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Messaggi - InVerno

#3601
Attualità / Re:Coraggio o temerarietà?
13 Ottobre 2018, 16:06:50 PM
Lascia perdere gli inservienti del S.Paolo, che col 50% di disoccupazione giovanile e una leadership politica ed economica che a proposito di brioche usa il "metodo Maria Antonietta" : se al popolo manca il pane date le brioche. Con lo stesso disprezzo volgare per la vita delle persone, quell'altezzosità paga solo di se stessa, l'ultima volta che è andata cosi c'erano le ghigliottine in piazza non gli ingenui amici della democrazia diretta.. ma cosa ti aspetti che la gente muoia di fame e si paghi dell'economista di turno che gli dice "non capisci"? Per un po si, infatti è un po che succede, ma insomma siamo arrivati al limite.
#3602
Attualità / Re:Coraggio o temerarietà?
13 Ottobre 2018, 12:08:25 PM
Citazione di: Jean il 13 Ottobre 2018, 09:42:53 AM
Ma il barista è lo Stato... o siamo tutti noi?
Ciao grazie. Io lo intendevo come l'essere umano in generale, perchè quello che mi da fastidio nei mercatisti è che hanno allergia per gli esseri umani, cosi presi dalla loro convinzione di aver inventato il pendolo senza corda, se potessero sostituirebbero anche i banchieri con un algoritmo come hanno sostituito gli uomini con degli zombie ("individui razionali") nelle formule. Poi ovviamente nella realtà fuori dalla metafisica gli esseri umani ci sono eccome e sfruttano un sistema che li consindera "razionali". Certo è irrazionale fare un buco di triliardi di dollari, nelle formule non ci stava e infatti nessuno l'ha predetto, a parte quelli che considerano ancora gli esseri umani per quello che sono, e che già predicono la prossima che accadrà. Saluti
#3603
Attualità / Re:Coraggio o temerarietà?
13 Ottobre 2018, 09:06:14 AM
Anthony, il mio barista - che è un tipo sarcastico - mi ha detto che anche stamattina il mio capuccino e caffè sono arrivati sul bancone grazie ai complessi meccanismi della finanza. Mi ha raccontato che a fare colazione c'erano un sacco di banchieri, sai come sono loro, tipi indipendenti non avrebbero mai bisogno di un barista, e quando il barista si mette di mezzo cominciano a perdere soldi. "Niente regole!" hanno detto "la domanda e l'offerta si bilanceranno da sole, abbiamo trovato la formula del moto perpertuo e non abbiamo più bisogno di te".Hanno cominciato a trafficare liberamente con la macchina del caffè e con il forno delle brioche chiedendo al barista di stare da parte. Quando se ne sono andati il barista si è trovato un debito di 700 (settecento) miliardi di dollari, e gli hanno detto "paga tu, se noi falliamo tu domani non hai ne caffè ne brioche, ciao". E il barista ha pagato 700 miliardi di dollari, senza conteggiare l'amico "Lehman" perchè quello addirittura ha fatto un buco così grande che era irreparabile, forse altri 700 per il totale equivalente del PIL di un continente. Sai cosa preoccupa il barista? E gli altri baristi, anche quelli europei. Che nel frattempo nulla è cambiato, e un giorno i banchieri torneranno al bar, a insegnare al barista come si fa il caffè. Saluti e buona colazione :)
#3604
Citazione di: Ipazia il 12 Ottobre 2018, 09:16:07 AM
La butto lì, senza pretesa di dimostrare alcunchè. Le religioni che credono alla metempsicosi, comprese le orientali più evolute, nascono naturalistiche, animistiche; incentrate sull'eterno ritorno dei cicli delle stagioni e della vita-morte. Per esse il corpo è l'intero universo senza distinzione tra uomini, animali, piante, pietre. La "rivelazione", capace di interrompere l' eterno ritorno di samsara è la scintilla dell'illuminazione. L'ascesa al cielo del nirvana avviene spontaneamente attraverso un processo di transizione tra i diversi stati del corpo naturale fino alla reincarnazione nei corpi dei sapienti, degli illuminati, ultimo stadio prima della chiara luce del vuoto nirvanico. Tutto il processo avviene dal basso verso l'alto.

