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Messaggi - niko

#346
Citazione di: sapa il 22 Dicembre 2024, 17:20:25 PMCiao niko, più che dittatura nazista, la definirei dittatura idiota.


Sempre merde umane votate da una minoranza di decerebrati (perche' l'unico partito realmente maggioritario in tutte le democrazie capitalistiche mature e' quello dell'astenzione) sono.

#347
Considerazione estemporanea sulle politiche repressive:

Democrazia liberale = ti ritiro la patente perche' sei alla guida e hai fumato uno spinello due (2) ore fa

Dittatura nazista = ti ritiro la patente perche' sei alla guida e hai fumato uno spinello ventiquattro (24) ore fa.

Come nella settimana enigmistica: trovate le differenze tra queste due vignette!

Ma il popolo italiano, imbracciera' il fucille contro i propri governanti, solo il giorno che una cosa del genere, gliela faranno con l'alcol...


#348
Citazione di: PhyroSphera il 21 Dicembre 2024, 23:51:03 PMIl mio messaggio, da te commentato, conteneva delle distinzioni cui tu non hai badato. Il ragionamento che tu hai fatto è corretto e descrive le contraddizioni che accadono quando si vuol pensare la dottrina cristiana secondo dei termini ad essa estranei, senza coscienza di tale estraneità.
Il fatto che tu non ci badi, è evidente da come menzioni biblicamente il corpo senza avvederti in quale ottica ti sei messo.
Se facciamo riferimento alla dottrina buddhista, che ha la maggiore profondità in questi dilemmi tra tutte quelle 'orientali', corpo è l'aggregato materiale, il prodotto del divenire cosmico, destinato a disintegrarsi. Nella dottrina cristiana corpo è ciò di cui Dio ci ha dotati per esistere in quanto uomini (e donne).
Il fondamentalista, dico di quello che non ha il vero fondamento ma solo un suo riflesso che può essere distorto, convinto che il messaggio di Gesù sia unico e superiore e gli altri inferiori e non veri dirà che il concetto di creazione nega le dottrine orientali della materia. Senonché gli aggregati cosmici sono nel pensiero del Buddha, che fa da base per gli altri dello stesso tipo, l'apparenza, realtà senza verità. Parimenti il darci un corpo da parte di Dio, secondo il messaggio di Gesù, non accade separatamente dai rapporti cosmici e materiali. Ma questi non sono l'oggetto diretto della riflessione cristiana così come l'assoluta Alterità non è l'oggetto perspicuo della meditazione buddhista.
Se antagonismi ci devono o possono essere, non sono sul piano della smentita dei veri rispettivi fondamenti.

Allora, se "niko" cercasse di inquadrare esattamente i dogmi cristiani e i relativi saperi e ugualmente quelli agli antipodi, si accorgerebbe che nel cristianesimo paradiso e inferno, Spirito e carne, non sono termini cosmologici ma teologici, di una dottrina che si rapporta al Creato, prima che a universo, mondo, cosmo... E dato che l'ordine cosmico è da Dio, non si troverà mai conflitto essenziale fra le dottrine religiose materialiste (orientali) e quelle spirituali (occidentali).
Se accade in pratica, si tratta di questioni diverse.


MAURO PASTORE


Si vabbe', per conciliarli bisogna ridurli entrambi a due sentimenti religiosi vaghi, senza niente di concreto...

Quando si va un minimo nel concreto, non sono compatibili. Pure nel buddismo, la serie delle reincarnazioni e' il problema, e la sua sospirata fine, la soluzione.

Pero' nel cristianesimo una vita umana finisce o definitivamente bene o definitivamente male, (paradiso o inferno; con il purgatorio che e' solo di passaggio, e che contiene solo anime salve) nel buddismo il massimo "male" possibile in cui puo' avere esito e termine una singola vita umana e' solo la reincarnazione stessa, che non esclude, per quella stessa anima, una illuminazione, successiva, e quindi che non e' una condanna, definitiva.

Poi, in questi tempi buonisti e col papa moderato, ci sono pure i "cattolici ottimisti", che pensano che l'inferno esista ma sia vuoto, (pare che sia obbligatorio solo pensare che esista, l'inferno, come possibilita', ma non che esista e che contenga almeno un'anima) forse, per mettersi a pari coi buddisti, non so, e non mi interessa piu' di tanto.



#349
Tematiche Culturali e Sociali / Re: Alien
19 Dicembre 2024, 14:23:08 PM
Citazione di: Morpheus il 15 Dicembre 2024, 15:21:40 PM
Ultimamente ho visto due bei film in cui sono presenti degli alieni: "Contact" e "Alien vs Predator 2"
Sono sempre stato un grande fan dei film sullo spazio e ancor di più un grandissimo fan della saga di Predator e della saga di Alien. Detto ciò questi due film hanno fatto iniziare in me una riflessione. Forse sono esistiti, forse esistono, forse esisteranno o forse no ma gli alieni (come microorganismi unicellulari o come un fottutissimo cacciatore dello spazio con armi ipertecnologiche o come un mostro mangia-uomini dalle fattezze... beh, le fattezze di un mostro) sono una possibilità che non possiamo escludere vista l'enormità dell'universo. Certo non parlo degli omini verdi che popolano l'area 51 nell'immaginario popolare e inoltre non sappiamo neanche come potrebbero riuscire a raggiungere il nostro pianeta visto che il loro sarà sicuramente MOLTO MA MOLTO lontano. Ma, considerando questa possibilità, dovremmo evitare di inviare segnali nello spazio per dire "ehi, siamo qui" e limitarci ad ascoltare oppure correre questo rischio per riuscire, magari, a metterci in contatto con una civiltà più avanzata e sviluppare tecnologie per ora fantascientifiche? È vero probabilmente non accadrà nulla del genere, ma chi può dirlo... e se ci fosse una microscopica possibilità che qualcuno, intercettato il segnale, invii un fottutissimo esercito di Alien sul nostro pianeta? Oppure magari, presupponendo che una civiltà extraterrestre molto sviluppata non abbia alcun interesse nello sterminare i terrestri, incuriosita da noi decida di aiutarci a non autoestinguerci? Sono curioso di sentire la vostra opinione anche se si tratta di un qualcosa di estremamente ipotetico e ai limiti della realtà.



