Menu principale
Menu

Mostra messaggi

Questa sezione ti permette di visualizzare tutti i messaggi inviati da questo utente. Nota: puoi vedere solo i messaggi inviati nelle aree dove hai l'accesso.

Mostra messaggi Menu

Messaggi - Eutidemo

#3496
Solitamente, tengo sempre un pentolino di metallo pieno d'acqua sul termosifone (ora spento) per umidificare l'aria; e, rabboccandolo quando il livello si abbassa, ce lo tengo anche d'estate .
Circa un mesetto fa, però, mi sono accorto che, dentro, si agitavano strani animaletti, apparentemente "senza capo nè coda".
https://vimeo.com/manage/videos/605455809
***
???
***
Li ho gettati nel WC e ho cambiato l'acqua dopo aver sciacquato il pentolino; ma dopo due o tre giorni, sebbene l'acqua fosse ancora fresca, sono riapparsi.
Non capisco da dove!
***
Ho ripetuto l'operazione più volte, lavando ogni volta il pentolino col sapone; ma dopo due o tre giorni riapparivano sempre.
***
Pertanto, l'ultima volta, ho messo nell'acqua anche dell'alcool denaturato ; ma sono riapparsi ancora, anche se in minor numero (quelli dei video).
https://vimeo.com/manage/videos/605455809
***
Adesso, oltre all'alcool, ho versato nell'acqua anche del sapone, e voglio proprio vedere cosa succede.
***
Qualcuno di voi sa dirmi di cosa si tratta, o devo concludere che sono vittima di un'invasione di vermi spaziali?
***
Grazie! :)
***
#3497
Tematiche Filosofiche / Prima e dopo il BIG BANG!
15 Settembre 2021, 07:15:54 AM
Al riguardo, non solo "terminologicamente", ma anche e soprattutto a livello concettuale:
- "prima" significa "anteriormente", e cioè,  In un tempo precedente a quello che stiamo considerando;
- "dopo" significa "posteriormente", e cioè,  In un tempo successivo a quello che stiamo considerando.
***
Ora, almeno stando alle attuali conoscenze scientifiche, il "tempo" esiste solo nel nostro universo, che ha avuto inizio con il BIG BANG; per cui, consequenzialmente, ne dovremmo dedurre che "prima" il "tempo" non esisteva.
Ma se "prima" significa "anteriormente", e cioè,  In un "tempo" precedente a quello che stiamo considerando, questo, a mio parere, ci conduce un po' a un paradosso!
***
Stephen William Hawking spiega tale paradosso, sostenendo che, "prima" del Big Bang il tempo era "ripiegato", curvo su se stesso (?), cioè: "Si avvicinava a raggiungere il niente, ma non è mai stato il niente; ed infatti non c'è mai stato un Big Bang che ha prodotto qualcosa dal nulla."
E, in un'altra occasione, aveva anche scritto: "Gli eventi precedenti al Big Bang sono semplicemente non definiti, perché non c'è modo di misurare che cosa sia successo a tali eventi. Poiché gli eventi avvenuti prima del Big Bang non hanno conseguenze osservazionali, si possono anche tagliare fuori dalla teoria, e dire che il tempo è iniziato con il Big Bang".
***
Nel mio piccolo, non sono sicuro di aver ben compreso  quello che sostiene Hawking.
Però, a mio sommesso parere,  se è vero (come è inevitabile supporre), che ci sono stati degli eventi avvenuti "prima" del Big Bang, questo vuol dire, anche se non c'è modo di misurare che cosa sia successo,  che il "tempo" esisteva necessariamente anche "allora"; e che, quindi, che il "tempo" non è affatto iniziato con il Big Bang.
O meglio, semmai, si può dire soltanto che "dopo" il Big Bang si è innescato un nuovo ordine temporale.
***
Ovvero, come scriveva Virgilio nelle "Bucoliche":
"Magnus ab integro saeclorum nascitur ordo"
("Nasce 'ex novo' un grande ordine dei secoli)
(Virgilio, Bucoliche).
***
E, se c'era il tempo anche "prima", vuol dire che "prima" non c'era affatto il "nulla", ma necessariamente "qualcosa"; anche se non sapremo mai che cosa!
Anche perchè "Ex nihilo nihil!"
***
Ovvero, come scriveva Lucrezio nel "De rerum natura":
"Principium cuius hinc nobis exordia sumet,
nullam rem e nihilo gigni divinitus umquam."
("Il suo fondamento prenderà per noi l'inizio da questo: che nulla mai si genera dal nulla per volere divino")
(De rerum natura I, 149-150)
***
Dicendo  "c'era", peraltro, sottintendiamo un "essere" che si manifestava, sia pure in altri modi (altri universi?), "prima" che cominciasse a manifestarsi il nostro universo, "dopo" il BIG BANG.
***
Tale paradosso, in effetti, si manifesta anche per quanto riguarda l'"espansione" del nostro universo; ed infatti, dire che qualcosa "si espande", implica che ci sia uno "spazio" in cui si espande, altrimenti la nostra affermazione non avrebbe senso.
E, uno "spazio", anche se "vuoto", non è certo il "nulla"; ed infatti, per definizione, "il nulla non è niente", per cui non può essere neanche uno "spazio vuoto".
***
Però, ovviamente, le mie sono solo "elucubrazioni" al limite delle mie facoltà di pensiero; ed infatti, in realtà, ad essere sincero, non ho la più vaga idea di come realmente stiano le cose.
Lo ammetto!
:-[
***
Ovvero, come scriveva Virgilio nelle "Georgiche":
"Felix qui potuit rerum cognoscere causas"
("Beato colui che ha potuto conoscere le cause delle cose")
(Virgilio, Georgiche, lI, 489).
***
#3498
Ciao Iano. :)
Ti ringrazio sia per le lodi che per la critica.
Quanto a quest'ultima, che, comunque, mi sembra assolutamente ragionevole, posso replicare soltanto quanto segue:
1)
In effetti si trattava di un semplice raccontino, senza nessuna pretesa!
2)
Il desiderio di impossessarsi di qualche milioncino di euro, può spesso procurare "strani compagni di letto", se necessari per realizzare i propri piani; nei quali "compagni" occorre confidare finchè è necessario.
3)
Ed invero, io non ho affatto escluso che, finita la cena, al momento di spartirsi i soldi, avrebbero cercato di scannarsi a vicenda; non solo tra le due coppie, ma, poi, anche all'interno della coppia vincente.
Ma, poichè la polizia è arrivata prima, questo non lo sapremo mai!
***
Un saluto! :)
***
#3499
Ciao leibnicht1. :)
Veramente dovresti spiegarlo a Seneca, e non a me, che avrebbe dovuto scrivere "nemo" invece di "nullus".
"Bene et ille, quisquis fuit, cum quaereretur ab illo quo tanta diligentia artis spectaret ad paucissimos perventurae, satis sunt, inquit, mihi pauci, satis est unus, satis est nullus'."
(Seneca-Epistula ad Lucilium VII).
Dirò al mio amico Seneca, di venire a prendere qualche lezione di latino da te!
:D :D :D
***
Quanto al resto, sei andato "completamente" OFF TOPIC, per cui non dovrei neanche risponderti.
Comunque, visto il tuo tono provocatorio, ti ribalto la domanda: "Cosa ne sai TU di questo siero?".
"Ne sai forse di più della comunità scientifica internazionale?"
::)
***
Inoltre:
- hai elementi di prova "concreti" per asserire che sono false le statistiche mondiali, dalle quali risulta che OVUNQUE nel globo si è effettuata una massiccia campagna vaccinale  (con un qualsiasi vaccino), sono immediatamente crollate le ospedalizzazioni, le terapie e i decessi dovuti al Covid19?
- hai elementi di prova "concreti" per asserire che sono false le statistiche mondiali, dalle quali risulta che OVUNQUE nel globo si è effettuata una massiccia campagna vaccinale  (con un qualsiasi vaccino), gli effetti collaterali dannosi del vaccino veramente gravi sono risultati nell'ordine percentuale dello 0,000...?
***
Don Ferrante sei proprio TU, vittima dei tuoi irrazionali pregiudizi!
Non c'è bisogno del cannocchiale per vedere ciò che è sotto il tuo naso; basterebbe che tu ti togliessi i quattro strati di prosciutto di montagna che hai sopra gli occhi.
***
Un saluto! :)
***
#3500
Citazione di: bobmax il 14 Settembre 2021, 14:07:11 PM
Anch'io, Eutidemo, ho sovente dei dubbi sulla pur minima reale efficacia delle mie azioni.
Quanto di ciò che faccio ha davvero un effetto sul futuro?

