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Messaggi - daniele22

#361
Attualità / Re: Malavita in generale
02 Ottobre 2024, 09:02:43 AM
Ciao sapa, in realtà parlavo di un teatro un po' più ampio dell'arena vera e propria, cioè di come la malavita organizzata possa avere facile gioco a insinuarsi e dettare in certa misura legge in paesi (l'Italia per certo) dove la "buona condotta" sarebbe da tempo ridotta solo a manifestazioni formali più che sostanziali; si vivrebbe in un mondo di gomma insomma, o almeno questa sarebbe la mia sensazione
#362
Attualità / Malavita in generale
01 Ottobre 2024, 09:17:36 AM
https://www.avvenire.it/attualita/pagine/blitz-anti-ultras-a-milano-cinvolti-18-capi

Dopo aver letto mi chiedevo in particolare: ¿ma le forze dell'ordine, la truppa intendo, come si collocano in questo teatro? Forze dell'ordine a parte, molte sono le considerazioni che si potrebbero fare in merito a un fatto come questo, un fatto che non é certo una novità 
#363
Citazione di: Visechi il 27 Settembre 2024, 16:04:01 PMScopo del thread non è incentivare un confronto, più o meno ameno, sui meriti o demeriti della stella cadente che orienta i pensieri disconnessi di queruli oppressi, perplessi, depressi, repressi, soppressi, genuflessi e fessi che alle di lui idiozie chinan la fronte. Non mi interessano certe oziose, paciose, scontrose, livorose, leziose e pretenziose discussioni. Cercavo, invece, di enucleare, per quanto possibile, per quel che è concesso alle nostre parvule capacità, quali possano essere i gradienti, ingredienti, alimenti, elementi tutti pertinenti a ciò che noi a torto o ragione ci ostiniamo a definire, chiamare, appellare, distinguere e identificare con il semplice appellativo di Storia. Il resto è opinione, spesso anche risibile, che al momento poco mi intriga.
¿E cosa si dovrebbe enucleare quando l'unica enucleazione plausibile non viene accettata?
Posto che a me sembra tutto chiaro, nell'esposizione del tema come l'hai messo giù, secondo me si evince un'ambiguità data in quell'espressione "primigenia animalità" che sembrerebbe contemplare un essere umano odierno in qualche misura differente dal suo avo. Che vi sia una differenza sarebbe evidente, ma per mio conto questa giocò a favore del fatto che sia venuto a prodursi un individuo ancor più stupido e crudele di quello che stava invaso nella sua primigenia animalità. Un saluto
#364
Tematiche Culturali e Sociali / Re: Penelope
28 Settembre 2024, 08:15:29 AM
Chiaramente, o poco chiaramente, ognuno filtra. Certo è che le avventure di Ulisse e Penelope, diversamente che nella vicenda di Rashomon, non sarebbero state narrate da testimoni. 
Ho abbandonato lo spettacolo Sangiuliano-Boccia ... forse lui sarebbe un chingado.
Un saluto 
#365
Tematiche Culturali e Sociali / Re: Penelope
27 Settembre 2024, 09:35:05 AM
Ciao doxa, avevo quindi dieci anni quando ascoltavo la cupa voce di Ungaretti che precedeva le vicende di Ulisse ... tra divinità e avventure, non c'è che dire, storie incantevoli e incantanti. Insomma, tra Apollodoro e la nostra grecista ci troviamo quasi in una situazione da "Rachomon". Vicende strane quelle che passano tra donna e uomo, non trovi? Non dico che si potrebbe riscrivere la storia sotto la luce di questo rapporto, però ... C'è un'espressione attribuita a Emiliano Zapata che urla "¡Que viva Mexico, hijos de la chingada!". A prescindere dalle identificazioni zapatiste, per taluni la "chingada" sarebbe Malintzin, Malinche, doña Marina, alias l'amante e interprete di Cortés. Volendo comunque andare oltre il velo della sfera sessuale, lessi a suo tempo che in Messico stava una forma di spettacolo che metteva in scena le figure del "chingón" e del "chingado", l'uno sicuro di sé e l'altro diciamo remissivo. Con lazzi, prese in giro e ammiccamenti al pubblico, farebbe da canovaccio a questa tenzone una contesa verbale che trova radici tra vari contesti della vita quotidiana, anche quella politica  ... Capita pure che ad avere la meglio sia il "chingado", il remissivo, che diverrebbe quindi "chingón"
#366
Grazie o magnifico e munifico Principe. Non sono riuscito ad aprire la lettera che mi hai consegnato, investito quindi del ruolo da voi magnanimamente affidatomi mi rivolgerò dunque agli esperti perché risolvano l'arcano.