Non c'e' niente di raro e per cui valga la pena di fare una guerra sul nostro pianeta, a parte i nostri cervelli, il nostro dna, e in generale la materia vivente stessa dei vari animali e vegetali.

Quindi gli scenari piu' realistici in cui degli alieni attaccano l'uomo, o comunque interagiscono con l'uomo in maniera ostile sono due:

A > gli alieni hanno bisogno di corpi, cervelli, dna o materia vivente o forza lavoro schiavile intelligente e adibibile a compiti complessi, cose effettivamente rare nell'universo e presenti su pochissimi pianeti tra cui la terra, quindi, attaccano la terra per saccheggiarla di queste cose. Nota bene che tutto il resto, tipo oro, cobalto, uranio, materiali inorganici, si reperisce benissimo nell'universo in contesti disabitati senza nessun bisogno di fare una guerra o un saccheggio, quindi, nessun alieno con un minimo di sale in zucca, neanche se fosse etiamente "cattivo" , si prenderebbe il disturbo di fare una guerra con noi per queste "semplici" risorse dal suo punto di vista presenti, e reperibili, anche altrove.

B > gli alieni sono esseri che esistono e hanno coscienza di loro stessi da tanto e tantissimo tempo, e fanno proggetti di dominio dell'universo a lungo e lunghissimo termine, e sanno che nell'universo ci sono in giro su alcuni pianeti alcune civilta' dal loro punto di vista "primitive", che attualmente non sono (affatto) una minaccia per loro, ma che tendono a svilupparsi nei millenni futuri fino a diventare, una reale, minaccia per loro, e quindi, proprio come gli umani, perche' spaventati da brutte esperienze precedenti, o perche' gia' di loro un po' igienisti e paranoici, fanno le "guerre", o meglio le disinfestazioni, preventive.

In tutti e due i casi, quella tra uomini ed esseri in grado di viaggiare nello spazio su distanze interstellari, non sarebbe una guerra, come non lo sarebbe tra uomini e triglie. Una creatura vivente e intelligente in grado di viaggiare nello spazio su distanze galattiche per noi e' l'equivalente tecnico e tecologico di un dio. Sarebbe, appunto, o una battuta di pesca a strascico, se gli invasori vogliono prendere e prelevare qualcosa che noi abbiamo, o una disinfestazione, se vogliono semplicemente distruggerci. Nel primo scenario, e' piu' probabile che a un certo punto ne saremmo coscienti che la battuta di pesca e' iniziata, e che le cose vadano in maniera vagamente simile a come si vede in certi film. Nel secondo, molto improbabile, nel senso che ci distruggerebbero senza nemmeno palesarsi.

Queste cose possono sembrare divertenti o deliranti, ma ci sono stati scienziati laureati che hanno detto che e' un rischio e una cosa irresponsabile, soprattutto per le generazioni umane future, mandare intenzionalmente segnali e oggetti riconoscibili narranti la civilta' umana nello spazio, perche' una ricezione di essi da parte di alieni ostili e' possibile, mi pare Carl Sagan, lo ha detto.

Il tema degli alieni ostili, si intreccia con il tema delle probabilita' di diffusione della vita, perche' c'e' appunto chi ha detto, che una delle spiegazioni per cui la vita intelligente nell'universo, e' meno frequente e diffusa, di quanto dovrebbe teoricamente essere, e' che c'e' una e una sola civilta' avanzata, che, per motivi ignoti, ma probabilmente di guerra preventiva, stermina entro un certo raggio di distanza tutte le altre.

In realta' vi sono tanti argomenti scientifici validi, per sostenere che la vita, e tanto piu' quella tecnologicamente evoluta, e' rarissima, e quindi, che e' assolutamente normale non trovare in giro per l'universo segnali e tracce aliene, tanto piu' con i poveri e limitati mezzi di ricerca terrestri. E praticamente invece uno solo, che mi sembra importante, e valido, per sostenere che essa, la vita, sia assolutamente "rigogliosa" e frequente, al punto tale che e' un mistero non trovare segnali alieni nello spazio laddove invece dovrebbero essercene, ma quell'unico e' davvero intetessante..

Ed e' l'argomento per cui la terra, non e' stata, affatto, per milioni o miliardi di anni cristallizzata staticamente in una condizione favorevole teoricamente in grado di generare la vita, e poi, solo dopo un lunghissimo tempo, ha generato, la vita, no, niente di tutto questo, vi sono invece evidenze che la terra ha generato la vita in tempi geologici relativamente "subito", appena verificatasi una condizione ad essa, cioe' alla vita, favorevole.

Invece, nell'ipotesi che pone la vita come rarissima, perche' si generi effettivamente la vita, insomma il primo batterio, e' necessario non solo che si generi in un qualsiasi pianeta una condizione alla vita favorevole, ma anche che essa, tale perfetta condizione, si cristallizzi e si mantenga per miliardi, di anni, appunto perche' la vita e' rarissima, quindi, non nasce, in un punto del tempo iniziale, o comunque ravvicinato, alle sue perfette condizioni di nascita, ma in un punto del tempo intermedio o avanzato, a quello del verificarsi di queste gia' perfette e gia' rare condizioni, per lo stesso identico motivo per cui di solito, una persona non fa terno al lotto la prima volta che gioca, ma deve giocare un centinaio di volte, prima di vedere un terno. Se e' stato necessario che alcune condizioni si verificassero estemporaneamente, (equivalente al giocare una volta) ma non anche che tali perfette condizioni perdurassero, alla genesi della vita, allora, la vita non e' affatto, rara ed infrequente, sostiene questo argomento, e allora dovrebbero esserci in giro gli alieni, in tutti i pianeti extrasolari simili alla terra, ed e' strano che non riusciamo a trovarli.

