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Messaggi - InVerno

#3496
Citazione di: sgiombo il 26 Dicembre 2018, 09:16:02 AM
Ma tutte queste disuguaglianze naturali si realizzano "a posteriori" a partire da "blocchi di partenza equamente allineati".
Ma non è vero, a parte il fatto che il ratto di cui stiamo parlando è stato cresciuto dal ricercatore con il preciso scopo di essere più grande di un altro, e quindi partiva decisamente da un blocco di partenza avvantaggiato (addirittura se fosse stato più piccolo non avrebbe partecipato all'esperimento). Ma il punto non è nemmeno questo, questo tipo di esperimenti servono per dimostrare che esistono meccanismi neurolobiologici antichissimi (se anche i crostacei li possiedono) che fanno si che gli animali siani "equipaggiati" per avere a che fare con la diseguaglianza, e per avere laute ricompense (in serotonina e altro) se scalano le gerarchie. Ma lasciando perdere gli animali "gregari" su cui il vantaggio di partenza è piuttosto casuale (ma comunque presente), per tutti gli animali socialmente organizzati il vantaggio di partenza esiste ed è gigantesco. Oppure vorresti negare che un ape nata in alveare vicino ad un fiorista, sta allo stesso blocco di partenza, di un ape cresciuta in un alveare ai confini del deserto ? Questa eguaglianza che vedi a mio avviso è solamente una semplificazione, più guardi il mondo animale nel dettaglio, più noterai che nessuno parte a blocchi di partenza allineati, a partire dal corredo genetico e da altre caratteristiche non manipolabili dall'animale, fino all'organizzazione sociale, che serve proprio per interagire coi blocchi di partenza. Finchè gli homo hanno avuto terre vergini e un impatto antropico limitato la diseguaglianza è servita a sopravvivere a scapito del territorio, quando gli homo hanno conquistato il territorio, la diseguaglianza è servita a sopravvivere a scapito di altri homo, ma sempre a sopravvivere è servita. L'idea che la diseguaglianza sia un semplice strumento di sopraffazione non è molto meglio dal pensare che l'eguaglianza equivalga il conformismo.
#3497
Citazione di: sgiombo il 25 Dicembre 2018, 18:42:33 PM
Secondo me (e come già evidenziato da Ipazia e da altri) il punto di partenza della diseguaglianza sociale (non ineluttabile e non necessariamente oppressiva, almeno in ultima analisi, in linea puramente teorica, di principio; cioè considerando la cosa molto astrattamente, prescindendo da tanti aspetti particolari e concreti della realtà) si identifica con il punto di passaggio dalla storia naturale alla storia umana, dalla natura alla cultura (o meglio: piuttosto che di "passaggio da a" si dovrebbe parlare di "sviluppo nell' ambito di", posto che la cultura in nessun modo può prescindere dalla natura, ignorarne o men che meno violarne le modalità del divenire ordinato secondo leggi universali e costanti; id est -non riesco a evitare di sottolinearlo- il determinismo).
Se cosi fosse, non ineluttabile, come spieghi le gerarchie del mondo animale? La diseguaglianza non pare proprio un elemento esclusivamente antropico, essa è presente anche  in natura non solamente tra i famosi animali sociali dove comunque è prominente? I ratti non sono animali prettamente sociali, eppure diversi studi di laboratorio hanno dimostrato come essi riescano a stabilire relazioni gerarchiche e come siano capaci di comportamenti "etici" all'interno di esse. Per esempio se un ratto molto grande e un ratto molto piccolo cominciano a giocare, il ratto grande avrà la meglio nel gioco, e il piccolo ad un certo punto stufo di perdere smetterà di giocare. Allora il ratto più grande incomincia a perdere di proposito pur di invogliare al gioco il piccolo, cioè agisce in termini di "riequilibrio gerarchico", facendo sano "populismo tra ratti". Purtuttavia le gerarchie e la "diseguaglianza" è visibile anche in animali ancora più lontani da noi, come i crostacei, rendendo difficile isolarla anche al solo mondo dei mammiferi. Se c'è qualcosa qui che è un artifizio antropico è l'eguaglianza, non la diseguaglianza gerarchica, essendo che è impossibile individuarla nel mondo animale.
