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Messaggi - Eutidemo

#3661

Ciao Sapa :)
Ti ringrazio molto per i complimenti, che ho molto gradito se non altro per l'impegno ed il tempo che ho impiegato nello studiare  la questione; però tieni presente che la mia resta pur sempre una mera ipotesi di lavoro, la quale, a seconda come si svilupperanno le indagini, potrebbero ricevere una conferma o una smentita.
Fino a che non ho saputo che tipo di arma aveva usato, infatti, mi ero fatto un'idea completamente diversa di come erano andate le cose; e quindi non è detto che io non possa cambiarla ancora!
Un saluto! :)

#3662
Ciao Niko. :)
Hai assolutamente ragione; ed infatti, sotto l'aspetto che dici tu, i due fenomeni non sono assolutamente comparabili!
***
Tuttavia non dobbiamo dimenticare che anche noi, molto prima dei Giapponesi, avevamo predisposto risorse materiali, umane e organizzative al fine di allestire intere SQUADRE di piloti suicidi;  i quali, appunto, si sarebbero dovuti sacrificare "a freddo", sapendo con AMPIO ANTICIPO che lo avrebbero fatto, e avendo preso la decisione in merito molto prima della battaglia e non in battaglia.
***
Ed infatti, durante la guerra di Etiopia, ci fu un momento in cui l'Inghilterra minacciò l'embargo sul petrolio, la chiusura del Canale di Suez e l'invio della "Home Fleet" nel Mediterraneo;  di conseguenza,  verso la fine del 1935, vista la situazione critica determinata dall'enorme disparità di forze tra noi e gli Inglesi, ai piloti italiani volontari fu proposta un'iniziativa chiamata "Stormo del sacrificio".
***
Ci fu un'apposita circolare indirizzata a tutti i comandi dei reparti che ne dettero visione ai piloti; e il numero delle richieste, raccolte dai comandi ed inoltrate per via gerarchica superarono notevolmente il numero previsto.
Mio zio, che era in Aeronautica, mi disse che aveva aderito anche lui (sebbene, considerato il soggetto, dubito molto che mi abbia detto il vero).
***
Centinaia di aviatori chiesero di far parte dei cosiddetti "volontari della morte"; cioè, praticamente, dei "kamikaze".
Ed è bene precisare che non si trattava affatto di un'adesione di massima, data in uno stato di esaltazione collettiva, bensì di un atto individuale e determinato, sancito da una domanda scritta che doveva essere inoltrata al Ministero per via gerarchica e accettata soltanto dopo un attento esame della situazione familiare dell'interessato.
***
Il bando era il seguente (troverai versioni più o meno simili anche su INTERNET):
                  STORMO DEL SACRIFICIO
"È necessario poter contare su di un complesso di piloti decisi al sacrificio della propria vita per portare a termine missioni di guerra di notevole importanza.
Il pilota volontario dovrà rivolgere al Ministero per l'Aeronautica, la domanda scritta qui acclusa, dovrà possedere buone qualità di volo, dovrà essere a conoscenza che il mancato assolvimento della missione per cause dipendenti dalla propria volontà lo macchierà d'infamia, mentre la piena riuscita lo porterà fra gli Eroi che la Patria additerà alla riconoscenza delle generazioni presenti e future.
Il suo nome sarà scolpito su di una colonna di bronzo che sorgerà e resterà eterna in una piazza di Roma.
Alla sua memoria verrà decretata la medaglia d'oro al Valor Militare ed ai suoi eredi gli assegni completi del grado come pensione straordinaria «ad onorem», oltre ad un premio proporzionato al risultato.
Bisognerà giurare a voce, e sottoscrivere per scritto, la seguente dichiarazione:
<<DUCE, CHIEDO DI POTER OFFRIRE LA MIA VITA ALLA PATRIA FASCISTA PER PORTERE A SEGNO COL MIO APPARECCHIO FIN CONTRO LA NAVE NEMICA UN SILURO OD UNA BOMBA. GIURO DI COMPIERE LA MISSIONE FINO ALL'ULTIMO ESTREMO.>>"
***
Poi, per fortuna, la guerra non scoppiò, e non se ne fece niente; nè la cosa venne riproposta durante la guerra mondiale.
La cosa, sia allora che successivamente, non venne mai pubblicizzata, e, anzi, venne tenuta "quasi" segreta; ed infatti, ammettere di dover ricorrere a tali estremi, non era certo una buona propaganda per il regime.
Se ne è sempre parlato poco, anche perchè si risolse in un nulla di fatto (a parte alcuni episodi individuali); a differenza di quanto, invece accadde in Giappone.
***
Però, anche in questo caso (giusta o sbagliata che fosse, realizzata o meno che fosse), l'"idea" era venuta prima a noi che non ai Giapponesi!
***
Un saluto!
***
#3663
P.S.
Dimenticavo di sottolineare un ulteriore inconveniente, circa l'idea di utilizzare una BOBCAT per la "difesa scalare".
Ed infatti, se si utilizza una "semiauto", che utilizza l'energia ricavata dallo sparare un colpo per caricare la cartuccia successiva (come la BOBCAT), per evitare che l'arma si inceppi  è necessario utilizzare versioni del calibro 22 LR abbastanza "potenti"; per cui anche il solo primo colpo può risultare pericoloso!
#3664
Attualità / Far West a Voghera!
26 Luglio 2021, 07:30:34 AM

Ho scoperto adesso che lo sceriffo di Voghera usava la stessa identica pistola che possiedo io: una Beretta modello 21 calibro 22 LR, denominata anche  "BOBCAT".
https://cdn-thumbs.imagevenue.com/0e/97/3b/ME13NSTG_t.jpg
Si tratta di un'arma dalle caratteristiche molto "particolari", e, per alcuni aspetti "uniche"; per cui "credo" di aver esattamente capito l'"impiego" difensivo che intendeva farne Adriatici.
Trattandosi di esperienza personale, ho quindi aperto un TOPIC nell'apposito settore:

https://www.riflessioni.it/logos/percorsi-ed-esperienze/io-e-adriatici-abbiamo-la-stessa-pistola!-per-cui-ho-capito-cosa-aveva-in-mente!/
#3665

