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Messaggi - InVerno

#3466
Citazione di: everlost il 06 Novembre 2018, 20:58:37 PMSecondo l'autore, nel mondo occidentale esisterebbero solo giovani donne sfaticate e libertine che vivono senza lavorare ( facendo debiti) e passano da un'avventura all'altra con maschi possibilmente Alpha in attesa del maschio Beta ideale da incastrare per farsi mantenere a vita e continuare impunite a divertirsi con l'Alpha Fux, ma non è questa l'immagine che vedo io nel mondo intorno.
L'anno scorso una femminista ha fatto  documentario sul MRM, un movimento maschilista americano, chiamasi "The red pill". Per chi vuole vederlo scoprirà che almeno questo circolo non è popolato da demoni con le corna..sono andato a vedere di che si lamentano, e la lista è circa questa:
- gli uomini commettono l'80% dei suicidi (le donne hanno più "tentativi" ma meno successo)
- il 90% delle morti sul lavoro
- il 99% delle morti in guerra
- il 76% delle morti in faccende di crimine
- sono il 71% dei senzatetto
- soccombono in tribunale davanti ad una donna nel 60% dei casi
- subiscono abusi tra le mura di casa nel 40% dei casi rispetto al 60% delle donne
- Hanno un aspettativa di vita media ridotta di 6 anni
e ne aggiungono altri riguardo a chi lascia prima la scuola, chi ha più problemi psichiatrici, sulle frodi in affidamento, le false denunce di stupro, che nessuno nemmeno considera le pedofilia femminile (ma esiste eccome) etcetcetc.

Loro sostengono che questi dati vadano portati al 50\50, cosi come le femministe sostengono che altri dati vadano portati al 50\50. Perfetto. Dov'è il problema? Che avere parità di diritti non significa avere una parità di risultati. E se ne sono accorti in scandinavia, la regione che più si è data da fare nel cercare di eliminare la sovrastruttura "colpevole" del patriarcato. Se negli anni ottanta 1 ingegnere su 15 era donna, ora in scandinavia 1 ingegnere su 20 è donna. Se negli anni ottanta 1 infermiere su 15 era uomo, ora in scandinavia 1 infermiere su 20 è uomo. E bisogna tenere conto che al momento ci sono incentivi alle donne per iscriversi a ingegneria, che cosa succederebbe addirittura senza? La maggior parte delle professioni si è polarizzata in senso inverso a quello che i teorici del "patriarcato" avevano sostenuto. Ora una femminista capace (ma anche un maschilista), si deve mettere di impegno, prendere i dati scandinavi, e uscire fuori con una soluzione logica a questa che per lei è una contraddizione logica, ma è empirica e sui cui esistono ormai decine di studi.  Evidentemente la risposta (e anche la domanda) non sono cosi semplici come alcuni "semplificatori" vorrebbero far credere.
#3467
Citazione di: Ipazia il 08 Novembre 2018, 08:04:52 AM
Citazione di: anthonyi il 08 Novembre 2018, 06:08:25 AM
Socrate, non sapevo ci fosse anche un negazionismo comunista, ero fermo a quello nazista. Sulla propaganda anticomunista hai ragione, ma inventare milioni di morti? Anche perché su questo ci sono le ricerche storiche.
Fonti ? Numeri ?
C'è per esempio "Il libro nero del comunismo" di Cortouis, ben lungi dall'essere un opera d'autore, in quanto raccoglie dati da decine di diversi studi e ne presenta un sunto. La stima di 100milioni in tutto il mondo è conservativa perchè presume che un morto di fame in Russia nel '90 non sia un "morto di comunismo" nonostante magari le cause della sua morte siano probabilmente da ricercarsi negli anni che ha vissuto prima. Vi sono iscritte a buon diritto le carestie e le pestilenze, che sono niente altro che il colmo per un sistema che vorrebbe migliorare le cose e crea invece pandemie e carestie attribuili facilmente a politiche senza senso, tutte rimandabili al concetto di "economia pianificata" che non mi risulta presente in Marx e che è uno dei distinguo del comunismo. Se poi l'USSR ha deciso di non divulgare dati statistici sull'alcolismo, la mortalità infantile, l'aspettativa di vita etc a partire dagli anni 70, non è perchè le cose andassero a meraviglia. Capirei anche se si dicesse "ma non conosciamo i morti del liberismo" - è vero probabilmente nessuno li ha mai contati, ma negare i morti del comunismo è negazionismo bello e buono. Se il socialismo ha un futuro, non è in un sistema che ha come premessa ai dati statistici "più o meno 10 milioni di morti, difficile contarli" checchè sia la cifra precisa precisa.
