Abbiamo una fervida immaginazione. Come cantava De André: "possiamo decidere i mondi sui quali guardare". E quanto più il mondo reale appare insoddisfacente alla nostra anima/psiche, tanto più ne inventiamo di nuovi: con l'immaginazione, la chimica e la tecnologia.
I poeti, e gli artisti in generale, (poiesis vuo dire creare) sono i maestri dei mondi percepiti e inventati dall'immaginazione, che è appunto l'immagine del mondo creata dalla psiche umana gettata nel flusso incessante del divenire laddove l'essere, come canta Guccini , è "sempre uguale e sempre diverso". Sempre uguale nel vivere il proprio costante mutare nel tempo.
Come la nicciana stella danzante, partorita dal caos, sconfitto dal rigore armonico della danza, supremo controllo sul, e affermazione del, proprio essere ; che non cede alla bruttezza, ma indica la via salvifica della bellezza: del corpo pensante e agente, dell'anima vedente e senziente.
I poeti, e gli artisti in generale, (poiesis vuo dire creare) sono i maestri dei mondi percepiti e inventati dall'immaginazione, che è appunto l'immagine del mondo creata dalla psiche umana gettata nel flusso incessante del divenire laddove l'essere, come canta Guccini , è "sempre uguale e sempre diverso". Sempre uguale nel vivere il proprio costante mutare nel tempo.
Come la nicciana stella danzante, partorita dal caos, sconfitto dal rigore armonico della danza, supremo controllo sul, e affermazione del, proprio essere ; che non cede alla bruttezza, ma indica la via salvifica della bellezza: del corpo pensante e agente, dell'anima vedente e senziente.