SEGUE DA SOPRA

TECNICA DELLA "DIFESA SCALARE" (o "graduale" o "progressiva").
Molte persone seguono la cosiddetta teoria della "difesa scalare".
-  sia per ragioni umanitarie (non desiderando la morte dei propri eventuali aggressori);
- sia per superare le proprie innate inibizioni a sparare (che potrebbero farle tardare troppo a premere il grilletto in caso di necessità, come è capitato anche a me);
- sia anche soltanto per mera egoistica "cautela giudiziaria" (cioè, per non finire sotto processo per "eccesso colposo in legittima difesa").
***
La tecnica della "difesa scalare" più comune, ad esempio, consiste nel munirsi di un fucile calibro 12 "a pompa":
- la cui prima cartuccia è "a sale e pepe", o, comunque, "non letale";
- le seguenti cartucce, invece, sono "a palla asciutta", e, cioè, in grado di fare secco sul colpo un bisonte infuriato.
Pertanto, nel caso in cui si venga aggrediti in casa propria, nessuno può avere alcuna remora o titubanza a sparare il primo colpo sull'aggressore; ed infatti, tale primo colpo, dovrebbe soltanto farlo desistere dall'aggressione, ma senza ferirlo in modo particolarmente grave.
Se, però, insiste nell'aggressione, allora si hanno a disposizione altri quattro o cinque colpi con carica letale; i quali lo fermeranno senz'altro.
Ma di pistole atte a tale uso, a parte la GOVERNOR della Smith & Wesson e la PUBLIC DEFENDER della Taurus, non ce ne sono; e, quelle, portarsele dietro è praticamente impossibile, perchè pesano un quintale l'una!
Per cui, la cosiddetta teoria della "difesa scalare", ammesso che effettivamente si tratti di una buona idea (la quale costituisce una tema "oplologico" molto dibattuto), è tipicamente una soluzione di tipo "domestico".
***
Premesso questo, è possibile ipotizzare un utilizzo analogo per la BOBCAT, per un uso esterno alla propria abitazione?
Penso che lo "sceriffo", probabilmente, abbia pensato proprio a qualcosa del genere:
- sia perchè è una cosa che non può non venire in mente a chiunque possegga una BOBCAT (per le ragioni che spiegherò meglio in seguito);
- sia perchè lui stesso, tra le righe, lo ha chiaramente lasciato capire (sebbene avrebbe fatto molto meglio a confessarlo apertamente, come gli consiglerei se fossi il suo avvocato).
                                                L'INTERROGATORIO
Da uno stralcio del verbale di interrogatorio, infatti, sono venuto a conoscenza di quanto segue:
-----------------------------------------------
Pm: «Ma lei è sicuro che il colpo sia partito accidentalmente?».
Massimo Adriatici: «Sì, ne sono sicuro... Se avessi voluto sparare volontariamente, avrei esploso più colpi, sfruttando le caratteristiche dell'arma che consente di sparare più colpi in rapida successione. Posso affermare questo anche in virtù dell'addestramento che ho avuto da poliziotto».
------------------------------------------------
La prima risposta che ha dato, è sicuramente FALSA; ed infatti, benchè il colpo fosse in canna e l'arma senza sicura, escludo nel modo più assoluto che il colpo possa essere partito accidentalmente (trattandosi di una BOBCAT).
Ora cercherò di spiegare il perchè, cercando di essere il più chiaro possibile ed evitando il ricorso a termini troppo tecnici; anche a costo di apparire un po' impreciso per un esperto "oplologo".
***
La BOBCAT, oltre ad essere minuscola, è un'arma molto "particolare"; anzi, credo sia l'"unica" arma semiautomatica "a canna basculante":
https://cdn-thumbs.imagevenue.com/74/a3/ac/ME13NUBS_t.jpg
***
Questo significa che, per mettere e togliere il colpo in canna, non è necessario "scarrellare", come in qualsiasi altra pistola semiautomatica; la quale operazione fa sollevare automaticamente il cane in posizione di sparo.
E' invece sufficiente far basculare la canna, e caricare lì, manualmente, il primo proiettile; per cui il cane resta tranquillamente abbassato, senza necessità della "sicura abbatticane" come avviene nella beretta 98.
***
Per cui vi garantisco personalmente, che, con il cane abbassato, per premere quel grilletto ci vuole una forza e una determinazione non comune; una mia amica, con tutta la buona volontà, non ce l'ha neanche fatta!
Detto in modo più tecnico, in quella pistola, la "doppia azione" (cioè quella che serve per far alzare e poi riabbassare il grilletto), è "durissima"; per cui, credetemi, "il primo colpo" può partire solo "intenzionalmente", ed assolutamente mai in modo "accidentale" (anche se il colpo è in canna e senza sicura).
***
Per cui, quando Adriatici sostiene che il colpo è partito "accidentalmente"; secondo me, dice sicuramente una bugia; ed anche una bugia molto "sciocca", perchè, se il P.M. farà una prova personale con l'arma del delitto, si accorgerà subito che l'indagato ha mentito.
Io suggerirei ad Adriatici di cambiare subito versione, e di dire la verità; prima che il P.M. venga colto dalla  subitanea "vaghezza" di fare la prova!
***                 
Dopo aver detto tale palmere bugia, Adriatici dice invece una cosa assolutamente vera; la quale mi ha fatto capire quale fosse la sua idea originaria circa l'uso "scalare" che si riprometteva di fare con la sua BOBCAT.
Idea, che, come ho detto, una volta era passata "tel quel" anche per la mia testa!
***
L'interrogato, infatti, dice che, se avesse davvero voluto uccidere Youns, avrebbe "esploso più colpi, sfruttando le caratteristiche dell'arma che consente di sparare più colpi in rapida successione"; come, effettivamente, l'arma consente..."ma solo a partire dal secondo colpo" (cosa che lui, molto furbescamente, a sottaciuto)!
Questo è più che plausibile!
***
Ed infatti:
- il primo colpo va sparato "in doppia azione", per cui il grilletto è durissimo e quindi escludo che tale colpo possa partire accidentalmente;
- una volta sparato il primo colpo, però, il cane è ormai in posizione di sparo, per cui anche un bambino ce la farebbe facilmente  a premere il grilletto;
- se lo fa, pur essendo un'arma "semiautomatica", la berettina si comporta quasi come un'arma "automatica", ed è in grado di sparare 5 o 6 colpi in rapida successione, in poco più di un secondo.
***
Diventa una piccola micidiale "mitragliatrice"; e allora sì che può diventare davvero "stoppante" come un'arma molto più grossa.
***
Questo mi ha fatto capire quello che è realmente accaduto; o, almeno, ne sono assolutamente convinto!
***
Ed infatti:
- sia che Youns abbia effettivamente proseguito nella sua aggressione;
- sia che Adriatici abbia frainteso le sue mosse, credendo erroneamente che volesse ancora aggredirlo;
- sia, infine, che Adriatici abbia voluto soltanto "vendicarsi" (avendo ben compreso che l'aggressione da parte dell'immigrato era ormai terminata);
in tutte e tre le ipotesi, lo "sceriffo" ha sparato, sì, intenzionalmente, il primo colpo (su questo, secondo me, non ci sono dubbi di sorta); però, secondo me, non aveva assolutamente l'intenzione di "uccidere", bensì solo quella di "ferire" non mortalmente il magrebino (o per "fermarlo" o per "punirlo").
Altrimenti, come dice lui, "se davvero avesse voluto ucciderlo", Adriatici, avrebbe sicuramente "continuato a premere il grilletto"; perchè non poteva certo immaginare che, sventuratamente, già lo aveva già ucciso al primo colpo (colpendolo al cuore)!
Ma non lo ha fatto, e, quindi, non intendeva affatto ucciderlo!
***
A dire il vero, che si potesse uccidere qualcuno con un calibro 22 "al primo colpo", io lo avrei ritenuto (e tutt'ora lo ritengo) altamente improbabile; a meno che, ovviamente, non si usino tecniche professionistiche di "killeraggio" (ad es. a contatto dietro l'orecchio, o nell'occhio).
***
Alla stregua di quanto sopra, non è del tutto assurdo ipotizzare l'uso della BOBCAT per una difesa "scalare":
In quanto almeno teoricamente:
- il primo colpo si dovrebbe limitare  soltanto a ferire l'aggressore, anche se gli si spara al petto (salvo sfortunatissime evenienze);
- gli altri colpi, invece, se, successivamente, sparati "a raffica", possono effettivamente ucciderlo, qualora l'aggressore non venga "dissuaso" dal primo singolo colpo.
***
Sebbene anche io, a suo tempo, abbia seriamente valutato come ipoteticamente praticabile tale "improprio" uso della BOBCAT, poi, però, ci ho ripensato.
Ed infatti, come ho scritto sopra, la "difesa scalare" è teorizzata anche al fine di farci superare le nostre innate "inibizioni a sparare"; che potrebbero pericolosamente indurci a tardare troppo a premere il grilletto, nei casi in cui, invece, la cosa sarebbe davvero necessaria per salvarci la vita da un'aggressione omicida.
***
Teoria, questa, che, nel caso di un fucile il cui primo proiettile sia caricato a "sale e pepe", secondo me è abbastanza valida, soprattutto nel caso in cui si sia in dubbio circa le effettive intenzioni dell'aggressore: ed infatti una cartuccia a "sale e pepe" ha uno "stopping power" estremamente elevato, ma ha un "effetto letale" pari a ZERO!
Nel caso, invece, di una BOBCAT, nel caso in cui si sia in dubbio circa le effettive intenzioni dell'aggressore e gli si spari al petto (solo nei film si spara agli arti, cosa assolutamente idiota), lo "stopping power" è molto limitato, e l'"effetto letale" sebbene molto improbabile, non si può affatto escludere.
Ed infatti, come è accaduto a Voghera, la pallottola può "accidentalmente" colpire il cuore.
Un proiettile è sempre un proiettile, per quanto minuscolo!
***
Per cui, secondo me, applicare la teoria della "difesa scalare" alla BOBCAT, anche avendo le migliori intenzioni, è una cosa estremamente rischiosa; ed infatti, illudersi troppo circa la "non letalità" del primo colpo, può risultare molto "pericoloso".
Meglio tenersi le proprie inibizioni, e sparare con una calibro 9 o 38 solo quando si è certi di non avere alternative.
***
Per concludere, in ogni caso, ammesso e non concesso che la mia congettura sia esatta, secondo me Adriatici ha comunque sbagliato la sua linea difensiva.
Capisco la sua reticenza, perchè un "omicidio colposo" è pur sempre meno grave di un "omicidio preterintezionale" (anche nell'ambito di un eccesso difensivo); però, nel suo caso, ritengo altamente improbabile che possa continuare a sostenere la tesi dello "sparo accidentale".
Quindi, sempre che io ci abbia visto giusto, forse gli converrebbe dire la verità; ed infatti, una persona che, sia pur sbagliando, sceglie un'arma che ritiene idonea per una "difesa scalare", vuol dire che, in fondo, non è poi una persona così cattiva!
E, comunque, è una persona che non ha certo predisposizioni "omicide"!
***
In estrema sintesi, secondo me, lo sparo non è stato affatto "accidentale", ma l'omicidio sì; anzi, è risultato addirittura contrario alla preordinata scelta dell'arma per una difesa "scalare".
***
Ma, ovviamente, la mia è solo un'ipotesi!
#3666
Ho scoperto adesso che lo sceriffo di Voghera usava la stessa identica pistola che possiedo io: una Beretta modello 21 calibro 22 LR, denominata anche  "BOBCAT".
https://cdn-thumbs.imagevenue.com/0e/97/3b/ME13NSTG_t.jpg
Si tratta di un'arma dalle caratteristiche molto "particolari", e, per alcuni aspetti "uniche"; per cui "credo" di aver esattamente capito l'"impiego" difensivo che intendeva farne Adriatici.
E, a dire il vero, è un tipo di "impiego" difensivo a cui ammetto di aver pensato io stesso; anche se poi è un tipo di "impiego" che ho scartato, per i motivi che spiegherò più avanti!
***
L'ho capito sia da come l'indagato ha "di fatto" utilizzato l'arma, sia da alcune dichiarazioni da lui rilasciate nel verbale d'interrogatorio (di cui sono riuscito a venire a conoscenza); si tratta di dichiarazioni in parte veritiere e in parte menzognere, ma dalle quali, secondo me, si evincono chiaramente le sue intenzioni.
Le quali, sebbene tecnicamente non condivisibili, secondo me, però, non erano affatto "omicide"; bensì esattamente il "contrario".
Ma andiamo per ordine!
***
Innanzittutto, per dare un'idea di ciò di cui stiamo parlando sarà opportuno fornire:
1)
Un'immagine comparativa di una classica beretta modello 98,  calibro 9 x 21, a fianco di una beretta modello 21, calibro 22 LR:
https://cdn-thumbs.imagevenue.com/76/62/e5/ME13NTEL_t.jpg
2)
Un'immagine comparativa di una pallottola calibro 9 x 21, che costituisce la munizione della beretta modello 98, e di una pallottola calibro 22 LR, che costituisce la munizione della beretta modello modello 21:
https://cdn-thumbs.imagevenue.com/58/bb/54/ME13NTFI_t.jpg
***
Senza dovermi diffondere in particolari disquisizioni tecniche, guardando le immagini di cui sopra, anche un bambino è in grado di comprendere come lo "stopping power" di una BOBCAT (cioè il suo "potere di arresto di un aggressore", che è diverso dalla "letalità" di un'arma) sia "enormemente" inferiore a quello di una normale pistola.
***
Al riguardo, precisato che il "calibro 22" si dovrebbe, a rigore, scrivere "calibro .22", perchè indica un diametro del fondello pari a 0.22 pollici (cioè 5,58 millimetri):
a)
Si pensi, che, in USA:
- di solito si regalano le carabine cal. 22 LR ai quattordicenni, per la caccia agli scoiattoli (le quali, avendo la canna lunga, sono molto più potenti delle pistole);
- la BOBCAT non solo è una semplice pistola, ma, per giunta, ha anche una "cannuccia" estremamente corta rispetto ad una normale pistola.
b)
Si pensi che, in Italia, l'art.13 della Legge 157 del 1992, a differenza di quanto avviene negli USA, vieta l'utilizzo del calibro 22 LR per la caccia.
Ed infatti, poichè nella stragrande maggioranza dei casi, è un proiettile che non ce la fa ad uccidere la preda (anche se di piccole dimensioni), il suo uso è considerato crudele e disumano; ed infatti, la selvaggina, con un proiettile nel sedere, non muore ma  fugge.
Però non può certo andare in ospedale a farsi curare.
***
Ma allora è lecito chiedersi:
1)
Quale mai sarebbe la funzione di un simile proiettile da 0,22 pollici, soprattutto in armi a canna corta come la BOBCAT?"
Ed infatti, la "performance" di una munizione, non dipende solo dalla sua dimensione e dal suo "caricamento", bensì anche dalla lunghezza della canna dell'arma destinata a farne uso.
2)
Perchè mai, a suo tempo (anni '80), la Beretta ha  prodotto un'arma così palesemente "debole", visto il tipo di munizioni e la lunghezza della canna estremamente ridotta?
3)
Come mai lo "sceriffo di Voghera" andava in giro con quella "pulce" in tasca, invece che con una pistola "normale" (quale una cal.9 o una cal.38?), ovvero con una pistola "superdotata" (quale una cal.44 MAGNUM  o una cal.357 MAGNUM?)
***
Se si riesce a rispondere a tali domande, secondo me, si riesce a capire benissimo quello che è successo a Voghera.
Però occorre mettercisi un po' d'impegno, lavorando di cervello, e non accontentarsi delle "chiacchiere" da bar dei "talk show" televisivi!

