Se non esiste la verità, di che discutere? Da una parte un luogo di confronto è praticamente deserto, dall'altra i luoghi digitali dove l'autoconferma delle proprie opinioni è la regola (come youtube, facebook etc) sono grondanti di utenti. Se non si ha cura di cancellare la cronologia periodicamente, questi siti propongono al fruitore le più inoffensive delle posizioni e il materiale che più consolida i pregiudizi iniziale del fruitore. Questi canali di "autoconferma" hanno creato il fenomeno della camere di risonanza, interconessioni digitali strutturate in modo tale da venire a contatto solamente con opinioni e posizioni che confermano la propria, aiutando le persone a costruire la propria bolla esistenziale che non ha alcun bisogno di confronto per sostenersi. In perfetto accordo con il predicato della teoria postmodernista, dove a ogni individuo è richiesto di cercare il proprio significato e consolidarlo per proteggersi dal dolore dell'esistenza. Non è sorprendente che la maggior parte degli individui, in un sistema cosi elaborato, ricerchino la gratificazione immediata attraverso l'autoconferma dei propri pregiudizi anzichè il confronto, perchè è la scelta più conservativa e ottimale dal punto di vista darwinistico in quanto conserva energia. Si aggiunge a ciò il triste fatto che in Italia c'è una forte cultura del chiacchericcio, quello che gli anglosassoni chiamano "small talk", al contrario della ricerca di un serio dibattito. Non sarò l'unico ad essermi imbatutto in persone di altre culture, trasferitesi in Italia, vivere una forte solitudine esistenziale perchè incapaci di trovare relazioni significanti, che non siano imperniate sulle previsioni del tempo e il punteggio in campionato. Spesso questo è dovuto al fatto che o sei capace di coltivare un circolo di relazioni significative tra familiari e\o conoscenti oppure sei condannato a subire il chiacchericcio italico passivamente. Questo per dire che sfortunatamente "la fuori" le cose stanno peggio che nel forum.
