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Messaggi - Freedom

#361
Citazione di: Jacopus il 04 Gennaio 2021, 13:57:56 PM
La natura umana è un libro su cui si può scrivere, grazie al nostro Sistema nervoso centrale e periferico e grazie al simbolismo culturale che ci tramandiamo da qualche millennio. Non siamo così egoisti come vorrebbero farci credere, nel qual caso non saremmo sopravvissuti e non avremmo dominato il mondo. L'ideologia capitalista ha tutto l'interesse a descriverci così e a forza di farlo è innegabile che abbia mutato anche la nostra natura o perlomeno la descrizione della nostra natura, che non è così impermeabile ai messaggi provenienti dal mondo "culturale".
Ti ringrazio veramente tanto per questo elemento di riflessione che introduci. Mi ha colpito e mi ha fatto meditare sul fatto che io stesso, così impermeabile al consumismo e ai valori capitalistici e/o neoliberisti, io stesso dicevo, sono in definitiva "vittima" di alcuni aspetti  culturali (non tutti per fortuna!  ;D ) introdotti da questo sistema economico. Credo dunque che il tuo ragionamento fili e sia del tutto condivisibile.
Citazione di: baylham il 04 Gennaio 2021, 16:06:54 PM
Ho già mostrato che l'altruismo non può fare a meno dell'egoismo. Dawkins
Da un certo punto di vista condivido il pensiero dello studioso che citi. Pensa che ritengo la forma più grande di amore che io conosca (genitori nei confronti dei figli) frutto del nostro corredo genetico.
Citazione di: anthonyi il 04 Gennaio 2021, 16:15:58 PM
Ciao Freedom, non riesco a capire perchè hai postato una tematica del genere tra quelle spirituali.
Bè per come la vedo io l'altruismo cioè il contrario dell'egoismo è la quintessenza della spiritualità. In altre parole se il frutto dell'adesione ai valori spirituali non è l'amore per gli altri allora o si è sbagliata la "manovra" di adesione o si è identificato dei valori non spirituali.
Citazione di: anthonyi il 04 Gennaio 2021, 16:15:58 PM
Si tratta di un problema antropologico, che però è posto male perchè condizionato dalle strutture dicotomiche morali.
Nella dicotomia morale si può essere egoisti o altruisti, ma mentre l'egoismo è un qualcosa di definito, univoco, gli altruismi sono tanti, perchè tanti possono essere gli individui cui sono rivolti, perchè l'altruismo può avere differenze qualitative, essere paternalistico, cioè imporre a qualcuno ciò che si reputa sia bene per lui, come la scuola.
Dal mio punto di vista ci sono altruismi socialmente buoni e altruismi socialmente cattivi, trattarli tutti insieme non ha molto senso.
Differenze qualitative certamente, ma altruismi buoni e altri cattivi, francamente, non riesco a rilevarne. O l'altruismo è o non è. Se lo rilevi cattivo allora io concluderei che non è vero altruismo bensì strumentale a qualcosa. Dunque falso.
Citazione di: anthonyi il 04 Gennaio 2021, 16:15:58 PM
Devo dire, poi, che la tua tesi che il comunismo sia fondato sull'altruismo non lo condivido.
La tesi comunista è che ci sia qualcuno, il Capitalista, che si appropria di una parte importante della ricchezza prodotta dai lavoratori, e spinge questi ultimi a cambiare il sistema per riappropriarsi di ciò che producono, si tratta di un richiamo all'interesse egoistico dei lavoratori, ai quali viene promessa una condizione economica migliore.
Un saluto
Nella prima fase certamente. Anche con la forza (dittatura del proletariato). Ma poi, come è stato accennato da Ipazia si arriva alla perfezione comunista che si può riassumere in: "da ciascuno secondo le sue possibilità e a ciascuno secondo i suoi bisogni".
#362
L'idea di scrivere questo thread la devo all'amico Viator che, commentando il thread "E' una questione di percezione" cita l'egoismo naturale in questi termini: <l'individuo - per natura - tende a privilegiare anzitutto la propria esistenza, poi - se avanzano tempo e risorse, l'esistenza degli altri. Questo si chiama appunto "egoismo naturale".>
Sembra la cosa, scusate il gioco di parole, più naturale del mondo. Non voglio certo negarne la veridicità tuttavia mi sento di poter affermare che è la causa prima del male del mondo. Perlomeno di quello che dipende dal'umanità. Non è forse ciò contro cui si è battuta una delle più grandi utopie della storia dell'umanità, il comunismo? Individuandone, implicitamente, il motivo principale dei problemi del mondo?