Nelle religioni bibliche è tutto diverso: in principio era il Verbo. Poi la caduta (hybris) degli angeli e del primo uomo. La redenzione: le varie interpretazioni del Messia. E infine il ritorno al Verbo nelle versioni della terra promessa o del paradiso cristiano. Il movimento della narrazione teologica è: alto-basso-alto. Nella religione cristiana, la cui elaborazione teologica è impregnata dei secoli degli ultimi bagliori della koinè ellenistica, il Verbo si confonde ampiamente col mondo platonico delle idee, spiritualizzando e intellettualizzando ancor più il processo escatologico della santificazione. In una religione siffatta non c'è posto per l'animismo naturalistico, che viene interpretato piuttosto come stridor di denti della condizione impura. La "illuminazione" è atto personale del convertito a cui viene concesso il paradiso personalizzato della resurrezione dei morti. Che questo premio sia concesso a corpi materiali, più o meno malmessi o ringiovaniti, o a corpi spiritualizzati, mi pare questione marginale da concistoro cattolico. Alla fine ognuno se la immaginerà come meglio crede, l'importante e che in quel corpo ci sia la mia psichè, senza contaminazione alcuna.
Esatto, il che si può anche riassumere con una diversa concezione del tempo, da una parte ciclico e dall'altra lineare. Tre sono i grandi centri del "tempo ciclico" e tutti e tre fioriscono intorno ai grandi fiumi, infatti verrano chiamate "civiltà idrauliche". Indo, Nilo, HuanHe - Cultura indiana, egiziana e cinese, ove i regnanti controllando semplicemente il fiume potero spadroneggiare per millenni. Tempo circolare, caste dinastiche, culti della metempsicosi. Fuori dai grandi centri dinastici, sopratutto in condizioni sociali precarie come la palestina del tempo, terra di continua conquista e instabilità politica, nascono culti "rivoluzionari" dove l'alto può andare in basso e il basso in alto. Gli ebrei sono i primi: il "paradiso perduto" è una promessa per zeloti e rivoltosi, la "terra promessa" il premio agli ultimi per diventare primi. Ed è proprio quello che predica Gesù "il primo sarà ultimo". Ma quale primo e quale ultimo in una concezione circolare di metempsicosi? Gesù fu crocifisso dai romani che ovviamente tentarono una (breve) dinastia senza fiume e questi discorsi non li volevano sentire, ma ebbe un certo successo tra la popolazione, non solo lui ma la quantità innumerevole di altri predicatori di cui abbiamo traccia ci raccontano che le persone erano pronte a questo messaggio. Se avesse predicato ai piedi di una vera dinastia, forse a crocifiggerlo sarebbero state le persone non lo stato.
#3605
Citazione di: Ipazia il 10 Ottobre 2018, 07:57:59 AM
Come doveva essere per i primi cristiani. Ma il cristianesimo, a differenza dell'ebraismo "etnocentrico", nasce già "cattolico", con la "buona novella" incorporata. Come avrebbe potuto diffondersi la buona novella se tutti i credenti avessero intrapreso questa facile soluzione al loro reale dramma esistenziale. Questo elemento acuisce ancora di più l'importanza di Paolo di Tarso, nei cui scritti quella chiesa militante ed espansiva, antitetica al ripiegamento sulla facile via della salvezza eterna individuale, è già tutta contenuta.
Certamente nasce "cattolico", la Parusia è un evento universale, davanti ad esso perdono di importanza gerarchie celesti e terrene, compresi meccanismi di trasmigrazione delle anime etc. Nei vangeli quando a Cristo vengono poste domande di ordine cosmologico la maggior parte delle volte egli si affida alla cultura ebraica (dipende dal vangelo in realtà), altre volte praticamente dice "ci pensa il Padre, tu non ti preoccupare", come se tutto fosse in secondo piano rispetto al grande evento. In realtà sono d'accordo solo parzialmente con la citazione di Sari, sono convinto che nell'ebraismo antico il concetto dell'aldilà esistesse ma non avesse quelle caratteristiche trascendentali che oggi possiamo dargli, e che avesse più a che fare con l'archetipo del "giardino" (relazione uomo-mondo) di orgine persiana. Ma è molto giusto il ragionamento del Rabbi riguardo a come cambi l'interpretazione a seconda dei periodi, e che periodi di sofferenza estrema portino ad una maggior trascendentalità dell'interpretazione. L'apocalitticismo invero è esattamente una risposta definitiva a un periodo di gravissima sofferenza e che ha origine nel mito del Demiurgo, il falso dio creatore, cioè un rifiuto totale di un mondo vocato unicamente alla sofferenza e che perciò non può essere il "vero mondo".
