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Messaggi - InVerno

#3586
Servono comunque, nel principio della sussidiarietà, unità che gestiscano il locale efficientemente. Non si può pensare ad un locale governato a livello continentale, ci hanno pensato ed è semplicemente un disastro. Quando una frana intasa una strada aspettare i bandi europei per finanziare i lavori significa avere una frana in mezzo alle palle per 2-4 anni. Il mondo non è tutto mercato e diritti, il livello locale deve avere una propria autonomia, e ciò che dicevo è che le nazioni sono incapaci di gestirlo, sopratutto quelle "grandi" che hanno squilibri interni eccezionali (generalmente nord-sud). Insisto che i cerchi concentrici nel quale è organizzato il potere europeo debbano essere riorganizzati nei loro limiti fisici, e democraticizzati. L'efficienza della democrazia è proporzionale alla grandezza dello stato, più è grande più funziona male o deve essere "fratturata" in mini democrazie. Una megademocrazia europea senza intermediari reali (non parlo di amenità succhia soldi come i parlamenti regionali italiani) è una cosa che non può esistere e se esisterà non funzionerà. Poi sai bene che io avevo parlato di un Leviatano capace di contrastare il capitale, l'esistenza dei "too big to fail" è il più grande paradosso che il capitalismo deve affrontare, c'è bisogno che questi falliscano (e quindi uno stato che possa attutire il colpo), altrimenti si costituiranno (e già lo sono) come una nuova aristocrazia monopolistica, e sia la democrazia che il capitalismo non avranno più senso.
#3587
Citazione di: 0xdeadbeef il 29 Luglio 2018, 08:37:25 AMTorna allora su questo punto quanto già dicevamo: occorrerebbe una "sovranità" politica per poter agire in tal senso
in maniera efficace. Ma quale "sovranità" se già il termine stesso (certo riferito a, forse, anacronistiche sovranità
"nazionali") procura alla tecnocrazia dominante una, diciamo, forte reazione allergica?
Una sovranità che possa interlacciare il controllo locale\territoriale delle cose fisiche (persone, aziende, territorio etc) insieme ai grandi domini metafisici (mercato, diritti, etc) . Ciò che poi era stato condensato nella parola "gl-ocal", un livello globale e un livello locale che lavorano coordinatamente. Le nazioni sono una misura di mezzo che non rappresentano ne la località, ne la globalità, rappresentano se stesse asserragliate dalla necessità di potere che non sanno più esprimere perchè i loro fondamenti sono artificiali, come lo furono la spada di latta dei Savoia o come l'acciaio degli Junker che unificarono Ita e Ger. Si, ci sono le lingue nazionali, il che assicura una continuità culturale di una determinata zona nazionale, ma al di la di questo (che invero è praticamente tutto di una nazione) che cosa rimane? La recente vicenda basca (ma anche scozzese) tuttavia ci insegna come l'autodeterminazione di unità realmente regionali è osteggiata anzichè favorita, come se ci fosse paura che questi una volta autoderminati spostino il loro territorio nel pacifico, non si può "lasciarli andare". Si deve lasciarli andare, a patto che dimostrino sostenibilità primaria del proprio assetto (politico, economico, culturale, ecologico). Tante nazioni non sono sostenibili da questi punti di vista (che è la parola chiave del prossimo secolo) e sopravvivono abusando degli altri o di se stesse. E intanto cosi ci riprenderemmo il controllo della località, per quanto riguarda la globalità invece è un discorso tutto da farsi, ma senza la base, senza sovranità locale reale, che senso ha anche solo parlarne?.
#3588
Citazione di: Jacopus il 28 Luglio 2018, 16:34:51 PM
Sara' come dici Inverno. Non sono un esperto vaticanista. Ma ho l'impressione che nella Chiesa si agitino partiti molto piu  conservatori e intimamente violenti rispetto a quello rappresentato dal "parzialmente ipocrita" Bergoglio.
Sicuramente, dal concilio vaticano II sono apertamente schierati e individuabili, ma alcuni hanno pure argomentazioni meritoree e interessanti, leggo spesso ambo le parti senza gravi pregiudizi (in fondo non sono parte in causa).
Guarda che non mi riferivo a te riguardo alla grappa ma a Veneziani, è lui che appiattisce il messaggio di Bergoglio all'accoglienza, ma d'altro canto non avrà nemmeno notato il terremoto politico che ha causato "Laudato si" negli states. O quanto ci rimasero male alcune frangie quando disse che essere cristiani non significava far figli come conigli.. O il tentativo di riconciliazione con il mondo protestante evidenziato da Magister e altri, peraltro affrontando la pedofilia certamente più duramente di Benedetto. E tante altre questioni che sarebbe noioso elencare..Giusto\sbagliato? Ma dire che la chiesa di Bergoglio è solo accoglienza è roba da stampare sulla carta igienica.. Meglio coi coniglietti colorati che con sti articoli comunque..
#3589
Io non sono un assiduo frequentatore bergogliano, ma a giudicare da qualche spezzone di omelia domenicale che ogni tanto mi sorbisco,dall'enciclica "Laudato si" e altre uscite che egli ha fatto e che hanno avuto rilevanza mediatica, dalle analisi di alcuni vaticanisti che mi sono preso in carico di leggere nel tempo libero.. dire che tutto il messaggio cattolico del nuovo pontefice è appiattito sull'accoglienza è di una disonestà intellettuale tale che il resto delle affermazioni sbattute a caso tra cavalli di Troia e Satana non hanno diritto di cittadinanza in un discorso ponderato, ponderazione che non esiste, visto che la chiosa contraddice tutto il corpo precedente.
Fa caldo, consiglio acqua, massimo birra o vino bianco paglierino, l'autore poteva tenere in cantina la grappa per tempi più freddi?
#3590
Citazione di: anthonyi il 25 Luglio 2018, 16:22:31 PM
Citazione di: InVerno il 25 Luglio 2018, 12:36:47 PM
e gli esclusi non hanno alcuna intenzione di farsi scardinare cosi e votano chi parla la loro lingua.

