Viator, quello che intendevo dire è che la questione altruismo-egoismo ha senso solo tenendo fermo il concetto di individuo. Concetto che andrebbe valutato per quello che è: una semplificazione politica.
Dal punto di vista esistenziale, nel momento in cui il singolo stabilisce un contatto con un altro singolo, le cose cessano di essere "atomistiche", e da una parte e dall'altra entra in gioco la propensione umana a immaginarsi nell'altro.
Il nostro vero essere, al di là dell'apparenza materiale che ci inchioda ad un corpo e ad un'identità sociale, è un perpetuo pellegrinaggio da una creatura all'altra (animali compresi, s'intende).
Qui non si tratta di stramberie spirituali o teorie moraleggianti. Si tratta semplicemente di un fatto, di ciò che accade nella realtà.
Per cui ciò che nella tua prospettiva chiami altruismo puro, io lo vedo semplicemente come l'opera coerente di una persona sana e consapevole della propria identità "diffusa".
Operare invece contro gli altri o mostrare indifferenza nei confronti del prossimo non significa tanto occuparsi in modo esclusivo della propria individualità, essere egoista, ma voler distruggere parte di se'.
Il suicida che nei mesi che precedono l'atto si isola, non mostra un sintomo psicopatologico. Si tratta in realtà di un indizio: il suicidio è già in corso e ad essere ucciso per primo è quella parte di se' più lontana dal nucleo strettamente biologico del soggetto.
Dal punto di vista esistenziale, nel momento in cui il singolo stabilisce un contatto con un altro singolo, le cose cessano di essere "atomistiche", e da una parte e dall'altra entra in gioco la propensione umana a immaginarsi nell'altro.
Il nostro vero essere, al di là dell'apparenza materiale che ci inchioda ad un corpo e ad un'identità sociale, è un perpetuo pellegrinaggio da una creatura all'altra (animali compresi, s'intende).
Qui non si tratta di stramberie spirituali o teorie moraleggianti. Si tratta semplicemente di un fatto, di ciò che accade nella realtà.
Per cui ciò che nella tua prospettiva chiami altruismo puro, io lo vedo semplicemente come l'opera coerente di una persona sana e consapevole della propria identità "diffusa".
Operare invece contro gli altri o mostrare indifferenza nei confronti del prossimo non significa tanto occuparsi in modo esclusivo della propria individualità, essere egoista, ma voler distruggere parte di se'.
Il suicida che nei mesi che precedono l'atto si isola, non mostra un sintomo psicopatologico. Si tratta in realtà di un indizio: il suicidio è già in corso e ad essere ucciso per primo è quella parte di se' più lontana dal nucleo strettamente biologico del soggetto.
