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Messaggi - InVerno

#3496
La discussione in senso ampio è pure interessante, ma il punto della specifica vicenda non riguarda una conflittualità tra morale e giurisprudenza. La procura indaga se Lucano abbia davvero speso i soldi raccolti per il "progetto Riace" o li abbia spesi in clientele e\o altri interessi personali. Presupporre che Lucano si sia mosso eticamente e che in qualche modo abbia infranto la legge non porta da nessuna parte in questa vicenda, la procura ipotizza reati che minano alle fondamenta la narrazione del progetto Riace, mentre chi vuole portare la discussione su un altro piano da per scontato la buona fede di Lucano. Posto che per quanto ho sentito e per quanto vale la mia opinione tendo a essere dalla parte di Lucano, capite bene che se domani la procura tira fuori un bonifico di Lucano ad un suo familiare, questo presunto tema etico si smonta come un castello di carte.
#3497
Attualità / Re:Coraggio o temerarietà?
07 Ottobre 2018, 19:57:06 PM
Citazione di: anthonyi il 07 Ottobre 2018, 18:24:34 PM
Citazione di: Sariputra il 07 Ottobre 2018, 17:23:45 PM


@Anthony
Sì, infatti. Non me la prendo con gli algoritmi. caso mai con gli uomini che li hanno progettati e che spesso valutano solo i parametri meramente numerici e non le effettive politiche sottostanti. E' difficile 'contenere' qualcosa di vivo e dinamico come una società all'interno di rigidi parametri numerici, secondo me. L'imprevedibilità è dietro l'angolo e le cantonate che questi sistemi prendono sistematicamente tendono a confermarlo...

Sari, in realtà questo non è vero, oggi nei modelloni mettono tutto, anche la simpatia che i politici riscuotono, naturalmente numericamente valutata. L'obiettivo dei metodi quantitativi è proprio questo, trasformare la società in variabili numeriche, calcolare anche l'imprevedibile, che è semplicemente probabile. E' vero non sempre ci si riesce e nella memoria rimangono solo le volte in cui i dati hanno fallito di più, ma si tratta di eventi puntuali in mezzo a tutte quelle volte in cui le previsioni hanno azzeccato.
Veramente l'ex governatore della banca centrale d'Inghilterra ha persino scritto un libro per riprendere il concetto di incertezza radicale:
In un mondo di incertezza radicale non vi è modo di indentificare le probabilità degli eventi futuri né un sistema di equazioni che descriva il tentativo degli individui di far fronte a quell'incertezza, senza tenere necessariamente comportamenti ottimizzanti. ... In quest'ultimo caso la relazione economica tra moneta, reddito, risparmio e tassi  d'interesse è imprevedibile, pur essendo il frutto dei tentativi di individui razionali di destreggiarsi in un contesto incerto"
E non penso che si tratti di eventi puntuali, la mole di libri sul tema "domanda e offerta non si sono incontrate nonostante i modelli" potrebbe riempire la stiva di una petroliera, o almeno questa è la sensazione che si ha quando si va a cercare qualcosa di specifico. E' solo una comodità quella di riassumere la questione con la crisi del 2008, un esperto del settore ha anedottica sufficiente per creare un genere letterario, come infatti è successo.
#3498
Attualità / Re:Coraggio o temerarietà?
07 Ottobre 2018, 15:03:25 PM
Citazione di: paul11 il 07 Ottobre 2018, 14:36:02 PMMa ribadisco, sotto le manovre dell'Europa della BCE, FMI, ecc. ci stanno multinazionali e poteri finanziari che si comprano le isolette greche turistiche, che si comprano il loro manufatturiero
Sicuro? Metà dei porti sono andati ai Cinesi che non hanno niente a che fare con la BCE o la FMI, semplicemente avevano un forte interesse geopolitico nel completare la loro via della seta per inondarci di plasticaglie a basso prezzo. Ovviamente questo non è nell'interesse di nessuno in europa..o forse si ?
#3499
Attualità / Re:Coraggio o temerarietà?
