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Messaggi - Eutidemo

#3676
Citazione di: sapa il 20 Luglio 2021, 07:23:10 AM
Ciao Eutidemo, no, ti sbagli, non mi permetterei mai nemmeno di pensare che stai mentendo, spacciandoci un fatto vero per un sogno! Non ne vedrei nemmeno la motivazione. Piuttosto, mi ha colpito invece la nitidezza del racconto e il tuo aver colto numerosi dettagli, quando i miei sogni sono quasi sempre sbilenchi e un po' naif. Quello che ho raccontato è stranamente abbastanza nitido, in effetti, non è dei miei soliti. Tendo anch'io a  interpretarlo come ha fatto Jacopus, che ringrazio, anche perchè sto vivendo da mesi una crisi medico-sanitaria personale, al di là del covid, che mi sta deprimendo non poco. Ho un urgentissimo bisogno di ottimismo e di fiducia e questo sogno me ne ha forniti un po'. A presto.
Avrei bisogno anch'io di sogni del tuo tipo, per per tirarmi su il morale!
Ed infatti Sono quattro giorni che mi si è rotto un tubo dell'acqua nel muro, per cui, avendo dovuto chiudere il rubinetto generale, sono quattro giorni che non posso cucinare e lavarmi sul serio; sto ancora aspettando che arrivi l'idraulico.
:(
Per giunta, tanto per tirarmi su il morale, mi devo tenere su la palpebra dell'occhio destro con l'adesivo della carta da pacchi, perchè la mia "ptosi" si è aggravata di molto!
:(
https://cdn-thumbs.imagevenue.com/3e/df/21/ME13N8BK_t.jpg
Evviva!!!
:)
#3677
Ciao Sapa. :)
In effetti hai tutte le ragioni di sorprenderti del fatto che io faccia sogni così nitidi e dettagliati; nonchè del fatto che essi abbiano un senso così compiuto!
Leggendo "tra le righe" del tuo post, mi viene quasi da pensare che tu sospetti che, quello che ho raccontato, non sia stato affatto un sogno, bensì un evento da me realmente vissuto!
Ovviamente tu sei perfettamente libero di crederlo!
Io però, ti confermo che era soltanto un sogno; come, d'altronde, ti direi in ogni caso, anche se si fosse trattato di un fatto realmente accaduto!
;)
***
Quanto ai tuoi sogni, il secondo che hai fatto mi sembra molto dettagliato; non meno del mio!
E' vero che, a quanto racconti, anche nel tuo secondo sogno ci sono alcune incongruenze; però, tutto sommato, non mi sembrano poi così paradossali.
Pertanto anche a me viene il sospetto che si sia trattato di un fatto che ti è realmente accaduto, e che tu stai cercando di spacciare per un semplice sogno.
Anche se, però, in effetti, non ne vedo il motivo!
***
Oppure, se davvero si è trattato di un sogno, secondo me, la sua simbologia "potrebbe" essere la seguente:
- la mamma che ci tiene tanto all'agricoltura biologica, ma che così non ce la fa ad andare avanti, "potrebbe" rappresentare l'aspirazione della sinistra ad una svolta ecologista (però molto costosa e difficoltosa);
- la bella ragazza giovane, mora con i capelli tagliati alla marines, che è china sui fornelli e che sta preparando "La fiera della Nazione!", "potrebbe" rappresentare Giorgia Meloni, che si sta apprestando a governare il Paese con una svolta "nazionalistica" e "produttivistica" che, dell'"ecologia", se ne impipa altamente.
E' vero che Giorgia Meloni, almeno esteriormente, ha la testa di colore "biondo"; dentro, però, almeno nel tuo sogno la sua testa è simbolicamente colorata di "nero"!
***
Però ho letto adesso l'interpretazione di Jacopus, che, tutto sommato, mi sembra molto più plausibile della mia.
***
Un saluto :)
***
#3678
Ciao Isfrael. :)
A te è certamente "sembrato" di essere stata l' ultima a prendere l' oggetto in questione, e al rientro,  di essere stata la prima a varcare la soglia di casa, ma, ovviamente, non puoi in alcun modo  esserne sicura; ed infatti, come hai correttamente osservato tu, ci sono azioni che compiamo in automatismo e  il pensiero di fare quella determinata azione, magari in un attimo di distrazione, il cervello la registra come già effettuata.
Tanto è vero, questo, che sennò non avresti chiesto ai tuoi familiari se si fosse trattato di uno scherzo; nè, come hai scritto, loro non avrebbero avuto nessun motivo di negarlo.
Se tu fossi stata su un'isola deserta, questo non sarebbe stato di certo necessario!
***
Ti ringrazio circa la dritta riguardante la trasmissione "MISTERI".
Su Youtube ho trovato la "playlist" completa di tutte le puntate; che, quando avrò tempo, mi riservo di scaricare integralmente sul mio PC per vederle un po' alla volta.
https://www.youtube.com/watch?v=GUrx3koqzuY&list=PLX27_cgw_yyNasZQQo4bVaMgp2bZMSQMb
Un saluto! :)
#3679
NOTA
Il motivo per il quale, nel sogno Xxxxxx e Yyyyyy erano ricorsi a quell'arcaico tipo di fucile, era dovuto al fatto che la "cimice-proiettile" aveva una fondello di quasi 13 mm di diametro; per cui (almeno negli anni '70), non esisteva nessun altro fucile di dimensioni sufficienti da poterci "camerare" dentro un proiettile del genere!
;)

#3680

PROSEGUE DA SOPRA

Sebbene si trattasse di un sogno, era molto realistico, per cui ebbi qualche difficoltà con l'otturatore "girevole scorrevole", in quanto;
- la leva era grossa quasi quanto quella del cambio della mia auto;
- per giunta, era "scorrevole" come il pesante catenaccio di un vecchio convento di frati francescani.
***
Una volta che l'arma fu pronta a sparare, Yyyyyy si affacciò un attimo alla finestra con una sigaretta accesa tra le labbra, e poi si tirò subito indietro; non appena lo fece, un nostro "compare" mise in moto in strada una vecchia Harley Davidson "smarmittata", la quale produsse un frastuono paragonabile a quello di 747 al momento del decollo.
Ed infatti, considerato che con quel tipo di proiettile era impossibile montare un "silenziatore" sulla volata della canna, era indispensabile coprire in qualche modo il rumore dello sparo.
***
A quel punto premetti il grilletto!
Mi sorpresi sia per il rumore non eccessivo, sia per il rinculo abbastanza sopportabile; ma, questo, evidentemente dipendeva dal fatto che i tecnici avevano alquanto "depotenziato" la carica del proiettile.
