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Messaggi - InVerno

#3616
Attualità / Re:Coraggio o temerarietà?
06 Ottobre 2018, 14:42:50 PM
Citazione di: paul11 il 06 Ottobre 2018, 00:49:05 AMQuello che non capisco dell'attuale periodo italiano è la voglia di "suicidarsi".Se qualcuno comincia a dare qualcosa al popolo, si alza il coro della penitenza debitoria,siamo davvero i più fessi in Europa.
Sono il primo a dichiarare che in Italia vi sono problemi strutturali da decenni,qualcuno da secoli, come la questione meridionale,
ma se si confrontano i dati economici degli Stati europei, i dati ufficiali che sono macroeconomici ovviamente e quindi non tengono conto dei dilemmi sulla produzione e distribuzione della ricchezza,evasione fiscale, lavoro nero, corruzione, ecc. che sono un problema importante italiano,si vede che la Francia non sta meglio di noi, ma fa quello che vuole ,nel silenzio totale persino in Italia.
Beh è ancora più sorprendente che nessuno riesca a conciliare l'esistenza di problemi interni con quella di problemi europei, evidentemente sono presenti entrambi, ma nella narrativa polarizzata non c'è spazio per un assunto complessivo, o è colpa dell'europa o è colpa della corruzione, e se è una non è l'altra. Pare che i nostri politici abbiano il cervello troppo piccolo per contenere entrambe le ipotesi e lavorarci su..oppure è un problema di come è strutturato il dibattito politico..
La Francia come dice Antony ha un ottimo rating, i problemi sono altri due. Nessuno da un rating alle agenzie di rating - perchè dovremmo fidarci di istituti che consideravano LehmanBro una botte di ferro? E secondo punto, la Francia si appresta ad affidarsi alla Lepen dopo che le petit-Attalì (Macron) ha fatto la stessa identica figura di Renzi. Ma sopratutto, tutto questo era davvero cosi imprevedibile? Comincio a capire i complottisti, la banalità del male a volte davvero non lascia altra speranza che immaginare un complotto, perchè ammettere di essere cosi stupidi da essere arrivati a questo punto non ci lascia speranze per un futuro migliore.
#3617
Attualità / Re:Coraggio o temerarietà?
04 Ottobre 2018, 21:49:16 PM
Citazione di: everlost il 04 Ottobre 2018, 18:54:51 PMQuesto governo secondo me è completamente anomalo.
Non doveva proprio nascere, solo che non c'erano alternative, era l'unico possibile. Anche mettere il PD al posto della Lega non avrebbe risolto nulla.
Se non si accetta questa premessa, non si capisce cosa stiano facendo e decidendo giorno per giorno e ci si scaglia contro Di Maio, Salvini, il ministro di turno o tutti quanti.
Solo un pazzo potrebbe inventarsi una compagine governativa composta da un partito di destra come la Lega, non nuova al potere, anzi attiva abbondantemente da un ventennio, e un movimento relativamente nuovo e democratico, non inquadrabile né a destra né a sinistra, formato in gran parte da giovani inesperti che si trovano in parlamento solo da una manciata di anni e sempre all'opposizione.
Oltretutto i due partiti sono rivali fra loro dal punto di vista elettorale e si avvicinano le elezioni europee...
Inoltre abbiamo due vicepremier che dirigono un presidente del consiglio di facciata perché nessuno dei due voleva cedere il premierato all'altro, ma uno fa il capitano coraggioso- o il poliziotto cattivo, secondo i punti di vista- erodendo più che può consensi all'avversario.
Penso al contrario che niente di meglio poteva accadere, al di la dei protagonisti "fisici" che non sono certo degli astri. Ma l'idea che due forze politiche concorrenti debbano mediare i propri estremi per arrivare ad una sintesi di governo, due forze che se lasciate sole al comando avrebbero combinato certamente disastri e invece sono costrette a limare anche in vista della futura campagna elettorale. Inoltre finalmente vediamo abbandonato il personalismo del "premierato", con un Conte che sembra per una volta tanto un vero presidente del consiglio, e non un "premier" come ormai ci si era abituati a chiamarlo, e dei ministeri finalmente in luce per le prospettive di ministri che sono più liberi di uscire dal conformismo di partito (avendo pure due ombrelli anzichè uno).  Tutto questo scongiurando definitavamente che il bipolarismo ritorni a devastare la nostra cultura politica (vedasi: paradosso dei due gelatai)..
