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Messaggi - Eutidemo

#3466
Tematiche Filosofiche / Il tempo "percepito"
21 Settembre 2021, 12:32:34 PM
In questo topic non intendo minimamente vagliare le varie teorie sulla natura "oggettiva" del tempo; voglio, invece,  esaminare esclusivamente la sua natura strettamente "soggettiva", e, cioè, il modo con cui "IO" lo percepisco (e, presumo, anche gli altri esseri umani).
***
Sotto tale aspetto, senza voler entrare nel merito della teoria per la quale il tempo è  un "continuum" nel quale tutti gli istanti sono coesistenti, ovvero della "teoria della relatività", ovvero ancora della "teoria delle stringhe", della "teoria dei mondi paralleli" ecc. ecc., la mia "esperienza personale" del tempo mi rivela in modo inequivocabile che, per quanto mi riguarda:
- il passato "non esiste più", il che equivale a dire che, almeno per me, "non esiste affatto": NON C'E!
- il futuro "non esiste ancora", il che equivale a dire che, almeno per me, "non esiste affatto": NON C'E!
***
Al riguardo, invero, non bisogna confondere la "percezione" del "reale", con:
- la "memoria" del "reale" percepito in passato, che costituisce semplicemente un "evento ricostruttivo" che si svolge nel nostro cervello (come il ricordo di un fuoco che non brucia più);
- la "previsione" del "reale",  che si presume avverrà in futuro , che costituisce anch'esso un "evento ricostruttivo" che si svolge soltanto nel nostro cervello (come la previsione di un fuoco che non brucia ancora).
***
Ovviamente:
- il primo evento è ormai "certo", in quanto "factum infectum fieri nequit" ("un fatto che  è avvenuto, non può considerarsi come non avvenuto");
- il secondo, invece, in maggiore o minore misura, è sempre "incerto" quanto al suo possibile verificarsi.
Ma non è questo l'aspetto che intendo esaminare in questa sede; ed infatti, qui intendo rilevare soltanto che il passato e il futuro, "fenomenicamente" non esistono (cioè, sono sottratti alla mia attuale percezione diretta del "reale").
***
Il che posso verificarlo anche adesso, con il bicchiere pieno d'acqua che è sulla mia scrivania.
Lo guardo, mi riprometto di berlo e mi figuro mentalmente mentre lo berrò, prevedendo qualcosa che ancora non sto sperimentando nella realtà: questo, per me, è il FUTURO (il quale, quindi, non essendoci ancora, di fatto "non c'è").
***
Ecco, ho bevuto!
***
Lo guardo di nuovo, e mi ricordo di aver appena bevuto, ma è una cosa che non sto più sperimentando nella realtà: questo, per me, è il PASSATO (che, quindi, non essendoci più, di fatto "non c'è").
***
Quindi, "di fatto", per me il passato e il futuro "non esistono"; quantomeno a livello di realtà "attualmente" percepite.
Fino a qui, almeno per la mia esperienza meramente soggettiva, non ci sono dubbi!
***
Il problema, invece, riguarda il "presente"!
Esiste, oppure non esiste neanche lui, a livello di esperienza soggettiva?
***
Di primo acchito, mi verrebbe da rispondere che, a differenza del "passato" (che posso solo ricordare) e del "futuro" (che posso solo prevedere), il "presente" lo sto "sperimentando" proprio in questo "istante". 
Già, ma che cos'è un "istante"?
***
In fisica, gli "istanti" sono le coordinate sull'asse del tempo; per cui, allo spostamento nello spazio Δx sull'asse del tempo, corrisponde l'"intervallo" di tempo Δt, definito come la differenza tra due istanti:
Δt01 = t1 − t0 = 2 s − 0 s = 2 s
E fin qui non ci sono problemi!
***
Poniamo, ora, che l'intervallo di tempo tra gli istanti t0 e t1 sia pari a 2 secondi; per cui, se stiamo osservando un fenomeno che si svolge tra questi due istanti di tempo, diciamo che la sua durata è  di 2 secondi.
Dei quali 2 secondi, però, in base ai ragionamenti precedentemente fatti:
- 1 appartiene al passato, e, quindi, non esiste (più);
- 1 appartiene al futuro, e, quindi, non esiste (ancora) neanche lui.
***
Mi rendo conto che, in questo modo, si ha l'impressione di cadere nelle aporie di Zenone: quella della "freccia" e quella di "Achille e la tartaruga".
Ma non è esattamente così!
***
Ed infatti, senza voler necessariamente frazionare il tempo all'infinito, se è vero che  l'intervallo di tempo tra gli istanti t0 e t1 è pari a 2 secondi esatti, non c'è dubbio che:
- uno di essi appartiene al "passato", e, quindi, non esiste (più);
- l'altro appartiene al "futuro", e, quindi, non esiste (ancora) neanche lui.
In mezzo ai due, invece, dove dovrebbe esserci il "presente", non c'è assolutamente "niente"; altrimenti avremmo che l'intervallo non è dato da "due secondi tondi", bensì da "due secondi più qualcosa", che costituisce l'intervallo tra i due!
***
Tuttavia, visto che il tempo per come a me "sembra" di percepirlo, in fondo, è una "successione di eventi", i casi sono due:
- o il tempo è un'illusione, quantomeno a livello percettivo;
- oppure mi sto solo facendo le seghe col cervello...tanto per "passare il tempo"!
;)
***
Propendo per la seconda ipotesi!

