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Messaggi - InVerno

#3601
L'ipotesi iperborea è un ipotesi culturale, mitologica, forse religiosa. In effetti il tatuaggio della principessa è completamente naturale, sono presenti decorazioni che fanno intendere una spiritualità "attiva" nell'interpretare, capace di uno stile, ma non ci sono figure antropomorfe ne demoni (bipedi) ne mostri (quadrupedi) Questo è anacronistico se si guarda al contesto intorno al V secolo ac. L'iran è già colmo di daimon dal IVmillennio ac. , l'età classica avanza. E' probabile che la fascia di popolazioni intorno al Mar Nero oggi detta "Kurgan" e adiacenti fossero rimaste in una sorta di bolla "pre agricola" rispetto alla fascia mediterranea, cioè in una condizione di grande ricchezza, altissima capacità bellica, e di ampio controllo territoriale. Hyperborei sono variamente identificati nella fascia freddo-temperata euroasiatica, dall'Irlanda alla Mongolia, è una fascia geografica non una civiltà con una capitale (Shambala?) solo i nazisti potevano cadere in un interpretazione cosi "statuale". Le popolazioni mediterranee vedevano a questa resilienza allo stato seminomade con ammirazione, anche perchè erano sfacciatamente più ricche e benestanti, cosa che difficilmente si riesce a capire se si considera (come da tradizione) l'agricoltura come un progresso, un "invenzione", invece che ad un collasso.
#3602
Ciao Jean,
So bene di scrivere in maniera molto "asciutta" e conosco bene allo stesso tempo gli equivoci che porta nei confronti dei miei argomenti, in realtà chi mi conosce personalmente sa che sono persona molto "umida", e che considero l'umidità la fonte primaria della fertilità. Accetto questo equivoco pur di non subirne di peggiori: costretto a forme digitali, scritte, asincrone, preferisco, data la mia ossessione per l'imperfezione del mezzo comunicativo, tentare di evitare di complicare troppo la comunicazione di odori e riflessi che invaderebbero ulteriormente cioè che già di per se è impresa quasi impossibile: comunicare. Per quanto riguarda il mio avatar, si tratta invece di un antico "demone", tatuato sul braccio di una principessa dell'Altai facente parte di una più ampia e incredibile pittura corporale (https://it.wikipedia.org/wiki/Mummia_dell%27Altai) la cui "scoperta" in uno sperduto museo, ha coinciso con il mio interessamento successivo verso tema della spiritualità come motore creativo e verso le popolazioni antiche. Un simbolo atavico che ho fatto mio, sperando che la principessa non se ne abbia a male, e che mi possa portar fortuna e ispirare. Come vedi, anche io ho i miei demoni :)

Alla prossima.
#3603
Citazione di: Jean il 13 Luglio 2018, 22:33:42 PM
non ne faccio una questione grammaticale ma il mio "ovviamente" si riferiva all'opera dell'uomo, pensiamo ad esempio ai Sumeri, agli antichi Egizi... sino a Cina e India... uno straordinario, enorme dispiego di forze in grado di modificare il territorio adagiandovi, con particolari orientamenti astronomici, architetture che ancor oggi non han rivelato compiutamente i loro segreti costruttivi.
Questo per quel che si vede esternamente, perché "internamente" la faccenda si rivela esser ancor più complessa.

Dalla notte dei tempi non si fa nulla per nulla e quindi quale la ragione di tali sforzi se non, almeno in ipotesi, il raggiungimento di un obiettivo? Ad esempio una costruzione quale la piramide di Cheope, uno dei pochi manufatti creati dall'uomo che si vede dallo spazio, con la sua incredibile complessità interna (la struttura interna – Zed, secondo Pincherle - realizzata con enormi blocchi di granito ecc.) può verosimilmente aver avuto come unico scopo il fornir adeguata sepoltura ad un re per quanto grande sia stato in vita? Io son tipo anche pratico... adeguati mezzi per adeguati obiettivi.
Tutto questo puntare, indicare stelle e costellazioni solo per propiziarsi divinità e raccolti?
Certo, c'è stato anche quello ed aveva un valore enorme, vitale per le genti di quei tempi, ma la ritengo una spiegazione appunto "d'anticamera". Non per niente vi son porte e porticine nella piramide e fuor di essa...