Su questo, si innesta l'ipotesi della civilta' aliena assassina, che fa le guerre preventive e distrugge intorno a se' tutte le altre, per cui noi, siamo uno dei pochissimi fortunati, ad essere in qualche modo sfuggito vivo e vegeto, e siamo stupidi fino al grottesco e al paradosso, quando inviamo nello spazio dei segnali che dicono: "ehi, siamo qui!".



#350
Tematiche Spirituali / Re: La fede in Dio
16 Dicembre 2024, 16:31:20 PM
Citazione di: anthonyi il 16 Dicembre 2024, 15:19:02 PMNon esiste un sistema di pensiero dogmatico definito "capitalismo". La parola "capitalismo" l'ha inventata il marxismo.
I sistemi di libero mercato, che Marx addita come malefici, sono la risultante di meccanismi di buon senso che seguono la società umana dalle sue origini senza nessuna pretesa di verità assoluta, diversamente da marxismo e nazismo che questa pretesa l'avevano.

Se il buon senso sarebbe che il dieci percento della popolazione detiene l'ottantacinque percento, della ricchezza globale, figuriamoci quale sarebbe il cattivo senso...

Piu' che altro la peggiore religione, e la piu' intollerante delle utopie, e' sempre quella in cui non sai, di credere.






#351
Tematiche Spirituali / Re: La fede in Dio
16 Dicembre 2024, 11:51:25 AM
Citazione di: anthonyi il 16 Dicembre 2024, 09:40:20 AMAdesso sei tu, inverno, che assolutiz zi il teismo cristiano, sempre con la storia di Gesú che avrebbe detto di tornare, e invece non torna. Io invece non assolutizzo, anzi relativizzo. Il fatto che io riduca la religione a una funzione sociale rende il mio ragionamento credibile. I miei ragionamenti hanno senso sia nel caso in cui Dio è annessi esistano, sia nel caso in cui non esistano.
Anche perché, come implicitamente lo ammetti anche tu, é l'uomo che ha bisogno di fede, e che se non ha quella giusta se ne inventa una sbagliata.
Per questo abbiamo un grandissimo esempio. Nel '500 Lutero, in Germania, con la riforma protestante, abolisce l' eucaristia, il "Dio con noi". E' significativo che nei secoli successivi il pensiero tedesco eccelle nella produzione di idee filosofiche, é l'assenza di quel "Dio con noi" che genera una domanda di verità di fondo rispetto alla quale si presentano anche due opzioni terribili e pericolose come il marxismo  e il nazismo.


E direi anche una "terza" opzione, la piu' pericolosa e nefasta di tutte, che tu, chissa' perche', in questo contesto non citi mai: il capitalismo, ovvero quell'utopia/religione fondamentale in cui tutti i posapiano attuali vivono e stanno, e non sanno di stare... religione, qui, lo dico nel senso di ulteriore, e vano, ri/legamento sociale, dopo la morte di Dio.

Ma era tutto gia' implicito nel feticcio dell'individuo, insomma dell'uomo persona, e del Dio persona, quindi, nel cristianesimo anche non protestante.

La "persona", cioe' etimologicamente la maschera, serve all'uomo per sopportare la vita, non e', l'uomo.

In "occidente", insomma nel nostro contesto culturale diciamo cosi' di riferimento, c'e', chi piega le ginocchia davanti all'autonomia, ovvero davanti alla legge che egli stesso si e' dato (ed e' la morte di Socrate) e chi piega le ginocchia davanti ad una persona (ed e' la morte di Cristo, almeno per come e in quale senso essa ci e' stata raccontata, e dei cristiani in generale).


#352
Attualità / Re: Assad(ico)
13 Dicembre 2024, 13:19:12 PM
Citazione di: Visechi il 12 Dicembre 2024, 16:29:47 PMSi vabbe' continui a darmi del cretino, ma non capisci che per me non ci sono interessi nazionali, solo interessi di classe.

Ma di quali interessi di classe parli? A quale classe alludi? Sei tu che stabilisci gli interessi di questa classe, qualora riuscissi, tu, ad identificarla?
 
 E' per questo, che la guerra puo' essere impedita solo combattendo l'imperialismo di casa propria, e solo dalla generalizzazione di questo principio, (ognuno si combatte l'imperialismo di casa propria, e che ognuno diserti primariente il proprio, fronte) puo' scaturire la pace.


Idem come sopra! Straparli di "imperialismo di casa propria" ma mai hai chiarito cosa debba intendersi con questa vacua locuzione. Parrebbe si tratti di un concetto che coinvolge una pseudo-realtà metafisica assai mutevole e modulabile in base ai tuoi particolari ed altrettanto mutevoli umori, quindi di un qualcosa assai umorale. Appare, per esempio, chiaro che inglobi tutto ciò che ha il sapore di statunitense, che faccia udire i rumors dell'Occidente, che assuma l'afrore di ciò che converge col pensiero utilitaristico dell'Occidente. Bene! Ma il concetto "d'imperialismo di casa propria" può escludere dai tuoi strali il colonialismo cinese (osserva e capisci - se puoi – quel che accade oggi in Africa)? Può far a meno di ammonire, censurare e sanzionare l'occupazione pluridecennale dell'intera Europa Orientale per mano (armata) da parte dell'Unione Sovietica? È possibile che ometta di stigmatizzare i massacri di civili operati da Stalin? Qual è il perimetro concettuale (quello geografico ho notato che lo dilati e contrai a piacimento) dell'"imperialismo di casa propria"?

Inevitabile, che ogni comunista, localmente, simpatizzi con il "nemico", per come esso viene bellicamente inteso, o sia quantomeno che sia disfattista, per la disfatta, sul campo delle forze nazionali, o tanto piu' imperiali, locali.

