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Messaggi - Eutidemo

#346
Tematiche Filosofiche / Re: I "veri e i "falsi" profeti
01 Settembre 2024, 13:25:46 PM
Citazione di: anthonyi il 01 Settembre 2024, 05:23:40 AMIl "soltanto" te lo sei inventato tu per costruire un'aporia che non é nel senso delle parole di Gesú.
Gesù, profetizzando: "Sorgeranno falsi Cristi e falsi profeti" (Mt 24 24), non voleva mica sottintendere che "Dopo di me, però, oltre ai falsi Cristi e falsi profeti, sorgerà pure qualche altro vero Cristo come me, e qualche altro autentico profeta come me!" :D :D :D
E' ovvio, infatti, che il "senso logico" della frase era che, dopo di lui, sarebbero sorti SOLTANTO "falsi Cristi e falsi profeti"; per questo io ho aggiunto, a ragion veduta, tale avverbio ;)
#347
Tematiche Filosofiche / Re: I "veri e i "falsi" profeti
01 Settembre 2024, 13:12:11 PM
Citazione di: daniele22 il 01 Settembre 2024, 10:46:31 AMGesù: "sorgeranno falsi profeti",
Sigillo del profeta:"tutti i profeti che sarebbero venuti dopo di lui (Maometto) sarebbero stati dei falsi profeti",
La contraddizione sta, come ha detto anthonyi, nel risolvere un'ambiguità, cioè attribuendo a "sorgeranno falsi profeti" un senso esclusivo prodotto da quel "soltanto".
¿Come si spiegherebbe altrimenti che i musulmani ritengano Gesù un profeta? Mica sono scemi; ne annunciano peraltro un ritorno.
P.Q.M. Nessuna contraddizione
Bravissimo Daniele22!
Tu hai evidenziato un  "paradosso", a cui io non avevo accennato sia per non rendere troppo complicata la faccenda, sia perchè, in effetti, non aveva attinenza con la mia "aporia".
Ed infatti, poichè Gesù aveva profetizzato che, dopo di lui, ci sarebbero stati dei falsi profeti, Maometto, riconoscendo che Gesù era un autentico profeta, è come se avesse ammesso che lui era un profeta fasullo! ;)
Ma questa non è una "aporia", bensì solo una dimostrazione di quanto Maometto fosse uno sprovveduto! ;D
Un cordiale saluto! :)
P.S.
Ed infatti, Gesù, profetizzando: "Sorgeranno falsi Cristi e falsi profeti" (Mt 24 24), non voleva mica sottintendere che "Dopo di me, però, oltre ai falsi Cristi e falsi profeti, sorgerà pure qualche altro Cristo e qualche altro profeta autentici come me!" :D :D :D
E' ovvio, infatti, che il "senso logico" della frase era che, dopo di lui, sarebbero sorti SOLTANTO "falsi Cristi e falsi profeti".
#348
Tematiche Filosofiche / Re: I "veri e i "falsi" profeti
01 Settembre 2024, 13:01:27 PM
Citazione di: anthonyi il 01 Settembre 2024, 08:35:08 AMIn realtà esiste un'altra possibilità, ed é quella che la contraddizione sia implicita nella forma del linguaggio logico.
Effettivamente, come ha fatto notare Eutidemo, se si afferma di indovinare il futuro, e si dice che nessuno in futuro avrà questa capacita, è poi appare un altro che dice lo stesso, allora la contraddizione logica si crea, sull'affermazione del primo.

Vedo che, in fondo, hai compreso quello che voglio dire!
Ed infatti, se si afferma di indovinare il futuro, e si dice che nessuno in futuro avrà questa capacita, è poi appare un altro che dice lo stesso, allora la contraddizione logica si crea, sull'affermazione del primo; perchè, se risulta vera, allora è falsa, mentre, se risulta falsa, allora può essere vera!
#349
Tematiche Filosofiche / Re: I "veri e i "falsi" profeti
01 Settembre 2024, 12:56:57 PM
Citazione di: iano il 01 Settembre 2024, 08:04:34 AMSe troviamo una contraddizione nelle conclusioni logiche, abbiamo fatto un errore nel porre le premesse, o nel fare le deduzioni.