(Esce di scena) 
Se pensa che io mi faccia complice di tutte le sue sadiche nefandezze .. aspetta, aspetta che mi dia le chiavi e mi prendo i cento fiorini più gli interessi ... e poi via, la prima notte di mezzaluna piena andrò a trovare i jinni del deserto
#367
O grande principe, aspetta un attimo che mi proteggo la vista altrimenti verrò abbacinato dalla luce che irradia la tua persona che generosamente dispensa pure ad altri la vista delle cose al lume della ragione.
Come vossignoria disse, i casi che potranno verificarsi entro stasera saranno i seguenti quattro e soltanto ed esclusivamente i seguenti  quattro, a) b) c) e il caso d), ovvero, "se tu, invece, ora mi predirrai con "verità" quello che farò, non solo non ti farò giustiziare, ma, anzi, entro stasera ti lascerò libero,  donandoti, per giunta cento fiorini di "buona uscita"-.
Grande fu il mio errore nel dare l'interpretazione di senso..etc (vedi formula di Phil che non ho ancora imparato a memoria) al vostro chiarissimo "se tu, invece, ora mi predirrai con verità quello che farò..."
Dissi infatti allora tra me e me che avrei dovuto predire tutte le vostre azioni una per una, ma che senso avrebbe avuto mi diceva la mia mente obnubilata.
E infatti alla mia cieca istanza, e non saprei come altro definirla, in cui dissi "ti dirò con esattezza che entro stasera mi giudicherai" voi avete opposto l'illuminante "il prigioniero non doveva affatto limitarsi a predire quel che avrebbe fatto Rastislav entro la serata, altrimenti avrebbe anche potuto predire che Rastislav  avrebbe continuato a respirare fino a tale momento" e ancora "- doveva invece predire quale tra i quattro casi elencati avrebbe fatto verificare Rastislav entro la serata.".
Di fronte a tale "non attribuzione di senso" in cui risplende tutta la verità oggettiva del vostro dire sovrano, e di fronte alla mia impudenza che scaltramente indicava la lettera d) con la sicumera palesatasi in quel volgarissimo "sgancia i saccardi", altro non posso che prendere atto che "una salus victis, nullam sperare salutem"
Un saluto
#368
O principe dei miei stivali, intanto contesto la tua soluzione perché inizia con un periodo ipotetico ... predizione di bassa lega .... Dopodiché ti faccio presente che nel punto d) tu dici: "se tu, invece, ora mi predirrai con "verità" quello che farò, non solo...etc". Questa formula viene da te snaturata nel contestare la bontà della mia predizione; infatti la tua lingua biforcuta ora ha detto: "Ed infatti il prigioniero doveva predire solo ed "esclusivamente" l'eventuale  verificarsi di "uno dei quattro casi elencati con precisione da Rastislav, e non altri casi"; altrimenti...". No! Dico io. Io dovevo solo predire quel che avresti fatto e non predire uno tra i quattro casi elencati
#369
Dato che sono il prigioniero sono io, ti dirò con esattezza che entro stasera mi giudicherai. Pertanto frugati nelle tasche e sgancia i saccardi
#370
Tematiche Filosofiche / Re: L'inferno!