***
#3467
Citazione di: anthonyi il 21 Settembre 2021, 07:13:37 AM
In effetti, eutidemo, la stupidità rende liberi di dire sciocchezze, che poi forse non sono sciocchezze ma cose estremamente serie.
C'è il perenne tentativo di una certa destra di creare delle equivalenze che l'aiutino ad alleggerire il peso del suo passato, é cosa nota, dalle foibe in poi.
Oggi c'è l'opportunità del green pass, per cui quella destra, che dei diritti di libertà di movimento farebbe tranquillamente a meno, si ritrova a sventolare la bandierina della libertà di movimento(e di contagio), insieme allo sciocco di turno.
La mia era una semplice battuta, ma le tue, benchè sintetiche, sono considerazioni molto più serie; e che, almeno secondo me, sono pienamente condivisibili!
Chi cerca di creare delle farneticanti equivalenze tra la "shoah", il nazismo, e il "green pass", meriterebbe di essere investito da una secchiata di olezzanti "scorie azotate"!
>:(
#3468

Stefano Gargioni, preside dell'Istituto Perlasca (Ferrara), aveva fatto un vergognoso accostamento fotografico tra l'"onere del green pass" e la SHOAH nazista; pertanto, il ministero dell'Istruzione, ha avviato nei suoi confronti un procedimento disciplinare e  lo ha sospeso dal servizio.
A dire il vero, se proprio vogliamo fare un accostamento fotografico, secondo me c'è una certa rassomiglianza tra lui e Himmler; sia fisicamente, che per la stupidità dei loro slogan!


#3469
Attualità / Montanari, Meloni: le fole e le foibe
20 Settembre 2021, 06:50:13 AM
Montanari aveva recentemente scritto: "La legge del 2005 che istituisce la 'Giornata del Ricordo delle Foibe' a ridosso e in evidente opposizione a quella della 'Memoria della Shoah' rappresenta il più clamoroso successo di questa falsificazione storica di destra".
Meloni ha replicato: "Se è già falso e puro riduzionismo dire che nelle foibe sarebbero morte cinquemila persone, il folle messaggio che passa dalle sue parole è che infoibare migliaia di 'fascisti' non sia stato un crimine."
***
Secondo me sono entrambi in errore, in quanto, almeno a mio parere, la 'Giornata del Ricordo delle Foibe' (a prescindere dalle intenzioni di chi l'ha voluta istituire)  non va affatto vista in contrapposizione alla 'Memoria della Shoah', come se si trattasse di un tentativo di rivalutazione del fascismo.
E' vero, invece, l'esatto contrario!
***
Ed infatti, se nella 'Giornata del Ricordo delle Foibe' si cerca di "rammentare" anche il "perchè" di tale strage, ci si rende subito conto che tale orrendo episodio storico non ci porta affatto ad una "rivalutazione del fascismo", bensì ad una sua ulteriore e molto più severa "condanna"; ed infatti, a differenza di altri crimini comunisti/stalinisti (come il massacro di Katyn), il crimine comunista delle foibe trova le sue prime scaturigini "eziologiche" proprio negli orrori compiuti dal fascismo italiano in Jugoslavia.
***
Ed infatti non si può storicamente negare che la tragedia delle foibe si sia verificata precipuamente in conseguenza di due "precedenti" scellerati eventi storici:
- quello per cui il fascismo italiano, senza alcuna provocazione, occupò militarmente la Jugoslavia (conquistata dai Tedeschi), annettendosi anche parte del suo territorio;
- quello per cui il fascismo italiano, non si accontentò di aver occupato militarmente la Jugoslavia, annettendosi anche parte del suo territorio, ma, per giunta, ne oppresse e falcidiò la popolazione civile con metodi uguali, se non peggiori, di quelli nazisti.
Ed infatti, se tali due "precedenti" scellerati eventi storici, determinati dal fascismo italiano, non si fossero verificati, evidentemente non si sarebbe verificato neanche il "successivo" tragico evento storico delle foibe!
***
Quanto agli "orrori" perpetrati dagli Italiani in Jugoslavia (molto al di là della mera repressione partigiana), il tutto è storicamente documentato, così come meglio da me esposto, sia pure in estrema sintesi, nel mio topic "Le "foibe" e la "causa causae"":
https://www.riflessioni.it/logos/storia/le-'foibe'-e-la-'causa-causae'!/
***
Beninteso, nè in quel topic, nè in questo, intendo "neanche lontanamente" giustificare la  tragedia delle foibe (per non parlare dell'esodo forzato di circa 300.000 italiani); la quale tragedia resterà nella storia come una delle -innumerevoli- brutalità commesse dai comunisti di matrice "stalinista"!
Intendo soltanto ricordare che la "ragione" della brutale "rappresaglia" contro la popolazione italiana trova la sua principale spiegazione -non certo la sua giustificazione- nei precedenti innumerevoli ed efferati massacri ferocemente perpetrati tra il 1941 e il 1943 dai militari italiani nei confronti della popolazione jugoslava; repressione che, in base ai dati forniti dalla "Commissione per i crimini di guerra delle Nazioni Unite", provocò circa 250.000 morti (più altri 100.000 in Grecia).
***
Ciò premesso, sono perfettamente d'accordo sul fatto che il 10 febbraio del 2005 il Parlamento italiano abbia "giustamente" deciso di dedicare la giornata alle vittime delle foibe, denominandola "Giorno del Ricordo"; però, secondo me, tale "Giorno del Ricordo" andrebbe integrato ricordando in modo più esplicito e circostanziato anche la "causa concomitante", se non addirittura "determinante" che spinse i partigiani titini a perpetrare tale massacro.
***
Secondo me, quindi, Montanari e Meloni sono entrambi in errore, in quanto, almeno a mio parere, la 'Giornata del Ricordo delle Foibe' (a prescindere dalle intenzioni, più o meno subdole, di chi l'ha voluta istituire)  non va affatto vista in contrapposizione alla 'Memoria della Shoah', come se si trattasse di un tentativo di rivalutazione del fascismo; ma, semmai, le due giornate andrebbero unificate, in memoria storica delle tragedie a cui dette origine, direttamente o indirettamente, l'esasperato ed espansionista "nazionalismo" nazifascista di quei tempi.
***
Vedi pure qui:
https://www.riflessioni.it/logos/storia/le-'foibe'-e-la-'causa-causae'!/
***
#3470
Tematiche Filosofiche / Prima e dopo il BIG BANG!
20 Settembre 2021, 05:10:40 AM
Citazione di: Ipazia il 19 Settembre 2021, 20:54:01 PM
Covidemia è irruzione pandemica di vili affaristi nel tempio. Ma, come insegna il nazareno, li si può pure scacciare e liberare l'episteme dai loro maneggi.
Cosa cavolo c'entra, questo, con il problema del "tempo" prima e dopo il BIG BANG?
Forse mi sbaglio, ma mi sembra un intervento un tantino OFF TOPIC; e non il solo, in verità!
:)

