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Messaggi - InVerno

#3556
La psicologia getta le basi in un sapere antichissimo, gli psicologi dell'ultimo secolo ne hanno cambiato drammaticamente il paradigma, ma è già successo tante di quelle volte. Anche tra il potere dello sciamano e la confessione del prete c'è un cambio di paradigma, ma il senso della pratica è sempre lo stesso, il potere della parola se rivolta in totale apertura ad una figura preposta è lenitivo, riorganizza la mente, in definitiva funziona.  Non penso si possa parlare di scienza perchè si basa sull'accettazione "cieca" di un autorità, e il suo funzionamento dipende penso in gran parte da questo fatto. Se come Sgiombo non  si nutre fiducia nella pratica essa semplicemente non funzionerà mai. Ma penso che questo non cambierà assolutamente nulla nella sua presenza nella società, scienza o non scienza, se la premessa è soddisfatta: funziona. Perciò le persone continueranno a tenersela stretta, sopratutto di questi tempi dove tutti siamo più soli.
La pratica della somministrazione di medicinali.. in teoria quello che dici è vero, in pratica un po meno penso, ho visto alcune persone usare quello stato chimicamente modificato come trampolino di lancio per riprendersi. Qui il problema è esattamente opposto, se si ci fida ciecamente del medicinale non penso funzionerà mai. Ma se non sono chiari i fondamentali della pratica, è una pratica svolta in maniera disonesta, o dal medico o dal paziente. 
Ciò che penso sia più preoccupante di tutto ciò, è la pervicacia con cui la classificazioni psichiatriche sono entrate nel linguaggio comune, hanno ottenuto sostanza. Non ho la più pallida idea come si possa discutere delle abitudini comportamentali "del narcisista", e sono molto preoccupato di come queste etichette che vengono fuori dal manuale possano avere la meglio sull'uomo che ci sta dietro, ma suppongo faccia parte del gioco delle parti di questo rito antichissimo che ha bisogno di una semplificazione dei ruoli.
#3557
Citazione di: Eutidemo il 30 Agosto 2018, 13:12:33 PM
Citazione di: InVerno il 30 Agosto 2018, 11:42:21 AM
Ci tengo a sottolineare che per cameratismo non intendevo nessun rimando fascista, lo potete chiamare tanti altri modi, si può chiamare macchiavellismo, fine che giustifica i mezzi, o meglio ancora "leader che giustica i mezzi", appecoronamento.. ma insomma, anche solo guardando la storia Italiana è chiaro che i conservatori quando sono davanti alla porta sanno fare squadra al di la di qualsiasi logica delle posizioni, degli interessi, senza alcuna soluzione di continuità. I progressisti di solito si dileguano nel loro porticolare. I compagni avevano un fine al quale adeguare i mezzi, i progressisti no, non hanno un "paradiso" da promettere, dicono di fare "real politik" - "politica del cacciavite", sono dentro ai mezzi e non hanno fini. La porta in cui segnare qui è portare un nuovo paradigma sociale, chiamiamolo "sovranismo", che abbisogna di alleati internazionali per essere credibile, per languire la realtà almeno di striscio. Cosa ci fa Steve Bannon in Italia a elogiare Salvini? Non so nemmeno se sa il nome di battesimo di Salvini..Bannon ha un teoria "ciclica" della storia (che tralaltro termina con l'apocalisse) crede di cavalcare un onda lunga e tesse rapporti per rimanere sulla cresta. Non gli interessa granchè se Salvini ha interessi contrari ai suoi o meno, c'è un antropologia dietro, una concezione più ampia che deve verificarsi su scala mondiale, lo dice chiaramente. Non penso che siano il tipo di cose da cui si torna indietro, non prima di essersi scottati, o almeno la storia solitamente è andata cosi.

Purtroppo hai ragione: la situazione politica della "Mitteleuropa" (Germania a parte) assomiglia sempre di più a quella degli anni '30; quando -con l'eccezione della Cecoslovacchia-, Austria, Ungheria e Polonia persero sempre di più il loro profilo democratico, divenendo degli stati "parafascisti", o, comunque, "autoritari".