Se, invece, lo avessi sparato "a carica piena", penso proprio che avrebbe fatto il rumore di un cannone; e che, sulla spalla, avrei ricevuto qualcosa come il calcio di un mulo infuriato.
Ma in fondo, trattandosi solo di un sogno, la cosa non avrebbe poi fatto una grande differenza.
***
A quel punto, mi svegliai davanti alla televisione ancora accesa; Carosello era ormai terminato da un pezzo!
***
P.S.
Sogno di un prossimo futuro.
Ho sognato nuovamente di trovarmi in quella stanza con Yyyyyy  e Xxxxxx, ma, questa volta, nel 2022:
- la sala riunioni dell'ambasciata sovietica era dotata di un modernissimo impianto di aereazione, a circuito chiuso (a prova di gas);
- i vetri della finestra (fissi) erano "specchiati", per cui da dentro si poteva vedere fuori, ma non viceversa;
- le pareti, il soffitto, il pavimento e i vetri della finestra (fissi) erano insonorizzati, per cui neanche il più flebile suono poteva essere percepito dai più moderni microfoni direzionali;
- le pareti, il soffitto, il pavimento e i vetri della finestra (fissi)  erano resi "radioimpenetrabili", per cui nessuna onda radio di cellulari o di "cimici" poteva passarci attraverso;
- al centro della stanza, era sempre in azione un "rilevatore di segnali" elettronici di qualsiasi genere a tipo.
***
Sul lungo tavolo, sopra il quale nel mio precedente sogno era posato il fucile, c'era ora uno strano apparecchio, dotato di monitor, che non avevo mai visto prima.
Yyyyyy  e Xxxxxx mi spiegarono che, con quello, erano in grado di registrare tutto quello che i Russi si dicevano dentro la sala riunioni.
***
- Come?- chiesi io.
- Grazie alla lampadina che illumina l'ambiente!-
- E' truccata?-
- Niente affatto, si tratta di una normale lampadina che i Russi hanno comprato dal ferramenta all'angolo; e che, ovviamente, hanno accuratamente controllato!-
- Confesso di non capire!- ammisi io.
***
Allora Xxxxxx mi indicò la finestra, facendomi notare che, ovviamente, nonostante che il vetro fosse specchiato, si vedeva lo stesso che dentro la luce era accesa.
Ma solo quello!
***
Xxxxxx mi spiegò:
- Certo saprai che già da qualche tempo, dirigendo un raggio laser che opera nel campo degli infrarossi (cioè invisibile all'occhio umano) su una superficie adatta (in genere il vetro di una finestra) nella stanza in cui si sta svolgendo la conversazione, il raggio si riflette sulla superficie e colpisce il ricevitore.
Ed infatti, le onde sonore creano vibrazioni sulla superficie dell'oggetto, che a loro volta modificano il comportamento del raggio laser riflesso; per cui il ricevitore registra i cambiamenti, che alla fine vengono convertiti in una registrazione sonora della conversazione-
***
- E i russi questo non lo sanno?- chiesi - Se lo so io, lo sapranno sicuramente anche loro, no?-
- Certo che lo sanno!- mi confermò Yyyyyy -Ed infatti quei vetri specchiati, oltre ad essere insonorizzati ed a prova di onde radio ed elettromagnetiche, sono anche "antivibrazione sonora"; per cui, dirigendoci sopra un raggio laser, non otterremmo assolutamente nulla!-
- E allora?-
***
- E allora devi sapere che una qualsiasi lampadina non emette la luce in diverse direzioni in modo perfettamente uniforme;  la disuniformità varia anche tra i diversi tipi di lampadine, essendo abbastanza alta per le lampadine a incandescenza e a LED, ma molto più bassa per quelle fluorescenti.-
- Quindi?-
- Questa irregolarità fa sì che le vibrazioni della lampadina (causate dalle onde sonore) alterino leggermente l'intensità del flusso luminoso che il nostro sensore elettro-ottico, del tutto "passivo", cattura attraverso il vetro specchiato; e questi cambiamenti sono sufficientemente percettibili per ricostruire le conversazioni che avvengono in quella sala riunioni!-
- Come, appunto, stiamo facendo adesso!- concluse, per lui Xxxxxx-.
***
A questo punto mi sono svegliato.
Però, d'ora in poi, se voglio avere una conversazione riservata di sera, la farò a luci spente!
***

#3681
SEGUE DA SOPRA

- Non vedo cosa ci sia tanto da ridere, tenente!- intervenne seriosamente il capitano - Forse il nostro caro "primo tiratore" si starà chiedendo come diamine facciamo a sapere che Ivan Rybakov sarà seduto proprio lì, quando lui sparerà al corrispondente punto esterno del muro-
Ma, poichè Yyyyyy non riusciva proprio a smetterla di sbellicarsi dalle risate, me lo spiegò lui:
-Noi conosciamo l'orario in cui Rybakov è di turno, per rispondere alle telefonate degli agenti di cui è il referente; per cui, al momento giusto, io gli telefonerò da qui per essere sicuro che è davvero seduto alla scrivania dove si trova il telefono.
Siamo riusciti a scoprire il numero e il codice per le chiamate dirette!
Una volta riconosciuta la sua voce, io gli dirò "Прощай товарищ!"  ("Proshchay tovarisch!", cioè, "Addio compagno"); ed è in quel momento che tu farai fuoco!
***
Non riuscendo a destarmi dall'incubo, risposi seccamente: -Io non faccio fuoco proprio per niente...se lo scordi "signore"!-
- E se io te lo ordinassi per scritto?-
- Nemmeno! Per il codice penale, se un reato è commesso per ordine di una autorità superiore, del reato risponde colui che ha dato l'ordine; però ne risponde allo stesso modo chi ha eseguito l'ordine, anche se è stato messo per scritto....-
- ...salvo che, per errore di fatto, abbia creduto di obbedire ad un ordine legittimo!- chiosò ridendo Yyyyyy.
- Già, ma io non credo affatto che l'ordine di uccidere sia un ordine legittimo!-
- Ma tu sei soggetto al "codice militare", per cui devi in ogni caso obbedire agli ordini di un ufficiale superiore!- ribadì seccamente Xxxxxx.
- Non se si tratta di un ordine illegittimo, come quello di uccidere qualcuno!- ribattei io - Tanto più che, visto che non siamo affatto in guerra con la Russia, io sono soggetto al "codice militare di pace", e non certo al "codice militare di guerra"-
- Se vigesse quest'ultimo, mi ubbidiresti?- chiese sorridendo il capitano.