#3471
Attualità / Televisori bonus rottamazione
20 Settembre 2021, 05:04:03 AM
Da quando mi sono accorto che la maggior parte dei programmi TV, almeno quelli che possono interessarmi, si possono tranquillamente vedere sul PC o sullo "smartphone", ho smesso di usare l'apparecchio televisivo; il che è accaduto circa verso il 2004/2005.
Nel 2007 ho "rottamato" l'apparecchio, e non ne ho più ricomprato uno nuovo; che ritengo un inutile "feticcio"!
;)
***
Per quanto riguarda la "panoramicità" del monitor:
- per i programmi che vedo io è pressochè irrilevante;
- in ogni caso la grandezza di uno schermo è in rapporto proporzionale alla distanza dell'occhio.
Il fattore chiave dell'equilibrio tra dimensione dello schermo, risoluzione e distanza di visione è chiamato risoluzione angolare che indica la capacità dell'occhio a distinguere i piccoli dettagli di un oggetto.


#3472
Tematiche Culturali e Sociali / Covid-19, l'ultimo pass
19 Settembre 2021, 13:49:36 PM
Citazione di: Ipazia il 19 Settembre 2021, 12:44:35 PM
Della serie: le menzogne di stato con la bava (Beccaris) alla bocca e l'(anti)terrorismo di stato sono sempre legittimi. Resto convinta che la manifestazione più efficace contro lo stato (anti)terrorista sia il rifiuto del cosiddetto vaccino.
Visto che il nostro Stato è così liberale e democratico da lasciarti libera di scegliere se vaccinarti o meno, se tu decidi di non vaccinarti non mi sembra proprio che tu "manifesti" un bel niente nei confronti dello Stato.
:D
***
In realtà, così facendo, manifesti soltanto di non curarti :
- dei rischi che corre la tua salute;
- dei rischi che fai correre alla salute altrui.
::)
***
Complimenti per una scelta così saggia ed oculata!
;)
#3473
Citazione di: InVerno il 19 Settembre 2021, 10:38:23 AM
Nella notizia viene sottolineato chiaramente il fatto che non vi sono prove certe, suggerendo al lettore estrema cautela. Tale eccesso di zelo , anche fosse solamente formale, è irritrovabile in un articolo dell'infosfera a cui Eutidemo fa l'occhiolino, al contrario gli elementi di incertezza vengono celati, in molti casi, dimostrabilmente, con metodo. Evidentemente chi ha riportato la notizia si è fidato della catena di agenzie internazionali (l'ha pure esplicitata), pur avendo verificato che la fonte originaria non è granchè, ha ritenuto valido ventilare una notizia che in ogni caso sarebbe impossibile da confermare, per volontà stessa della NKR che non confermerà mai nulla di provenienza occidentale, non è che esiste un modo di  avere informazioni verificate NKR. Il lettore già di per se dovrebbe capirlo da solo, qui è addirittura specificato in ogni modo possibile, mancano solo i segnali catarifrangenti.
Nella notizia deve sempre essere sottolineato chiaramente il fatto che non vi sono prove certe di quanto si afferma, suggerendo sempre al lettore estrema cautela; ovviamente, però, ci sono gradi diversi di certezza o di incertezza, a seconda della fonte da cui si sono attinte le notizie.
Di "certo al 100%", a questo mondo, non c'è quasi niente; a parte, ovviamente:
- la morte;
- le tasse.
;)
#3474
Citazione di: Ipazia il 19 Settembre 2021, 11:11:39 AM
La menzogna in tutti i regimi totalitari è ciò che contraddice la verità di regime. La legge italiana non fa eccezione. Taci, il nemico ti ascolta.
Vai in Corea del Nord e ripeti la stessa cosa riguardo a quel regime.
Voglio proprio vedere:
- se ci riesci;
- e, se ci riesci, che fine fai.
Il nostro è un Paese democratico, è il tuo cervello ad essere "totalitario"!
:D :D :D
#3475
Ciao Alexander. :)
Le tue argomentazioni sono perfettamente comprensibili, e, almeno in parte, anche condivisibili; quantomeno a livello strettamente "etico-filosofico".
***
Mi ricordano un po' quanto scrive Agostino nel libro quarto del "De civitate Dei", laddove racconta di quando Alessandro  Magno interrogò un pirata catturato e condannato a morte, chiedendogli adirato: "Perché mai infesti i mari, procuri gravi danni ai marinai e alle navi e rubi le statue e gli ornamenti dei templi?".
E il pirata gli rispose: "Pure tu infesti il mondo! Ma poiché io lo faccio con una piccola nave, tutti mi chiamano brigante; tu, invece, che fai la medesima cosa con una grande flotta e un vasto esercito, tutti ti chiamano grande re!".
***
Però le mie erano considerazioni di carattere strettamente "giuridico", e non "filosofico"!
***
Ed infatti i "governi" in quanto tali non possono certo commettere il reato di cui all'art.656 c.p., nè, se è per questo, possono commettere nessun altro tipo di reato; ciò  in quanto, come scriveva nel "Das deutsche Reichsstrafrecht" Franz von Liszt: "Societas delinquere non potest!".
Questo per l'ovvio motivo "naturalistico" per il quale  le "persone giuridiche" (siano esse uno Stato ovvero una "Società Bocciofila"), mancano di "imputabilità personale", e, per giunta, non avendo un "corpo fisico", non possono certo essere arrestate o messe in gattabuia.
***
In luogo dei governi, e, in generale, delle "persone giuridiche" , rispondono invece dei reati commessi  le "persone fisiche" che ne fanno parte.
Il che, nel caso dei governi e delle organizzazioni governative, può avvenire:
- o davanti a un tribunale penale dello stesso Stato di appartenenza, come ad esempio, nel caso della decisione "politica" presa dal ministro Salvini di sequestrare i passeggeri di una nave;
- ovvero davanti a un tribunale internazionale, come, la "Corte Penale Internazionale"  che ha sede all'Aia, come nel caso di Thomas Lubanga Dyilo e di tanti altri, ovvero la "Corte Europea dei Diritti dell'Uomo", la quale, il 7 giugno 2017, la ha invitato il Procuratore Generale della Germania a emettere un mandato di arresto nei confronti del capo della CIA  Haspel per aver supervisionato alla tortura di alcuni sospetti terroristi.
***
In ogni caso sicuramente "nessuno" ha il diritto di diffondere notizie false tra la popolazione, per motivi di interesse politico o economico, senza incorrere in sanzioni, anche se fa parte di un governo o se si tratta di più persone che costituiscono la maggioranza decidente del governo stesso.
La qualcosa;
- nei casi previsti, dalla legge, comporta "sanzioni penali", come quella dell'art. 656 del Codice Penale, che è sicuramente applicabile anche ai membri di un governo che diffondano notizie false, esagerate o tendenziose;
- negli altri casi, comporta "sanzioni politiche", perchè i "bugiardi", almeno in teoria, una volta scoperti a mentire, non dovrebbero più essere rieletti.
***
In ogni caso, occorre distinguere, sia pure con le debite "sfumature di grigio", tra:
- Paesi democratici, nei quali non c'è un solo individuo o un solo partito a detenere il potere, e, quindi, per quante menzogne possano cercare di propalare coloro che governano in un determinato momento, queste sono costantemente al vaglio e soggette alla accanita "controinformazione" delle opposizioni e della stampa avversa (come tu stesso dimostri);
- Paesi non democratici, nei quali o c'è un solo individuo ovvero un solo partito a detenere il potere, e, quindi, per quante menzogne possano propalare coloro che governano, chiunque cerca di smentirle fa una brutta fine, in quanto non esistono opposizioni e stampa avversa.
Questo è un puro e semplice dato di fatto, sia storico, che cronachistico!
***
Infine, per tornare alla premessa di  carattere "etico-filosofico", la circostanza che un governo abbia potuto decidere di eliminare sei milioni di ebrei, non ti può certo autorizzare a sopprimere il tuo vicino di casa solo perchè è ebreo anche lui.
E' un ragionamento che non regge!
Per cui, anche se talvolta alcuni (membri di) governi pubblicano o diffondono notizie false, esagerate o tendenziose, questo non autorizza certo il singolo cittadino, nel suo piccolo, a diffondere anche lui notizie false, esagerate o tendenziose.
Anche questo è un ragionamento che non regge!
***
Un saluto! :)
***
#3476
Nel nostro ordinamento esistono due norme che, se non correttamente interpretate, potrebbero sembrare in contrasto tra di loro, e, cioè:
- l'art.21 della Costituzione, il quale stabilisce: "Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio <<pensiero>> con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione."
- l'art.656 del Codice Penale, il quale stabilisce: "Chiunque pubblica o diffonde <<notizie>>  false, esagerate o tendenziose, per le quali possa essere turbato l'ordine pubblico, è punito, se il fatto non costituisce un più grave reato, con l'arresto fino a tre mesi o con l'ammenda fino a euro 309."
***
Di primo acchito, si nota subito la differenza tra il riferimento:
- nel primo caso, al "pensiero" (cioè all'"opinione");
- nel secondo caso, alla "notizia" (cioè al "fatto");