Non afferma la stessa cosa, ma più compiutamente e dunque a raggio ancor più vasto, la religione cristiana quando sostiene che bisogna amare gli altri più di sè stessi?

Il comunismo non ce l'ha fatta (oddio a Cuba stanno ancora battendosi ma è rimasta veramente l'ultimissima fiaccola accesa) e il cristianesimo, tranne alcune eccezioni per lo più di singoli individui, è ancora molto, molto distante dalla meta. Il comunismo sperava di farcela per buon senso e ragione (con il supporto del proletariato ;) ), il cristianesimo (anche) con l'aiuto di Dio.

Ma al netto di quello che oggi non si può considerare un successo non rimane forse valida l'opzione che è solo, in una parola, l'altruismo che può salvare l'umanità?

Ah, ma la natura umana lo impedisce! Direbbe Viator e non solo lui.

Ma la natura umana, sotto questo punto di vista, è sbagliata e va superata.

Pensate, anche solo per un momento, se ognuno di noi si occupasse solo della felicità altrui e ignorasse completamente la propria.

Invoco la matematica e concludo: succederebbe che decine, forse centinaia di persone (quelle con le quali interagiamo e non solo loro) si occuperebbero della nostra felicità. Ognuno sarebbe servito da un numero esagerato di assistenti al proprio benessere.

Troppo difficile o addirittura troppo facile? Bè l'alternativa è rimanere, chi più chi meno, un bruto. Perché quello mi pare che noi siamo. No? Forse se abbiamo tutto quello che ci occorre possiamo anche simulare una o più virtù. Ma togliamo qualche elemento, soprattutto quelli che sottendono al soddisfacimento dei bisogni primari et voilà: cinquemila anni di civiltà umana a ramengo. Provare per credere!
#363
Citazione di: InVerno il 02 Gennaio 2021, 19:59:22 PM
Citazione di: Freedom il 02 Gennaio 2021, 11:47:20 AM

Ma non è l'angolatura che desideravo mostrare. La prospettiva che speravo di far balenare è che al di là del nostro sistema percettivo, forse, ci sono alcune risposte, magari parziali, agli interrogativi più profondi che attraversano la vita e l'animo umano. Che nel corso della tua esistenza forse, oggi, non ti interessano, ma non è detto che non lo facciano più avanti.

Sono curioso di sapere perchè credi, o ipotizzi, che le risposte siano da qualche "altra parte" se non dentro di te.. che poi questa altra parte sia raggiungibile o meno con i sensi, è un passo successivo, al determinare se dentro di noi abbiamo tutti gli strumenti per curare il benessere della nostra psiche o abbisognamo di un intervento o di una scoperta al di fuori di noi.. Io penso che nasciamo con tutto il necessario, gli eventi esterni possono certamente fungere da catalizzatore, ma tendo a concentrarmi sul pormi le domande giuste, anzichè sentirmi in deficit di risposte..
No, non da un'altra parte: dentro di noi mi va bene come "luogo".

Credo, ipotizzo che il nostro sistema percettivo sia, oggi, "mutilato". Non più in grado di cogliere, a tutto tondo, la realtà.

Se guardo all'afflato della vita, alle straordinarie leggi che la governano, alla grandezza di visione di cui sono capaci gli uomini (magari non tutti purtroppo!  :D ) ai gesti di altruismo, eroismo, alle stesse scoperte scientifiche, non riesco a sottrarmi al pensiero che dentro l'animo umano ci sia di più. Molto di più. Che geme per esprimersi. Io, in qualche modo, lo avverto. E avverto una realtà molto più vasta, molto più profonda.