LE MODALITA' DI IMPIEGO DI UNA ARMA
Ogni arma, dalla più piccola alla più grande, ha delle sue specifiche "modalità di impiego"; per cui, in tale ambito, ogni "buona" arma deve considerarsi "perfetta" per l'uso a cui è destinata.
E la BOBCAT, almeno nell'epoca in cui venne prodotta (anni '80), non solo era una "buona" arma, bensì era "eccellente" per i due principali "impieghi" a cui era destinata; lo "sceriffo di Voghera", però, con tutta evidenza, l'aveva destinata ad un terzo tipo di "impiego", decisamente improprio (a cui, come ho detto, avevo pensato anche io).
Ma andiamo per ordine!

A) IMPIEGO DELLA BOBCAT COME ARMA SECONDARIA
Consiste nel portare un'"arma principale" in cintura o sotto l'ascella, e un'"arma secondaria" o di "riserva", molto più piccola (detta anche "pistola di back-up"), che di solito viene portata alla caviglia.
https://cdn-thumbs.imagevenue.com/77/ba/a0/ME13NTH1_t.jpg
Se si viene privati della prima arma, oppure se questa si inceppa, come "extrema ratio", si può sempre ricorrere alla piccola "arma di riserva"; sebbene meno potente.
Al giorno d'oggi, in effetti, anche le "pistole di back-up", pur essendo piccole e leggere, sono discretamente potenti (in genere in cal.9 corto o .380 ACP); ma, ai tempi in cui veniva prodotta la BOBCAT (anni '80), una pistola di riserva, per poter essere davvero piccola e leggera, doveva per forza essere di potenza molto ridotta (come, appunto, un cal.22 LR).
Ma, per tale scopo era ottima; e, in fondo, lo è anche oggi (laddove sia consentito tale impiego).

B) IMPIEGO DELLA BOBCAT COME ARMA PRINCIPALE (per l'"offesa").
La vecchia BOBCAT e il calibro 22 LR in generale, però, se come arma di "difesa", e, soprattutto come "deterrente" in caso di aggressione, ha sempre avuto un valore molto scarso (salvo che come arma secondaria), tutt'ora risulta ancora un'arma davvero eccellente  per l'"offesa".
Sembra un po' un paradosso, ma non è affatto così!
***
Ed infatti:
- sembra che la BOBCAT cal. 22 fosse, e forse sia tutt'ora, l'arma preferita del MOSSAD (e di altri servizi segreti) per eliminare i propri nemici;
- sembra che la maggior parte degli assassinii, soprattutto quelli seriali, venga commesso con pistole calibro 22 (come, ad esempio, le 16 vittime del "Mostro di Firenze").
***
Questo si spiega per le seguenti principali ragioni:
a)
La BOBCAT è un'arma piccolissima, molto facile da nascondere in tasca, ed estremamente maneggevole.
b)
Usando il calibro 22 giusto (ad esempio il tipo CCI QUIET), la BOBCAT produce un rumore inferiore a quello di qualsiasi altra pistola; anche se dotata di silenziatore.
Questo per chi si difende non ha molta importanza; ma per un assassino, invece, sì!
Il "clic" del silenziatore che si sente riprodotto nei film, infatti, è una mera "finzione" scenica; vi garantisco che, dal vivo, si sente comunque un bel botto!
Ed invero:
- la riduzione effettiva del picco della rumorosità ottenibile con un silenziatore "standard", è di 20-35 decibel, e, cioè, un valore che porta a circa 110 decibel  un piccolo calibro e a circa 130 decibel  i calibri più prestanti;
- le pallottole cal. 22 LR CCI QUIET, invece, dichiarano sulla confezione, un rumore di 68 decibel (che non si dovrebbe sentire neanche da una stanza all'altra), sebbene, a mio parere, i Remington Subsonic siano ancora più silenziosi.
c)
Infine, oltre ad essere più silenziosa, una BOBCAT con "munizioni silenziose", è senz'altro molto meno ingombrante di una pistola dotata di silenziatore; come si vede nei film di 007.
https://cdn-thumbs.imagevenue.com/05/45/93/ME13NTM5_t.jpg
***
Ciò premesso, sebbene la BOBCAT, di per sè, non sia affatto molto potente, ed abbia "effetto deterrente" molto scarso per la difesa (c'è il rischio che un aggressore un po' miope  neanche la veda), tuttavia, nelle mani di un sicario professionista, può risultare molto più "letale" ed "insidiosa" di altre armi, sebbene più grandi e performanti.
***
Questi sono i due "principali" impieghi di una pistola come la BOBCAT; ma, con tutta evidenza, lo "sceriffo di Voghera", non aveva progettato di usarla nè nel primo modo, nè nel secondo.
Ed infatti:
a)
Lui andava in giro armato soltanto della BOBCAT, per cui essa era destinata ad un uso "principale", e non "secondario".
b)
Ovviamente, è da escludere  che lo "sceriffo" di Voghera andasse in giro con quella pistola con "intenti omicidi"; ed infatti, non risulta assolutamente che sia una "spia del Mossad", ovvero un "killer seriale".
***
Quindi, logicamente, se ne deduce che lui intendesse fare della sua BOBCAT un terzo tipo di impiego, che mi accingo a spiegare.
***
In un primo tempo, in effetti, credevo che lui avesse semplicemente sbagliato il tipo di arma da usare per una eventuale "difesa principale"; però, trattandosi di un "ex commissario" di polizia, ho capito subito che si trattava di un'ipotesi molto poco plausibile!
Poi, alla fine, da una sua risposta in sede di interrogatorio (in parte falsa ed in parte veritiera), credo di aver capito "esattamente" quello che gli è passato per la testa.
Ne sono quasi certo, perchè, avendo io la stessa arma, è una cosa che era passata per la testa anche a me (anche se poi l'ho scartata); per cui non penso che possa trattarsi di una semplice coincidenza.
Però, prima di spiegarlo, devo necessariamente accennare  alla tecnica, o anche "teoria", della "difesa scalare" (o "graduale" o "progressiva").

