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Messaggi - viator

#3526
Salve. Per Socrate78. Vedi, il fatto è che di perfezioni e di assoluti non ne possono esistere più di uno. La perfezione non è modificabile in meglio, e se poi invece essa decadesse, si deteriorasse, non sarebbe più tale e la chiameremmo con altro nome assai meno roboante.
Infatti la perfezione non è altro che il modo di esistere dell'assoluto. L'assoluto poi, appunto.......pensa se esistessero quattro o cinque assoluti diversi: come dovremmo chiamare il loro insieme ? superassoluto ?

Dio quindi incarna, per chi vi crede, sia la perfezione che l'assoluto e non può certo cedere tali suoi attributi a ciò che avrebbe creato. (perfezione ed assoluto non si possono tagliare a fettine).

D'altra parte il fatto che il mondo sia parziale ed imperfetto non solo non contrasta, ma addirittura confermerebbe quanto ho appena detto. L'esistenza del cosiddetto male (il quale non esiste) non rappresenta altro che l'incompletezza, l'imperfezione, la relativa mancanza del bene (analogamente per quanto accade con il buio, il vuoto, il nulla, etc., ovvero con tutti i concetti la cui realtà può venir negata dal loro contrario), quindi un ulteriore conferma della relatività di tutto ciò che Dio avrebbe voluto nel creare il mondo.

Le giustificazioni addotte dal credente sono intrinsecamente irrazionali e tutto sommato infantili. Se il credente ha veramente fede sarà ovviamente inutile cercare di condurre i suoi ragionamenti nell'alveo del razionale, al quale lui crede la fede sia superiore e - soprattutto - ben più consolatoria.

L'infantilità è invece rivelata dal suo arroccarsi in argomentazione del tipo "tutto il bene che ci circonda è opera di Dio, tutto il male è opera o colpa dell'uomo oppure appartiene ad intenzioni divine per noi impersctutabili".
E' come se un medico si attribuisse tutti i meriti delle guarigioni dei propri pazienti ed imputasse tutti i loro decessi alla inesorabilità di mali da lui non trattabili.

Ma......scusa ! Si è mai sentito un credente che incolpi Dio di eventi imprevedibili ed inspiegabili di carattere luttuoso ? Se invece l'evento sarà imprevedibile, inspiegabile e di carattere gaudioso..... sai che folle ad urlare al miracolo divino !!!

Perciò lasciamo il credente in balia di ciò in cui crede (per lui conta solo la speranza di vivere in eterno od il sollievo dalle sofferenze che sta eventualmente patendo) facendogli tanti auguri e non cerchiamo di piegarlo ad evidenze che i suoi occhi si rifiutano di vedere.
#3527
Attualità / Re:Il meno peggio
10 Febbraio 2018, 01:39:53 AM
Salve InVerno. Non credo proprio che si possa votare qualche meno peggio. Neppure un peggio od un meglio. Una volta (seconda metà del secolo scorso) la politica era ricca di ideologia. Non importa che io ritenga che la gestione di un paese deve rifuggire da qualsiasi ideologia. La gente, per votare con soddisfazione  (anche quando stia per scegliere la propria rovina) ha bisogno di un'ideologia o di un personaggio carismatico.
Oggi cosa abbiamo ? Solo misera demagogia da quattro soldi che deve servire a perpetuare un sistema pseudodemocratico che salvaguardi gli interessi del "vincitore" di turno degli ennesimi "ludi cartacei".
Più che turarsi il naso avrebbe più senso tapparsi gli occhi tufffando la matita in un punto a caso della scheda.
Se poi la punta della matita va a cadere fuori della scheda..........beh, nessun danno. Vorrà dire che i politici hanno fatto male a risparmiare sul formato della scheda. E poi tanto, a breve, ci rivediamo con nuove matite per nuove vane e ridicole cerimonie elettorali. Il cui contenuto genuinamente democratico sarà solo quello di continuare ad avere i governi che meritiamo.
#3528
Scienza e Tecnologia / Re:E=MC2 : vorrei capire
09 Febbraio 2018, 21:46:41 PM
Salve. Per Iano: Fai bene a non spingerti a dire che la sostanza, rappresenti la dimensione ultima e fondamentale del mondo come noi possiamo riconoscerlo. Infatti a sua volta la sostanza è l'espressione solo di una metà della vera ed ultima unicità, singolarità del mondo, la quale non può da noi venir percepita ma solo concepita.