Ovviamente, la situazione attuale è diversa, intendiamoci; dico solo che, almeno per certi aspetti, ci somiglia un po'.
La storia non si ripete mai "tel quel", ma a volte tende a "ricopiarsi"; e chi la ignora finisce per commettere gli stessi errori del passato. :'(
Sono i cinquestelle a dimostrare dirigismo statalista, non Salvini che infatti si è apertamente opposto a nazionalizzare autostrade.
Salvini è nel campo della destra neoliberista, dove andrà dopo le elezioni se non nel PPE della Merkel e di Orban? Essere contro l'euro (a parole) mica ti rende "antiestabilishment". Orban e Salvini potranno avere diverse idee sulla Russia, ma sulla Flat Tax la pensano uguale guardacaso. Non è che se uno da addosso ai negri diventa antiestabilishment, al massimo è il contrario, gli schiavi sono l'esatto opposto dell'estabilishmet.  Come ogni picchiatello complottista sa "Il vero potere è nelle mani di Bildberg". E allora perchè Salvini gli abbassa le tasse? Quante muraglie ci sono tra Messico e USA? Ancora zero.. Di quanto son state tagliate le tasse ai benestanti americani? 100miliardi. Quanti pericoli comunisti Reagan, o Berlusconi, hanno arginato? Zero.. Di quanto sono diminuite le tasse ai rispettivi ricchi?
Che cos'è la Russia se non il paradiso degli oligarchi? In Russia il "Bildberg" lo "festeggiano" a colazione pranzo e cena...Ma che frega a noi, youtube ci convince.
https://www.youtube.com/watch?v=juFxBhDSK9s
#3558
Ci tengo a sottolineare che per cameratismo non intendevo nessun rimando fascista, lo potete chiamare tanti altri modi, si può chiamare macchiavellismo, fine che giustifica i mezzi, o meglio ancora "leader che giustica i mezzi", appecoronamento.. ma insomma, anche solo guardando la storia Italiana è chiaro che i conservatori quando sono davanti alla porta sanno fare squadra al di la di qualsiasi logica delle posizioni, degli interessi, senza alcuna soluzione di continuità. I progressisti di solito si dileguano nel loro porticolare. I compagni avevano un fine al quale adeguare i mezzi, i progressisti no, non hanno un "paradiso" da promettere, dicono di fare "real politik" - "politica del cacciavite", sono dentro ai mezzi e non hanno fini. La porta in cui segnare qui è portare un nuovo paradigma sociale, chiamiamolo "sovranismo", che abbisogna di alleati internazionali per essere credibile, per languire la realtà almeno di striscio. Cosa ci fa Steve Bannon in Italia a elogiare Salvini? Non so nemmeno se sa il nome di battesimo di Salvini..Bannon ha un teoria "ciclica" della storia (che tralaltro termina con l'apocalisse) crede di cavalcare un onda lunga e tesse rapporti per rimanere sulla cresta. Non gli interessa granchè se Salvini ha interessi contrari ai suoi o meno, c'è un antropologia dietro, una concezione più ampia che deve verificarsi su scala mondiale, lo dice chiaramente. Non penso che siano il tipo di cose da cui si torna indietro, non prima di essersi scottati, o almeno la storia solitamente è andata cosi.
#3559
Se il sovranismo ha un qualche successo è perchè ha superato (a modo suo) la dimensione nazionale (attraverso guardacaso internet). I leader sovranisti sono percepiti chiaramente come facenti parte di una stessa squadra, di un cambiamento che sta montando. I primi a identificarli chiaramente sulla stessa barca sono stati  i progressisti, che continuano a ripetere "populisti\fascisti" e altre amenità aiutandoli a coalizzarsi. Orban & compagni godono il beneficio di essere nella "black list" dell'estabilishment, che per i loro elettori è una sorta di garanzia vita natural durante qualsiasi sia la loro nazionalità o la loro storia o i loro interessi..La polarizzazione fa il resto. Gli apprezzamenti che si scambiano ogni tanto hanno un valore simbolico, quello di creare una cordata. Ma non è che prima fosse diverso, chi si ricorda le foto in camicia bianca della cordata Italo-Ispano-Greco-Francese, o i vari tentativi di "europa meridionale socialdemocratica" in tutte le salse. Hanno fatto schifo, anche e sopratutto perchè purtroppo i progressisti hanno sempre mancato la dote principale dei conservatori: il cameratismo. E se il fine è l'insurrezione sovranista\dirigista cosi anelata da tanti youtubers e non, sono sicuro che la gran parte dei diverbi storici saranno carta straccia. Quanto ci ha messo il partito antirusso per eccellenza (repubblicani) a diventare filorusso? Sei mesi? Si può fare anche più velocemente..
