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Messaggi - Aspirante Filosofo58

#346
Citazione di: niko il 30 Novembre 2023, 11:18:20 AML'anima, vuole comandare sul corpo, perche' l'uomo, vuole comandare sull'uomo

Temo di non capire il nesso, anche perché l'anima non comanda un bel niente. Nel dialetto veneto c'è un proverbio che, tradotto suona più o meno così: il corpo si frusta e l'anima si aggiusta. Il che coincide con lo scritto che riporto:
La vita non ha fine, quindi non moriamo mai; non siamo mai realmente nati. Passiamo semplicemente attraverso fasi diverse, dimensioni diverse. Non c'è fine. Siamo anime, non corpi, e ci reincarniamo per comprendere la verità fondamentale dell'amore incondizionato. Questa conoscenza ti aiuterà a navigare in questi tempi turbolenti.

B.Weiss
#347
Citazione di: niko il 30 Novembre 2023, 09:38:50 AMIl vostro Dio:

* se si e' neutro, ma guardacaso si incarnato in un maschio, preferisce i maschi.

* se e' neutro, ma guardacaso e' descritto da testi sacri che grondano maschilismo e oggettificazione della donna fino al midollo, preferisce i maschi.

* se e' neutro, ma guardacaso si lascia descrivere da un vocabolo al maschile, preferisce i maschi.

* se e' neutro, ma gardacaso tollera che nel suo nome vi sia da duemila anni una chiesa umana e umanoide patriarcale (e, dall'alto del suo cielo, non la incenerisce), preferisce i maschi.

* Se e' neutro, ma preferisce il cielo alla terra, il Regno al mondo, il trascendente all'immanente, la parola alla voce, la comunione all'unione, allora E', maschio.

Ed e' il problema, non la soluzione.

L'antipatriarcato che verra' e' ateo, o quantomeno anticristiano (e antiebraico e antislamico). L'Eurasia avra' una divinita' terrigna e femminile, o meglio ancora nessuna, divinita'.



Il corpo fisicamente inteso non è tutto l'essere umano. Questo è composto, oltre che dal corpo, anche da: mente, anima e spirito. Il nocciolo della questione è tutto qui! 
Il corpo è un vestito per l'anima (che non ha sesso). Qualcuno ha scritto: "io sono l'anima e ho un corpo!" Io concordo.
#348
Citazione di: anthonyi il 30 Novembre 2023, 04:34:35 AMQuindi, secondo niko ed ipazia, senza Dio noi non avremmo violenza degli uomini nei confronti delle donne. E perché mai? L' uomo usa violenza sulla donna perché normalmente più forte fisicamente, e perché dotato di un maggiore istinto di aggressività necessario in natura per svolgere le funzioni di difesa della comunità dai pericoli e per l'attività di caccia.
In assenza di costruzioni ideologiche  come quella teologica che frenino questo potenziale di violenza maschile cosa potrebbe frenare gli uomini?
A me pare che i fondamentalismi religiosi non frenino affatto le violenze. Quelli che credono di avere Dio dalla loro parte, comunque si comportino, e che, anzi, ritengano benedetta ogni forma di violenza contro gli infedeli, mi pare non manchino.  Se ogni essere umano fosse consapevole di essere ANCHE un corpo e non SOLAMENTE un corpo, la violenza cesserebbe. Se ogni essere umano si rendesse conto di essere parte del tutto, la violenza cesserebbe perché non avrebbe senso usarla contro chi come noi è altrettanto parte del tutto, perché finiremmo per farci male da soli!
Infine, se ogni essere umano fosse in pace con sé stesso, lo sarebbe con tutti e intorno regnerebbe pace. Per volere la pace, per sconfiggere ogni guerra, occorre prima farlo interiormente, ognuno per conto proprio.
#349
Citazione di: niko il 29 Novembre 2023, 16:19:49 PMIl Dio celeste e maschio e' il problema, non il rimedio...