#3468
Citazione di: Socrate78 il 07 Novembre 2018, 17:22:33 PM
@Inverno: Sei sicuro che le cifre di milioni di morti scritti in Arcipelago Gulag corrispondono a realtà? Ovviamente non puoi esserlo, visto che non l'hai visto con i tuoi occhi, può benissimo essere propaganda. Tutto può essere, almeno in parte, frutto di propaganda, perché chi scrive non è un computer, ma una persona con una propria ideologia.
Le cifre a cui faccio riferimento sono di nozione comune, anche tra chi non legge il NYT, seppur altamente imprecise per ovvie ragioni. Nemmeno i nostalgici sovietici Russi le disputano ed è un fatto acclarato anche per loro, che al massimo si limitano a dire che "Stalin non sapesse". Quello che stai facendo in maniera capziosa non è diverso da chi nega le camere a gas, solo che Stalin era seduto a Yalta e Hitler no. L'opera a cui faccio riferimento peraltro porta con se ben poco di statistico e numerico, quando una descrizione dei rapporti di forza e delle diaboliche dinamiche all'interno dell'USSR. Certo magari Solženicyn ha raccontato un sacco di balle. Il punto è diverso, credi che queste cose abbiano un principio sano e che possano degenerare, ma che tu (o qualcuno bravo che conosci) sappia il segreto per farle rimanere pure e illibate. Un tantino infantile davanti alle evidenze empiriche. Perchè non capisci che questo tipo di rivoluzione nasce con l'intento del genocidio, non è un semplice "errore di percorso". Se Hitler avesse voluto avrebbe messo gli ebrei a produrre munizioni e carri e avrebbe probabilmente vinto la guerra, ma l'obbiettivo del genocidio era più forte del suo stesso spirito di autoconservazione. Lo stesso quando Stalin massacrò i kulaki per essersi impadroniti di qualche fattoria e avere la grave colpa di essere usciti dalla schiavitù, causando sette milioni di morte di fame. Chiamale se vuoi "cause esterne". Il risentimento che sta alla base di certe teorie può essere nutrito solo con il sangue e solo nel sangue finire.
#3469
Citazione di: Socrate78 il 06 Novembre 2018, 19:56:05 PM
In realtà adesso, con la globalizzazione e la crisi conclamata del Welfare, il capitalismo sta dimostrando sempre più il suo aspetto più ferino, predatorio e selvaggio, ma proprio per questo è anche più vulnerabile. La crisi del 2009, figlia del capitalismo stesso, ha avuto il merito di evidenziarne i mali e le contraddizioni, e credo che il sistema ad un certo punto si troverà con le spalle al muro, perché non si potrà continuare a consumare con la popolazione che continua a crescere. Inoltre secondo me il socialismo non significa necessariamente dittatura, tralasciando il fatto che questa è un'accusa che i capitalisti fanno in continuazione a chi contesta il loro sistema, dicono sempre: "Eh ma, solo il capitalismo è libertà, il socialismo è dittatura....". Si potrebbe rispondere che il capitalismo è la dittatura del capitale, del denaro, che condanna inevitabilmente una parte consistente della popolazione mondiale alla fame e condiziona fortemente il potere politico delle nazioni. Se ci pensi, al giorno d'oggi fortunatamente la coscienza comune non accetta più un sacco di cose che in passato erano normali, non accetta più lo schiavismo (almeno la maggior parte delle persone....), non è più accettata la monarchia assoluta nel mondo occidentale, quindi non potrebbe essere che un giorno anche il capitalismo verrà ricordato come qualcosa di incivile e condannabile al pari di schiavismo e monarchia assoluta?....
