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Messaggi - Ipazia

#3586
Citazione di: Alberto Knox il 17 Aprile 2022, 12:49:52 PMok, ma questo discorso è compatibile col punto di vista Hegeliano riguardo la totalità della specie nel corso della storia, cioè lo stato , non l'individuo . L'individuo è solo una parte e non ha alcuna rilevanza rispetto al tutto a cui appartiene. Non contano gli individui , per Hegel il singolo ha valore solo come componente della specie. Quindi Kierkegaard si chiede; ha più valore l'individuo o la specie? La filosofia deve costruire un totalizzante sistema del mondo o analizzare la condizione dell esistenza individuale?
Entrambe queste posizioni sono insensate: tra individuo e società  vi è dialettica, non metafisica contrapposizione. La quale, esasperata politicamente, non ha mai funzionato.
CitazioneSecondo kierkegaard i tre differenti modi di concepire e vivere l'esistenza ; estetico, etico e religioso. Fra di essi non è possibile alcuna conciliazione nè vi può essere alcuna sintesi , smentendo così l'universalità della dialettica Hegeliana.
Posizione cupamente luterana, che ignora il carattere etico e liberatorio dell'estetica. Aporia già risolta da Wittgenstein. E pure da uno spirito fortemente morale come Dostoevskij.
Quindi:...
CitazioneDal punto di vista del singolo individuo l'esistenza significa libertà , ovvero, la possibilità di realizzarsi in uno fra gli infiniti modi possibili . Fra i diversi modelli di vita si può solo compiere una definitiva scelta, secondo il principio aut-aut (o l' uno o l'altro). Lo dimostra il fatto che il passaggio dall uno all altro può avvenire solo tramite una conversione, ossia un mutamento complessivo e radicale del soggetto.
...nessuna conversione. Nessun aut aut.
#3587
E quando la scienza diventa religione ? Allora assurdo e ragione coincidono in un unico, universale, assai poco individualistico, salto nel buio.

Kierkegaard , Schopenhauer, e pure il nostro Leopardi sono ai margini del trionfante trionfalismo kantiano, hegheliano, positivista, che da fronti ideologici diversi andavano feticizzando la ragione nella Scienza. I tre citati sono vicini ai contemporanei nel vedere le crepe del monumento ideologico alle  magnifiche e progressive sorti dell'umanità. La soluzione di Kierkegaard è un'estrema riesumazione della confortante palingenesi religiosa nell'alveo, tutto sommato, della tradizione. Il suo pensiero influenzerà molto il seguito della speculazione filosofico-religiosa. Schopenhauer guiderà il fronte del realismo pessimista e individualista che oggi va alla grande. Personalmente preferisco Leopardi, che il salto nel buio lo faceva con penna e calamaio riuscendo, talvolta, a illuminarci d'immenso.

Oggi non so. L'accecamento a led riesce anche ad inventare pandemie e affondare navi ammiraglie , mentre sotto il vestito ideologico non resta più niente. Direi che ha vinto Schopenhauer. Mentre Kierkegaard deve fare i conti con religioni impazzite che inseguono feticci di cui altri hanno la regia. Leopardi resta il meno accecato di tutti, il meno ideologico. Lontano dai riflettori, laddove sopravvivono gli ultimi panda della filosofia.
#3588
Citazione di: viator il 15 Aprile 2022, 21:18:08 PML'esistenza di un Satana che si contrapponga al potere ed alla volontà di Dio rappresenta una assurdità in quanto essa negherebbe qualsiasi assolutezza degli attributi di Dio.

Avremmo il confronto contradditorio di due entità tra loro relative nessuna delle quali riuscirebbe a conquistare il primato assoluto, esclusivo, onnicomprensivo.

È l'insolubile contraddizione logica delle religioni abramitiche. Che i cristiani hanno risolto machiavellicamente col "credo quia absurdum est; con le ragioni del cuore (a cui non si comanda); e con millenni di apologetica teista.