#3560
Un dilemma antico chiede: si può rinunciare a ciò che non si ha? A quanto pare si, visto che Salvini ha annunciato di rinunciare all'immunità parlamentare, dando prova di coraggio, petto villoso, speme di guerriero di celtica stirpe. La mia povera maestra Luisa, quinta elementare, mi disse chiaramente che i ministri non la posseggono. Ah se solo Salvini avesse conosciuto quell'amabile donna..E' tragicomico vedere come due utenti di un forum sperduto su internet, infiorettino le loro argomentazioni con molta pià serietà, di quanto avvenga nel dibattito pubblico, ancora perso in prove muscolari da dodicenni.
#3561
Ti sbagli riguardo a quello che penso dell'europa, cioè che sia fatta e abbisogni ora degli europei. Io dico che servono gli europei per farla, e questi europei vanno "svegliati" se esistono, altrimenti è tempo perso.
"La popolazione europea è una grande famiglia [....]. Non è molto intelligente pensare che in una casa così piccola sia possibile mantenere una comunità di nazioni con differenti sistemi legali, fiscali, e codici morali ".
Chi ha detto questa frase? Un tale Hitler... Purtroppo questo tenore di argomentazione è spesso quella che si sente nel parlamento europeo, dove spesso involontariamente (si spera) il Fuhrer viene citato. Questa è la posizione dell'europeismo su base nazionale, il "vorrei ma non posso" che nel periodo successivo si trasforma in sovranismo per spugna gettata. Ma qui non è lo stato che "si costerna, si indigna e si impegna poi getta la spugna con gran dignità" , ma l'europeo. Le fusioni a freddo non hanno mai funzionato, manca una narrativa, manca un dominio, mancano tante cose che "a freddo" non è mai capitato nella storia siano successe. Perciò già è un impresa titanica, forse il più audace progetto sociale mai intentato, non va trattata come un telefono rotto tempestando l'assistenza di reclami, ma come la più grande sfida che l'umanità abbia mai intrapreso. L' europeo è innanzitutto chi avverte la gravitas di questa sfida, tutti gli altri possono chiamare il callcenter di Salvini per il loro telefono rotto, ne avranno uno nuovo di pacca come dice la pubblicità.
https://www.youtube.com/watch?v=pco_KGdjszE
#3562
Sono d'accordo sia con Cacciari (talmente vago che è diffile non esserlo) sia con te. Aggiungo solamente che il fatto che questo appello sia di carattere nazionale è per conto mio il vero tallone di achille che lo accomuna a tutti gli altri.
Cuperlo rimanda all'idea della sirena, che dovrebbe essere uno stimolo ubiquo di allarme.
Ora, un appello di carattere nazionale per conto mio più che una sirena è una pentola a pressione in un appartamento.
Si è capito o no, che l'interesse nazionale ed europeo divergono e non possono essere portati sullo stesso piatto politico, pena la sconfitta?
Ma sopratutto, si è capito o no che gli unici a potersi dire realmente europeisti sono gli europei? (mitologici)
Possibile che sia cosi difficile capire che per fare l'europa servono gli europei, non gli Italiani o i Tedeschi, e senza
rivolgersi ad essi (che siano appelli o partiti) si perde tempo? Ma che cos'è l'internazionalismo su base nazionale? E basta..
#3563
Se parliamo di stati con una parola d'onore non parliamo certo dello stato che ha in mente Salvini, lo stato di polizia conosce solo la parola della legge, ha come unico interesse l'incolumità degli individui e ha a suo capo un poliziotto (in questo caso, doganiere).