IL GIUDIZIO DELLA CORTE COSTITUZIONALE
Al riguardo, in primo luogo occorre ricordare che la Corte Costituzionale, in tre successive sentenze (C. cost., 16.3.1962, n. 19; 19.12.1972, n. 199; 3.8.1976, n. 210), ha dichiarato non fondata la questione di legittimità costituzionale dell'art.656 del Codice Penale con riferimento all'art. 21 Cost., per totale mancanza di contrasto tra le due norme.

IL REATO
Una volta appurato che non esiste alcun contrasto tra l'art.656 del Codice Penale e l'art. 21 Cost., occorre esaminare un po' più da vicino il reato in questione, anche per evitare di incorrere nella sanzioni penali da esso previste.
Al riguardo, quindi, molto sinteticamente, occorre considerare quanto segue:

a)
Il primo elemento costitutivo della fattispecie criminosa, consiste nell'utilizzazione di un qualunque mezzo che possa costituire un canale di informazione:
- da quelli "a stella" (TV, radio e stampa).
- a quelli "a rete" (INTERNET, e, in particolar modo, i "social network" di qualunque genere e tipo, dalle semplici "chat" ai "forum").
Tutto ciò si evince dalla Relazione Ministeriale, laddove si sottolinea che la condotta del "diffondere" esclude dalla fattispecie criminosa  soltanto "la comunicazione fatta ad una sola persona"; ed infatti, per "diffusione" deve intendersi  la "propalazione" con qualsiasi mezzo, purché diretto a più soggetti (V. Chiarotti, F., Diffusione, cit., 515).

