Citazione di: Freedom il 23 Novembre 2018, 10:29:53 AMNon penso che rifiutare la logica sia un opzione. D'altro canto senza logica non si potrebbe sostenere nemmeno l'esistenza della lampadina, quindi quando sento "segui il cuore non la testa" posso anche capire il significato, ma ciò non nega che anche quella basica nozione, sia un operazione logica. Ho fatto anche io i miei percorsi, se si vanno a rileggere i miei primi post su questo forum non si negherà che ho fatto anche io la mia dose di compiti a casa. In ogni caso non scrivo per raggiungere la verità, ne per fare vanto delle mie nozioni, al contrario cerco di scrivere un passo avanti di quanto già so, per spingere l'asticella un po più la in terreni sconosciuti, a rischio di dire castronerie. Il filone mesopotamico non ha un semplice valore di conoscenza in se per se, è la mappa dei significati che costruisce la cultura euroasiatica, la fonte del significato "comune". Non abbandonare la sua risalita, dimenticare è un prezzo di poco conto, è un mero trasferimento di intelligenza statica in intelligenza fluida, che se non altro ci tiene alla larga da tante deformazioni della psiche nella vecchiaia, e a volte fornisce tesori inaspettati. Una sana dose di fede serve anche dove la fede non è specificamente richiesta. Basta sapere quanto tempo l'Odissea è rimasta in forma orale, e quanto poco ci tenessero alla "copia perfetta" gli aedi, per avere forti dubbi che ciò che leggiamo oggi abbia anche solo vagamente il senso di "ieri". Ma non bisogna perdersi d'animo, fatti non foste per viver come bruti...Citazione di: InVerno il 23 Novembre 2018, 08:50:08 AMFreedom, come si può conciliare la teodicea, dove il male in questo caso è espresso dalla dannazione eterna? Non lo so, ho tante risposte, a partire dal fatto che una giustizia diametrale (il primo sarà ultimo) necessita il rifiuto del mondo reale e dei suoi valori, a partire da quello del male terreno.Bè, la vita sulla Terra e le sue leggi sembrano essere, come secondo me giustamente affermi, diametralmente opposte alla logica divina. In effetti anche Gesù dice che quaggiù vince satana.
Quello che tuttavia desidero trasmettere ma che ognuno deve necessariamente verificare di persona è che non ci sono ragionamenti logici che tengano: la verità o, in subordine, qualche nozioncina in più su Dio e la vita non sono raggiungibili tramite l'intelletto. Ci si può predisporre ma non ci si avvicina di un centimetro. Sembriamo tante falene che, tanto pervicacemente quanto inutilmente, cozzano fra loro o vanno a sbattere in ogni dove abbagliati dalla luce della lampada. Leggiamo, leggiamo, leggiamo e non facciamo passi in avanti. Combattiamo il male, combattiamo il male, combattiamo il male e non possiamo che verificare di persona l'impotenza paolina (faccio il male che non........)
Poi nessuno vieta anzi è certamente un arricchimento personale studiare i massimi pensatori di ogni tempo, laurearsi in teologia e filosofia, etc. ma non saranno Agostino e company ad aiutare ad agguantare qualche briciola di verità. Io, da autodidatta, ho studiato e scartebellato tutto quello che ho potuto: non mi sono fermato davanti a nulla! Nell'arco di tutta la mia vita non credo di aver tralasciato nulla: le tre monoteiste, le politeiste, il buddismo, la massoneria in tutte le sue sfaccettature cabalistiche ed ermetiche, le, chiamiamole religioni animiste e primitive, le robe più assurde ed improbabili tipo i mormoni, la scientologia, mi sono spinto fimo all'ultimo lembo della Papuasia.......
Il risultato è che adesso mi sto scordando tutto........![]()
Cerca con il cuore dicono Gesù ed altri eminenti Santi.
Bè.....ci stiamo lavorando..........
P.S.
un grande teologo cristiano di cui non ricordo il nome afferma che l'inferno esiste ma è vuoto. Ecco.....non è questo il mio stile di ricerca.
Nietzsche è un personaggio istrionico, Jung lo trattò esaustivamente in uno studio di 600pagine sul "così parlo", alla luce della delusione freudiana dell'inconscio, che poneva un limite insuperabile al superuomo: siamo in controllo solo di una minima parte di noi, perciò forgiare da soli i nostri significati è un operazione impossibile. Possiamo provarci, ma scartare a priori tutto ciò che è stato e ripartire da zero, significa mettersi in una posizione di assoluto svantaggio rispetto a chi, magari non crede, ma prova a conoscere, l'origine del significato.