#3606
Citazione di: Ipazia il 09 Ottobre 2018, 23:14:59 PM
l nuovo testamento venne redatto entro il primo secolo d.c. e ovviamente gli estensori citati da Sariputra non erano analfabeti. Gli scritti di Paolo danno tutt'altro che l'idea di una setta di suicidi. Carrer la pone in maniera totalmente diversa. Quando l'ebraismo incontra la disfatta nel 70 d.c. i cristiani sono una setta già consapevole della propria forza e quell'evento (la vendetta di Dio contro i deicidi) li rafforzò ancor più nella consapevolezza del loro destino storico. Nel secondo secolo i cristiani erano diffusi in tutto l'arco dell'impero, dall'Asia alla Gallia. Proliferazione davvero strana per una setta di aspiranti suicidi.
Fare un iperbole di quello che ho detto aiuterà sicuramente a vincere retoricamente, ma non a capirci qualcosa. Ho semplicemente fatto notare che alcuni elementi (come il suicidio) erano presenti perchè avevano senso da un punto di vista apocalittico, mentre altri non ne avevano alcuno. Per il resto il Cristianesimo dei primi secoli si espanse molto più lentamente di quanto viene spesso raccontato. E' calcolato che per coprire metà dell'impero romano prima della sua caduta, sarebbe stato sufficiente che ogni anno si convertissero 3 persone (che a loro volta convertissero 3 persone l'anno dopo, etc). Considerato che in una società patriarcale convertire il padre significa portare nella chiesa tutta la famiglia, convertire 3 padri di famiglia ogni anno nell'intero territorio dell'impero romano non è esattamente un "boom". Il fatto che questi fossero cosi dediti poi all'evangelizzazione è un altro tratto unico dell'apocalitticismo cristiano. Il Cristianesimo è la prima religione esclusiva e proselitista, perchè guardacaso davanti alla Parusia si ci può schierare solo a favore o contro del Dio che la porta, e l'unica cosa sensata davanti all'apocalisse è "annunciarla" a più persone possibile perchè si preparino. Senza l'elemento apocalittico queste dinamiche non hanno senso, compresa la pervicacia dell'espansione demografica cristiana.

@Sari, mi sembra un ottima citazione su cui mi trovo completamente d'accordo.
#3607
La corrispondenza di Paolo è... corrispondenza, la diversità con un vangelo è chiara, Paolo scrive non per conservare un messaggio ma per aiutare\correggere diverse comunità che considera "critiche". Tanti personaggi eminenti della prima chiesa facevano lo stesso per via orale perchè erano analfabeti, il fatto che Paolo sappia scrivere non cambia il fatto che anch'egli fosse convinto che la Parusia era imminente, anche se ne stravolge il significato ellenizzandolo.
Inizialmente comunque ha molto più successo la chiesa di Giacomo, che interpreta il Messia ancora in un contesto "ebraico" tanto che Paolo viene richiamato e costretto a partecipare ad un rito ebraico di purificazione molto severo. Quando però i Romani raderanno al suolo la Gerusalemme liberata il messaggio di Paolo prenderà il sopravvento, visto che sarà molto più appettibile per un audience ellenica (gli ebrei nel frattempo erano morti o scomparsi).
Capisco che è difficile mettersi realmente nell'ordine di idee che l'apocalisse sia vicina, ma se si ci crede davvero una serie di cose perdono completamente di senso, a partire dalla propria vita. Non a caso sappiamo che i primi cristiani avevano la brutta abitutidine di suicidarsi, anche in massa, motivo per i quali erano considerati degli squilibrati, finchè ciò non verrà dichiarato eresia. Anche un eventuale ciclo di metempsicosi non ha senso, davanti all'imminente apocalisse, perchè essa terminerebbe comunque qualsiasi ciclo attraverso la resurrezione definitiva dei morti. Il fatto che l'apocalisse non sia mai arrivata... non è un problema mio, io dico solo che certi dettami cosmologici nella mente di un vero apocalittico sono completamente inutili e per questo non sono presenti.