PECCATO davvero che questo schema venga interpretato da questi attori e non da migliori, ma non capisco come si possa desiderare di ritornare al bipolarismo  maggioritario con premier, dopo i vergognosi risulati dell'ultimo ventennio. Invece di cercare forme di governo diverse dalla democrazia bisorrebbe cogliere il fatto che c'è democrazia e democrazia, e soprattutto che quella attuale è meglio definita dal termine oclocrazia, e che la democrazia in realtà andrebbe ristabilita nel suo senso più profondo, anzichè dare per scontato che andare semplicemente a votare sia sufficiente a preservarla.
#3618
Attualità / Re:Coraggio o temerarietà?
03 Ottobre 2018, 08:03:52 AM
Riguardo al tema principale del topic, penso che il punto sia che il famoso 3% è ormai stato discusso in lungo e in largo, si sa che è un numero scelto con criteri a dir poco assurdi, si sa che altri l'hanno sforato allegramente per anni, si sa che predicare pareggio di bilancio e poi permettere deficit è una contraddizione.. Insomma la questione del deficit si è sempre più allontanata da ciò che è sentito come il buon senso e si è avvicinata sempre di più a essere un tabù.
E' coraggio o temerarietà quando un tabù viene infranto? (peraltro solo simbolicamente, visto che il deficit non è al 3,1% eppure tutti si agitano come pazzi. Ma allora che vale il famoso 3%? tabù) Beh dipende dai risultati, la storia giudicherà quale delle due, gli economisti giudicheranno, in fondo sono capaci solo di questo non essendo mai stati capaci dall'alto della loro scienza di predire una sola crisi economica (peggio di loro solo i vulcanologi) e quando la frittata sarà fatta sapremo finalmente che gusto ha. Mi preoccupa principalmente la stupidità da ambo i lati, da una parte l'estabilishment che si è illuso di poter controllare i popoli attraverso gabole matematiche anzichè narrative e politiche. Dall'altro questi che fondamentalmente stanno semplicemente preparando i loro 80 euro per le prossimee europee. C'è poco di buono da ambo i lati e poco in cui sperare e mi chiedo a chi finiremo in mano quando ci saremo stufati anche delle illusioni gialloverdi. I più temerari (quelli si davvero, oltre ogni raziocinio) prevedono un ritorno dell'estabilishment, del ciampismo peloso, dei "grigi e collusi", io non credo proprio.
#3619
Attualità / Re:Coraggio o temerarietà?
02 Ottobre 2018, 09:19:07 AM
Paul, non penso che le pinacoteche e il foro possano garantire ne ripagare il debito, fatto salvo idee barbare come quando venne proposto alla Grecia di vendere il partenone, ma è avanspettacolo.  Facciamo i sovranisti, facciamo come Ceausescu negli anni 80, tre\quattro anni senza riscaldamento ed elettricità ridotta al minimo e il debito un po si ripaga. Questo è sovranismo, mica fare altro debito. Salvini ha visto il debito Russo del suo beniamino? è tra i più bassi del mondo, e nostante questo anzichè farne altro hanno recentemente alzato l'età pensionabile quasi pareggiando l'aspettativa media di vita. E comunque tutti danno per scontato che ci sarà un immissione di denaro nelle fasce deboli perchè parrebbe che il governo non si possa esimere dal rispettare questa promessa. Io facendo alcune proiezioni per me e la mia famiglia, tenendo conto cosa è ventilato della famosa "flat tax", ci vado a perdere (enormemente se venissero tagliate le detrazioni) e non sono certo un reddito alto. E vorrei che qualcuno trovasse uno xenofobo che abbassa le tasse ai poveri, ne trovasse uno nella storia e dicesse il nome, che questi personaggi le tasse le hanno sempre abbassate ai ricchi e lo sanno anche i muri.
#3620
Attualità / Re:Coraggio o temerarietà?
30 Settembre 2018, 14:05:57 PM
Don scoperchia il vaso di Pandora, la contraddizione più evidente.. Predicare sovranismo e crescita economica è come predire sole e pioggia lo stesso giorno. L'unico vero sovranista è Grillo, che al sovranismo accosta una teoria di cosidetta decrestita felice, cioè idee, paradigmi, stratagemmi diversi e non delle iniezioni di denaro negli stessi tubi con qualche valvola girata, quale è anche il reddito di cittadinanza (come nota Eutidemo) viste le risorse impiegate.