Bellissimo concetto, assai originale, molto condivisibile, soprattutto nella Stalingrado che fu fucina e fattrice del sovietismo. È certo che in quel frangente il popolo russo, con Stalin in testa, dovesse, localmente (concetto quantomai nebuloso, quantomeno in questo contesto semantico), simpatizzasse con i nazisti invasori. Alla Baia dei porci, i cubani non stentarono un solo attimo per gettare le braccia al collo al nemico statunitense; come pure i Vietcong, simpatizzarono fraternamente con gli assassini figli dello Zio Sam, i finlandesi e i praghesi per i sovietici? Dimmi, ma queste tue non son forse farneticazioni, oppure si può riuscire a capire, finalmente, che diamine vuoi dire? Prima di slanciarti in una replica, ti consiglierei (scusa la presunzione) di cercare di capirlo bene e fino in fondo tu.

 Il disfattismo, e' rivoluzionario. Disfatta dell'italia, dell'occidente, della democrazia, del progresso, disfatta di tutto.
 

Ecco, a proposito di farneticazioni. Puoi davvero credere che questa farneticazione possa mai essere condivisa da altri, se non da te solo? Ah, sì, scusa... poco dopo spieghi tutto con il concetto di "posapiano", ci arriviamo fra non molto, abbi pazienza. Quello che esprimi, in una forma assai grossolana e molto infantile, ricalca a grandi linee l'atteggiamento di Nietzsche rispetto alla società coeva. La dissoluzione dello status quo per far germogliare il "nuovo uomo", l'ultra uomo, colui che supera e travalica l'uomo vecchio. Certamente una concezione molto socialista, veramente tanto marxiana, sensibilmente comunista. Ho già cercato di mostrarti quanto la tua concezione della società sia più prossima ad un fascismo XXI secolo, in camicia rossobruna, di quanto tu stesso riesca ad immaginare. Certe 'visioni' deliranti sono tipicamente fasciste (un giorno, se ne avrò voglia, cercherò di farti capire cosa significa essere fascisti, non so se sarà un'impresa vana, oppure assai semplice, in fin dei conti non dovresti far altro che guardarti dentro, per averne una nozione completa).

 Perche' il tutto, ad, oggi, nasconde il dominio di classe, ovvero e' catecontico rispetto ad una apocalisse, o per dirla piu' terra terra, e' il tutto falso, e bugiardo, in nome del quale (tutti) ci dobbiamo unire nell'interesse (solo) di qualcuno. E questo al fine di mantenere, economicamente e non solo, il "tutto" nel senso di istante eterno, di status quo...
 

Sul concetto di "catecontico", se con questo vuoi alludere al katechon greco, potrei pure convenire con te. È un rischio concreto. La rincorsa spasmodica inseguendo il dio Pil che il sistema economico affermatosi in Occidente impone, rischia di far implodere l'intera società, ma non per le ragioni (un vero e proprio ossimoro) che maldestramente ed acerbamente lasci a malapena intuire tu. Il sistema comunitario attuale, quello che si è venuto a maturare a seguito dei due conflitti mondiali, non mantiene le promesse e le premesse che lo hanno originariamente ispirato. È causa di disequilibri sociali che a lungo andare risulteranno non più sostenibili, se non a prezzo di sacrifici umani difficilmente oggi facilmente immaginabili. Qualche avvisaglia la stiamo già osservando in termini di crisi ambientale e migratoria. Ma temo che questo sia ancora niente rispetto a ciò che ci attende. E non immaginare ci possa essere alcun modello alternativo di società che si edifichi nascendo dalle ceneri di quella attuale, solo cenere troverai. Al più, puoi imaginare una metastasi la cui maturazione è lunga e lenta. L'attuale situazione generale più che catecontica ci avvisa sull'insorgenza metastatico di un cancro forse incurabile. Come l'inflorescenza rappresenta tanto lo zenit di bellezza e fulgore, quanto l'avvio della fase di putrescenza di un fiore, così anche per l'attuale situazione: non è un rinvio, ma l'inizio della dissoluzione.

 > Il tao dei
posapiano.
 
 Che odia ed estromette (s)Putin, ma non conosce conflittio di classe.
 
 Masochista, oicofobico, meschino, tale mi tocca sembrare a tutti i
posapiano!


Qui, senza troppi sofismi, mostri con chiarezza quanto il tuo 'rossobrunismo' sia giunto a maturazione. Ciò che tu definisci col termine aggettivato "posapianismo"; Mussolini lo chiamava "uomo debole"; Hitler lo marchiava "sub-umanismo sionista"; Nietzsche scriveva che l'uomo (suo coevo) era "un cavo teso tra la bestia e il superuomo"; Vannacci, presumo tuo prossimo maitre a penser, lo addita come un "debosciato". Insomma, mutatis mutandis (attenzione, in questa locuzione latina non cercare mutande), le concezioni dell'uomo e, a cascata, della società sono assai contigue, se non addirittura coincidenti. CVD.

 Perche' chi sia, e chi non sia, il nemico, esterno, in nome del quale edificare la "concordia nazionale", ovvero la vera e reale sconfitta, in un modo o nell'altro, delle giuste d sacrosante "lotte sociali" nel loro essere intrinsecamente divisive, lo stabilisce ogni volta, localmente, il nemico di classe.


Altra farneticazione che non val la pena commentare... si commenta da sola.
 
 La pace non e' l'interesse comune di tutte le nazioni, (ti piacerebbe, eh? intelligentone...) e' l'interesse comune di una classe, contro un'altra.
 

