di cervello per poter adempiere allo SCOPO !!!!!! per il quale è stata creata (e non mi dire che lo scopo per cui noi umani siamo al mondo è diverso, superiore, più importante !!).

E' invece il creazionismo che propone pregiudizialmente la supremazia umana per tutti gli aspetti menzionati qui sopra.
#3422
Salve. Per Angelo Cannata: Ci risiamo. Scusa Angelo, ma non posso pensare che certi tuoi commenti (vedi tua ultima citazione su di me del 23/04) siano sinceramente considerati da te come frutto di una qualche logica: a questo punto credo che ti piaccia provocare confidando nell'ingenuità / incapacità dei tuoi interlocutori.

Fingi di ignorare che 'assoluto fa parte della (anzi E' la-) realtà esistente mentre il citarlo è una delle infinite relatività nessuna delle quali ha il potere né di farlo esistere né di negarlo o cancellarlo. Salutoni.
#3423
Buonasera Giona2068: Hai proprio ragione sia a proposito del sesso che del fumo : i vizi sono quella cosa che può portare alla morte riempiendo la vita.
#3424
Tematiche Filosofiche / Re:T'amo non t'amo
27 Aprile 2018, 12:58:42 PM
Salve. Per Angelo: Vedi, io penso che tutto sia basato sulla originaria "propensione" che muove il mondo (quello fisico, ma anche quello spirituale poiché credo che lo spirito (=un'anima dotata della capacità di volere) sia solo una delle "recenti" manifestazioni della diversificazione prodotta da tale "propensione".
La "propensione" sarebbe appunto quella alla "persistenza" (conservazione dinamica) del mondo stesso attraverso la diversificazione dei propri contenuti prodotta dalla direzione entropica.
La diversificazione ha agito partendo dall'unicità per produrre la duplicità di sostanza e forma, quindi poi le molteplicità di materia, energia, fisica, chimica, biologia, istinto di sopravvivenza, psiche, coscienza, mente, spirito .............
Con l'apparizione dell'istinto di sopravvivenza nasce il primo meccanismo che poi, attraverso la successiva maturazione di una coscienza da parte della specie umana, porterà appunto all'egoismo umanamente inteso.
L'IDS (lo chiamerò così per brevità) ha la funzione di tutelare l'esistenza individuale. Esso quindi privilegia anzitutto ciò che avvantaggia l'individuo anche ad eventuale scapito di altro od altri. Ma la sopravvivenza individuale non deve servire per potersi dedicare ai fatti propri (egoistici), bensì a permettere che l'individuo si riproduca, facendo il vantaggio della specie cui appartiene.
Già con questo vediamo che l'IDS riesce a realizzare un effetto altruistico (verso la specie) attraverso un comportamento egoistico (quello individuale).
Giungendo all'uomo, abbiamo la novità di una coscienza che naturalmente dovrà convivere con l'IDS.
La coscienza genera la consapevolezza del sé, dell'esistenza di altre coscienze presumibilmente simili alla nostra, del fatto che possiamo riprodurci, di quello che dovremo morire e di tante altre cosucce.
Accanto quindi all'IDS che tutela la nostra sopravvivenza biologica e corporale ecco quindi che - attraverso la coscienza - appare una cosa che chiameremo EGO. Il quale, sfortunatamente, nasce sprovvisto di una memoria genetica istintuale (questa è l'IDS) che provveda ad agevolare la sopravvivenza (ora psichica e mentale) dell'EGO.
Per l'EGO questo è un grosso problema. Occorre darsi da fare per trovare il modo di riprodursi poi quindi (dato che ci siamo, proviamoci) augurabilmente anche il modo per vivere in eterno.
Per la riproduzione, si potrebbe usare quella biologica affiancandola all'educazione della prole (quindi l'EGO si dà da fare nel cercare un partner con il quale generare figli che ereditino possibilmente il nostro EGO e/o che vengano avviati a vivere secondo la nostra visione del mondo).
Per l'immortalità individuale invece l'EGO deve ricorrere a creazioni meno fisiche della prole. Meglio organizzarsi assieme ad altri EGO che possiedano - come noi - mente, capacità di astrazione e spiritualità e decidere assieme che è veramente uno sconcio che i nostri EGO debbano scomparire assieme ai nostri corpi, e stabilire che tale ipotesi è una semplice benché gigantesca bufala.
Così se i corpi si riproducono, gli EGO potranno fare (o almeno se ne convincono)  altrettanto, anzi, di più.
Naturalmente l'EGO non è così invadente da impedire l'esistenza dell'altruismo. Esso scende volentieri a compromessi poiché deve e vuole fronteggiare le tre ataviche paure che l'acquisizione di una coscienza ci ha presentato : quella della morte, della solitudine e della sofferenza. Ma circa l'altruismo ti rimando, caro Angelo, a quanto da poco da me risposto a Baylham. Amichevoli saluti.
#3425
Tematiche Filosofiche / Re:T'amo non t'amo
26 Aprile 2018, 22:16:34 PM
Salve. Per Bailham: Prendo atto della tua posizione. Ti prego solo, se continuerai a leggere quanto sto per dire, che questo argomento io intendo affrontarlo da un punto di vista strettamente filosofico, quindi al di fuori di qualsiasi interpretazione etica, morale, sentimentale, spirituale o di altro genere.
Secondo me non esistono atti e moventi essenzialmente altruistici, e ciò non per un'intrinseca aridità umana, ma semplicemente perché ciascuno di noi non può mai veramente "uscire da sé stesso" per immedesimarsi completamente in altri.
Esistono invece (e questo per me è il miracolo) atti e moventi intrinsecamente sempre egoistici ma che possono generare effetti altruistici.
Lasciando ora perdere l'amore interpersonale nei suoi significati convenzionali (perché per esso è troppo facile dimostrarne la almeno parziale componente egoistica), prendiamo alcuni altri comportamenti : la beneficenza, la compassione, il martirio, l'abnegazione.
La beneficenza e la compassione sono comportamenti deliberati ai quali nessuno ci costringe. Quindi essi vengono messi in pratica per rispondere ad impulsi interiori cui soddisfazione ci fa stare meglio. E questo, secondo te, sarebbe un comportamento altruistico ??.
Circa martirio ed abnegazione il ragionamento deve farsi un pochetto più sofisticato ma condurrebbe alle medesime conclusioni. Ovvio comunque che martirio ed abnegazione siano opzioni che vengono affrontate da chi sceglie di affrontare le morte piuttosto che rinunciare alla propria coerenza, cosa che gli renderebbe insopportabile il continuare vivere. Quindi da chi trova più egoisticamente soddisfacente la soluzione del martirio o dell'abnegazione rispetto a quella di una vita che troverebbe insopportabilmente indegna.