- Nossignore! Ed infatti, anche se fossimo in guerra, non essendo in combattimento, non sparerei "mai", a freddo, a un nemico "inerme"; soprattutto se mi sta dando le spalle...-
- ...e, per giunta, attraverso un muro!- aggiunse sghignazzando Yyyyyy.
Xxxxxx, questa volta, scoppiò a ridere anche lui; e, dandomi un buffetto sul petto, esclamò: - Bravo tenente, hai risposto giusto! Ma è prima di tutto il codice dell'onore che vieta di sparare alle spalle, prima ancora di quello militare! Tu sei troppo avvocato per fare il soldato di carriera!-
***
- Ma pensavi davvero che stessimo dicendo sul serio?- mi domandò Yyyyyy, tornando serio, e con un tono tra il faceto e l'offeso.
- Be'- feci io, che cominciavo a stizzirmi un po' -Vista quella specie di cannone portatile posato lì per terra, in effetti mi sembrava logico che parlaste davvero sul serio.
Non l'avrete mica portato qui solo per farmi uno scherzo, spero!-
-Certo che no, tenente!- ghignò Xxxxxx -Lo abbiamo portato qui affinchè tu, appunto, spari proprio su quel muro!-
***
Va bene che i sogni sono sempre un po' strani, ma questo stava un tantino esagerando!
- Confesso che sono confuso!- balbettai scuotendo la testa.
***
A quel punto, Yyyyyy aprì una valigetta verde, e ne trasse fuori uno stranissimo oggettino; che, sul momento, io non riuscii a identificare in alcun modo.
Vediamo se ci riuscite voi, guardando la seguente immagine.
https://cdn-thumbs.imagevenue.com/85/b6/0e/ME13N02C_t.jpg
***
Be', quello riprodotto sopra, è il modello che hanno esibito nella "docuserie" di NETFLIX sullo spionaggio; mentre, quello che mi mostrò Yyyyyy, era un tantino più evoluto, essendo stato progettato qualche anno dopo.
Nella prima puntata della "docuserie" di NETFLIX, infatti, viene ricordato un singolare "strumento" spionistico risalente addirittura agli anni '60 (quando io andavo ancora a scuola); si trattava di un piccolo microfono -in gergo, "cimice"- inserito in un particolare tipo di proiettile.
Tale minuscolo apparecchietto era in grado di resistere allo "shock" dello sparo e dell'impatto; pur essendo, però, abbastanza sensibile da riprendere una conversazione che avvenisse non troppo distante da esso.
Era dotato di un trasmettitore e di una batteria con particolari specifiche; inoltre il proiettile si trascinava dietro un corto "cavo d'antenna", per trasmettere l'audio alla squadra di sorveglianza.
A causa delle sue dimensioni non poteva che essere sparato da un fucile dalla canna molto capiente, come, appunto, il Mauser 1918 T-Gewehr da 13,2 mm.
Però la "carica" del bossolo:
- doveva essere abbastanza potente da consentire alla "cimice-proiettile" di conficcarsi a destinazione (cioè su un supporto abbastanza vicino al luogo della conversazione che si voleva intercettare);
- non doveva essere troppo potente, onde evitare che  si frantumasse sul bersaglio.
***
Poichè la distanza tra i due edifici era di 27 metri, il nostro servizio di tecnica balistica aveva "dosato" la carica nella misura che, si sperava, sarebbe risultata ottimale.
***
Xxxxxx e Yyyyyy mi fecero vedere la finestra, aperta, della stanza nella quale si sarebbe tenuta la riunione che loro volevano intercettare; e sul bordo della quale io avrei dovuto far configgere la "cimice-proiettile".
***
Ed infatti, l'ambasciata sovietica era una fortezza nella quale era assolutamente impossibile penetrare per nascondervi dei mini-microfoni d'ascolto; comunque, anche se ci si fosse riusciti, le sale riunioni venivano minuziosamente "bonificate" prima di ogni convegno.
E, purtroppo, di "talpe", là dentro, non ne avevamo neanche una (i traditori, in Russia, avevano -ed hanno- vita molto breve).
***
Peraltro, visto che è passato mezzo secolo, sarà bene ricordare che quella finestra della sala riunioni doveva sempre essere tenuta aperta, in quanto:
- all'epoca l'ambasciata sovietica era priva di un impianto di aria condizionata, il quale veniva considerato una "mollezza capitalistica";
- all'epoca (e forse anche adesso) i russi fumavano il doppio dei turchi, per cui, se durante una riunione non avessero aperto la finestra, sarebbero morti tutti asfissiati;
- all'epoca, i "microfoni direzionali spia" a lunga distanza, praticamente non esistevano (o, quantomeno, non con l'efficienza di quelli di oggi).
- la "lettura del labiale" veniva già praticata, ma, considerata la disposizione dei luoghi, nel nostro caso era impraticabile (da una finestra all'altra, si vedeva solo quello che appariva in linea retta, o poco più)
***
Precisato quanto sopra, piazzammo il fucile su un tavolo lungo e stretto, a circa mezzo metro dalla finestra; poi spegnemmo la luce, e aprimmo le imposte e le persiane.
Fuori era molto buio, sia perchè i due lampioni sottostanti la nostra finestra  (chissà come mai) erano entrambi non funzionanti, sia perchè la luna era ancora una falce; sul vecchio fucile, però, era montato un modernissimo (per allora) cannocchiale per la visione notturna, con mirino a reticolo, per cui riuscivo a vedere benissimo il punto a cui dovevo mirare.
I problemi, però, erano tre:
- non conoscevo per niente l'arma;
- non avevo la benchè minima idea di come si comportasse un simile bizzarro tipo di proiettile;
- temevo che il piccolo cavo a strascico avrebbe alterato la traiettoria.
Però avevo:
- il vantaggio della distanza, veramente minima, da cui dovevo sparare (ero allenato a colpire un bersaglio a 500 metri ed oltre);
- un certo margine di tolleranza rispetto al punto ottimale di fissaggio.
***
Attendemmo qualche tempo, fino a che il fumo fuoriuscente dalla finestra della sala riunioni ci fece capire che il convegno era iniziato, e poi demmo inizio all'operazione.

CONTINUA
#3682
Moltissimo tempo fa, negli anni '70, oltre alla mia occupazione principale, per arrotondare un po' le mie entrate, lavorai  per qualche tempo a "part-time" per i nostri servizi di controspionaggio; ma non ero affatto un cosiddetto "agente operativo", bensì soltanto un cosiddetto "analista" (di terzo livello), per cui il mio lavoro  era un tranquillo lavoro d'ufficio (peraltro, alquanto estemporaneo).
Anzi, spesso, il mio era una specie di "smart-working" "ante litteram"; perchè, a volte, mi limitavo a "sbobinare" a casa mia quanto era stato registrato su nastro magnetico, ovvero ad ascoltare alcune trasmissioni cifrate con una radio ad onde corte.
