Non siamo tutti uguali, né per biologia individuale, né per educazione ricevuta, né per esperienze vissute, etc. e credo questa non sia una mera opinione. Ne consegue che non abbiamo tutti la stessa "distanza" da percorrere per raggiungere la capacità di saper perdonare.
Per me non si tratta quindi di "giustificare" o meno chi non perdona, ma constatare che alcuni hanno più (o meno) tendenza a farlo per motivi (differenze elencate sopra) che non sono di loro scelta.
Il "valore" da dare a scelte che si basano su ciò che non si è scelto, meriterebbe un altro capitolo (che onestamente non trovo molto interessante, come tutti i giudizi di valore sull'operato altrui).
Per me non si tratta quindi di "giustificare" o meno chi non perdona, ma constatare che alcuni hanno più (o meno) tendenza a farlo per motivi (differenze elencate sopra) che non sono di loro scelta.
Il "valore" da dare a scelte che si basano su ciò che non si è scelto, meriterebbe un altro capitolo (che onestamente non trovo molto interessante, come tutti i giudizi di valore sull'operato altrui).