CONTINUA
#3667
                                                       PREMESSA
Tutti conoscono la storia dei "kamikaze" giapponesi; i quali, però, usavano tale termine soltanto in modo, per così dire, "evocativo".
Ed infatti, il termine esatto per designare le squadriglie degli aerei suicidi, in lingua giapponese:
- non era affatto "kamikaze";
- bensì "tokubetsu kōgeki tai".
Il che voleva semplicemente dire "unità d'attacco speciale"; solitamente abbreviato in "tokkōtai" (o  "tokotai").
***
Il termine "kamikaze", invece,  è stato loro attribuito (soprattutto da noi occidentali), con riferimento  al leggendario "vento divino" (cioè una "tempesta marina"), che si dice abbia salvato il Giappone da una flotta di invasione mongola inviata da Kublai Khan nel 1281.
***
Letteralmente la parola "kamikaze" è composta da tre "lemmi":
- "kami" ("divinità");
- "ka" ("inspirare");
- "ze" ("espirare").
***
Come mera curiosità linguistica, può quindi essere interessante ricordare che la denominazione "Egitto" deriva da "Hut Ka Pta", ovvero "Casa dello Spirito di Ptah"; laddove, in antica lingua egizia, "ka" voleva dire "respiro", e, metaforicamente, "spirito".
Ma è solo una coincidenza; o almeno  credo che lo sia!
***
Non tutti, però, conoscono la storia dei "kamikaze" italiani; che precede di gran lunga (sebbene non quantitativamente) quella dei "kamikaze" giapponesi, sia nei tempi antichi che in quelli moderni.
***
1)
Gli antichi "kamikaze" romani.
Quando le vicende belliche volgevano al peggio, per cercare di ribaltare le sorti del conflitto, anche gli antichi Romani ricorrevano ad un espediente molto simile a quello dei moderni "kamikaze" giapponesi; e, anche in tal caso, questo avveniva con una sorta di rito "religioso-militare" chiamato DEVOTIO!
In base a tale rito, il comandante romano, fasciatosi la testa un po' come i "kamikaze" giapponesi ("capite velato"), si lanciava da solo alla carica contro l'esercito nemico, cantilenando una formula religiosa che si concludeva, più o meno, così: "Legiones hostium mecum Deis Manibus Tellurique devoveo!" ("Immolo me stesso agli dei Mani ed Inferi, affinchè sia trascinato con me alla morte anche l'esercito nemico!")
https://cdn-thumbs.imagevenue.com/74/7b/d1/ME13NKAU_t.jpg
***
Ovviamente, tale tipo di suicidio "pro patria servanda", era molto diverso, per svariatissimi aspetti, da quello giapponese; però, in fondo, la sostanza era molto simile.
Cioè, sacrificare la propria vita per la salvezza della patria, trascinando con sè, nella morte, il maggior numero possibile dei nemici; o anche uno solo, a seconda di quel che consentivano le circostanze.

2)
I "kamikaze esplosivi" italiani.
Più tardi nella storia, ci furono alcuni eroici italiani i quali sacrificarono se stessi lasciandosi "esplodere" assieme al nemico; meritano di essere ricordati, visto che, ormai, nessun ne parla quasi più.

a) Pietro Micca
Nel 1706, durante l'assedio di Torino,  i Francesi riuscirono ad entrare nel sistema di gallerie della Cittadella.
Ad un certo punto, le forze nemiche cercarono di sfondare una delle porte di accesso che avrebbe portato all'interno; ma Pietro Micca, che era di sentinella a quella porta, vicino alla quale c'era un deposito di polvere da sparo, capì immediatamente la situazione era grave e decise di agire.
Però il tempo era molto poco, per cui Micca decise che l'unico modo di evitare che i Francesi penetrassero nella Cittadella, era di dare fuoco alle polveri con una "miccia corta"; lo fece, e saltò in aria seppellendo se stesso e tutti i francesi nel crollo della rete di gallerie.
https://cdn-thumbs.imagevenue.com/5e/21/e6/ME13NOAS_t.jpg

b) Teseo Tesei e Alcide Pedretti.
Più di due secoli dopo, nella notte fra il 25 e il 26 luglio 1941, Teseo Tesei e Alcide Pedretti presero parte all'operazione "Malta Due", a bordo, o meglio, "a cavallo" due SLC (Siluri a Lenta Corsa); detti anche "Maiali"!
Dovevano far saltare le reti di protezione del porto, in modo tale da consentire a sei barchini esplosivi di dirigersi verso navi da guerra inglesi poste in rada; purtroppo, però, venne accumulato, nelle operazioni di collocazione delle cariche, un ritardo che rischiava di far saltare l'intera operazione.
Allora, per non compromettere la missione dei barchini esplosivi, Teseo  Tesei e Alcide Pedretti decisero deliberatamente di "spolettare a zero" l'esplosivo, rinunciando,  così, ad allontanarsi dall'esplosione; e, ovviamente, in tale esplosione morirono entrambi!
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2)
I "kamikaze aerei" italiani.

a) Arturo dell'Oro.
Il primo "pilota suicida" del mondo, in assoluto, almeno a quanto mi risulta, fu Arturo dell'Oro, durante la prima guerra mondiale; ed infatti, il 1º settembre 1917, nei cieli di Belluno, poichè la mitragliatrice gli si era inceppata, si gettò con il proprio velivolo contro un Hansa-Brandenburg austriaco, portando, così, se stesso e il nemico alla morte.
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Qualcuno potrebbe considerarlo un gesto inutile e deprecabile, se non fosse per il fatto che l'Hansa-Brandenburg era un "bombardiere bimotore biplano", che era diretto a bombardare Belluno; per cui, sacrificando il suo aereo e quello nemico, Arturo dell'Oro salvò molto probabilmente la vita di non pochi civili bellunesi.

