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Messaggi - Eutidemo

#3586
Citazione di: Ipazia il 24 Agosto 2021, 08:34:45 AM
Anche l'ultima bufala sul pseudovaccino, ovvero che previene la malattia grave, si sta frantumando. Si conferma invece il livello da quarto mondo della cura della malattia virale. Attendendo le miracolose e costosissime monoclonali brevettate bigpharma, sinonimo universale di salvezza dal baratro. Fortuna che l'antichissima pratica, dagli all'untore, mediaticamente riformata e potenziata, salverà la Covidemia dal crollo anche ideologico e garantirà ancora a lungo il totalitarismo emergenziale.
Guarda che nel tuo stesso LINK c'è scritto chiaramente: "Un caso sfortunato, dunque, probabilmente uno dei pochissimi in cui lo scudo vaccinale viene bucato".
Per cui hai postato un LINK che sostiene esattamente il contrario di quello che scrivi tu!
:D

#3587
Citazione di: sapa il 24 Agosto 2021, 09:54:32 AM
Qui, però, si discuteva di diritto al suicidio, non già di suicidio assistito. Eutidemo, nell'illustrare in modo impeccabile l'inesistenza di norme contrarie al suicidio, ha poi aggiunto che, se non è reato uccidersi in modo non dannoso alla società o ad altri individui, non dovrebbero sussistere nemmeno norme contrarie all'assistenza al suicidio. Il che, a mio avviso, è un discorso che non fa una grinza. Posto che io posso decidere di togliermi la vita e che se chiedo l'aiuto di qualcuno, costui non dovrebbe essere preseguibile per legge, poi non ne consegue per forza che l'aspirante suicida debba  avvalersi di un assistente. Se voglio ammazzarmi senza tanti problemi, lo faccio avvelenandomi o con qualsiasi altro mezzo che non rechi disturbo ad altri, diversamente, se scelgo di morire in modo meno tramautico, mi posso rivolgere a una struttura apposita, dove prima dovrò sottostare a discussioni e a consigli, che, se da me giudicati inutili, porteranno a un mio consenso al fine vita. Non vedo perchè il mio suicidio debba per forza passare per un atto coraggioso, tale da indurmi a impiccarmi e a far trovare il mio cadavere con gli occhi fuori dalle orbite e la lingua penzoloni, o sfracellato in mezzo alla strada.

Sei riuscito a spiegare come la penso, meglio di come ci sono riuscito io.
Grazie!
;)


#3588
Ciao Anthony. :)
Non penso affatto che la scelta di un individuo di suicidarsi riguardi solo quell'individuo; ed è proprio  per questo che sarebbe opportuno evitare "danni collaterali" (come  la morte del passante occasionale), i quali sono inevitabili se si costringe il suicida a fare da sè.
***
Ben più grave è il caso di chi si suicida col gas, la cui esplosione, in molti casi, ha provocato, o rischiato di provocare, una strage.
https://www.repubblica.it/online/cronaca/gas/gas/gas.html
***
Proprio perchè ho una visione sociale penso anch'io che la prima cosa di cui uno Stato dovrebbe preoccuparsi sarebbe di evitare che le persone si sentano indotte a suicidarsi, per la miseria, per la mancanza di un'abitazione, per la disoccupazione e via dicendo; ma ritengo anche che, se per ragioni personali di qualsiasi altro tipo (ad esempio una malattia terminale), un individuo decide di togliersi la vita, lo Stato non solo non dovrebbe impedirglielo, ma, anzi, dovrebbe assisterlo nel farlo.
E, questo, per due principali ragioni;
- per risparmiargli sofferenze inutili (morire impiccato o annegato non è molto piacevole);
- per evitare che colui che è costretto a suicidarsi alla "bruttiddio", provochi danni collaterali (come far saltare un intero edificio col gas).
***
Se l'"attuale" società condanna "a priori" il suicidio lo fa perchè è condizionata da un certo tipo di "cultura", e non per altre ragioni; ed infatti altre "culture" lo consentono, o, in taluni casi, addirittura lo approvano.
***
In ogni caso, l'art. 3 della nostra Costituzione stabilisce che ogni individuo ha diritto:
- alla vita;
- alla libertà.
E, secondo me, il diritto alla propria "vita" non avrebbe alcun senso, se chi ne è titolare non avesse la "libertà" di disporne come meglio crede (ovviamente, senza danneggiare il prossimo); così come, appunto, la Corte Costituzionale tedesca ha interpretato un simile articolo della loro Costituzione.