@Sari. L'ebraismo come tutte le religioni ha tante voci, e specialmente quelle moderne sono molto plurali in quando intendo il testo in maniera più allegorica. A me pare abbastanza chiaro che a parte alcuni passi certamente interpretabili l'ebraismo consideri l'uomo qui ed ora, e perlaltro lo sproni a curare il mondo proprio perchè non avrà altra vita per farlo. Peraltro il motivo per cui Cristo venne creduto dai romani ma non dagli ebrei, è proprio perchè un "Messia morto" per un ebreo non ha alcun senso, se è morto non può essere un Messia, altrimenti non sarebbe morto. Senza Platone il cristianesimo si sgonfierebbe come un palloncino, e lo puoi vedere dai risultati che ha avuto il cristianesimo quando ha provato a evangelizzare "terre di immanenza" come il giappone o la cina, dove i novelli cristiani erano convinti che Dio fosse il sole e la Parusia una rivolta militare.
#3608
Probabilmente perchè non c'entra niente con il messaggio di Cristo, ne con la cultura giudaica che non contempla l'aldilà? Cristo attendeva l'apocalisse e la conseguente resurrezione dei morti, ed essa sarebbe accaduta durante la vita degli apostoli o poco dopo, ne era evidentemente convinto a tal punto dal rimanere celibe come tutti gli apocalittici. E ne erano convinta anche la Chiesa del primo secolo, che infatti non si premurò di produrre materiale scritto per un secolo e oltre. Perchè se attendi l'apocalisse le due cose più stupide che puoi fare sono mettere su famiglia e scrivere libri. Cristo non era un impostore che andava in giro a cercare le idee più affascinanti per comporre il proprio credo o la cosmologia più adatta a risolvere la teodicea.
#3609
Citazione di: Lou il 08 Ottobre 2018, 18:32:16 PM
Oltre ai punti che hai sollevato, a me pare un tantino paradossale che esistano contratti per cui chi lavora otto ore al giorno abbia una retribuzione netta di 800€, magari pur non facendo  un lavoro " congruo ", e chi con 8 ore alla settimana prenda 780. €.
Sarò un ingenuo lo so, ma potrebbe anche essere una legittima strategia per migliorare la propria vita. Mi spiace per i cantori dell'equazione "lavoro=dignità" ma lavorare per per menodi 800€ al mese significa a mio avviso essere degli schiavi, e no, "schiavitù =\= dignità". Lo stato dovrebbe comunque mobilitarsi per togliere questa persona da questa situazione, anche se forse avrebbe maggior successo con altri strumenti. Tuttavia avere un reddito di copertura mentre si svolgono corsi professionali e si ci mette in attesa per un altro lavoro più dignitoso è un lusso non da poco, avere uno stato che ti protegge ti da il potere di rifiutare offerte di lavoro neoschiavistiche. "Pagare le persone per stare sul divano" (iperbole che riassume tutto ciò che potrebbe andare storto con il RDC) sarà pure sbagliato,ma non  è che quelli che la criticano sono mai usciti fuori con un idea alternativa, ne mi risulta ne esistano in giro visto che in tutta europa si usa questa.

Un idea alternativa la suggerisco io, visto che i suddetti sono anche coloro che in teoria dovrebbero essere gli europeisti: Il RDC dovrebbe essere uno strumento europeo e il conto della povertà dovrebbe essere ridistribuito all'interno dell'eurozona. Anche solo da un punto di vista "pubblicitario" l'€u dovrebbe aver preso questa occasione al volo da un ventennio, visto quanto è ossessionata dal far affliggere cartelli ovunque abbia speso un euro per un povero per dimostrare di non essere "l'europa della banche" a noi poveri scettici.  

Ps. L'Italia ha sicuramente lo scettro riguardo al lavoro in nero, ma non è che nel resto d'europa debbano cercare sul vocabolario per sapere cos'è. Fondamentalmente ogni riforma del lavoro potrebbe avere come contro argomento logico che una grossa fetta di persone non vi partecipa...