Per il resto mi limitavo ad analizzare  "scenari" di vario genere e tipo.
Non avendo, quindi, nessuna eccezionale storia da 007 da rammentare, vi racconterò una esperienza che ebbi all'epoca; però, la ebbi soltanto in sogno.
Credo che, comunque, meriti lo stesso di essere raccontata, perchè fu un sogno molto interessante e particolareggiato; sebbene, sia ben chiaro, qualunque riferimento a fatti o persone effettivamente esistenti, è puramente casuale!
***
L'avevo completamente rimossa dalla mia memoria, ma mi è tornata in mente, guardando una "docuserie" di NETFLIX sullo spionaggio; ma su questo tornerò più avanti.
Per adesso vi racconto il singolare sogno che feci all'epoca.
***
Mi trovavo a casa mia a guardare  "Carosello", in attesa del programma della serata, quando (in sogno), ricevetti una telefonata che mi invitava a recarmi immediatamente in via Gaeta n... primo piano; non mi spiegarono il perchè, ma, poichè in caso di chiamate del genere, si aveva diritto ad un piccolo "supplemento" economico, ci andai subito.
***
Chi abita a Roma, sa benissimo che, all'epoca, in via Gaeta c'era l'ambasciata sovietica; e, mi pare che attualmente, nello stesso edificio, ci sia l'ambasciata russa.
Si tratta di un edificio non particolarmente "prestigioso", che, di fronte all'ambasciata americana di via Veneto, fa la figura del "parente povero"; per di più via Gaeta è una strada molto stretta (e, a mio parere, anche un po' "squallidina").
https://cdn-thumbs.imagevenue.com/55/55/48/ME13N03C_t.jpg
***
Dopo aver sbagliato portone (visto che due lampioni della strada erano rotti), alla fine imbroccai quello giusto, in via Gaeta n...., giusto di fronte all'ambasciata sovietica; il piano lo azzeccai subito, perchè, in effetti, lì c'era un solo primo piano (a parte una sopraelevazione all'epoca non classificata come "piano" vero e proprio).
***
Non appena giunto all'appartamento che mi avevano indicato (cioè l'interno ...), suonato il campanello, mi aprì la porta il Capitano Xxxxxx, il quale si lamentò del mio ritardo; scusatomi, entrai all'interno, e, qui, il mio sogno cominciò a trasformarsi in un incubo!
***
Ed infatti, in una grande stanza, davanti alle imposte ancora chiuse (che, nel mio sogno, erano "persiane" e non "serrande"), c'era posato in terra, sul suo treppiede, il più grosso "fucile da cecchino" che avessi mai visto in vita mia; ed infatti, pur essendo io abbastanza esperto di armi da fuoco, era un modello che assolutamente non conoscevo.
Però, a occhio e croce, mi sembrava prelevato  da qualche museo, visto il suo aspetto  estremamente antiquato (anche per gli anni '70).
Ma si sa, sono cose che accadono di frequente nei sogni!
***
Accovacciato accanto al colossale fucile, un "bolt action" (cioè, "a catenaccio", ovvero ad "otturatore scorrevole girevole"), c'era il tenente Yyyyyy, che era il mio diretto superiore (io ero sottotenente); il quale mi spiegò che si trattava di un Mauser 1918 T-Gewehr da 13,2 mm, che i Tedeschi usavano nella prima guerra mondiale.
https://cdn-thumbs.imagevenue.com/11/70/90/ME13N02D_t.jpg
***
A quanto ne so, almeno all'epoca, non esisteva un fucile più grosso e potente; ed infatti i tedeschi lo usavano per forare le corazza dei "tank" inglesi, uccidendone il conducente.
Se ne può avere una vaga idea, confrontando le dimensioni di un suo proiettile, con quelle di un normale "proiettile da cecchino".
https://cdn-thumbs.imagevenue.com/40/2d/ad/ME13N02R_t.jpg
***
Alquanto sorpreso dal trovarmi di fronte ad un tale "dinosauro", domandai a Yyyyyy perchè diamine mi avessero chiamato là; ed infatti io non ero nè "un agente operativo", nè mi occupavo della manutenzione di residuati bellici.
Xxxxxx mi rispose con una domanda: - Tu eri "tiratore scelto", durante il servizio di leva, non è vero?-
- Sì, capitano!- risposi cominciando a preoccuparmi un tantino.
Tanto più quando Yyyyyy intervenne precisando: -A dire il vero, era "primo tiratore" reggimentale, comandante!-
***
- Benissimo!- si fregò soddisfatto le mani il capitano -Allora penso proprio che non avrai alcun problema a centrare il punto del muro del palazzo di fronte che adesso noi  ti indicheremo!-
Io (sempre nel sogno), scoppiai in una risata, in verità un tantino nervosa, replicando: - Io non sparo proprio a niente, capitano, non rientra nelle mie competenze! Ed infatti, che io sappia, lo "sparare" rientra nelle competenze del tenente Zzzzzz; il quale è un "agente operativo", ed è un tiratore dieci volte più in gamba di me! Chiamate lui!-
- Zzzzzz ha avuto un incidente, per cui stasera non poteva venire; quindi ho pensato che, fra tutto il personale disponibile in tempi brevi, tu eri il più idoneo!-
- A sparare a un muro?- chiesi io con un leggero velo di sarcasmo nella voce.
***
A quel punto Yyyyyy si mise a sghignazzare "singultivamente" (col rischio di farmi svegliare dal sogno), e mi spiegò: -Sisì, tu devi sparare a un muro! Ma a noi interessa che il proiettile arrivi nella schiena di chi è seduto alla scrivania che sta "dietro" quel muro!-
- Spero che tu stia scherzando!- sussurrai con un filo di voce, che sembrava un rantolo, mentre il sangue cominciava a gelarmisi nelle vene.
- Niente affatto!- ribattè lui, non riuscendo a frenare il suo riso convulso -Quell'edificio non è in cemento armato, per cui il proiettile di questo fucile "antimateriale" lo perforerà come se fosse burro!-
***

CONTINUA
#3683
Ciao Isfrael. :)
In realtà, più tardi, venimmo a sapere che, per non disturbare troppo gli abitanti del quartiere, il Comune, approfittando del periodo delle vacanze, aveva intrapreso dei rumorosissimi lavori di trivellazione nel sottosuolo; l'unico inquilino rimasto nel palazzo, ci disse che un suo vaso, posato troppo sul bordo di un mobile, si era spostato ed era caduto in terra.