***
Un saluto! :)
***
#3589
Ciao Niko. :)
Secondo il tuo ragionamento, "una persona in buona salute fisica, deambulante, non fisicamente paralizzata e non allettata", non avrebbe alcun bisogno dell'aiuto di un dentista per togliersi un dente; ed infatti, chi gli impedisce di legare il suo dente alla maniglia di una porta, e poi di farselo saltare via sbattendo la porta stessa?
Sono sicuro che, tu, coraggioso e non ipocrita, quando hai male a un dente, fai sempre così; solo i vigliacchi vanno dal dentista!
:D
***
Secondo me, invece, se mi consenti, in un Paese "civile", quando uno ha male a un dente, ricorre all'aiuto di un dentista!
***
In un Paese "incivile" come il nostro, invece, dove tutto è affidato al "fai da te", capita spesso che il suicida, buttandosi dalla finestra, cada in testa al primo che passa, e faccia fuori pure lui;  il quale, invece, non aveva la benchè minima intenzione di passare a miglior vita.
Le cronache sono piene di casi del genere.
https://www.fanpage.it/esteri/si-suicida-lanciandosi-dal-palazzo-ma-atterra-su-29enne-che-passeggia-e-la-uccide/
:(
***
Evviva il medioevo!
***
Un saluto! :)
***
#3590
Ciao Socrate78 :)
Innanzittutto avevo chiaramente precisato che: "A differenza di un altro mio topic, in cui ho affrontato il tema del suicidio sotto il profilo etico, religioso, sociale, psicologico e filosofico, in questa sede ho inteso affrontarlo esclusivamente sotto il profilo "giuridico"; per cui, qualsiasi considerazione al di fuori di tale ambito, verrà considerata O.T."
***
Per cui, trattandosi qui di "diritto" in senso "giuridico", e non "etico" e "religioso", la tua replica deve considerarsi assolutamente OFF TOPIC!
***
Comunque, ma solo per inciso e senza la benchè minima intenzione di voler innescare un dibattito al riguardo, se fosse vero, come tu dici, che il suicidio è la cosa peggiore che una persona possa commettere, è il "peccato" più grave, molto peggio dell'omicidio, come la metti con Sansone, che la Bibbia considera un "giudice ispirato da Dio"?
***
Un saluto! :)
***
#3591
Citazione di: Jacopus il 23 Agosto 2021, 17:24:42 PM
Anthonyi. Il problema è ovviamente relativo a chi non può uccidersi per gravi condizioni fisiche come nel caso welby, pur mantenendo la capacità di intendere e di volere. Altro caso è quello di chi entra in coma e resta in vita artificialmente pur avendo dichiarato in passato di non voler restare in vita in quel modo. In questi casi un aiuto esterno è necessario. E, secondo me, anche nel caso di chi voglia uccidersi semplicemente perché stanco di vivere. Perché non consentirgli di morire in modo assistito, senza soffrire, circondato dai suoi cari, in modo deliberato e lucido? Perché dovrebbe uccidersi buttandosi da un ponte o sparandosi in testa, in preda ad un surplus di angoscia inutile? Qual'è il senso, se non questa ossessione cattolica per cui il nostro corpo non ci appartiene? E se non ci appartiene, nei giorni della nostra vita, tranne che nel l'infanzia, chi se ne prende cura, se non noi stessi? Non osservi anche tu un profondo disinteresse nella vita umana, materiale, organica a favore di una vita ultraterrena che va tutelata, in modo del tutto alienante?
Occorrono ovviamente dei protocolli sanitari e prevedere tutti i passi necessari affinché la volontà di morire sua chiara e siano contemporaneamente adottate tutte le misure di dissuasione possibili, come dovrebbe accadere per l'aborto o per il cambio di genere sessuale.

Mi complimento per la chiarissima esposizione, che sottoscrivo parola per parola; meglio di così non si poteva dire!
;)
#3592
Citazione di: anthonyi il 23 Agosto 2021, 16:53:56 PM
Jacopus, tu hai ragione sul fatto che c'è un vuoto legislativo, però se parliamo di autodeterminazione allora l'individuo non dovrebbe essere aiutato, perché se viene aiutato non possiamo più parlare di autodeterminazione ma di azione in comune.
Secondo te, se uno ha una carie, dovrebbe togliersi il dente da solo?
In un Paese "civile" va dal dentista!