#3498
Tematiche Culturali e Sociali / Re:Riflessioni italiane
22 Dicembre 2018, 12:27:35 PM
Citazione di: anthonyi il 22 Dicembre 2018, 09:02:39 AM
Viator tu hai ragione, noi Italiani siamo esterofili
Non siamo esterofili, siamo provinciali(ssimi), fatti di quella borghesia piccola e invidiosa, alla continua ricerca di un protettore e di un modello, piagnucolona.
Non potendo più trovare questo su sponde italiane, dopo il crollo dei partiti e del vaticano, ci siamo dati all'estero (S)vendendo immediatamente due porzioni della nostra lingua\cultura. Tutto ciò che riferisce al padrone (management, leadership, CEO, premier -etc- i corrispettivi italiani sono obsoleti ormai) e tutto ciò che riguarda i modelli pubblicitari (esistono ancora pubblicità senza frasi in inglese?). Modelli di padrone e modelli di desiderio, imbalsamati in salsa anglosassone nel tempo di un decennio.. se non è sufficiente questo a dimostrare la nostra indole provincialotta. L'unica fortuna è che i giovani di oggi viaggiano un po di più e si accorgono che "la fuori" - che per i nonni era "fuori villaggio" - non è tutto un bengodi, e l'Italia (e lo stato) non sono gli unici motivi per cui non si ha il successo sperato. Ed è una vera sorpresa per molti, abituati a sparare sulla "croce rossa Italia" per qualsiasi problema e ad immaginare che a vivere con padroni diversi la felicità  (o l'occupazione) arrivino per decreto del governo Svizzero (una volta speravamo l'invasione degli svizzeri) o Europeo. Quanta sinistra si è buttata a svenderci in fretta e furia in attesa del padrone d'oltre alpe.. difficile trovare una classe politica cosi intenta alla svendita del proprio paese. Macchiavelli con questi non ci sta nemmeno se ce lo disegni..
#3499
Ciao Ipazia,
ci tengo a precisare che quando mi riferisco alla chiave di lettura marxista della "rivoluzione (involuzione?) neolitica", mi riferisco principalmente alle sue iterazioni più moderne che utilizzano a buon diritto i fondamentali ideologici del materialismo storico per interpretare i fatti di cui abbiamo nozione. Riguardo a quanto scrissero M&E che tempo fa mi andai a riprendere per rinfrescarmi la memoria, farei volentieri a meno, considerandole generalizzazioni buone per un ideologia con uno scopo ben preciso alla disperata ricerca di conferme genesiache..Seriamente, un sistema di rigide caste basate sul potere economico, rappresentate universalmente dall'oceania al sud america? Non si può seriamente asserire ciò, il prezzo da pagare è troppo alto, come ad esempio rinunciare ai più squisiti filoni di ricerca moderni, come ad esempio l'origine mesopotamica della democrazia, o per meglio dire del potere assembleare (millenni prima della vulgata che vorrebbe la loro origine in terre elleniche). Bisorebbe ragionare ed investigare sulla forma di cità antica, quella che ha già sviluppato il potere privato attraverso la "piazza del mercato", posizionata agli antipodi del palazzo regale, ove presumibilmente venivano ordite le congiure contro il re e il potere rappresentato, privato e pubblico già in loco. In ogni caso, il baricentro di questi siti è sempre il centro il religioso, mediano tra il palazzo del re e la piazza del mercato, centro di gravità permanente della cultura simbolica. Di stratificazioni sociali si può parlare, io però propendo per il fatto che le prime forme di esse fossero stratificazioni di tipo reputazionale, basate perciò sulla reputazione degli individui di fronte ai simboli, anzichè di stratificazioni economiche e\o funzionali, molto più tarde e presumibilmente reiterazioni delle prime. La disegugaglianza va prima pensata, e poi attuata.