Dove il socialismo non si è dato da fare per una dittatura, generalmente si è dato da fare per il capitale. Si presuppone che i socialisti siano automaticamente molto empatici verso i lavoratori e i poveri, in realtà le cose si sono mostrate un po più complesse. Visto che le copie di "Arcipelago Gulag" sono facilmente reperibili in libreria, ed escludere esperimenti comunisti è relativamente facile (basta arrivare in fondo alle 1440 pagine e tenere a mente i 100-150 milioni di morti). Il socialismo è ancora "in giro" perchè il nostro cervello è in bilico tra caos e ordine, e il socialismo rappresenta l'ordine, patologico nel caso del comunismo, e il liberismo il caos, patologico nel caso attuale. La polarizzazione tra questi due estremi, che politicamente sta accadendo all'unisono in tutto il mondo, non può dare buone speranze. Non c'è nessuno che predichi equilibrio, si cerca sempre di più lo scontro frontale.
#3470
Attualità / Re:Evviva l'abuso edilizio!
07 Novembre 2018, 16:29:10 PM
Spero si sia capito che la mia era una provocazione. Una provocazione contro la semplicità con cui vengono affrontate le vicende urbanistiche dove la concessione edilizia rappresenta il totem della giustizia. Non è questione di costo dei pannelli solari, è questione che per esempio a pochi chilometri da casa mia è stato costruito un intero centro commerciale (tutto in regola) in un territorio che anni fa aveva visto 4 metri di esondazione. Ho anche recentemente visto una scuola venir costruita sotto una scarpata di 30metri quasi verticale "grazie" ad un muro di sostegno che i bambini devono pregare non crolli. A volte le sciagure si possono evitare a volte no, pensare che "tutto in regola" è una sorta di panacea contro la demenza umana, un peccato cosi grave che non consente ammenda, è particolarmente ironico. Gran parte del patrimonio edilizio che dovrebbe essere restaurato in maniera massiccia è fermo per preservare dettagli architettonici\storici, poi arrivano i terremoti a trasformare "patrimoni storici" in "patrimoni archeologici". Latita completamente una discussione urbanistica che non vada oltre al "tutto in regola", e la discriminante è spesso in mano a amministratori illuminati dalle proprie clientele più che dalle proprie idee.
#3471
Andare avanti è un imperativo per una creature mobile,  fisicamente per raggiungere il cibo e mentalmente per creare valore. Quando ci facciamo avanti creiamo valore, chiuderci in noi stessi aspettando che la realtà si faccia avanti, non crea valore. Rifiutare la verità non può essere portato all'estremo assurdo di essere incapaci di generare valore. Il fatto che ogni preposizione è dibattibile non significa che ogni gerarchia di valori sia equivalente, posizione che invece mi sembra largamente raggiunta dalla cultura postmodernista, dove ognuno è titolato ad avere un proprio mondo-sogno. Se i rapporti interpersonali sono solo rapporti di forza, rapporti per il potere, nel mondo ci sono solo oppressi ed oppressori. Tutto questo ha molto a che fare con questioni di attualità lampanti come gli antivaccinisti, o le politiche identitarie. Il sistema presumerebbe che anche i "filosofi" facciano gruppo e perseguano logiche di gruppo, in modo tale da avere la meglio nei rapporti di potere. Il forum dovrebbe trasformarsi in una sorta di sindacato dei filosofi, o un centro antiviolenza contro i danni dell'ignoranza, per avere un impatto sulla società. Una prospettiva divertente :)
#3472
Se non esiste la verità, di che discutere? Da una parte un luogo di confronto è praticamente deserto, dall'altra i luoghi digitali dove l'autoconferma delle proprie opinioni è la regola (come youtube, facebook etc) sono grondanti di utenti. Se non si ha cura di cancellare la cronologia periodicamente, questi siti propongono al fruitore le più inoffensive delle posizioni e il materiale che più consolida i pregiudizi iniziale del fruitore. Questi canali di "autoconferma" hanno creato il fenomeno della camere di risonanza, interconessioni digitali strutturate in modo tale da venire a contatto solamente con opinioni e posizioni che confermano la propria, aiutando le persone a costruire la propria bolla esistenziale che non ha alcun bisogno di confronto per sostenersi. In perfetto accordo con il predicato della teoria postmodernista, dove a ogni individuo è richiesto di cercare il proprio significato e consolidarlo per proteggersi dal dolore dell'esistenza. Non è sorprendente che la maggior parte degli individui, in un sistema cosi elaborato, ricerchino la gratificazione immediata attraverso l'autoconferma dei propri pregiudizi anzichè il confronto, perchè è la scelta più conservativa e ottimale dal punto di vista darwinistico in quanto conserva energia. Si aggiunge a ciò il triste fatto che in Italia c'è una forte cultura del chiacchericcio, quello che gli anglosassoni chiamano "small talk", al contrario della ricerca di un serio dibattito. Non sarò l'unico ad essermi imbatutto in persone di altre culture, trasferitesi in Italia, vivere una forte solitudine esistenziale perchè incapaci di trovare relazioni significanti, che non siano imperniate sulle previsioni del tempo e il punteggio in campionato. Spesso questo è dovuto al fatto che o sei capace di coltivare un circolo di relazioni significative tra familiari e\o conoscenti oppure sei condannato a subire il chiacchericcio italico passivamente. Questo per dire che sfortunatamente "la fuori" le cose stanno peggio che nel forum.