In un Paese "incivile" come il nostro, invece, dove tutto è affidato al "fai da te", capita spesso che il suicida, buttandosi dalla finestra, cada in testa al primo che passa, e faccia fuori pure lui;  il quale, invece, non aveva la benchè minima intenzione di passare a miglior vita.
Le cronache sono piene di casi del genere.
https://www.fanpage.it/esteri/si-suicida-lanciandosi-dal-palazzo-ma-atterra-su-29enne-che-passeggia-e-la-uccide/
:(
#3593
Citazione di: Jacopus il 23 Agosto 2021, 16:30:22 PM
Distinguerei la questione in due sottoquestioni. A proposito dell'aiuto al suicidio, concordo con Anthonyi linea di massima, ma è necessario ricordare come in alcuni casi famosi di cronaca, l'aiuto al suicidio è stato lo stratagemma per superare un vuoto legislativo, ovvero la disciplina sull'autodeterminazione a decidere sulla propria vita, come proclamato dalla sentenza riportata da Eutidemo. Ed anche il richiamo al Vaticano è significativo. Infatti se non si mette mano a questo problema è proprio a causa del potere politico del Papato in Italia.
Per i motivi che hai detto tu, spero molto che si raggiungano le firme per il referendum sull'eutanasia, e che questo raggiunga almeno il quorum necessario per la sua validità!

https://referendum.eutanasialegale.it/
#3594
Ciao Anthony. :)
Non è esattamente così.
Ed infatti:
a)
Il reato di favoreggiamento della prostituzione implica che se ne tragga, direttamente o indirettamente, un utile; altrimenti commetterebbe tale reato anche il cliente della prostituta, il quale la "aiuta" nella sua attività, facendo sesso con lei e,  poi, pagandone le prestazioni.
b)
Per quanto invece riguarda la droga, se è vero che anche soltanto regalare una "canna" ad un amico configura comunque il reato di "spaccio di droga", è però anche vero che, se la "canna" è di proprietà dell'amico, e ci si limita ad "aiutarlo" a "consumarla",  prestandogli i fiammiferi per accenderla, questo non configura nessun tipo di reato.
***
In ogni caso, in generale, non costituisce mai reato la "collaborazione" a commettere una "specifica azione", la quale, in sè e per sè, non costituisce un reato; come copulare con un prostituta o prestare a qualcuno i fiammiferi per accendersi una "canna".
Diversamente, art.580 del codice penale, prevede come reato la "collaborazione" a commettere la "specifica azione" del suicidio, la quale, in sè e per sè, non costituisce un reato; il che, secondo me, costituisce un po' un paradosso.
***
Quanto al fatto che il nostro diritto è fatto anche di valutazioni "psicologiche" e "sociali", per cui, pur non considerando punibile il tentato suicidio,  non vuole ridurre la percezione della gravità del suicidio, secondo me, più che di considerazioni "psicologiche" e "sociali", si tratta di condizionamenti di carattere "culturale", e, soprattutto, "religioso".
Ed infatti in altre "culture" il suicidio non solo è "ammesso", ma, a volte, è ritenuto addirittura "doveroso"!
***
Quanto al fatto che il codice penale militare punisse il tentativo di suicidio, questo, sinceramente, lo ignoravo; mi potresti dare un link, perchè io non riesco  proprio a trovare l'articolo in questione.
Se mi dici che c'è, infatti, non ho alcun motivo di dubitarne, perchè il codice penale militare è la "summa" dell'imbecillità umana; non mi stupirebbe affatto, invero, se il fallito tentativo di suicidio venisse punito con la fucilazione!
:D
***
Un saluto! :)
***
#3595
L'art.580 del codice penale, stabilisce che chiunque determini una persona al suicidio o rafforzi l'altrui proposito di suicidio, ovvero ne agevoli in qualsiasi modo l'esecuzione, è punito:
- se il suicidio avviene, con la reclusione da cinque a dodici anni;
- se il suicidio non avviene, in quanto il tentativo fallisce, con la reclusione da uno a cinque anni (sempre che dal tentativo di suicidio derivi una lesione personale grave o gravissima).

LICEITA' DEL (TENTATIVO DI) SUICIDIO DA PARTE DEL DIRETTO INTERESSATO
Quanto detto sopra, in effetti, costituisce un po' un paradosso, in quanto, poichè il tentativo di suicidio da parte del diretto interessato non costituisce un reato, non si vede come possa costituire un reato l'aiuto a commetterlo.