#3500
Devo fare il rompiscatole e ricordarvi il tema del topic , suggerendovi in caso di aprire un topic sul capitale o di riprenderne di esistenti. In particolare riguardo alla "rivoluzione neolitica" e Marx ne avevo aperto uno non molto tempo fa https://www.riflessioni.it/logos/tematiche-filosofiche-5/l'origine-della-diseguaglianza/. Grazie
#3501
L'alternativa che poni, tra potere della destra e deficit basso, non la condivido, la giustizia sociale può essere realizzata senza distruggere le finanze, basta farla fare a chi conosce i meccanismi dell'economia.
[/quote]

Magari non la condividi ma devi comunque accettarla visto che è quello che sta succedendo , i debiti stanno scendendo ovunque in europa mentre l insoddisfazione cresce insieme a movimenti nazionalsocialisti. Ipotizzare che in Europa non ci sia nessuno che capisca i meccanismi economici mi pare una teoria un po' strampalata , è molto più probabile che le persone si stiano semplicemente ribellandosi ad un austerità che non sentono dovuta al loro mal operato, quanto quello dei divini oracoli del debito ? Gente come moscovici che si interessa di tutto fuorché di cio che dovrebbe , si interessa di politiche nazionali anziché di politiche europee.. così nel frattempo che in tutta Europa si fa dumping salariale ed elusione fiscale per migliaia di miliardi, il signor commissario si interessa del 0.2% del debito di uno stato sovrano. Come questo possa portare al malcontento generale è un mistero ..
#3502
Anthonyi ma davvero i pasti gratis sono una novità di questo governo ? Hai perso la memoria ? Comunque marxismo o non marxismo la lotta di classe esiste , anche se nessuno si identifica più in una classe. Se la gente è alla fame è inutile pensare che si accontentino dei pistolotti di economia , è buon senso anche quello anche se non è studiato in nessuna scienza. Quando si ha fame si ruba e si uccide anche , perciò le regole di economia sono l ultimo dei discorsi da fare ad una persona povera, a meno di non volerla fare incazzare ancora di più (come è regolarmente successo in tutta Europa). Buttare l Europa nel nazionalsocialismo è un prezzo adeguato per un deficit basso ?.. Questo signori dei pasti gratis di cui tutti si preoccupano ma io che sempre considerato un flop , non solo hanno confermato la pessima usanza di avere un tecnico al ministero dell' economia (nessun in Europa lo fa)  ma finiranno pure con un deficit più basso del divin padoan .. che dire ? Divin di Maio, un asso dell' economia a quanto pare.
#3503
Attualità / Re:Cosa è accaduto a Corinaldo?
11 Dicembre 2018, 22:42:12 PM
Cosa è successo nella discoteca non lo so, lo dirà la magistratura.. Cosa è successo dopo lo so (o meglio lo immagino), una serie di ben pensanti borghesotti si saranno indignati,  impegnati, e poi avranno gettato la spugna.. i giornali venderanno qualche copia in più, i telegiornali qualche punto di share in più (noto che la Rai ha monetizzato anche i video di commemorazione, pecunia non olet).. per un mesetto o due i teeneger di tutta Italia si vedranno negata qualche uscita in discoteca.. e poi il circo ripartirà come prima.
#3504
Ho il sospetto che con la vittoria dei giletgialli, la commissione per un po se ne starà sulle sue e la smetterà di manganellarci con lo spread. Si perchè da quando Moscovici tace e non invoca scenari grechi o italexit, lo spread è magicamente sceso, dimostrando che ovviamente erano più i microfoni della commissione €U che lo 0.2 di deficit a preoccupare i mercati. Purtroppo ho il sospetto che si tratta solamente di un breve sospiro in attesa della tempesta, qualcuno già urla alla fine dell'austerity, ma io credo che non bisogna dimentarsi chi sono i tedeschi e che cosa li rende speciali.. mentre gli altri combattono fino alla vittoria, i tedeschi combattono quando vicono finchè non perdono.. e la strada è ancora lunga, seppur ce la stiano mettendo tutta tutta tutta. Quando saranno circondati da nazionalsocialisti (e già quasi lo sono) su ogni confine, si renderanno finalmente conto che per arrivare a quell'incubo che tanto temono, ci sono tante strade.. e loro ne hanno creato una bella larga per tutti.