Grazie per la lunga digressione, devo ammettere di aver calcato la mano su quell'ovviamente perchè gli avevo dato un significato pregiudizievole, non pensavo  le nostre vedute avessero il grado di affinità che con il tuo post seguente ho poi individuato. Non ho infatti niente da obbiettare a ciò che hai scritto, quanto magari ai puntini di sospensione intorno a questo ragionamento, alludi al fatto che che in fin dei conti se una "scintilla" c'è stata dev'essere per forza stata qualcosa di grandioso. E' una posizione che ritengo logica, e persino "probabile" o la "più probabile" e proprio per questo ne sono affascinato ma allo stesso tempo immensamente disilluso. L'idea che il motore della civiltà sia la religione è sfondare una porta aperta con me e il mio sentire, ma l'assunto successivo è molto complesso, perchè questo fatto da solo non ci dice nulla sull'oggetto della religione in se. Anche l'astrologia ha funzionato come "motore creativo", questo non prova che gli astri influenzino i nostri umori o azioni. Un altro punto che devo dire è un problema di tipo dialettico: io e te possiamo concordare che i demoni e altre figure siano reali dal punto di vista narrativo e dialettico, come "dispositivi culturali" direbbe Paul, ma generalmente chi parla di queste figure le intende su un altro piano, e rispondere di loro equivale ad equivocare i termini della discussione.
#3604
Citazione di: bluemax il 15 Luglio 2018, 11:18:04 AMI Conflitti ETNICI vengono creati con questa situazione esplosiva creata da menti malate che sono fuori dalla realtà. Non puo' esistere (per natura) lamultietnicità. GLi africani si raggruppano con africani, i cinesi coi cinesi, gli slavi con gli slavi e gli italiani con gli italiani. Questo lo sanno tutti e solo un folle puo' pensare che esista una nazione dove tutte le etnie vivano in pace ed in armonia (USA insegna). Io non voglio che mia figlia viva in costante paura, non voglio che mia figlia viva con le sbarre alle finestre perchè qualcuno (leso) ha voluto clandestini (per essere sfruttati)
Il conflitto etnico è nella testa dei popoli, perciò anche la tua e la mia, e drammatizzare a dismisura certe questioni le costruisce le sbarre della paura, non le taglia. Una certa attitudine dei media verso il panico e il provocato allarme trasmessa ai modi di pensare delle persone...il conflitto etnico è una subdola profezia autoavverante nella testa di chi la desidera. E io penso si possa desiderare anche la paura e la disperazione, con la stessa efficacia di quanto si desideri cose più positive. Il servizio che hai postato è il tipico esempio di scarsissimo giornalismo, trentasecondi di materiale con frasi tagliate ad hoc, ripetute, e musiche di lame coltelli e porte che sbattono di sottofondo. Chi fabbrica questi prodotti non ha deontologia, come ormai (purtroppo) ci siamo abituati a vederne tanti, sopratutto su internet, e quindi sopratutto cagionando la salute mentale dei più giovani. Le sbarre alle finestre dei nostri figli si tolgono con un ora in meno di youtube e un ora in più di qualche libro, o meglio ancora un viaggio nella realtà (quella senza porte che sbattono).
#3605
Limitare la libertà di parola è una delle cose più gravi che si possa fare, dovrebbe essere un provvedimento possibile solo in casi di estrema necessità e fatto perlomeno di nascosto, non con un tariffario e processi. Togliere la parola è in generale uno degli atti più violenti e illiberali che possa essere contemplato personalmente, o perpetrato attraverso uno stato. Avere il monopolio sulla parola "Dio" o su quali altre parole possano esservi accostate è un potere immenso che va gestito da persone, non da Dio che non si presenta per queste dispute. La legge non può mettere d'accordo piromani e code di paglia, vicino al sacro ci sarà sempre il sacrilego e l'Italia è una testimonianza vivida di ciò e delle sue conseguenze.
#3606
Citazione di: baylham il 14 Luglio 2018, 16:00:24 PMConfondi le cause con gli effetti: non sono i migranti a produrre stati illiberali, i migranti portano alla luce il nucleo illiberale dell'uomo e degli stati, mettono alla prova e rivelano la fragilità di valori e ideali di convivenza e solidarietà.