Non so, prendi per esempio il bene. Perché fare il bene, perché praticare la virtù? Per soddisfare l'impulso della nostra coscienza? Certo. Ma cosa otteniamo quando soddisfiamo l'impulso della nostra coscienza? Otteniamo pace, contentezza, a volte gioia. Fare il bene è bellissimo. Cos'è questo "bellissimo"? Non è forse una percezione? Ce l'hanno tutti? Secondo me sì. Ovviamente con diverse gradazioni. Troppo flebili al giorno d'oggi! ???


Per ragioni che mi sfuggono la percezione del male è più chiara, più forte e nonostante la sua grossolanità o forse proprio per quella, attira, seduce di più. E riduce lo spettro percettivo conducendo solo a percepire ciò che riguarda i propri personali (e spesso miserabili) bisogni. Più pensi solo a te stesso e al mondo (in funzione di mero soddisfacimento delle proprie esigenze) più rimpicciolisci il tuo campo d'azione percettivo. E di conseguenza le emozioni, i sentimenti, le idee e, in ultima analisi, lo spirito.
#364
Citazione di: InVerno il 01 Gennaio 2021, 11:11:32 AM
Io non penso che si tratti di una remota possibilità, penso si tratti di una ben conosciuta realtà. Non solo esistono cose che non possiamo percepire con i nostri "sensi naturali" ma neanche con i nostri "sensi aumentati" attraverso amenicoli infrarossi tele\microscopi a migliaia di ingrandimenti. Il problema comincia non nell'ammettere questa ignoranza, che mi pare palese e normale, ma di che farcene di questa ignoranza, e la risposta intellettualmente onesta mi pare semplice: niente.
Potrei risponderti che tante scoperte scientifiche, geografiche, etc. sono il frutto (oltre che del caso!) di chi non si è arreso a questo niente e ha voluto andare oltre.

Ma non è l'angolatura che desideravo mostrare. La prospettiva che speravo di far balenare è che al di là del nostro sistema percettivo, forse, ci sono alcune risposte, magari parziali, agli interrogativi più profondi che attraversano la vita e l'animo umano. Che nel corso della tua esistenza forse, oggi, non ti interessano, ma non è detto che non lo facciano più avanti.

E ne approfitto per introdurre un elemento di riflessione: il sistema percettivo dell'uomo moderno non è sempre stato così. E' di tutta evidenza che in passato l'umanità percepiva la realtà in modo diverso da come la percepiamo oggi. Quindi la percezione umana evolve e per certi aspetti involve. Insomma cambia. Inoltre è noto il campo delle illusioni sensoriali che è assai vasto. In altre parole è certamente vero che sino a che non troviamo correttivi validi docciamo "accontentarci" di ciò che abbiamo ma, contestualmente, non dobbiamo fidarcene ciecamente.
Citazione di: InVerno il 01 Gennaio 2021, 11:11:32 AMPurtroppo, alcuni non sono di questa idea, e sentono la libertà di riempire questo vuoto conoscitivo con quello che più gli aggrada nell'ipotesi, ingenua quanto storicamente infondata, che si tratta di un vuoto di cui si può dire tutto e il contrario di tutto senza tema di essere smentiti.
Ci sono gli imbroglioni, ci sono quelli che sbagliano in buona fede e ci sono anche quelli che, onestamente, cercano di scoprire anzi meglio sarebbe dire cercano risposte a grandi domande esistenziali dell'umanità. E questi ultimi lo fanno preferendo nessuna risposta ad una non soddisfacente.
#365
Tematiche Spirituali / E' una questione di percezione.
01 Gennaio 2021, 10:07:07 AM
Siamo abituati a definire ciò che esiste o ciò che non esiste (meglio sarebbe dire ciò che riteniamo esistere o non esistere) in base al nostro sistema percettivo. Cioè ai cinque sensi combinati con gli stati d'animo e le idee. Il tutto, diremmo oggi, "processato" dalla nostra coscienza. Che tra l'altro quest'ultima, lo dico en passant, non sappiamo bene cosa sia.

