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Messaggi - Socrate78

#361
Tematiche Spirituali / Re:Spiritualità atea
07 Dicembre 2020, 17:55:13 PM
@Ipazia: Non è affatto così facile elaborare il lutto partendo semplicemente dalla constatazione dell'ineluttabilità della mia morte e di quella dei nostri cari, perché il dolore provocato dal lutto va ben al di là delle constatazioni della ragione secondo cui la morte è un male ineluttabile e comune e quindi non ha senso disperarsi! Di fatto ci si dispera, ci si addolora anche se non ci si può far nulla. L'immortalità del pensiero è illusoria, infatti io posso ricordare per tutta la mia vita la persona cara, ma il ricordarla non mi consola dal dolore (anzi, forse lo accresce) ed inoltre quando anch'io morirò non potrò più ricordare e quindi la morte sarà completa. Solo per alcuni uomini illustri il ricordo rimane e si tramanda ai posteri, ma anche in questo caso esso prima o poi svanirà, perché anche il mondo come noi lo conosciamo non è eterno, ha un limite nel tempo.
La spiritualità atea quindi non consola, non redime la morte e nemmeno riesce a darle un senso, se si è atei la morte è solo un enorme iattura e il fatto che riguarda tutti non consola affatto, dimostra solo la comune desolante miseria dell'uomo.


#362
@Bobmax: Che cosa intendi per nichilismo? Intendi la visione secondo cui non esistono principi etici che possano fondare e dare senso all'esistenza, e quindi tutto è sostanzialmente accettabile e permesso, ma è anche in fondo inutile? O intendi altro?
#363
Invece io tendo ad ipotizzare che l'Io sia proprio l'anima, non è affatto secondo me un'illusione (anzi, è una verità più vera del corpo stesso) e ritengo che esista un'anima individuale: esisterebbe nell'individuo un'energia che sopravvive alla morte fisica e che obbedisce al primo principio della termodinamica, secondo cui quest'energia non si distrugge e continua a vivere su un piano diverso di esistenza. L'io individuale continua in questa mia visione  anche dopo la morte ad essere presente e cosciente, non si dissolve affatto.
Infatti molte persone che hanno avuto un'esperienza di pre-morte riferiscono che dopo l'arresto cardiaco hanno visto il loro corpo ormai inerte dall'esterno, mentre i medici cercavano di rianimarlo e successivamente sono entrati in una dimensione fatta di luce bianca e accogliente, e in questa dimensione hanno sperimentato un amore assoluto, incondizionato, non paragonabile a nient'altro che esiste sulla Terra. Mentre erano in questa dimensione però il loro Io non era annullato o dissolto nel Tutto, ma continuava ad esistere mentre comunicavano telepaticamente con altre entità di luce che incontravano, ad esempio partenti ed amici defunti, oppure esseri di Luce sconosciuti. A volte addirittura hanno ricevuto l'ordine di tornare indietro, nel corpo che era ormai incosciente ed inerte, con il messaggio secondo cui non era ancora giunta la fine della loro esistenza terrena e che avevano una missione da compiere nel loro viaggio terreno.
#364
@Ipazia: Però il fatto che l'anima/cogito sia influenzata dal corpo non dimostra di per sé che il corpo sia l'unica realtà e che il pensiero sia solo un'espressione del corpo senza avere una sua propria realtà distinta da esso. Al massimo dimostra che, nella dimensione in cui esistiamo, il cogito ha bisogno del corpo (in questo caso il cervello) come mezzo per esprimersi e se il corpo è rotto allora non può esprimersi nonostante abbia comunque grandi potenzialità. Allo stesso modo si potrebbe dire che io posso essere anche un ottimo pianista, al livello di Mozart, ma se il pianoforte è distrutto allora la mia musica sarà impedita, non riuscirò a produrla.
L'anima sarebbe il pianista e il pianoforte è il cervello. Allo stesso modo, ammettendo che il nostro pensiero sia influenzato da agenti chimici (neurotrasmettitori), non è chiaro comunque il rapporto vero esistente tra l'anima e il corpo: si PRESUME che pensieri e sentimenti derivino da impulsi elettrici e chimici, ma magari è proprio l'anima immateriale a fornire l'impulso affinché tali fenomeni corporei si verifichino.  O non ti sembra che calzi come ragionamento? Anche se suppongo che tu sia fortemente orientata verso una concezione materialistica per cui l'uomo E' il suo corpo.