#3473
Nel Vangelo non sono riportati miracoli.. Seriamente, non sta scritto da nessuna parte, perchè il vangelo non è un resoconto storico dei fatti, ne un resoconto medico-scientifico di eventuali guarigioni. Per il semplice motivo che a quel tempo non esistevano storici, ne scienziati, e non si scriveva ne con intento
storico ne scientifico. Se non si comprendono le diversità di obbiettivi e forme tra un mitografo e un biografo non si va molto distanti coi testi antichi in generale.
Il fondamentalismo - anche detto "letteralismo" - è un movimento estremamente recente nel mondo cattolico (massimo due secoli) dove si pretende di leggere la bibbia attraverso il significato letterale. Applicato al caso dei miracoli c'è una perdita notevole di significato allegorico-metaforico in favore di cosa precisamente? Una "prova" della soprannaturalità degli eventi\personaggi descritti? Una prova che non convince nessuno se non se stessi. Le conversioni religiose non avvengono sulla base (fortunatamente) del "guaritore più bravo". Lo stesso miracolo centrale del cattolicesimo, la resurrezione di Cristo, non ha senso da un punto di vista storico ed è inconsistente con ciò che conosciamo della pratica romana della crocifissione e denuncia chiaramente che l'evento non è il resoconto di testimoni diretti. I romani non avrebbero mai tolto Gesù dalla croce per dargli sepoltura, perchè la parte fondamentale e centrale di questa tortura era l'esposizione del corpo, il vilipendio simbolico che mostrava a tutti il "reietto". Il punto focale della crocifissione non era certamente quello di trovare un modo molto doloroso di uccidere un uomo, ma quello di creare un icona che fosse da monito a tutti i residenti che volessero seguire il suo esempio, la crocifissione aveva perciò una macabra "funzione educativa". Ne consegue che i corpi venivano lasciati a marcire sulla croce e venivano raccolte le ossa solamente una volta che il corpo era decomposto, e chiunque avesse provato a tirare giù Cristo dalla croce prima di questo sarebbe stato arrestato dai romani per aver interrotto la crocifissione, cosi come oggi ci comporteremmo con uno squilibrato che desse una coltellata ad un quadro.
Questo ovviamente non toglie niente a tutti gli altri livelli di lettura del testo, ma mette all'angolo solamente chi si intestardisce nel leggere i vangeli come una sorta di report giornalistico antelitteram composto da un equipe di attenti osservatori diretti.
#3474
Citazione di: Ipazia il 25 Ottobre 2018, 09:49:32 AMQui di liquido c'è solo il piagnisteo della parte più retriva del maschio occidentale, invidioso di quello orientale che gli ricorda i bei tempi andati,
Questo è "sessismo" puro, lampante e nella sua forma più chiara e concisa. A me personalmente del sessismo non frega granchè, noto solo che il tuo argomento parte con questo assunto delirante con due diversità rispetto a un "le donne son tutte puttane".
- alle femministe non frega assolutamente niente, anzi è un tipica frase femminista, dimostrando che non sono un movimento per l'eguaglianza.
- non c'è un movimento "maschilista" e vocale che vada a punzecchiare argomentazioni di livello cosi basso e ne evidenzi la fallacia logica.
Io non so chi siano quelli di mtgow o di altre sigle, ma oggi come oggi andare a evidenziare queste forme di sessismo vuol dire essere intellettualmente soli, e specialmente soli da parte delle femministe. Tu dici che ogni rivoluzione ha le sue minoranza, la differenza è se queste minoranze sono degli svalvolati che parlano al bar, o stanno sul palco e negli atenei. Nel caso dei maschilismo la prima, nel caso del femminismo la seconda.