Questa affermazione è così vera per l'essere umano che, per tagliare corto, quando si affrontano temi filosofici o comunque di difficile definizione sulla esistenza o meno di qualcosa, si dice: "io lo sento". Io lo vedo, lo tocco, etc. Celeberrima e architrave di ciò è il tommaseo: "finché non vedo non credo".

Così noi funzioniamo.

Ora mi domando perché non si possa prendere in esame, anche solo superficialmente considerare, magari solo delicatamente accarezzare l'idea, la possibilità, l'eventualità, che il mondo esistente non si esaurisca in quello che noi possiamo percepire.

Ad un primo, sommario, esame, tale negazione appare leggermente spuntata e un pochino presuntuosa.

Credo che una riflessione, almeno un piccolo ragionamento, magari, nei casi di ricercatori più "ostinati" una approfondita ricerca il tema lo meriti.
#366
Varie / Auguri di buon Natale al forum.
24 Dicembre 2020, 10:37:58 AM
Auguri a tutti di buon Natale e felice anno nuovo.
#367
Citazione di: Socrate78 il 19 Dicembre 2020, 14:49:47 PM
Anche per l'anima più nera ci sarebbe quindi speranza di salvezza.
Fin da bambino ho sempre pensato che l'opportunità va data sempre e comunque. Io farei così e lo farei per chiunque. Lo farei addirittura anche per uno che, per motivi vari (magari depressione/rassegnazione/disperazione/etc.) non lo desidera!

E se farei così io che sono quello che sono (un pò buono e un pò cattivo) e lo farei anche per uno sconosciuto figurati cosa farebbe Dio che, secondo la religione cristiana è nostro padre ed è buono (tutto buono).

In fondo anche Gesù lo dice quando afferma che se noi, che siamo cattivi, non diamo pietre ai nostri figli pensate il Padre nostro che è buono, cosa può dare ai suoi figli.

Sempre fin da bambino pensavo (e lo penso anche oggi) che se a uno non gli piace vivere in un determinato posto e, in questo posto si comporta male, merita di andare in un altro posto (un pochino peggiore) e vedere come si sta lì. Insomma una forma di esilio però con facoltà di ritorno. Che serva dunque a capire come si stava bene nel posto in cui si pensava di stare male.
#368
Tematiche Spirituali / Re:Natività
20 Dicembre 2020, 16:01:43 PM
Citazione di: doxa il 20 Dicembre 2020, 15:31:39 PM
Nel contempo osservo, studio e detesto la religiosità popolare, la credulità plebea e al suo  "do ut des": preghiere ed offerte in cambio di "grazia ricevuta".

Ecco un esempio di religiosità popolare: ti mostro l'immagine della processione in occasione della ricorrenza del Corpus Domini in un luogo a me ben noto

Bene analizzare e separare il grano dal loglio, tuttavia la sensazione  (naturalmente può essere sbagliata) è che non prendi in considerazione le prospettive di ricerca che, per esempio anche in questo Topic, vengono proposte. Anche solo per smontarle.
#369
Tematiche Spirituali / Re:Natività
20 Dicembre 2020, 12:32:58 PM
Mentre scrivevo questo post  ha pubblicato Paul11. Esaustivo, umano, condivisibile. Non avrei da aggiungere altro. Forse per l'egoismo/narcisismo di pubblicare anche il mio lavoro (credo che qualche forumista se non tutti mi possa capire  ;) ) o, per non buttare via nulla (gesto per me sacrilego a qualsiasi livello ;D ) o nella speranza di presentare un'angolatura un pelo diversa che possa dare una mano, posto ugualmente le mie parole.


Penso che nella ricerca spirituale nessuna religione, nessuna chiesa, nessuna scuola di pensiero e/o misterica possano impedire lo svolgersi del proprio percorso. In altre parole se Dio esiste e se vuole farsi trovare allora credo che nulla, se non il ricercatore medesimo, possa ostacolare il conseguimento di questo obiettivo.