Se ad esempio le premesse sono contraddittorie potremo dedurre correttamente delle contraddizioni.
Se invece le premesse non sono contraddittorie potremo dedurre scorrettamente delle contraddizioni.
Le deduzioni sono una sequenza logica, mentre le assunzioni non hanno una sequenza logica.
Quindi anche se necessariamente faremo un assunzione prima di un altra, una volta fattele non importa in quale sequenza le abbiamo fatte, cioè la sequenza logica delle deduzioni sarà indipendente dalla sequenza temporale con cui  abbiamo fatto le assunzioni, quindi l'assunzione Pippo non viene logicamente prima dell'assunzione Pappo.
Nel nostro caso credo che la contraddizione sia già nelle premesse.
Infatti diciamo che dall'istante t1 all'istante t2 vi è almeno un  P, e che a partire dall'istante  t2 non ve n'è alcuno.
Quindi diciamo  ''contemporaneamente'',  che dopo t2 vi è almeno un  P, contraddicendoci, e di cosa sia un profeta e di cosa faccia nella realtà, nella nostra verifica di correttezza logica non v'è traccia.





Direi che, nel caso da me prospettato, c'è:
- sia una consequenzialità "logica";
- sia una consequenzialità "cronologica";
Per cui non riesco proprio a trovare alcuna traccia di una "scorrettezza logica o cronologica" nel mio ragionamento.
Ma, ovviamente, io potrei sbagliarmi, e tu avere ragione!
Un cordiale saluto! :)
#350
Tematiche Filosofiche / Re: I "veri e i "falsi" profeti
01 Settembre 2024, 12:51:01 PM
Ciao Anthony :)
Io non ho mai detto che il "profeta" é vero se "indovina" il futuro, mentre è falso se non lo "indovina"; ed infatti, proprio perchè il "profeta" non è affatto un "indovino", se è un "vero profeta", allora  "conosce" già perfettamente il futuro senza doverlo "indovinare", se, invece, è un "falso profeta", allora  non lo "conosce" affatto.
***
In ogni caso, ribadito che io non credo assolutamente ai "profeti", a seconda delle varie credenze e culture:
- alcuni vengono ispirati da Dio;
- altri dal Diavolo;
- altri da nessuno dei due.
In tutti i casi, a volte profetizzano in modo chiaro, ed a volte in modo sibillino.
Ma tutto questo non mi interessa affatto!
***
Quanto a cercare di "prevedere" il futuro,  si tratta senz'altro di una capacità umana (che gli animali non possiedono); ma "prevedere"  e "profetare" sono cose diverse.
***
In ogni caso, come ho più volte ripetuto, tutto questo esula completamente dalla mia "aporia", che ha soltanto preso spunto dalle "profezie" di Gesù e di Maometto; ma senza minimamente voler entrare nel merito storico e religioso delle loro figure, nè nel merito di cosa si debba intendere per "profezia" (a seconda delle varie religioni e filosofie).
***
Ed infatti, "ridotta all'osso", la mia aporia può essere sinteticamente formulata, in modo del tutto "astratto", "schematico" e "paradigmatico" nel modo che segue:
a)
Pippo dice: "Dopo la mia morte, chiunque nascerà, profeterà solo ed esclusivamente cose non vere!"
b)
Dopo la morte di Pippo, Peppo dice: "Dopo la mia morte, chiunque nascerà, profeterà solo ed esclusivamente cose non vere!"
                                         PERTANTO
"Se" Pippo dice il vero, allora Peppo profetizza una cosa non vera, per cui:
- dopo la morte sua (e di Pippo), nascerà qualcuno che profeterà anche cose vere;
- però, in tal modo, Pippo, nello stesso tempo, profetizza una cosa che, proprio perchè è "vera", si dimostra "falsa".
***
Tutto qui!