Non confondo niente, infatti sono d'accordo con te fino al punto che scrivi, ma dimmi secondo quale è la conseguente risposta degli stati e dei popoli, davanti a questa fragilità "imposta" dall'esterno? Che cosa succede se "perdono" la prova a cui sono sottoposti? Teorizzare queste cose ha un senso, ma davanti al fallimento evidente della loro applicazione, nella prassi, perchè insistere? Lo stress a cui sono sottoposte le nazioni europee non ha fatto che ridurre la libertà individuale dei cittadini stessi fino al punto che alcuni di questi stati stanno cessando di essere democratici, se questo campanello di allarme non è sufficiente a fermare le proprie convizioni..
#3607
L'internazionalismo deve avere un metodo, non può essere una cieca battaglia contro gli argini nazionali: colpire nel mucchio della nazione scriteriatamente, quello è anarchismo. l popoli non lo accettano, hanno elaborato il sovranismo seppur nelle ormai maggior parte non si ritengano propriamente "nazionalisti". che senso ha tifare per i migranti se la conseguenza sarà opposta ai propri desiderata, cioè stati altamente illiberali? Ma il sovranismo è contrario innanzitutto al metodo economico, il liberismo (e l'Euro) non all'internazionalismo di per se (l'Europa). Non ci si può chiamare "apolitici" quando è proprio quell'apoliticismo il seme della discordia, l'antipolitica è politica.
#3608
Citazione di: anthonyi il 13 Luglio 2018, 07:08:45 AM
Citazione di: InVerno il 12 Luglio 2018, 19:29:28 PM
Ah queste sono le perle con logica inversa, sempre apprezzabili. In tal caso, alle donne per non essere stuprate consiglio di non mettere gonna corta, agli uomini per non morire ammazzati di non passare davanti alle canne dei fucili, e ai cani per non essere stirati di non attraversare la strada etc etc.


Ciao Inverno, non ho proprio capito perché parli di logica inversa, proteggersi dai pericoli fa parte del senso comune. Mi rendo conto che ammettere questo a te pone un problema, cioè quello di specificare la vera ragione per la quale un migrante si trova in un "lager" libico, e cioè il fatto di essere illegalmente entrato in Libia, e di voler illegalmente venire in Europa, per cui il tuo esempio mi sembra poco plausibile perché non c'è nulla di illegale nel modo in cui si veste una donna.
Un saluto.
Il problema che mi pongo io non è quello, quanto il fatto che la nostra conoscenza attuale del fenomeno migratorio ci dice che i cosidetti "lager" o per meglio dire le discariche di rifiuti umani, come una normalissima discarica, degradano a tal punto il territorio ove sussistono da aumentare la pressione migratoria. Pensare di risolvere la questione stando con le spalle al muro di qualche legge, senza nessun spunto politico di ampio respiro, è controproducente.
#3609
Citazione di: anthonyi il 12 Luglio 2018, 16:34:01 PM
Per sfuggire ai "lager" libici c'è una soluzione ancora più semplice, basta rimanere nei propri paesi di provenienza, che nel 90 % e più dei casi non hanno guerre ne oppressioni umanitarie.
Ah queste sono le perle con logica inversa, sempre apprezzabili. In tal caso, alle donne per non essere stuprate consiglio di non mettere gonna corta, agli uomini per non morire ammazzati di non passare davanti alle canne dei fucili, e ai cani per non essere stirati di non attraversare la strada etc etc.

@Eutidemo, si la digressione storica è simpatica ma il problema è che qui si manifesta uno stato che ha due semplici obbiettivi: far rispettare i contratti e mettere persone in galera, ovvero quello che il capitale da solo non può fare perchè non ha monopolio sulla violenza. Uno stato cosi sghembo non può che degenerare...
#3610
Anche io non posso che apprezzare la puntualità dei post di Eutidemo, ma per un altro verso mi rendo anche conto che viviamo un piccolo dilemma da teoria dei giochi. Se si fa opposizione alla teorie "salviniche" , anche con fatti puntualmente elencati, non si fa che spostare il baricentro della discussione verso temi da stato di polizia. Se non si fa opposizione, il salvinico ha il sopravvento grazie a lande desolate di opposizione. In ogni caso, lo stato sociale si muove verso lo stato di polizia, che è il vero problema che la nazione sta affrontando in questo momento. Chi ha coraggio (intellettuale) dovrebbe tentare una via trasversale per non finire in queste trappola mediatica, sarebbe necessario un punto di vista inedito e spiazzante pur di evitare questa deriva. Possibile che i famosi "cento giorni" siano passati a parlare di diritto marittimo? Siamo nella parodia della realtà..