#365
E' possibile affermare, secondo voi, che Cartesio abbia dimostrata l'esistenza dell'anima? A me sembra che le sue riflessioni siano un buon argomento per affermare l'esistenza della coscienza spirituale o anima se si vuol dare una sfumatura religiosa. Infatti Cartesio afferma che il dubbio metodico può in teoria essere esteso a tutto, anche alle evidenze apparentemente più ovvie e spontanee: si può dubitare delle certezze matematiche e di qualsiasi ente percepito con i sensi e perfino si può dubitare di avere un corpo, ma non si può mettere in questione il fatto stesso di dubitare, e quindi di esistere come sostanza pensante. Il pensiero, e anche i vissuti emotivi come modi della res cogitans, indipendentemente dal fatto di avere un corpo, è ciò che qualifica l'ESSENZA dell'individuo.
Di conseguenza ne vien fuori addirittura che il nucleo fondamentale dell'individuo non sia materiale, perché come detto prima del corpo si può dubitare, ma è spirituale, poiché noi abbiamo evidenza di un qualcosa che è puro pensiero, indipendente dall'esistenza stessa della materia.
Secondo voi si tratta di una valida dimostrazione dell'anima oppure è soltanto un argomento illusorio?
#366
Tematiche Filosofiche / Re:Pensiero e Parola
03 Dicembre 2020, 15:43:59 PM
Il fatto che il pensiero e la parola non siano per forza uniti è dimostrato dal fatto che esistono alcune patologie della relazione come l'autismo che impediscono lo sviluppo del linguaggio verbale, ma certamente non il pensiero in se stesso. Si dice che Einstein non abbia parlato sino all'età di cinque anni, ed alcuni ipotizzano che fosse appunto affetto da una forma di autismo ad alto funzionamento cognitivo: questa è una prova del fatto che i due momenti, quello del pensiero e della parola, sono distinti. Tuttavia il pensiero sostiene la parola e la parola rafforza il pensiero: quando parliamo infatti contemporaneamente pensiamo (c'è in verità chi parla a vanvera, ma è un altro discorso!) e rafforziamo e chiariamo i nostri pensieri con il linguaggio.
#367
Tematiche Filosofiche / Re:L'amore quale inclusione
03 Dicembre 2020, 15:36:24 PM
Secondo me l'opposto dell'amore non è tanto l'odio, ma la MORTE. Infatti che cos'è la morte? La morte è la dissoluzione dell'essere nell'ambiente circostante, e quindi mentre l'amore unisce, la morte disgrega e separa, Freud infatti parla di pulsione di morte come d'impulso alla distruzione dell'essere. La pulsione di vita (Eros) porta infatti all'unione nel congiungimento dei corpi e delle anime, la pulsione di morte porta come conseguenza all'odio e ad atti distruttivi.
Nella storia umana le pulsioni di vita e di morte si sono alternate, ma spesso è prevalsa la pulsione distruttiva, infatti non si contano le guerre e i genocidi, che, al di là delle giustificazioni ideologiche, hanno a mio avviso un fondamento nelle pulsioni distruttive presenti nell'essere umano.

#368
@Ipazia: Cristo è storico, infatti vi sono testimonianze in fonti extrabibliche che ne parlano, non sono molte ma ci sono e provengono da fonti non simpatizzanti del cristianesimo. Ad esempio il Talmud di Babilonia afferma testualmente: "Alla vigilia di Pasqua appesero Gesù. Per 40 giorni un araldo camminava davanti a lui e diceva: "Costui sarà lapidato perché ha praticato la stregoneria (riferimento ai miracoli) e ha sedotto e sviato Israele. Chi ha qualcosa da dire in sua discolpa si faccia avanti e la dica". Ma non si trovò nessuno che disse qualcosa in sua discolpa e alla vigilia di Pasqua egli fu appeso".
Lo storico Tacito, pagano e anticristiano, inoltre con riferimento alla prima persecuzione di Nerone (64 D.C.) afferma che " Dell'incendio di Roma venne data la colpa ai cristiani, tale nuova superstizione, per un certo tempo sopita, riprese vigore e confluì a Roma. Detti cristiani prendono il nome di Cristo, che venne condotto al supplizio sotto Tiberio da Ponzio Pilato".
Si tratta di due testimonianze importante perché non sono di parte, e soprattutto descrivono quello che anche i Vangeli riportano, nel caso del Talmud confermano il presunto potere taumaturgico di Gesù (visto come magia, stregoneria) e anche il fatto che egli venne condannato a morte; nel caso di Tacito affermano che egli venne condannato durante il regno di Tiberio, quand'era governatore Ponzio Pilato. Tacito infatti non usa espressione generiche come "si dice" (in latino tradunt, ferunt), ma usa un verbo che indica certezza storica riguardo a Gesù.
Vi è infine il Testimoniun Flaviarium, in cui Giuseppe Flavio nelle Antichità giudaiche parla di Gesù descrivendolo come "un uomo saggio, se pure si può definire un uomo. Egli compì opere straordinarie e venne crocifisso sotto Ponzio Pilato", per onestà di cronaca ammetto che ci sono studiosi che la ritengono una fonte manipolata successivamente, ma altri invece la ritengono autentica.