***
Un cordiale saluto! :)
***
#351
Tematiche Filosofiche / Re: I "veri e i "falsi" profeti
01 Settembre 2024, 07:02:14 AM
A tutti gli intervenuti. :)
Io non intendevo affatto aprire un TOPIC sulla figura del "profeta" e sulla veridicità delle "profezie", bensì volevo limitarmi soltanto ad evidenziare una curiosa "aporia logica" che scaturisce dalle (presunte) "profezie incrociate" di Gesù e di Maometto!
***
Cioè, partendo dal presupposto meramente "teorico" che esista la figura del "profeta" (alla quale, personalmente, non credo affatto):
- premesso che io, Pippo, sostenga di essere un autentico "profeta" (cioè di vedere con certezza ed esattezza il futuro), e, in tale qualità, io "profetizzi" che, dopo di me, non ci sarà mai più nessun "profeta";
- qualora, dopo di me, nasca un altro soggetto, Peppo, il quale, anche lui, sostenga di essere un autentico "profeta" (cioè di vedere con certezza ed esattezza il futuro), e, in tale qualità, "profetizzi" che, dopo di lui, non ci sarà mai più nessun "profeta";
                                      NE CONSEGUE
- che, se io, Pippo, ho profetizzato il vero, allora Peppo ha profetizzato il falso, per cui, dopo di lui, potranno benissimo esserci altri profeti;
- ma allora, io , Pippo, nel profetizzare il vero, ho contemporaneamente profetizzato anche il falso, perchè, in tal caso, anche dopo di me potranno benissimo esserci altri profeti.
Il che è evidentemente contraddittorio! ???
.
***
Si tratta semplicemente di una "aporia logica", che prescinde da qualsiasi altra "plausibile" considerazione di carattere fattuale e psicologico, e cioè:
- che taluno può cercare di prevedere il futuro pur non essendo un profeta;
- che taluno, pur essendo veramente un profeta (ammesso che ne esistano), può benissimo non riferire veritieramente quello che "vede" nel futuro;
- che Gesù non sempre mostra di essere un profeta;
- che il senso delle parole di Gesú va inquadrato nel tempo e nel luogo in cui si realizza;
ecc. ecc.
.
***
Le vostre sono tutte considerazioni molto intelligenti acute e  ragionevoli, ma che esulano dallo specifico tema del mio topic, che era di carattere puramente "logico", e non intendeva affatto trarre conclusioni di carattere "storico", "psicologico", "fattuale" o "religioso".
.
***
Un cordiale saluto a tutti gli intervenuti! :)
***
.
P.S.
Anthony ha ragione quando scrive che il "soltanto" me lo sono inventato io;
- ma non per costruire un'aporia che non era nel senso delle parole di Gesú;
- bensì per esprimere in modo più sintetico quando Lui dice che "sorgeranno falsi profeti", cioè persone  che "profeteranno il falso" (con l'aporia che ne consegue).
Anthony, invece, non ha ragione quando scrive che "io interpreto il profeta come un indovino, cioè, uno che indovina il futuro, quando invece il profeta é qualcuno che é ispirato da Dio".
Ed infatti, a parte il fatto che non credo minimamente nelle profezie:
-  io non interpreto affatto il "profeta" come se fosse un "indovino", in quanto, secondo me, il "profeta" non "indovina" affatto il futuro, ma lo "conosce in anticipo" (o meglio, lo "vede");
- che, poi, il "profeta" sia qualcuno che é ispirato da Dio oppure no, non cambia le cose.
***
#352
Ciao Niko. :)
Premetto che la tua obiezione non è del tutto irragionevole; però non la condivido.
***
Ed infatti:
a)
Non serve certo un "profeta":
- per "indovinare in anticipo" un "evento sicuro", come, ad esempio, il fatto che domani sorgerà il sole, in quanto "chiunque", anche un bambino, si aspetta che domani il sole sorgerà come al solito;
- per "indovinare in anticipo" un "evento probabile", come, ad esempio, che, una squadra di calcio parrocchiale verrà sconfitta dalla Juventus.
b)
Serve,  invece, un "vero profeta" per "vaticinare con certezza" un "evento  futuro imprevedibile", e, cioè, che dopo di lui non ci sarà mai più nessun profeta in grado di ""profetare veritieramente" il futuro.