17 Settembre 2024, 14:29:48 PM
Citazione di: Eutidemo il 17 Settembre 2024, 10:59:21 AM
Ciao Daniele 22 :)
Io non sono affatto ateo, anche se credo in un Dio "apofatico"; in ogni caso non credo nella "vendetta privata" (o "faida" che dir si voglia).
***
Un cordiale saluto! :)
***

Hai frainteso o Eutidemo il mio intervento ... che era solo un esempio. Nello specifico, il tema che hai aperto mi sembra solamente un invito a essere ligi alla legge in subordine all'avere fatto opportuni calcoli su un ipotetico vantaggio da ottenere compiendo una trasgressione. Beh, ognuno può fare i calcoli che vuole e su questo non ci piove. I calcoli li faccio pure io, ma noto che di solito tendo a fregarmene dei peccati, mortali o veniali che siano; ovviamente non faccio di questo atteggiamento una sciocca regola, ma se per me è giusto trasgredire lo faccio e se mi si condannerà alle pene eterne amen. Chiaro che questo dire è prodotto da uno che di sicuro non crede alla parola di Dio; di conseguenza i calcoli li faccio solamente con le leggi umane. Un saluto 
#371
Tematiche Filosofiche / Re: L'inferno!
17 Settembre 2024, 07:52:20 AM
Citazione di: Eutidemo il 17 Settembre 2024, 06:49:46 AM
Ciao Daniele 22. :)
Io misuro il valore della candela in base al rapporto teorico che può sussistere tra il "vantaggio" attuale, ma "finito", che può procurarci un peccato mortale, e lo "svantaggio", molto ipotetico e remoto, però "infinito", che può procurarci l'inferno.
E' un "rischio infinitesimo", ma a fronte di un "pericolo infinitamente grande"!
***
Un cordiale saluto! :)
***





Ferma restando la disambiguazione circa l'interpretazione delle direttive Celesti, se ho ben capito, qualora la persona a te più cara fosse uccisa per futili motivi, volontariamente, e la giustizia non fosse in grado di mettere le mani sul colpevole della cui identità però tu sei certo, da ateo quale ti dichiari, nulla faresti perché il gioco non vale la candela?
#372
Tematiche Filosofiche / Re: L'inferno!
16 Settembre 2024, 22:09:57 PM
Ciao Eutidemo. Dio o Minosse che sia, seguendo il tuo discorso, al punto tre, un agnostico come mme.. che beve esta-te, si chiede dell'esistenza della pena di morte, dell'ergastolo, torture eventuali a parte. Restando comunque in tema, mi sembra che tu la faccia troppo semplice circa "il gioco non vale la candela". Con quale metro misuri il valore della candela? Infatti per conto mio partiresti da una premessa quantomeno discutibile, ovvero che possa esservi una persona priva di scrupoli morali. Circa infine la salvezza, come comunicato da Duc in Altum, sedicente fervente cristiano e praticante, saremmo tutti innocenti salvo chi bestemmia lo Spirito Santo. Un cordiale saluto
#373
Attualità / Re: Profezia elettorale USA
15 Settembre 2024, 10:34:52 AM
Eh no InVerno ...  visto che dovresti trovarti in Portogallo ... essendo più vicino secondo me non vale; tra l'altro hai pure il fuso che gioca a tuo favore 
#374
Attualità / Re: Profezia elettorale USA
14 Settembre 2024, 18:48:48 PM
Caspita Eutidemo! Hai lasciato il forum col fiato sospeso a fronte di questa arcana profezia che si svelerà a fatti compiuti ... confesso di essere curioso di come te la caverai, voglia sempre la buona sorte che ci faccia assistere allo spettacolo. Buona serata 
#375
Sarebbe vero che quando i tempi sono maturi avvengono delle cose, ma per un mio conto tutto personale sarebbe già dal tempo di una vita intera, la nostra attuale, che i tempi sarebbero maturi e solo oggi sembra, e rimarco sembra, che si muova finalmente qualcosa. Fermo restando quanto già detto (post nr.1), per quel che riguarda invece la storia così come la raccontiamo, il termine "caso" potrebbe essere assimilato alla volontà. In ogni modo sarebbe per me istintivo e sensato pensare che la nostra volontà di azione sia mossa da una necessità qualunque essa sia. Vale a dire, la volontà, o meglio il momento in cui si esprime, sia essa quella di Tizio, Caio, Napoleone, o addirittura quella del singolo atomo radioattivo che decadrà (giusto per fare un bel mucchio), non sarebbe cosa nota a colui che osserva. Restando ora tra noi forumisti, chiaro sarebbe che se mentre navigo in una nave e faccio un certo gesto conforme al navigare il nesso causale tra il fatto di navigare e il gesto particolare potrebbe essere più che evidente, ma non sarebbe nota la necessità che mi fa navigare, ovvero non sarebbe nota la mia volontà di navigare.