Nella usuale visione razionale della realtà, la causa è tanto più efficace quanto più è grande l'effetto che produce.

E così se siamo piccoli, con poche limitate possibilità, la nostra influenza non potrà che essere insignificante, o poco più.

Tuttavia è davvero questa la sostanza dell'agire?
È proprio l'effetto ciò che dona valore alla nostra azione?

Mi sto convincendo che non sia per nulla così.
Perché il gioco della vita non consiste nei "risultati" ottenuti.

Il senso della vita sta invece tutto in quell'istante in cui, decidendo, si sceglie di essere piuttosto che non essere.
E l'essere è proprio in quello slancio verso il Buono e il Giusto.
Lì noi eterniamo.

Le opere poi, qualsiasi opera, sono puro nulla.
Nel senso che noi non c'entriamo per niente.
Sono solo l'occasione per noi di dire Sì, piuttosto che no.

Per cui Eutidemo non disperare, in ogni tuo Sì è l'eternità.
Sei andato un pochino fuori tema, però sono pienamente d'accordo con te sul fatto che il gioco della vita non consiste nei "risultati" ottenuti, ma solo nelle "azioni" da noi intraprese: ed infatti, noi siamo padroni dell'azione, ma non dei suoi frutti!
;)
#3501
Secondo me, al riguardo, si possono "congetturare" tre diverse ragioni, a causa delle quali il governo esita a rendere obbligatoria per tutti la vaccinazione contro il covid19.

1)
Innanzittutto, imporre un "obbligo" generalizzato di vaccinazione, senza concedere ai cittadini alternative di sorta (tampone, lezioni-esami a distanza, "smart working"  ecc.), secondo il Governo potrebbe costituire una soluzione estrema, da adottare solo nel caso in cui il contagio esploda di nuovo in modo allarmante.
Ed infatti, in uno Stato democratico, anche coloro che non vogliono vaccinarsi hanno il diritto (fino ad un certo punto) di veder rispettate le loro "fisime"; per cui, se i novax proprio non accettano una soluzione così ovvia come il vaccino, perchè non farli contenti concedendo loro il ricorso a soluzioni alternative?
Almeno, finchè è possibile!

2)
In secondo luogo, poichè nel governo ci sono dei soggetti, i quali, piuttosto che pensare al bene comune, si preoccupano soprattutto di "accattare" anche i voti dei novax, una delibera parlamentare volta ad imporre un "obbligo" generalizzato di vaccinazione incontrerebbe senz'altro l'ostruzionismo di tali soggetti; per cui è comprensibile che il capo del governo "preferisca" evitare tale rischio, e le "lacerazioni politiche" che ne conseguirebbero.

3)
In terzo luogo non escluderei che il governo tema che, rendendo obbligatoria la vaccinazione alle ultime sacche di no-vax, costoro reagiscano in massa citando il governo per il risarcimento danni al primo malanno, anche minimo, che li dovesse incogliere dopo essere stati vaccinati; ed infatti, qualsiasi patologia capiti loro, i novax starnazzeranno come anatre isteriche che la causa è il vaccino a cui sono stati "obbligati" per legge.
Ed infatti (a parte quanto osserveremo in diritto più avanti) un conto è sottoporsi volontariamente al vaccino, assumendosene il rischio, ed un altro conto è esservi costretti.