E se, come credo, la ricerca è sia interiore che esteriore, non ci si può focalizzare solo su uno dei due aspetti ma cercare di comprenderli entrambi. Pur tuttavia, forse, l'aspetto interiore c'è caso che guidi con più accuratezza verso la meta.

Quello che comunque è certo o quantomeno condiviso dalla maggior parte dei ricercatori è che la lettera cioè il significato esteriore delle parole non aiuta granché. Qualcuno arriva addirittura a dire che uccide.

Ritengo dunque prudente accogliere sempre con grande elasticità e "beneficio d'inventario" il significato letterale della Bibbia. E magari sforzarsi di ricercare e attribuire una valenza simbolica, morale insomma interiore alle parole medesime.

Altrimenti i passaggi biblici che lasciano perplessi sono davvero numerosi. Non voglio divagare e andare fuori tema però mi viene in mente una affermazione che, a titolo di esempio, condivido volentieri. Purtroppo non ricordo i riferimenti (suppongo non sia tuttavia difficile trovarli) ma nel Vecchio Testamento il Signore ordina di sfracellare sulla dura roccia i neonati del popolo testé sconfitto da Israele prima che possano crescere. E' del tutto evidente l'apparente e ingiusta crudeltà di tale comportamento. Che colpa possono avere dei neonati? Ma se noi attribuiamo ai neonati il significato di errori/vizi appena comparsi nell'anima dell'uomo allora i conti tornano: non è forse corretto stroncare sul nascere il male dentro di noi? Altrimenti cresce, si fortifica e sradicarlo diventa, ogni giorno che passa, sempre più difficile.

Spero di aver dato un contributo utile.
#370
Citazione di: Socrate78 il 10 Dicembre 2020, 20:34:24 PM
Secondo voi è normale non essere mai stati innamorati nella vita? Io personalmente (ora ho 42 anni) non ho in pratica mai sperimentato quel meccanismo fatto di attrazione fisica unito ad affetto intenso che si chiama "innamoramento" e che ti porta poi a dire "Ecco, amo quella persona, ne ho bisogno per la mia felicità, senza di lei mi manca qualcosa e sono vuoto, perso....", anche quando ho incontrato donne che mi piacevano la mia mente tendeva a distrarsi con altre cose, e quindi il pensiero non si focalizzava su quella che poteva essere la compagna della mia vita, era come se una forza interna mi distogliesse dall'approfondire il rapporto, dal sentire la volontà di farlo.
Ma, pur nella mancanza dell'esperienza dell'innamoramento, hai avuto rapporti di coppia fugaci o stabili?
Citazione di: Socrate78 il 10 Dicembre 2020, 20:34:24 PM
Anche gli impulsi propriamente sessuali sono sempre stati in me scarsi, in pratica ho provato vera e forte eccitazione solo nella pornografia
Sotto un certo punto di vista l'esperienza pornografica, per gli adolescenti (specialmente maschi), rappresenta un passaggio abbastanza comune. Successivamente diventa o un momento di "debolezza" o una vera e propria patologia se la fruizione pornografica è compulsiva. Ma non mi sembra il tuo caso.
Citazione di: Socrate78 il 10 Dicembre 2020, 20:34:24 PM
e nel vedere immagini di donne dal fisico molto sexy ma nella realtà vera anche di fronte alla bellezza di una donna era come se una parte di me restasse piuttosto fredda e distaccata.
Questo è molto strano: la bellezza femminile è forse l'esperienza più poetica, più erotica, più coinvolgente, più sublime che esista al mondo (tra le esperienze naturali). Probabilmente esagerando (ma è comunque significativo), certi filosofi la paragonano alla verità, alcuni poeti al paradiso.
Citazione di: Socrate78 il 10 Dicembre 2020, 20:34:24 PM
Quindi mi chiedo: è normale tutto questo? Oppure vi sono sostanzialmente dei forti tratti di anaffettività nel mio carattere? Se ci rifletto avrei voluto essere diverso, ma non credo però che in questo ambito la nostra personalità si possa più di tanto scegliere, perché i sentimenti di per sé non possono essere imposti dalla volontà.
Come già altri utenti hanno suggerito un passaggio dallo psicoterapeuta si potrebbe fare. Anche solo per avere conferma o meno di qualche tuo dubbio.
Citazione di: Socrate78 il 10 Dicembre 2020, 20:34:24 PMInserisco il post nelle tematiche spirituali visto che è una tematica spirituale in senso lato, anche se è più di tipo psicologico.
Secondo me hai fatto bene ad inserirlo nella sezione Spiritualità. Cosa c'è di più spirituale del tema dell'amore? ;)
#371
Citazione di: Socrate78 il 08 Dicembre 2020, 20:07:52 PM
Secondo voi esiste un'evoluzione spirituale e morale dell'umanità, un progresso nella natura umana nel corso della storia?
E' una domanda difficile.