Faccio uno sforzo e cerco di capire questa meravigliosa supercazzola. Voglio impegnarmi nel reperire un minimo di senso compiuto laddove proprio non ce n'è... ma tant'è, alle volte l'interpretazione sortisce miracoli.
La preposizione avversativa 'contro' solitamente la si utilizza per marcare una contrapposizione fra due o più contendenti. Già il termine in sé, senza ulteriori specificazioni, lascia ad intendere un dissidio, un'ostilità, un'opposizione, un contrasto insorto fra i due elementi posti semanticamente a confronto nell'ambito del periodo. Il termine "pace", viceversa, esclude la possibilità che vi sia un qualche contenzioso o che un precedente ragione di contendere sia venuta meno. In ogni caso, in periodo o in una condizione di pace non dovrebbero essere ravvisati elementi di contrasto o conflitto: la pace esclude il conflitto e viceversa. Eppure, tu sei riuscito a conciliare in un unico 'pensiero' i due estremi inconciliabili. Due classi, l'una contro l'altra armata, determinano la pace... non già una pace insorta a conclusione del conflitto, come conseguenza del trionfare dell'una rispetto all'altra classe, ma addirittura una pace che va ad innestarsi proprio in fase di pieno conflitto. Insomma, un capolavoro logico.
Ma andiamo oltre. Non curiamoci dell'antinomia insita in un pensiero presumo scritto maldestramente (non mi metaviglierei).

 Due guerre mondiali, due volte il proletariato in lotta ha fermato la guerra. Prima con la diserzione, poi con la resistenza. Che fu la stessa resistenza sui nostri monti, come in Spagna, come a stalingrado.


La Resistenza non fu la guerra di proletari contro borghesi. I grandi capi della Resistenza non erano proletari, neppure i combattenti si distinsero per l'appartenenza ad una classe sociale. La guerra partigiana, se a questa alludi, fu condotta da socialisti, comunisti, cattolici, azionisti uniti dall'idea di libertà e mossi dalla chimera di istituire un regime democratico, in contrapposizione con gli scampoli residuali degli adepti al servizio di una tirannia morente. Non vi fu lotta di classe, cosa, invece, ben presente nella Russia del 1917. La prima Grande Guerra, quella sì che fu guerra di proletari opposti ad altri proletari. Si è conclusa per consunzione, non perché una classe sociale ha prevalso sull'altra... in ogni caso, sempre di proletari si trattava. Hai una nozione molto particolare della storia




Le alleanze geopolitiche esistono, non sono opinioni mie: per dire, per essere sintetico, l'Italia e' alleata degli usa, quindi indirettamente anche di Israele, della corea del sud e di Taiwan. Esiste un concetto geopolitico di occidente. Tutti ne parlano, dai, non solo io. Questo, e' un fatto. Io chiamo tutto questo "imperialismo di casa nostra". E questa, invece e' un'opinione. La mia, opinione.

Tu, non so perche', forse non essendo in grado di contestare l'opinione contesti il fatto. E nel far cio', appari solo ridicolo o ignorante. Come uno che non abbia mai aperto un giornale in vita sua. Quindi che vuoi fare? Che vuoi fare, in futuro? Cascherai dal pero tutte le volte che, in futuro, l' "occidente", in quanto entita' geopoliticamente esistente, si schierera' in difesa di Taiwan, della corea del sud o di Israele? E che questo avra' ripercussioni anche in Italia, perche' l'Italia dell'occidente fa parte?

Bravo, casca dal pero. Io continuero' a pensare che il concetto di "imperialismo di casa nostra" e' potenzialmente assai vasto, e si estende anche a Israele, Corea del sud, Taiwan, Ucraina... e magari adesso ci mettiamo dentro pure la meravigliosa Siria liberata (dai quaedisti), ultima amichetta nostra, amichetta dell'occidente euroatlantico, di recentissima acquisizione.

A me l'imperialismo di casa nostra, per come l'ho gia', spero, sufficientemente definito fa schifo, e lo vorrei abbattere. Ma siccome specificamente in merito a cio', contestazioni all'opinione nel tuo testo non ne ho lette, solo contestazioni ai fatti, fatti che, scusa, sai, oggi come oggi direi che li capisce e li comprende  qualsiasi scemo, andiamo avanti.

Avanti ci sta solo che io sono comunista, quindi considerando gli ultimi due secoli di storia, senza allargarci troppo, non ritengo che nessuna guerra nel senso "militare" stretto del termine sia degna di essere combattuta, se non quella in difesa di una patria socialista. Quindi in difesa di Cuba, dell'unione sovietica eccetera eccetera, dagli aggressori. Non stiamo a farla tanto lunga, che non merita. La patria socialista non e' un "imperialismo" e quindi, merita do essere difesa. In tutti gli altri possibili casi, sono per il disfattismo e per la diserzione. Quasi sempre "reciproca", nel senso che auspico che avvenga su entrambi i fronti, di una guerra moderna, o contemporanea tipica.

E, avendo io personalmente gia' prediletto quello da me esposto sopra, come criterio per giudicare e valutare una guerra, e tenendomelo stretto, me ne sbatto, di chi sia l'aggressore e chi l'aggredito. Sono un laureato con un cervello, non un giornalista del tg 1. Spero con cio' di aver soddisfatto tutte le tue "curiosita' ".

Poi, si', sono marxista e nitezsceano, che ce vuoi fare, l'occidente cristiano platonico mi fa vomitare, secondo me me ci vuole proprio una bella apocalisse, nel senso etimologico di rivelazione.

Un saluto e risparmiti di spiegarmi che cosa sia un fascista, ci ho gia' la Meloni ad Atreju.