***
Secondo me, quest'ultimo aspetto, più "giuridico" che "politico" (come i primi due), merita un esame un po' più approfondito; anche con riferimento alle ipotesi di "vaccinazione anticovid19" che sono già state rese obbligatorie per legge.
***
Ed infatti, ad esempio, con l'articolo 4 del decreto legge del 1 aprile 2021 n. 44, convertito dalla legge 28 maggio n. 76, il nostro legislatore ha giustamente previsto l'obbligo vaccinale per gli esercenti le professioni sanitarie e gli operatori di interesse sanitario; questo, all'ovvio fine di tutelare la salute pubblica e mantenere adeguate condizioni di sicurezza nell'erogazione delle prestazioni di cura ed assistenza.
Al riguardo, invero, secondo quanto ritenuto dalla Commissione Speciale del Consiglio di Stato, con il parere n. 2065 del 27.09.2017, la Costituzione "non riconosce un'incondizionata e assoluta libertà di non curarsi o di non essere sottoposti a trattamenti sanitari obbligatori, anche in relazione a terapie preventive quali sono i vaccini, per la semplice ragione che, soprattutto nelle patologie ad alta diffusività, una cura sbagliata o la decisione individuale di non curarsi può danneggiare la salute di molti altri essere umani e, in particolare, la salute dei più deboli."
Il che, vale in particolar modo per il personale sanitario; ma, in effetti, può valere anche per tutti gli altri cittadini.
***
Comunque, come prevedibile, recentemente sono state "innumerevoli" le richieste risarcitorie avanzate dai soggetti appartenenti al personale sanitario novax, che hanno riportato effetti avversi, anche minimi, a seguito della somministrazione obbligatoria di vaccini anti Covid-19; dalla diarrea al singhiozzo!
Figuriamoci se si rende la vaccinazione obbligatoria per tutti...apriti cielo!
***
Il che, appunto, potrebbe costituire una "remora" per il nostro governo.
***
Tuttavia, così come affermato in materia di vaccini dalla sentenza della Corte Costituzionale n. 307 del 1990 "...un trattamento sanitario può essere imposto solo nella previsione che esso non incida negativamente sullo stato di salute di colui che vi è assoggettato; salvo, ovviamente, che per quelle conseguenze, che, per la loro temporaneità e scarsa entità, appaiono normali di ogni intervento sanitario e, pertanto, tollerabili, quali ad esempio astenia, aumento della temperatura corporea, dolori alla parte del corpo oggetto di inoculazione del vaccino ecc."
***
Pertanto, se qualcuno facesse causa allo Stato per tale tipo di effetti collaterali secondari di un "vaccino obbligatorio" (o anche solo  "volontario"), non solo perderebbe sicuramente la causa, ma, con tutta probabilità, dovrebbe anche risarcire allo Stato le spese processuali; e, ciò, in base all'art. 91 c.p.c. , il quale sancisce il "principio generale di soccombenza", secondo cui il giudice condanna la parte che ha perso la causa al pagamento delle spese legali, che liquida in sentenza.
***
Diversamente, in base all'articolo 1 della legge 25.02.1992, n.210, "Chiunque abbia riportato, a causa di <<vaccinazioni obbligatorie per legge>>, o per ordinanza, di un'autorità sanitaria italiana, lesioni o infermità, dalle quali sia derivata una menomazione permanente dell'integrità psico-fisica, ha diritto ad un indennizzo da parte dello Stato".
Il che costituisce un principio legale assolutamente sacrosanto; semprechè, ovviamente, si riesca ad accertare il "nesso causale" tra la vaccinazione ed il gravissimo evento avverso!
***
Nei casi dubbi, deciderà il giudice in base alle perizie di parte pubblica e privata; e, nel caso in cui quest'ultima dovesse risultare soccombente, sarà tenuta a risarcire le spese processuali allo Stato solo in caso di "lite temeraria".
In tal caso, in base all'art.96 c.p.c.: "Se risulta che la parte soccombente ha agito o resistito in giudizio con mala fede o colpa grave, il giudice, su istanza dell'altra parte, la condanna, oltre che alle spese, al risarcimento dei danni, che liquida, anche di ufficio, nella sentenza."
Il che, ovviamente, vale sia per il cittadino, sia per lo Stato!
***
Sintetizzando, il legislatore ha previsto, a prescindere, da valutazioni negative sul grado di affidabilità scientifica delle vaccinazioni:
- un indennizzo da parte dello Stato in favore del soggetto che, a seguito di vaccinazione, abbia riportato delle lesioni o infermità permanenti;
- nessun indennizzo da parte dello Stato in favore del soggetto che, a seguito di vaccinazione, abbia riportato delle lesioni lievi, ovvero lesioni o infermità soltanto temporanee.
***
E qui sorge un piccolo "problemino ermeneutico".