Nessuno tralaltro si scandalizza che l'Europa non interloquisca col governo ma con il presidente della Repubblica, attribuendogli poteri e responsabilità che non gli spettano. Le dichiarazioni pubbliche dei vertici europei sono penosamente retoriche e vuote, mentre tutto sembra svolgersi in un turbinio di telefonate tra non eletti. Penso che Napolitano fosse capace di reggere questo ruolo per indole personale,  ho paura che Mattarella vi rimmarrà schiacciato sotto danneggiando l'istituzione del PDR e danneggiando l'Italia. Giudicherò positivamente i gialloverdi se proteggeranno il PDR e useranno la loro arroganza contro la commissione Europea, quando finalmente si deciderà a parlare fuori dalle linee telefoniche, sperando che Junker almeno quel giorno si tenga astemio.
#3621
Nella tv tematica l'intrattenimento è a tema, ma l'informazione segue un canone unico, anche detto "gomblotto!", l'informazione è trattata in segmenti separati ma non segue i modelli dell'intrattenimento. Non esistono per esempio telegiornali dedicati solamente agli appassionati di numismatica o ai curiosi di UFO, e i telegiornali hanno una deontologia, uno stile, e un modello informativo abbastanza omogeneo che è un riflesso di quello della stampa. Il modello di internet è quello di un passaggio attraverso camere stagne, dove le stesse informazioni risuonano come in una conchiglia, i più informati hanno l'indirizzo di tante conchiglie. La rensposabilità di sintesi però è scaricata completamente sull'individuo, addio gomplotto, ora trova le fonti giuste e fatti l'idea giusta. Che questo però sia compatibile con il concetto di democrazia ai tempi della stampa\radio\tv è tutto da dimostrare, per ora il matrimonio sta andando malissimo. Quando però le compagnie che gestiscono questi luoghi digitali hanno chiaramente capito che polarizzare l'audience porta sempre a profitto, cercheranno di polarizzare gli utenti attraverso l'interattività compulsiva. Perchè dovresti commentare un video dove hai visto come si affettano le cipolle? commenta, condividi, posta, lika.. questo invito all'azione continua, a prendere posizione è un esercizio continuo al distanziarsi dall'altro, all'isolamento. Grazie ad internet questo forum esiste, ma il fatto che non c'è nessuno nonostante sia tra i (non tematici) più importanti in Italia è un silenzio assordante. Dove sono tutti gli Italiani che navigano ogni giorno? In qualche conchiglia, a leggere, sentire, vedere, fare monologhi o epitaffi.
Qualcuno dice che grazie a Internet ci siamo tolti il gomplotto, ora siamo liberi di capire, abbiamo scelto la pillola giusta, siamo usciti da Matrix, eppure l'ultima volta che sono andato su Youtube mi è parso di vedere uno scenario diverso..

#3622
Tematiche Culturali e Sociali / I terrapiattisti
27 Settembre 2018, 18:13:34 PM
Mi chiedevo se qualcuno ha una vaga ipotesi su come queste creature a mio avviso fantastiche, possano andare in giro affermando che la terra è piatta.
Non hanno fonti vagamente credibili a cui appoggiarsi. Nessuno ha mai creduto che la terra fosse piatta, nemmeno nel medioevo, o nella storia antica.. l'idea che ai tempi di Colombo si credesse alla terra piatta è frutto di una truffa editoriale ottocentesca. Esistono centinaia di modi "sensoriali" e per niente teorici per confermare che la terra è tonda, basta osservare un eclisse, la curvatura dell'orizzonte, o semplicemente notare che non esiste un "abisso" oltre al quale si cade nel vuoto. In definitiva è una tra le idee più stupide mai concepite, è un mito di una falsificazione di una truffa. Eppure secondo alcuni sondaggi negli USA (dove il movimento terrapiattista è più attivo) il 15% degli americani "non è sicuro" della forma della terra (*) con un netto incremento tra i più giovani e le persone religiose.
Come è possibile che l'idea più stupida del mondo raccolga tanti consensi, e quali sono i meccanismi di internet (il colpevole è evidente) che danno credibilità a questa e altre stupidaggini? Siamo davvero pronti per un accesso incondizionato all'informazione, se questi sono i risultati ?