Ma è possibile immaginare un comportamento esclusivamente ed assolutamente altruistico?
Proviamoci. Un bel dì Dio ti si rivela e ti fa una proposta : ti chiede se saresti disposto a morire e ad affrontare l'eternità da dannato, scambiando in questo modo il tuo destino con quello di un altro che avrebbe meritato morte ed Inferno e che invece - grazie a te - morirà a tempo debito e salirà in Paradiso.
Naturalmente il Dio che te lo propone ti fornisce anche la certezza di essere "Colui che E'" e ti avverte anche che, se accetterai, egli si impegna a mai revocare i termini e le conseguenze della sua proposta. (Un notevole quesito a questo punto sarebbe: Ma Dio può rinunciare ad essere sé stesso autolimitando il proprio assoluto arbitro ?? Il che equivarrebbe a chiedersi : "Ma Dio può riuscire ad uscire da sé stesso??").
Bene. A questo punto, se tu rispondessi "si" alla proposta divina........ecco che avresti compiuto la più trascendende ed assoluta scelta altruistica tra tutte quelle che possiamo concepire.
Ci sarebbe solamente un problemino : Dio, nel rinunciare al proprio supremo arbitrio circa propri futuri ripensamenti, non avrebbe fatto altro che trasferirlo a te (che con la tua scelta usi e mantieni interamente il tuo arbitrio), e quindi, semplicemente, tu saresti diventato Dio !! Quindi l'altruismo assoluto è praticabile solo facendosi Dio.

Vedi, secondo me i rapporti tra l'egoismo e l'altruismo vanno regolati in un certo modo, cioè secondo il Principio Naturale del Bene, concetto cui ho superficialmente accennato all'interno dell'omonima discussione (andata quasi deserta) presente nel Forum. Salutoni.
#3426
Tematiche Filosofiche / Re:T'amo non t'amo
26 Aprile 2018, 12:49:19 PM
Salve Angelo. So bene cosa vuoi dimostrarmi-dimostrarci.