#353
Attualità / Re: Assad(ico)
12 Dicembre 2024, 13:31:41 PM
Citazione di: Visechi il 11 Dicembre 2024, 15:14:28 PME invece ci credo, xxxxx, e tu mi stai provocando senza argomentare...
Non vorrei fraintendessi o che certi pregiudizi offuscassero le tue già, per me, scarse capacità di analisi e di giudizio. Non conoscendoti, semplicemente chiedevo informazioni ai tuoi interlocutori sulla possibilità che tu non credessi davvero fino in fondo a ciò che scrivi. Esiste sempre una possibilità, quasi matematica, che nel corso di una discussione, soprattutto se ideologizzata, ci s'infervori a tal punto che, per contrapposizione, si arrivi ad estremizzare la propria posizione, fino a giungere sostenere idee e concetti non del tutto condivisi. Per cui, mi informavo per valutare quanto valesse la pena replicare e, soprattutto, quali sezioni dei tuoi semplicistici Interventi mettesse in conto di ritenere utili per imbastirci intorno una discussione o un confronto proficui per entrambi, lasciando decantare quelli, invece, da ritenersi assolutamente irrazionali ed immotivati, tanto da non meritare una replica che avrebbe trasformato il thread in una sorta di match privo di costrutto e denso di noia. Poi, forse preventivabile, ma inatteso, è giunto il tuo "apprezzamento personale di stampo offensivo." Certo, "sei libero di criticare e commentare quanto vuoi le affermazioni degli altri, ma... " non ritengo sia altrettanto libero "...di fare apprezzamenti offensivi su di..." me. . Non mi lagno, così è il gioco.
Bene! Letti i tuoi interventi su questo thread, non credo ci siano troppe argomentazioni da contrapporre alle tue indefettibili e tetragone certezze. Inutile argomentare in replica, stupido sarebbe farlo ed abbastanza ottuso è chi lo fa. Mentre, invece, non mi voglio sottrarre al vano vezzo di rimarcare e sviluppare alcuni punti che sempre stimolano una mia spontanea contrapposizione recisa nei confronti dei sopravvissuti adepti e proni servi di certa politica del potere. Non pensavo che, dopo le inenarrabili carneficine del secolo breve, fosse ancora oggi necessario puntualizzare alcuni aspetti, da taluni ritenuti di 'contorno' o come preventivabili ed ammissibili 'danni collaterali', ma per me fondamentali ed irrinunciabili.
Ancora oggi assistiamo all'affermarsi, quantomeno in taluni, dell'ambiguo e colpevole pensiero che giustifica l'uso della violenza anche indiscriminata e della costrizione, anche quando sono immotivate o sproporzionate rispetto alle necessità razionalmente accettabili in relazione al contesto complessivo (Beccaria non è venuto al mondo per caso). Quel come se violenza, guerra e costrizione possano essere ammesse, sostenute e perorate nei casi in cui chi ne fa uso ritenesse che la sicurezza interna od esterna del proprio Paese (quindi delle popolazioni, delle genti, dei civili) fosse messa a repentaglio. Lo scatenarsi delle guerre è sempre giustificato da e con questa esigenza, apparentemente irreprensibile. La ragione di fondo che sottostà ad un conflitto, una repressione violenta, un ricorso alle armi è sempre la difesa degli interessi della Nazione. Va da sé che l'interesse della Nazione dovrebbe essere assolutamente sovrapponibile a quello delle popolazioni civili, dei suoi abitanti, delle genti, si usa dire. Questa è una tautologia che addirittura anche chi è sprovvisto di intelligenza o di Var potrebbe sottoscrivere, quindi anche tu.
Questi interessi sarebbero perseguiti, conseguiti e difesi attraverso il ricorso alla violenza. Ma è proprio il deflagrare del conflitto in armi, della repressione violenta, della forza bruta in genere che reca danno all'interesse primario del singolo componente e per somma a tutta la popolazione civile, la comunità, la società. È risaputo, e solo una persona obnubilata da una ideologia mortifera può negarlo, che i conflitti coinvolgono per il 70% le popolazioni civili, per il 25% combattenti in armi e suoi stupidì supporter e solo per una residuale porzione i ben pasciuti e rabbiosi promotori e provocatori dell'azione bellica. Basta vedere quel che è accaduto ed accade tuttora a Gaza a causa del mortifero pensiero che tu, smanioso, difendi a spada tratta. Ah sì, scusa. In quel caso sarebbero gli imperialisti anglo-americani-sionisti i responsabili, quindi idee ben lontane dalle tue! Ingenuotto, credimi!
No! Non capisci, non puoi capirlo, che quando, per affermare sé stessi, per rivendicare un principio, sostenere una propria visione del mondo e della società massacri le popolazioni inermi di Gaza stai semplicemente ricusando il principio generale che ammette l'uso della forza solo in casi in cui sinceramente gli interessi primari dei popoli (questa era l'idea di fondo che nutriva l'utopia dell'internazionale comunista di Lenin) sono minacciati. Poco rileva che tu colori di vernice rossa le stesse idee mortifere che hanno sostenuto ed alimentato i tanti fascismi ed i troppi nazismi della storia: facce della stessa medaglia. Perorare le cause dei dittatori, dei massacratori del proprio popolo come Assad, significa, implicitamente, sfumare, fino a denegare, quel confine che tiene discosti e non conciliabili il crimine ideologizzato del fascismo all'ideale (forse per molti ininfluente, per me irrinunciabile) umanistico del socialismo. Aver la pretesa, oggi, dopo Praga, dopo l'Ungheria, dopo l'Afghanistan, di parteggiare per lo stalinismo che ha massacrato kulaki, civili ed oppositori, significa partecipare anima e corpo alla costruzione – idea tutta nuova e antica come la storia contemporanea - di un ordine rossobruno, che si opporrebbe al veleno globalista, ma scopertamente congenere all'ideale fascista di edificare una società securitaria, in cui il controllo sull'individuo, sulla sua capacità di creare e convivere con e nelle differenze, delle sue libertà civili, sociali e personali sono compresse fino all'implosione (sovietismo docet!). Essere dalla parte dei massacratori sionisti o putiniani o 'assadiani' oggi significa semplicemente combattere occupando il medesimo lato della barricata, quello del fascismo, in politica, della necrofilia, in psicologia. Ed eleggersi come compagni di lotta coloro che rinnegando l'umano che ci abita, rifiutano un aiuto fattivo a chi oggi cerca un futuro e lo perde negli abissi del mare. Non ti assolve lo sbandierare la bandiera rossa con falce e martello, i rossobruni sono parte della medesima putredine della società.
E con questo non ho concluso, avrei tant'altro da scrivere, ma non vorrei che chi possiede il manganello ma difetta di intelletto, si scandalizzi oltre misura.
Amen!