#3505
Citazione di: Jean il 05 Dicembre 2018, 19:21:31 PMIl monolito di Hammurabi (in diorite nera, pietra che per la sua durezza veniva usata per lavorare il granito... e per lavorare quella..?) dici che contiene il mondo dei significati e penso tu ti riferisca al codice stesso, il corpus legale, una delle prime raccolte di leggi. Codici legali e codici informatici... istruzioni o linee di programma/algoritmi che dovrebbero regolare società ed individui.
(La diorite veniva presumibilmente levigata con acqua e sabbia per abrasione)

Prima del codice, immagina la pietra cavata lavorata a liscio, l'idea di incidervi sopra è un idea che ha a che fare con il concetto di profondità. Il segno inaugura la profondità del tempo, è un solco su una superfice piatta, come piatta era la coscienza prima che arrivasse il segno. E' universale (anche se può essere ligneo) il segno è sviluppato come un incisione su ciò che altrimento è liscio, cioè non profondo, bidimensionale, un tempo dove si può solo scorrere e mai scalfire. Le scimmie di Kubrik prendono in mano l'osso, cioè l'incisore, davanti a quella superficia liscia e cominciano a lasciare il segno di una nuova coscienza.
#3506
Tematiche Culturali e Sociali / Re:I terrapiattisti
08 Dicembre 2018, 12:04:13 PM
Citazione di: Elia il 08 Dicembre 2018, 01:32:21 AMCVC, hai perfettamente ragione! (Penso sappiate che gli islamici sono terrapiattisti, glielo dice il corano.)

Ma io voglio essere ancora piú audace di te, anche se so che mi attirerò molte antipatie e critiche dai soliti possessori della Verità, voglio aggiungere che questa come tante altre idiozie che oggi circolano con molta facilità è il risultato anche della multiculturalità. Una cultura come quella occidentale, che bene o male ha fatto tanta strada da secoli e che ha saputo superare mille difficoltà arrivando ad un livello di benessere sociale, di istruzione e di un sapere molto alto e alla portata di quasi tutti i cittadini, che, ad un certo momento storico, per motivi politici  ed ideologici, decide di diventare tout court una società multiculturale accogliendo e accettando di tutto e di più, senza piú senso critico, accettando qualunque altra cultura proveniente da qualsiasi angolo del mondo, pure la piú insignificante, la piú arretrata, la piú stupida o assurda, considerandola alla pari se non pure migliore della propria,  beh, non potevamo che fare questa fine. Penso che andrà sempre peggio.
Questo tema non ha niente a che fare con multicuralità, non c'è nessuna cultura esterna che è venuta a importare questa credenza, anzi solitamente è collegata coi letteralisti cristiani, i creazionisti che credono la terra abbia 6.000 anni che proprio negli USA contano numeri spaventevoli (dal 22 al 49% secondo il livello di studio), spesso infatti i terrapiattisti sono anche creazionisti, e sono emigrati non dalle dune coi cammelli ma dall'europa. Posso capire che avessi voglia di sciorinare un invettiva contro i negri, ma in questo topic non si capisce proprio come tu ci sia riuscita..
#3507
Tematiche Culturali e Sociali / Re:I terrapiattisti
06 Dicembre 2018, 11:57:19 AM
Pensavo che cercare la risposta a questa domanda mi avrebbe dato qualche soddisfazione, e in questi mesi ho seguito il mio fiuto e fatto alcune ricerche..  sono giunto a una conclusione se si vuole esasperata ma che comunque ha un valore rispetto alla supposizione che sia una sorta di conflitto tra esperienziale e teorico, è qualcosa di più, ha a che fare con il mito di uno stato nascente e il suo declino.