Ed infatti, in genere:
- costituisce reato l'aiuto a commettere un reato, come nel caso di chi fa il "palo" mentre un suo amico penetra in un appartamento per svaligiarlo;
- non costituisce invece reato l'aiuto a commettere un'azione che non costituisce un reato, come nel caso di chi aiuta un amico a forzare la serratura di casa propria, perchè ha perso la chiave.
Al riguardo, però, ricordo che esiste una discutibile teoria per la quale il suicidio costituisce comunque un atto illecito; alla quale non posso non accennare, così come, però, esistono varie critiche a tale teoria.

A) Teoria per la quale il suicidio costituisce un atto illecito
Secondo alcuni, il suicidio, anche sotto la forma di tentativo, costituisce comunque un atto illecito, in base al divieto generale, formulato dall'art.5 del codice civile; ed infatti tale norma stabilisce che gli atti di disposizione del proprio corpo sono vietati quando cagionino "una diminuzione permanente della propria integrità fisica", ovvero quando siano altrimenti contrari alla legge, all'ordine pubblico o al buon costume.
Di conseguenza, secondo tale teoria giuridica, visto che la menomazione in modo permanente ed irrimediabile di una parte del proprio corpo è vietata,  a maggior ragione dovrebbe considerarsi vietata la soppressione della propria vita.

B) Critiche alla teoria per la quale il suicidio costituisce un atto illecito
La teoria di cui sopra, secondo me, è soggetta a quattro possibili critiche di carattere secondario, e, "soprattutto", ad una di carattere primario.
Cominciamo dalle seconde.
1) Critiche di carattere secondario
Al riguardo, molto sinteticamente, si può osservare che:
a)
Il suicidio non costituisce affatto una "diminuzione permanente della propria integrità fisica", perchè quest'ultima comporta, appunto, una "diminuzione" di qualcosa che, però, continua a permanere (altrimenti non avrebbe senso dire che è "diminuita"); come, ad esempio, nel caso dell'amputazione di un braccio o di una gamba.
Il suicidio, invece, non comporta la benchè minima "diminuzione permanente della propria integrità fisica", bensì, semplicemente, "la cessazione della propria esistenza"; evento, questo, che non non ricomprende il primo come "il meno nel più", ma  costituisce invece un evento completamente diverso.
Tanto è vero, questo, che:
- se si diminuisce permanentemente l'integrità fisica di una persona cavandogli un occhio, l'evento in questione configura il reato di "lesioni" di all'art. 582 Codice Penale;
- se, invece, si decapita una persona, l'evento in questione non configura affatto una forma aggravata del reato di lesioni, bensì il ben diverso reato di "omicidio", di cui all'art. 575 del Codice Penale.
Per cui, trattandosi di fattispecie diverse, e non di diversi "gradi" della stessa fattispecie, il ragionamento del "meno che sta nel più" non regge; tanto più che nessun articolo del Codice Penale prevede il reato di "suicidio", neanche sotto la forma del tentativo.
b)
Sempre con richiamo all'art.5 c.c., non essendoci nessuna legge che proibisce di uccidere se stesso (o di provarci), il suicidio esula da tale previsione.
c)
Quanto al mantenimento dell'ordine pubblico, salvo casi estremi (come l'eroico suicidio di Ian Palach, in piazza San Venceslao, il 16 gennaio 1969), se uno si impicca a casa sua per motivi personali, non vedo come la cosa possa turbare l'ordine pubblico; ed infatti la turbativa deve essere pubblica, e non privata.
d)
Quanto al buon costume, salvo nel caso in cui uno si impicchi in pubblico (magari nudo), se uno si impicca a casa sua, non vedo come la cosa possa ledere buon costume; ed infatti la turbativa del buon costume non si verifica mai in privato, altrimenti tutte la coppie che praticano giochi sadomaso in camera da letto, dovrebbero finire in galera.
2) Critica di carattere primario.
A prescindere dalla critiche di carattere secondario di cui sopra (circa le quali, una per una, si potrebbe dibattere all'infinito), io le ho riportate a mero titolo di cronaca;  ed infatti c'è una critica "primaria" alla teoria della illiceità del suicidio, che, almeno secondo me, "taglia la testa al toro".
Vale a dire, la pura e semplice considerazione che:
- non solo non è ormai più possibile punire chi è riuscito ad uccidersi;
- ma, per giunta, non esiste neanche alcuna norma del codice penale che punisca chi  ha provato ad uccidersi senza riuscirci (il che, volendo, sarebbe stato benissimo possibile).