Tieni presente che per percepire veramente l'unicità totalizzante del mondo noi dovremmo non risultarle esterni. Invece il paradosso è che per osservare l'unicità dobbiamo come isolarci da essa, uscire da essa e quindi costituirci come osservatori esterni ed in qualche modo estranei di ciò (l'unicità) che inesorabilmente invece ci include e - facendolo - si nega alla nostra osservazione ed alla nostra percezione di essa.

L'altra metà della dimensione unica è costituita dalla forma, cioè dalla struttura che viene attribuita - da noi osservatori - alla sostanza.

Quindi esiste l'unicita concepibile ma impercepibile composta da una duplicità percepibile ma non quantificabile di sostanza e di forma, poi sia la sostanza che la forma presentano ciascuna una ulteriore duplicità percepibile e quantificabile (materia ed energia per la sostanza - spazio e tempo per la forma).

Come vedi, si tratta di una visione filosofica continuamente disturbata dalla confusione che si è portati a fare tra il consistere di tali dimensioni (il loro e-sistere anche in assenza di osservatori-soggetti) ed il loro in-sistere (cioè la concezione attribuita loro da noi osservatori umani).

Si tratta di aspetti che non possono certo venir dipanati in qualche decina di righe, ammesso di riuscirci.

Io sono convinto che l'in-sistenza (cioè il nostro concetto e la nostra percezone) della massa da una parte e dell'energia dall'altra sia funzione dello stato cinematico della sostanza: La massa è lo stato della sostanza in cui i corpi fisici (corpi materiali e particelle) si muovono ad una qualsiasi velocità inferiore a quella della luce. L'energia invece (più precisamente, la radiazione) non è altro che sostanza che sta viaggiando alla velocità della luce.

Noi tendiamo a concepire e distinguere le due estreme condizioni cinematiche come immobilità oppure "c". Naturalmente invece, poichè nulla può conoscere l'immobilità assoluta, gli estremi sono appunto solo quelli di velocità relativa e qualsiasi oppure di velocità "assoluta" = "c".
#3529
Salve. Per Green Demetr : carissimo (se mi permetti una simile confidenza) Green Demetr, vedo che sia i nostri linguaggi che le nostre teste sono abbastanza diversi. Dal tuo linguaggio infatti non capisco cosa rimproveri a me ed agli altri, a parte una qualche generica limitatezza (tutti siamo più o meno limitati, vero?).

Personalmente non credo nell'introspezione. Dovrei usare il mio cervello per capire cosa contiene? Ma per farlo dovrei prima svuotarlo per poi esaminarne i contenuti. Non dispongo di cervelli di scorta per farlo.

Certo, potresti dirmi di usare la coscienza. Ma essa fa appunto parte dei contenuti cerebrali, a meno che tu mi indichi quale collocazione extracerebrale ed extracranica la coscienza invece abbia.
Per capire anatomia e funzionamento dei corpi i primi anatomisti e fisiologi usavano scannarsi da sé.....ma si capì che la cosa non era di molto aiuto.......

Comunque voglio infine essere sincero. L'introspezione mi terrorizza soprattutto per la prospettiva di imbattermi nel mio vuoto pneumatico, se non proprio filosofico. Stammi benone.
#3530
Scienza e Tecnologia / Re:E=MC2 : vorrei capire
06 Febbraio 2018, 22:41:37 PM
Salve. Per Iano: Dal mio punto di vista la cosa è (quasi) ovvia. Materia ed energia sono le due dimensioni fisiche, reciprocamente convertibili, con cui si manifesta la fondamentale unicità fisica di ciò che chiameremo SOSTANZA (del mondo).

La sostanza in sé non è da noi percepibile univocamente per via del fatto che noi ne siamo gli osservatori (l'illustrazione di questo concetto richiederebbe di trattare fisicamente del principio d'indeterminazione e filosoficamente del rapporto soggetto-oggetto......andando inoltre fuori tema).

Non è infatti corretto parlare di trasformazione. La relazione einsteniana fornisce infatti la corrispondenza, l'equivalenza di massa ed energia.


Diciamo che la sostanza, quando si muove ad una qualsiasi velocità inferiore a quella della luce, si comporta come materia, quando invece si muove alla velocità (nella pratica, quasi-) della luce (la quale velocità è semplicemente quella propria dell'energia lungo una traiettoria priva di ostacoli materiali) si comporta come energia.
#3531
Salve Socrate78 e Iano. Questo mio si è accavallato con il post di Angelo Cannata. venendo steso - a quanto pare, in contemporanea con lui. Comunque avete entrambi (anzi, tutti e tre) ragione. L'antropocentrismo è una iattura inevitabile poiché trascurando o negando il sé, la soggettività (cosa comunque intrinsecamente impossibile) di nulla si può parlare e nulla può avere un senso.