Mi spiace per gli amici conservatori che rischiano di preferire l'uovo alla gallina, il risultato immediato di qualche negro in meno, nel frattempo che il dibattito politico e la governace si trasforma in quanto di più modernista esista. Lo stato sovranista è uno stato rimpicciolito al punto giusto per permettere al capitale di muoversi indisturbato ma allo stesso tempo sufficientemente grande per far valere la legge nei contratti, proprio per questo se ne infischia della parola d'onore a patto che non sia legge o cavillo, perchè far rispettare la legge è l'unico  compito a cui è demandato. Alla faccia della rimpianta antica cultura!
#3564
Penso che la filosofia sia un processo partenogenetico del pensiero, perciò nasca dallo scetticismo (nel suo significato più alto) e cioè dall'assenza di condizionamenti. Da ciò ne deriva che da logica non nasce logica, da filosofia non nasce filosofia da arte non nasce arte. Il significato del processo filosofico è racchiuso e custodito attraverso la capacità generativa umana, un principio è conservato attraverso una contraddizione tra il contenitore (generativo-tradizionale) e il contenuto (non generato). Perciò esiste la dualità tra "storia della filosofia" e la "filosofia teoretica", tra l'agito e l'atto, tra il generativo e il non generato. Contestualizzare un opera è certamente importante, pena il travisamento di essa, ma la fede nella possibilità di raggiungere il significato originale è propria solamente della religione. La religione è contestualizzazione continua del messaggio, anche solo nel significato antico della religione "ripetizione", cioè il portare il significato nel qui eora, in maniera ossessiva, fino a "sentirlo". La filosofia è qualcosa di esattamente opposto, a meno che non la si intenda in maniera ascetica e misticista. Tanto più che l'interpretazione perfetta è una questione religiosa e che non ha niente a che fare con lo scetticismo tipico dell'indagatore del logos, non capisco la moderna ossessione per la storia della filosofia. Se non come "palestra del pensiero", dove antagonisti virtuali estratti dalle emozioni evaporate da un testo, ci aiutano ad affinare la tecnica della parola, ma mai a generarla. E' una filosofia sterile di neologismi, sia nel senso di parole che di logiche, è una palestra continua senza mai la pretesa di sferrare un gancio.
#3565
Il tema di fondo, perchè il problema dell'alfabetizzazione funzionale esce fuori a giorni alterni ormai, è l'analfebetizzazione digitale, ovvero che queste persone hanno ora un "microfono" e l'appiattimento della società internettesca mette a rischio la posizione di ciò che si autoritiene o è ritenuto "intellighenzia". C'è una parte della lingua che si è allontanata dai semplici(non dispregiativo) , non solo sono i semplici a essere "ritornati" ad uno stato di semplicità, la divulgazione è scarsissima nella società moderna e i due estremi si toccano sempre meno. In fin dei conti queste statistiche saranno tragiche nelle proporzioni che disvelano, ma il vero problema è democratico, ovvero che esse partecipino ora alla processo decisionale della polis, anche solo come "opinioni". Mentre prima la democrazia riusciva ad emarginarle con il latinorum e la burocrazia, oggi è importante che tutti abbiano preso parte ad un processo educativo che perlomeno prepari alle basi della logica. Su questo filone di ragionamento si arriva presto ai "fari digitali", i carismatici collezionatori di interviste dietrologiche che pattugliano internet e foraggiano di piccole grandi verità. Credo di aver già scritto 4 post sulla differenza tra educazione e istruzione, quindi non voglio annoiare ulteriormente, ma non c'è alcuna sorpresa che un titolo di istruzione non provi assolutamente nulla sull'educazione di un soggetto.