***
Ma non basta!
Ed infatti, chi  provando ad uccidersi senza riuscirci, si è tuttavia provocato "una diminuzione permanente della propria integrità fisica", in effetti, ha senz'altro dato luogo ad una violazione del citato art.5 c.c; però, tale divieto, non è assistito da nessuna  sanzione, per cui, di fatto (e anche "de iure")  sostanzialmente è "tamquam non esset!".
***
Il che, come ho detto all'inizio, costituisce un po' un paradosso, in quanto, poichè il tentativo di suicidio da parte del diretto interessato non costituisce un reato, non si vede come possa costituire un reato l'aiuto a commetterlo.

DIRITTO AL SUICIDIO
Attenzione, però!
La circostanza che il tentativo di suicidio non costituisca un "reato" (così, come, per ovvii motivi, non può costituirlo la sua consumazione), non significa affatto che il nostro ordinamento riconosca un "diritto" al suicidio.
Ed infatti, se il nostro ordinamento riconoscesse un simile "diritto" a livello giuridico, colui che cercasse di impedire il suicidio di qualcuno, potrebbe essere citato in giudizio da quest'ultimo, perchè si è intromesso, impendendogli di esercitare un proprio diritto; il che, ovviamente, non è affatto previsto dal nostro ordinamento giuridico, in quanto non è certo possibile citare per danni chi ci ha salvato la vita...proprio per il fatto che ci ha salvato la vita.
Anzi, ai sensi dell'art. 593 del Codice Penale, colui che, avendo il modo e l'opportunità di farlo, non cercasse di impedire il suicidio di qualcuno, potrebbe essere incriminato per "omissione di soccorso"; a nulla rilevando che si trattava di un soccorso assolutamente indesiderato.
***
Al riguardo, però, non si può non ricordare la storica sentenza della Corte Costituzionale tedesca, la quale, il 26 febbraio 2020, ha proclamato il seguente sacrosanto principio (che, per la sua importanza, ho ritenuto opportuno riportare anche nel testo originale in tedesco) :
"Das allgemeine Persönlichkeitsrecht, art. 2 Abs. 1 in Verbindung mit Art. 1 Abs. 1 GG, umfasst ein Recht auf selbstbestimmtes Sterben. Dieses Recht schließt die Freiheit ein, sich das Leben zu nehmen und hierbei auf die freiwillige Hilfe Dritter zurückzugreifen. Die in Wahrnehmung dieses Rechts getroffene Entscheidung des Einzelnen, seinem Leben entsprechend seinem Verständnis von Lebensqualität und Sinnhaftigkeit der eigenen Existenz ein Ende zu setzen, ist im Ausgangspunkt als Akt autonomer Selbstbestimmung von Staat und Gesellschaft zu respektieren."
"Das Recht auf selbstbestimmtes Sterben ist nicht auf fremddefinierte Situationen wie schwere oder unheilbare Krankheitszustände oder bestimmte Lebens- und Krankheitsphasen beschränkt. Es besteht in jeder Phase menschlicher Existenz. Eine Einengung des Schutzbereichs auf bestimmte Ursachen und Motive liefe auf eine Bewertung der Beweggründe des zur Selbsttötung Entschlossenen und auf eine inhaltliche Vorbestimmung hinaus, die dem Freiheitsgedanken des Grundgesetzes fremd ist.
Cioè, almeno secondo la mia traduzione:
"Il diritto generale della personalità, in base all'articolo 2, comma 1, in combinato disposto con l'articolo 1, comma 1 della Costituzione (tedesca), prevede il DIRITTO alla morte autodeterminata; tale DIRITTO include la libertà di suicidarsi e di ricorrere all'aiuto volontario di terzi. La decisione presa dall'individuo nell'esercizio di questo DIRITTO di porre fine alla propria vita, in conformità con la valutazione della sua qualità  e della significatività della propria esistenza, deve essere rispettata come libero atto di autodeterminazione del cittadino, da parte dello Stato e della società!"
"Il DIRITTO alla morte autodeterminata non è limitato a situazioni definite da altri, come malattie gravi o incurabili o determinate fasi della vita e della malattia. Esiste in ogni fase dell'esistenza umana. Restringere l'ambito della tutela a determinate cause e motivi comporterebbe una valutazione dei motivi di chi ha deciso di suicidarsi e una predeterminazione contenutistica estranea all'idea di libertà personale del cittadino riconosciuta dalla Costituzione!"