07 Ottobre 2018, 14:10:44 PM
@ Cvc non penso che qualcuno guadagni dai default, ma dalla povertà si eccome. Non è un mistero che i creditori Eu si siano arricchiti dalle situazioni dei PIGS, in primis la Germania con la Grecia. Tutto sta nel rispettare quel principio che lo strozzino conosce benissimo: la pecora va tosata, non uccisa. Una persona sana di mente si chiederebbe come possa funzionare una federazione di strozzini, e per quanto tempo... l'€uropa vuole dare risposta a questo quesito antropologico ed essenziale.
#3500
Attualità / Re:Creazione di lavoro
06 Ottobre 2018, 21:16:14 PM
Il mercato in alcuni casi, lo stato in altri .. però solo se mal gestiti..forse quello che è sicuro che lo distrugga in ogni caso è la tecnologia, sia nelle sue forme sociali (globalizzazione)sia nelle sue forme tecniche (meccanizzazione). Io comunque mi preoccuperei di più di un altro assunto, ovvero che la ricchezza degli imprenditori poi "percoli" verso i poveri, la famosa piramide di bicchieri, un assunto strettamente imparentato e lungi dall'essere dimostrato.
#3501
Attualità / Re:Coraggio o temerarietà?
06 Ottobre 2018, 17:14:11 PM
Citazione di: Jacopus il 06 Ottobre 2018, 15:22:59 PM
Il debito pubblico non va considerato in termini assoluti ma in termini percentuali rispetto al PIL perché è il potenziale del Pil a garantire il pagamento degli interessi.(Francia 98, Germania 64, Italia 138). Proprio per questo assume ancora più importanza l'incremento del Pil nelle proiezioni degli anni a venire.
In questo senso la posizione suicida la sta perseguendo con estrema lucidità  questo governo e gran parte degli italiani. Il blocco dell'arrivo dei migranti sta infatti aggravando il bilancio della popolazione in ITALIA, notoriamente uno dei paesi meno fecondi del mondo. Secondo una previsione letta qualche giorno fa saremo  il 17 % in meno nel 2050. Già nel 2017 siamo diminuiti complessivamente di 100.000 unità. Caso unico e gravissimo fra gli stati più importanti d'Europa.
Anche queste proiezioni demografiche incidono sulla probabilità di ripagare il debito pubblico e  di conseguenza sullo spread. Non viviamo su una bolla e la buona reputazione finanziaria si riconquista dopo anni di buon comportamento o mai, come sa ogni fallito finanziario.
Secondo i dati Eurostat il debito Italiano sul lungo periodo è uno dei più solidi, mentre ci sono nazioni che stanno letteralmente banchettando in questo momento, tra cui spicca il Lussemburgo di Junker, che non pago di fungere da paradiso fiscale inter nos se continuasse a spendere quanto spende attualmente arriverebbe al 1.000% (gli zeri sono corretti) nel giro di qualche decade. Sicuramente cambieranno rotta prima di quel punto, ma se dobbiamo tenere in considerazione gli anni a venire..Lo stesso sistema pensionistico non è in una situazione cosi grave come spesso viene dipinto.. Ci sono diverse analisi e proiezioni disponibili, non sempre concordanti, di sicuro però c'è una preferenza maniacale per le peggiori, e questa non è una scienza esatta, questo è il ciampismo, l'idea che solo in un ottica coloniale l'Italia possa salvarsi e che abbisogni di una mano esterna a comandare le leve. Anche io non sono contento di come vanno le cose, ma finchè il rischio (E il debito) non sarà condiviso, a rigor di logica le altre nazioni sono e rimangono delle nostre concorrenti, perciò io per quanto possa credere nella filantropia di tedeschi e francesi, preferirei che le mani se le tenessero in tasca. Se l'Europa non completa la sua architettura alla svelta, dall'unione fiscale alle elezioni dirette dei vertici, a un parlameno che non sia un organo consultivo etc etc, le cose scapperanno di mano e ci stanno già scappando, come qualsiasi normodotato avrebbe predetto facilmente ventanni fa, e come da sempre gli USA e i vari premi nobel ci dicono. E' il momento dell'aut aut, o si fa l'Europa con la E maiuscola o questo accrocchio è destinato a finire in mano alle destre, perchè non possono esistere nazioni senza il nazionalismo, e l'idea di tenerlo a bada con sanzioni e tirate d'orecchie passerà alla storia come il più goffo oltraggio all'intelligenza.
#3502
Attualità / Re:Coraggio o temerarietà?