b) Bruno Serotini
Bruno Serotini, Italiano e Romano, durante il bombardamento di Roma del 19 luglio 1943, che massacrò la città, terminate le munizioni, si buttò volontariamente con il suo aereo contro uno dei giganteschi bombardieri americani B17 (denominati "Fortezze Volanti"), facendolo precipitare, e precipitando con lui.
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Anche in questo caso, sacrificando il suo aereo e quello nemico, Bruno Serotini salvò sicuramente la vita di molti suoi concittadini romani; alcuni dei quali, probabilmente, sono ancora vivi senza sapere per merito di chi!
***
Alla memoria!
***
#3668
Attualità / Far West a Voghera!
24 Luglio 2021, 06:41:08 AM
Ciao Sapa. :)
Mi sembra che le nostre due analisi di quanto accade nel video, coincidano abbastanza; ed infatti, le uniche cose sicure che possono evincersi dalla sua visione, sono le seguenti:
a)
Youns ha aggredito Adriatici, colpendolo con un pugno e facendolo cadere a terra.
b)
Adriatici, in un primo tempo, aveva ricostruito l'accaduto in modo manifestamente menzognero; poi, una volta che è spuntato fuori il video che lo "sbugiardava", ha "ritrattato" quanto aveva precedentemente dichiarato (in quanto non più sostenibile).
***
Ed infatti, in un primo tempo, l'assessore leghista, almeno stando a quanto riportato sulla stampa, avrebbe "testualmente" dichiarato che, poichè l'immigrato stava molestando i clienti di un bar:
"Mi sono avvicinato, l'ho redarguito invitandolo ad andarsene e a quel punto ho chiamato la polizia.
Sentendo la mia telefonata, mi ha spinto facendomi cadere. È stato a quel punto che dalla pistola <<già impugnata>> è partito il colpo!".
***
Dal video, che ho riprodotto ingrandito e rallentato, invece:
- si vede chiaramente che non è stato l'assessore ad "avvicinarsi" all'immigrato, bensì è stato quest'ultimo ad "avvicinarsi"  all'assessore;
- non è vero che l'assessore abbia redarguito l'immigrato invitandolo ad andarsene dal bar dove stava recando disturbo, in quanto dal video si vede chiaramente  che erano entrambi all'esterno del bar, e  che l'immigrato proveniva da una strada deserta;
- dalla registrazione, anche se questo non si vede molto bene, sembra che effettivamente l'assessore avesse portato il cellulare all'orecchio sinistro, probabilmente, appunto, per chiamare la polizia (questa parte della sua originaria dichiarazione, quindi, risulterebbe vera);
- a quel punto l'immigrato lo colpisce con un "gancio sinistro", con il quale, probabilmente, più che colpire l'assessore, voleva fargli saltare via di mano il cellulare (che infatti cade in terra);
- oltre al cellulare, però, cade a terra colpito anche l'assessore, il quale, diversamente da quanto da lui dichiarato, in quel momento non impugnava assolutamente nessuna pistola (per cui è escluso che il colpo sia partito accidentalmente a causa della sua caduta);
- a questo punto, ben lungi dall'aggredire l'assessore steso a terra, l'immigrato (ancora perfettamente vivo e vegeto), si volta dalla parte opposta a lui e raccoglie da terra il cellulare che gli aveva fatto schizzare via di mano;
- una volta raccolto il cellulare (cos'altro, sennò, avrebbe mai dovuto raccogliere?), l'immigrato si volta dalla parte dell'assessore, che, nel frattempo, è strisciato fuori vista dietro l'angolo dell'edificio, e si dirige verso di lui;
- io presumo che si diriga verso di lui per restituirgli il cellulare, altrimenti non vedo per quale motivo, prima di dirigersi verso di lui, avrebbe dovuto raccoglierlo (ma, ovviamente, si tratta solo di una mia ipotesi, meramente "logica");
- a questo punto, mentre sono entrambi fuori vista, il mio analizzatore "audio-video", sebbene la registrazione sia muta, evidenzia un piccolo "climax", il quale potrebbe corrispondere al momento dello sparo, in quanto provocato da uno "shock" vibratorio dell'impianto elettronico della videocamera (ma questa è solo una congettura "molto" azzardata); 
https://cdn-thumbs.imagevenue.com/6e/26/76/ME13NNE5_t.jpg
- infine l'assessore, vivo vegeto e pienamente "compos sui", sbuca di nuovo in piena vista, e raccoglie la mascherina anticovid che gli era caduta in terra (oltre al cellulare), per la "sventola" ricevuta dall'immigrato;
- da sinistra appare un uomo vestito di nero, probabilmente richiamato dal rumore dello sparo;
- da destra, immediatamente dopo, sbuca camminando all'indietro un uomo con una maglietta bianca, il quale, molto probabilmente, cammina all'indietro perchè sta guardando il cadavere dell'immigrato steso in terra (mia semplice supposizione).
***
Dalla visione del video, si possono dedurre solo i dati "oggettivi" e "congetturali" di cui sopra; i quali, comunque, congiuntamente o disgiuntamente, sono più che sufficienti a smentire in pieno la prima versione dello "sceriffo".
Il quale, quindi, si è reso conto che le balle che aveva raccontato in principio, ormai non potevano più reggere di fronte ad alcuni dettagli del video: soprattutto la balla che lo sparo era avvenuto "accidentalmente" mentre cadeva, il che è risultato oggettivamente "falso".
Lui ha sparato "dopo", quindi, senza dubbio, "con intenzione"; giustificata o meno che essa fosse!
Questo è poco, ma è sicuro!
***
Di conseguenza, rimangiandosi quanto aveva detto in principio, ha successivamente dichiarato:
"Non ho un ricordo preciso, non so proprio come sia partito quel colpo".
Cioè, è ricorso all'ultima scappatoia dei bugiardi: "Non mi ricordo!"
::)
***
Secondo me, come ho già detto, le ipotesi possono essere soltanto due:
a)
Youns (fuori visuale) ha continuato la sua aggressione  anche sull'uomo caduto in terra; ovvero quest'ultimo ha così erroneamente immaginato.
L'assessore, quindi, per difendersi da un'aggressione ancora in corso (vera o presunta che fosse), ha estratto la pistola dalla fondina e gli ha sparato intenzionalmente, con un'ottima mira; nel qual caso c'è solo da accertare se vi sia stato, o meno, un "eccesso colposo in legittima difesa".
Al riguardo, a dire il vero, sparare al cuore ad un soggetto disarmato che ti sta aggredendo a mani nude, salvo particolarissime situazioni, costituisce quasi sempre un eccesso colposo in legittima difesa; ma questo dovrà essere il giudice a stabilirlo.
b)
Youns (fuori visuale) stava restituendo a Adriatici il cellulare che gli era caduto in terra a causa del suo cazzotto -così come sembrerebbe dal video-; però l'assessore, benchè perfettamente consapevole che l'aggressione era terminata, in preda all'ira per il cazzotto ricevuto, si è vendicato sparandogli...non più, ormai, per "legittima difesa", bensì soltanto  per mera "rappresaglia".
***
Secondo me, l'ipotesi più probabile è la seconda; sebbene la prima non sia affatto da escludere.
Tuttavia molto dipenderà anche dalle dichiarazioni testimoniali dei presenti  (soprattutto di quello con la maglietta bianca); i quali, però, a quanto mi sembra di capire, erano quasi tutti amici o simpatizzanti dell'assassino.
Per cui sono convinto che, se non verrà addirittura assolto, l'assessore se la caverà, nella peggiore delle ipotesi, con una condanna per un mero eccesso colposo in legittima difesa.
Ma questo spetta ai giudici deciderlo!
***
Un saluto :)
***
#3669
Attualità / Far West a Voghera!
23 Luglio 2021, 14:43:22 PM
                                                REGISTRAZIONE  VIDEO
Finalmente ho rintracciato il video, che, però, si vede malissimo; per cui ritengo molto arduo capire quanto è accaduto, solo basandosi su tale video.
https://www.youtube.com/watch?v=ZoCmYJ8FDCg
***
Adriatici è quello più alto, con la mascherina, mentre Youns è quello più basso, senza mascherina.
I punti "topici" del "fattaccio", per come appaiono nel video, sono i seguenti:
1)
Youns si avvicina a Adriatici, provenendo da una strada deserta; quindi sembrerebbe che, almeno in quel momento, non fosse affatto dentro un bar, a disturbarne i clienti.
2)
Una volta raggiunto l'assessore, i due discutono animatamente; ma solo per quattro secondi scarsi (da 8 a 12 del filmato).
Benchè il video sia pessimo, non sembra affatto che Adriatici stia impugnando una pistola; pur ingrandendo al massimo i fotogrammi, io escluderei che, in quella fase, avesse già in mano un'arma (anche per il modo in cui si muove).
3)
Al tredicesimo secondo, mentre Adriatici è di lato, offrendo all'"avversario" il suo lato sinistro, Youns gli dà un pugno, facendolo subitaneamente cadere a terra; per cui, almeno in base a quello che vedo, al momento del pugno, escluderei che l'assessore stesse puntando un'arma verso l'immigrato (era di lato).
Per cui, secondo me, non è affatto vero che il colpo sia partito a causa della sua caduta.
4)
Guardando con attenzione i minuti 15, 16 e 17, appare chiaramente che DOPO che l'assessore era già steso lungo in terra, Youns era ancora perfettamente vivo e vegeto; ed infatti, raccoglie persino qualcosa che era caduto in terra all'"avversario" quando lo ha colpito (forse il suo cellulare), e poi sembra quasi che vada da lui per restituirglielo.
Per cui, sia pure con cauto beneficio d'inventario, in tutta coscienza mi sentirei di poter affermare che Massimo Adriatici "mente per la gola", quando dice che il colpo gli è partito accidentalmente mentre cadeva in terra.
Guardando il filmato, infatti, tale affermazione mi sembra risultare palesemente "falsa"!
5)
Nei secondi successivi, i due spariscono dalla visuale della telecamera, dietro l'angolo di un palazzo; per cui non potremo mai "visivamente" sapere cosa è accaduto in quei pochi secondi.
6)
Dal secondo 22 in poi Adriatici riappare dall'angolo, seguito da un'altra persona con una maglietta bianca, mentre una terza viene da sinistra; ma Youns non si vede più, perchè, almeno da quanto ho capito, era già morto, ucciso da una pallottola al cuore.
                                                  CONCLUSIONI
Come ho premesso, il video si vede malissimo, e, per giunta, manca della parte più importante; cioè del momento in cui lo sceriffo spara all'immigrato.
Questo, infatti, avviene del tutto "fuori visuale"!
Quello che mi sembra certo, però, è che Adriatici ha sparato a Youns non "durante", bensì "dopo" essere stato colpito da un suo cazzotto ed essere caduto in terra; per cui lo sceriffo ha "sicuramente" mentito, asserendo che il colpo gli era partito per sbaglio "mentre cadeva".
Ha sparato DOPO!
Il perchè lo abbia fatto, secondo me, può avere solo due spiegazioni:
a)
Youns (fuori visuale) ha continuato la sua aggressione  anche sull'uomo caduto in terra, il quale, per difendersi, ha estratto la pistola dalla fondina e gli ha sparato (NOTA); nel qual caso c'è solo da accertare se vi sia stato, o meno, un eccesso colposo in legittima difesa.
b)
Youns (fuori visuale) stava restituendo a Adriatici l'oggetto che gli era caduto in terra a causa del suo cazzotto -così come sembrerebbe dal video-; però l'assessore, in preda all'ira per l'aggressione subita, gli ha sparato...non per "legittima difesa", bensì per mera "rappresaglia".
Nel qual caso, il suo, non sarebbe neanche un "eccesso colposo" in legittima difesa, bensì un "omicidio doloso" puro e semplice!
Tuttavia, se così fosse, il giudice dovrebbe tenere conto delle attenuanti generiche previste dall'articolo 62 del Codice penale; e, in particolare, del numero 2), cioè "l'aver agito in stato d'ira determinato da fatto ingiusto altrui".
Il che, però, con la "legittima difesa", non c'entra assolutamente niente.
In ogni caso, si tenga nel dovuto conto che le mie sono soltanto mere ipotesi congetturali; in quanto, ovviamente, spetterà al giudice stabilire se lo sceriffo è del tutto innocente, ovvero se sia imputabile a titolo di colpa o di dolo!