Comunque la mia visione dell'amore dal punto di vista razional-filosofico (so benissimo quanto la razionalità sia influenzata dallo spiritualismo, secondo gli inafferrabili canali usati da quest'ultimo), la mia visione - dicevo - risulta basata sulle seguenti sintetiche considerazioni :

A) Nessun altruismo può venir praticato se prima di esso non si compie tutto ciò che va egoisticamente fatto per sopravvivere e per potersi concedere poi il "lusso" di essere altruisti.

B) L'amare qualcuno o qualcosa significa - di regola (le apparenti eccezioni le spiegherò eventualmente a parte) - volere PER SE' il qualcuno od il qualcosa. Solo il Papa ama l'umanità intera senza volerla per sé, vista la troppo ridotta superficie dello Stato di cui è monarca.

C) l'amore rappresenta la trasposizione - ai fini riproduttivi - dell'egoismo naturale. L'egoismo maturale nr.1 sono i meccanismi che provvedono alla persistenza del mondo fisico; quello nr.2 sono i meccanismi che provvedono alla persistenza della vita; quello nr.3, idem, per quanto riguarda gli individui. Figurati poi che secondo me esiste anche l'egoismo naturale nr. xxx che serve a tutelare la persistenza (esistenza+sopravvivenza) dello spirito !!

Naturalmente noi siamo il nostro spirito (che io chiamo in modo diverso) e, nel mio caso, guarda un poco a quali bizzarri ragionamenti mi porta la mia spiritualità !!
#3427
Tematiche Filosofiche / Re:T'amo non t'amo
25 Aprile 2018, 23:34:40 PM
Salve. Sì. L'amore non è altro che sublime egoismo. Sapete quale io trovo essere la migliore unione possibile tra due persone ? Quella di due egoismi che riescano a soddisfarsi a vicenda. E vi assicuro che ce ne sono poche, ma esistono.

Più avanti poi parlerò del rapporto tra il sublime egoismo ed il sublime altruismo. Buonanotte.
#3428
Tematiche Filosofiche / Re:T'amo non t'amo
25 Aprile 2018, 21:22:32 PM
Salve. Per Angelo : grazie del tuo intervento (tutto si può dire dei tuoi interventi tranne che siano superficiali).

A proposito dell' "AMO D'AMOR LA FAME CH'E' DENTRO ME" devo ricordarti che il componimento che ho proposto forse non è mio e quindi non è lecito attribuirmene lo spirito od il significato. Ma anche se fosse una mia espressione, potrei fare il capzioso e dirti che non lo considero affatto una espressione sentimentale, bensì il frutto di una qualche mia introspezione che ha generato una specie di autodiagnosi priva di speciali emozionalità e sentimentalità.

Come vedi, con le parole si può argomentare tutto ed il contrario di tutto, proprio come - credo fermamemnte - anche tu penserai. Saluti sinceri.
#3429
Tematiche Filosofiche / Re:T'amo non t'amo
25 Aprile 2018, 13:05:41 PM
Salve. In effetti, aprendo questo argomento, non intendevo certo dare la stura a commenti e considerazioni sentimental-letterarie sull'amore.

Altamarea l'ha capito, altri no.

Cosa sia l'amore (quello umano, poiché c'è anche quello cosmico e - per chi ci crede - quello divino, anche se la radice resta comunque sempre la stessa) dal mio punto di vista è molto semplice : naturale ed egoistica pulsione al completamento di sé attraverso la fusione, l'incorporazione con l'altro; che può avvenire attraverso il possesso, il concesso od il sesso.

Ma in qual modo la radice egoistica dell'amore può approdare ai suoi effetti apparentemente opposti (che invece molti credono suoi tipici !), cioè quelli altruistici ??.
#3430
Salve. Ancora per Socrate78 : Un aspetto ancora più importante che ha generato la relativa sessuofobia delle religioni è di genere ideologico-filosofico : il credere, il considerare che la sfera spirituale sia intrinsecamente superiore a quelle materiale, biologica e corporale.

La presunta superiorità dello spirito si basa semplicemente sul fatto che, non appena l'evoluzione presenta un nuovo aspetto sviluppatosi dai precedenti, esso viene considerato un perfezionamento di essi, un miglioramento e quindi si tende ad affermarne la "superiorità" rispetto a tutto quanto già precedentemente esisteva.

Il problema è la confusione che si fa tra i concetti di "superiorità" ed "importanza".

Le funzioni "superiori" sono semplicemente quelle "posteriori" in via evolutiva ma sono anche le meno "importanti" poiché la loro esistenza dipende necessariamente da quelle "anteriori" ed "inferiori" che le ha generate e le mantiene in essere.