Ed infatti, la legge "sembrerebbe" riconoscere il diritto all'indennizzo soltanto nell'ipotesi di "vaccinazione obbligatoria"; il che, quindi, potrebbe indurre lo Stato ad evitare, se appena possibile, tale scelta.
***
Però occorre considerare che la Corte Costituzionale, con la sentenza n. 27 del 26.02.1998, ha dichiarato l'illegittimità costituzionale dell'articolo 1 della legge 210/1992, sancendo che "...non è costituzionalmente lecito alla stregua degli articoli 2 e 32 della Costituzione, richiedere che il singolo esponga a rischio la propria salute per un interesse collettivo, senza che la collettività stessa sia disposta a condividere, come è possibile, il peso delle eventuali conseguenze negative; non vi è quindi ragione di differenziare, dal punto di vista del suddetto principio, il caso in cui il trattamento sanitario sia imposto per legge da quello in cui esso sia, in base ad una legge, promosso dalla pubblica autorità in vista della sua diffusione capillare nella società" (nello stesso senso vedi v.Corte Costituzionale 22.06.1990, n. 307 e 16.10.2000, n. 423).
***
A quanto mi risulta, tuttavia, l'articolo 1 della legge 210/1992 non è stato nè abrogato nè modificato dal legislatore; come, invece, avrebbe dovuto fare!
Ma, poichè, le sentenze della Corte Costituzionale hanno efficacia "prevalente", secondo me è "più" che plausibile ritenere che l'indennizzo previsto dalla predetta legge 16.10.1992 n.210, possa essere riconosciuto, secondo un'interpretazione costituzionalmente orientata, anche nel caso di vaccinazioni non obbligatorie, ma fortemente consigliate dallo Stato, come nel caso di quelle contro il covid19.
***
Se così fosse, quindi, il motivo n.3 da me congetturato, avrebbe ben scarsa consistenza giuridica; ed infatti, almeno per come la vedo io (e la Corte), se qualcuno subisce "davvero" un danno molto grave dalla vaccinazione, lo Stato dovrebbe risarcirlo comunque, anche in caso di una "vaccinazione volontaria".
***
Sinceramente, non ho idea di come i giudici di merito si siano pronunciati sinora, perchè non si tratta di una materia che seguo molto; e, comunque,  è ancora presto perchè si sia formata una giurisprudenza sui danni da vaccini anticovid.
Tuttavia non escluderei lo stesso che il governo tema "comunque" che, rendendo obbligatoria la vaccinazione anche per le ultime sacche di no-vax, costoro possano reagire in massa citando il governo per il risarcimento danni ad ogni minimo effetto collaterale subito;  e, questo, a prescindere che lo facciano a torto o a ragione, perchè, al riguardo, i novax non è che abbiano soverchio discernimento giuridico.
***
P.S.
Non mi sono soffermato sulla differenza tra "indennizzo" e "risarcimento danni", per non complicare troppo il discorso; comunque si tratta di due cose diverse, anche nel caso di eventi lesivi da vaccinazione.
Ed infatti:
- l'"indennizzo" ha una funzione riparatoria, ma non necessariamente proporzionale – in termini economici – al danno subìto;
- il "risarcimento", invece, ha lo scopo di riparare in misura effettiva un danno.
#3502
Ciao Sapa. :)
Sono pienamente d'accordo con te sul fatto che:
- sebbene, finchè la cosa è possibile,  sia ragionevole consentire ai no-vax metodi alternative al vaccino e che un'eventuale obbligo vaccinale genererebbe difficoltà all'attuale governo;
- tuttavia, se la situazione si facesse davvero seria, tali considerazioni  non potrebbero più esimere il governo dall'assumersi le sue responsabilità.
***
L'unico disaccordo tra noi due, è che (come avevo scritto) io penso che non siamo ancora giunti al punto di dover necessariamente sancire un obbligo generalizzato di vaccinazione; ed infatti, almeno per ora, sembra che la situazione stia complessivamente migliorando.
Però, come è ovvio, mi potrei anche sbagliare!
***
Tutto il resto di quello che hai scritto lo condivido in pieno.
***
Tuttavia, riflettendo sulla questione, mi è venuto in mente che potrebbe esserci un "terzo motivo" per il quale il nostro governo (e i governi di quasi tutto il resto del mondo) esitano a rendere obbligatoria la vaccinazione contro il covid19.
***
Però, poichè è una cosa che mi è venuta in mente soltanto stamattina:
- voglio rifletterci un attimo prima di scrivere una scemenza;
- voglio verificare se si tratta di un sospetto che è venuto in mente anche a qualcun altro, prima che a me (come mi sembra molto probabile).
***
In ogni caso, al riguardo, semmai aprirò un topic a parte, perchè altrimenti sarei io ad andare fuori tema!
***
Un saluto! :)
***
#3503
Citazione di: bobmax il 14 Settembre 2021, 08:23:52 AM
È in atto un crisi generalizzata di autorevolezza.
Questa mancanza è grave soprattutto perché diventa per i tanti, con idee già non particolarmente chiare, un liberi tutti!