b)
Il secondo elemento costitutivo della fattispecie criminosa, è di tipo "contenutistico", e consiste nel riportare  fatti presentati e rappresentati come reali, cioè come realmente accaduti, quando, invece:
- o non sono affatto accaduti;
- ovvero non è certo se siano accaduti o meno.
In altre parole, nel caso in cui si riferisca un "fatto" certo e incontrovertibile, si può esprimere riguardo ad esso l'"opinione" che si vuole; però costituisce un reato esprimere opinioni riguardo a fatti che non sono accaduti, ovvero che non è certo se siano accaduti o meno, dando falsamente per scontato che essi lo siano (in base alle proprie congetture, più o meno fondate che esse siano).
***
Questo è un punto molto delicato, non comprendendo il quale, molte persone potrebbero venire arrestate senza neanche rendersi conto di aver commesso un crimine; ed infatti, mentre, in genere, per i reati di tipo delittuoso è necessario il "dolo", in questo caso l'art. 424 c.p., prevede che si debba rispondere della propria condotta,  a prescindere dalla circostanza che essa sia dolosa o colposa.
La giurisprudenza, invero, ha più volte ribadito il limite della "documentabile" e "oggettiva" verità dei fatti comunicati, quale presupposto irrinunciabile del diritto di manifestare al riguardo le proprie libere opinioni; cioè si possono manifestare le proprie opinioni su fatti certi, e non su fatti a loro volta "opinati".
"Praesumptum de praesumpto non admittitur!"
***
Ad esempio, premesso che, in base ai dati dell'ISTAT, nel 2020 sono stati 2.395 i morti per incidenti stradali in Italia (entro 30 giorni dall'evento);
- si può dare del "fatto" l'interpretazione che si preferisce (dalla difettosità delle strade a quello delle vetture), e si può perfino criticare il metodo statistico, ritenendo che bisognerebbe estendere l'arco temporale a 60 giorni o ridurlo a soli 10 ecc.;
- però non si può negare il "fatto", sostenendo, ad esempio, che i morti sono dieci o venti volte di più, ma che l'ISTAT tiene nascosta la cosa in quanto "pagata" dall'ANAS e/o dai costruttori di automobili (salvo, ovviamente, che si abbiano "prove" -non mere "congetture"- in tal senso).