#3611
Citazione di: Jean il 10 Luglio 2018, 17:01:20 PMOvviamente se l'umanità s'è data tanto da fare un motivo ci dev'essere, al di là del tramandare la propria storia cercando al contempo di stabilizzare le società nelle quali vive.
Un motivo ben nascosto all'interno di strutture interpretative il cui accesso è riservato a chi disponga dei codici/chiavi corrispondenti.
Ciao Jean,
Su questo "ovviamente" io non sono d'accordo, non per scetticismo o materialismo, ma perchè non penso sia per niente "ovvio" che vi sia un motivo "oltre", nel senso di appartenente all'oltre-mondo. Non penso si possa partire dando per scontato questo esatto punto, che è un punto pivotale fatto passare per ovvietà e dettaglio. Se si assume questo come dato assunto si escludono una serie porte dalla propria anticamera, non è più anticamera completa ma un anticamera travestita da risposta, ci sono già tanti "io so", molti di più di quanti poi siano realmente espliciti nel resto della tua elegante prosa che parrebbe suggerire una forma di agnosticismo "prudenziale". Purtroppo se si crede che esiste una camera della risposta, per quanto la buona volontà e l'umiltà vera e profonda possano mitigare la tentazione di immaginarsici già, questa normalmente ha il sopravvento anche nei più forti di noi. E' quando si smette di cercare la risposta fino al punto estremo del pensare che non esista, il mistero fondo come la notte buia, che viviamo davvero nell'anticamera con la mente, anzi non è più "anti" di niente, è la camera vera e propria.

Un saluto e buone ferie anche a te.
#3612
Citazione di: salvom77 il 09 Luglio 2018, 15:53:55 PMVoglio precisare il concetto da me espresso in precedenza. Si è detto che il male è razionale. Invece io sostengo che non lo è. L'uomo è un essere razionale, perchè fa le cose per riceverne un tornaconto. L'amore, sentimento a mio avviso superiore all'uomo, è un sentimento irrazionale, perché spinge a fare cose senza un senso, o almeno umanamente non hanno senso. Ma per la logica umana, terrena, strettamente pratica l'amore è irrazionale. Il male è irrazionale come l'amore, gode di se stesso, non ha terze finalità.
Io del male ho una visione molto più semplice e "stoica", ovvero che tutti gli uomini sono portati a fare il bene, e fanno il male solamente perchè non (ri)conoscono il bene. Vedo perciò l'atto malvagio come un goffo e fallito tentativo di fare il bene. L'assassino compie ciò che pensa che provocherà il suo bene, ed effettivamente potrebbe esserlo se prova appagamento nell'atto, ma se finisce in galera farà il suo male, aveva probabilmente pensato di farla franca, e si accorgerà di aver scelto un bene transitorio (atto di uccidere) davanti a un bene duraturo (libertà personale). Se avesse tenuto di più al suo bene personale, avrebbe agito "bene" come fanno la maggior parte che non uccidono, e che amano gli altri ben poco gratuitamente, ma con grandi ritorni personali. L'idea che amare il prossimo non dia niente a se stessi, che sia "irrazionale" e "gratuito" o "mal pagato" è immotivata, amare il prossimo paga tantissimo ed è perfettamente razionale farlo per soddisfare se stessi, il karma funziona eccome, la regola aurea pure, la circolarità delle azioni-consenguenze non consente di avere un atto privo di conseguenze, e quelle dell'amore sono quasi sempre positive per chi lo pratica.