Il problema quindi non è l'abolizione del sé ma il raggiungimento di un sufficiente distacco, tale da raggiungere la neutralità tra il soggettivo e l'oggettivo.

Liberarsi dai propri particolarismi, bisogni, aspirazioni, giustificazioni è cosa assai difficile e - per la maggior parte della gente comune - impossibile ed inconcepibile. Per questo i filosofi saranno sempre una ristretta minoranza un po' balzana.

Comunque, per poterlo fare occorre possedere un alto grado di capacità di astrazione e di intelligenza formale.
D'altra parte è proprio la natura che ci vuole egoisti, attraverso l'istinto di sopravvivenza che provveda anzitutto a tutelare noi stessi.
Di qui al considerarci superiori come specie il passo è breve ed automatico.

Il fatto è che l'acquisizione della coscienza da parte della specie umana ha "ipso facto" instaurato un conflitto tra l'uomo e la natura poiché si è venuto ad instaurare un rapporto identico a quello vigente tra madre e figlio. E' vero che il figlio deve la vita (ed anche i mezzi del proprio sostentamento, mi sembra) alla madre........ma i figli fingono di ignorarlo perché fa loro egoisticamente comodo.

Sono pronti a risponderti che la loro esistenza sarebbe semplicemente il prodotto della vocazione materna a figliare, e quindi sarebbe la madre che deve ringraziare il figlio !! E poi i genitori mica hanno interpellato il figlio, prima di concepirlo !!

E poi che vogliono costoro genitori ? I figli sono il nuovo che deve cambiare le vecchie regole del mondo.
#3532
Scienza e Tecnologia / Re:E=MC2 : vorrei capire
06 Febbraio 2018, 12:42:01 PM
Salve. Per Stefano : chiedo scusa. l'altezza in chilometri ai quali può venir sollevato l'autocarro da 10 T sono in realtà circa 9 milioni. (per quel che può importare nella realtà !!).
#3533
Scienza e Tecnologia / Re:E=MC2 : vorrei capire
05 Febbraio 2018, 23:19:32 PM
Salve Stefano. La massa si trasforma in energia durante le reazioni nucleari (artificialmente indotte nei laboratori, nelle centrali nucleari, negli ordigni nucleari......oppure naturalmente ma sempre per via delle reazioni nucleari all'interno delle stelle).
L'energia si trasforma in massa ogni volta che una radiazione energetica incontra un corpo materiale, venendone assorbita.
Dalle grandezze in gioco si nota che piccole quantità di massa equivalgono ad immense quantità di energia, e l'inverso invece si realizza con grandissime quantità di energia che corrispondono a trascurabilissime quantità di massa.
E' per questa ragione che le trasformazioni energia=massa sfuggono praticamente alle nostre osservazioni di scala terrestre.

Infatti 1 grammo di massa, trasformato in energia, permetterebbe di sollevare un autocarro da 10 tonnellate a quasi 900 milioni di chilometri di altezza.
#3534
Tematiche Filosofiche / Re:oggetto e soggetto
03 Febbraio 2018, 17:48:53 PM
Salve. Per Il_Dubbio : l'attitudine alla conoscenza non è una vera e propria azione in senso materiale, ma io dicevo che il soggetto è colui che compie un'azione OPPURE INTERPRETA UN RUOLO ATTIVO, ed in questo caso certo la conoscenza richiede un ruolo attivo da parte del soggetto.
#3535
Tematiche Filosofiche / Re:oggetto e soggetto
03 Febbraio 2018, 01:11:24 AM
Salve a te, Il_Dubbio. Naturalmente la filosofia non può utilizzare linguaggi diversi da quelli correnti di utilizzo e significato generale.
Poi, al suo interno, alcuni termini hanno significati poco o tanto diversi da quelli del linguaggio corrente e che potremmo definire di gergo filosofico, ed altri che sono invece esclusivi di tale disciplina.

Per quanto riguarda distinzione e significato di "soggetto-oggetto" tali termini hanno una interpretazione univoca sia dentro che fuori della filosofia.

