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Messaggi - Ipazia

#3526
Tematiche Spirituali / Re: Il senso di existere
19 Maggio 2022, 21:16:20 PM
@niko

Cambia la prospettiva, ma non la sostanza del ragionamento e neppure l'assetto valoriale che se ne può trarre.

Se concordiamo che lo sfondo ineluttabile siano le leggi naturali e il ciclo di vita e morte dei viventi, interpretare il surplus di coscienza come occasione, avventura, scommessa o sacrificio è solo una questione di prospettiva.

Da ottimista della disperazione (carpe diem) prediligo avventura e scommessa, ma conosco bene il pegno sacrificale di esperire tutto ciò e so già che alla fine non sarò io a vincere la partita a scacchi con la sorte, ma la legge naturale che sottoscrivo ogni mattina al mio risveglio.

@Alberto Knox

Non esiste una coscienza "a priori" se non per pulsioni istintuali, non tutte nobilmente empatiche. La gran parte dei contenuti di coscienza è di tipo formativo/culturale e varia a seconda dei valori e convinzioni dominanti nel momento di formazione della coscienza di un individuo umano.
#3527
Citazione di: Alberto Knox il 19 Maggio 2022, 12:38:01 PM...Tutti gli uomini sanno cosa è giusto e cosa è sbagliato e non soltanto perchè lo hanno imparato, ma perchè è insito nella ragione. Per Kant tutti gli uomini possiedono una "ragione pratica", cioè una facoltà della ragione che ci dice in ogni momento che cosa sia giusto e che cosa sia sbagliato in campo morale...

Questa è una bufala immane che denota una impresentabile ingenuità antropologica e filosofica. Sottoscrivo l'esempio di viator, ma anche frequentando lidi più civilizzati, come si concilia la giustificazione della schiavitù di Aristotele e perfino di Paolo con la ragion pura o pratica che sia.

Davvero questo "imperativo" di categorico ha solo la corrente alternata.
#3528
Dice niente, Odessa 2014 ? ...

La differenza tra terrorismo e crimini di guerra è risibile nei conflitti odierni in cui la guerra non è nient'altro che terrorismo di stato, che spesso si serve di forme e formazioni di terrorismo classico.

Come nel caso del battaglione paramilitare neonazista Azov che non ha certo rimesso i suoi crimini venendo regolarizzato come reggimento nell'esercito di uno stato con chiare ed operanti nostalgie naziste.
#3529
Tematiche Spirituali / Re: Il senso di existere
19 Maggio 2022, 08:09:41 AM
Donde origina il "bene interiore" ? (Rispondere "ragione" non vale, perché sposta soltanto la domanda, sottraendosi alla risposta)
#3530
La ragione su cosa fonda i suoi principi etici ? "Mors tua, vita mea" è conciliabile con i principi etici ? E il "male" ?

Troppi cigni neri vengono messi sotto il tappeto da Kant. L'ethos non è interamente sussumibile nell'imperativo categorico, così come nei postulati teisti. La via di mezzo ancora attende.
#3531
Tematiche Spirituali / Re: L'assurdità del tutto
18 Maggio 2022, 17:34:48 PM
Citazione di: Jacopus il 18 Maggio 2022, 00:27:24 AMLa dialettica di Ipazia a me sembra molto comprensibile in realtà, spesso anche condivisibile. Almeno quando non tira fuori il suo famoso cavallo di battaglia, la mitica "covidemia". :))
Ne farei volentieri a meno, ma la ricerca della Verità filosofia della prassi non può ignorare il letamaio, perché puzza troppo.

Alla sviolinata di viator posso aggiungere il carattere maieutico di costringere l'interlocutore a documentarsi su altre fonti per allargare e approfondire la discussione. Cosa che faccio pure io, di fronte a ciò che ignoro.
#3532
Citazione di: Alberto Knox il 17 Maggio 2022, 23:08:44 PMe l'autocoscienza non è forse quello che kant indicava come la nostra coscienza interiore? (coscienza intesa in senso etico , perche se parliamo di neuroscienze fatemelo sapere).
Ma poi avere un ideale è così sbagliato?
Purtroppo (per lui) Kant la considerava innata su basi religiose, mentre non è così: di innato c'è solo la natura sociale della nostra specie animale. L'etica/morale origina dalla nostra specifica etologia  sociale, caricandosi di contenuti nell'età evolutiva (Bildung dell'autocoscienza). Essa è immaginifica anzicheno, fino alla stratosfera dell'ideale. Che non disprezzo, ma neppure santifico.
#3533
Tematiche Spirituali / Re: Il senso di existere
18 Maggio 2022, 17:00:22 PM
Scusami Alberto (ma te la sei tirata): aria fritta !
#3534
L'etica/morale individuale è un ossimoro, ovvero corbelleria, che ha tanti padri nobili, tra cui l'imperativo categorico kantiano. Quindi non mi stupisce che viator attribuisca l'etica all'individuale e la morale all'universale sociale, mentre Hegel fa il contrario, ma tant'è: due mele rimangono 2 mele comunque le giri.

L'etica fondata individualmente potrà soddisfare individualisti, kantiani e viator, ma è un fondamento sbajato.

L'etologia di qualsiasi gruppo sociale inizia dove vi sia relazione e interazione tra almeno due componenti del gruppo. Dall'individuo in se' non può derivare alcuna etica/morale, ma soltanto comportamenti pragmatici mirati alla sopravvivenza, come dimostra la vicenda di Robinson e Venerdì,  laddove l'etica/morale della favola è egemonizzata dal bianco sul nativo, nome del quale incluso. Prima dell'incontro tra i due umani nessuna etica/morale, nemmeno la più terra-terra.