***
Tutti possiamo fare delle "previsioni" su come finirà la guerra in Ucraina; ma solo un "vero profeta" potrebbe "antevedere con assoluta certezza" quale sarà l'effettivo esito del conflitto.
***
Ora, la circostanza che Gesù abbia "profetato" che dopo di lui ci sarebbero soltanto dei "falsi profeti", non vuole affatto dire che tutti tali  sedicenti "profeti" che sarebbero nati dopo di lui avrebbero "detto" o "predetto" cose false o vere (come, viste le nuvole, che stava per piovere);  Gesù, invece,  aveva  "profetato" che dopo di lui ci sarebbero soltanto dei "falsi profeti", e, cioè, che "le loro <<PROFEZIE>> sarebbero state tutte sbagliate".
***
Ed infatti, un "falso profeta", consapevole o meno di esserlo, può fare, dire e prevedere di tutto; salvo, ovviamente "profetare" con sicurezza quello che effettivamente avverrà in futuro.
Ciò in quanto soltanto un "vero profeta" (per chi ci crede) può "vedere direttamente e con chiarezza" quello che effettivamente avverrà in futuro!
***
Di conseguenza, almeno secondo me, l'"aporia" resta valida!
***
Un cordiale saluto! :)
***
#353
Tematiche Filosofiche / I "veri e i "falsi" profeti
31 Agosto 2024, 12:08:15 PM
Nel "Vangelo secondo Matteo" troviamo scritto che Gesù disse: "Io vi predico che, dopo di me sorgeranno soltanto falsi profeti" (MT 24 24); e, cioè, che tutti i profeti che sarebbero venuti dopo di lui sarebbero stati dei "falsi profeti", e che, quindi, avrebbero  predetto  soltanto "cose non vere".
***
Nel Corano, invece, nel "Khatamu 'n-Nabiyyīn" ("Sigillo dei profeti")  troviamo che Maometto è stato l'ultimo dei profeti inviati da Dio; e, cioè, che "tutti i profeti che sarebbero venuti dopo di lui sarebbero stati dei falsi profeti", e che, quindi, avrebbero  predetto soltanto "cose non vere".
Cioè, più o meno, quello che aveva già (pre)detto anche Gesù.
***
Ora, religione a parte, secondo me ne consegue logicamente che:
a)
Se la predizione di Gesù era "vera", vuol dire che Maometto deve essere stato necessariamente un "falso" profeta; e che quindi, non era vera la sua predizione che tutti i profeti che sarebbero venuti dopo di lui sarebbero stati "falsi profeti", i quali avrebbero  predetto soltanto  "cose non vere".
Pertanto, se la predizione di Gesù era "vera", almeno dopo Maometto, qualche profeta che avrebbe predetto "cose vere" ci sarebbe dovuto necessariamente essere!
b)
Ma, se la predizione di Gesù era "vera", vuol dire che, nel contempo, era anche "autocontraddittoria"; ed infatti, almeno a far tempo da Maometto, si sarebbe verificata la possibilità che potesse venire al mondo qualche autentico profeta che avrebbe detto "cose vere" (visto che il "falso profeta" Maometto aveva negato tale possibilità).
***
Ed infatti, nel Vangelo secondo Matteo troviamo scritto che Gesù predisse che <<TUTTI>> i profeti che sarebbero venuti dopo di lui (prima o dopo Maometto) sarebbero stati dei "falsi profeti"; e che, quindi, avrebbero  predetto "cose non vere."
Quindi, anche quelli venuti dopo Maometto sarebbero stati dei "falsi profeti", e , perciò, avrebbero  predetto "cose non vere".
***
Però, se così fosse, Maometto avrebbe predetto il vero; ed anche questo sarebbe in contraddizione con la predizione di Gesù.
***
.
***
Io non credo nelle "profezie", da chiunque esse vengano pronunciate, per cui questo non è certo un problema che mi angustia; però mi sembra che, nel caso di specie, si prospetti una sorta di "aporia logica"!