***
Credo proprio che mi trasferirò in Germania; o, comunque, in un luogo il più lontano possibile dal Vaticano!
***
P.S.
A differenza di un altro mio topic, in cui ho affrontato il tema del suicidio sotto il profilo etico, religioso, sociale, psicologico e filosofico, in questa sede ho inteso affrontarlo esclusivamente sotto il profilo "giuridico"; per cui, qualsiasi considerazione al di fuori di tale ambito, verrà considerata O.T.
Grazie! :)
#3596
Ciao Ipazia. :)
I Paesi che hanno ricevuto solo il 2% di "vaccino", o poco più, come l'India, sono quelli che hanno subito la più spaventosa ecatombe di morti a causa della terribile variante DELTA; la quale, non a caso, è stata denominata "variante indiana".
Tale variante, purtroppo -ma inevitabilmente-, è giunta fino a noi, producendo un ulteriore ondata di contagi; però, essendo noi già in buona parte vaccinati, nessuno di coloro che erano stati vaccinati con due dosi si è ammalato gravemente o è deceduto a causa della variante DELTA (la quale, invece, aveva fatto, e continua a fare, strage di "non vaccinati") .
***
Ovviamente, prima o poi, almeno secondo le previsioni della maga Gismonda (collezionista di cantonate) la tossina spike :
- nella migliore delle ipotesi farà loro spuntare la coda o le corna;
- nella peggiore delle ipotesi li farà morire di cancro.
Vabbè, però, intanto, vaccinandosi, per adesso si sono salvati il sedere dalla "variante DELTA"!
Cosa avrebbero dovuto fare, rischiare di morire oggi, per evitare (l'ipotetico) rischio di morire domani?
***
Come giustamente scrivi tu, infatti, "nessuno ancora sa cosa ci riserva il futuro"; a parte il fatto che, nel tempo lungo, saremo tutti sicuramente morti.
Per cui, secondo me, è meglio salvarci il sedere oggi con i vaccini, piuttosto che starci a tormentare con le fosche previsioni della della maga Gismonda (collezionista di cantonate); le quali, almeno stando al 99% degli altri esperti, sono tutte frescacce!
Ma, ovviamente, secondo te, il 99% degli altri esperti, sono tutti servi dei padroni del mondo, e da loro prestati alla politica e alla salute pubblica.
***
Quanto a Brahms, invece, non posso che essere pienamente d'accordo con te; anche se, personalmente, io aggiungerei alla lista anche Schubert e Chopin.
https://www.youtube.com/watch?v=2H5rusicEnc
https://www.youtube.com/watch?v=9E6b3swbnWg
Dove la trovi più, gente che componga una musica simile ? ::)
***
Un saluto! :)
***
#3597
Ciao Jean. :)
Non ci serviva certo il New York Times,  per essere informati che i contagi e i ricoveri  (i morti non è vero) sono in continuo aumento tra i vaccinati; era una cosa "aritmeticamente" ovvia e prevedibile ancora prima che si verificasse.
Ma bisogna essere proprio sciocchi per essere preoccupati solo per questo!
***
Nel Paese di Citrullonia, infatti, molti sono in allarme perchè il numero di vaccinati che, nonostante il vaccino, hanno contratto lo stesso il COVID19, sta aumentando in modo esponenziale; e, tra non molto, se prosegue questo andamento statistico, ci saranno molti più contagiati di COVID19 tra i vaccinati che tra i non vaccinati!
:'(
A differenza di costoro, invece, io non sono affatto in allarme; anzi, spero vivamente che, il prima possibile, ci siano più contagiati tra i vaccinati che tra i non vaccinati!
;)
E adesso ti spiego perchè!
***
I vaccini anti-covid, come tutti i vaccini, non proteggono al 100%; però, considerando i casi gravi e i decessi, ci vanno molto vicini.
Ed infatti, al riguardo, sul sito ufficiale dell'Istituto Superiore di Sanità, troviamo che, "statisticamente" la vaccinazione anti-COVID-19, se si effettua il ciclo vaccinale completo, protegge:
-  all'88% dall'infezione (anche lieve);
- al 94% dal ricovero in ospedale;
- al 97% dal ricovero in terapia intensiva;
- al 96% dalla morte (perchè alcuni muoiono prima di arrivare in terapia intensiva).
***
Ne consegue che un certo numero di casi di malattia  (di varia entità), è prevedibile anche tra i vaccinati ; anzi, è statisticamente inevitabile che tale numero aumenti in proporzione diretta all'incremento del numero dei vaccinati!