"Soggetto" è colui che compie un'azione (cioè interpreta un ruolo attivo) ed è sempre una persona. Una cosa non può mai chiamarsi soggetto (infatti una cosa materiale potrà venir chiamata "oggetto materiale" e mai "soggetto materiale") perchè le cose non compiono azioni. Al massimo "generano degli effetti" oppure "sono causa di .......".

"Oggetto" è ciò che subisce le conseguenze dell'agire, e, per via del suo significato e ruolo passivo all'interno dell'evento, può essere sia una persona (tizio è stato fatto oggetto di un lancio di pomodori) che una cosa, un ente, una qualsiasi 'entità ad eccezione dell'Assoluto e (per chi vi crede) di Dio.

Attenzione : non so se tu  creda nella Bibbia o nei Vangeli. Io no, e non prendo mai per oro colato neppure quello che sta scritto nel più prestigioso dei dizionari.
#3536
Salve. Per Byalham : ora forse capisco cosa tu intendi per pornografia cinematografica: non la pornografia che utilizza i filmati, bensì la cinematografia che utilizza richiami e spunti erotico-pornografici. Cioè la pornografia per le persone beneducate che vorrebbero trasgredire.
Non è quest'ultimo il campo di cui volevo trattare nell'aprire questo argomento. Ovvio che le opere che hai citato non appartengano alla pornografia esplicita (le visionai entrambe), diversamente esse non sarebbero mai potute apparire nel circuito cinematografico convenzionale del nostro paese.
Considero comunque la prima un'opera intellettual-immaginifica di un certo pregio, la seconda un'opera del tutto cialtronesca destinata a fare cassa unicamente grazie ad un ridicolo ammiccamento all'analità.
#3537
Salve. Per Baylham : Condivido complessivamente. La pornografia affianca la nuda verità fisiologica e corporale alla menzogna sulle circostanze reali in cui si svolgono i rapporti umani anche sessuali.
Sicuramente su di essa deve esistere un qualche grado di controllo sociale.
Sono incuriosito (e decisamente scettico) circa l'esistenza di una pornografia intelligente e creativa. Esempi concreti (magari via messaggio personale) ??
#3538
Salve. Ma quante interessantissime contorsioni logico-matematiche !! L'argomento, come al solito, viene trattato trascurando di definire ciò di cui si sta discutendo. Identico percorso delle trattazioni sull'esistenza di Dio, sulle infinite manifestazioni dell'amore, e via di questo passo........

D'altra parte il bello di tali discussioni consiste proprio nell'evitare accuratamente di trovare una definizione condivisibile di ciò che sta alla sua base. Se lo si facesse, infatti, addio discussione ed addio forum.......!!

Il tempo è il susseguirsi degli eventi, cioè il concatenarsi delle cause e degli effetti. Quindi è composto da due ingredienti distinguibili ma non distinti (apparente paradosso !). Cause ed effetti sono distinguibili mentalmente ma non distinti fisicamente (ecco spiegato il paradosso). Fisicamente cause ed effetti sono la medesima cosa. Per via del principio di indeterminazione non è possibile stabilire se ciò che stiamo osservando sia la causa di un effetto piuttosto che l'effetto di una causa. La causa sarebbe il passato, l'effetto il futuro (ma questa è solo una nostra inconsapevole convenzione psichica), l'istante in cui la causa agisce sarebbe il presente. Ma, appunto, il passato non c'è più, il presente e già fuggito nel mentre cerchiamo di esserne consapevoli, infine il futuro ancora non c'è. Questa sarebbe la dimostrazione tanto lapalissiana quanto rigorosa dell'inesistenza dell' "adesso".

Comunque, essendo composto da due ingredienti o "dimensioni", risulta evidente che il tempo non può risultare assoluto.
A dire il vero, anzi, nessuna aspetto o dimensione dell'esistente, preso singolarmente, può risultare assoluto.

L'assoluto è rigorosamente singolare nonostante l'uso letteralmente sbagliato che si fa di tale termine quando lo aggettivizza attribuendolo a qualcosa di relativo e di parziale, come appunto sono il tempo, lo spazio (guarda caso non parla mai di materia assoluta o di energia assoluta : curioso ma spiegabilissimo aspetto che qui però non voglio trattare), l'assoluta vuotezza del mio portafoglio, l'assoluta bontà e giustizia di Dio etc etc...........
Scusate, ma come fa una qualsiasi entità parziale, quindi relativa, a risultare assoluta ?