***
#354
Varie / Re: Rastislav e l'enigma del 5 e del 15
31 Agosto 2024, 10:11:02 AM
Citazione di: iano il 30 Agosto 2024, 18:24:20 PMMi dispiace... ma abbiamo entrambi ragione, nel senso che le nostre soluzioni discendono da due posizioni filosofiche diverse, ma entrambe rispettabili.
Per te i numeri esistono di per se, mentre per me invece sono un invenzione. Non si può dire quale delle due posizioni sia giusta, ma possiamo certamente dire che rappresentano due diversi modi di porsi di fronte alla realtà che influenza la nostra percezione.
Potrei chiederti quindi al prossimo enigma di specificare di quali numeri dobbiamo trattare, ma nel nostro caso specificarlo sarebbe equivalso di fatto a dare la soluzione.
In sostanza il tuo enigma era basato sul fatto che abboccassimo alle esche del 5 e del 15 che si dovesse trattare solo di numeri naturali, come fosse sottinteso, mentre la soluzione consisteva nell'uscire da questo malinteso.
Un enigma basato in sostanza sulla fallacia della nostra percezione, più che un enigma matematico, percezione che però è influenzata dalle nostre posizioni filosofiche, e la tua percezione non è la mia.
Un enigma basato cioè su presupposti che pur comprendendo non condivido.




#/%&/°,^§>&$; &/()>\>%$?
:)
#355
Varie / Re: Rastislav e l'enigma del 5 e del 15
30 Agosto 2024, 17:08:43 PM
Citazione di: iano il 29 Agosto 2024, 21:37:51 PMEcco infatti un altra soluzione
&  ç  %

?  5  £

j  )  /


Nella misura in cui la descrizione dell'enigma ci lasciava liberi di usare qualsiasi numero, io  ho inventato dei numeri ad hoc,  che fossero cioè definiti in modo da essere una soluzione all'enigma.


Mi dispiace ma  la descrizione dell'enigma vi lasciava liberi di usare qualsiasi "numero" volevate; purchè, però, si trattasse di un "numeri", e non certo di "simboli grafici" che non corrispondono affatto a dei "numeri" ;)
Un cordiale saluto! :)

#356
Ciao Ipazia. :)
Mi fa molto piacere che tu concordi con le mie considerazioni.
Comunque, secondo me, in Italia (e soprattutto a Roma) il sistema ospedaliero viene notevolmente influenzato anche dal Vaticano e dalla sua retriva ideologia in materia; quindi, almeno a mio parere, è anche per questo motivo che le strutture sanitarie italiane sono molto riluttanti ad applicare la "morte assistita", persino nelle forme limitate consentite dalla Legge 219/2017.
***
Si pensi soltanto alla denominazione della maggior parte degli ospedali romani:
- OSPEDALE CRISTO RE
- OSPEDALE S. SPIRITO 
- OSPEDALE S. EUGENIO (nato come Istituto di Eugenetica nel '38, ai tempi delle "Leggi Razziali");
- OSPEDALE S. GIOVANNI (EVANGELISTA)
- OSPEDALE S. GIOVANNI (BATTISTA) .
- OSPEDALE S. SPIRITO
- OSPEDALE SAN CARLO DI NANCY
- OSPEDALE FATEBENEFRATELLI
ecc.ecc.
***
Un cordiale saluto! :)
***
#357
A seguito della recentissima sentenza sentenza n° 135 del 2024 della Corte costituzionale, che ha ribadito i contenuti vincolanti della Legge 219/2017, ora molti medici che si rifiutano di interrompere i "trattamenti sanitari salvavita" (qualora tali "trattamenti" siano ricusati dai pazienti che preferiscono morire), rischiano di essere imputati:
- per il reato di "rifiuto di atti d'ufficio" (quali previsti dalla Legge 219/2017), ai sensi e per gli effetti dell'art. 328 Codice Penale, che, per tale condotta illecita, prevede la reclusione da sei mesi a due anni;
- per il reato di "tortura", ai sensi e per gli effetti dell'art. 613 bis del Codice Penale, il quale, per tale condotta criminale,  sanziona con la reclusione da quattro a dieci anni chiunque  cagiona sofferenze fisiche o psichiche a una persona affidata alla sua assistenza, ovvero lo sottopone, contro la sua volontà, ad un trattamento degradante per la dignità della sua persona.