Il problema delle concezioni diaboliste è che possono provare aspiegare il male di origine personale, è abbastanza facile sovrappore la figura del malvagio a quella del demone (il demone ha le fattezze perfette a questa operazione) ma il diavolo spiega davvero poco quando davanti davanti al male non c'è una persona che lo opera e può possedere. Il tumore al cervello di un bimbo di 4 mesi non ha spiegazione diabolista, il fatto che l'intero universo sia una landa desolata di pietre e radiazioni completamente inospitale a qualsiasi forma di vita non ha spiegazione diabolista (o il diavolo ha creato anche l'universo e lo governa?, etc etc
#3613
Per compagnia bisogna capire cosa si intende.. infatti diciamo anche che esiste una "buona compagnia" e una "cattiva compagnia". Per me la buona compagnia è quando nella sua forma non va a ostacolare l'amore platonico tra i "compagni", cioè permette e agevola il contatto tra le persone anzichè nullificarlo. Di questo avviso era anche Kant che era solito dire il numero massimo di commensali a tavola non doveva superare i 13. Personalmente già dopo i 6 comincio ad avvertire la compagnia come un brusio che rende insopportabile l'idea di avere un contatto reale con il prossimo, ma ovviamente ognuno avrà il suo numero. Ovviamente anche la qualità ha il suo peso e non solo il numero. Se anche la compagnia fosse fatta di due solamente, se uno si è trovato un\a compagna\o che non mette a rischio la propria solitudine (è effettivamente un rischio perderla) non vedrà cosi diametralmente questa divisione. Insomma, anche se sempra logicamente impossibile, si può essere soli anche in mezzo alla gente, anzi, è proprio dove la solitudine ti colpisce di più..salire su una metro (senza essere già "assuefatti" a questo assurdo mezzo di "compagnia") per rendersene conto .
#3614
Attualità / Re:Autocertificazione dei vaccini.
08 Luglio 2018, 08:32:33 AM
Mi sembra un chiaro "occhiolino" alle famiglie novax a cui si assicura una scappatoia su carta per perseguire le loro teorie sul  succodilimone+bicarbonato, cioè un dispositivo criminogeno. Ma d'altro canto i 5s si sono presi in carico questa storia e ora da qualche parte dovevano sbattere, poteva andare anche peggio (potrà?). Peggio ha fatto il governo precedente con la storia dell'obbligo che ha dato adito agli amici del succodilimone, ovvero i complottardi, mettendo insieme due parti di paese che era meglio stessero in un angolo e divise. Possibile che non si possa semplicemente agire sulla responsabilità civile? Non vuoi vaccinare tuo figlio perchè ti sei laureato all'università della vita, se tuo figlio prende il morbillo da non vaccinato paghi in solido tutte le spese mediche e ospedialiere, i danni permanenti e non, a tuo figlio e ai bambini che ha contagiato, e rispondi penalmente di decessi e handicap. Non credi che prevenire sia meglio che curare? Allora paga le cure e i danni che fai con le tue teorie, e vai a vedere se su google la ricerca "dove trovare centomila euro" ha qualche risultato .
#3615
Ciao Anthony. Per me, come ricercatore spirituale non confessionale, la questione non è di mera teo-logica, cioè di far tornare "logicamente" i conti nel pantheon cattolico, quanto (in questo caso) di buttare ai rovi uno dei concetti tradizionali che più apprezzo di esso, cioè il monoteismo trinitario. L'idea che nonostante tutte le disgrazie di cui siamo spettatori, l'universo sia comunque dominato da un principio benevolo e vitale (e policromatico) è per me un profondo messaggio di speranza, tragico e difficilissimo da accettare, ma che è ancora permeato dal mistero. L'idea che il concetto della Trinità "ceda spazio" al male solamente per dispiegare il mistero, lo rende banale, non più "novella", ci riporta al politeismo classico o al manicheismo..In tal caso perderei molto interesse nella tradizione cattolica, che non avrebbe più necessità del mistero. Il "fu Cannata" insisteva molto sulla teodicea e io con lui penso che sia il problema fondamentale della religione cattolica, esploso in mano all'occidente come una granata, il giorno di Ognissanti nel terremoto di Lisbona (la "cattolicissima") che fu "trattata da Dio" alla stregua di Sodoma e Gomorra. L'europa fu scossa nelle sue fondamenta, e nessuno seppe spiegare. E ancora oggi l'occidente cattolico non sa spiegare il male perchè è ancorato al concetto del deus imperator, del Dio che governa (e Satana a quanto pare pure) e perciò non trova pace. E' in questa concezione del "governo" che il cattolicesimo si strugge e autodistrugge, io penso semplicemente che il governo attenga alle identità "personali" e perciò non sia un azione svolgibile da una divinità, cioè da una infinità. L'idea di un governo divino (buono o malvagio) serve solo a costruire un meccanismo di sacrificio-ricompensa, è un meccanismo proselitista, non ha niente a che fare con il mio concetto di spiritualità, che è appunto non confessionale e perciò non attende ne premi ne punizioni dal governatore.