Tali religioni sono manicheistiche per "motu proprio" e sono incompatibili con qualsiasi forma, sentimentale o razionale, di panteismo. Cosa ben nota alla loro vittima più illustre: Benedetto Spinoza.
#3589
Se Dio non giocasse a dadi, non ci sarebbe tribunale etico che potrebbe assolverlo. Solo giocando a dadi il suo operato si può  assolvere.

Gli auguro che in altri contesti dell'universo gli sia riuscito qualcosa di meglio, dopo averli lanciati.

Quanto a noi, riusciamo a fare di peggio del nume più cialtrone. Anche quando non giochiamo a dadi, ma ci mettiamo tutta la nostra intelligenza e volontà.
#3590
Tematiche Spirituali / Re: Da dove viene l'anima?
15 Aprile 2022, 15:44:36 PM
Citazione di: Alexander il 15 Aprile 2022, 09:20:34 AMBuongiorno a tutti

Proprio la difficoltà di accettare il mondo mi sembra indicare che l'anima "non è di questo mondo" (cit.)?

Invece è  proprio questa difficoltà a dimostrare che siamo soggetti autocoscienti di questo mondo. Ovvero di un mondo reale evolutosi proprio così: morte dei viventi e lotta per la sopravvivenza.

Così è il mondo reale e un'anima adulta, matura e saggia non può che prendere atto.

Il valore aggiunto, nella sue facoltà, è la mitigazione intelligente di tale dato di fatto. Oppure il suo inferocimento, come più spesso si può constatare.
----
Le religioni hanno prodotto molta saggezza, ma anche molta stupidità e malvagità. Tra la saggezza,  includerei la pratica morale di saper separare il grano dal loglio. Tale pratica, nel campo ontologico, è meglio attuata dal metodo scientifico.

Il quale, a sua volta, è lerciato assai da interessi promiscui, consapevoli e inconsapevoli, per cui va preso pur'esso con molta cautela e diffidenza.

In campo etico invece è la filosofia, con le cautele di cui sopra, ad avere la supremazia.
#3591
Varie / Re: Mai dire mai, tuttavia…
13 Aprile 2022, 22:59:01 PM
Citazione di: daniele22 il 13 Aprile 2022, 09:39:30 AMSono poi andato davanti al municipio ... alle cinque della sera ... c'era molta gente, ma forse meno del solito. In compenso mi son pure perso l'arrivo dell'Amstel. Comunque farò un "polling" verso il venticinque aprile. Intanto Zelensky disse che chi non manda armi è responsabile dei morti. Ci sarà un limite spazio temporale in cui il fenomeno Zelensky perderà la sua efficacia?
Il grado di sopportazione, e il degrado ideologico, degli ucraini. Anche la Yugoslavia ad un certo punto ha dovuto accettare di diventare Serbia.
#3592
Attualità / Re: Noi non abbiamo paura della bomba!
13 Aprile 2022, 22:46:34 PM
Uno scontro ravvicinato tra NATO e Russia c'è già stato, in Siria, quando i turchi abbatterono un velivolo russo. Prima di passare all'atomica vi è spazio per tante guerre locali, come quella in Ucraina. Al netto di ogni isteria propagandistica occidentale e degli starnazzamenti UE, i russi la corda la tirano e la mollano, guardando al sodo, ovvero al corridoio tra Russia e Crimea, con Mariupol e reggimento Azov in mezzo: due piccioni con una fava, in conto Odessa 2014. La guerra andrà forse per le lunghe, finchè gli ucraini non si stancheranno di fare da vittime sacrificali di politiche imperialistiche occidentali. La Russia dubito che si stancherà per prima.
#3593
Citazione di: Jacopus il 13 Aprile 2022, 12:44:45 PMUna specificazione laterale.  Noi siamo nella NATO, perché abbiamo perso la seconda guerra mondiale. Fintanto che gli USA saranno una superpotenza non abbiamo alcuna possibilità di uscire dalla nato e quindi i vari piani "gladio", "solo", loggia p2, avevano lo scopo di contrastare le spinte a sinistra di quegli anni, e non per farci restare nella nato.Allora, come oggi, per uscire dalla nato sarebbe servito l'intervento dell'armata  rossa. Oltretutto uscire dalla nato per fare cosa? Gli splendidi in piena autonomia? Un paese che conterà sempre meno in politica internazionale? Forse l'unica possibilità decente sarebbe quella di costituire una grande Europa politica oltre che economica. Ma che l'Italia, da sola, debba affrontare futuri colossi come l'India, il Brasile o il Messico o il Sudafrica, mi sembra contrario ai nostri interessi, compresi quelli relativi al prezzo del pane o della benzina.