***
E' questo il caso di Martina Oppelli, una architetta triestina di 49 anni affetta da "sclerosi multipla progressiva",  la quale, tramite i suoi avvocati, ha presentato una denuncia alla Procura di Trieste per "rifiuto di atti d'ufficio" e per "tortura" nei confronti dei medici dell'azienda sanitaria universitaria Giuliano Isontina; ed infatti, come dichiarato dall'avvocata Filomena Gallo che la segue,  la sua assistita è tutt'ora costretta ad un trattamento inumano e degradante, essendo condannata a una vera e propria "forma di tortura" da parte dei medici che la "assistono".
***
In altri casi, le strutture sanitarie, onde evitare anch'esse denunce penali, dopo la citata sentenza sentenza n° 135 del 2024 della Corte costituzionale e l'esempio di Trieste, "ci hanno ripensato", lasciando liberi i propri pazienti di morire tramite "morte assistita"; ovviamente, laddove ricorrevano i presupposti della Legge 219/2017, ora ben chiariti dalla Corte Costituzionale (NOTA 1).
***
E' questo, ad esempio, il caso di una donna toscana di 54 anni, che ha preferito mantenere l'anonimato, la quale,  dopo mesi, ha finalmente ottenuto il parere favorevole dell'Azienda sanitaria Toscana Nord-Ovest alla richiesta di "morte assistita"; ed infatti lo scorso 20 marzo, la 54enne, dopo il rifiuto della Asl, il 29 giugno aveva diffidato penalmente l'azienda sanitaria alla revisione della relazione finale con riferimento alla sussistenza del requisito del trattamento di sostegno vitale (visto che la donna era totalmente dipendente da altre persone e avendo consapevolmente rifiutato la nutrizione artificiale).
***
Mi auguro vivamente che il coraggioso esempio delle due donne venga seguito da tutti coloro che si trovano nelle loro condizioni; e che i loro riluttanti medici, la smettano di nascondersi i(p)pocritamente "dietro il dito" del "Giuramento di Ippocrate".
***
Ed infatti, almeno secondo me, il "Giuramento di Ippocrate" attualmente richiesto a tutti i medici, va interpretato nel seguente modo:
.
a)
L'attuale "Giuramento di Ippocrate" vieta categoricamene al medico di compiere atti finalizzati a "provocare la morte" del malato; però non lo obbliga affatto a "prolungare artificialmente la sua vita", quando ormai costui, senza i "trattamenti" della moderna medicina (ignoti ai tempi di Ippocrate)  sarebbe "naturalmente già morto e sepolto".
Ed infatti, almeno secondo me, dubito fortemente che Ippocrate avrebbe ritenuto lecito "seppellire permanentemente un uomo nel suo corpo" (invece che nel suo sepolcro), tenendolo in "animazione artificiale", contro la sua volontà, tramite tubi conficcatigli:
- nel naso;
- nella gola;
- nella pancia;
- nel'uretra;
- nel sedere.
Come, purtroppo, mi è toccato di vedere! :-X
.
b)
Inoltre, l'attuale "Giuramento di Ippocrate" impone al medico di  perseguire:
- la "tutela della salute fisica e psichica del malato", e non certo la "tutela della prosecuzione più lunga possibile delle sue malattie irreversibili";
-  il trattamento del dolore e il sollievo dalla sofferenza nel rispetto della "dignità e libertà della persona".
E se non si rispetta la "libertà della persona di morire", quantomeno nei limiti ed alle condizioni previste dalla LEGGE 219/17, allora, secondo me, si viola sia tale legge, sia lo stesso "Giuramento di Ippocrate".