Ho usato l'esempio degli USA perchè la grande parte dei terrapiattisti vive li, e questo doveva avere una spiegazione che non fosse semplice "ignoranza". Si da il caso che il mito della "terra piatta" è collegato al mito di Colombo, l'uomo della ragione che in contrasto con l'ecclesia si avventura oltremare e conferma che la terra è tonda. Ovviamente nessuno in tempi medievali credeva che la terra fosse piatta, la fabbricazione del mito nasce nell'800 da una lettura positivista di alcune fonti, con una chiara agenda politica in mente: dimostrare che la cosmologia cattolica fosse un tumore culturale capace di riportare la cultura europea indietro di millenni. Fabbricazioni simili sono avvenute in altri luoghi della storia, per esempio riguardo all'incendio della biblioteca di Alessandria da parte dei cristiani, che secondo i positivisti avrebbe riportato la civiltà umana indietro di migliaia di anni. La realtà è che la biblioteca, seppur magnifica probabilmente, non era così importante come si vuol far credere, e questa lettura storica fu avvalorata da fonti con una chiara agenda anticattolica. Lo stesso accadde con Colombo, che solcava i mari ben conscio che la terra fosse tonda così come tutti i sapienti del tempo. La fabbricazione del mito della "terra piatta medievale" nasce per rafforzare due tesi importanti del nascente stato americano, il mito protestante della ribellione alla chiesa come atto virtuoso alla ricerca della verità, e il mito della ritrovata ragione di stampo ellenico. Non bisogna sottovalutare come questo elemento fabbricato (purtroppo anche nei nostri libri scolastici?) sia di fondamentale importanza nel mito fondativo del "nuovo mondo", che ogni anno celebrano il "giorno di Colombo" ricordandosi l'un l'altro come egli abbia sconfitto l'ingnoranza ecclesiastica attraverso il coraggio di salpare i mari. Per un americano affermare che la terra è piattà ha un valore aggiunto che un europeo difficilmente può comprendere, va a toccare le basi del mito fondativo della propria nazione, e va a riconsiderare la valutazione del cosidetto cosidetto "razionalismo" illuminista.
Se la terra è sempre stata piatta, Colombo e il suo sforzo "razioncinante" non fu altro che un illusione, dove invece l'atto di fede ha un valore dimenticato e da "ripristinare". I terrapiattisti americani, che con inusitati atti di fede difendono una teoria risibile, non stanno quindi cercando solamente di descrivere la forma della terra, ma stanno andando a mettere le mani nel mito che diede origine al loro mondo, rivalutando la fede davanti al razioncinio, la tradizione davanti all'esplorazione. Conservo questa teoria avvalorata dal fatto che demograficamente i terrapiattisti sono quasi interamente conservatori. Questa idea quindi è un tentativo di riportare indietro le lancette del tempo, e rivaluta la fede verso le istituzioni religiose, seppur storicamente non abbia alcun valore, è un tentativo antistorico di riportare in auge un modus operandi fideistico e irrazionale, giocando con un simbolo costruito da una mitologia fondativa.
#3508
Tematiche Spirituali / Re:Ipotizzando, ho un problema
06 Dicembre 2018, 11:05:35 AM
Citazione di: sgiombo il 05 Dicembre 2018, 20:48:20 PME, contrariamente alle religioni e ai teismi che pretenderebbero assurdamente l' esistenza di una divinità onnipotente e immensamente buona in presenza del male, la corrente di pensiero manichea storicamente esistita é (per lo meno) logicamente coerente, non contraddittoria, sensata).