Il vocabolo che lo definisce è maschile, ma un Papa (se non erro Giovanni Paolo II) una volta affermò che Dio fosse papà e mamma. In effetti che senso ha parlare di sesso di ciò che non ha corpo fisico? Io credo nessuno! 
#350
Attualità / Re: Femminicidi
30 Novembre 2023, 06:41:35 AM
Citazione di: Eutidemo il 30 Novembre 2023, 06:30:04 AMIl Padre, il Figlio e lo Spirito Santo sono tutti maschi; la Madonna non è una dea! ;)
I vocaboli che li definiscono sono maschi o femmine. La Madonna è femmina in riferimento al corpo fisico, essendo una donna di sesso femminile. Per gli altri tre: non hanno corpo fisico, quindi non hanno sesso!  ;)
#351
Attualità / Re: Femminicidi
29 Novembre 2023, 10:33:37 AM
Buongiorno, sull'argomento oggi ho ricevuto la newsletter di Alessandro D'Avenia: docente e scrittore (qui  il sito in cui si racconta: https://www.profduepuntozero.it/alessandro-davenia-biografia/ ) che tratta l'argomento, purtroppo ancora oggi di attualità, a questo link: https://www.profduepuntozero.it/2023/11/28/ultimo-banco-180-faccia-a-faccia/  e queste sono le mie considerazioni al riguardo:  Tutto giusto ciò che Alessandro afferma, ma a mio avviso manca qualcosa, ossia la consapevolezza che l'essere umano non sia solamente fatto di corpo, bensì anche di mente, anima e spirito. A quasi 65 anni, quasi tutti vissuti in salita (a causa di una paralisi cerebrale occorsami ad un anno di età), e dopo essere andato in pensione, ho avuto modo di chiedermi il perché di questa mia vita "pesante", in un mondo che fa del corpo l'essenziale, mentre esso dovrebbe rappresentare unicamente una sorta di vestito per l'anima (ad un atleta è capitato un corpo come vestito da boutique, a me da discount). Dovremmo imparare a considerare l'essere umano come un insieme di corpo, mente, anima e spirito.
Il primo passo in questa direzione mi fu indicato dai miei compagni di classe delle superiori (1973-1978) che, di fronte ad un mio lamento, mi ripresero facendomi presente che per studiare era importante avere la mente a posto, il cervello, i neuroni, ecc... non di certo il corpo e che, visto che eravamo tutti lì per studiare io ero uguale a loro.
Poi, le continue cadute, le rotture o il logoramento di questa o quella parte del mio corpo, nell'indifferenza quasi totale della società che mi circondava, distratta dal proprio lavoro, dai propri pensieri, dagli impegni inderogabili, dalla carriera e quant'altro, mi hanno costretto a cercare altrove le risposte alle numerose domande che mi frullavano nella testa. Così ho iniziato a leggere, a documentarmi, ecc.. e alla fine ho considerato il fatto che "corpo", inteso non come vocabolo, bensì per ciò che rappresenta è l'unica parte dell'essere umano ad aver un sesso, maschile o femminile. Non mi risulta che esistano mente, anima e spirito, maschili o femminili.
Quindi, secondo me dovremmo andare oltre il corpo, vedere l'altro/a per ciò che è nel suo intimo. si dice: gli occhi sono lo specchio dell'anima. Ecco, se imparassimo a guardarci negli occhi, con sentimento, potremmo vederci come anime.
Rita Levi Montalcini affermò una volta: "Io non sono il corpo, ma la mente." Ebbene, io mi permetto di affermare di essere: un corpo (per quel che mi riguarda simile a una vecchia carriola arrugginita con la ruota sgonfia), una mente, un'anima e uno spirito. Io redo che occorra partire dalla consapevolezza di essere altro, oltre al corpo. Se lo facessimo molti problemi sarebbero risolti, secondo me.
#352
Dopo diversi mesi di attività "pittorica" con i mandala, ho una piacevole conferma: ne parla positivamente anche il libro sulla numerologia, che sto leggendo. 
#353
Percorsi ed Esperienze / Re: Chi sono io?
17 Novembre 2023, 16:22:48 PM
Citazione di: Pensarbene il 17 Novembre 2023, 11:53:22 AML'uomo è come una  cipolla, meglio che si sfogli sotto l'acqua corrente così non piange!

Mi piace l'idea della cipolla, anche se non mi "sbuccio" sotto l'acqua corrente.  ;D  Mi piace perché per arrivare al centro dell'essere umano, occorre togliere tutto ciò che ad esso sta intorno, come ritengo di aver fatto io. A dispetto della stragrande maggioranza degli esseri umani, che si identifica col proprio corpo, io ho scartato subito questo primo strato della cipolla, perché paragono il mio corpo ad una vecchia carriola arrugginita con la ruota bucata! Per quanto io abbia fatto per tenerlo in ordine, ad un livello accettabile, "non passa anno che non si allenti qualche bullone".  ;)  Questo perché le braccia si sono dovute sobbarcare per troppo tempo, il lavoro non svolto dalle gambe, incolpevoli (a mancarmi non è la forza nelle gambe, quanto la capacità di coordinarle: attività questa di competenza del sistema nervoso. 
Tolto lo strato del corpo, si presenta quello della mente, tolta la quale vi è l'anima, e infine lo spirito. 