Il quale indubbiamente prescrisse ai medici di salvare, ove possibile, la vita dei loro pazienti, guarendoli dai mali che li affliggevano; fermo però restando il principio di base della vera medicina, e, cioè: "PRIMUM NON NOCERE":
Il quale principio, come spiega Wikipedia, è uno dei principi che si insegna per primo nelle facoltà di medicina, soprattutto in relazione alla "iatrogenesi"; cioè che, nella scelta di una terapia, bisogna innanzitutto "evitare di arrecare danno al paziente".
E, per tale motivo, tra i trattamenti possibili, "va sempre privilegiato quello che ha meno effetti collaterali per lui penosi."
Quindi, a mio parere, una "terapia" che consista nel seppellire permanentemente "un uomo nel suo corpo" (invece che nel suo sepolcro), tenendolo in "animazione artificiale", contro la sua volontà, tramite tubi conficcatigli:
- in gola;
- nella pancia;
- nel'uretra;
- nel sedere;
non rispetta sicuramente il principio di Ippocrate di privilegiare il trattamento medico che ha per il paziente effetti collaterali per lui meno penosi (soprattutto se il paziente li rifiuta).
***
***
.
***
NOTA 1
Vedi, al riguardo, il mio seguente post:
***
#358
Il mese scorso la Corte Costituzionale, con sentenza 135/2024, nel dichiarare non fondate le questioni di legittimità costituzionale dell'art. 580 del codice penale, sollevate, in riferimento agli artt. 2, 3, 13, 32 e 117 della Costituzione, e pur non riconoscendo  "un generale diritto a terminare la propria vita in condizioni di sofferenza intollerabile, fisica o psicologica", ha  tuttavia: "...ritenuto irragionevole precludere l'accesso al <<suicidio assistito>> di pazienti che,  versando in quelle condizioni, e mantenendo intatte le loro capacità decisionali, già abbiano il diritto, loro riconosciuto dalla legge n. 219 del 2017 in conformità all'art. 32, secondo comma, Cost., di decidere di porre fine alla propria vita, rifiutando il trattamento necessario ad assicurarne la sopravvivenza."
***
Ed infatti la Corte Costituzionale, nella recentissima sentenza in questione, ha ribadito che: "Come recita l'art. 32 secondo comma Cost., nessuno può essere «obbligato», nè tanto meno fisicamente «costretto», ad essere sottoposto ad un TRATTAMENTO SANITARIO sul proprio corpo e nel proprio corpo (contro la propria volontà, e solo in forza della volontà "ip(p)ocratesca" dei medici che lo assistono). Ed infatti, l'esecuzione forzata di un tale trattamento violerebbe, oltre che l'art. 32, secondo comma, Cost., anche l'art. 13 Cost. (vedi sentenza n. 22 del 2022, punto 5.3.1.), il cui contenuto minimo di tutela protegge la persona contro ogni forma di <<coazione sul corpo>> (vedi sentenze n. 127 del 2022 punto 4, e n. 238 del 1996 punto 3.2), nonché lo stesso diritto fondamentale all'integrità fisica della persona, espressamente riconosciuto dall'art. 3 CDFUE, ma riconducibile, assieme, al novero dei <<diritti inviolabili della persona>> di cui all'art. 2 Cost. e all'area di tutela del diritto alla vita privata proclamato dall'art. 8 CEDU.".
***
Al riguardo, invero, alcuni sostengono che una persona dipendente da trattamenti di "sostegno vitale", e per questo verosimilmente prossima alla morte, potrebbe essere colta dalla tentazione di "lasciarsi andare"; e che, anche a causa di pressioni esterne, possa assumere decisioni che in altre condizioni, magari, non avrebbe preso (e, cioè, di essere soppressa).
***
Tuttavia, la Corte Costituzionale nella recentissima sentenza in questione, ha replicato: "Ma tale obiezione è stata confutata dalla stessa ordinanza n. 207 del 2018, rilevando come la legge n. 219 del 2017 abbia già ammesso la possibilità di considerare validamente espressa la volontà di congedarsi dalla vita proveniente da persone tenute in vita da trattamenti di sostegno vitale, le quali, se capaci di autodeterminarsi, hanno l'inviolabile <<DIRITTO>> di ottenere l'interruzione delle cure, e, quindi, di morire!".