Al contrario, è statisticamente inevitabile che il numero dei contagiati tra chi non ha fatto il vaccino,  diminuisca in proporzione inversa all'incremento del numero dei vaccinati!
Sherlock Holmes avrebbe detto al suo assistente "novax": <<E' elementare, Watson!>>
***
Ed infatti, essendo ancora in pochi ad essere vaccinati, è ovvio che, in numeri assoluti, si è anche in pochi (o nessuno) ad essere contagiati; mentre, invece, nella gran massa dei non vaccinati, di contagiati ce ne sono ancora parecchi.
https://cdn-thumbs.imagevenue.com/96/24/11/ME13OI7U_t.jpg
***
Quando, invece, si comincia ad essere sempre di più  ad essere vaccinati, è ovvio che in numeri assoluti, il numero dei contagiati aumenta; diminuisce, invece, nella massa dei non vaccinati che si riduce sempre di più.
https://cdn-thumbs.imagevenue.com/cc/bf/fc/ME13OI7V_t.jpg
***
Se, come augurabile, un giorno saremo tutti  vaccinati, il contagio sarà riscontrabile solo tra i vaccinati; tra in non vaccinati, invece, non ci sarà più neanche un solo contagiato.
https://cdn-thumbs.imagevenue.com/48/4b/c1/ME13OI81_t.jpg
***
Questo, per il semplice fatto che la percentuale di ZERO è sempre ZERO!.
;D
***
Si tratta, in effetti, di uno "pseudo- paradosso", ben noto da anni agli epidemiologi, e che si è sempre storicamente verificato: ed infatti, quando le vaccinazioni nella popolazione raggiungono alti livelli, il "numero assoluto" di infezioni, ospedalizzazioni e anche decessi può divenire simile tra i vaccinati e non vaccinati,  e, alla fine, anche superarlo.
***
Ma questo risulta solo se si ragiona in termini di "numeri assoluti", e non - come invece sarebbe corretto fare - di "incidenza percentuale"; cioè tenendo conto del rapporto tra numero di casi e totale della popolazione.
Ed infatti, se consideriamo la percentuale dei casi di contagio tra vaccinati e tra i non vaccinati, si nota subito lo "straordinario" effetto protettivo dei vaccini da contagi, ricoveri e decessi; solo un novax può essere così babbeo da non vederlo!
***
In parole povere, quella proclamata a gran voce dai "novax", è soltanto una mera "illusione numerica"; cioè, è un "gioco di prestigio" aritmetico, in numeri assoluti, buono solo per abbindolare gli allocchi!
***
In realtà, invece, mano a mano che l'effetto dei vaccini diventa più visibile, i contagi nella popolazione generale diminuiscono; ed è questo che può far sembrare i pochi casi di contagi tra i vaccinati apparentemente più numerosi.
https://cdn-thumbs.imagevenue.com/52/90/e7/ME13OI8U_t.jpg
***
Quanto all'aumento delle "varianti", esso è dovuto principalmente al fatto che, i Paesi più poveri, "proprio a causa del ridotto numero di vaccinazioni", diventano "terreno di coltura" privilegiato delle mutazioni genetiche del virus; le quali, poi, "rimbalzano" anche nei Paesi più ricchi e vaccinati (contro le versioni originarie del virus).
***
Ad esempio:
- l'UK, grazie alle sue abbondanti risorse finanziarie, potendo vaccinare in massa la sua popolazione,   era già quasi uscita dalla terribile seconda ondata;
- nello stesso periodo, invece, la sua ex colonia INDIA, a causa delle sue scarse risorse finanziarie, avendo vaccinato pochissime persone, non solo ha subito una catastrofe sanitaria di proporzioni bibliche, ma, per giunta, è diventata la "culla" della terribile variante DELTA;
- tale variante, è poi rimbalzata in UK, provocando una ulteriore ondata di contagi (la quale, infine, è arrivata, purtroppo, fino da noi).
***
A differenza del primo caso, non è affatto da sciocchi essere preoccupati per questo; ed infatti, bisogna preoccuparsene e vaccinare tutti (Paesi ricchi e poveri allo stesso modo), come ho spiegato nel seguente topic, se vuoi avere la bontà di leggerlo.
https://www.riflessioni.it/logos/tematiche-culturali-e-sociali/terza-dose-vaccinale-i-'boosters-boomerang'!/
***
Un saluto! :)
***
#3598
Ciao Anthony e Jacopus. :)
A volte penso anch'io, come voi, che la "biosfera" sia come un organismo vivente, il quale, quando delle cellule malate cominciano a riprodursi in modo "patologico", aggredendo se stesse e le altre e mettendo in pericolo l'equilibrio dell'intero organismo, produce degli appositi anticorpi per falcidiarle e cercare di "rimetterle al loro posto".