Non c'è alcun dubbio, le chiacchiere sono belle da ascoltare, soprattutto quando sono piene di promesse allettanti, bisogna capire alle parole quali fatti seguono.
Mi ero dimenticato di risponderti. Giusto..che fatti seguono..perchè il sotteso sarebbe che i populisti essendo ignoranti verranno puniti dal mercato-Dio-biologia o qualsiasi altra formula alchemica del moto perpetuo, quindi basta sedersi in riva al fiume, pagare al massimo lo scotto di qualche anno, e poi i "giusti raziocinanti" torneranno a risplendere. Hai ragione, considerato che i populisti di noiartri almeno "ce provano", che fine può fare il pupulista maximo, Donald Trump? Gli insider lo raccontano sul letto a ordinare macburger e guardare foxnews, sfiduciatato dal pentagono e dalla casa bianca  (!) sicuramente un atteggiamento irresponsabile, e che fatti seguono?... tutti i dati macroeconomici sono in salita, alcuni forse sono scampoli della vecchia amministrazione ma altri proprio no. Non vorrei che succedesse lo stesso anche in altri paesi, che già avevano mostrato dati estremamente incoraggianti durante le crisi di governo (chiedere Spagna, Belgio, Germania etc) .E' possibile che nel mondo di oggi il miglior governo sia il non governo? E che addirittura quest'ultimo venga premiato dal super-ente mercato? Ma allora, quando ce li togliamo più? Quando torneranno i belli e tragici?
#3591
Citazione di: paul11 il 26 Luglio 2018, 23:30:01 PM
Ogni forma di potere ha delle controindicazioni.
Se si ritiene che la democrazia sia la migliore, la rappresentanza non può permettersi di avere un habitus sociale e un linguaggio troppo diverso dal popolo che dovrebbe rappresentare.
Il Parlamento non può essere formato soprattutto da professori scolastici ed avvocati, non può rinchiudersi nella gergalicità del
politichese.
Queste forme elitarie, divenute caste, non vogliono bene al popolo, non cercano il bene del popolo, non hanno interesse e volontà
che il popolo maturi politicamente.
Quali virtù deve praticare il rappresentante del popolo. Una è il "buon esempio", e poi? (1)
Per quanto il popolo possa essere ignorante o ritenuto tale, sa riconoscere la virtù in chi governa

(2)Uno dei fallimenti dell'attuale democrazia è il prendere il popolo come " procuratore di interessi economici e sociali" .
Significa accettare il tessuto socio economico e culturale, nemmeno lontanamente pensare a forme virtuose di rappresentanze o di governo.
Il Parlamento è l'agone del mercato politico di interessi economico sociali corporativi.
Quando la politica solo prende atto dello status quo esistente, smette di avere un progetto di trasformazione.
La fine delle ideologie, ha praticamente appiattito se non azzerato le dottrine sociali.
Da anni ormai la legge più importante dei governi è "la finanziaria", ma riforme serie e complessive ,sulla giustizia, sulla scuola, sulla sanità? Oggi il problema politico è quanto denaro distribuire a giustizia, scuola, sanità, e così via.
Quando la politica è  spesa dello Stato anche solo per mantenerlo, per "tenerlo in piedi" e si tratta di quali strati di popolazione debbano soprattutto compierlo, il problema si sposta non solo alla crisi della democrazia, ma anche al concetto di
Stato. (3)Cosa è questo "ente mistico" che succhia soldi? Lo stato può essere ritenuto una sovrastruttura come concetto cultural politico, ma è una vera  e propria macchina mangia soldi e a sua volta distributrice di prebende o bastonate.