c)
Il terzo elemento costitutivo della fattispecie criminosa, consiste nel "turbamento dell'ordine pubblico", in quanto, secondo le succitate sentenze della Corte Costituzionale, il diritto di esprimere la propria opinione, senza distorcere i fatti, trova un limite "nella necessità di non incidere nel campo degli altrui diritti e interessi costituzionalmente garantiti, tra cui sicuramente trova spazio l'ordine pubblico,  inteso nel senso di ordine su cui si poggia la convivenza sociale, costituendo un bene collettivo, che non è da meno della libertà di manifestazione del pensiero".
Al riguardo, la migliore dottrina, ha riportato la nozione di "ordine pubblico" di cui all'art. 656 c.p., nell'ambito "del regolare andamento della vita quotidiana ... quale generale sicurezza a cui corrisponde nei singoli cittadini l'assenza di emozioni violente" (Caraccioli, I., Brevi cenni sulla nozione di ordine pubblico nelle art. 656 c.p., in Riv. it. dir. pen., 1962, 797; per la dottrina costituzionale cfr. Barile, P., La libertà di espressione del pensiero e le notizie false, esagerate e tendenziose, in Foro it., 1962, I, 855).
***
Per cui, ad esempio, sostenere che i morti per incidenti stradali sono dieci o venti volte di più di quelli resi ufficialmente noti, ma che l'ISTAT tiene "nascosta" la cosa in quanto "pagata" dall'ANAS e/o dai costruttori di automobili (salvo, ovviamente, che si abbiano "prove" -non mere "congetture"- in tal senso), costituirebbe senz'altro una notizia atta a turbare l'ordine pubblico, inteso nel senso del "regolare andamento della vita quotidiana, quale generale sicurezza a cui corrisponde nei singoli cittadini l'assenza di emozioni violente"; ed infatti, in un caso del genere, molte persone comincerebbero ad aver paura di usare i mezzi di trasporto, pubblici e privati, con conseguente turbamento, come recita la Corte Costituzionale, dell'"ordine su cui si poggia la convivenza sociale!"
***
Chi ha orecchi per intendere intenda!
;)
***
#3477
Storia / Le "foibe" e la "causa causae"!
18 Settembre 2021, 14:55:28 PM
Il 10 febbraio del 2005 il Parlamento italiano -più che "giustamente"- ha deciso di dedicare una giornata destinata a commemorare le vittime delle foibe, denominandola "Giorno del Ricordo"; ed infatti, secondo le stime più recenti, le vittime italiane dell'orrendo eccidio delle Foibe furono tra le cinquemila e le quindicimila, e, quindi,  meritano senz'altro di essere ricordate.
Almeno una volta all'anno!
:(
***
Si tratta di un massacro che ci riguarda più da vicino, essendo noi Italiani; ma, se vogliamo parlare di "massacri comunisti", quello delle "Fosse di Katyn" (in polacco "Zbrodnia katyńska"), fu ancora peggiore.
In    tale occasione, infatti, i comunisti russi, dopo aver invaso la Polonia insieme a Hitler,  trucidarono a sangue freddo circa 22.000 tra ufficiali, politici, giornalisti, professori e industriali polacchi; decapitando, così, la cosiddetta "Intelligencija" della nazione polacca.
A provvedere, furono gli sgherri dell'NKVD (precedessore del KGB), nei pressi della foresta di Katyn', vicino al villaggio di Gnëzdovo, a circa 20 km ad ovest della città di Smolensk.
***
La differenza, sempre che si possa parlare di "differenza" tra un orrore e un altro, consiste precipuamente nel fatto che:
- i "comunisti sovietici" compirono l'eccidio dei polacchi non per "vendetta" (visto che erano stati loro a invadere la Polonia, e non viceversa), bensì semplicemente per evitare che "Intelligencija" polacca potesse dar luogo ad una qualche forma di "resistenza" alla loro brutale occupazione;
- i "comunisti titini", invece, compirono l'eccidio degli italiani soprattutto per "vendetta" (visto che erano stati gli Italiani  a occupare la Jugoslavia, e non viceversa).
***
Stranamente, infatti, a differenza che in Russia, dove i soldati italiani si comportarono con estremo rispetto verso la popolazione, e, spesso, fraternizzarono con essa, in Grecia e in Jugoslavia, invece, si comportarono con una brutalità estrema; resta da accertare, storicamente, il perchè (sebbene io abbia una mia ipotesi al riguardo, che qui sarebbe troppo lungo, e O.T., esporre)
***
Ciò premesso, non volendo "neanche lontanamente" giustificare la  tragedia delle foibe (per non parlare dell'esodo forzato di circa 300.000 italiani), occorre tuttavia considerare che la "ragione" della brutale "rappresaglia" degli jugoslavi contro la popolazione italiana tra il 1943 e il 1945, trova la sua principale spiegazione (non certo la sua giustificazione) nei precedenti innumerevoli ed efferati massacri ferocemente perpetrati tra il 1941 e il 1943 dai militari italiani nei confronti della popolazione jugoslava.
***
Ed infatti, in vista di una "Norimberga italiana" (che poi non c'è mai stata, per intercessione USA e UK), dalle indagini della Commissione parlamentare d'inchiesta presieduta da Luigi Gasparotto, Ministro della difesa nel III° Governo De Gasperi nel 1947, che aveva lavorato con impegno ed equilibrio tra il 1946 e il 1947 alla raccolta e al vaglio delle numerose denunce di cittadini jugoslavi, risultarono innumerevoli "infamità" commesse dalle nostre truppe contro la popolazione jugoslava.
***
Per dirne una sola, ad esempio, il generale Mario Roatta, comandante della II^ armata italiana in Jugoslavia,  nella circolare del 1° dicembre 1942 aveva ordinato tassativamente  di fucilare:
- non solo tutte i civili trovati con le armi in pugno (il che era consentito dalla Convenzione di Ginevra);
- ma anche chi si limitava semplicemente ad imbrattare le sue ordinanze affisse sui muri;
- persino chi sostava nei pressi di opere d'arte (questa non l'ho proprio capita).
Inoltre, anche questo in contrasto con la Convenzione di Ginevra, aveva deciso di considerare corresponsabili degli atti di sabotaggio, e, quindi, di fucilare, anche le persone abitanti nelle case vicine; e, questo, a prescindere da qualsiasi altro indizio a loro carico.
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Peraltro, la Commissione Gasparotto stigmatizzò ancora di più due militari fascisti:
- il generale Mario Robotti, comandante dell'XI° corpo d'armata, che aveva inasprito gli ordini del generale Roatta affermando pubblicamente, in relazione ai civili, che "Qui si ammazza troppo poco!";
- il governatore del Montenegro, Alessandro Pirzio Biroli, che fece fucilare circa 200 ostaggi inermi, senza alcuna valida ragione;
- il prefetto del Carnaro Temistocle Testa per l'eccidio perpetrato nel villaggio di Podhum, in cui il 12 luglio 1942 militari italiani, coadiuvati dai carabinieri e dalle camicie nere, fucilarono oltre cento uomini.
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Venne anche stigmatizzato il fatto che, in circa 30 mesi di occupazione italiana della sola Provincia di Lubiana :
- vennero fucilati circa 900 partigiani;
- vennero fucilati circa 5.000 civili "non partigiani";
- vennero bruciati circa 200 civili (non è ben chiaro perchè, se non per puro sadismo);
- infine, oltre 7.000 persone (su 33.000 deportati), in buona parte anziani, donne e bambini, morirono di stenti nei campi di concentramento.
In totale,  si trattò di circa 13.000 persone uccise sui 339.751 abitanti della sola Provincia di Lubiana in circa 30 mesi; se l'eccidio fosse proceduto a questo ritmo, si sarebbe avuta una vera e propria "pulizia etnica".
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Nel resto della Jugoslavia, si perpetrarono molte altre stragi dello stesso tipo, di solito radendo al suolo interi villaggi; per un tale di vittime ancora da stimare con precisione.
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Comunque, secondo la "Commissione per i crimini di guerra delle Nazioni Unite", complessivamente si stima che nei territori dei Balcani controllati dal regime fascista tra l'aprile del 1941 e il settembre 1943 almeno 350.000 persone siano morte per cause connesse all'attività delle forze d'occupazione; cioè,  nelle prigioni e nei  campi di concentramento gestiti dagli italiani, vittime di rastrellamenti, fucilazioni e rappresaglie. 
Più in dettaglio, nei territori occupati da noi Italiani "brava gente", ben 250.000 furono le vittime jugoslave,  mentre almeno 100.000 le vittime greche; sebbene, in questo secondo caso, non solo a causa della repressione diretta ma anche a causa di una tremenda carestia alimentare causata dalla disorganizzazione dell'amministrazione italiana.
Queste cifre, fornite già nell'immediato dopoguerra dalla documentazione ufficiale jugoslava, come detto, sono poi state confermate dai dossier della Commissione per i crimini di guerra delle Nazioni Unite.
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Un elenco più dettagliato e completo dei crimini italiani in Jugoslavia, è contenuto anche nell'accluso rapporto del nostro Ministero della Difesa.
http://www.esercito.difesa.it/storia/Ufficio-Storico-SME/Documents/150312/N1-11-Commissione-d-inchiesta-per-i-criminali-di-guerra-italiani-secondo-alcuni-stati-esteri-Gasparotto.pdf
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Nessuno dei nostri numerosi "criminali di guerra", però, venne processato a Norimberga; ed infatti, UK e USA non volevano irritare troppo il loro "bastione avanzato" di difesa contro il mondo comunista.
Per cui la passarono tutti liscia!
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Tuttavia buona parte della responsabilità di tali stragi (e del conseguente crescente desiderio di vendetta degli Jugoslavi), non va attribuita soltanto ai più o meno volenterosi esecutori, ma anche e soprattutto a Mussolini, il quale, il 31 luglio 1942 così incitò i nostri militari che occupavano la Jugoslavia: "Deve cessare il luogo comune che dipinge gli italiani come sentimentali incapaci di essere duri quando occorre; questa tradizione di leggiadria e tenerezza soverchia va interrotta".
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E, in effetti, lo fu!
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Ciò premesso, sono perfettamente d'accordo sul fatto che il 10 febbraio del 2005 il Parlamento italiano abbia più che "giustamente" deciso di dedicare la giornata alle vittime delle foibe, denominandola "Giorno del Ricordo"; però, secondo me, tale "Giorno del Ricordo" andrebbe integrato ricordando anche la "causa concomitante", se non addirittura "determinante" che indusse i titini a perpetrare tale massacro.
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Ed infatti, se è vero che "causa causae est causa causati", è anche vero che se i fascisti italiani non fossero stati i primi ad effettuare così tanti e così efferati massacri di cittadini jugoslavi, molto probabilmente, i cittadini jugoslavi non si sarebbero poi vendicati così atrocemente e spietatamente, perpetrando l'efferato massacro delle Foibe.
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Per cui:
- senza voler minimamente diminuire "a valle" le responsabilità dei brutali partigiani titini, il cui feroce comportamento non è in alcun modo giustificabile;
- non si può però sottacere, "a monte", le responsabilità dei bestiali occupanti fascisti della Jugoslavia, le cui atrocità hanno, almeno in buona parte, provocato l'orrenda reazione titina.
Come dire che, parte della colpa delle foibe, è attribuibile proprio ai fascisti, per reazione diretta alle loro precedenti nefandezze!
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Per cui, i nostalgici del fascismo, invece di tirar fuori ogni volta la faccenda delle "foibe" titine per "controbilanciare" gli "errori" e gli "orrori" del fascismo italiano, visto che la tragedia delle "foibe" titine, invece, non fa altro che AGGRAVARE " gli "errori" e gli "orrori" provocati fascismo italiano, farebbero molto meglio:
- a tacere;
- a tornare nelle fogne dalle quali, ogni tanto, cercano di nuovo di fare capolino.