***
Ovviamente, io non so se il soldatino si sia progressivamente spostato in avanti per via delle vibrazioni del pavimento (che non era in cemento armato); però, considerato che l'unica volta in cui il soldatino abbandonò il suo posto di guardia fu l'estate in cui gli operai del Comune fecero i lavori di trivellazione, penso proprio di poter azzardare, una volta tanto, la tanto famigerata supposizione "post hoc propter hoc!"
***
Tuttavia, in effetti, anche la tua ipotesi mi sembra molto plausibile; forse anche più della mia!
Ed infatti può darsi benissimo che, quella volta, io fossi convinto di aver messo il soldatino di guardia, ma in realtà (forse) lo avevo dimenticato in corridoio; ed infatti, come hai correttamente osservato tu, ci sono azioni che compiamo in automatismo e  il pensiero di fare quella determinata azione, magari in un attimo di distrazione, il cervello la registra come già effettuata.
Questo non solo accade abbastanza di frequente in generale, ma a me succede più spesso del normale; ed infatti sono una persona molto "distratta".
::)
***
Nel tuo caso, invece, la questione, nei termini in cui l'hai raccontata, mi sembra un po' diversa.
Secondo me, quindi, c'è solo un'alternativa:
- o sei stata vittima di uno scherzo da parte di un congiunto ancora vivo (marito o figli);
- oppure sei stata vittima di uno scherzo da parte di un congiunto già deceduto (o da parte di una qualche indefinta "entità" buona).
***
Secondo me, in questo caso, occorre applicare il "RASOIO DI OCCAM", principio in base al quale "Entia non sunt multiplicanda praeter necessitatem!";  cioè non bisogna mai, per spiegare un determinato fenomeno, supporre l'esistenza di "entità" meramente congetturali, quando, invece, detto fenomeno, può benissimo essere stato provocato da "entità" la cui realtà è indubbia.
In altre parole, mi sembra irragionevole presumere che lo scherzo sia stato perpetrato da un ente la cui esistenza è assolutamente indimostrata, quando, invece, lo scherzo potrebbe essere stato tranquillamente perpetrato da un ente la cui esistenza è assolutamente fuori di dubbio (congiunti "vivi" presenti nella casa).
***
Posso darti atto che ti sembri molto  improbabile che ti abbiano mentito al riguardo, però tu devi darmi atto che:
- è molto più probabile che un vivo menta riguardo ad uno scherzo da lui commesso, e lo neghi sotto giuramento (a me è capitato un sacco di volte);
- piuttosto che un morto o una qualche entità soprannaturale si diletti ad intervenire nel mondo dei vivi.
Evento, quest'ultimo, testimoniato e raccontato da un sacco di persone un sacco di volte, però MAI (dico mai) storicamente documentato, per essere avvenuto sotto il controllo di esperti scienziati o di prestigiatori professionisti.
***
Per cui, concludendo, delle due ipotesi ritengo senz'altro molto più "probabile" la prima (perchè, a questo mondo, di "certo", secondo me, non c'è niente), e, cioè, che sei rimasta vittima di uno scherzo da parte di un congiunto ancora vivo (marito o figli); il quale, poi, per un qualche motivo, si è sempre ostinatamente rifiutato di ammetterlo.
***
Un saluto! :)
***
#3684
Citazione di: Jacopus il 16 Luglio 2021, 15:57:59 PM
Questo è lo Zeitgeist, Eutidemo. Siamo nell'epoca in cui tutti rivendicano diritti e risarcimenti e dove viene spernacchiato ogni potere pubblico e ogni simbolo del "limite". Le relazioni sociali passano sempre di più attraverso la loro compravendita o quantificazione economica. Il sapere giuridico viene usato come semplice atto strumentale diretto allo scopo, direbbe Weber.
Nel corso di questo processo accade pure che apprendisti stregoni non maneggino con la necessaria perizia la legislazione, favorendo così, ancora una volta, il sapere giuridico manipolatorio, fatto di azioni dilatorie, di ricorsi verso leggi contraddittorie o ineseguibili o che contrastano qualche principio ugualmente tutelato dalla legge. La conseguenza finale è un aumento delle disparità  di usufruire della Giustizia, massima per le classi abbienti, minima per quelle povere. Sarebbero ben altre le riforme da perseguire per un miglioramento complessivo dell'organizzazione della giustizia in Italia.
Sono d'accordo con te!
L'unico aspetto dell'attuale legislazione che non condivido, è quello per il quale il magistrato non risponde degli errori che commette per "colpa grave", bensì soltanto per quelli che commette per "negligenza inescusabile"; il che, a mio parere, costituisce una tutela un tantino eccessiva, anche considerando la sua condizione di magistrato.
Secondo me, basterebbe intervenire legislativamente solo su quello!
;)
#3685
Il 2 luglio è iniziata la raccolta delle firme previste dalla Costituzione per i sei quesiti referendari "per la giustizia giusta", proposti dal Partito Radicale e dalla Lega; mi soffermerò solo sul primo quesito, che, secondo me, è il più importante, e che riguarda la "responsabilità civile dei magistrati" (sebbene gli altri quesiti siano quasi tutti correlati al primo).
Come risulterà dalla mia sintetica trattazione, il difetto principale del referendum, è che si tratta di una materia troppo complicata per sottoporla ad un voto popolare; per cui, anche solo per tale motivo, secondo me, sarebbe stato molto meglio non proporlo neanche.
***
Il quesito "topico" è il seguente:
"Volete voi che sia abrogata la Legge 13 aprile 1988, n. 117 (risarcimento dei danni cagionati nell'esercizio delle funzioni giudiziarie e responsabilità civile dei magistrati), nel testo risultante dalle modificazioni e integrazioni ad essa successivamente apportate, limitatamente alle seguenti parti: art. 2, comma 1, limitatamente alle parole "contro lo Stato"; art. 4, comma 2, limitatamente alle parole "contro lo Stato"; art. 6, comma 1, limitatamente alle parole "non può essere chiamato in causa ma"; art. 16, comma 4, limitatamente alle parole "in sede di rivalsa,"; art. 16, comma 5, limitatamente alle parole "di rivalsa ai sensi dell'articolo 8"? "
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Il quesito in questione, quindi, interviene sul testo della legge n. 117 del 13/04/1988 (c.d. legge Vassalli), la quale disciplina il "risarcimento dei danni cagionati nell'esercizio delle funzioni giudiziarie e la responsabilità civile dei magistrati", abrogandolo.
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Che cosa significa il testo del quesito referendario?