NOTA
La mia ricostruzione ipotetica, peraltro, spiega anche come mai Youns abbia colpito Adriatici con un pugno senza temerne la reazione; ed infatti, se avesse visto che l'assessore era armato, secondo me non si sarebbe mai azzardato a colpirlo a mani nude (sebbene mentalmente malato).
Ne consegue che, almeno secondo me, e stando alle risultanze del video, Adriatici ha estratto la pistola quando era già a terra;  è allora che ha sparato a Youns, non prima; resta solo da vedere se lo abbia fatto giustificatamente o meno.
#3670
Attualità / Far West a Voghera!
23 Luglio 2021, 13:05:42 PM
Citazione di: bobmax il 23 Luglio 2021, 12:24:39 PM
Ciao Eutidemo,
non ho detto che occorre essere di sinistra per indignarsi, ho detto che finché la cosiddetta sinistra si indigna senza guardare se stessa...
la sua indignazione è sterile, da anime belle.

Una indignazione che non convince.
Perché ora più che mai ha "forse" il cuore a sinistra, ma il portafoglio certamente a destra.

Tanto è vero che i temi economici sono scomparsi dall'orizzonte della cosiddetta sinistra.
Che si infervora invece nei soli temi dei diritti civili, importanti quanto si vuole, ma in questo modo non si mettono in discussione i propri privilegi...

Riguardo alla compassione, o si ha compassione o non la si ha.
E se la si ha, non sono possibili distinzioni, favorendo uno rispetto all'altro.
La compassione o è amore totalizzante o non è.
Sono d'accordo con te, ma vorrei evitare di andare Off Topic; ossia, troppo oltre le modalità dello specifico  episodio in esame, per andare sempre a parare in discussioni "sui massimi sistemi".
Mi dicono che c'è una registrazione video, ma non riesco a trovarla!
:(
#3671
Attualità / Far West a Voghera!
23 Luglio 2021, 13:01:46 PM
Citazione di: sapa il 23 Luglio 2021, 11:22:29 AM
Più che altro, nella dovuta compassione per tutti gli attori di questa tragedia, come giustamente detto da bobmax, io mi chiedo se un Assessore alla Sicurezza sia tenuto a intervenire di persona, in risse o altro, veramente a mo' di sceriffo. Dall'unico video che ho potuto vedere, il marocchino assesta un bel papagnone in faccia allo sceriffo, che cade rovinosamente all' indietro, sparendo dall'inquadratura, mentre il marocchino raccoglie fulmineo un oggetto  e si avventa  sull'assessore a terra. Manca del tutto la scena dello sparo, ma a mio avviso potrebbero anche esserci gli estremi per la legittima difesa. Resta il fatto che è inaudito, secondo me, che un Assessore alla Sicurezza giri armato e intervenga, arma in pugno, a sedare tumulti, come se fosse lo sceriffo di Dodge City......
Puoi farmi aver il link del video, per cortesia?
Io non riesco a trovarlo :(
Come ho scritto sin dal principio, credo che sia estremamente importante per capire cosa sia realmente accaduto!
#3672
Attualità / Far West a Voghera!
23 Luglio 2021, 11:44:19 AM
Ciao Bobmax. :)
A dire il vero, secondo me, non serve affatto "essere di sinistra" per indignarsi di fronte a eventi tragici come questo; è sufficiente essere una "persona civile", dotata di un quoziente di intelligenza almeno superiore a 90.
Personalmente, infatti, mi sarei indignato allo stesso modo se a sparare all'immigrato fosse stato Berlinguer in persona!
>:(
***
Se questo non farà che  far aumentare il consenso per la Lega & C, credo che ciò dipenderà soltanto dal quoziente di imbecilli che deciderà di votare per tale partito; però non credo che questo accadrà, in quanto, pur non essendo io minimamente leghista, tuttavia ritengo che, tutto sommato, il quoziente di persone intelligenti che votano per la lega sia alquanto superiore a quello degli imbecilli che votano per tale partito.
Così come spero che sia anche per gli altri partiti politici!
***
Quanto alla compassione per "tutte le parti coinvolte", sono perfettamente d'accordo con te, in quanto
- così come la vittima va compatita in quanto (stando a quello che viene riferito dalla stampa) sembra che fosse affetta da disturbi mentali congeniti;
- allo stesso modo va compatito anche l'assassino, in quanto, pur essendo completamente sano di mente, ha in più occasioni mostrato di essere un completo imbecille.
Però, se mi consenti, la mia maggior quota di compassione va a chi è morto ammazzato, piuttosto che al suo assassino!
::)
***
Sono anche d'accordo con te sulla necessità di una analisi obiettiva delle cause delle tante situazioni degradate; ed anche sulla necessità del riconoscimento degli errori e delle negligenze commesse.
Quale, appunto, l'errore di credere di risolvere tali problemi andando in giro armati, e sedando le risse nei bar a suon di revolverate!
***
Un saluto! :)
***
#3673
Attualità / Far West a Voghera!
23 Luglio 2021, 06:28:30 AM
Ciao Alexander. :)
A quanto pare lo sceriffo è stato "smentito" dal suo amico barista del "saloon"!
Ed infatti:
- lo sceriffo, se è vero quanto riferito dalla stampa, ha dichiarato di aver ricevuto uno "spintone", e non un "pugno";
- il barista, invece, stando al video di cui mi parli, sostiene che lo sceriffo avrebbe ricevuto un "pugno", e non uno "spintone".
Per cui, evidentemente, uno dei due "mente"; oppure, a ben vedere, potrebbero mentire entrambi.
;)
***
Circa il fatto, poi, che, secondo il suo amico barista , quando era a terra, altri due "amici" dello stesso gli si erano avvicinati minacciosi, "forse" con l'intento di picchiarlo ulteriormente, questa è la prima volta che lo sento dire.
***
Quanto alla circostanza che "ci sarebbe" anche una registrazione video di una telecamera che "avrebbe" documentato il tragico episodio, spero sinceramente che ciò sia vero; ed infatti, la sua visione potrebbe risultare davvero illuminante, in un senso o nell'altro.
Lo sarebbe sicuramente molto di più, delle due "contrastanti" versioni dello sceriffo e del barista del saloon.
Peccato, però, che nel bar non ci fossero gli amici del morto, per dare anche la loro versione!
:(
***
Quanto al fatto che il marocchino fosse disturbato mentalmente, come ho già scritto, questo non autorizzava nessuno a sparargli addosso; anzi, non autorizzava nessuno neanche a puntargli addosso un'arma (col dito sul grilletto).
Ed infatti, una "reazione armata" alle sue "manifestazioni di follia", sarebbe risultata giustificata soltanto se il marocchino avesse messo in "grave pericolo" l'incolumità personale dello sceriffo (non certo solo con un semplice "pugno", o uno "spintone"), ovvero l'incolumità degli altri clienti del bar; la circostanza che il marocchinio li stesse "infastidendo", sia pure in modo molto molesto, non giustificava nessuno nè a puntargli addosso un'arma, nè, tantomeno, a sparargli (per colpevole errore, o con dolosa intenzione di ucciderlo).
***
Quanto al fatto che il proprietario del locale aveva più volte chiamato le forze dell'ordine, ma queste gli avevano detto che non potevano far nulla perché masturbarsi in luogo pubblico non è più un reato, osservo quanto segue:
a)
E' vero che alcuni leader politici (di cui non faccio il nome), usano spesso "masturbarsi col cervello" in luoghi pubblici o su FACE-BOOK senza che nessuno li arresti; ed infatti, purtroppo, tale tipo di "masturbazione", non è ancora sanzionata dalla legge.
b)
Quanto, invece, agli altri tipi di "masturbazione" in luogo pubblico, ti garantisco che sono tutti senz'altro proibiti dalla legge, seppure in diversa misura!
***
Ed infatti, ai sensi dell'art.527 CP, chiunque, in luogo pubblico o aperto o esposto al pubblico non frequentato da minori, compie atti osceni è soggetto alla sanzione amministrativa pecuniaria da euro 5.000 a euro 30.000; però, se si tratta di luoghi luoghi pubblici abitualmente frequentati da minori, e se da ciò deriva il pericolo che essi vi possano assistere (giardinetti,  pubbliche vie, bar, cinema, ristoranti ecc.), si applica la pena della "reclusione" da quattro mesi a quattro anni e sei mesi.
Quindi si tratta di un "reato" abbastanza grave; anzi, per la precisione, essendo punito con la "reclusione", si tratta di un vero e proprio "delitto"!
>:(
***
Per cui escludo nel modo più assoluto che, se davvero il proprietario del locale avesse chiamato più volte le forze dell'ordine, queste possano avergli risposto che "non potevano far nulla".
Ed infatti:
- se fosse stato segnalato alla polizia che il marocchino si stava masturbando in un cinematografo a luci rosse (vietato ai minori), questa sarebbe comunque dovuta intervenire per sanzionarlo in via amministrativa;
- se fosse stato segnalato alla polizia che il marocchino si stava masturbando in un bar o in un qualunque altro luogo accessibile ai minori, questa sarebbe dovuta intervenire per arrestarlo e chiuderlo in prigione in custodia cautelare, per evitare ripetesse l'insano gesto.
***
Da tenere presente, però, che, se passerà il quesito referendario sugli ulteriori limiti da applicare a tale tipo di custodia, sponsorizzato proprio da Salvini e dalla Lega,  il "pubblico masturbatore" non potrà più essere tenuto in prigione in custodia cautelare, affinchè non ripeta in pubblico l'insano gesto in attesa del processo, ma dovrà essere immantinentemente rilasciato a piede (rectius "pene") libero!
L'ho spiegato qui:
https://www.riflessioni.it/logos/attualita/il-referendum-sulla-riforma-della-custodia-cautelare/
***
In ogni caso, ammesso e non concesso che il proprietario del locale abbia "davvero" più volte chiamato le forze dell'ordine, e queste gli abbiano "davvero" risposto detto che non potevano far nulla, l'"assessore alla sicurezza" della Lega, invece di andarsene in giro a fare lo sceriffo armato di pistola, forse avrebbe fatto molto meglio a sollecitare l'intervento della polizia, avvalendosi della sua legittima autorità di assessore!
***
Un saluto! :)
***
#3674
Attualità / Far West a Voghera!
22 Luglio 2021, 15:13:21 PM
Massimo Adriatici, assessore comunale alla Sicurezza della Lega a Voghera, nel Pavese, ha ucciso con un colpo di pistola al cuore Youns El Boussetaoui, 39 anni, cittadino magrebino.
Da una prima ricostruzione, sembrerebbe che quest'ultimo stesse gravemente infastidendo i clienti di un BAR, per cui Massimo Adriatici sarebbe intervenuto per farlo smettere; e, a quanto pare, ci è senz'altro riuscito, perchè, grazie al suo intervento, il magrebino, in effetti, ha smesso di infastidire (per sempre).
Al riguardo, l'assessore leghista, almeno stando a quanto riportato sulla stampa, avrebbe testualmente dichiarato:
"Mi sono avvicinato, l'ho redarguito invitandolo ad andarsene e a quel punto ho chiamato la polizia.
Sentendo la mia telefonata, mi ha spinto facendomi cadere. È stato a quel punto che dalla pistola <<già impugnata>> è partito il colpo!"
***
Se veramente ha dichiarato questo, non so se Massimo Adriatici possa giuridicamente considerarsi un "omicida volontario" (la qual cosa dovrà essere ovviamente accertata dalla magistratura), però è sicuramente un po' sciocco; ed infatti, invece aprire bocca e dargli fiato, l'assessore avrebbe fatto molto meglio a restarsene zitto, avvalendosi della facoltà di non parlare prevista dall'art.64 CPP.
Visto che, però, stupidamente, non se ne è avvalso, se sono vere le sue spontanee dichiarazioni (così come riportate virgolettate dalla stampa), queste, adesso, potranno essere utilizzate nei suoi confronti in sede processuale.
***
Ciò premesso, occorre tenere presente che, al giorno d'oggi, qualsiasi tipo di pistola può sparare esclusivamente se si preme il grilletto con la precisa e ben determinata intenzione di sparare; uno sparo accidentale è estremamente improbabile!
***
Ed infatti:

a) Armi semiautomatiche (a caricatore)
Tutte le armi semiautomatiche costruite almeno negli ultimi 30 anni dispongono, tra le altre, della cosiddetta "sicura automatica sul percussore"; il quale è un semplicissimo meccanismo che blocca il percussore fino a che il grilletto non è completamente premuto e quindi c'è la chiara e ben determinata volontà di sparare.
Tale meccanismo è finalizzato appunto ad evitare che il colpo parta accidentalmente, in caso di caduta di chi la impugna o in casi analoghi!
https://cdn-thumbs.imagevenue.com/b1/b9/5d/ME13NF6I_t.jpg

b) Revolver (a tamburo)
Nel caso dei revolver, a meno che non venga alzato il cane (il che vuol dire che si è intenzionati a sparare), il grilletto è così "duro" che un colpo accidentale, a seguito di una caduta, è praticamente da escludere.
https://cdn-thumbs.imagevenue.com/d3/ee/eb/ME13NF82_t.jpg
***
Tuttavia non si può teoricamente escludere in modo assoluto che (ma solo se si ha già il dito sul grilletto), un colpo possa partire accidentalmente dalla pistola; soprattutto se si tratta di modello di pistola molto antiquato, come il cervello (di pistola) di chi la impugna.
Però, anche a livello teorico, è invece da escludere in modo assoluto che un colpo possa partire da una pistola, se chi la impugna non ha messo il dito sul grilletto (nessuna pistola spara da sola); il che, come noto, va fatto "esclusivamente" se si ha la precisa intenzione di sparare.
Altrimenti è severamente "proibito"!
https://cdn-thumbs.imagevenue.com/3f/09/e1/ME13NF9W_t.jpg
***
Ed infatti, la prima regola (d'oro) che si insegna al corso obbligatorio per ottenere il porto d'armi, è che non bisogna "MAI" tenere il dito sul grilletto; a meno che non non si abbia "la precisa intenzione sparare a qualcuno immediatamente dopo avercelo messo".
E non c'è dubbio che, per potersi portare dietro un'arma, l'ass...essore doveva necessariamente aver seguito e superato il corso regolamentare per l'abilitazione all'uso delle armi da fuoco, previsto dal D.L. 66 del 15/03/2010; per cui non poteva di certo ignorare tale inequivocabile prescrizione relativa all'uso della sua pistola.
https://cdn-thumbs.imagevenue.com/20/f8/a7/ME13NFA1_t.jpg
***
Pertanto, essendo evidente che Massimo Adriatici aveva senza alcun dubbio messo il dito sul grilletto (altrimenti il colpo non sarebbe potuto partire neanche in modo accidentale), la responsabilità dello sparo e della morte della vittima, è "sicuramente" imputabile a lui, a meno che non abbia effettivamente agito per legittima difesa, essendo in pericolo la sua vita.
Resta solo da vedere il suo tipo e grado di responsabilità; la qual cosa, ovviamente, spetterà ai giudici!
***
Matteo Salvini, invece, come suo solito, si è arrogato tale incombenza (la quale, invece, non gli competerebbe affatto); e, in un video pubblicato sulla sua pagina Facebook ha descritto Adriatici come la "vittima di una aggressione",  la quale "ha risposto e accidentalmente è partito un colpo". Ed ha aggiunto che, comunque, "la difesa è sempre legittima".
***
Al riguardo, secondo me, Salvini ha perfettamente  ragione nell'affermare che:
- se, come sembrerebbe, Youns El Boussetaoui ha dato una spinta ad Adriatici, facendolo cadere in terra, non c'è dubbio alcuno che quest'ultimo sia stato vittima di una "aggressione" da parte del primo;
- essendo stato aggredito, Adriatici aveva senz'altro il diritto di difendersi, purchè in modo legittimo.
***
Però ci sono da chiarire alcuni punti, il cui accertamento non compete nè a me nè a Salvini.

1)
A quanto lui stesso ha dichiarato, Adriatici si è avvicinato al magrebino, che "molestava" i clienti del bar, e , arma alla mano, l'ha "redarguito" invitandolo ad andarsene;  contemporaneamente, asserisce di aver tentato di chiamare col cellulare  la polizia (cosa un po' difficile avendo una delle due mani impegnata con la pistola).
In ogni caso, secondo me, la condotta dell'assessore potrebbe integrare il reato di  "usurpazione di pubblica funzione", ai sensi dell'art. 347 Codice Penale;  ed infatti, Adriatici, non poteva assolutamente arrogarsi una funzione di ordine pubblico, minacciando Youns El Boussetaoui di andarsene dal bar,  sotto la minaccia della sua pistola.
In realtà, avrebbe dovuto limitarsi a chiamare per telefono la polizia, senza avvicinarsi di persona al molestatore; e, soprattutto,  senza assolutamente estrarre la sua pistola dalla fondina.
La qual cosa, a ben vedere, non avrebbe potuto nè dovuta farla neanche un regolare poliziotto; a meno che, ovviamente il "molestatore" non fosse armato (di arma bianca o da fuoco) e stesse minacciando fisicamente gli astanti.
Però, almeno stando alle ricostruzioni dei presenti, ivi compresa quella stessa dell'indagato, ciò non è affatto avvenuto in quel bar.
Al riguardo, tuttavia, secondo me l'assessore leghista merita senz'altro una attenuante; ed infatti, il primo a credersi un poliziotto e a indossarne indebitamente la divisa ad ogni impropria occasione, è stato il suo ineffabile "leader" (ripetute volte).
Chi va con lo zoppo (zuppo), impara a zoppicare!
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2)
A parte questo, visto che, a suo stesso dire, l'improvvisato "sceriffo" stava tenendo sotto il tiro della sua pistola il "disturbatore della pubblica quiete", resta da capire come possa spiegarsi che, nonostante ciò, lui l'abbia preso "a spintoni"!
Ed infatti, mi sembra "ovvio" che una persona sana di mente, non prenderebbe mai "a spintoni" qualcuno che la  sta minacciando con un'arma da fuoco; a meno che, ovviamente, non voglia suicidarsi (come, appunto, è successo).
Secondo me, sempre che la cosa sia vera -il che deve ancora essere accertato dagli organi inquirenti-, l'assurdità potrà essere spiegata solo dalle cartelle cliniche e dall'autopsia della vittima.
Ed infatti, per prendere "a spintoni" un uomo che gli stava puntando addosso un'arma da fuoco, Youns El Boussetaoui, doveva sicuramente essere:
-  o completamente pazzo;
- ovvero sotto l'effetto d'alcool o di droghe.
La quale seconda ipotesi, secondo me, non è affatto da escludere; ma, per saperlo, occorre attendere l'esito delle indagini.