P.S.
Numerosissimi crimini, purtroppo, furono commessi anche da semplici soldati italiani (soprattutto furti e stupri), che le nostre autorità di polizia militare non si curararono pressochè mai di reprimere!
#3478
A volte, a parte i fotomontaggi, le fotografie "autentiche" di una persona possono sembrare compromettenti anche quando non lo sono affatto.
Ad esempio, questa "foto segnaletica" di Frank Sinatra, potrebbe lasciar pensare che il grande cantante, da giovane, fosse un criminale; e, in effetti, sulla foto segnaletica della polizia, la "faccia da delinquente" ce l'ha davvero un po'! 

Però, in effetti, in quel caso fu arrestato (in North Carolina) per il crimine di "seduzione e adulterio"; reato che, attualmente, non esiste più nè in North Carolina nè nel resto del mondo civile!
Quella foto, però, potrebbe indurre chi la vede per la prima volta, ad un comprensibile "fraintendimento"!
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Un po' più equivoche, semmai, sono le sue fotografie con noti mafiosi, come questa con Sam Giancana.

Frank Sinatra, però, pur non avendo mai negato l'esistenza delle fotografie che lo ritraggono accanto ad alcuni gangster, ha sempre rigettato l'accusa di collusione con la Mafia e aveva definito "indecenti e irresponsabili" le accuse dei membri della "House of Representatives' Select Committee on Crime", che aveva sostenuto un suo legame con organizzazioni criminali.
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Per venire a tempi più recenti, Luigi Di Maio, recatosi a Palermo per la campagna elettorale delle elezioni regionali siciliane del 2017, venne fotografato assieme al (presunto) tesoriere della Mafia Giuseppe Corona; il quale venne arrestato poco dopo dalla Dda di Palermo

Qualche perfido commentatore, arrivò persino a distorcere  il suo cognome in Luigi Di Ma(f)io!
Però, in effetti, se un politico, da quelle parti, si fa fotografare con più persone contemporaneamente, è molto probabile che almeno una di queste appartenga alla Mafia; anche se il politico non ne sa assolutamente niente!
Come, almeno presumo, nel caso di Di Maio.
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Quando non si riescono a trovare foto "direttamente" compromettenti, a volte si assemblano due foto diverse con un presunto "elemento in comune"; come, ad esempio, questa, in cui sia Andrea Palmeri sia  Matteo Salvini appaiono armati entrambi di un fucile mitragliatore.