E la risposta è piena di contraddizioni. Tutto vero quello che affermi ma è anche vero che:
Citazione di: Socrate78 il 08 Dicembre 2020, 20:07:52 PMsi nota come un tempo la guerra era vista come un normale (o quasi) mezzo di risoluzione delle controversie tra le nazioni, e ci sono stati innumerevoli conflitti per svariati motivi, sia economici e geopolitici sia ideologici: ora invece esistono organismi internazionali che si sforzano di evitare le guerre e si è diffusa dall'ultimo conflitto mondiale la coscienza secondo cui la guerra è sempre un male a prescindere dalle motivazioni.
Credo che la guerra non sia più praticata, almeno non con la frequenza e la dimensione del passato, perchè oggi c'è l'arma atomica che la rende troppo rischiosa anche per gli eventuali vincitori.
Citazione di: Socrate78 il 08 Dicembre 2020, 20:07:52 PMUn tempo la pena di morte e la tortura erano viste come una normali punizioni per i criminali,
La pena di morte è in calo ma l'aborto in crescita.......la tortura è anch'essa in calo ma solo perchè non più necessaria come un  tempo. E' stata sostituita da metodi più efficaci e meno compromettenti. Ma quando serve torna in auge. E alla grande, per esempio contro terroristi vecchi e nuovi.
Citazione di: Socrate78 il 08 Dicembre 2020, 20:07:52 PM
In passato l'infanzia non era tutelata ed era considerato normale lo sfruttamento del lavoro minorile, adesso invece non è più così.
In Occidente, forse e non del tutto. Ma solo perchè c'è eccedenza di mano d'opera.

Ma la cosa più grave di tutte è che c'è una perdita di prospettiva ideale soprattutto politica ma, anche, sociale e culturale da cui discende un vero e proprio abbruttimento della specie. Una inversione completa del motto dantesco: "fatti non foste per ricercare bontà e virtù ma per vivere come bruti". ;D
Citazione di: Socrate78 il 08 Dicembre 2020, 20:07:52 PMPer "spirituale" non intendo qui una maggiore religiosità, ma una maggiore consapevolezza della dignità dell'altro e una maggiore disposizione dell'uomo a sentimenti di amore e compassione verso il prossimo.
Al contrario. Direi che mai come oggi le condizioni oggettive dell'umanità (benessere economico e sanitario e assenza di guerre come mai è accaduto nella storia dell'umanità) dovrebbero promuovere amore e compassione verso il prossimo in quantità e qualità senza precedenti mentre invece il panorama è desolante.