Citazione di: iano il 17 Novembre 2023, 10:25:44 AMNoi non siamo le nostre idee, ma uno dei motivi per cui credo che fare filosofia sia cosa importante è la consapevolezza che il nostro comportamento, e quindi in definitiva la nostra relativa salute, non è indifferente alle nostre idee.
Personalmente quindi invidio coloro a cui le loro idee donano serenità.
Purtroppo però le idee non possono prescriversi come medicine, anche se alcuni filosofi si sono inventati questa nuova professione, prescrivendo Platone al posto del prozac. ;D
Ognuno ha le sue convinzioni, ma indipendentemente dalle convinzioni che abbiamo, nella mia ormai lunga vita ho notato che la causa prima di mortalità, non è l'infarto né il cancro, ma le nostre convinzioni.
O meglio, non è che le idee siano propriamente causa di morte, ma la mancanza di elasticità mentale che col tempo viene a mancare, per cui fissarsi su un idea può essere fatale.
Ma alla fine non sto dicendo altro che la prima causa di morte è la vecchiaia la quale si manifesta in diversi modi, non ultimo sul versante delle nostre convinzioni, fissandole.
Se si potesse io le tue pillole di saggezza le prenderei anche, visto l'effetto che fanno. :)
Però onestamente, e non è un attacco a te, non riesco a ingoiarle.
Io credo che la mia situazione attuale sia una conseguenza di altre situazioni. Chi avrebbe pensato mai, appena un anno e mezzo fa, che io potessi arrivare oggi a pensarla in questo modo? Quindi, mai dire mai e mai affermare di non riuscire in qualcosa, senza averci provato.  ;) Il mio non è stato un lavoro semplice o facile. Ci ho messo parecchio impegno, ovviamente, ma credo che prima di tutto sia indispensabile decifrare i segnali che ci arrivano a 360 gradi. Quelli che mi sono arrivati mi hanno spinto nella direzione che mi ha portato dove sono ora, sulla strada di casa, intendendo con ciò il percorso che mi sta portando verso l'uscita dallo spazio/tempo, dal corpo, e da tutto ciò che segue le loro regole. 