06 Ottobre 2018, 14:42:50 PM
Citazione di: paul11 il 06 Ottobre 2018, 00:49:05 AMQuello che non capisco dell'attuale periodo italiano è la voglia di "suicidarsi".Se qualcuno comincia a dare qualcosa al popolo, si alza il coro della penitenza debitoria,siamo davvero i più fessi in Europa.
Sono il primo a dichiarare che in Italia vi sono problemi strutturali da decenni,qualcuno da secoli, come la questione meridionale,
ma se si confrontano i dati economici degli Stati europei, i dati ufficiali che sono macroeconomici ovviamente e quindi non tengono conto dei dilemmi sulla produzione e distribuzione della ricchezza,evasione fiscale, lavoro nero, corruzione, ecc. che sono un problema importante italiano,si vede che la Francia non sta meglio di noi, ma fa quello che vuole ,nel silenzio totale persino in Italia.
Beh è ancora più sorprendente che nessuno riesca a conciliare l'esistenza di problemi interni con quella di problemi europei, evidentemente sono presenti entrambi, ma nella narrativa polarizzata non c'è spazio per un assunto complessivo, o è colpa dell'europa o è colpa della corruzione, e se è una non è l'altra. Pare che i nostri politici abbiano il cervello troppo piccolo per contenere entrambe le ipotesi e lavorarci su..oppure è un problema di come è strutturato il dibattito politico..
La Francia come dice Antony ha un ottimo rating, i problemi sono altri due. Nessuno da un rating alle agenzie di rating - perchè dovremmo fidarci di istituti che consideravano LehmanBro una botte di ferro? E secondo punto, la Francia si appresta ad affidarsi alla Lepen dopo che le petit-Attalì (Macron) ha fatto la stessa identica figura di Renzi. Ma sopratutto, tutto questo era davvero cosi imprevedibile? Comincio a capire i complottisti, la banalità del male a volte davvero non lascia altra speranza che immaginare un complotto, perchè ammettere di essere cosi stupidi da essere arrivati a questo punto non ci lascia speranze per un futuro migliore.
#3503
Attualità / Re:Coraggio o temerarietà?
04 Ottobre 2018, 21:49:16 PM
Citazione di: everlost il 04 Ottobre 2018, 18:54:51 PMQuesto governo secondo me è completamente anomalo.
Non doveva proprio nascere, solo che non c'erano alternative, era l'unico possibile. Anche mettere il PD al posto della Lega non avrebbe risolto nulla.
Se non si accetta questa premessa, non si capisce cosa stiano facendo e decidendo giorno per giorno e ci si scaglia contro Di Maio, Salvini, il ministro di turno o tutti quanti.
Solo un pazzo potrebbe inventarsi una compagine governativa composta da un partito di destra come la Lega, non nuova al potere, anzi attiva abbondantemente da un ventennio, e un movimento relativamente nuovo e democratico, non inquadrabile né a destra né a sinistra, formato in gran parte da giovani inesperti che si trovano in parlamento solo da una manciata di anni e sempre all'opposizione.
Oltretutto i due partiti sono rivali fra loro dal punto di vista elettorale e si avvicinano le elezioni europee...
Inoltre abbiamo due vicepremier che dirigono un presidente del consiglio di facciata perché nessuno dei due voleva cedere il premierato all'altro, ma uno fa il capitano coraggioso- o il poliziotto cattivo, secondo i punti di vista- erodendo più che può consensi all'avversario.
Penso al contrario che niente di meglio poteva accadere, al di la dei protagonisti "fisici" che non sono certo degli astri. Ma l'idea che due forze politiche concorrenti debbano mediare i propri estremi per arrivare ad una sintesi di governo, due forze che se lasciate sole al comando avrebbero combinato certamente disastri e invece sono costrette a limare anche in vista della futura campagna elettorale. Inoltre finalmente vediamo abbandonato il personalismo del "premierato", con un Conte che sembra per una volta tanto un vero presidente del consiglio, e non un "premier" come ormai ci si era abituati a chiamarlo, e dei ministeri finalmente in luce per le prospettive di ministri che sono più liberi di uscire dal conformismo di partito (avendo pure due ombrelli anzichè uno).  Tutto questo scongiurando definitavamente che il bipolarismo ritorni a devastare la nostra cultura politica (vedasi: paradosso dei due gelatai)..