* https://today.yougov.com/topics/philosophy/articles-reports/2018/04/02/most-flat-earthers-consider-themselves-religious
#3623
Tematiche Filosofiche / Re:L'origine della diseguaglianza
26 Settembre 2018, 08:43:47 AM
Citazione di: 0xdeadbeef il 25 Settembre 2018, 20:45:03 PMSicuramente le tecniche di conservazione del cibo, come del resto l'assegnazione in proprietà di terre,
determinano una progressiva disgregazione del monolitico tessuto comunitario originario, con il sorgere
di "clan" patriarcali sempre più distinti, nei quali la ricchezza viene trasmessa fra le generazioni (è questo
che, dice Liverani, produce il "culto degli antenati" - e delle relative sepolture).
Quella di Liverani, per ammissione dello stesso autore, è una ricostruzione molto "economicistica"...
Del resto, le medesime dinamiche sembrano verificarsi in Grecia (D.Musti), in India e in Cina (altri autori).
E' curioso come Liverani si renda conto del "economicismo" della sua visione ma continui a preferirla. A parer mio i culti ancestrali sono ben più antichi del concetto di ereditarietà, ben testimoniato dal fatto che la maggior parte dei primi insiediamenti fungevano da necropoli. Alcuni siti presentano decine di decine di strati "distrutti" e ricostruiti successivamente, per via dell'uso di distruggere l'abitazione insieme al defunto, alla tomba del quale venivano sepolti anche diversi monili. Di quale eredità si sta parlando, visto che persino la casa veniva rasa al suolo con il defunto spesso e volentieri ?
E anche ammesso esistesse un eredità, se la famiglia biologica non era rispettata, chi sarebbero stati gli eredi se non la comunità stessa? Questo "trucco" sociale molto intelligente che è largamente documentato, ovvero di nascondere la parentela biologica in diversi modi per far si che i figli siano "di tutti" o di una "parte", come combacia con il concetto di ereditarietà e di una proprietà privata che viene passata da padre in figlio? Il culto dei teschi e il culto degli antenati è largamente più antico della proprietà privata, a mio avviso, al punto che può essere riscontrato persino nei Neanderthal. E questo è un altro esempio di come queste due opposte concezioni dei principi della neolitizzazione porti a conclusioni totalmente diverse, dove quella "economica" è una coperta sempre troppo corta che lascia sempre scoperti grossi pezzi di storia.
#3624
Tematiche Filosofiche / Re:L'origine della diseguaglianza
25 Settembre 2018, 21:04:59 PM
Citazione di: paul11 il 25 Settembre 2018, 18:27:08 PMIl problema a me caro ,è quali dispositivi culturali hanno innescato un nuovo processo socio-culturale che dura dall'età del bronzo ?
E qui penso che si capisca la gravità del problema. La risposta del tuo quesito, in ottica da "libro di testo" (perlomeno scolastico) non sarà altro che... "più plusvalore!". L'età del bronzo non sarà altro che un accumulazione economica che renderà possibile un ulteriore sofisticazione della società, un ulteriore sofisticazione tecnica etc. Quindi Oxdeadbeaf dice che vado cercando "il peccato originale", si ma di interpretazione, che poi si ripete ad ogni "rivoluzione". Chiamiamo l'età del bronzo per questo motivo perchè crediamo che nell'invenzione del bronzo risieda un aumento tale di plusvalore da renderlo rivoluzionario. E' una rappresentazione realmente accurata? Ecco che l'errore di interpretazione si ripete e presume al di la della conoscenza storica, per esempio nel termine "invenzione".
Per quanto ne sappiamo il bronzo potrebbe essere stata un "involuzione" dovuta alla non reperibilità in loco di metalli più duttili, e la continua ricerca di risorse minerarie lontane dal centro città aver reso le società altamenti dipendenti dal bronzo e altamente instabili. L'era del bronzo collasserà in uno dei più repentini collassi antropologici mai registrati, di cui in ottica del plusvalore non si riesce a capire le cause. Non erano forse più ricchi, ora che maneggiavano il bronzo? Siamo alle origini del mito del progresso, della cultura della freccia ascendente.