Si vabbe' continui a darmi del cretino, ma non capisci che per me non ci sono interessi nazionali, solo interessi di classe.

E' per questo, che la guerra puo' essere impedita solo combattendo l'imperialismo di casa propria, e solo dalla generalizzazione di questo principio, (ognuno si combatte l'imperialismo di casa propria, e che ognuno diserti primariente il proprio, fronte) puo' scaturire la pace.

Inevitabile, che ogni comunista, localmente, simpatizzi con il "nemico", per come esso viene bellicamente inteso, o sia quantomeno che sia disfattista, per la disfatta, sul campo delle forze nazionali, o tanto piu' imperiali, locali.

Il disfattismo, e' rivoluzionario. Disfatta dell'italia, dell'occidente, della democrazia, del progresso, disfatta di tutto.

Perche' il tutto, ad, oggi, nasconde il dominio di classe, ovvero e' catecontico rispetto ad una apocalisse, o per dirla piu' terra terra, e' il tutto falso, e bugiardo, in nome del quale (tutti) ci dobbiamo unire nell'interesse (solo) di qualcuno. E questo al fine di mantenere, economicamente e non solo, il "tutto" nel senso di istante eterno, di status quo...

> Il tao dei posapiano.

Che odia ed estromette (s)Putin, ma non conosce conflittio di classe.

Masochista, oicofobico, meschino, tale mi tocca sembrare a tutti i posapiano!

Perche' chi sia, e chi non sia, il nemico, esterno, in nome del quale edificare la "concordia nazionale", ovvero la vera e reale sconfitta, in un modo o nell'altro, delle giuste d sacrosante "lotte sociali" nel loro essere intrinsecamente divisive, lo stabilisce ogni volta, localmente, il nemico di classe.

La pace non e' l'interesse comune di tutte le nazioni, (ti piacerebbe, eh? intelligentone...) e' l'interesse comune di una classe, contro un'altra.

Due guerre mondiali, due volte il proletariato in lotta ha fermato la guerra. Prima con la diserzione, poi con la resistenza. Che fu la stessa resistenza sui nostri monti, come in Spagna, come a stalingrado. E adesso ditemi pure che sono stalinista, e che non riconosco il contributo fondamentale degli angloamericani, e se e' per questo manco dei democristiani, e manco di tutti gli antifascisti dell'ultima, e non della prima, ora, alla liberta', ma (almeno) ditemelo in modo sensato. Per fermare la terza, di guerra mondiale, invece, nell'italietta delle banane, ci dicono che bisogna odiare selettivamente (s)Putin (ma va'?), perche' solo lui, vuole la guerra. Mario Draghi, invece, vuole la pace, ma viene sempre frainteso.

Un imperialismo migliore, e un'altro peggiore. Nati dalla parte giusta del mondo.

#354
Attualità / Re: Assad(ico)
11 Dicembre 2024, 13:07:03 PM
Citazione di: anthonyi il 11 Dicembre 2024, 04:58:34 AMEppure é semplice, tu critichi chi esulta per la Siria dicendo che invece tu ti occupi solo delle basi USA in Italia, che sono sotto casa tua.
Questo però non é coerente con il tuo interessarti di Gaza, dell'Ucraina che non sono esattamente sotto casa tua.
Gaza e l'Ucraina sono lontane quanto la Siria, se é legittimo parlare delle prime, é legittimo parlare anche di quest'ultima.
Il problema non é la distanza, niko, a te non fa piacere che si parli di Siria perché li ha avuto luogo una grande sconfitta del tuo amico Putin
. Poi tanto per completare il quadro, Trump dice pubblicamente che: "la Russia ha perso la guerra". E se lo dice il neoeletto presidente degli USA, che tanti temevano potesse diventare un sostenitore di Putin, allora lo smacco é enorme.
Per chi é contro la Russia putiniana c'é davvero ragione di esultare, altro che scusa.



Magari proprio un milione no... ma per fare una guerra ci sono sempre mille e uno ragioni, e alla fine, conta sempre quella del piu' forte.



 
#355
Attualità / Re: Assad(ico)
11 Dicembre 2024, 12:58:33 PM
Citazione di: anthonyi il 11 Dicembre 2024, 04:58:34 AMEppure é semplice, tu critichi chi esulta per la Siria dicendo che invece tu ti occupi solo delle basi USA in Italia, che sono sotto casa tua.
Questo però non é coerente con il tuo interessarti di Gaza, dell'Ucraina che non sono esattamente sotto casa tua.
Gaza e l'Ucraina sono lontane quanto la Siria, se é legittimo parlare delle prime, é legittimo parlare anche di quest'ultima.
Il problema non é la distanza, niko, a te non fa piacere che si parli di Siria perché li ha avuto luogo una grande sconfitta del tuo amico Putin
. Poi tanto per completare il quadro, Trump dice pubblicamente che: "la Russia ha perso la guerra". E se lo dice il neoeletto presidente degli USA, che tanti temevano potesse diventare un sostenitore di Putin, allora lo smacco é enorme.
Per chi é contro la Russia putiniana c'é davvero ragione di esultare, altro che scusa.



Io ho detto che ogni popolo, in linea generale, e soprattutto in tempi come questi, deve combattere l'imperialismo di casa propria.

L'imperialismo di casa nostra si esprime principalmente  con le basi nato e poi ha degli tutta una serie di alleati piu' o meno vasti e lontani, disseminati in giro, tipo il paradiso in terra Israele, la grande ucraina clownesca e ariana, la supertecnologica Taiwan, il regno millenario dell'eurozona, ed entita' non territoriali, come fmi, wto, banca mondiale.