#3610
La discussione in senso ampio è pure interessante, ma il punto della specifica vicenda non riguarda una conflittualità tra morale e giurisprudenza. La procura indaga se Lucano abbia davvero speso i soldi raccolti per il "progetto Riace" o li abbia spesi in clientele e\o altri interessi personali. Presupporre che Lucano si sia mosso eticamente e che in qualche modo abbia infranto la legge non porta da nessuna parte in questa vicenda, la procura ipotizza reati che minano alle fondamenta la narrazione del progetto Riace, mentre chi vuole portare la discussione su un altro piano da per scontato la buona fede di Lucano. Posto che per quanto ho sentito e per quanto vale la mia opinione tendo a essere dalla parte di Lucano, capite bene che se domani la procura tira fuori un bonifico di Lucano ad un suo familiare, questo presunto tema etico si smonta come un castello di carte.
#3611
Attualità / Re:Coraggio o temerarietà?
07 Ottobre 2018, 19:57:06 PM
Citazione di: anthonyi il 07 Ottobre 2018, 18:24:34 PM
Citazione di: Sariputra il 07 Ottobre 2018, 17:23:45 PM


@Anthony
Sì, infatti. Non me la prendo con gli algoritmi. caso mai con gli uomini che li hanno progettati e che spesso valutano solo i parametri meramente numerici e non le effettive politiche sottostanti. E' difficile 'contenere' qualcosa di vivo e dinamico come una società all'interno di rigidi parametri numerici, secondo me. L'imprevedibilità è dietro l'angolo e le cantonate che questi sistemi prendono sistematicamente tendono a confermarlo...

Sari, in realtà questo non è vero, oggi nei modelloni mettono tutto, anche la simpatia che i politici riscuotono, naturalmente numericamente valutata. L'obiettivo dei metodi quantitativi è proprio questo, trasformare la società in variabili numeriche, calcolare anche l'imprevedibile, che è semplicemente probabile. E' vero non sempre ci si riesce e nella memoria rimangono solo le volte in cui i dati hanno fallito di più, ma si tratta di eventi puntuali in mezzo a tutte quelle volte in cui le previsioni hanno azzeccato.
Veramente l'ex governatore della banca centrale d'Inghilterra ha persino scritto un libro per riprendere il concetto di incertezza radicale:
In un mondo di incertezza radicale non vi è modo di indentificare le probabilità degli eventi futuri né un sistema di equazioni che descriva il tentativo degli individui di far fronte a quell'incertezza, senza tenere necessariamente comportamenti ottimizzanti. ... In quest'ultimo caso la relazione economica tra moneta, reddito, risparmio e tassi  d'interesse è imprevedibile, pur essendo il frutto dei tentativi di individui razionali di destreggiarsi in un contesto incerto"
E non penso che si tratti di eventi puntuali, la mole di libri sul tema "domanda e offerta non si sono incontrate nonostante i modelli" potrebbe riempire la stiva di una petroliera, o almeno questa è la sensazione che si ha quando si va a cercare qualcosa di specifico. E' solo una comodità quella di riassumere la questione con la crisi del 2008, un esperto del settore ha anedottica sufficiente per creare un genere letterario, come infatti è successo.
#3612
Attualità / Re:Coraggio o temerarietà?
07 Ottobre 2018, 15:03:25 PM
Citazione di: paul11 il 07 Ottobre 2018, 14:36:02 PMMa ribadisco, sotto le manovre dell'Europa della BCE, FMI, ecc. ci stanno multinazionali e poteri finanziari che si comprano le isolette greche turistiche, che si comprano il loro manufatturiero
Sicuro? Metà dei porti sono andati ai Cinesi che non hanno niente a che fare con la BCE o la FMI, semplicemente avevano un forte interesse geopolitico nel completare la loro via della seta per inondarci di plasticaglie a basso prezzo. Ovviamente questo non è nell'interesse di nessuno in europa..o forse si ?
#3613
Attualità / Re:Coraggio o temerarietà?