Quando ero piccolo, affermavo che da grande avrei fatto: questo, quello e quell'altro. Gli adulti si spaventavano (se le mie fossero state solamente illusioni?),  salvo poi rendersi conto, che effettivamente ho fatto ciò che desideravo da piccolo. Forse, proprio per il fatto di avere difficoltà motorie, sono stato abituato fin da piccolo a risolvere certi problemi (relativi ad attività normalmente compiute dai miei simili, in modo automatico, senza difficoltà), pensando a soluzioni ad hoc. Che sia valido il detto: la difficoltà aguzza l'ingegno? 
#354
Percorsi ed Esperienze / Re: Chi sono io?
16 Novembre 2023, 16:04:26 PM
Citazione di: iano il 16 Novembre 2023, 15:14:49 PMSono felice per te, ma solo se ti identifichi con le tue idee valuterai un attacco alle tue idee come un attacco personale.
Tu sei le tue idee?
No, non ho mai inteso identificarmi con le mie idee, né tantomeno identificare altri con le loro. Mi spiace per lui/lei, che qualcuno abbia questa impressione. Io sto semplicemente cercando di dare un senso a questa mia vita fisicamente da serie "Z". Solamente considerandola (questa mia vita) come una partita di un campionato sportivo (calcio, basket, volley, rugby, ecc...) mi riesce più facile accettarne pregi e difetti, difficoltà; cercare le soluzioni ai problemi, ecc... E' logico: come la squadra che vince tutte le partite, vince il campionato, così l'individuo che affronta ogni prova, risolve ogni problema, ecc.. arriverà alla perfezione (perché di questo si tratta, diversamente non capisco perché vi sia chi nasce imperatore e chi mendicante; chi ricco sfondato e chi nella miseria più totale; chi in un Paese del benessere e chi in un Paese della miseria; ecc...). Tutte queste e altre discriminazioni hanno senso solamente se viste come un susseguirsi di vite, di prove da superare, per poter progredire, passo dopo passo, vita dopo vita, fino alla perfezione, una volta raggiunta la quale, potremo veramente definirci "a immagine e somiglianza di Dio.
Concludendo: capisco che si possa pensarla diversamente da me o che non sempre la mia esposizione delle idee sia comprensibile; non capisco, viceversa, chi dall'alto di un piedistallo mi punta contro il dito accusatore, come se io avessi commesso chissà quale delitto! Quindi, risponderò a dubbi e perplessità, ma non mi difenderò da alcuna accusa. 
#355
Percorsi ed Esperienze / Re: Chi sono io?
16 Novembre 2023, 12:12:58 PM
Il mio viaggio interiore continua e ora, sebbene io continui ad accusare acciacchi fisici a gogò, ho il morale alle stelle, perché ho capito che devo percorrere la mia strada, a prescindere da cosa ne pensano gli altri. ;) C'è un detto (se non sbaglio, africano): "prima di giudicare il prossimo, indossa le sue scarpe e percorri la strada da lui (lei) percorsa. 
#356
Attualità / Re: Il caso Indi Gregory
12 Novembre 2023, 16:15:06 PM
Citazione di: Claudia K il 11 Novembre 2023, 16:46:06 PMQuesto a me non risulta, veramente.
E' ciò che ha affermato un esperto in materia (non ricordo il nome, purtroppo), in un'intervista andata in onda al tg3 delle 19 di venerdì o mercoledì scorso (non giovedì perché non l'ho visto). Io non so se sia vero o meno, anche perché purtroppo i giornalisti italiani mi sembrano tante spugne che assorbono tutto e rilasciano quello che assorbono, senza chiedere chiarimenti al riguardo: si passa dalle domande veramente assurde ai bagnini che hanno avuto danni causati dalle trombe d'aria ("ha avuto paura?") a non chiedere alcunché a chi potrebbe affermare di aver visto gli asini volare. Spero che qualche esperto di questo forum possa fugare ogni dubbio. Di fatto, se fosse andato in porto il trasferimento della piccola Indi, all'Ospedale del Bambin Gesù di Roma, come richiesto da questa struttura, immagino che ci sarebbe stata una levata di scudi da parte di chi, per un motivo o per l'altro, sta aspettando da anni la soluzione di un problema sanitario: c'è chi è morto perché non si è trovato in tempo un donatore, per esempio. 
#357
Attualità / Re: Il caso Indi Gregory
12 Novembre 2023, 16:07:13 PM
Citazione di: Pio il 11 Novembre 2023, 13:50:06 PMNon credo che in Italia un giudice possa decidere di staccare le macchine senza consenso dei genitori. Ma non sono esperto di queste cose. I genitori di Indi hanno già due figli sani da quel che ho letto. Indi è la terzogenita. Come padre li capisco, perché speri di salvarla o che ci sia una qualche, seppure remota, speranza. Spero per Indi che, una volta estubato, non gli capiti come a quel bimbo che, secondo i medici, sarebbe morto subito e invece ha agonizzato senza aria per quattro giorni prima di lasciare questo manicomio di mondo. Scommettiamo che, se fosse figlia di Elon Musk, non si arrivava nemmeno dal giudice?
Citazione di: Jacopus il 11 Novembre 2023, 18:53:02 PMA livello giuridico (ma qui servirebbe Eutidemo  ;D) c'è una legge piuttosto recente del 2018, che disciplina il fine-vita (cosiddetto testamento biologico), grazie alla quale ognuno di noi può stabilire se vuole o non vuole un accanimento terapeutico, in caso di malattia a cui si potrebbe sopravvivere solo grazie a macchinari e procedure invasive (lo stato vegetativo è il caso classico).

https://www.associazionelucacoscioni.it/notizie/comunicati/testo-della-legge-sul-testamento-biologico-approvato