E' già accaduto più volte, nel 541, nel 1346, nel 1630, e nel 1918, con esiti più o meno "falcidianti", a seconda dei vari casi.
Non è escluso che, se in futuro il "carcinoma planetario" costituito dalla specie umana supererà un certa soglia di pericolosità globale, la "biosfera" ricorrerà a mezzi ancora più drastici, decretandone l'estinzione in massa.
Così come accadde per i dinosauri!
Il che, in fondo, non sarebbe poi un gran male, perchè tale estinzione, oltre a ripristinare definitivamente gli equilibri della biosfera, porrebbe fine anche alle innumerevoli pene e sofferenze, che, dal suo avvento su questo pianeta, hanno sempre afflitto la specie "homo sapiens"; o comunque, sia nella storia sia attualmente, la maggior parte dei componenti di essa.
Per adesso, mi accontenterò della mia abbastanza prossima estinzione personale.
Non vedo l'ora!
***
Un saluto! :)
***
#3599
Ciao Viator. :)
Quanto al fatto che un  vero credente non dovrebbe mai osare sottrarsi alla volontà di Dio, alle cui decisioni dovrebbe abbandonarsi fiduciosamente, questo mi ricorda tanto la famosa storia di Don Martino.
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Don Martino sta preparando l'omelia della domenica seguente dedicata alla Divina Provvidenza quando ecco che, a causa delle piogge torrenziali, il fiume rompe gli argini e comincia ad inondare il paese intero.
Passa una prima barca e trova Don Martino circondato dall'acqua, intento a scrivere sopra il suo tavolo di legno. "Don Martino, lasci tutto e venga con noi, è pericoloso!" e Don Martino: "No! Io mi fido della Provvidenza, la Provvidenza mi salverà!"
L'acqua continua a salire e Don Martino è costretto a salire sul tetto mentre, ispiratissimo, si ostina a scrivere la sua omelia.
Passa una seconda barca e gli uomini urlano a gran voce: "Don Martino, venga con noi, lasci tutto, è davvero pericoloso!" e Don Martino: "NO! Ho detto che mi fido della Provvidenza, la Provvidenza mi salverà!".
L'acqua non si ferma, e arriva fino al culmine del campanile, dove Don Martino si è rifugiato.
Arriva un elicottero della protezione civile: "Don Martino, non c'è più tempo, salga su o morirà!" e Don Martino, ostinato, aggrappato ad una campana: "NO! Io mi abbandono fiduciosamente alla Provvidenza Divina;  sarà la Provvidenza a salvarmi!".
Una volta morto affogato, Don Martino, buono come era, sale in Paradiso e chiede subito udienza a Gesù.
"Signore" gli fa "Io avevo fiducia che mi avresti salvato! Perchè non lo hai fatto? Non hai visto che ero in pericolo?
E Gesù gli risponde: "Certo che l'ho visto, ed infatti ti avevo mandato in soccorso ben due barche e persino un elicottero; Don Martino, tu sei tanto buono, ma pure tanto cretino!"
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Un saluto! :)
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#3600
Citazione di: sapa il 21 Agosto 2021, 09:55:18 AM
Chiedo scusa, vado un attimo OT, ma come si giustifica, a fronte di una sempre maggiore copertura vaccinale, l'insorgenza di varianti, che sembrano sempre più contagiose, molto più aggressive e sempre più in grado di sfuggire all'azione immunizzante dei vaccini attuali? E' di questi giorni la notizia della scoperta della variante AY3, che sta generando forti timori, tanto che in Israele si sta procedendo all'inoculazione della 3° dose.....La mia impressione è che, da quando si sta procedendo alle immunizzazioni di massa con questi vaccini, siano sì in calo i decessi, ma il virus si stia incattivendo. Non la vedo mica tanto bene.
Secondo me la spiegazione della cosa, è quella da me esposta nel seguente topic, appena aperto, al quale ti rinvio:
https://www.riflessioni.it/logos/tematiche-culturali-e-sociali/terza-dose-vaccinale-i-'boosters-boomerang'!/msg54695/#msg54695