In parole povere, con l'eventuale abrogazione delle disposizioni in questione, si mira a consentire al cittadino di agire direttamente contro il magistrato per il risarcimento dei danni conseguenti ad una sua eventuale "responsabilità civile", senza lo schermo dello Stato, che era stato voluto e disciplinato dalla menzionata legge Vassalli; cioè, il cittadino potrà ottenere il risarcimento del danno subito esattamente come prima, con l'unica differenza che, se passa il referendum,  potrà perseguire direttamente il magistrato.
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La legge attuale, invece (cioè, come detto, la L. n. 117/1988), prevede che chi "chi ha subìto un danno ingiusto per effetto di un comportamento, di un atto o di un provvedimento giudiziario posto in essere dal magistrato con <<dolo o colpa grave>>nell'esercizio delle sue funzioni ovvero per diniego di giustizia può agire contro lo Stato per ottenere il risarcimento dei danni patrimoniali e anche di quelli non patrimoniali" (art. 2 comma 1), ma non direttamente contro il magistrato; sul quale poi si rivarrà lo Stato.
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Ed infatti, attualmente, il magistrato risponde solo in esito all'azione di "rivalsa", che, in sintesi, il Presidente del Consiglio dei ministri, entro due anni dal risarcimento al cittadino,  ha l'obbligo di esercitare nei confronti del giudice:
- nei casi di diniego di  giustizia da parte sua;
- nei casi in cui la violazione manifesta della legge ovvero il travisamento del fatto o delle prove, sono stati determinati da <<dolo o negligenza inescusabile da parte sua>>.
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Vale a dire che l'attuale legge prevede, quindi, un sistema basato:
- sulla responsabilità diretta dello Stato nei confronti del cittadino leso (in funzione compensativo-satisfattoria);
- sulla responsabilità, in sede di rivalsa, del magistrato (in funzione preventivo-punitiva)
***
Però, ATTENZIONE!
Tale attuale sistema  non si applica nel caso di responsabilità civile per "fatti costituenti reato"; ed infatti, l'art. 13 della legge n. 117/1988, prevede che, in tale ipotesi, l'azione civile è "già oggi" esperibile:
- sia nei "confronti dello Stato";
- sia "direttamente nei confronti del magistrato".
Quindi non è affatto vero che, attualmente, il cittadino non possa mai rivalersi direttamente nei confronti del magistrato.
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La proposta referendaria, quindi, è finalizzata a consentire al cittadino di agire per il risarcimento dei danni derivanti dalla responsabilità civile del magistrato direttamente nei suoi confronti, solo nelle ipotesi ipotesi residuali nelle quali tale "azione diretta" é attualmente preclusa.
Ma, a parte i casi di "colpa grave", se il giudice ha operato "con dolo", quasi sempre si configura un reato; per cui già adesso il magistrato è perseguibile direttamente dal cittadino che si costituirà "parte civile" nel processo penale nei suoi confronti.
***
D'altronde, almeno a quanto mi sembra di capire, il quesito non colpisce affatto il medesimo inciso "contro lo Stato", contenuto anche all'art. 4 comma 1, della legge 117/1988 ("L'azione di risarcimento del danno contro lo Stato ecc."); per cui, a mio avviso, è lecito affermare che non verrebbe abrogata la possibilità di azione giudiziale del cittadino contro lo Stato.
La quale, quindi, permarrebbe "tel quel", solo che:
- verrebbe affiancata dall'azione diretta nei confronti del magistrato;
- non verrebbe invece "toccata" l'azione di rivalsa dello Stato nei confronti del magistrato medesimo.
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Il che, sempre che io abbia ben capito il combinato disposto che risulterebbe dalla approvazione del quesito, potrebbe dar luogo a qualche problema ermeneutico; per non dire molta confusione!
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Ed infatti:
- i criteri su cui attualmente si fonda la responsabilità civile dello Stato nei confronti del cittadino (art. 2);
- i criteri su cui si fonda l'azione di rivalsa dello Stato nei confronti del magistrato (art. 7);
non mi sembra che siano perfettamente sovrapponibili.
***
Dico questo, in quando:
- per un verso, l'art. 2, nel testo già novellato dalla legge 27/02/2015 n. 18, fa riferimento ai concetti di "dolo e colpa grave";
- per un altro verso, invece, l'art. 7 circoscrive l'azione di rivalsa ai casi in cui la condotta attenzionata sia connotata da "dolo o negligenza inescusabile".
Il che non mi pare affatto che sia esattamente la stessa cosa.
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Ed infatti, secondo la giurisprudenza della Cassazione,  la cosiddetta "negligenza inescusabile" implica un "quid pluris" rispetto alla "colpa grave" delineata dall'art. 2236 c.c.: secondo la Cassazione, invero, la colpa stessa deve risultare "non spiegabile", vale a dire priva di agganci con le particolarità della vicenda, che potrebbero rendere comprensibile, anche se non giustificato, l'errore del magistrato (Cass. 5 luglio 2007, n. 15227).
Pertanto, secondo una più recente sentenza dei giudici di legittimità, la grave violazione di legge determinata da "negligenza inescusabile" ricorre "allorquando nel corso dell'attività giurisdizionale si sia concretizzata una violazione evidente, grossolana e macroscopica della norma stessa ovvero una lettura di essa in termini contrastanti con ogni criterio logico o l'adozione di scelte aberranti nella ricostruzione della volontà del legislatore o la manipolazione assolutamente arbitraria del testo normativo o ancora lo sconfinamento dell'interpretazione nel diritto libero" ​(Cass. 26 maggio 2011, n. 11593).
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Puntualizzata tale differenza, l'approvazione del quesito referendario  comporterebbe  che:
-  qualora il cittadino intendesse proporre l'azione diretta nei confronti del magistrato, evocando lo stesso in giudizio da solo o unitamente allo Stato, costui risponderebbe secondo i criteri individuati nell'art. 2, e dunque, solo per "dolo e per colpa grave";
- diversamente, il magistrato perderebbe, sia "de iure" che "de facto",  la possibilità di giovarsi di quel maggiore schermo che é costituito dal parametro della "negligenza inescusabile",  la quale resterebbe prerogativa dei soli casi in cui fosse ancora necessaria l'azione di rivalsa.
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Tale "scombinato disposto" delle due forme di responsabilità ("diretta" e di "rivalsa"), secondo me appare molto poco "giuridicamente logico", in quanto la condotta del magistrato finirebbe per essere valutata secondo un diverso parametro solo in ragione:
- della scelta del cittadino di agire direttamente nei sui confronti;
- della scelta del cittadino di agire nei confronti dello Stato.
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Tra l'altro, in un certo modo, uno "scombinato disposto" del genere, potrebbe, più o meno indirettamente ledere:
-  l'art.3 della Coatituzione, perchè due giudici potrebbero subire un trattamento giurisdizionale differenziato, solo a seconda della scelta procedurale del cittadino;
- l'art.24 comma 2 della Costituzione, il quale sancisce che la difesa è diritto inviolabile in ogni stato e grado del procedimento;
- l'art.24 comma 4 della Costituzione, il quale sancisce che la legge determina le condizioni e i modi per la riparazione degli errori giudiziari.