Credo che questo sia il caso in questione. Il bambino senza macchinari, morirebbe. Essendo un minorenne, la legge stabilisce che sono gli esercenti la responsabilità genitoriale a doversi far carico della decisione. Quindi nessun Tribunale deciderebbe. Al massimo il Tribunale potrebbe aprire un fascicolo e nominare un giudice tutelare, vista la delicatezza della questione, in modo tale da poter fornire tutte le informazioni necessarie alle parti e a considerare prioritariamente l'interesse del bambino. Nessun tribunale però potrebbe stabilire con sentenza, l'interruzione delle attività sanitarie che servono alla sua sopravvivenza.
Rispetto al diritto all'eutanasia, invece, non c'è alcun diritto sancito attraverso la legge e chi aiuta la persona che vuole togliersi la vita continua ad essere perseguito penalmente. Vi è stata però una importante sentenza della C. Costituzionale, che scrimina il reato di "aiuto al suicidio", quando siano presenti quattro condizioni: patologia irreversibile, grave sofferenza fisica e psicologica, dipendenza dal trattamento sanitario per la sopravvivenza, capacità di prendere decisioni consapevoli.
Trattandosi di una "semplice" sentenza, però, vi sono due conseguenze rilevanti. La prima riguarda la possibilità che possano essere sempre intentati processi penali contro chi aiuta il suicidio. Sicuramente il processo ha buone possibilità di chiudersi con l'assoluzione se sono rispettate quelle condizioni, ma in Italia si trova sempre qualche pubblico ministero che ha tempo e voglia di costruire un processo, magari per giungere ad una nuova sentenza costituzionale. In secondo luogo, non essendo normata, l'eutanasia non è regolamentata a livello ospedaliero, e pertanto si assiste ancora ai viaggi verso i paesi che lo consentono con procedure stabilite per legge, ma che richiedono un ulteriore sofferenza psicologica e una spesa economica non indifferente.
Inoltre restano fuori da questa regolamentazione tutti quei casi di grave menomazione neurologica che non presuppongono per la sopravvivenza l'uso di macchinari salvavita. Potrebbe esserci chi, in stato di demenza senile o Alzheimer o Parkinson, desideri morire, ma questo attualmente, in Italia è perseguito penalmente.
Nel mio post di apertura ho accennato al fatto che i giudici inglesi abbiano deciso per il distacco dei macchinari che tenevano  in vita la piccola Indi, anche perché A FRONTE DI UN COSTO NON INDIFFERENTE, non ci sarebbe stato secondo gli esperti (medici inglesi) alcun beneficio per la bimba. In altre parole: il gioco non valeva la candela. So che può sembrare brutto ma la quasi totalità degli esseri umani ragiona in termini di ritorno economico/finanziario, quindi anche i medici sono esseri umani.

Se non ho capito male, i genitori sarebbero stati disponibili a portarsi a casa la piccola e a curarla (secondo loro) acquistando o noleggiando i macchinari in questione, o facendola soffrire inutilmente (secondo i medici che si sono espressi al riguardo).
Io non sono medico e, non avendo conoscenze al riguardo, mi astengo dal dare giudizi medici. Tuttavia, da essere umano mi chiedo e vi domando: se fosse stato possibile interpellare la diretta interessata, come credete che avrebbe risposto? Il fatto che la piccina non potesse ancora comunicare con gli altri esseri umani, perché non a conoscenza del loro linguaggio, non significa che lei non pensasse o non potesse scegliere, ma più semplicemente che non potesse comunicarci il suo pensiero al riguardo.


#358
Attualità / Il caso Indi Gregory
11 Novembre 2023, 11:45:32 AM
Buongiorno, in questi giorni si fa un gran parlare del caso della bambina inglese affetta da una grave malattia degenerativa che, secondo gli esperti non le permetterebbe di vivere né dignitosamente, né per tanto tempo. Tuttavia, come spesso capita in questi casi, la voglia dei media di essere i primi a dare la notizia, ad informare i lettori o ascoltatori, confonde le idee di chi, volendone sapere di più, finisce col non sapere nulla.
  • Secondo alcuni tg, sarebbe stata la mamma, portatrice sana, a trasmettere inconsapevolmente il problema alla figlia; secondo altri media entrambi i genitori sarebbero portatori sani e, considerato il basso numero di percentuale sul totale degli esseri umani, che due casi siano i genitori di questa bimba, mi sembra assai sconcertante;
  • Secondo i giudici inglesi, che si rifanno al parere di esperti medici, non avrebbe più senso tenere in vita la piccola grazie ad un macchinario: per lei non ci sarebbero benefici, ma unicamente sofferenza. E' pur vero che quei macchinari siano un costo e forse è proprio questo il motivo per cui i giudici hanno deciso di staccare la piccola dalla macchina;
  • I genitori di Indi si aggrappano a tutto e a tutti, pur di avere con loro la figlia: che sia amore o egoismo? Se fosse amore, una volta morti i genitori, che ne sarebbe della loro figliola? Chi se ne prenderebbe cura? Inoltre, una mamma vorrebbe mettere al mondo un figlio (o una figlia) sano (sana), mentre un figlio o una figlia con evidenti problemi fisici, psichici o sensoriali, rappresenterebbe una sconfitta per la mamma che, è inutile negarlo, si sentirebbe inferiore alle sue simili per non aver partorito il "simbolo della perfezione";
  • La Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che tanto si è adoperata e si sta adoperando per far venire in Italia questa bimba, concedendole la cittadinanza italiana, non pare essere a conoscenza del fatto che in Italia la vita di quella bimba dipenderebbe dalla decisione di un tribunale, esattamente come nel Regno Unito. Se, dopo essere arrivata in Italia, un giudice decidesse per il pollice verso, ovviamente citando norme, leggi, regolamenti, ecc., che pasticcio sarebbe? In altre parole, faremmo venire in Italia una bimba per evitarle la morte fisica all'estero, e successivamente le toccherebbe la stessa sorte, per mano nostra?