Non è l'Italia che deve uscire dalla Nato, ma la Nato che deve uscire dalla Terra. Ed è già in ritardo assoluto di almeno trent'anni. Ma anche prima ha usato metodi criminali di controllo dei paesi sotto lo stivale americano. Con tanta ipocrisia che fa di necessità virtù da parte dei sottomessi, più distruttiva per la sinistra occidentale delle basi nucleari americane installate in Europa. Sinistra morta, irreversibilmente.
#3594
Tematiche Spirituali / Re: Da dove viene l'anima?
13 Aprile 2022, 22:24:33 PM
La bellezza sta nel territorio dell'arte, punto d'incrocio, agorà, tra ragione e sentimento. L'arte esplica la funzione creativa della psiche e ovunque si applichi eleva il livello estetico del vivere. Nel contempo rende un servizio all'etica indicando la giusta via, più di tutti gli imperativi categorici e i canoni della metafisica. L'arte materializza la sfera emotiva fornendole una forma capace di stimolare la parte razionale della psiche. Una forma in cui l'io si può distendere con legittimo orgoglio, mente sale i gradini del Parnaso, con le ali di Mercurio ai piedi, per i più talentuosi, e con tanta fatica per chi dispone solo di buona volonta. Ma alla fine, l'opera d'arte della propria vita non è negata a nessuno che l'abbia meritata, avendo, come da novella evangelica, gestito bene i propri talenti.



#3595
La scienza medica, quella vera, si sta accorgendo che non è tutto oro quel che luccica, spacciato per vaccino, e che certi intrugli fanno più bene agli affaristi stregoni che al sistema immunitario del mammifero umano, sconquassandolo non poco.

C'è poco da sperare in una convivenza serena e felice se si separa l'umanità in labrat e paria, entrambi subumanamente l'un contro l'altro armati. Le scelte sono senz'altro politiche ed economiche, ma sempre più immorali, riducendo l'umano a dato statistico (effetti collaterali, (sempre meno) rari casi avversi,...)

Come diceva un tizio che l'etica ce l'aveva sotto i tacchi: "un morto in casa è una disgrazia, un milione di morti è un dato statistico". Il business covidemico ha adottato, con imbonimento e violenza, lo stesso criterio.
#3596
Vittime della covidemia:

Un medico particolarmente attivo nei social contro i "terrapiattisti"

https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t39.30808-6/277805490_145864944597984_7366524748518595196_n.jpg?_nc_cat=111&ccb=1-5&_nc_sid=730e14&_nc_ohc=uxApcERtT_gAX_8l8fK&_nc_ht=scontent-mxp1-1.xx&oh=00_AT_H02eGLsEg2HsYURgkcxK5JrFTIU6LyZURQR8uM-eB_g&oe=62599899

Ora, se i teisti hanno ragione, saprà che la sua scienza mentiva quando affermava che il ciclo covaccinale completo previene gli esiti gravi del covid.

Interessante anche l'imprinting ideologico grondante falsa coscienza di questa infermiera:

https://www.ilgazzettino.it/salute/storie/infermieri_no_vax_guariti_furbetti_ospedale_ultime_notizie-6618862.html