#3625
Tematiche Filosofiche / Re:L'origine della diseguaglianza
25 Settembre 2018, 20:43:39 PM
Citazione di: 0xdeadbeef il 25 Settembre 2018, 17:02:37 PMMa perchè, poi, cercare sempre l'origine delle cose come se da essa dipendesse interamente l'attualità?
Come se, in maniera speculare alla visione religiosa successiva, individuando l'origine si possa
individuare l'"errore" originario che dall'età dell'oro ha portato all'età del dissolvimento...

saluti
Capire il passato non offre risposte "dirette" ne verso il presente ne verso il futuro, ma aiuta a mettere nel giusto ordine le idee della propria visione del mondo, non a caso Marx si premurò di dare una propria versione degli eventi. Vedo molti interventi che si affannano a trovare immediate correlazioni con il presente, il mio argomentare era di tipo squisitamente storico, perchè penso che capire la storia sia un valore di per se al di la delle risposte che ci fornisce o la sua presunta "utilità" nel capire il presente.
La teoria del filone marxista non è nemmeno fondamentalmente sbagliata, semplicemente si riferisce ad un epoca storica di molto successiva in accordo con i reperti storici disponibili al tempo. Alcuni fenomeni potrebbero essere ricondotti a quel periodo e analizzati propriamente in un ottica del "plusvalore" altri no. Si tratta di considerazioni successive alla domanda originaria che ha come unico scopo trovare le motivazioni dietro allo stabilimento in situ di cacciatori raccoglitori, dopo 180mila anni di girovagare sul globo, alla fine dell'ultima glaciazione, e la successiva origine della civiltà.
L'evento che oggi è riconosciuto come l'inizio dell'antropocene, una differente era geologica del pianeta, chiamata così a ben vedere visto l'esplosiva capacità umana di modificare il territtorio che ne è succeduta. Appurato che non si tratta di una specie di "momento eureka" di qualche brillante "rivoluzionario" o "inventore" ma di un fenomeno vastamente più complesso, possiamo trarre un sacco di considerazioni su come essa possa esserci da monito per il futuro sotto diversi ambiti. Quindi il fatto che le cause di questo evento siano plurali, non fa altro che dirci che le risposte che possiamo trarne sono molteplici,.
#3626
Tematiche Filosofiche / Re:L'origine della diseguaglianza
25 Settembre 2018, 16:18:13 PM
Citazione di: Jacopus il 25 Settembre 2018, 14:22:08 PM
Pensare all'uomo "originario" come il "buon selvaggio" e' ideologico. Pensarlo come "maschio alfa" che inevitabilmente trasmette questa sua indole all'uomo "per sempre" e' altrettanto ideologico. Il principio uomo egualitario o gerarchico "naturaliter" e' quindi, a mio giudizio, una grossa panzana ad uso e consumo delle piu' svariate ideologie.
Ciao Jacopus, intervento molto interessante e ampio. Specifico solo che non si tratta di fare miti ne del "buon selgaggio" nel "cattivo selvaggio", chi ha avuto la pazienza di leggere i miei interventi sul tema sa che sono avverso ad entrambe le generalizzazioni. Le questioni storiche devono essere supportate da un ideologia, da uno schema complessivo, la differenza è se queste ideologie sono di natura politica, oppure economica, o ancora altre. In questo caso l'ideologia è di tipo archeologico e storico,  perciò non si tratta di strumentalizzazioni con un fine "altro" se non la ricerca storica. Croce e delizia della specializzazione degli studi.
Se possediamo prove evidenti per esempio che i neonati venissero "spartiti" all'interno dell'intera comunità anzichè allevati in nuclei familiari fissi (come a CatalHoyuk per esempio) dobbiamo trarre delle conclusioni storiche sul tipo di società di cui stiamo parlando e quanto fossero sentiti i principi (come la famiglia biologica) che consideriamo come fondanti della società e catalizzatori del cosidetto "progresso". Chi fa miti, è chi si ostina aldilà delle evidenze recenti, a sostenere tesi che non hanno riscontro nei reperti.
#3627
Tematiche Filosofiche / Re:L'origine della diseguaglianza
25 Settembre 2018, 14:16:24 PM
Citazione di: paul11 il 25 Settembre 2018, 13:24:56 PMSono altrettanto convinto che la strutturazione delle religioni avviene in questo periodo e non in quello precedente, quindi inizialmente esistevano gli sciamani, ma non una vera e propria casta sacerdotale.