L'uomo, figlio sciocco della natura, tende a "dimenticare" ciò da cui dipende e ad apprezzare invece oltre misura ciò verso cui tende.
#3431
Salve. Per Socrate78: Perché il sesso, incarna la libertà personale più completa e del tutto priva di regole altrui. Esso rappresenta - a livello individuale (sperabilmente all'interno di una coppia) - la FACOLTA' perfetta.

Ora è evidente che tale sua caratteristica presenta una immensa capacità di distrazione da qualsiasi regola, norma, morale che una qualsiasi Autorità voglia suggerire od imporre.

Tutte le Autorità, se potessero, abolirebbero ufficialmente il sesso (eventuali eccezioni toccherebbero solo alle loro gerarchie).
Non potendo farlo poiché hanno bisogno di vedere rinnovata la materia prima, si limitano a censurarlo ed a cercare di regolamentarlo.
#3432
Salve. L'enunciato "tutto è relativo" è debolissimo e mostra aspetti contradditori e paradossali, come giustamente fatto notare qui oggi stesso. Ciò è dovuto non al fatto che esso sia errato bensì alla sua incompletezza.

Le affermazioni troppo lapidarie purtroppo soffrono spesso della sindrome dell'incompletezza.

C'è il caso in cui ad un famoso alpinista venne posta da un giornalista la (stucchevolissima perché ad uso delle anime semplici) domanda : "Perché, nonostante le robuste fatiche ed i temibili rischi, Lei va in montagna ?".
La risposta dell'alpinista fu "Perché è là".

Meravigliosa replica che non dice nulla ai profani mentre afferma l'ovvietà per chi ama la montagna.

Essa è tanto profonda quanto incomprensibile poiché è incompleta, appunto.

La risposta completa avrebbe dovuto essere : "Perché è là,........ e solo lassù è la verità" (la verità su chi siamo, quanto valiamo, sul nostro discendere dalla -ed appartenere alla- natura, sul legame tra l'immanenza di una rupe e la trascendenza della sua sommità.......).

Così l'affermazione "tutto è relativo" perderà la sua incompletezza e paradossalità solo se completata :
"Ciascuna cosa è relativa, e l'insieme di tutti i relativi consiste nell'assoluto".
#3433
Tematiche Filosofiche / T'amo non t'amo
23 Aprile 2018, 12:54:19 PM
Salve. Mi capitò d'incappare nel seguente componimento che ho trovato piuttosto suggestivo anche dal punto vista filosofico. Talvolta (in mezzo ad oceani di pattume pseudopoetico) la poesia si presenta nella sua essenza, che dovrebbe appunto essere quella di riuscire ad esprimere in modo lapidario certe sintesi del reale. Voi cosa pensate della fondamentale egoisticità dell'amore ?? Oppure non credete che 'amore, pur essendo desiderio allo stato puro, sia fondato sull'egoismo naturale (quello privo di classificazioni etiche o morali) ??


PENSO CHE T'AMO E SBAGLIO.
DICO CHE T'AMO E MENTO.

EPPURE T'AMO SENZA AMARE TE.
COME CIASCUNO, SEMPRE

AMO D'AMOR LA FAME CH'E' DENTRO ME.
#3434
Tematiche Filosofiche / Re:Il populismo filosofico
22 Aprile 2018, 23:31:18 PM
Salve. Per Green Demetr: Penso che dovrei frenare la mia propensione all'ironia poiché due volte su tre non vengo capito. Il mio "non ci resta che....." ironizzava appunto sulla capacità delle ideologie di affrontare i problemi di cui stiam discutendo.
#3435
Tematiche Spirituali / Re:Dio e l'eternità
19 Aprile 2018, 12:58:56 PM
Salve. Per Green Demetr e Socrate78. Bravi. Considerazioni piuttosto ragionevoli su di un argomento irrazionale.
Dal punto di vista filosofico (che non sarebbe quello di questo argomento) sono convinto che la trascendenza (salire oltre....ma oltre a che? Oltre l'immanenza, perbacco!) non possa esistere in mancanza della immanenza!. Sarebbe dire che la cima della montagna può esistere senza poggiare sul corpo della montagna!
Circa l'atemporalità di Dio, si tratta di un "escamotage" abbastanza elegante ma filosoficamente anch'esso insostenibile.
Niente tempo = niente eventi = nulla. L'esistenza del tempo dovrebbe essere una ovvia conseguenza dell'essere. Comunque mi sento molto spinoziano.