Però su tali aspetti dovrei rifletterci meglio!
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Per passare, poi, ad un'altra inconguità del quesito referendario, molto poco comprensibile appare anche l'intervento che si mira a operare nella rubrica dell'art. 13, da cui si vorrebbe espellere l'inciso "per fatti costituenti reato"; salvo poi a lasciarlo inalterato nel testo del comma 1 del citato articolo ("Chi ha subìto un danno in conseguenza di un fatto costituente reato commesso dal magistrato nell'esercizio delle sue funzioni ha diritto al risarcimento nei confronti del magistrato e dello Stato. In tal caso l'azione civile per il risarcimento del danno ed il suo esercizio anche nei confronti dello Stato come responsabile civile sono regolati dalle norme ordinarie").
Che diamine di senso ha?
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A parte tali incongruenze, ovviamente, non è certo secondario il problema della compatibilità con la Costituzione della "responsabilità diretta del giudice", correlata all'intangibile principio dell'"indipendenza della magistratura", quale si configurerebbe in caso di successo referendario.
Ed infatti:
a)
Un magnate della finanza o un personaggio politico molto potente (o entrambe le cose insieme, come a volte capita), potrebbe tenere sospesa sulla testa di un povero magistrato di provincia la "spada di Damocle" di una causa diretta di risarcimento danni, sostenuta da un battaglione composto dai migliori e più strapagati avvocati del Paese; è un effetto intimidatorio solo ipotetico ed eventuale, ma che, purtroppo, non si può certo escludere (come di fatto accade nei Paesi dove vige tale "responsabilità diretta").
Il che, in atto o in potenza, potrebbe costituire un indebito strumento di pressione nei confronti del giudice; tale da "indurlo ad una giurisprudenza difensiva ispirata a compiacenza giudiziaria".
b)
A parte tale aspetto generale, in particolare, se il referendum venisse approvato, potrebbe sussistere il pericolo di azioni di responsabilità – del tutto pretestuose – proposte al solo scopo di presentare una "istanza di ricusazione" nei confronti del magistrato coinvolto nell'azione civile; e "liberarsi in tal modo di magistrati scomodi, o temuti, o sgraditi" (come sostenuto da R. Martino, "Colpa grave del magistrato, responsabilità dello Stato e limiti del sindacato sul provvedimento giurisdizionale", in Giustizia Civile, Giuffré, 2016, 3, p. 639-640).
***
Peraltro, la stessa Corte Costituzionale, con la sentenza del 3 febbraio 1987, n. 26, ebbe modo di  sottolineare come la "la peculiarità delle funzioni giudiziarie e la natura dei relativi provvedimenti suggeriscono condizioni e limiti alla responsabilità dei magistrati, specie in considerazione dei disposti costituzionali appositamente dettati per la Magistratura (artt. 101-113 Cost.), a tutela della sua indipendenza e dell'autonomia delle sue funzioni".
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Io, pertanto, voterò sicuramente contro l'approvazione del Referendum.
***
#3686
 :)
Per quanto mi riguarda, considero l'argomento esaurito, per cui dubito che interverrò ancora in caso di eventuali repliche; però non vorrei che il mio silenzio venisse considerato "offensivo", in quanto, secondo me ciascuno di noi può avere le convinzioni che preferisce.
E non sta scritto da nessuna parte che le mie convinzioni siano migliori di quelle altrui (e viceversa).
;)
#3687
Ciao Anthony. :)
Non mi dispiace certo di "vincere facile", ma, almeno, cambiamo argomento; per esempio, perchè, tanto per variare, non apriamo un dibattito sull'esistenza  della Fata Turchina?
O degli Gnomi?
;D
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Quanto alla differenza tra "inspiegato" e "inspiegabile", in effetti, dopo che pensavo di avertelo "spiegato"  così bene, trovo davvero "inspiegabile",  che tu non abbia ancora capito cosa voglio dire.
Ed invero non si tratta per niente solo di una questione "linguistica", bensì di una netta differenza "concettuale".
D'altronde, come dicevano i Latini: "Nomina sunt consequentia rerum!" (Istituzioni di Giustiniano, II, 7, 3).
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Come ti ho già detto, infatti, sono perfettamente d'accordo con te che se una cosa per la scienza è inspiegata, non è possibile sapere se in futuro sarà spiegata o meno; ma questo con l'argomento della presunta "possessione" non c'entra assolutamente NIENTE!
:)
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Quanto a fare confusione tra casi particolari e categorie, che sono quelle di cui si occupa la scienza, sono perfettamente d'accordo con te anche su questo; ed infatti, mentre nei casi particolari contano le prove circostanziali, nelle categorie si ragiona per valutazioni probabilistiche, con gran numero di dati.
Ma anche questo, con l'argomento della presunta "possessione", non c'entra assolutamente NIENTE!
:)
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Ed infatti, quello del mio mal di testa, era solo un esempio per farti capire la differenza concettuale tra "inspiegato" e "inspiegabile";  per il resto non ho alcun problema nel riconoscere che le mie cefalee non sono mai state fatte oggetto di uno studio scientifico a livello mondiale.
:D
***
Quanto al mio presunto abuso del MAI, io lo utilizzo semplicemente per significare che una cosa non si è MAI verificata; quantomeno sotto il controllo di scienziati e prestigiatori qualificati.
Non c'è nulla di "dogmatico" nella mera constatazione di un fatto storico; o forse riterresti dogmatico asserire che l'Italia non ha MAI  vinto il campionato mondiale di Rugby?
Non l'ha MAI vinto e basta.
Punto!
;)
***
Allo stesso modo:
- io non posso essere affatto sicuro che, in assoluto, non si siano MAI verificate levitazioni di un qualche genere (non ho mai asserito una cosa del genere);
- sono invece "sicurissimo" che non si sono  MAI verificate "autentiche" levitazioni sotto il controllo di scienziati e di prestigiatori qualificati.
Sta a te dimostrami il contrario, con date e riferimenti precisi; e, finchè non lo farai, continuerò a ritenere:
- non che la cosa sia "inspiegabile";
- bensì semplicemente, che la cosa "non si è mai verificata".
E, quindi, non ha alcun senso cercare di "spiegarsela".
::)
***
Se, poi, un domani si dovesse verificare, solo allora avrà un senso cercare di spiegarselo!