Se in più aggiungiamo la crisi delle sovranità degli Stati nella fase della globalizzazione economica..........

Ho l'impressione che è la politica, intesa come filosofia e scienza ad essere in crisi.(4
)
Vale  a dire che è la cultura che permea come una coltre  l'intera società contemporanea ad essere in crisi: èuna crisi originaria e non contingente o congiunturale
Ciao Paul,
ciò che stupisce di più è che queste analisi possono differire nei dettagli ma la patologia (il fallimento implicherebbe una rivoluzione) a grandi linee è chiara a tutti (da decenni?), eppur nulla si muove. L'individualismo ha certamente una grossa responsabilità in ciò, invero che cosa può realmente muovere un individuo solo? L'unico che ha mai riusciuto a consolarmi di questo stato è T.Paine, che a riguardo scriveva "il Tempo converte più persone di quante ne converta la Ragione"  
Vorrei rispondere ad alcuni tuoi quesiti proprio con Paine, sperando di fare cosa gradita essendo autore poco conosciuto in europa, purtroppo avendo solo il testo inglese mi si perdoni una traduzione a braccio (corsivo).

(1) Gli uomini che vedono se stessi come nati per regnare, e gli altri ad obbedirgli, presto diventano insolenti. Selezionati dal resto dell'umanità le loro menti sono avvelenate immediatamente. E il mondo in cui agiscono differisce cosi materialmente dal mondo intero, che hanno pochissime opportunità di conoscerne il vero interesse. Quando questi arrivano al governo, frequentemente sono i più ignoranti e incapaci di un dominio razionale.
Le "culle delle leadership" tanto amate, atenei e clubs..

(2) C'è qualcosa di eccessivamente ridicolo nella composizione della monarchia. Prima esclude l'uomo dai significati dell'informazione, poi gli da il potere di agire dove il massimo grado di giudizio è necessario. E lui non aveva mai sentito parlare di "ignoranti" che dovessero vorare come far scendere il differenziale tra btp e bund.

(3) La società in ogni sua forma è una benedizione, il governo nella migliore delle sue forme è un male necessario, nel peggiore dei casi un male intollerabile [...] la società è composta dai nostri desideri, lo stato dalla nostra malvagità.
Qui la common law risplende, la società al centro della società anzichè lo stato al centro della società.

(4)Più vicina arriva una patologia alla sua crisi, più vicina è la sua cura. Pericolo e liberazione avanzano insieme, ed è solo all'ultimo momento, che uno dei due prende il sopravvento.

Dobbiamo stare attenti a quando sarà questo "ultimo momento" per essere sicuri di spingere nel verso giusto.