L'attuale estrema facilità di comunicazione, con la complicità di un giornalismo mediocre capace solo di fare da grancassa alle notizie più stupide e per questo più attraenti per chi ha ormai perso la bussola... completa il quadro di questa situazione. Che potrebbe essere l'anticipazione di una tempesta perfetta per la democrazia.

Difatti la democrazia, anche se può apparire paradossale, non è fondata semplicemente sul potere esercitato dal popolo.

Perché è pure indispensabile una delega. Che non è dovuta solo per necessità gestionali, ma è invece sostanziale. In quanto il delegato mi rappresenta, ma pure è colui che considero più adatto al ruolo, anche di me stesso!

Ed è l'autorevolezza che me lo fa scegliere.
Se questa manca, allora il delegato in realtà non mi rappresenta. È solo forse il meno peggio. Un peggio che non può nel tempo che  peggiorare...

Così ognuno si sente in diritto di esprimere pubblicamente le più grandi assurdità.
E non vi è nessuno che sia, che si senta, abbastanza autorevole da intervenire, anche duramente, per reprimere questi vaneggiamenti.
Perché noblesse oblige, ma se non vi è noblesse...

Barbero è però a mio avviso un caso a parte.
Perché la sua posizione deriva appunto dalla denuncia di questa mancanza di autorevolezza della politica.
Un denuncia fatta con modalità infelici magari... ma Barbero è un puro di cuore.
Comprendo perfettamente il tuo discorso, che trovo pienamente condivisibile!
Come vedi, io, nel mio piccolo, cerco di intervenire come posso; ma la mia "autorevolezza", qui e altrove, è così insignificante (per non dire "nulla") che miei interventi contano meno di niente.
:'(
Tuttavia, di fronte a certe deprecabili prese di posizione intellettuali, non posso esimermi dal farlo; se non altro per rispetto di me stesso.
;)
#3504
Ciao Alexander :)
Anche a me è capitato di fare il "conduttore" di gruppi di discussione; ed è sempre stata mia cura  di precludere in modo drastico, ogni possibilità di "svicolare" in sede di replica.
Ma, questo, non per pignolesco tuziorismo, bensì solo per evitare  il troppo frequente ricorso che molte persone fanno allo "sleale" espediente dialettico denominato "sviamento"; ben descritto da Schopenauer nel capitolo 18 del suo ammirevole trattatello sui "trucchi dialettici".
***
Ad esempio:
a)
Se io affermassi che la maggior parte dei Paesi democratici impone spesso ai propri cittadini obblighi generalizzati di vaccinazione, mi si potrebbe giustamente  replicare che questo vale, sì, per molti tipi di vaccini, ma "non ancora" per quello contro il covid19; ed infatti, sebbene molti Paesi ci stiano pensando, per ora soltanto l'Indonesia, il Tagikistan e il Turkmenistan hanno imposto l'obbligo generalizzato di vaccinazione contro il covid19 per tutta la loro popolazione.
Questa sarebbe senz'altro una replica "pertinente" riguardo alla mia affermazione.
b)
Se, invece, io affermassi che l'art.32 della nostra Costituzione consente allo Stato di imporre l'obbligo generalizzato di vaccinazione per tutti i cittadini italiani, qualora mi si replicasse che, per ora solo l'Indonesia, il Tagikistan e il Turkmenistan hanno imposto l'obbligo generalizzato di vaccinazione per tutta la loro popolazione, questo costituirebbe soltanto un astuto "sviamento" del discorso; ed infatti, per contestare la mia affermazione, bisognerebbe fornire argomentazioni atte a dimostrare che l'art.32 della nostra Costituzione non consente affatto allo Stato di imporre l'obbligo generalizzato di vaccinazione, e non che solo l'Indonesia, il Tagikistan e il Turkmenistan, finora hanno imposto l'obbligo generalizzato di vaccinazione, perchè questa non è affatto una argomentazione idonea a confutare la mia.
Si tratterebbe, quindi, di una replica assolutamente "non pertinente" riguardo alla mia affermazione.
***
Non so se sono riuscito a rendere l'idea!
;)
***
Se si vuole "svicolare" dal tema trattato, si può benissimo farlo aprendo un'altro "topic"; ma non "fingendo" di aver replicato ad una determinata affermazione, opponendole un'altra affermazione (magari giustissima), ma che, però, come usa dire Di Pietro, col tema trattato "non c'azzecca niente!".
***
La semplice "vicinanza concettuale" al tema, infatti, non ha niente a che vedere con la "pertinenza tematica".
Ad  esempio:
- non c'è dubbio che sia il manifesto dei professori sia la "marcia indietro" di Bojo , hanno a che vedere concettualmente con il "green pass";
- però si tratta di due tematiche completamente diverse, per cui, cercare di mescolarle, ha l'unico effetto di "buttarla in caciara".
***
Un saluto! :)
***
P.S.
Quanto al fatto che, regolandomi in questo modo, alla prossima riunione (o topic), rischio di  trovarmi "con metà gente", è esattamente quello che spero; ed infatti, della gente che "glissa" o che "svia il discorso", ne faccio volentieri a meno.
Non sono certo in cerca di "follower", giacchè, per fortuna: "Satis mihi pauci, satis unus, satis nullus!"
;)
#3505
Ciao Sapa. :)
A mio parere, tu non sei affatto andato Off Topic!
Ed infatti, a parte quello che ha personalmente dichiarato Barbero per conto suo, anche nel "manifesto" in commento, viene invocata la "piena assunzione di responsabilità da parte del decisore politico"; con ciò, appunto, rilevando, una sorta di "ipocrisia della politica e dei governanti", che, invece di imporre l'obbligo della vaccinazione per legge, preferiscono imporlo in modo indiretto.
Io, infatti, io avevo trattato l'aspetto della specifica questione nei punti 5,6, 7 e 8; per cui il tuo intervento, almeno secondo me, è assolutamente IN TOPIC.
;)
***
Ciò premesso, considerato che ai sensi e per gli effetti dell'art.32 della Costituzione, il governo potrebbe senz'altro stabilire un "obbligo" di vaccinazione generalizzato, secondo me si capisce "benissimo" perchè tali prerogative non sono state esercitate (almeno finora).
I motivi, almeno a mio parere, sono sostanzialmente due:
a)
Innanzittutto, imporre un "obbligo" generalizzato di vaccinazione, senza concedere ai cittadini alternative di sorta (tampone, lezioni-esami a distanza, "smart working"  ecc.), secondo me costituisce una soluzione estrema, da adottare solo nel caso in cui il contagio esploda di nuovo in modo allarmante.
Non ci vedo assolutamente niente di "ipocrita" in tutto questo!
Ed infatti, in uno Stato democratico, anche gli imbecilli che non vogliono vaccinarsi hanno il diritto (fino ad un certo punto) di veder rispettate le loro "fisime"; per cui, se proprio non accettano una soluzione così ovvia come il vaccino, perchè non farli contenti concedendo loro il ricorso a soluzioni alternative?
Almeno, finchè è possibile!
::)
b)
In secondo luogo, poichè nel governo ci sono dei soggetti, i quali, piuttosto che pensare al bene comune, si preoccupano soprattutto di "accattare" anche i voti degli imbecilli, una delibera parlamentare volta ad imporre un "obbligo" generalizzato di vaccinazione incontrerebbe senz'altro l'ostruzionismo di tali soggetti; per cui è comprensibile che il capo del governo "preferisca" evitare tale rischio, e le "lacerazioni politiche" che ne conseguirebbero.
***
A parte questo, la risposta alla tua specifica osservazione (che non è affatto "off topic") la trovi anche nei punti 5,6, 7 e 8 del mio intervento iniziale
***
Per il resto, non sono affatto d'accordo con te sul fatto che i 150 e più firmatari del manifesto "facciano parte di quella nutrita schiera di cittadini (alla quale appartengo anch'io, Eutidemo), che ne ha le scatole piene della contrapposizione pro-vax/no-vax, ritenendo che alimentare un tale scontro, da una parte e dall'altra, sia del tutto controproducente".
Anzi, secondo me, è l'esatto "contrario"!
Ed infatti, i 150 e più firmatari del manifesto, a mio parere, fanno chiaramente parte di quella altrettanto nutrita schiera di cittadini che, invece, "soffiano sul fuoco", rimarcando la contrapposizione pro-pass/no-pass, e alimentando ancor più lo scontro; ed infatti, quando leggo certe "castronerie", soprattutto se firmate (almeno in parte) da illustri "professori", mi si rivolta lo stomaco.
Per cui, ovviamente, non posso astenermi dal rispondere alla "provocazione", sbugiardando, una per una, tutte le loro pretestuose "corbellerie".
***
Smetterò di dare calci in bocca, quando smetteranno di darli a me; non vedo proprio l'ora che finisca questa storia!
:'(
***
Un saluto! :)
***
#3506
Ciao Alexander. :)
Mi dispiace molto di averti dato questa impressione, ma non è assolutamente nelle mie intenzioni "chiudere autoritariamente la bocca all'interlocutore"; a meno che non salti "di palo in frasca", scantonando per la tangente, e andando Off Topic (ad esempio, Bojo non c'entrava assolutamente "niente" con le mie specifiche considerazioni sul "manifesto dei professori").
Questa, effettivamente, è una cosa che non tollero, perchè lo trovo un modo "disdicevole" per "buttarla in caciara", ed eludere, così, il tema specifico del TOPIC..
Un saluto! :)
P.S.
Comunque, anche se lo volessi (e non lo voglio certo), non potrei certo chiudere la bocca a nessuno in questo libero FORUM.
#3507
Citazione di: Alexander il 13 Settembre 2021, 14:53:49 PM
Buongiorno a tutti