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Ovviamente, si tratta di un accostamento del tutto privo di senso, in quanto:
a)
Andrea Palmeri, già leader del gruppo nazifascista "Bulldog 1998" e poi  di "Forza Nuova", resosi latitante nel maggio 2014 dopo una condanna per associazione a delinquere, adesso attende una sentenza  prevista per il 28 settembre, con cui rischia 13 anni di carcere duro.
Lui, sicuramente, l'Ak-47 (Kalashnikov) lo sa usare, come si desume:
- dal modo con il quale lo impugna;
- dal fatto che, al soldo di Putin, ha reclutato e istruito più nazifascisti nostrani per combattere a fianco delle milizie filo-russe in Ucraina orientale, dove sembra che abbia combattuto in persona anche lui.
b)
Matteo Salvini, invece, sebbene sotto processo anche lui -ma per ben diversi motivi- non ha affatto in mano un  "fucile mitragliatore" come l'Ak-47 (Kalashnikov), bensì, almeno come mi sembra dalla foto, una "mitraglietta" Heckler & Koch MP5 (Maschinenpistole Model 5), in dotazione ai nostri NOCS.
Per cui ne desumo che:
- dal modo con cui la impugna, e dall'aria perplessa con cui la guarda, lui non abbia la benchè minima idea di come la si usi;
- quell'arma l'abbia presa semplicemente in visione quando era ministro dell'interno, facendo visita alle nostre forze di polizia.
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E' vero, però, che di foto di Salvini con i più svariati tipi di armi da fuoco in mano se ne trovano a dozzine: dalla pistola, al fucile, al mitra, e, addirittura, alla mitragliatrice pesante, come risulta anche dal piccolo e sintetico "album" fotografico da me riportato in questo post:
https://www.riflessioni.it/logos/attualita/il-far-west-si-estende-dalla-lombardia-alla-sicilia!/msg54287/#msg54287
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E' anche vero che, con il D.L. 10 agosto 2018 n. 104, Salvini (o meglio, il governo di cui faceva parte, su suo impulso) ha raddoppiato il numero delle armi da fuoco "per uso sportivo" detenibili, da sei a dodici; cioè, un tipo di armi, che, in genere, è molto più performante e preciso di quelle "per uso comune".
Ma questo non vuol certo dire che Salvini abbia mai fatto uso personale di armi, del cui utilizzo sembra che sia del tutto all'oscuro; la sua è solo una innocua,  fanciullesca e maniacale fissazione (come quella di "camuffarsi" da poliziotto)!
Quanto Palmeri, invece, quello è tutto un altro discorso!
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Però, sebbene mai assieme, si possono assemblare due foto diverse di Palmeri e Salvini, in cui appare indubbiamente  un sicuro "elemento in comune": Irina Osipova, "putiniana" di ferro come loro due, e che, almeno fino a qualche anno fa, era legata all'"estrema destra romana".

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Tuttavia occorre rilevare che si tratta comunque di un accostamento improprio.
Ed infatti:
a)
Si ignorano i rapporti tra il criminale ricercato dall'INTERPOL Andrea Palmeri, e Irina Osipova; la quale, nella foto in cui sono assieme, indossa la ben nota  "t-shirt" alla moda nell'"estrema destra romana".
Da notare che, nella "t-shirt" indossata da Irina, è riprodotto lo stesso fucile l'Ak-47 (Kalashnikov) impugnato "fisicamente" da Palmeri!
b)
I rapporti tra Matteo Salvini e Irina Osipova, invece, sono perfettamente noti e alla luce del sole; ed infatti la ragazza ha fatto più volte da interprete nei colloqui moscoviti tra Salvini, Savoini (indagato per corruzione internazionale) e Putin.
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Irina Osipova venne poi candidata da Fratelli d'Italia al Comune di Roma nel 2016; per quali meriti non si sa.

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Ma, ovviamente, a meno che non si voglia essere molto "malpensanti", tali "comparazioni fotografiche" non significano poi più di tanto!

;)
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#3479
Citazione di: Ipazia il 17 Settembre 2021, 10:28:34 AM
Come dicevo sopra i p.d.v. sono inconciliabili. Per te esiste solo il vaccino perché così ha deciso il comandante, per me, esperta di prevenzione, vi sono molti altri modi comportamentali e terapeutici (grazie ai medici ippocratici sotto persecuzione che frequento) per ridurre il rischio a livelli di sicurezza.
Non si tratta affatto di p.d.v.  inconciliabili in una situazione di "isostenia", bensì della inconciliabilità tra i "dati reali" e le "bugie" più assurde e ridicole.
Non si possono mettere le due cose sullo stesso piano: sarebbe anche questo un inaccettabile INGANNO!
***
Suggerisco a tutti i novax:
- non solo di smetterla di propagare le loro "palle" agli altri, perchè tanto non gli dà più retta nessuno di età superiore ai 9 anni;
- ma anche di smetterla di "palleggiarsele" tra di loro, e, invece, di godersi di più la vita senza rompere le scatole a se stessi e al prossimo.
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Comunque siamo andati entrambi OFF TOPIC.
Torniamo al tema!!!
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#3480
Citazione di: Ipazia il 17 Settembre 2021, 09:49:41 AM
Citazione di: Eutidemo il 17 Settembre 2021, 06:05:41 AM

Ciao Ipazia. :)
Tu scrivi: "Nel frattempo succede di tutto e si sono trovati microtrombi e spike in ogni parte del corpo, responsabili di paralisi e laddove sono arrivati al cervello, pure di qualche decesso."
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Se non lo è, ti invito formalmente a "documentatamente" circostanziare:
- "quanti" casi;
- "quali" casi;
- su "quante" somministrazioni.
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Se non lo fai, le tue restano soltanto delle "farneticazioni" prive di qualsiasi fondamento; che faresti molto meglio a tenerti per te, per evitare così "magre" figure!
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Un saluto! :)
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http://Non sarà tutto oro colato, ma ce n'è abbastanza per andarci cauti con la sperimentazione mRna e adenovirale sul sarscov2.

Vedi eutidemo, tu vieni dalla cultura bioetica della "carne da cannone", io da quella della prevenzione e del rischio zero. Non so chi alla fine avrà ragione sulla pandemia, ma so che non potremo mai vedere le cose nello stesso modo. Facciamocene una ragione e tiremm innanz.
Il rischio zero non esiste!
Esistono, invece:
- il rischio "infinitesimale" di incorrere in qualche grave effetto collaterale del vaccino;
- il rischio, sia pur "ridotto", di contrarre il covid19, se non ci si vaccina (sebbene ci si possa contagiare anche se si è vaccinati).
E poichè è assolutamente fuori discussione che il secondo rischio è molto maggiore del primo, è OVVIO che una persona dotata di un minimo di ragione e di un minimo senso etico dovrebbe vaccinarsi:
- nel proprio interesse;
- nell'interesse altrui!
::)


Comunque siamo andati entrambi OFF TOPIC.
Torniamo al tema!!!