La sostanza dei filosofi ha ceduto da mo' il posto a quella dei chimici e, di tutte le supponenti diavolerie della scienza, questa mi pare la più innocente. Ma su questa materia, materica e concettuale, ammetto il mio bias. Poi sono arrivati i fisici che hanno declinato la materia in modo ancora diverso, ma l'essenza materica della sostanza rimane comunque quella dei chimici e come tale funziona perfettamente nella pratica quotidiana.
Cartesio, Pascal, Spinoza, declinavano la sostanza in maniera aristotelica, ancora del tutto prescientifica. Vivessero oggi, sono certa che le loro menti illuminate la declinerebbero in maniera diversa. Allora dovevano tutti costoro pagare le accise al verbo ideologico dominante, il monoteismo giudaico-cristiano. E si barcamenarono come la metafisica del tempo permetteva, a partire da un postulato rivelatosi sempre più fallace e, occamisticamente, superfluo.
Tornando all'esegesi spinoziana, è evidente il rigore filosofico dell'Etica spinoziana e la razionalità del suo sbocco panteistico. Ma tale rigore conteneva il baco di cui si accorsero, con sicuro istinto, i vigili guardiani del tempio ebraico e cristiano.
Cartesio, Pascal, Spinoza, declinavano la sostanza in maniera aristotelica, ancora del tutto prescientifica. Vivessero oggi, sono certa che le loro menti illuminate la declinerebbero in maniera diversa. Allora dovevano tutti costoro pagare le accise al verbo ideologico dominante, il monoteismo giudaico-cristiano. E si barcamenarono come la metafisica del tempo permetteva, a partire da un postulato rivelatosi sempre più fallace e, occamisticamente, superfluo.
Tornando all'esegesi spinoziana, è evidente il rigore filosofico dell'Etica spinoziana e la razionalità del suo sbocco panteistico. Ma tale rigore conteneva il baco di cui si accorsero, con sicuro istinto, i vigili guardiani del tempio ebraico e cristiano.