#3566
Attualità / Re:Nave Diciotti
21 Agosto 2018, 13:51:48 PM
L'anno scorso si parlava di "migrazioni" in generale ora siamo passati ad analizzare nave per nave, se la prua è sporca di sabbia libica o Italiana etc. Io devo ammettere sono sempre stato favorevole, qualsiasi fosse il governo in carica, a creare un ministero ad hoc per Salvini riguardo alle sole migrazioni. Io sono molto contento dei dati migratori 2018, c'è stata una drastica diminuzione dei migranti, addirittura ad agosto solo 800. Come mai se ne parla ancora? 800 persone con le pezze al culo sono un problema tale da invadere l'intera informazione di uno dei paesi del G8? Ponti a parte, cento giorni passati a parlare di diritto marittimo, mentre gli Italiani che scappano invece continuano ad aumentare con tutte le carte in regola presentate al prefetto. Ora l'unica possibilità di Salvini di resistere alla realtà, è quella di inventare una soap sulle migrazioni: propongo una serata su Ra1 con tutti i controlli, le perquisizioni e le identificazione in diretta (musica cupa e lame). Ma prima o poi la realtà arriverà eh..
#3567
Ciao benvenuto!
#3568
Presentazione nuovi iscritti / Re:Presentazione
21 Agosto 2018, 09:53:00 AM
Ciao e ben arrivato!
#3569
Ciao Deadbeef, io il sentore lo avevo avuto a marzo : https://www.riflessioni.it/logos/tematiche-culturali-e-sociali/perche-non-posso-piu-dirmi-'di-sinistra'/msg19216/#msg19216

Ovviamente non che il ponte cadesse (tralaltro per un soffio non sono morti alcuni miei amici) ma che vi sono cose che per la loro natura dovrebbero essere gestite dal pubblico e non dal privato. Mi spiace per i morti, ma il problema è la concessione in se, perchè è altrettanto scandalosa. A marzo qualcuno doveva scandalizzarsi, non ad agosto, ma queste notizie ormai passano in sordina, al massimo ci si complementa con i Benetton per gli utili. Mi piace che cerchi di avanzare dal capitalismo con il mercatismo, ma il problema dell'economia moderna sono tutte multinazionali che il mercato non lo vedono nemmeno di striscio. O perchè sono "too big to fail" e quindi vengono rimpinguate di soldi pubblici ad ogni tonfo, o perchè sfruttano dei monopoli, o perchè sfruttano asimmetrie sociali\economiche colonizzando dove è assente una concorrenza adeguata. Autostrade è un monopolio, a che mercato partecipa? Una concessione segretata, per cui non conosciamo il perchè l'inflazione sia salita del 25% (dal 93) e i ticket del 270%. Monopoli segretati, questi si che sono veri avventurieri del mercato! Per i poveracci c'è il mercato, la concorrenza, la domanda offerta, le tasse e tutte queste meccaniche. Il "sentore" lo si ha quando sono proprio quelli che stanno fuori dal mercato, a essere i più grandi estimatori di come esso si svolge, bocconiani compresi.
#3570
Attualità / Re:Trump sotto ricatto?
18 Agosto 2018, 14:56:22 PM
Ironia della sorte : http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/nordamerica/2018/08/17/pentagono-cina-mira-ad-obiettivi-usa_565e4132-b403-40cd-819a-c11c6ec751e2.html

Si può essere d'accordo o in disaccordo ma non puoi negare che l'attenzione sulla Cina è estremamente bassa per via della nomea di "impero chiuso" mentre per la Russia ogni sussulto è terremoto. Peraltro pochi sanno della disputa tra nel Mare cinese, che potrebbe essere il punto di innesco perfetto. Riguardo al topic principale, e a come si è sviluppato, vale la pena ricordare che Trump ha già avuto uno strappo con il pentagono e che secondo molti analisti della casa bianca, Trump non ha la lealtà di una buona fetta di generali in caso di guerra o perlomeno è stato immediatamente respinto il suo tentativo con la Korea denotando l'indipendenza del polilatero. Non penso tuttavia sia "controllato" a distanza, gli basta essere se stesso per favorire Putin sia nella politica interna che estera. Putin lo ha indicato come risultato della democrazia occidentale, giustificando la sua democratura, e ha praticamente vinto in Siria, e cioè nel golfo. Che cosa dovrebbe "controllare" Putin di uno che spontaneamente, senza che nessuno glielo suggerisca, propone un ritorno massiccio al carbone? E' perfetto cosi com'è!  ;D