#369
Secondo voi è possibile che in realtà la figura di Maometto non sia storica e sia solo frutto di inganno, una frode abilmente perpetrata dai musulmani per motivi puramente politici? Guardiamo i dati storici e le formulazioni. Il presunto profeta sarebbe nato nel 570 e morto nel 631: da quella data in avanti gli arabi iniziano a conquistare i territori limitrofi, sino ad espandersi, nell'arco di 70/80 anni, in tutta l'Africa settentrionale. Vi è però un particolare importante. Sino all'inizio dell'VIII secolo (700-800 D.C.) presso tutti i popoli conquistati non vi è traccia dell'Islam, non si parla di Maometto e nemmeno del Corano, gli invasori non sono chiamati mai musulmani, ma solo Saraceni, Mori, ecc. Solo attorno al 720 D.C. iniziano i primi riferimenti a Maometto e la prima biografica sul profeta risale a 120 anni dalla sua presunta morte. Di conseguenza le prime notizie vengono fissate a più di un secolo dalla presunta morte di Maometto, un tempo più che sufficiente per creare miti e leggende su Maometto, per adattarne la figura alle esigenze storiche del momento. Il Corano inizia ad essere fissato quando si instaura il passaggio dal califfato Ommiade a quello Abbaside (VIII secolo), prima i riferimenti erano molto sporadici. Improvvisamente, dopo più di cent'anni dalla presunta fuga di Maometto a Medina, spuntano riferimenti, notizie, si diffonde l'Islam in tutti i territori conquistati e il motivo mi sembra piuttosto evidente: era necessario inventare una costruzione teologica, una religione che giustificasse le conquiste e che le vedesse come una guerra santa combattuta contro gli infedeli in nome di Allah. In questo modo le conquiste stesse erano giustificate, diventavano un'opera santa voluta da Dio. Si inventa quindi la rivelazione di Maometto copiandola letteralmente dal cristianesimo, prendendo figure come l'Arcangelo Gabriele (lo stesso dell'annunciazione a Maria), riprendendo i precetti della religione ebraica (come l'astenersi dalla carne di maiale), insomma copiando dalle altre fedi per sostenere e costruire l'impostura.
E' possibile quindi che, visti i riferimenti tardi all'Islam e a Maometto, che il profeta sia solo un mito oppure che sia stato molto diverso da come viene descritto e che non abbia avuto nessuna visione, nessuna rivelazione in vita.
Secondo voi è corretta la mia ipotesi secondo cui l'Islam è in realtà un'autentica frode?

#370
Attualità / Re:Mano de Dios
29 Novembre 2020, 18:03:39 PM
Io lo disprezzo, Era un drogato, fatto di cocaina dall'età di vent'anni, era un tossico, io odio i tossici, li ritengo stupidi, vuoti, insensati, esseri inutili alla società. Maradona era buono solo con i piedi, non con il cervello, in che cosa consisteva la sua gloria se non nel mettere una palla in un cestino? Cambia qualcosa nel corso del mondo se una palla fa goal? Non cambia un bel niente, vana è la gloria dello stadio. Tutti quei calciatori osannati dal popolino a me fan solo ridere, sempre a correre e ad affannarsi per azioni che non hanno senso, sempre a subire infortuni per niente, spesso a doparsi come anche tantissimi sportivi, ecco, oltre ai tossici io odio anche gli atleti, perché li ritengo irrazionali, e stupido è il pubblico che li osanna, li fa diventare dei miti del nulla. Io sono superiore a queste "leggende" del calcio. Ora è crepato, finalmente, purtroppo bisognerà sorbirsi ancora per qualche giorno le celebrazioni, ma poi finirà nell'oblio, almeno spero. Vi sembrerò cattivo e insensibile, ma secondo me era solo un falso mito.
#371
Tematiche Spirituali / Re:Marcione, un eresiarca ?
27 Novembre 2020, 15:59:42 PM
@Doxa: Il Dio dell'Antico Testamento è lo stesso identico del Nuovo, infatti Gesù stesso non ha mai affermato che alcun passo dell'AT fosse falso né ha mai smentito niente di quello che Dio avrebbe detto ed ordinato nel Vecchio Testamento, Gesù ha detto di essere il compimento della Rivelazione, riconoscendo quindi implicitamente la verità di quello che prima di lui Dio avrebbe detto e rivelato.  Cristo non si è mai quindi sentito portavoce di un Dio differente e totalmente altro da quello dei Profeti e dell'AT.