Perchè supponi che l'illogicità e la contradditorietà del assetto teologico siano un punto di debolezza anzichè di forza? Secondo me ha conservato un fermento culturale senza il quale l'Europa avrebbe perso qualsiasi forma di cultura per un millennio,intorno ai panegirici teologici cristiani l'Europa ha conservato un anima culturale dopo la caduta del primo impero europeo. La conoscenza del greco scomparve e il latino era conosciuto solo dall'ecclesia, la prima repubblica di Platone in latino è datata anno 1000. I monasteri hanno tenuto acceso il lume di quello che sarebbe poi diventato l'illuminismo. l'Idea del giudizio finale mette insieme il monismo del Dio ebraico, con il manicheismo oltretombale, ha risposte "per tutti e per nessuno".  La trinità fu uno dei più grossi dilemmi di Newton, non si dava una risposta e divenne unitariano, anche la cosmologia non lo soddisfava e scrisse  i principia. E' vero una cosmologia apertamente manichea, o comunque con un forma logica più chiara e coesa avrebbe dato meno grattacapi.. Ma considerato l'intero percorso storico dell'occidente, possiamo dire che un libro sacro che poneva più domande che risposte è stata una fortuna anzichè una sciagura?
#3509
Bene alle carbon tax basta che non sia "ecologia della lampadina", complicità e acquiescienza con i settori industriali ed agroindustriali  (perchè altrimenti delocalizzano - all'interno dell'EU!) e investitura del cittadino comune del salvataggio del pianeta, attraverso nuove lampadine e qualche viaggio in meno in macchina (o forse no?) . Onestamente non ho letto i dettagli di questa carbon tax, ma  quella prima fu bloccata in Francia proprio perchè dava esenzioni a tutto il comparto industriale (hurrà!) e in generale è come funziona la carbon tax nel mondo, che infatti ha ridotto le emissioni solo in pochissimi paesi riducendo, più che le emissioni, la credibilità di tale strumento. Considerato poi che la Francia è uno dei paesi EU che più aiuta la natalità, sarei curioso di fare un raffronto tra la natalità attesa e le riduzioni di co2 attese dalla tassazione, ho come il sospetto che i nuovi nati solo respirando inquineranno di più di quanto la nuova tassazione riuscirà a ridurre in termini di c02. Ma queste cose non si possono dire perchè la crescita è un imperativo non demandabile, non diversamente da quando vivevamo nell'età del bronzo dove avemo bisogno di più braccia da armare di lancia e scudo! In ogni caso, quando il tuo indice di gradimento è al 20% e il resto del panorama politico è disastrato, è il momento giusto per applicare una tassa del genere, sul manuale politico del "fascismo" è il consiglio numero uno per aprire un autostrada di consensi alla LePen, quindi pare che abbiamo già i risultati elettorali della prossima tornata.. Ah ma poi ci sorprenderemo, eccome se ci sorprenderemo, come ha potuto la francia votare LePen? Cosa è andato storto?
#3510
Citazione di: anthonyi il 04 Dicembre 2018, 11:24:17 AMLa mancanza di fiducia non ha contenuto ideologico, anche se magari è condizionata anche dall'uso che fai dei soldi che ti prestano, perché se ne fai buon uso allora l'economia crescerà e potrai restituire, se l'uso non è buono, invece, giustamente chi ti dovrebbe prestare i soldi fa difficoltà a darteli.
Vedi io sono molto contento che si parli di fiducia, che in effetti è la moneta e il debito che si dovrebbe parlare, sono molto meno convinto del fatalismo con cui gli economisti e simili trattano questo tipo di moneta. Ehi, la fuori c'è Elon Musk, un imprenditore che è circa un decennio che viene continuamente premiato dagli investitori e dal mercato, proponendo progetti che vanno contro a nozioni base della termodinamica e che farebbero sbellicare dal ridere anche uno studente delle superiori con una calcolatrice. E' questo fatalismo completamente irrazionale, di chi fa spallucce e dice "le cose vanno così, che ci vuoi fare?" che nutre il populismo, perchè le persone sanno che quella non può essere l'unica risposta, vogliono un "Musk" tutto per loro. C'è una via di mezzo tra i contaballe e il fatalismo? si può trovare? Perchè altrimenti ho paura che i contaballe avranno la meglio.