Salve Assenzio. Vedo che tu affronti l'argomento in chiave di prospettiva scientifica. Io invece (nel rispetto, credo, dell'impostazione di questa sezione del Forum) lo faccio dal punto di vista filosofico. La ragione delle reciproche incomprensioni dovrebbe essere questa.
Tempo e spazio, dal mio punto di vista, non sono dimensioni fisiche e scientifiche, ma unicamente filosofiche e - al nostro interno - psichiche.
Che poi la scienza utilizzi tali due parametri per descrivere il mondo è una semplice ed inevitabile conseguenza del fatto che essi sono l'unico "ponte" possibile tra il "dentro di noi" ed il "fuori di noi", tra l'oggettività esterna a noi e la nostra soggettività, tra ciò che viene osservato (il mondo) e l'osservatore (lo scienziato).
Poiche fuori di noi non esistono nè tempo nè spazio assoluti (ed il tuo richiamo al principio di indeterminazione mi sembra possa confermarlo), possiamo solo trattare di tempi e spazi relativi. In questo senso il tempo (consistente nella successione degli eventi, cioè delle cause e degli effetti) è la dimensione al cui interno avvengono le trasformazioni e la diffusione dell'energia.................. mentre lo spazio (consistente nella inerzia tendenziale della materia che lo occupa) sarebbe la dimensione al cui interno la materia giace trattenendo in sè l'energia equivalente secondo il noto rapporto E=mc^2. (Mi scuso, rendendomi conto della poca chiarezza di una trattazione così sintetica dell'argomento).
Comunque la conclusione sarebbe che - per la nostra psiche - il tempo non è altro che la percezione (psichica, appunto) degli effetti SENSORIALI e FISIOLOGICI della diffusione dell'energia, mentre lo spazio sarebbe la percezione degli effetti SENSORIALI e FISIOLOGICI dell'esistenza della materia.
A questo punto credo che il concetto di "linea temporale" possa rappresentare solo una nostra escogitazione mentale collegabile alla nostra percezione psichica della relatività del tempo (e dello spazio), non avendo nulla a che fare con la "realtà" scientifica.
IL MONDO FISICO CONTIENE E CONSISTE SOLO NELLA SOSTANZA, cioè dell'insieme delle relazioni tra la MATERIA FISICA e l'ENERGIA FISICA, ed è il fatto di stare osservandolo che gli conferisce - a nostra sensazione - UNA FORMA, cioè l'insieme delle relazioni tra lo SPAZIO PSICHICO ed il TEMPO PSICHICO.
Tempo e spazio, dal mio punto di vista, non sono dimensioni fisiche e scientifiche, ma unicamente filosofiche e - al nostro interno - psichiche.
Che poi la scienza utilizzi tali due parametri per descrivere il mondo è una semplice ed inevitabile conseguenza del fatto che essi sono l'unico "ponte" possibile tra il "dentro di noi" ed il "fuori di noi", tra l'oggettività esterna a noi e la nostra soggettività, tra ciò che viene osservato (il mondo) e l'osservatore (lo scienziato).
Poiche fuori di noi non esistono nè tempo nè spazio assoluti (ed il tuo richiamo al principio di indeterminazione mi sembra possa confermarlo), possiamo solo trattare di tempi e spazi relativi. In questo senso il tempo (consistente nella successione degli eventi, cioè delle cause e degli effetti) è la dimensione al cui interno avvengono le trasformazioni e la diffusione dell'energia.................. mentre lo spazio (consistente nella inerzia tendenziale della materia che lo occupa) sarebbe la dimensione al cui interno la materia giace trattenendo in sè l'energia equivalente secondo il noto rapporto E=mc^2. (Mi scuso, rendendomi conto della poca chiarezza di una trattazione così sintetica dell'argomento).
Comunque la conclusione sarebbe che - per la nostra psiche - il tempo non è altro che la percezione (psichica, appunto) degli effetti SENSORIALI e FISIOLOGICI della diffusione dell'energia, mentre lo spazio sarebbe la percezione degli effetti SENSORIALI e FISIOLOGICI dell'esistenza della materia.
A questo punto credo che il concetto di "linea temporale" possa rappresentare solo una nostra escogitazione mentale collegabile alla nostra percezione psichica della relatività del tempo (e dello spazio), non avendo nulla a che fare con la "realtà" scientifica.
IL MONDO FISICO CONTIENE E CONSISTE SOLO NELLA SOSTANZA, cioè dell'insieme delle relazioni tra la MATERIA FISICA e l'ENERGIA FISICA, ed è il fatto di stare osservandolo che gli conferisce - a nostra sensazione - UNA FORMA, cioè l'insieme delle relazioni tra lo SPAZIO PSICHICO ed il TEMPO PSICHICO.