#3475
Citazione di: Ipazia il 24 Ottobre 2018, 15:15:24 PM
Citazione di: InVerno il 24 Ottobre 2018, 11:00:52 AM
...mi fa comunque piacere vedere che nella platea le prime a essere sbigottite erano spesso le donne ...
Evidentemente MenGoTheirOwnWay non ha mai conosciuto queste donne, o più probabilmente amano piangersi addosso, evocando solo quelle dell'altro tipo. Ogni rivoluzione ha il suo estremismo, infantilismo in progress (decisamente meno triste di questo infantilismo in regress), ma ogni rivoluzione nasce da conflitti reali. La cui soluzione, nei rapporti di genere, è ben lungi dal traguardo. Appena abbassi la guardia ti capitano i Fontana e i Pillon e devi disotterrare per l'ennesima volta l'ascia di guerra.
Certo, quando vai ad un convegno di storici e senti dire che le "società matriarcali non conoscono violenza e prevaricazione" non è che ti sbigottisci perchè è un emerita cazzata, è semplicemente perchè tu donna poveretta sei ancora succube dell'ideologia patriarcale, e ti piace piangerti addosso etcetc insomma come dicono gli uomini "te la sei cercata". L'ho detto, vi sostituite agli uomini, anche nella violenza alle donne.. contente voi contenti tutti.
#3476
Abbiamo già toccato il tema tempo fa, cosa che risultò nell'abbandono di alcuni utenti, e la mia posizione era leggermente più affine alla vostra. Non ho mai negato la necessità di una parità nel diritto ma nemmeno mi rendevo conto pienamente della gravità (e grevità) dell'aggressività femminista che circola oggigiorno. Purtroppo nel frattempo ho avuto occasione di fare alcune esperienze, tra cui presenziare ad incontri in atenei e altri luoghi pubblici dove in teoria viene rappresentato "il meglio" dove le varie esponenti di vari movimenti sui generis mi hanno costretto a rendermi conto che esiste un fenomeno che va denunciato. Un conto è avere un esperienza "da supermercato" dove uno guardandosi in giro cerca di tirare le somme tra l'equilibrio maschio-femmina, un conto è entrare a contatto con una vera e propria ideologia del potere, strutturata e perpretrata con pervicacia logica. Spiace anche a me che un movimento che nasce da una rivendicazione sacrosanta si sia trasformato in una legittimazione di una nuova, ma inversa, prevaricazione.. mi fa comunque piacere vedere che nella platea le prime a essere sbigottite erano spesso le donne, mentre gli uomini "castrati" assomigliavano davvero a Mastroianni.
#3477
La "castrazione" di cui parla Ox, o per meglio dire l'interpretazione che ne do io, è quella che magistralmente Fellini ha racchiuso nel suo "La città delle donne". In quel film Mastroianni viene catapultato nella sua dimensione del maschile all'interno di un mondo dominato da femmiste, e incontra diversi frammenti della sua mascolinità, dal bambino alla ricerca di una madre, al playboy con la casa tappezzata di trofei vaginali, fino all'imputato davanti al tribunale femminista.
https://www.youtube.com/watch?v=u5rzW9dV-jI
L'uomo di Fellini non riesce a controllare se stesso in questo delirio onirico, "è castrato" nel senso che manca del controllo della sua sessualità che viene gestita dalle figure femminili, viene sbalzato da una scena all'altra in maniera passiva, e qualcuno potrà obbiettare che si tratta di una visione assolutoria dell'uomo che in realtà ha molto più potere su stesso e non è semplicemente un soggetto in balia dei propri desideri. Il discorso di Jacopus però è un assoluzione storica, ed è un ragionamento contorto, lo stesso che viene usato per esempio con Israele che recita più o meno : siccome gli ebrei hanno subito una persecuzione secolare, bisogna chiudere un occhio sulle stragi di Gaza. Io non mi addentrerei nel raziocinio di questa affermazione..