Ciao.
#3592
Le democrazie moderne si fondano sulle costituzioni moderne, che hanno una qualità particolare : possono essere lette e capite anche dagli ignoranti. La tecnocrazia è una cosa diversa dalle democrazia costituzionale, è l'elogio della supercazzola, e soprattutto una lingua elitaria che scardina ampie fette di popolazione della vita politica. Parlare "burocratese" è un modo molto gentile per escludere gli schiavi dal processo politico, come era il latino una volta.
Ma tu populista di che ti impicci? Non sai che il montante carpiato rovesciato ambivalente della leva finanziaria ci impone di aumentarti le tasse?
Il problema allora non sono gli "ignoranti" ma i sistemi politici che non ne tengono conto, e vanno aumentando esponenzialmente la complessità del processo decisionale escludendo via via sempre più persone che "non capiscono". La differenza nella sensibilità delle persone sta se "ancora capiscono" ciò che gli viene detto, o se il lessico si è "elevato" ulteriormente e ne sono fuori. Chi capisce la lingua del potere vuole conservare il potere e chiama ignoranti gli altri, per chi non la capisce rimane la "pancia". Il problema è che questa cerchia  si sta restringendo sempre di più, e gli esclusi non hanno alcuna intenzione di farsi scardinare cosi e votano chi parla la loro lingua.
#3593
Citazione di: anthonyi il 24 Luglio 2018, 19:08:56 PM
Quello che però ha colpito me di quel miracolo (Perché io ci credo) è stato il fatto particolare che quel pezzo di carne è in effetti un piccolo cuore, contenente anche le cellule nervose specifiche del cuore, e questo richiama simbolicamente i culti del Sacro Cuore, ma è un qualcosa che è rimasto occultato per secoli perché solo nel XX secolo noi umani abbiamo raggiunto una tecnologia e una conoscenza che ci permettesse di scoprirlo.
E' indubbiamente affascinante da un punto di vista moderno, meno se si considera la quantità di pezzi di carne che gironzolavano per l'Italia in quel periodo. Non sono tanti i centri di culto senza una reliquia con qualche presunta potenzialità magica o nata da qualche evento magico, fino al presunto prepuzio di Cristo ne sono girate di tutte i colori..L'inconsistenza che nota baylahm è tuttavia anche la mia.. nel senso: "tutto li?" Il medioevo è costellato di pezzi da macello che giravano le corti e le cattedrali, turba non poco sapere che si trattasse del cuore di un uomo, ma se questa è una manifestazione del divino io sono parecchio deluso.
#3594
Non conoscevo neanche io questa storia, non ho granchè da dire non essendo esperto, se non che la mummificazione "naturale" è possibile (ricordo quel monaco dentro una statua ad esempio) e che il punto principale della storia non è al vaglio, ovvero che sia o meno "apparso" nella coppa del prete. Perchè se fosse "apparso" in un letamaio non sarebbe fregato a nessuno, suppongo. Il fatto che è "apparso" sarebbe il vero prodigio, ma ciò è ovviamente lasciato alle cronache del tempo. La seconda cosa che noto è che andando a fare la ricerca google, un terzo dei risultati porta al CICAP\UUAR etc, gli altri risultati sono informazioni turistiche, le altre discettazioni religiose che usano come prova della transustazione (come evento materiale, al contrario di quanto riferisce Anthony). Il che riassume abbastanza chiaramente le consenguenze dei miracoli nella società: fomenta la svalutazione "razionalista" dell'impianto teologico cristiano ridotto ad una forma di magicismo, crea centri turistici sicuramente molto lucrativi, e agita i "materialisti cattolici". Forse ho capito perchè ne accadono cosi pochi, Dio si è accorto che sono assolutamente controproducenti.. era l'ora :)