E'  inteso che quando si parla di religione antica non si parla di un modello di stato ma di una rivoluzione dell'informazione. Il termine "religione" se non sbaglio nel greco antico manca, ed è una concezione tarda di quello che era più prominentemente un modus operandi dell'informazione:la ripetizione. Il simbolo non è ancora il vettore principale dell'informazione culturale, non prima dell'invenzione della scrittura, e solo attraverso la ripetizione religiosa i modelli culturali potevano essere tramandati e inculcati. Sono le planimetrie dei siti a mostrarlo chiaro e tondo, il centro funerario\religioso è il motivo primo dell'insediamento, attorno ad esso vengono poi costruiti i centri abititativi. Prendendo per buona la teoria marxista dovremmo aspettarci invece che un gruppo di "eguali" si costituisca e poi cominci a costruire il proprio baricentro (tempio o che sia) una volta che il plusvalore lo permette, dando origine alla diversifizione sociale. Questo è un modello che può ben aderire a civiltà avanzate che hanno già teorizzato una qualche forma di valore economico, come potrebbero essere quelle dell'età del bronzo o le dinastie egizie, ma non ha niente con i siti protoagricoli a noi disponibili.
Il modello mesopotamico verrà poi replicato per esportazione in tutta europa, dai minoici ai tirreni agli andalusi.  Alcuni di queste civiltà scomparvero ben prima di possedere un valore economico da spendere, ma essendo comunque capaci di arte, monumentalità, organizzazione, società, e chissà quante altre capacità non pervenute a noi per via del fatto che fossero materializzate su legno.
#3628
Tematiche Filosofiche / Re:L'origine della diseguaglianza
25 Settembre 2018, 10:21:44 AM
@Kobayashi
Hai assolutamente ragione, mi dimentico sempre di virgolettare "natura umana" e similari, sono termini che possono essere utili in una stesura veloce e per comunicare ma non rappresentano ciò di cui sto parlando. Anche teocrazia è un termine che si può usare impropriamente, non ci risultano infatti sufficienti prove che rilevino una classe sacerdotale, è l'oggetto del culto (arrivato a noi in forma monumentale) a stagliarsi imperituro sui protoagricoltori differenziata su base familistica e meritocratica ma ancora non sacerdotale (testimoniato dalla rarità di tombe "speciali"). L'uomo, qualunque uomo, era ancora più piccolo delle proprie idee.

@Paul
Non è un caso se sei costretto a menzionare l'età del bronzo per porre in essere l'elemento militare. La torre di Gerico è quasi universalmente riconosciuto avesse uno scarsissimo valore militare e pochi le danno questa interpretazione. CatalHoyuk non ha nessun tipo di difesa militare, e non risultano a noi reperti di "morti violente" come poi avremo nei reperti successivi. Ci risultano invece moltissimi crani contusi e deformati ma non in maniera letale, a testimonianza di come la guerra probabilmente venisse esorcizzata in pratiche di tipo ludico. L'etnografia ci conferma come la gran parte delle "guerre" tra protoagricoltori siano nella maggior parte dei casi schieramenti che si lanciano minaccie e improperi (magari qualche tazza) ma nella maggior parte dei casi senza mai raggiungere il conflitto letale. La guerra sarà un elemento successivo quando le società stanziali non avranno più spazi ove ritirarsi e terre vergini ove emigrare, quando tutte le caselle saranno occupate cominceranno gli scacchi al re. Sbagli ( a mio avviso) anche nel delimitare la "natura fluviale" dell'agricoltura. Tutti i focolai protoagricoli si manifestano a ridosso di catene montuose miste a terreni alluvionali (vale dalla Cina al sudamerica) a testimoniare la stagionalità e la differenziazione della dieta. Le scorte agricole non erano sufficienti a superare l'inverno che doveva essere passato in montagna con caccia e raccolta. Per migliaia di anni il cosidetto "plusvalore" non fu sufficiente nemmeno per garantire la stanzialità, figurarsi la diseguaglianza sociale e\o un corpo militare\sacerdotale.