07 Ottobre 2018, 14:10:44 PM
@ Cvc non penso che qualcuno guadagni dai default, ma dalla povertà si eccome. Non è un mistero che i creditori Eu si siano arricchiti dalle situazioni dei PIGS, in primis la Germania con la Grecia. Tutto sta nel rispettare quel principio che lo strozzino conosce benissimo: la pecora va tosata, non uccisa. Una persona sana di mente si chiederebbe come possa funzionare una federazione di strozzini, e per quanto tempo... l'€uropa vuole dare risposta a questo quesito antropologico ed essenziale.
#3614
Attualità / Re:Creazione di lavoro
06 Ottobre 2018, 21:16:14 PM
Il mercato in alcuni casi, lo stato in altri .. però solo se mal gestiti..forse quello che è sicuro che lo distrugga in ogni caso è la tecnologia, sia nelle sue forme sociali (globalizzazione)sia nelle sue forme tecniche (meccanizzazione). Io comunque mi preoccuperei di più di un altro assunto, ovvero che la ricchezza degli imprenditori poi "percoli" verso i poveri, la famosa piramide di bicchieri, un assunto strettamente imparentato e lungi dall'essere dimostrato.
#3615
Attualità / Re:Coraggio o temerarietà?
06 Ottobre 2018, 17:14:11 PM
Citazione di: Jacopus il 06 Ottobre 2018, 15:22:59 PM
Il debito pubblico non va considerato in termini assoluti ma in termini percentuali rispetto al PIL perché è il potenziale del Pil a garantire il pagamento degli interessi.(Francia 98, Germania 64, Italia 138). Proprio per questo assume ancora più importanza l'incremento del Pil nelle proiezioni degli anni a venire.
In questo senso la posizione suicida la sta perseguendo con estrema lucidità  questo governo e gran parte degli italiani. Il blocco dell'arrivo dei migranti sta infatti aggravando il bilancio della popolazione in ITALIA, notoriamente uno dei paesi meno fecondi del mondo. Secondo una previsione letta qualche giorno fa saremo  il 17 % in meno nel 2050. Già nel 2017 siamo diminuiti complessivamente di 100.000 unità. Caso unico e gravissimo fra gli stati più importanti d'Europa.
Anche queste proiezioni demografiche incidono sulla probabilità di ripagare il debito pubblico e  di conseguenza sullo spread. Non viviamo su una bolla e la buona reputazione finanziaria si riconquista dopo anni di buon comportamento o mai, come sa ogni fallito finanziario.
Secondo i dati Eurostat il debito Italiano sul lungo periodo è uno dei più solidi, mentre ci sono nazioni che stanno letteralmente banchettando in questo momento, tra cui spicca il Lussemburgo di Junker, che non pago di fungere da paradiso fiscale inter nos se continuasse a spendere quanto spende attualmente arriverebbe al 1.000% (gli zeri sono corretti) nel giro di qualche decade. Sicuramente cambieranno rotta prima di quel punto, ma se dobbiamo tenere in considerazione gli anni a venire..Lo stesso sistema pensionistico non è in una situazione cosi grave come spesso viene dipinto.. Ci sono diverse analisi e proiezioni disponibili, non sempre concordanti, di sicuro però c'è una preferenza maniacale per le peggiori, e questa non è una scienza esatta, questo è il ciampismo, l'idea che solo in un ottica coloniale l'Italia possa salvarsi e che abbisogni di una mano esterna a comandare le leve. Anche io non sono contento di come vanno le cose, ma finchè il rischio (E il debito) non sarà condiviso, a rigor di logica le altre nazioni sono e rimangono delle nostre concorrenti, perciò io per quanto possa credere nella filantropia di tedeschi e francesi, preferirei che le mani se le tenessero in tasca. Se l'Europa non completa la sua architettura alla svelta, dall'unione fiscale alle elezioni dirette dei vertici, a un parlameno che non sia un organo consultivo etc etc, le cose scapperanno di mano e ci stanno già scappando, come qualsiasi normodotato avrebbe predetto facilmente ventanni fa, e come da sempre gli USA e i vari premi nobel ci dicono. E' il momento dell'aut aut, o si fa l'Europa con la E maiuscola o questo accrocchio è destinato a finire in mano alle destre, perchè non possono esistere nazioni senza il nazionalismo, e l'idea di tenerlo a bada con sanzioni e tirate d'orecchie passerà alla storia come il più goffo oltraggio all'intelligenza.