3)
Resta inoltre da capire come sia possibile che lo "sceriffo" sia stato così stupido e inetto, da avvicinarsi così tanto al maghrebino, da  consentirgli di dargli uno "spintone".
Ed infatti:
- se vuoi affrontare qualcuno, da uomo a uomo e "a mani nude", è naturale che devi avvicinarlo almeno a "distanza di cazzotto";
- se, invece, vuoi intimidirlo "puntandogli contro un arma", è ovvio che devi tenerti, molto accortamente, a "distanza di sicurezza dalla portata del suo braccio".
Ed infatti, se sei troppo vicino, lui potrebbe cercare di disarmarti.

4)
Quanto a Salvini, dovrebbe mettersi d'accordo con se stesso, in quanto:
- o si è trattato di un semplice "incidente", e allora la "difesa" (legittima o illegittima) non c'entra assolutamente niente;
- oppure si è trattato di "difesa" (legittima o illegittima), e allora l'ipotesi di un "incidente" non c'entra assolutamente niente.
In verità, con il suo "assist", Salvini, invece, di scagionare suo "pugnace seguace", non ha fatto altro che metterlo in maggiore difficoltà!
***
A parte questo, quanto all'affermazione di Salvini che "la difesa è sempre legittima", ormai essa fa parte del suo "repertorio"; il quale, almeno sotto il profilo giuridico, è, nel contempo:
- molto "carente";
- estremamente "scadente".
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Ed infatti, come dice lui, non c'è dubbio alcuno che "la difesa sia sempre legittima"; ed infatti, se qualcuno mi sputa in faccia, io sono perfettamente legittimato a reagire allo stesso modo, sputando sulla sua.
Però, se, invece di sputargli in faccia gli sparo in fronte, la mia,  pur restando indubbiamente una "reazione di tipo difensivo", cessa però di essere anche "legittima", e diventa un tantino "eccessiva".
Per cui, l'affermazione di Salvini, e, cioè, che "la difesa è sempre legittima", andrebbe così giuridicamente (e logicamente) modificata: "la difesa è sempre legittima...purchè, però, non risulti sproporzionata rispetto all'offesa!"
***
Per cui, per stabilire se la "difesa" di Adriatici sia stata o meno "proporzionata" rispetto all'"offesa" da parte di Youns El Boussetaoui, occorre previamente accertare la natura, l'intensità e la pericolosità dell'"offesa" a lui e alla pubblica incolumità, che stava perpetrando  il magrebino.
Cosa, questa, che nè io nè Salvini siamo in grado di sapere, prima dell'esito dell'indagine e dell'interrogatorio dei testimoni presenti alla scena!

                                              CONCLUSIONE
Ciò premesso, in effetti, il "coefficiente psichico della condotta" di Adriatici va verificato prendendo in considerazione due ben distinti "eventi materiali".

A)
La sua deliberata scelta di "mettere il dito sul grilletto" (circostanza che ha praticamente ammesso senza che neanche glielo chiedessero), secondo me, già di per sè, evidenzia "come minimo" la fattispecie della "colpa"; resta poi da stabilirne il grado, il che competerà al giudice.

B)
Dato per scontato che Adriatici il dito sul grilletto ce l'aveva senz'altro (altrimenti il colpo non sarebbe "mai" partito), resta da vedere se, ferma restando in ogni caso la colpa per avercelo "messo", lui lo abbia poi "premuto":
- con intenzione;
- senza intenzione.
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Nel primo caso, Adriatici è sicuramente da considerarsi colpevole di "omicidio volontario" a tutti gli effetti, a meno che non riesca a dimostrare che Youns El Boussetaoui stesse concretamente mettendo in grave pericolo la vita e l'incolumità sua o degli altri avventori del bar; nel quale caso c'è solo da verificare l'eventuale eccesso colposo di difesa; se non c'è, Adriaticinon è in alcun modo imputabile!.
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Nel secondo caso, invece, Adriatici è responsabile, in ogni caso, soltanto di "omicidio colposo"; per le ragioni sopra esposte.
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Stabilire, però, se lo "sceriffo" abbia premuto il grilletto per lo "stato d'ira provocato dallo spintone ricevuto", ovvero per una mera "reazione nervosa automatica" del dito dovuta allo spintone stesso, sarà una cosa molto difficile da accertare.
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Oltre alla "perizia autoptica", a tal fine risulterà molto utile anche la "perizia balistica", al fine di stabilire:
- se il foro del proiettile è "circolare" (il che vorrebbe dire che Adriatici ha sparato ad altezza d'uomo, quando era ancora in piedi, perpendicolarmente al bersaglio);
- se il foro del proiettile è "ovaloide" (il che vorrebbe dire che Adriatici ha sparato quando era già caduto a terra, obliquamente al bersaglio).
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Poichè  "sembrerebbe" che la vittima sia stata uccisa da un proiettile sparato con la massima precisione al suo cuore, si potrebbe pensare ad un colpo esploso con la determinata intenzione di ucciderlo; però non si può assolutamente escludere che si sia trattato di un puro caso, e non di "mira" intenzionale.
Staremo a vedere!
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#3675
Ho già avuto modo di commentare il primo quesito referendario, concernente la modifica dell'attuale normativa che prevede la responsabilità civile dei magistrati; ora salto direttamente al quinto quesito referendario, concernente la modifica dell'esistente normativa che disciplina  la "custodia cautelare" (volgarmente definito anche "carcere preventivo").
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Il quesito recita:
<<Volete voi che sia abrogato il Decreto del Presidente della Repubblica 22 settembre 1988, n. 447 (Approvazione del codice di procedura penale), risultante dalle modificazioni e integrazioni successivamente apportate, limitatamente alla seguente parte: articolo 274, comma 1, lettera c), limitatamente alle parole: "o della stessa specie di quello per cui si procede. Se il pericolo riguarda la commissione di delitti della stessa specie di quello per cui si procede, le misure di custodia cautelare sono disposte soltanto se trattasi di delitti per i quali è prevista la pena della reclusione non inferiore nel massimo a quattro anni ovvero, in caso di custodia cautelare in carcere, di delitti per i quali è prevista la pena della reclusione non inferiore nel massimo a cinque anni nonché per il delitto di finanziamento illecito dei partiti di cui all'articolo 7 della legge 2 maggio 1974, n. 195 e successive modificazioni."?>>.
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Il che, a mio avviso, a parte il merito della modifica complessiva della norma (circa il quale si possono legittimamente avere delle opinioni diverse), per quanto, però, concerne l'abrogazione della specifica frase "...o della stessa specie di quello per cui si procede" potrebbe provocare delle conseguenze secondo me assolutamente "non auspicabili".
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Ed infatti, nel caso in cui si proceda contro i presunti autori "seriali" di gravi delitti contro la pubblica amministrazione, contro l'economia, contro il patrimonio, contro la libertà personale e sessuale, -purché non commessi con violenza- l'indagato dovrà comunque essere rimesso a piede libero, nonostante una plausibile infausta prognosi di ripetizione degli atti criminosi per cui si procede penalmente; e, questo, sebbene sia già stato condannato più volte per "reati seriali" dello stesso tipo (furti, molestie, stalking ecc.).
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Considerato che già adesso i giudici sono inondati da innumerevoli proteste e richieste di risarcimenti, nei casi in cui, talvolta, hanno imprudentemente lasciato a piede libero "alcuni" inquisiti, erroneamente supponendo che non avrebbero più ripetuto il loro "reato di tipo seriale" in pendenza di giudizio, vi lascio immaginare che cosa accadrà se venisse approvato il referendum; in tal caso, infatti, i giudici saranno "obbligati per legge" a lasciarli "tutti" indiscriminatamente a piede libero, senza la benchè minima facoltà discrezionale circa il rischio che possano reiterare il loro tipo di crimine.
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Tra l'altro, mi chiedo cosa accadrà, ad esempio, nel caso dell'azione di risarcimento danni promossa da una mia conoscente nei confronti di un giudice, il quale;
- dopo aver fatto arrestare in flagrante un "molestatore esibizionista" che più volte l'aveva molestata;
- fidandosi delle sue promesse, l'aveva però lasciato a piede libero in attesa del processo.
E quello, impudentemente, aveva ripetuto di nuovo il suo insano gesto davanti alla mia conoscente; in quel caso, anche in presenza dei suoi figli minori.
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Come influirà una eventuale approvazione del referendum, sul giudizio di responsabilità in corso?
Forse non influirà per niente, ma se il degenerato ripetesse una terza volta la sua esibizione, questa volta la mia conoscente non potrà sicuramente prendersela più con il giudice!
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Ad ogni modo, a prescindere dalle questioni di "diritto transitorio", salvo che in futuro non vengano enormemente ridotti i tempi dei processi, secondo me una eventuale approvazione di tale quesito referendario, darà luogo ad una marea di proteste da parte della popolazione; anche di quella che aveva votato SI' al quesito, senza comprendere bene quali sarebbero state le sue conseguenze pratiche!
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Ma, chi è causa del suo mal, pianga se stesso!
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