Anche nel Nuovo Testamento Dio a volte appare punitivo, geloso e severo e non così benevolo come potrebbe sembrare ad una lettura sommaria, ad esempio Gesù dice: "Chi non è con me è CONTRO di me", oppure "Se un tuo membro ti è scandalo cavalo, sarà meglio che tu vada per questa vita monco piuttosto che con due membra essere gettato nel fuoco della Geena", "Chi ama suo padre e sua madre più di me non è degno di me...", "Chi crederà sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato"; nell'Antico Testamento Dio mostrò maggiormente il suo lato duro e apparentemente crudele poiché prima della venuta di Cristo l'umanità viveva immersa nel peccato e quindi era necessario che Dio mostrasse una severità maggiore nel rivelarsi, allo stesso modo come un maestro dev'essere duro se ha di fronte una classe di bulli indisciplinati che se ne combinano di tutti i colori. Addirittura un biblista, non ricordo chi, disse recentemente che è il Dio del Nuovo ad essere inventato di sana pianta, sarebbe stato inventato dai Romani per diffondere una religione pacifista che doveva far accettare agli Israeliti l'oppressione delle conquiste romane in nome del principio della non violenza e del "porgere l'altra guancia", quindi il tuo discorso potrebbe anche essere capovolto, dipende da che prospettiva si guarda la questione.
Comunque se tu Doxa, come ho compreso, non credi in nessun Dio allora il problema non si pone, poiché per te sia il Dio "cattivo" dell'AT che la sua versione buona del Nuovo sarebbero ugualmente false.
E poi nel Vangelo si dice che Gesù stesso avrebbe spiegato agli Apostoli tutte le profezie che lo riguardavano, come fai ad affermare con questa tua sicumera che siano stati i Padri della Chiesa a staccarle dal contesto e a interpretarle forzatamente in maniera cristiana? Le profezie dell'AT hanno un doppio livello di lettura, esse si riferiscono sia al contesto storico immediato in cui furono dette, ma prefigurano comunque la figura di Cristo.
Secondo te invece chiunque è cattolico e segue la Chiesa sembra che sia un ignorante ingenuo e anacronista, degno più che altro di commiserazione se non di derisione.
#372
Tematiche Culturali e Sociali / Re:Homo sapiens
18 Novembre 2020, 16:18:28 PM
Anche le religioni sono razionali per chi ci crede, perché si tratta di sistemi di pensiero che rispondono a domande fondamentali dell'uomo, come l'origine del mondo, il perché profondo della natura, il senso della vita e della morte, il senso del dolore. Ogni religione dà una risposta diversa a queste domande, quindi è razionale. Il fatto che fanno sfracelli emotivi riflette solo il punto di vista ateo secondo cui ciò che insegnano è falso e quindi non può essere razionale ed allora condizionano negativamente l'emotività delle persone.
#373
Non fare affidamento troppo su Madre Teresa, ella aveva una spiritualtà distorta per cui considerava la sofferenza degli ammalati che assisteva come voluta da Dio e positiva a prescindere, tant'è che negava sovente gli antidolorifici ai malati perché in questo modo potevano offrire il loro dolore a Dio, Forse è per questo che non sentiva Dio, perchè in realtà ne era parecchio lontano nonostante le buone opere apparenti.
#374
Vi sono, com'è noto, alcune persone che negano l'esistenza di una reale pandemia di Covid o comunque sminuiscono fortemente la portata del problema, riducendo il coronavirus ad una semplice influenza. Tali persone poi non rispettano le regole e le violano, tuttavia secondo voi il negazionismo del Covid dovrebbe essere punito per legge? Esprimere l'opinione secondo cui il virus non sarebbe una minaccia, infatti, è un invito alle persone a non seguire le regole, a non rispettare il distanziamento fisico e l'uso dei dispositivi di protezione, perché se il virus non è una minaccia allora perché proteggersi? Ecco che il negazionismo configurerebbe il reato di procurata epidemia, o quantomeno in questo modo si favorisce la pandemia. Quindi sarebbe giusto punire per legge i negazionisti? Oppure negare il Covid rientrerebbe nelle legittime libertà di pensiero e di opinione?
#375
Ci sono malvagi felici, forse, ma questi malvagi non per questo sono graditi da Dio e a mio avviso pagheranno nell'altra vita i loro misfatti. Inoltre l'ultima parte della vita effettivamente non è certo felice, poiché spesso ci si ammala prima di morire e quindi si sperimenta il dolore, a volte anche la solitudine, e quindi per un uomo che ha basato tutta la sua vita sui beni materiali di fronte alla morte come si dovrà sentire? Felice o infelice? Sicuramente si sentirà vuoto e infelice, perché vedrà che tutto quello che ha costituito senso per la sua esistenza è vanità, visto che lo dovrà presto lasciare.