PECCATO davvero che questo schema venga interpretato da questi attori e non da migliori, ma non capisco come si possa desiderare di ritornare al bipolarismo  maggioritario con premier, dopo i vergognosi risulati dell'ultimo ventennio. Invece di cercare forme di governo diverse dalla democrazia bisorrebbe cogliere il fatto che c'è democrazia e democrazia, e soprattutto che quella attuale è meglio definita dal termine oclocrazia, e che la democrazia in realtà andrebbe ristabilita nel suo senso più profondo, anzichè dare per scontato che andare semplicemente a votare sia sufficiente a preservarla.
#3504
Attualità / Re:Coraggio o temerarietà?
03 Ottobre 2018, 08:03:52 AM
Riguardo al tema principale del topic, penso che il punto sia che il famoso 3% è ormai stato discusso in lungo e in largo, si sa che è un numero scelto con criteri a dir poco assurdi, si sa che altri l'hanno sforato allegramente per anni, si sa che predicare pareggio di bilancio e poi permettere deficit è una contraddizione.. Insomma la questione del deficit si è sempre più allontanata da ciò che è sentito come il buon senso e si è avvicinata sempre di più a essere un tabù.
E' coraggio o temerarietà quando un tabù viene infranto? (peraltro solo simbolicamente, visto che il deficit non è al 3,1% eppure tutti si agitano come pazzi. Ma allora che vale il famoso 3%? tabù) Beh dipende dai risultati, la storia giudicherà quale delle due, gli economisti giudicheranno, in fondo sono capaci solo di questo non essendo mai stati capaci dall'alto della loro scienza di predire una sola crisi economica (peggio di loro solo i vulcanologi) e quando la frittata sarà fatta sapremo finalmente che gusto ha. Mi preoccupa principalmente la stupidità da ambo i lati, da una parte l'estabilishment che si è illuso di poter controllare i popoli attraverso gabole matematiche anzichè narrative e politiche. Dall'altro questi che fondamentalmente stanno semplicemente preparando i loro 80 euro per le prossimee europee. C'è poco di buono da ambo i lati e poco in cui sperare e mi chiedo a chi finiremo in mano quando ci saremo stufati anche delle illusioni gialloverdi. I più temerari (quelli si davvero, oltre ogni raziocinio) prevedono un ritorno dell'estabilishment, del ciampismo peloso, dei "grigi e collusi", io non credo proprio.
#3505
Attualità / Re:Coraggio o temerarietà?
02 Ottobre 2018, 09:19:07 AM
Paul, non penso che le pinacoteche e il foro possano garantire ne ripagare il debito, fatto salvo idee barbare come quando venne proposto alla Grecia di vendere il partenone, ma è avanspettacolo.  Facciamo i sovranisti, facciamo come Ceausescu negli anni 80, tre\quattro anni senza riscaldamento ed elettricità ridotta al minimo e il debito un po si ripaga. Questo è sovranismo, mica fare altro debito. Salvini ha visto il debito Russo del suo beniamino? è tra i più bassi del mondo, e nostante questo anzichè farne altro hanno recentemente alzato l'età pensionabile quasi pareggiando l'aspettativa media di vita. E comunque tutti danno per scontato che ci sarà un immissione di denaro nelle fasce deboli perchè parrebbe che il governo non si possa esimere dal rispettare questa promessa. Io facendo alcune proiezioni per me e la mia famiglia, tenendo conto cosa è ventilato della famosa "flat tax", ci vado a perdere (enormemente se venissero tagliate le detrazioni) e non sono certo un reddito alto. E vorrei che qualcuno trovasse uno xenofobo che abbassa le tasse ai poveri, ne trovasse uno nella storia e dicesse il nome, che questi personaggi le tasse le hanno sempre abbassate ai ricchi e lo sanno anche i muri.
#3506
Attualità / Re:Coraggio o temerarietà?
30 Settembre 2018, 14:05:57 PM
Don scoperchia il vaso di Pandora, la contraddizione più evidente.. Predicare sovranismo e crescita economica è come predire sole e pioggia lo stesso giorno. L'unico vero sovranista è Grillo, che al sovranismo accosta una teoria di cosidetta decrestita felice, cioè idee, paradigmi, stratagemmi diversi e non delle iniezioni di denaro negli stessi tubi con qualche valvola girata, quale è anche il reddito di cittadinanza (come nota Eutidemo) viste le risorse impiegate.