Volontà e necessità producono sempre cause, si tratterebbe in fondo della stessa cosa, proprio così come anche gli effetti sono a loro volta delle cause; ma noi distinguiamo. E così distinguendole non teniamo conto che nelle sequenze del divenire le due opzioni coesistono; una sottende alla volontà di navigare e l'altra alla necessità di operare all'interno della nave. Infatti, il soggetto, il navigante, a chi gli chieda conto di un atto dirà che ha pensato di agire assecondando una necessità o una volontà, ma non si perderà certo a mettere in discussione la sua volontà di navigare. Nel caso di cui sopra ¿a prescindere dal gesto dentro la navigazione, era necessario o era volontario il voler/dover navigare? (Il navigare è l'insieme, il resto sottoinsieme).
- Eheeeeee! Ma allora, come hai detto inizialmente, bisognerebbe proprio chiederlo alla necessità qualunque essa sia, quella cioè che fa muovere l'azione ... e c'è poco da stare allegri ... il tempo di una vita hai detto! -
Eh già, il tempo. Detto questo, secondo me, la storia l'hanno fatta le pietre miliari poste lungo il suo fluire, poste tanto da eroi buoni o cattivi quanto da eventi naturali. Si potrebbe anche sostenere che la prima fu Dio; e per costui non mi è noto se sia trascorso del tempo prima che gli mettessero in bocca delle parole (eventuale pietra miliare successiva). Dopo, ci sono tutte le altre fino all'ultima, forse la bomba atomica ... robe queste, la seconda e l'ultima, che hanno molta attinenza con una morte pressoché certa. Ora c'è il clima, ma permane comunque il nostro navigare, o meglio, dato che la navigazione è ineluttabile, permangono la volontà circa il modo con cui si naviga e la necessità di cui abbisogna la navigazione. Ma il modo in cui si vuole navigare, da quale necessità qualunque essa sia è mosso?, chiedo ... giacché è l'insieme che determina il sottoinsieme
Comunque, essendo che per me la conoscenza, anche individuale, sarebbe eterodiretta, nel senso che noi saremmo in pratica costretti da "altro da me" a conoscere, la varietà delle culture mondiali prodotte sarebbe la testimonianza di come eventi naturali ed eroi buoni o cattivi possano aver impresso una direzione precisa a quella che si narra essere una cultura propria di un determinato gruppo; pura fantasia umana supportata come sempre da buoni indizi che nulla dimostrano; di fatto il fatto è che il gruppo sarebbe uno, quello umano.
Circa le masse infine, che di sicuro non sono sceme, queste, a differenza degli eroi buoni o cattivi seguono pedissequamente tali eroi, alcune benvoglienti, ma altre nolenti!!, e sarà probabilmente da queste ultime che potrà eventualmente nascere il nuovo eroe buono o cattivo ... ma dico io, ce n'è ancora bisogno di questi eroi? Non sarebbe invece che ciascuno di noi è quello che è senza infamia e senza lode, ma comunque responsabile di ciò che fa?