Ciao Anthony.
Non so se quando Draghi parla di soldi dica o meno "panzane", ma quando parla di tasse le dice senz'altro; e pure "in grande stile!"
Ed infatti non è assolutamente vero che "... gli aumenti potranno farsi in futuro, solo se necessari", in quanto, se verranno variate le rendite catastali per adeguarle a quelle "di mercato":
a)
Automaticamente aumenterà anche l'imposizione sulle "rendite base" ai fini dell'IRPEF (nei casi in cui tale tassazione è prevista).
b)
Automaticamente aumenterà anche l'imposizione sulle "rendite rivalutate" ai fini:
- dell'IMU
- delle imposte indirette (IVA, REGISTRO, SUCCESSIONI).
Questo è poco, ma è sicuro!
***
Cioè non è assolutamente vero che se verranno variate le "rendite catastali" per adeguarle a quelle "di mercato", questo potrà limitarsi, come dice Draghi, ad una mera "operazione di trasparenza" o "statistica", senza aumentare l'imposizione; ed infatti, una volta effettuata la "revisione catastale", è "inevitabile" che debba aumentare anche la "tassazione immobiliare".
Questo, in quanto, in determinati casi, le "rendite catastali" sono per loro natura l'unico parametro di riferimento per la tassazione degli immobili; a parte il caso delle locazioni, laddove la questione è diversa e diviene più complessa.
***
Per cui Draghi ha palesemente cercato di "imbrogliare" gli Italiani, lasciando loro credere (come nel tuo caso), che l'aumento dell'imposizione, tra cinque anni, sarà solo "ipotetico", e non necessariamente conseguente alla sua revisione delle rendite; mentre, invece, è proprio così, in quanto l'aumento dell'imposizione, tra cinque anni, non sarà affatto solo "ipotetico", bensì sarà la "necessaria conseguenza" della sua revisione delle rendite.
"Simul stabunt aut simul cadunt!"
***
Come dire che, se spari a qualcuno dalla distanza di 500 metri, ovviamente non lo uccidi subito, nel momento in cui premi il grilletto; ed infatti il proiettile deve percorrere ben 500 metri prima di colpire il bersaglio!
***
Benchè io detesti Salvini, per amore della verità, in questo caso non posso che essere perfettamente d'accordo con lui!
Ed infatti, giusto o meno che debba considerarsi l'aumento dell'imposizione immobiliare, non c'è dubbio alcuno che, al riguardo, Draghi stia cercando di prendere in giro gli Italiani (per non usare un'espressione più forte).
E, purtroppo, vedo che in molti casi ci riesce!
***
Come giustamente scrivi tu: "Naturalmente é certo che questi aumenti di tasse saranno necessari perché i debiti sono quelli che sono."
Però, se si variano le rendite catastali adeguandole a quelle di mercato, gli aumenti delle tasse immobiliari saranno automaticamente conseguenti a tale revisione, senza alcuna possibilità di ulteriori scelte future in base all'indebitamento.
***
Quanto sopra, da parte mia, è una mera "constatazione" della realtà giuridica della tassazione catastale.
Diversamente, se debbo cercare di capire il perchè di una "scelta" del genere, non posso che esprimere delle mere "opinioni"; che valgono solo in quanto tali.
Cioè:
a)
Mentre la "ricchezza mobile" è molto elusiva (rectius "evasiva"), diversamente la "ricchezza immobile" è molto più semplice da tassare; pertanto il Fisco, come uno "spadaccino zoppo" (e per giunta pure un po' "miope"), preferisce di gran lunga fare a duello con dei "manichini", piuttosto che con degli altri "spadaccini".
Perchè, ovviamente, i "manichini" stanno fermi, e sono quindi molto più facili da infilzare!
b)
In secondo luogo, aumentando la tassazione sugli immobili, si fa un gran favore alle banche; ed infatti, il povero disgraziato che si trova a dover investire il suo capitale, magari il TFR, piuttosto che acquistare immobili ed essere subissato di tasse, alla fine si rassegna ad essere rapinato da un fondo di investimento bancario.
***
Ma queste sono soltanto delle mie congetture sulle motivazioni che hanno spinto Draghi a promuovere una revisione delle rendite catastali, con conseguente -sia pur procrastinato- aumento della relativa tassazione.