Durante la cosidetta fase dell'emancipazione della donna, v'erano due matrici fondamentali: quella dove la donna esaltava la propria differenza, e quella dove la donna si voleva sostuire all'uomo. Ha vinto la donna coi pantaloni, seppur vi siano ancora in giro parecchie femministe del "primo tipo" che sono altamente disgustate dalle seconde. Resistono culture, spesso immotivatamente considerate "maschiliste" dove il ruolo sociale non è stato confuso con il ruolo nei rapporti interpersonali. Le donne hanno la stessa libertà di intraprendere carriera e di avere successo nella società di un uomo, ma mantengono un ruolo diversificato nei rapporti personali. Jung diceva che l'uomo è portato alla ricerca della perfezione, la donna alla ricerca della pienezza - entrambi "nobili"- anche se qualcuno ne vedrà sicuramente un pensiero denigratorio per l'uno o per l'altro. In europa le cose sono andate diversamente, le femministe non solo rivendicano il successo sociale, ma di ottenere lo stesso strapotere che una volta era prerogativa maschile nei rapporti interpersonali e di coppia. E' ovvio che un maschilismo "di ritorno" sia l'unica risposta, d'altro canto femminismo e maschilismo sono due facce della stessa intolleranza e delle stesse fobie. Consiglio anche il libro (purtroppo mi risulta solo in inglese) "Why men never remember and women never forget".
#3478
Attualità / Evviva l'abuso edilizio!
20 Ottobre 2018, 14:52:30 PM
Avendo lavorato un decennio nell'edilizia, e pur non avendo mai ne sostenuto ne aiutato la realizzazione di abusi edilizi, ne  avendo mai svolto ne sanatorie ne condoni, devo dire una cosa: evviva l'abuso edilizio!
E' di oggi la notizia che la Sagrada Famiglia di Barcellona, dopo 163 anni verrà condonata, essendo che non furono ai tempi presentate le necessarie pratiche burocratiche propedeutiche alla realizzazione.  La lotta contro gli "abusi edilizi" che è tornata di moda ora che si parla di Ischia, è la solita battaglia dove tutti sanno salire sul carro dei "vincitori morali", è facile avercela con gli abusi edilizi (degli altri).

Il problema Italiano è che l'alternativa agli abusi edilizi sono i piani regolatori, che nella maggior parte dei casi non fanno altro che incitare ad abusi architettonici, urbanistici, ed immonde ingiustizie, tutte a norma di legge. Gli abusi edilizi si possono demolire, la merda che si è fatta a norma di legge, rimarrà ai posteri per sempre. Quando si pensa agli abusi edilizi vengono sempre mostrati alberghi in riva al mare e strutture immonde, facilitando la guerra ideologica verso gli "ecomostri" che danneggerrebbero il panorama. Ebbene non solo la Sagrada Famiglia, ma anche gran parte del patrimonio architettonico Italiano che è fonte inestimabile di valore economico, turistico e culturale, è un abuso edilizio antelitteram. A seguire i piani regolatori non avremmo Capri, le CinqueTerre, Matera, la valle dei templi, il Colosseo, l'intera Venezia, la torre di Pisa e via discorrendo. La gran parte del patrimonio architettonico e storico Italiano non avrebbe mai superato l'esame dei tecnici comunali. L'esiguo numero di opere edili del dopoguerra che hanno un qualche valore storico architettonico è completamente subissata dall'immensa mole di merda che è stata costruita in perfetta aderenza ai piani regolatori.Le Vele di Scampia sono il massimo esempio di quello che i piani regolatori sono stati in grado di produrre, insieme ai milioni di villette-cubo che sono sparse su tutto il territorio italiano e che infestano il panorama rurale con la loro banale legalità disgraziata. Avendo ormai cessato la mia attività nell'edilizia per un puro senso di vergogna, nel momento in cui presentavo la parcella, dell'esser pagato più dei materiali, per aver fornito assolutamente inutili perizie e aver contribuito a vessare e imbruttire il territorio più di tutti gli abusi che avessi visto durante la carriera, posso dire con onestà: evviva la veranda abusiva, perchè non è passata sotto il vaglio di un incapace comunale.
Quando vedi un progetto fermo sette mesi per sapere che cosa ne pensa l'architetto del colore delle persiane, quando vedi parcelle di 5mila euro per le pratiche burocratiche necessarie all'abbattimento di un albero, se ti è rimasto un senso della vergogna,  non puoi che dire "speriamo se lo facciano da soli".