Posto che l'etica/morale è un dato dell'etologia umana, in quanto tale sociale, sfido chiunque, Kant compreso, a fornire fenomenologie reali di etica/morale capaci di prescindere dal contesto sociale, plurale per definizione.
#3535
Mores è la traduzione latina del greco di ethos. Fin dall'antichità classica si sapeva che sono la stessa cosa.
#3536
O dalla nostra autocoscienza, liberandola dai fantasmi ideologici sedimentati nel corso della nostra ignoranza desiderante, storicamente consolidata a cui siamo tanto affe(ziona)(t)ti.
#3537
Tematiche Spirituali / Re: Il senso di existere
17 Maggio 2022, 12:57:12 PM
Virtù e legge morale universale kantiana fondate su cosa ? Se non si individuano ragionevoli fondamenti è solo aria fritta.

Così come il destino fondato sulla fede e l'incertezza, quando ne abbiamo uno solidamento fondato su leggi naturali che ci hanno pure fornito di talenti per poterlo valorizzare, il destino.
#3538
Tematiche Spirituali / Re: Il senso di existere
17 Maggio 2022, 06:30:35 AM
Citazione di: Alberto Knox il 15 Maggio 2022, 15:30:26 PMSemina un atto, raccoglierai un abitudine...semina un abitutine , raccoglierai un carattere...semina un carattere, raccoglierai un destino. (proverbio buddhista)

Se esaminiamo questo bellissimo proverbio possiamo notare che i primi tre elementi  sono sperimentabili , il quarto no. Cioè la successione atto, abitudine e carattere tutti la possono sperimentare nel senso che se tu cominci a seminare un atto ad es. nello stare attento all igene tuo e della tua casa raccogli un abitudine , prima non stavi attento poi sempre più attento fino a diventare abituale. e poi avrai un carattere, un carattere che è attento alla pulizia in tutti i luoghi dove va. Ma il quarto elemento, il destino, chi lo dice? Questo destino è la storia del karma , raccoglierai un destino secondo un determinato stile di vita ecc e questa è la fede che il buddha riponeva nel Dharma e nel Karma . è questo il libero arbitrio , avere una fede , avere una visione del mondo.
Se vi limitate a stare coi piedi per terra avrete sempre una visione di pezzi di mondo , se invece avete una visione del mondo come visione dell insieme voi necessariamente salite sopra un idea e avete una metafisica che non è una visione di chissà di che che cosa ma avete una visione della fisica nel suo insieme. La metafisica non parla di mondi che non ci sono , la metafisica parla di questo mondo visto come insieme. è il pensiero che da valore, struttura, significato complessivo a questo mondo. Questa è la meta/fisica , però appunto sono tutte cose che richiedono una fede , fede flilosofica magari come direbbe Jaspers , ma sempre fede è. E avere fede è una scelta,  tutti hanno una fede , ma in che cosa bhè questo è propio quello che io intendo con libero arbitrio, si può avere una fede come il bhudda o una fede come karl Jaspers oppure un altro tipo di fede. Questo , questo è il senso che diciamo quando diciamo libero arbitrio.

Il destino/karma è in perfetta continuità con ciò che lo precede e che esso stesso precede nell'eterno ritorno del ciclo di vita e morte individuale che permette la sopravvivenza della vita/bene in senso universale.

Il seminare dell'India contadina ha l'equivalente, nella coetanea Grecia manifatturiera, nel tessere di Anassimandro il filo che il destino/karma ci offre a pegno al momento della nascita e di cui presenta il conto al momento della morte, laddove il giudizio è contenuto in ciò che nel nostro bene assoluto individuale, la vita, avremo saputo tessere.

Non si tratta di un destino/karma fatale, pre-scritto, ma dello spazio, grande o piccolo, di libero arbitrio in cui ci è concesso di mostrare il nostro valore, prima che il male assoluto fisico individuale, la morte, ci presenti il conto.

Da questo processo emerge il senso autocratico della vita umana, der Erdgeist, lo spirito della terra, che ci permette di trascendere i limiti del bene/male individuale nella cura postulata da Heidegger e messa in musica da Battiato ("perché sei un essere speciale ed io avrò cura di te") nella costante consapevolezza dei limiti di tale trascendenza fisica e metafisica ("Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie, dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via, dalle ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo, dai fallimenti che per tua natura normalmente attirerai").
#3539
Citazione di: Alberto Knox il 16 Maggio 2022, 20:04:27 PMPerò non è che puoi sindacare sui discorsi spirituali se già in partenza sei contraria. Preferisco che sia un credente a confutarmi se permetti , se propio è necessario che io venga confutato, a me non sembra . Non ho detto nulla che vada contro la spiritualità. Ho detto che bisogna rettificare alcune nozioni, questo sì, secondo me. E qui si discute ...
Certo che posso sindacare, per promuovere una spiritualità immanente ancora tutta da sperimentare, ma infinitamente più feconda delle favole neolitiche, imbellettate metafisicamente nel prosieguo della storia. Una spiritualità umanistica. E qui si discute e, ancor meglio, si fa.
#3540
Ce lo fa credere la non evidenza "chiara e distinta" di luoghi iperuranici denominati inferno, paradiso, etc. e di una qualche tipologia di sopravvivenza post mortem che li popoli.

L'unico inferno incontrovertibile è quello che abbiamo realizzato nell'immanenza terrestre dei viventi, umani e non.

La giustizia è un capitolo, spinoso, a parte. Ogni giudizio resta appannaggio di chi ha il potere di emetterlo. Indipendentemente dal grado di giustizia "ideale".