Tutti i miglioramenti di cui godiamo sono semplicemente frutto del progresso tecnologico. Che tuttavia hanno peggiorato significativamente la nostra capacità di occuparci degli altri e della natura.
#372
Tematiche Spirituali / Re:Marcione, un eresiarca ?
06 Dicembre 2020, 18:08:03 PM
Citazione di: Ipazia il 06 Dicembre 2020, 17:38:03 PM
La Shoah é il compimento storico di un antisemitismo millenario che ha visto, come da messaggio evangelico, il sangue di Cristo ricadere su ogni generazione degli ebrei deicidi.
Ma che dici? Il Signore sulla croce: "perdonali perchè non sanno quello che fanno". Questo insegna il cristianesimo. Dov'è che trovi nel messaggio evangelico dell'antisemitismo?
Citazione di: Ipazia il 06 Dicembre 2020, 17:38:03 PM
Pur provvista di uncini, sempre di croce si tratta, benvista dai cristiani di ogni setta, nazione e opinione politica in Europa nel cui DNA ideologico l'antisemitismo datava fin dagli albori del cristianesimo.
Adesso addirittura metti in relazione la svastica con la croce? Sì certo ;D La svastica, semmai, era un simbolo che si poteva ricondurre al paganesimo. Poi "ben vista dai cristiani"? Ma dai, per favore, ma dove? Forse qualche setta residuale tipo Klu Klux Klan.
Citazione di: Ipazia il 06 Dicembre 2020, 17:38:03 PM
Direi che non è il caso di impiccarsi ad un singolo evento storico negando tutto il pregresso di cui quell'evento rappresentò, non certo incidentalmente, la  soluzione finale.
Come impiccarsi ad un evento? Affermi che la Shoah è stata compiuta dai cristiani e poi fai finta di niente? :o

Secondo me, nella massima libertà ovviamente, faresti più bella figura a correggere quanto affermato o, almeno, con un elegante silenzio.

Poi fai come credi, ognuno trarrà le sue conclusioni.
#373
Tematiche Spirituali / Re:Marcione, un eresiarca ?
06 Dicembre 2020, 14:57:20 PM
Citazione di: Ipazia il 06 Dicembre 2020, 12:17:49 PM
E con la cristianissima Isabella di Castiglia come la mettiamo ? I pogrom cristiani contro gli ebrei cominciarono nell'Alessandria del IV secolo che vide anche la morte cruenta di Ipazia; e da allora, a correnti alterne, non sono mai cessati.
Hai citato la Shoah attribuendone la responsabilità ai cristiani. Cosa non vera che ho provveduto a smentire. Non mi sembra corretto invece che accogliere la mia correzione (doverosa anche in virtù del mio ruolo di moderatore) allargare il discorso a ciò che non era in discussione pur di non riconoscere la propria svista storica.
#374
Tematiche Spirituali / Re:Marcione, un eresiarca ?
06 Dicembre 2020, 11:43:00 AM
Citazione di: Ipazia il 01 Dicembre 2020, 00:04:12 AM
Alla resa dei conti la shoah, dopo una sfilza millenaria di atrocità e persecuzioni, l'hanno fatta i cristiani, non gli ebrei.
E' certamente vero che la Shoah gli ebrei non l'hanno fatta ma subita.

E' tuttavia falso affermare che l'hanno fatta i cristiani. L'hanno fatta i nazisti che non erano propriamente cristiani. Hitler stesso, nonostante un'educazione cattolica, in età adulta rifiutò il cristianesimo. Ed in Germania arrivò anche a perseguitarlo. Nel resto del mondo ci furono parecchi morti cristiani per mano dei nazisti. Anche qui in Italia ne abbiamo memoria.

E poi tuttavia anche vero che, siccome è talmente vasto il numero degli aderenti alla dottrina cristiana, alcuni tra essi si macchiarono di crimini. Alcuni di essi furono nazifascisti e, altri, anti nazifascisti. Generalizzare, specialmente in questo caso, ci porta fuori dalla realtà storica. Come d'altra parte i russi e gli americani che, storicamente, hanno salvato il mondo dal nazifascismo, si sono macchiati di crimini efferati anche loro. E non fecero eccezione i partigiani che si dettero da fare parecchio. La storia è ricca, purtroppo, di questi fatti.
#375
Citazione di: bobmax il 27 Novembre 2020, 15:33:25 PM
Sono convinto che occorra cambiare la prospettiva con cui si guarda.

In questa vita cosa conta davvero?
Vi è qualcosa che valga al punto che nient'altro ha più importanza?

Qui è l'aut-aut radicale.
A cui possiamo rispondere solo noi stessi, in perfetta solitudine.
Possiamo rispondere soltanto noi stessi, in perfetta solitudine, ma, forse, potrebbe essere interessante confrontarsi sulle risposte.

Magari in un thread ad hoc, per non andare fuori tema in questo.