#3629
Tematiche Filosofiche / L'origine della diseguaglianza
25 Settembre 2018, 08:20:08 AM
La cosidetta "rivoluzione neolitica" fino a qualche anno fa in ambito accademico era spiegata unicamente attraverso un ottica Marxista, il nome stesso "rivoluzione" rimanda all'ideologia e fu "affibbiato" dagli accademici di tale orientamento in particolare Gordon Childe.  La teoria Marxista che vedeva il motivo economico come propulsore della civiltà, dovuto al surplus dato dalla domesticazione, è però purtroppo stata sconfessata continuamente e ripetutamente  dalle scoperte archeologiche più recenti nella mezzaluna fertile e degli altri focolai indipendenti di origine protoagricola.  Non a caso negli ultimi decenni si è preferito usare il termine di "neolitizzazzione", indicando un processo graduale e continuo anzichè parlare di "rivoluzione" tentando faticosamente di ripulire il concetto da connotazioni ideologiche.
Positivisti e Marxisti, materialisti in generale, hanno perpetrato per anni questa logica insidiosissima riguardo alla natura dell'uomo e della società il cui unico propulsore era di natura economica. La sovrabbondanza di reperti ad oggi disponibili capaci di dimostrare una tesi di natura completamente diversa dovrebbe spingere a gettare nello scantinato dei nostri fallimenti questa teoria, non sottovalutando quanto siano insidiosi e pervicaci i miti storici come quello della "rivoluzione neolitica" tutt'oggi nei libri di testo.
Per capire noi stessi abbiamo terribilmente bisogno di sapere cosa successe in quel periodo dell'uomo, e non possiamo più affidarci ad una teoria postulata attraverso evidenze archeologiche insufficienti e spesso riferite a reperti di migliaia di anni successivi (addirittura romani o ellenici).
La scoperta dei più antichi siti natufiani,la presenza di grandi elementi monumentali a fronte di pochissime varietà domesticate  e di una scarsissima capacità di accumulo del surplus, e di nessuna traccia di autorità non religiosa che possa rispondere della proprietà privata, sconfessano le fondamentamenta della precendente teoria, oltre al fatto che non vi è traccia riferiferibile ad un altra caposaldo della teoria, ovvero il "valore" e la conseguente mercificazione dei prodotti oltre che appunto della proprietà privata. E' ad oggi evidente che i primi insiediamenti umani anche di notevoli dimensioni (fino a 10,000ab) vivessero in forma comunitaria senza realmente conoscere proprietà privata e gerarchie dovute a diverse accumulazione di valore, non è qui che i mitografi della diseguaglianza umana devono ricercare l'origine della borghesia.  Come già Rousseau notava la diseguaglianza è il risultato di "essere pensato e trattato" come superiore, indipendentemente dal valore, ma con molto più a che fare con elementi culturali prima meritocratici, solo successivamente ereditari, e ancora più recententente basati sul plusvalore economico ma solo quando la neolitizzazione era diffusa a tal punto da permettere un commercio fiorente (migliaia di anni dopo) . E l'origine di quel "essere pensato" è scolpita sui bassorilievi monolitici, è un origine di tipo religioso culturale e linguistico, che non ha nulla a che fare con granai di diverse dimensioni come precedentemente concepito. E' necessario riportare la cultura e non l'economia come centro propulsore della società, per meglio capire il passato, il presente e il futuro.
#3630
Tematiche Filosofiche / Re:L'egualitarismo
23 Settembre 2018, 08:48:43 AM
Secondo me è una pessima scelta lessicale, con liberismo\egualitarismo si ci riferisce a teorie moderne che parrebbero uscite dall'uovo di pasqua, si taglia fuori il loro passato, si taglia fuori le zone geografiche dove non hanno impattato, e una serie di varianti culturali\lessicali ma che non eludono la sostanza del problema. Questo induce a farci credere che possiamo sbarazzarcene, anzichè essere una caratteristica umana da mediare. Nascono le varie teorie assolutistiche che propongono\prevedono lo smatellamento dell'altro lato del binomio (a mio avviso indissolubile per come è strutturata la nostra mente io-altro). Fa bene Donalduck a parlare di culto dell'ego(ismo), e quindi opposto nel binomio abbiamo il culto dell'altro(uismo). Partendo da questo lessico si può ragionare in senso ampio e comprensivo. Altrimenti si rimarrà fermi a pensare di essere parte di un grande inganno da smascherare, una teoria moderna inventata da qualche truffatore ideologico, e ad immaginare l'apoteosi del proprio schieramento come panacea di tutti i mali. Fantascienza.