E' di ieri la notizia che il green pass non entrerà in vigore in GB, nemmeno nelle discoteche e nei grandi raduni. Lo ha annunciato il ministro della sanità, definendolo una misura non necessaria, visto che si è raggiunto circa l'80 % di vaccinati over 16  (più o meno come l'Italia). L'uso del Gp era fortemente osteggiato dalle forze politiche inglesi, anche nello stessa maggioranza. Non capisco la posizione dell'Italia e le retorica casalinga (GP addirittura strumento di libertà.In altri paesi non la pensano certo allo stesso modo).Sono favorevole alla vaccinazione, ma non al GP. Bisogna convincere non costringere. Per convincere ci sarebbe voluta più trasparenza e meno provvedimenti contraddittori che hanno instillato dubbi in molte persone, me compreso.

A parte il fatto che fare il contrario di quello che decide  quell'imbecille di Boris Johnson, lo trovo estremamente rassicurante, il tuo confronto non regge per niente; ed infatti,  in Gran Bretagna, a differenza che in Italia,  oltre l′81% dell'intera popolazione è già immunizzata con 2 dosi e il 90% con una.
In ogni caso il tuo commento è OFF TOPIC, perchè non ha niente a che vedere col manifesto dei 150 (o dei 500).

#3508
Citazione di: anthonyi il 13 Settembre 2021, 13:40:13 PM
Ciao eutidemo, in realtà contano abbastanza poco il numero dei firmatari, perché quella che pesa è l'unica firma che da sola vale per mille, cioè quella di Barbero.
La sua partecipazione mi ha sorpreso.
Barbero ha partecipato spesso a celebrazioni e conferenze in memoria della nostra liberazione dal nazifascismo, e vederlo fare un endorsement ad un movimento fatto di persone che confondono dolosamente il green pass con la stella di Davide mi ha profondamente deluso.
Barbero quando parla di storia e politica contemporanea, a volte prende delle solenni cantonate; ma questo non lede la sua specifica competenza di medioevalista, e la sua abilità di divulgatore televisivo di tale periodo (spesso l'ho seguito)!
Quanto a competenza giuridica, però, ne sa molto di più il mio barbiere!
;D
#3509
Al riguardo, occorre innanzitutto precisare che non si tratta affatto del "manifesto" di "oltre 150 Docenti universitari contro il green pass", così come "bufalato" in giro sui "media-(calzetta)"; ed infatti, nell'elenco, ci sono anche numerosi soggetti che non lo sono affatto.
A parte questo, l'appello in questione, è di uno "spessore" culturale e giuridico, da far "tremare le vene e i polsi" a chiunque abbia un "minimo" di competenza in materia.
In questo topic cercherò di spiegare perchè.

L'ELENCO DEI SOTTOSCRITTORI DELL'APPELLO
Innanzitutto, l'unico elenco che io sono riuscito a rintracciare  su INTERNET, e stato evidentemente riportato in modo erroneo, in quanto vengono numerati 888 nominativi, ma ripetendo più volte sempre e soltanto gli stessi 45 cognomi.
https://nogreenpassdocenti.wordpress.com/s/
***
In ogni caso, nei nominativi in questione, trovo anche dei semplici "dottorandi" e "dottorati", nonchè dei "docenti di chitarra", e, più genericamente, anche di "canto"; materia, questa, che non mi sembra affatto costituisca materia universitaria (ed infatti, nell'elenco appaiono molti membri di "conservatori musicali" provinciali, come quello di Monopoli).
Tra le Università, ne appaiono alcune davvero singolari, come, ad esempio, l'"Université de Bretagne Occidentale" (quella "Orientale", invece, non appare nell'elenco), la "Queen's University of Belfast", l'"Università Enna Kore", ed altre ancora mai sentite nominare; sebbene io non dubiti minimamente che si tratti di Università tutte degne del massimo rispetto.
Quanto alle materie universitarie (e non), alcune mi hanno particolarmente colpito; come, ad esempio, la "Fisiologia Vegetale"; ma non dubito minimamente che si tratti di materie tutte degne del massimo rispetto.
Se qualcuno trovasse l'elenco completo, sarebbe interessante effettuare una statistica più accurata dei firmatari; i quali, secondo me, se solo dalla A alla B sono 45, dalla A alla Z saranno senz'altro molti più di 150 (a occhio, direi circa 500).