Edit. @Anthony
le cellule danneggiate non potrebbero semplicemente essersi "staccate" dato l'avizzimento, o consumate fino al punto di polverizzarsi lasciando un "taglio netto" e intatte solo quelle che hanno mentenuto un maggior integrità\umidità?
#3595
Citazione di: Sariputra il 23 Luglio 2018, 15:48:07 PMNessun commento da parte mia. :o
Grazie per avermi messo a conoscenza del (interessante) fatto, la prossima eviterò questo modo di dire per non creare confusione :) Io infatti prudentemente mi riferivo a miracoli "recenti" intendendo un periodo ove ci fosse una scienza "matura" a considerare questi eventi. Nella modernità purtroppo sono tristemente note decine e decine di raggiri operati con testimoni, a testimonianzia che raggirare anche migliaia di persone sia ancora possibile, ma di gambe ritornate dall'altro mondo non se ne vedono più da un pezzo. Particolarmente dall'invenzione di telecamere e altri mezzi simili pare che i miracoli siano sempre più "intimi" e meno scenografici, sempre più visioni e voci nella testa, il che non gioca a favore della reputazione di questi squarci nell'ordine naturale.
#3596
Il grado di istruzione dei nativi digitali è due volte se non oltre quello dei babyboomers, che in confronto sono degli emeriti ignoranti, al di la di tutte le programmazioni RAI possibili che non sono minimamente comparabili con l'accesso a wikipedia da ogni angolo del globo. Continuare a insistere con l'equazione populismo = ignoranza significa spingere verso la guerra civile, la frattura insanabile, come già succede in USA. Buona parte della scorsa generazione ha creduto ai comunisti italiani fino agli anni 90, quando l'URSS era fallita già ventanni prima, se questi sono i modelli di intelligenza antipopulist stiamo freschi.. Davvero rendiamoci conto che certa gente a pancia vuota non ci vuol stare, è inutile chiamarli ignoranti capre idioti, busseranno alla porta prima o poi.
#3597
Citazione di: anthonyi il 22 Luglio 2018, 16:00:58 PMse in un sistema di Mercato un Marchionne (Al quale faccio i migliori auguri in questo momento difficile), guadagna quanto 5000 degli operai di FCA per l'unicità delle sue prestazioni, la cosa può non fare piacere rispetto ad una visione egualitarista ma la scienza economica ci dice che se noi stabiliamo per regola che un Marchionne non può guadagnare oltre una certa proporzione probabilmente non avremo nessun Marchionne e molti di quei 5000 operai saranno disoccupati.
Un saluto
Questa roba sarebbe scientifica? Ma è una scienza che tiene in conto la storia e il passato, oppure ...? Di quella classe dirigente degli anni 50-60 che ha tirato su dalle macerie continenti devastati attraverso progetti economici e sociali di respiro centinaia di volte più ampio, lungi e stralungi dal succhiare cosi tante risorse, sono contemplati? E' contemplato che alla vedova di Enrico Mattei dovette essere concesso un vitalizio perchè suo marito viveva in un albergo? Cosa facevano gli USA prima che l'income inequality decuplicasse (anni 70 e oltre), erano uno stato fallimentare che non riusciva a produrre classe dirigente?
#3598
Sono d'accordo con deadbeef, trovo che il miracolo sia molto più difficile da conciliare con la fede che con la scienza. Anche perchè il miracolo normalmente si prefigura come un evento quasi-naturale. Andare a Lourdes e sperare in una prodigiosa guarigione da un tumore non è antiscientifico, al massimo è antistatistico (visto la bassa incidenza riconosciuta anche dai religiosi), ma la scienza può contemplare eventi di cui non conosce le cause, anzi ne è ghiotta. Guarire da una malattia senza cure "standard" è estremamente improbabile ma non impossibile, quello che è impossibile per la scienza non si prefigura mai nemmeno nei miracoli. Avete mai sentito un amputato a cui ricresce una gamba per miracolo?
Quindi ancora : lanciare un dado cento volte e fare cento volte "sei" non è un miracolo, lanciare un dado anche una sola volta e fare "sette" è un miracolo, ma almeno nei racconti "moderni" dei miracoli questo è quasi mai stato sostenuto ne riconosciuto. L'idea invece che il disegno divino si interrompa per gli eventi più puerili (dalla "madonna postina" di Medjugorje alla candele "autocomburenti" degli ortodossi) è tutto un altro discorso, trasforma il disegno divino in uno schizzo di un bambino capriccioso dalla mano malferma.
#3599
Benvenuto Ercole, sono curioso di vedere la forza dei tuoi argomenti! :)
#3600
Personalmente non sono mai riuscito ad evitare N. sopratutto il suo Zarathustra che affrontai la prima volta a sedici anni (beata innocenza) e poi forse ancora altre cinque o sei volte, senza mai trarne fuori niente di tangibile (se non attraverso il filtro di "dotti"). Il libro ha sempre esercitato in me una sorta di magnetismo magico, ma non sono mai riuscito a tradurlo in esperienza, forse avendo paura di volgarizzarlo. Forse ha ragione Carlo "se lo conosci lo eviti", il punto è che forse non va conosciuto ma vissuto, come N. stesso ha vissuto il suo pensiero fino alla inevitabile follia che già preconizzava. Proprio di questo mi interessai qualche tempo fa, trovando i cosidetti "biglietti della follia" estremamente interessanti e sopratutto per niente "folli". Mi è parso di avere la chiave per decifrarli, sono folli solamente se affrontati letteralmente e non sotto l'ottica di una transvalutazione dei valori personale, i soggetti e gli oggetti si mescolano e ingannano il lettore abituato a valori "fissi", mentre nella follia di N. c'è una fluidità di significato quasi incontrollata, la filosofia del martello sbatte sull'acqua dei significati sottoforma di provocazione. Nietzsche andava crocifisso, in altri tempi lo sarebbe stato, ma viveva un mondo troppo debole per infliggergli tale punizione, e si è appeso da solo alla croce della follia pur di riportare la tragedia. Che tanti lo vogliano crocifiggere da morto mi pare di una crudeltà superiore a quanto egli stesso riuscì a condensare a parole. Succede con N. lo stesso che successe con Carmelo Bene, personaggi troppo evidentemente oltre ai valori umani per essere giudicabili attraverso essi, al di la della giustizia, al di la del bene e del male. Non sono cose che si insegnano a scuola, o si imparano leggendo i "dotti", o si vivono o non se ne fa niente, sono carta straccia.