Nessuno tralaltro si scandalizza che l'Europa non interloquisca col governo ma con il presidente della Repubblica, attribuendogli poteri e responsabilità che non gli spettano. Le dichiarazioni pubbliche dei vertici europei sono penosamente retoriche e vuote, mentre tutto sembra svolgersi in un turbinio di telefonate tra non eletti. Penso che Napolitano fosse capace di reggere questo ruolo per indole personale,  ho paura che Mattarella vi rimmarrà schiacciato sotto danneggiando l'istituzione del PDR e danneggiando l'Italia. Giudicherò positivamente i gialloverdi se proteggeranno il PDR e useranno la loro arroganza contro la commissione Europea, quando finalmente si deciderà a parlare fuori dalle linee telefoniche, sperando che Junker almeno quel giorno si tenga astemio.
#3507
Nella tv tematica l'intrattenimento è a tema, ma l'informazione segue un canone unico, anche detto "gomblotto!", l'informazione è trattata in segmenti separati ma non segue i modelli dell'intrattenimento. Non esistono per esempio telegiornali dedicati solamente agli appassionati di numismatica o ai curiosi di UFO, e i telegiornali hanno una deontologia, uno stile, e un modello informativo abbastanza omogeneo che è un riflesso di quello della stampa. Il modello di internet è quello di un passaggio attraverso camere stagne, dove le stesse informazioni risuonano come in una conchiglia, i più informati hanno l'indirizzo di tante conchiglie. La rensposabilità di sintesi però è scaricata completamente sull'individuo, addio gomplotto, ora trova le fonti giuste e fatti l'idea giusta. Che questo però sia compatibile con il concetto di democrazia ai tempi della stampa\radio\tv è tutto da dimostrare, per ora il matrimonio sta andando malissimo. Quando però le compagnie che gestiscono questi luoghi digitali hanno chiaramente capito che polarizzare l'audience porta sempre a profitto, cercheranno di polarizzare gli utenti attraverso l'interattività compulsiva. Perchè dovresti commentare un video dove hai visto come si affettano le cipolle? commenta, condividi, posta, lika.. questo invito all'azione continua, a prendere posizione è un esercizio continuo al distanziarsi dall'altro, all'isolamento. Grazie ad internet questo forum esiste, ma il fatto che non c'è nessuno nonostante sia tra i (non tematici) più importanti in Italia è un silenzio assordante. Dove sono tutti gli Italiani che navigano ogni giorno? In qualche conchiglia, a leggere, sentire, vedere, fare monologhi o epitaffi.
Qualcuno dice che grazie a Internet ci siamo tolti il gomplotto, ora siamo liberi di capire, abbiamo scelto la pillola giusta, siamo usciti da Matrix, eppure l'ultima volta che sono andato su Youtube mi è parso di vedere uno scenario diverso..

#3508
Tematiche Culturali e Sociali / I terrapiattisti
27 Settembre 2018, 18:13:34 PM
Mi chiedevo se qualcuno ha una vaga ipotesi su come queste creature a mio avviso fantastiche, possano andare in giro affermando che la terra è piatta.
Non hanno fonti vagamente credibili a cui appoggiarsi. Nessuno ha mai creduto che la terra fosse piatta, nemmeno nel medioevo, o nella storia antica.. l'idea che ai tempi di Colombo si credesse alla terra piatta è frutto di una truffa editoriale ottocentesca. Esistono centinaia di modi "sensoriali" e per niente teorici per confermare che la terra è tonda, basta osservare un eclisse, la curvatura dell'orizzonte, o semplicemente notare che non esiste un "abisso" oltre al quale si cade nel vuoto. In definitiva è una tra le idee più stupide mai concepite, è un mito di una falsificazione di una truffa. Eppure secondo alcuni sondaggi negli USA (dove il movimento terrapiattista è più attivo) il 15% degli americani "non è sicuro" della forma della terra (*) con un netto incremento tra i più giovani e le persone religiose.
Come è possibile che l'idea più stupida del mondo raccolga tanti consensi, e quali sono i meccanismi di internet (il colpevole è evidente) che danno credibilità a questa e altre stupidaggini? Siamo davvero pronti per un accesso incondizionato all'informazione, se questi sono i risultati ?