Quanto al fatto che matematica e fisica quantistica possano permettere di "dimostrare" la possibilità di viaggiare nel tempo, la cosa eccita il mio bizzarro senso dell'umorismo.
Matematica e fisica sono convenzioni umane che possono dimostrare solo a posteriori. Cioè potrebbero dimostrare (cioè giustificare e razionalizzare) che il viaggio nel tempo è possibile SOLAMENTE DOPO CHE QUALCUNO SIA RIUSCITO A COMPIERLO. Prima di ciò esse possono solo ipotizzarlo o teorizzarlo. Oppure (sbagliando!) prevederlo.

La macchina del tempo, se inventata, dovrebbe funzionare secondo un principio semplicissimo : provvederebbe ad invertire la sequenza causa -effetto facendola diventare effetto-causa. In tal modo però la percezione di un tempo che cambia direzione credo proprio non verrebbe da noi avvertita. Infatti invertendo i rapporti causa-effetto anche la nostra stessa memoria prenderebbe a funzionare al contrario.

Semplicemente tutti quelli che fino a quel momento chiamavamo ricordi del passato prenderemmo a chiamarli attese per il futuro (se il tempo cambia direzione, io IN FUTURO ANDRO' A SCUOLA E POI NASCERO'). Infine ci abitueremmo a chiamare effetti tutto ciò che precedentemente chiamavamo cause, e viceversa.

Quindi la macchina del tempo sarebbe uno strumento che "semplicemente" dovrebbe riuscire ad invertire l'attuale direzione dell'ENTROPIA producendo non più l'espansione bensì la contrazione dell'Universo. Perché non diamo l'incarico a qualche Multinazionale di mettersi all'opera ??
#3539
Percorsi ed Esperienze / Re:La mia voglia di libertà
01 Febbraio 2018, 18:10:39 PM
Salve, MeStesso_94 : Sono sicuro che non hai intenzione di frequentare alcun psicoterapeuta. Altamarea ha ragione nel dirti che questo forum (e nessun altro contenuto della Rete) sia adatto (in senso utilitario) all'esternazione  dei tuoi problemi, ma il fatto è che tu già lo sapevi benissimo.

Gli sfoghi come il tuo una funzione ce l'hanno, indipendentemente da chi li legge, li ascolta, li ospita.

Permettono, senza dover spendere paccate di Euro, di alleggerire la pressione interiore dovuta certo al tuo vissuto passato ed attuale, ma anche all'eccesso di solitudine. Si tratta di un atto di comunicazione esistenziale.

Sai di quel detto : "Ogni uomo è un'isola" ? Bene...esistono due tipi di isole. Quelle dalle quali non si scorge terraferma od altre isole (e magari, se ci si è nati, non si sa neppure se esistano altre terre) e quelle invece dalle quali, benchè soli ed appunto isolati, si vedono altre terre.

Aver lanciato un messaggio in una bottiglia sapendo che verrà comunque raccolta (com'è avvenuto in questo caso) anche se non risolve nulla di una realtà che ci stia pressando da vicino.........è comunque un sollievo.

In situazioni come la tua aiuta molto il possedere una autonomia interiore. L'autonomia interiore, l'indipendenza di giudizio, il saper badare od addirittura bastare a sè stessi, l'accontentarsi di ciò che si è e si ha sono caratteristiche che, negli introversi dei quali hai detto di fare parte, possono svilupparsi più facilmente.

Devi allora decidere se coltivare in questo senso la tua introversione oppure cercare di snaturarti sfuggendola.
Ti faccio tanti amichevoli auguri di trovare la tua strada.
#3540
Salve. Circa l'accostamento cibo-sesso trovo interessante notare come il cibo (bisogno biologico individuale che può diventare facoltà piacevole) sia appunto espressione dell'istinto di sopravvivenza individuale, mentre il sesso (necessità biologica collettiva che può diventare anch'esso facoltà piacevole) è appunto espressione dell'istinto di sopravvivenza di specie.

Tra le due manifestazioni c'è infatti un nesso strettissimo sia a livello esistenziale che socioculturale. Entrambe poi vanno gestite tenendosi lontani dagli eccessi !!

Dal punto di vista comunicativo, infine, le trasmissioni di cucina non rappresentano altro che il surrogato lecito di erotismo e pornografia, argomenti che il pubblico generalistico troverebbe ben più saporiti. Ma il pubblico non è sufficientemente maturo per permettergli di esplorare pubblicamente certi piaceri (che comunque lo condurrebbero - come per il cibo - assai rapidamente ad una nuseante saturazione circa l'argomento).