Ma non tutti la pensano cosi, c'è gente che ci porta la minestra a casa, e pensa che la sicurezza nei cantieri si faccia firmando un prestampato di 300 pagine da "tenere in cantiere", come se il faldone potesse fare da cuscinetto all'incauto operaio che cade dai ponteggi.

Nell'edilizia Italiana c'è il riassunto di quella antropologia negativa che riassume il problema burocratico italiano, del voler regolare anche le virgole e i punti perchè senza 39 perizie il cattivo italiano non ci arriva da solo a non fare una sfera di vetro sul tetto. Mangiate cari geometri, architetti e ingegneri, che la minestra è calda - anche e sopratutto - quando arriva il condono di cui da sempre i cassieri comunali e coloro i quali dovrebbero "controllare" sono i più feroci tifosi!
#3479
Citazione di: 0xdeadbeef il 20 Ottobre 2018, 11:12:08 AM
Citazione di: InVerno il 20 Ottobre 2018, 10:50:49 AMNo, perchè? Lo dici tu stesso, "gode" della sofferenza altrui. Quindi per lui è il "bene" se intendi il godimento come uno stato di bene-essere. Il punto è che questo benessere è illusorio e poco duraturo, o perlomeno ci adoperiamo affinchè sia tale costruendo prigioni e inferni. Un assassino potrà pure pensare che uccidere un altro gli provochi godimento, quando poi si trova i carabinieri fuori dalla porta si renderà conto di aver ignorato l'esistenza delle forze dell'ordine.


Beh, la storia è piena di assassini che non hanno pagato per i loro crimini (ma che, anzi, ne hanno tratto grandi vantaggi).
Il tuo ragionamento dunque presuppone che il male sia ignoranza in quanto ignoranza della forte probabilità di finire in
galera (di essere comunque punito)?
Permettim di dire che questo non era sicuramente quel che pensava Socrate...
saluti
No vabbè so bene che era un esempio forzato.. io direi che anche se sfugge alla galera non sfuggirà a se stesso, la galera dimostra solamente che la società prova a far rispettare questo principio. Ancor più quando la galera ha valore "rieducativo" e non punitivo, li proprio si intende il criminale come un ignorante da re-educare. Questo ovviamente non ha niente a che fare con il principio stoico, era solamente per dire che non è un idea "passata alla storia" ma ancora ben presente.

Io dico semplicemente, quando uno decide se fare o meno un azione prende in considerazione una serie di variabili e poi decide. Penso che il principio stoico si attenga al momento prima dell'atto in se, quindi al di la se poi sia presente una conseguenza punitiva, è nella valutazione dell'atto che il malvagio ignora le inevitabili ricadute negative del proprio agire. Non è molto diverso da tanti altri principi "universali" che intendono la circolarità dell'azione, come per esempio il karma, e che pongono il problema dell'ego come illusione. Se una persona tiene conto solamente del proprio godimento, e non considera le ricadute che l'atto ha sul contesto, molto probabilmente fa una valutazione errata, "ignorante", perchè ignora tutto ciò che non è se stesso. Il principio stoico non fa altro che ribadire una fondamentale verità della nostra "natura" ovvero che siamo individui sociali, immersi in un contesto, e che una valutazione solamente individualistica porta all'errore, che chiamiamo "male", che è un principio "super partes", proprio perchè prova a tenere in considerazione un valore superiore al godimento personale. In definitiva, il bene e il male ci sono solo in relazione all'altro, se fossimo soli sul pianeta, non avrebbero senso.
#3480
Citazione di: Socrate78 il 19 Ottobre 2018, 15:35:48 PMEsiste però anche un male che non deriva da ignoranza, ma da indole negativa, ed è quello di chi gode della sofferenza altrui per il puro e semplice gusto di farlo: in quel caso la teoria socratica sembra vacillare di molto, perché non riesce a ricondurre al concetto di ignoranza questo tipo di malvagità.
No, perchè? Lo dici tu stesso, "gode" della sofferenza altrui. Quindi per lui è il "bene" se intendi il godimento come uno stato di bene-essere. Il punto è che questo benessere è illusorio e poco duraturo, o perlomeno ci adoperiamo affinchè sia tale costruendo prigioni e inferni. Un assassino potrà pure pensare che uccidere un altro gli provochi godimento, quando poi si trova i carabinieri fuori dalla porta si renderà conto di aver ignorato l'esistenza delle forze dell'ordine.