***
Un saluto!
***
Non so se quando Draghi parla di soldi dica o meno "panzane", ma quando parla di tasse le dice senz'altro; e pure "in grande stile!"
Ed infatti non è assolutamente vero che "... gli aumenti potranno farsi in futuro, solo se necessari", in quanto, se verranno variate le rendite catastali per adeguarle a quelle "di mercato":
a)
Automaticamente aumenterà anche l'imposizione sulle "rendite base" ai fini dell'IRPEF (nei casi in cui tale tassazione è prevista).
b)
Automaticamente aumenterà anche l'imposizione sulle "rendite rivalutate" ai fini:
- dell'IMU
- delle imposte indirette (IVA, REGISTRO, SUCCESSIONI).
Questo è poco, ma è sicuro!
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Cioè non è assolutamente vero che se verranno variate le "rendite catastali" per adeguarle a quelle "di mercato", questo potrà limitarsi, come dice Draghi, ad una mera "operazione di trasparenza" o "statistica", senza aumentare l'imposizione; ed infatti, una volta effettuata la "revisione catastale", è "inevitabile" che debba aumentare anche la "tassazione immobiliare".
Questo, in quanto, in determinati casi, le "rendite catastali" sono per loro natura l'unico parametro di riferimento per la tassazione degli immobili; a parte il caso delle locazioni, laddove la questione è diversa e diviene più complessa.
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Per cui Draghi ha palesemente cercato di "imbrogliare" gli Italiani, lasciando loro credere (come nel tuo caso), che l'aumento dell'imposizione, tra cinque anni, sarà solo "ipotetico", e non necessariamente conseguente alla sua revisione delle rendite; mentre, invece, è proprio così, in quanto l'aumento dell'imposizione, tra cinque anni, non sarà affatto solo "ipotetico", bensì sarà la "necessaria conseguenza" della sua revisione delle rendite.
"Simul stabunt aut simul cadunt!"
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Come dire che, se spari a qualcuno dalla distanza di 500 metri, ovviamente non lo uccidi subito, nel momento in cui premi il grilletto; ed infatti il proiettile deve percorrere ben 500 metri prima di colpire il bersaglio!
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Benchè io detesti Salvini, per amore della verità, in questo caso non posso che essere perfettamente d'accordo con lui!
Ed infatti, giusto o meno che debba considerarsi l'aumento dell'imposizione immobiliare, non c'è dubbio alcuno che, al riguardo, Draghi stia cercando di prendere in giro gli Italiani (per non usare un'espressione più forte).
E, purtroppo, vedo che in molti casi ci riesce!
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Come giustamente scrivi tu: "Naturalmente é certo che questi aumenti di tasse saranno necessari perché i debiti sono quelli che sono."
Però, se si variano le rendite catastali adeguandole a quelle di mercato, gli aumenti delle tasse immobiliari saranno automaticamente conseguenti a tale revisione, senza alcuna possibilità di ulteriori scelte future in base all'indebitamento.
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Quanto sopra, da parte mia, è una mera "constatazione" della realtà giuridica della tassazione catastale.
Diversamente, se debbo cercare di capire il perchè di una "scelta" del genere, non posso che esprimere delle mere "opinioni"; che valgono solo in quanto tali.
Cioè:
a)
Mentre la "ricchezza mobile" è molto elusiva (rectius "evasiva"), diversamente la "ricchezza immobile" è molto più semplice da tassare; pertanto il Fisco, come uno "spadaccino zoppo" (e per giunta pure un po' "miope"), preferisce di gran lunga fare a duello con dei "manichini", piuttosto che con degli altri "spadaccini".
Perchè, ovviamente, i "manichini" stanno fermi, e sono quindi molto più facili da infilzare!
b)
In secondo luogo, aumentando la tassazione sugli immobili, si fa un gran favore alle banche; ed infatti, il povero disgraziato che si trova a dover investire il suo capitale, magari il TFR, piuttosto che acquistare immobili ed essere subissato di tasse, alla fine si rassegna ad essere rapinato da un fondo di investimento bancario.
***
Ma queste sono soltanto delle mie congetture sulle motivazioni che hanno spinto Draghi a promuovere una revisione delle rendite catastali, con conseguente -sia pur procrastinato- aumento della relativa tassazione.
***
Un saluto!
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