***
Ed invero, l'obiezione di cui sopra, secondo la Corte, configurerebbe: "uno scenario in palese contrasto con l'assetto ordinamentale, ormai cristallizzato dall'art. 1, comma 5, della legge n. 219 del 2017, che rimette unicamente alla libera scelta della persona di se e come curarsi (e. di conseguenza, anche la scelta di se e come morire)".
***
La Corte Costituzionale, sempre con sentenza 135/2024 del mese scorso, ha altresì precisato che,  tra i trattamenti sanitari che il paziente può rifiutare, non ci sono solo la "nutrizione e l'idratazione artificiali", bensì anche qualsiasi altro tipo di trattamento sanitario, il cui elenco non deve ritenersi "tassativo"!
***
Ed infatti, scrive la Corte: "...come emerge da un esame della casistica, le commissioni mediche hanno ritenuto integrato il requisito in discorso anche in casi nei quali al paziente era stato applicato un "pace-maker", ovvero "un catetere vescicale permanente", ovvero nel caso di somministrazione a una malata oncologica di "farmaci antitumorali", ecc.ecc.
***
Nella recentissima sentenza in questione, la Corte ha altresì ricordato un'altra possibilità concessa ai pazienti, qualora essi non siano tenuti in vita da eventuali trattamenti sanitari, in quanto : "L'art. 2, comma 2, della legge n. 219 del 2017 prevede che possano accedere alla <<sedazione palliativa profonda continua>> i pazienti con prognosi infausta a breve termine o che si trovino in imminenza di morte e <<in presenza di sofferenze refrattarie ai trattamenti sanitari>>: e, questo, <<a prescindere dal fatto che tali condizioni dipendano, o no, dal rifiuto di un trattamento di sostegno vitale!>>"
***
Infine la Corte ha anche ricordato la sua sentenza n. 242 del 2019,  la cui "ratio decidendi"  fu quella di escludere la punibilità nei casi di "aiuto al suicidio" prestato a favore di soggetti che già avrebbero potuto lasciarsi alternativamente morire mediante la rinuncia a trattamenti necessari alla loro sopravvivenza, ai sensi dell'art. 1, comma 5, della legge n. 219 del 2017."
***
#359
Citazione di: iano il 28 Agosto 2024, 12:52:21 PMSe le teorie matematiche sono in contrasto col nostro intuito, nel senso che nessuna di esse lo soddisfa, possiamo costruirne una più vicina ad esso, ma una volta costruita l'intuito va messo da parte, e bisogna lasciar parlare la sola logica che a partire dai nostri assunti dedurrà cose che potranno non essere per nulla intuitive per noi, ma che dal nostro intuito non potremo  negare che siano discese, perchè si tratta dei nostri assunti in diversa forma, tale da farceli intuitivamente disconoscere come nostri, ma allo stesso tempo non potremo negare che di quegli assunti si tratti.
Viceversa se, come è lecito fare, volete affidarvi al vostro intuito in modo continuativo, evitate allora di usare simbologie prese a prestito impropriamente dalla matematica, creando confusione fra i vostri lettori, a meno che non specifichiate il nuovo senso che intendiate dargli.
In particolare non chiamiamo enigma la confusione che puntualmente deriva dall'uso dell'intuito  in modo continuativo, a meno che la confusione non sia creata ad arte perchè un enigma appaia come per magia, magari nell'intento di mettere in luce le  fallacie cognitive diffuse in chi al solo intuito si affida.
Condivido quello che hai scritto!
Un cordiale saluto :)
#360
Varie / Re: Rastislav e l'enigma del 5 e del 15
29 Agosto 2024, 06:01:12 AM
                                       SOLUZIONE
Visto che Rastislav gli aveva concesso di utilizzare "qualsiasi numero volesse", senza preclusioni di sorta, il prigioniero propone la seguente soluzione, basata sui "numeri decimali":

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Però, di soluzioni analoghe, potrebbero trovarsene a dozzine!
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Un cordiale saluto a tutti gli intervenuti! :)
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