Perchè "furbetti" ? Hanno perso reddito, lavoro, mobilità. Si direbbero più stupidotti che furbetti. Da veri terrapiattisti. Invece furbetti. Qui si manifesta la falsa coscienza di chi, professionamente, conosce i rischi di questa sperimentazione negata a furor di propaganda covidemica, ma realmente pericolosa per chi l'ha subita. Li odia perchè sono "furbetti", come i disertori di una guerra camuffata da pace, secondo il verbo rivelato da Orwell. Ma ancor più li odia perchè in cuor suo sa di avere sposato, per opportunismo o viltà, una "scienza" che ha tradito il "primum non nocere" ippocratico.
#3597
Citazione di: sapa il 11 Aprile 2022, 18:01:38 PMCiao Ipazia, ci vuole un bel coraggio a paragonare la pandemia a qiel che stanno subendo gli ucraini e gli aggressori russi da un mese e mezzo a questa parte.....Dai, non esageriamo!
Vediamola dalla parte di chi ha perso il lavoro, la mobilità. E pure la vita. Senza neppure un tribunale dei diritti umani che se ne occupi. I russi si sa sono sempre stati brutti e cattivi, da Ivan il terribile in poi. Quindi c'era da aspettarselo. Ma la malvagità della scienza e degli addetti alla salute pubblica è una novità assoluta per chi è cresciuto nella fiducia per queste nobili istituzioni. Un inedito, per i contemporanei, che deve ancora esprimere tutto il suo potenziale malefico. Nel frattempo i morti della sperimentazione biotec, cacciati sotto il tappeto, sono meno visibili di quelli delle fosse comuni ucraine. Direi che se la giocano alla pari come falsificazione della realtà e negazione di valori che si ritenevano acquisiti per sempre dopo Hitler, Stalin. E Mengele.
#3598
Si vergognino covidemici e covidemizzati, perchè la covidemia è una guerra preventiva globale per il controllo dei comportamenti a livello di massa, il cui effetto è devastante più di una guerra tradizionale. Uno stupro mentale e somatico collettivo in cui il pretesto "scienza" ha preso il posto della "democrazia" nelle recenti "esportazioni" belliche. Uno shotdown delle coscienze assai più mirato di una pallottola o di una bomba. Personalizzato fino al punto da rendere gli infettati messaggeri a loro volta del contagio psichico in una reazione sociobiologica a catena, come nella fissione nucleare. Estendere la sperimentazione di controllo sociopsicosomatico è il programma delle distopie a venire, nel connubio sempre più stretto tra politica ed economia finanziaria.

Innovativa pure la gestione della carne umana. Alle tradizionali carni da cannone e sfruttamento si è aggiunta la carne da stabulario biotec. Il labrat coatto.
#3599
Sarà che le donne lo sfruttamento lo fiutano a naso da qualche migliaio di anni, ma mi pare siano più accorte nell'invaghirsi di immigrati prestanti che poi le prosciugano. Per quanto, proprio il fenomeno immigratorio, ha giocato brutti scherzi anche al sesso femminile, ma in proporzione decisamente inferiore della parte maschile.

La solitudine è una pessima consigliera e gli avvoltoi ambisesso del benessere altrui lo sanno bene. Fin da bambina, per vicissitudini familiari, ho dovuto imparare a gestirmi in solitudine. Molta sofferenza, ma pure molta terapia nicciana che rafforza ciò che non uccide (qualcosa è senz'altro morto, ma non al punto di impedirmi di amare chi lo meritava) e una precoce confidenza con la solitudine, che è stata la migliore bussola per venire fuori dai momenti più bui dell'esistenza, senza grossi danni.

Gira e rigira, il "conosci te stesso" è la migliore ricetta esistenziale da apprendere fin dalla nascita. Una volta conosciutisi, fatti i conti con se stessi davanti allo specchio, si riesce a gestire le relazioni col prossimo, quelle sentimentali in particolare, con buon acume, e a provenire disfatte catastrofiche.
#3600
Una risposta metafisica non è una risposta fisica. Aristotele si trovò costretto ad inserire nel sistemone le cause materiale e formale, non bastando la causa efficiente per gestire scientemente il concetto di causalità. E tantomeno la causa finale, ricettacolo di ogni bias.

Sulle cause della vita ritengo non abbiamo conoscenze adeguate per sfuggire al labirinto delle finzioni ipotetiche. Numi e alieni, compresi.
Tutti pericolosamente esposti al marasma metafisicamente fatale della regressione infinita. Che non si risolve con le cabbale contrapponenti essere ed esistere, se non in un infinitamente autopersuasivo feticismo desiderante.