L'imperialismo di casa nostra e' l'assetto euroatlantico del mondo, quello per cui piu' di una voce ormai, sostiene che dovremo essere pronti a sacrificare in guerra i nostri figli (a parte il caso di guerra nucleare, in cui al di la' della retorica schiattano tutti, figli, non figli, nonni eccetera).

Se la locuzione "mandare in guerra i nostri figli" ti sembra esagerata,
cosa credi che stia sostenendo uno come Macron (prescindendo un attimo dal fatto che ormai pure lui e' finalmente... un finito) quando sostiene che dovremo inviare truppe "occidentali" in Ucraina?

Cosa credi che sostengano anche alcuni dei nostri politici quando parlano di leva obbligatoria?

Lo spauracchio dei nemici esterni, secondo me serve a farci accettare i "sacrifici" cioe' principalmente inflazione, disoccupazione e distruzione dello stato sociale. Ci sono cose, nella storia dell'uomo, che cambiano molto poco, variabili fisse, insomma... tra cui lo spauracchio dei nemici esterni, per fare accettare a un popoloo schifo, il mal governo, e l'auto distruzione, interna.. e io ho tutte le ragioni, di dire che oggi, in questo attimo della storia, siamo in una fase storica che somiglia cento volte di piu' all'alba, della prima, di guerra mondiale, che non di quella, della seconda.

Su Trump hai ragione; sta gia' tradendo, in fatti e in parole, la sua linea pre elettoralmente, e teoricamente "pacifistica"... ma io personalmente, dal mio punto di vista, non avevo riposto molte speranze in Trump  :D  .

#356
Attualità / Re: Assad(ico)
11 Dicembre 2024, 02:51:48 AM
Citazione di: anthonyi il 11 Dicembre 2024, 02:43:06 AMCon criteri di "casa nostra" così generali, e tenendo conto che, secondo le tue affermazioni, i ribelli di Siria sono finanziati dagli USA, noi siamo una colonia USA, se c'é qualcuno che esulta per la vittoria dei ribelli su Assad lui sta pensando a casa sua, il suo comportamento rispetta il tuo criterio di prossimità.


sarà l'ora tarda, ma non ho capito.

 Comunque in linea generale, ogni scusa è buona, mi sa' qui, per qualcuno, per esultare... soprattutto in tempi così "gioiosi".

#357
Attualità / Re: Assad(ico)
10 Dicembre 2024, 17:01:40 PM
Citazione di: Visechi il 10 Dicembre 2024, 08:50:52 AMPiù che esagerato, mi sembrano autentiche puttanate... omuncolo. Neppure quell'idiota di Rizzo sosterrebbe le idiozie che sostieni tu, ometto.


Si, ma invece di fare il fenomeno potresti argomentare. Se pensi che io ti stia trollando, o stia trollando tutti, o dici perche', o taci per sempre... 

e Marco Rizzo non lo seguo piu' di tanto, ma cosi' a naso, direi che c'e' di peggio, in giro.



#358
Attualità / Re: Assad(ico)
10 Dicembre 2024, 16:35:28 PM
Citazione di: anthonyi il 10 Dicembre 2024, 01:54:23 AMCiao niko, ma come mai se, secondo te, ognuno "prende a calci l'imperialismo di casa sua", tu ti interessi tanto di quello che fa Israele a Gaza. Dovrebbero essere fatti loro, o no?



Vero, ma Israele rientra nel mio concetto di "imperialismo di casa nostra", perche' e' alleato nostro; o meglio, alleato storico e decennale degli u.s.a, e quindi, di riflesso, pure di noialtri, che degli usa siamo colonia.

E con tutte le armi che gli abbiamo vendoto e gli vendiamo... pure noi bravissimi italiani... be', direi che non si puo' negare, che lo sia.

#359
Attualità / Re: L'Italia e la Russia
10 Dicembre 2024, 16:28:56 PM
Citazione di: anthonyi il 10 Dicembre 2024, 16:02:52 PMGli iracheni morti per colpa di Saddam Hussein si contano a milioni, che gli iracheni con l'occupazione USA sono andati a star meglio puoi dirlo forte, oggi certo non ci sono Piú le stragi con armi chimiche. La violenza recrudescente i luoghi caratterizzati da dittature violente, poi, é una conseguenza di quel passato terribile.


Mi sa che qui si contano a milioni solo le xxxxxxx che tu sei solito sparare, e Colin Powel con le false provette armi chimiche in mano davanti alle telecamere di tutto il mondo dimostra solo come il dominio u.s.a sul mondo sia fondato sulla manipolazione e sulla menzogna (che tu ripeti fino alla nausea) e sull'aggressione gratuita immotivata.




 
#360
Attualità / Re: L'Italia e la Russia
10 Dicembre 2024, 11:28:43 AM
Citazione di: anthonyi il 10 Dicembre 2024, 02:05:48 AMInfatti il partito baath é la versione mediorientale del socialismo. Del partito baath era anche Saddam Hussein, altro criminale di prima serie. Però come é possibile, niko, che di tutta questa ideologia socialista gli effetti siano solo orrori. Le ipotesi sono due, o questi soggetti hanno disapplicato i principi socialisti, oppure é lo stesso socialismo che é marcio, si traveste di una patina di eguaglianza, ma sotto cela solo la logica della dominazione più assoluta, con il dittatore che ha nelle sue mani le vite dei suoi sottomessi.
Io, se fossi socialista, sapendo tutti i crimini compiuti da soggetti come Assad o come Saddam Hussein, mi vergognerei a dire che il loro partito é socialista.


Eh, infatti gli iraqueni soni andati a stare meglio, dopo Saddam Hussein, vedi adesso come sono tutti piu' liberi e piu' felici? Bande tribali e dominio americano...

E adesso, e' il turno dei siriani... purtroppo.

L'uguaglianza come aspirazione umana sara' sempre superiore, allo stato di cose presenti, fondaro sul dominio assoluto della diseguaglianza, e per, la diseguaglianza.