Ciao Phil.
Le tue osservazioni sono tutte corrette e condivisibili.
***
Però, se si trattasse di un quaderno di appunti o di studio:
- ammesso che possa aver avuto un senso non numerare affatto le pagine (sebbene io non capisca bene quale mai sarebbe stato);
- sicuramente, però, non avrebbe avuto alcun senso numerarle con dei "salti", anche di 6-7 numeri, rispetto alle precedenti (come giustamente hai rilevato tu).
***
Secondo me, quindi, la tua giusta osservazione potrebbe confermare la mia ipotesi, in quanto, secondo me, sono state numerate soltanto le pagine sulle quali, di volta in volta, il destinatario avrebbe dovuto applicare la "Griglia di Cardano"; le pagine saltate, invece, non sono state numerate perchè la cosa era inutile.
***
Tale circostanza, oltre a quella che, almeno secondo me, le pagine le ha numerate di suo pugno John Dee nel sedicesimo secolo, suffragherebbe l'ipotesi che ciò sia avvenuto in un secondo momento, allo specifico scopo di sfruttare un testo già preesistente come un "codice cifrante" (allo stesso modo in cui l'ho sfruttato anch'io); se così fosse, se ne dovrebbe inferire che il testo originario non aveva nessuna pagina numerata, e che il suo scopo non era affatto quello di costituire un "codice cifrante".
O, almeno, esso costituiva un codice di diverso tipo rispetto a quello utilizzabile con la "Griglia di Cardano"; che, infatti, è stata scoperta dopo.
***
D'altronde, non vedo per quale ragione colui che ha scritto il testo originario in caratteri corsivi sconosciuti, avrebbe poi dovuto numerare (alcune) pagine in caratteri arabi noti, e non pure quelle in caratteri numerici sconosciuti.
Come dicono gli inglesi: "It does not make any sense!"
E' molto più probabile, quindi, che il testo e il numero delle pagine siano da imputare a persone diverse; le quali li hanno apposti in secoli diversi e per scopi diversi.
***
Ma, ovviamente, le mie sono solo mere congetture!
***
Un saluto!
***

Le tue osservazioni sono tutte corrette e condivisibili.
***
Però, se si trattasse di un quaderno di appunti o di studio:
- ammesso che possa aver avuto un senso non numerare affatto le pagine (sebbene io non capisca bene quale mai sarebbe stato);
- sicuramente, però, non avrebbe avuto alcun senso numerarle con dei "salti", anche di 6-7 numeri, rispetto alle precedenti (come giustamente hai rilevato tu).
***
Secondo me, quindi, la tua giusta osservazione potrebbe confermare la mia ipotesi, in quanto, secondo me, sono state numerate soltanto le pagine sulle quali, di volta in volta, il destinatario avrebbe dovuto applicare la "Griglia di Cardano"; le pagine saltate, invece, non sono state numerate perchè la cosa era inutile.
***
Tale circostanza, oltre a quella che, almeno secondo me, le pagine le ha numerate di suo pugno John Dee nel sedicesimo secolo, suffragherebbe l'ipotesi che ciò sia avvenuto in un secondo momento, allo specifico scopo di sfruttare un testo già preesistente come un "codice cifrante" (allo stesso modo in cui l'ho sfruttato anch'io); se così fosse, se ne dovrebbe inferire che il testo originario non aveva nessuna pagina numerata, e che il suo scopo non era affatto quello di costituire un "codice cifrante".
O, almeno, esso costituiva un codice di diverso tipo rispetto a quello utilizzabile con la "Griglia di Cardano"; che, infatti, è stata scoperta dopo.
***
D'altronde, non vedo per quale ragione colui che ha scritto il testo originario in caratteri corsivi sconosciuti, avrebbe poi dovuto numerare (alcune) pagine in caratteri arabi noti, e non pure quelle in caratteri numerici sconosciuti.
Come dicono gli inglesi: "It does not make any sense!"
E' molto più probabile, quindi, che il testo e il numero delle pagine siano da imputare a persone diverse; le quali li hanno apposti in secoli diversi e per scopi diversi.
***
Ma, ovviamente, le mie sono solo mere congetture!
***
Un saluto!

***