* https://today.yougov.com/topics/philosophy/articles-reports/2018/04/02/most-flat-earthers-consider-themselves-religious
#3509
Tematiche Filosofiche / Re:L'origine della diseguaglianza
26 Settembre 2018, 08:43:47 AM
Citazione di: 0xdeadbeef il 25 Settembre 2018, 20:45:03 PMSicuramente le tecniche di conservazione del cibo, come del resto l'assegnazione in proprietà di terre,
determinano una progressiva disgregazione del monolitico tessuto comunitario originario, con il sorgere
di "clan" patriarcali sempre più distinti, nei quali la ricchezza viene trasmessa fra le generazioni (è questo
che, dice Liverani, produce il "culto degli antenati" - e delle relative sepolture).
Quella di Liverani, per ammissione dello stesso autore, è una ricostruzione molto "economicistica"...
Del resto, le medesime dinamiche sembrano verificarsi in Grecia (D.Musti), in India e in Cina (altri autori).
E' curioso come Liverani si renda conto del "economicismo" della sua visione ma continui a preferirla. A parer mio i culti ancestrali sono ben più antichi del concetto di ereditarietà, ben testimoniato dal fatto che la maggior parte dei primi insiediamenti fungevano da necropoli. Alcuni siti presentano decine di decine di strati "distrutti" e ricostruiti successivamente, per via dell'uso di distruggere l'abitazione insieme al defunto, alla tomba del quale venivano sepolti anche diversi monili. Di quale eredità si sta parlando, visto che persino la casa veniva rasa al suolo con il defunto spesso e volentieri ?
E anche ammesso esistesse un eredità, se la famiglia biologica non era rispettata, chi sarebbero stati gli eredi se non la comunità stessa? Questo "trucco" sociale molto intelligente che è largamente documentato, ovvero di nascondere la parentela biologica in diversi modi per far si che i figli siano "di tutti" o di una "parte", come combacia con il concetto di ereditarietà e di una proprietà privata che viene passata da padre in figlio? Il culto dei teschi e il culto degli antenati è largamente più antico della proprietà privata, a mio avviso, al punto che può essere riscontrato persino nei Neanderthal. E questo è un altro esempio di come queste due opposte concezioni dei principi della neolitizzazione porti a conclusioni totalmente diverse, dove quella "economica" è una coperta sempre troppo corta che lascia sempre scoperti grossi pezzi di storia.
#3510
Tematiche Filosofiche / Re:L'origine della diseguaglianza
25 Settembre 2018, 21:04:59 PM
Citazione di: paul11 il 25 Settembre 2018, 18:27:08 PMIl problema a me caro ,è quali dispositivi culturali hanno innescato un nuovo processo socio-culturale che dura dall'età del bronzo ?
E qui penso che si capisca la gravità del problema. La risposta del tuo quesito, in ottica da "libro di testo" (perlomeno scolastico) non sarà altro che... "più plusvalore!". L'età del bronzo non sarà altro che un accumulazione economica che renderà possibile un ulteriore sofisticazione della società, un ulteriore sofisticazione tecnica etc. Quindi Oxdeadbeaf dice che vado cercando "il peccato originale", si ma di interpretazione, che poi si ripete ad ogni "rivoluzione". Chiamiamo l'età del bronzo per questo motivo perchè crediamo che nell'invenzione del bronzo risieda un aumento tale di plusvalore da renderlo rivoluzionario. E' una rappresentazione realmente accurata? Ecco che l'errore di interpretazione si ripete e presume al di la della conoscenza storica, per esempio nel termine "invenzione".
Per quanto ne sappiamo il bronzo potrebbe essere stata un "involuzione" dovuta alla non reperibilità in loco di metalli più duttili, e la continua ricerca di risorse minerarie lontane dal centro città aver reso le società altamenti dipendenti dal bronzo e altamente instabili. L'era del bronzo collasserà in uno dei più repentini collassi antropologici mai registrati, di cui in ottica del plusvalore non si riesce a capire le cause. Non erano forse più ricchi, ora che maneggiavano il bronzo? Siamo alle origini del mito del progresso, della cultura della freccia ascendente.