Voi come la pensate? Grazie.
#359
Citazione di: Socrate78 il 07 Novembre 2023, 17:17:55 PML'esigenza sociale di collaborare è in un'ultima analisi una SCHIAVITU', perché porta l'individuo ad essere di fatto uno strumento asservito alle persone con cui collabora (Il messaggio implicito è il seguente: "Se non servi il gruppo e non fai squadra, allora non vali, sei INUTILE"), a essere limitato e a far dipendere dal gruppo il proprio benessere, la propria importanza e la propria realizzazione. Non è giusto a mio avviso vedere la collaborazione come positiva per il singolo. Nella collaborazione l'esigenza del singolo di emergere è limitata dai bisogni degli altri che non vedrebbero affatto di buon occhio la piena affermazione della potenzialità individuali, quindi io se devo scegliere tra collaborare e competere preferisco COMPETERE, perché è nella competizione che l'individuo mette in campo tutte le sue risorse (intellettuali e fisiche) per emergere dalla massa, ed allora chi è più abile, intelligente e astuto sarà vincente, mentre gli altri saranno destinanti giustamente al fallimento e alla sottomissione ai vincenti, ed in fondo è così anche in natura, quegli individui che sono deboli e non riescono a competere (adattarsi è una forma di competizione) per il cibo e il territorio, per le risorse, sono schiacciati dai più forti oppure si accodano agli individui ALFA, che hanno le doti per emergere.
Caro Socrate, non sono d'accordo e mi pare che non lo sia nemmeno il Vocabolario Treccani che qui dà le definizioni di collaborare: https://www.treccani.it/vocabolario/collaborare/ 
Io mi sono sentito più schiavo nello status di dipendente, dovendo fare ciò che mi si chiedeva solamente perché in cambio mi pagavano. Una volta provai a chiedere ai miei superiori se mi pagassero le ore di lavoro o il lavoro in quanto tale, perché sarebbe stato decisamente diverso, pagarmi il lavoro o il tempo: nel primo caso avrei potuto lavorare per obiettivi, a prescindere dalle ore impiegate; nel secondo caso avrei potuto guardare per aria o farmi gli affari miei, dal momento che mi pagavano il tempo che dedicavo loro e non il lavoro. Come lavoratore dipendente mi sono sentito realmente schiavo. 

Nelle diverse forme di collaborazione che ho avuto modo di sperimentare non mi sono mai sentito schiavo, forse perché non c'era alcuna contropartita economica e quindi non prostituivo il mio tempo! Un esempio: ho cantato per quasi 18 anni nel coro della mia parrocchia e una volta, dovendo musicare un salmo io, che purtroppo non ho studiato musica, dopo aver letto le parole del salmo, ho tradotto la metrica in un motivetto (il primo che mi è venuto in mente), quindi l'organista, molto più esperta di me è partita da quel motivetto, modificandolo, dando enfasi a certe parole, a scapito di altre, per dare colore alla musica. 

Potrei citare altri esempi riguardanti la collaborazione (sempre senza contropartita economica) in cui mi sono sentito coinvolto e attivo, ma mai e poi mai schiavo di alcuno. 
#360
Citazione di: Jacopus il 06 Novembre 2023, 09:04:00 AMC'è un libro fondamentale su questo argomento, cioè della consapevolezza della propria salute solo quando la si è perduta, ed è La Montagna Incantata di T. Mann.
Grazie! Ho diverso materiale da leggere, ma non escludo di cercare o comprare il libro che mi suggerisci. Prima o poi lo leggerò, sempre che non arrivi la signora di nero vestita, a rapirmi anzitempo.  ;)