CONTENUTO DELL'APPELLO
Al riguardo osservo:
1)
Il punto topico dell'appello, è costituito dal seguente:
<<Tutti noi reputiamo ingiusta e illegittima la discriminazione introdotta ai danni di una minoranza, in quanto in contrasto con i dettami della Costituzione: art. 32: "Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana">>
Al riguardo, si può senz'altro ritenere "ingiusta" una determinata "legge" e le presunte "discriminazioni" da essa derivanti (ci mancherebbe altro); però, se non altro sotto il profilo lessicale, oltre che logico e giuridico, è ovvio che una "legge", e le sue prescrizioni, non possono essere certo definite "illegittime" ("per la contradizion che nol consente!").
Sarebbe come dire che una cosa "visibile", è, nello stesso tempo, "invisibile".
Semmai si può sostenere che una legge è "incostituzionale" (ovvero "costituzionalmente illegittima"), come, in effetti, intendeva evidentemente dire il redattore dell'appello.

2)
Al riguardo, però, si fa comunque confusione tra:
- il concetto di "obbligo" vaccinale generalizzato, che per ora non esiste;
- il concetto di "onere" del "green pass", che serve soltanto per accedere in determinate aree o per fruire di determinati servizi.
Si tratta di due cose diverse!

3)
Dire, cioè, che il "green pass", estende, di fatto, l'obbligo di vaccinazione "in forma surrettizia" per accedere anche ai diritti fondamentali allo studio e al lavoro, senza che vi sia la piena assunzione di responsabilità da parte del decisore politico, secondo me, costituisce una affermazione parzialmente vera, ma profondamente "stupida"; e, in un certo senso, anche "tafazzista".
Ed infatti, in questo modo, è come se il redattore avesse scritto:
<<Poichè il "green pass", estende, di fatto, l'obbligo di vaccinazione "in forma surrettizia" per accedere ai diritti fondamentali allo studio, io preferisco rinunciare alla facoltà di rifiutare il vaccino (per quanti inconvenienti tale rinuncia mi possa comportare), e preferisco  essere obbligato a vaccinarmi in ogni caso, senza avere più la benchè minima facoltà di scelta!>>
Fantastica "autorete"!
:D

4)
Tra l'altro, sostenere che il "green pass": <<...viola quei diritti di studio e formazione che sono garantiti dalla Costituzione e rappresenta un pericoloso precedente>>, è assolutamente "falso".
Ed infatti l'"onere" del "green pass" non è affatto necessario per «sostenere gli esami e seguire le lezioni», come erroneamente dice l'appello, ma solo per tali attività "in presenza"; ed infatti, come è ovvio, il "green pass" non è affatto obbligatorio per seguire le lezioni a distanza o per sostenere gli esami da remoto.
Per cui la mancanza di "green pass" non preclude affatto il "diritto allo studio", e, cioè di «sostenere gli esami e seguire le lezioni»; ne modula soltanto la fruizione in modo diverso.

5)
Quanto alla eventuale "piena assunzione di responsabilità da parte del decisore politico", nel trasformare un "onere" in un "obbligo", non c'è alcun dubbio che il legislatore, ai sensi e per gli effetti dell'art.32 della Costituzione, potrebbe senz'altro sancire un "obbligo" di vaccinazione generalizzato, oppure per singole categorie (ad esempio, professori e studenti universitari), sostituendolo all'attuale semplice onere "onere".
Vai a capire perchè mai i firmatari del "manifesto" preferiscano il primo (obbligo) al secondo (onere); cioè, almeno secondo il loro distorto punto di vista, il "male maggiore" al "male minore"!
BOH...contenti loro!

6)
O forse pensano che l'obbligo vaccinale non potrebbe mai essere imposto per legge?
Non è affatto così!
Ed invero, più volte la Corte Costituzionale ha sancito che lo Stato, ai sensi dell'art.32 della Costituzione, può senz'altro sancire un "obbligo" di vaccinazione generalizzato, oppure per singole categorie, così argomentando : "La profilassi per la prevenzione della diffusione delle malattie infettive richiede necessariamente l'adozione di misure omogenee su tutto il territorio nazionale. Secondo i documenti delle istituzioni sanitarie nazionali e internazionali, l'obiettivo da perseguire in questi ambiti è la cosiddetta "immunità di gregge", la quale richiede una copertura vaccinale a tappeto in una determinata comunità, al fine di eliminare la malattia e di proteggere coloro che, per specifiche condizioni di salute, non possono sottoporsi al trattamento preventivo." (Sentenza N. 5 dell'anno e numerose altre).
La Sentenza   n. 307 del 1990, peraltro, ha chiarito (a beneficio degli "imbecilli egoisti"), che una legge che impone un trattamento vaccinale obbligatorio:
- non solo è compatibile con l'art. 32 della Costituzione in quanto il trattamento è diretto a preservare lo stato di salute di chi vi è assoggettato;
- ma anche perchè è diretto a preservare lo stato di "salute degli altri".

7)
Per cui, secondo la più elementare logica:
- se è costituzionalmente lecito imporre un "obbligo diretto" di vaccinazione generalizzato, oppure per singole categorie (cosa assolutamente "indubbia");
- ne deriva che è anche costituzionalmente lecito imporre un "obbligo indiretto" di vaccinazione generalizzato, oppure per singole categorie, per il tramite del mezzo "surrettizio" del "green pass".
Sempre a voler considerare il "green pass" solo sotto tale aspetto; il che è comunque molto discutibile.

8 )
Ed infatti, può ottenere la certificazione verde anche chi:
- è risultato negativo a un tampone molecolare o rapido nelle 48 ore precedenti;
- è guarito dal Covid nei sei mesi precedenti.

9)
Quanto al fatto che l'art.32 della Costituzione sancisce, giustamente, che "la legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana", richiamare tale disposizione con riferimento al "green pass" (o anche all'obbligo vaccinale), dimostra inequivocabilmente che chi ha materialmente redatto il manifesto (e chi l'ha sottoscritto) non solo è completamente digiuno di diritto, ma è anche privo del più elementare "senso delle proporzioni".
Ed infatti, storicamente, almeno a quanto mi risulta, nessun giudice è mai stato così "imbecille" da sollevare una "eccezione di non manifesta incostituzionalità" di qualcuno degli innumerevoli vaccini praticati negli ultimi cento anni, in quanto "lesivi dei limiti imposti dal rispetto della persona umana".

10)
Quanto alla presunta "ingiusta e illegittima discriminazione" tra chi ha il "green pass" e chi non ce l'ha, secondo me, ribaltando il ragionamento dei "professori", ci sarebbe davvero una "discriminazione" nel caso in cui si concedessero le stesse identiche facoltà, a chi si è vaccinato ed ha quindi ottenuto il "green pass", e chi, invece, non si è vaccinato ed non ha quindi ottenuto il "green pass".
Ed infatti, in base all'art.3 della nostra Costituzione:
- non solo è incostituzionale trattare casi uguali in modo diverso;
- ma è anche incostituzionale trattare casi diversi in modo uguale.
Ed infatti sarebbe incostituzionale, ad esempio, consentire di esercitare la professione di avvocato, sia ha chi ha l'abilitazione, sia a chi non ce l'ha.
Fuor di metafora:
a)
Correndo il "terribile rischio" di vedermi spuntare tra dieci anni una coda di somaro o le ali da pipistrello (come sostengono alcuni novax), io mi sono vaccinato facendo le apposite file e trafile; e, quindi, mi sono guadagnato il diritto di esercitare le facoltà concesse "green pass".
b)
Tizio, invece, per ora lecitamente, non ha voluto correre tale  "terribile rischio"; e, quindi non sarebbe nè equo nè giusto che lui volesse avere nel contempo "la botte piena e la moglie ubriaca", pretendendo di poter esercitare le stesse facoltà che il "green pass" concede a me.
Questo sì che sarebbe "discriminatorio"!
Come dicevano i romani antichi: "Ubi commoda ibi incommoda!"

11)
Circa quanto stabilito dal Regolamento UE 953/2021, richiamato nel "Manifesto", il quale chiarisce che "è necessario evitare la discriminazione diretta o indiretta di persone che non sono state vaccinate", faccio notare agli esimi professori (o sedicenti tali), che la Commissione UE non si è mai neanche lontanamente sognata di fare all'Italia un appunto sul "green pass".
Il quale, peraltro, con diverse modalità, esiste in quasi tutti gli altri Paese Europei, senza che la Commissione UE abbia mai avuto nulla da eccepire al riguardo!
A parte questo:
a)
Il sopracitato passo richiamato nel "Manifesto", non proviene affatto da un "articolo" del regolamento europeo, bensì soltanto da un mero "considerando" (il numero 36) che non ha minimamente effetti giuridici vincolanti; per chi non lo sapesse -come, appunto, il redattore del "manifesto"- con la locuzione "considerando" si intende ciascuna delle premesse che precedono la parte dispositiva di una legge, e che, quindi, di per sè, non hanno alcun valore dispositivo.
b)
Inoltre, il regolamento si occupa di libertà di circolazione dei cittadini europei: per cui, un'eventuale non discriminazione dei non vaccinati andrebbe considerata limitatamente a questo ambito, e non certo per quanto concerne l'accesso alle Università dei singoli Stati.
c)
Peraltro, anche nell'ambito della "libertà di circolazione", la "non discriminazione" a cui accenna il "considerando" n. 36,  riguarda il  "green pass europeo", e non quelli "nazionali".
d)
Ed infatti, in presenza di motivi di salute pubblica, secondo il regolamento europeo gli Stati membri dell'Ue possono comunque imporre con norme nazionali ulteriori e più stringenti restrizioni alla libertà di circolazione, anche per chi fosse dotato di "green pass europeo"
***
Ci sarebbero anche altre numerose corbellerie contenute nel manifesto in questione, ma se le enumerassi tutte, questo post non finirebbe più!

***
Non accetterò nessuna replica non attinente in modo specifico e circostanziato agli 11 passi elencati, ovvero che, seppure ad essa attinenti, risultino comunque O.T.
***
Grazie! :)
***
#3510
Scienza e Tecnologia / Cultura Vs Biologia
13 Settembre 2021, 05:03:00 AM
Citazione di: iano il 12 Settembre 2021, 15:59:05 PM
@Eutidemo.
I meccanismi con cui si modifica il codice genetico sono ben lunghi e non possono configurarsi quindi certamente come una risposta immediata i mutamenti ambientali. Per quello esiste la cultura, ma tutto sommato bisogna riconoscere alla cultura , pur nel suo mutare , più agevole a prima vista, parimenti una inerzia che ci sorprende. Resiste tendenzialmente al  cambiamento anche quando tutto sembra remarle ormai contro fino a presentarsi ai nostri occhi del tutto obsoleta ed anacronistica. Quindi si può dire che i due fattori evolutivi presentano comunque un nocciolo duro in comune.
La differenza di fondo è che mentre i tempi evolutivi "naturali" ( diciamo così per intenderci) restano sostanzialmente immutati, quelli culturali mutano .
La scienza stessa , "nel suo piccolo" , procede coi piedi di piombo, così che quando qualcosa diventa di pubblico dominio, apparendo ai più come novità assoluta, è in effetti questione già' digerita e ridigerita dagli addetti ai lavori, per cui attribuire una paternità alle nuove idee diventa questione da bar sport.
Si può dire certamente con orgoglio "io c'ero alle qualificazioni" , come fai tu, e prendere atto che adesso, a distanza siamo arrivati anche noi a farti compagnia e gustarci la finale..😊
Indubbiamente anche la "cultura" non muta da un giorno all'altro, e mai tutta insieme; lo fa "a spezzoni" (divorzio, aborto, gay, eutanasia ecc.).
Però la "cultura"  cambia in modo estremamente più rapido della "natura" (circa cento o duecento volte più rapidamente); influendo sul codice genetico, come nel caso del latte, in casi estremamente rari (circa uno su cento).
L'evoluzione culturale, peraltro, avviene più o meno rapidamente a seconda dei tempi storici; e, spesso, "a sighiozzo".
Non mancano neanche rigurgiti di vecchie culture, che sembravano ormai superate dalla storia, ma che, ogni tanto, rigurgitano fuori; come la melma dalle fogne intasate!
:)