***
Ovviamente, se dovessi dar retta a tutti coloro che nel corso della storia umana hanno scritto, detto e testimoniato l'esistenza delle sirene, dei centauri, degli unicorni, delle fate, degli gnomi e via dicendo, secondo te dovrei credere praticamente a qualsiasi cosa!
Il che, sinceramente, lo trovo alquanto arduo.
:-\
***
Quanto a tutti coloro che nel corso della storia umana hanno scritto, detto e testimoniato di aver assistito a fenomeni di apparenti "possessioni demoniache", a questo ci credo senz'altro.
Ed infatti si tratta di fenomeni tranquillamente spiegabili:
- con patologie psichiatriche;
- con l'effetto di droghe.
E, sia nell'uno che nell'altro caso, non dubito affatto che, in uno stato di coscienza alterato, si possano vedere delle sirene, dei centauri, degli unicorni, delle fate, degli gnomi e via dicendo; e, perchè, no, anche immaginarsi di volare (con il corpo o fuori del corpo).
***
Ma che ancora oggi ci sia qualcuno che possa crederlo sul serio, in assenza di una qualsiasi "autentica" prova in tal senso, questo sì che lo trovo davvero INSPIEGABILE; e, sinceramente, anche alquanto "deprimente", perchè si vede che stiamo facendo "marcia indietro" nei secoli bui del medioevo.
***
Quanto al fatto che le testimonianze esistono e in qualche modo vanno spiegate, non vedo grossi problemi al riguardo; ed infatti, soggettivamente, sotto l'effetto di droghe o in conseguenza di una grave alterazione mentale, uno può credere a qualsiasi cosa!
Ovviamente, quello in cui si crederà, varierà a seconda dei preconcetti culturali di ciascuno:
- divinità nel caso dei pagani;
- diavoli nel caso dei cristiani.
Mi pare perfettamente logico!
***
Per concludere, se c'è qualcuno che è convinto di essere posseduto da uno spirito, la sua convinzione/testimonianza, secondo me, non vale affatto quanto la mia convinzione che quella possessione è SOLO  una patologia psichiatrica; sarebbe come dire che, se un matto crede di essere Napoleone Bonaparte, la sua convinzione/testimonianza dovrebbe valere quanto la mia convinzione che la sua è solo una falsa convinzione generata dal suo stato patologico!
;D
***.
In ogni caso ti faccio notare che gli stessi sacerdoti esorcisti sostengono che si tratta di possessione diabolica SOLTANTO se si verificano "fenomeni paranormali o soprannaturali"; altrimenti loro stessi ammettono che si tratta solo di una patologia psichiatrica.
Ma, poichè i sacerdoti esorcisti non sono nè psichiatri, nè scienziati nè prestigiatori  professionisti, per verificare che si tratta davvero di "fenomeni paranormali o soprannaturali", dovrebbero richiedere  l'assistenza di psichiatri, scienziati e prestigiatori professionisti; cosa che, invece, a quanto mi risulta, non fanno mai.
E questo è il loro errore fondamentale (e di chi dà loro retta)!
***
Quanto alla circostanza che molti psichiatri che prendono in cura questi soggetti, "in molti casi", con "un'intelligente apertura mentale" (!), consigliano di tentare con "il rito esorcistico" (che spesso funziona), dammi il nome e cognome di tali "singolari" medici; perchè sono proprio curioso di verificare di chi si tratta, ed in che cosa sono veramente laureati.
Secondo me, infatti, un medico che consiglia come psicoterapia un "rito esorcistico", andrebbe radiato dall'ordine!
>:(
***
L'unica cosa che, secondo me,  si potrebbe sostenere a loro scusante, è che, se detti psichiatri si trovano ad aver a che fare con un paziente che non è affatto "schizofrenico", bensì è semplicemente affetto da manie religiose e credenze superstiziose nella "possessione diabolica", in effetti, visto che si tratta di persone molto suggestionabili, un rito esorcistico potrebbe non certo aiutare a guarirle, però, quantomeno, potrebbe forse valere come terapia sintomatica volta a ridurre la loro psicosi ansiosa.
Però dovrebbe essere l'Ordine dei Medici a giudicare se questa possa considerarsi o meno una scusante accettabile, non certo io!
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Un saluto! :)
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#3688
Ciao Anthony :)
Come ho avuto modo di argomentare in risposta al suo "post", i ragionamenti di Alexander, almeno secondo il mio punto di vista, sono metodologicamente "molto" scorretti.
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Quanto, invece, al fatto che  l'affermazione che un qualcosa sarà spiegabile in futuro non è falsificabile e quindi non è scientificamente accettabile secondo il negazionismo, sono perfettamente d'accordo con te.
Solo che, questo, con il nostro tema, non c'entra assolutamente "niente".
***
C'entrebbe se tu mi dimostrassi inequivocabilmente che un soggetto "posseduto" si è messo a volare nella stanza, o ha fatto levitare il suo letto; ed io ti replicassi che, per ora, non te lo so spiegare, però credo che sarà un fenomeno scientificamente spiegabile in futuro.
In questo caso avresti senz'altro ragione!
Ma, poichè questo non è MAI accaduto, la tua obiezione non ha alcun fondamento!
***
Ed infatti, nei fenomeni di presunta "possessione diabolica", in realtà, non si è MAI oggettivamente verificato nessun fenomeno che esulasse da una normale patologia psichiatrica; o, quantomeno, non è mai stato documentatamente avvenuto sotto controllo scientifico, ovvero di prestigiatori professionisti.
Per cui, di che cosa stiamo parlando?
Dovremmo forse metterci a discutere se sia "spiegabile" (adesso o in futuro) qualcosa che non è mai avvenuto?
::)
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Un saluto! :)
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#3689
Ciao Alexander. :)
Non condivido affatto la tua seguente argomentazione.
"Inspiegato viene definito ciò che non è spiegabile, che però si ritiene aprioristicamente  in qualche modo, in futuro, o per una serie di fattori,  che sarà spiegabile; ma ciò non toglie che, di fatto, al momento non ha una spiegazione dimostrabile oggettivamente, e non è possibile al momento dimostrare con certezza che lo sarà."
Il che (almeno con riferimento al nostro tema) costituisce una argomentazione assolutamente "paralogistica".
Ed ora ti spiego perchè!
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Innanzittutto, è del tutto evidente che la tua affermazione preliminare è palesemente "incongrua", in quanto:
- se fosse vero che "non spiegato" (cioè "inspiegato") viene definito come ciò che "non è spiegabile";
- allora sarebbe anche vero che "non curato",  dovrebbe essere definito ciò come ciò che "non è curabile".
E, poichè la seconda affermazione è falsa, ne consegue che è falsa anche la prima.
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Ed infatti, se tu ti recassi in visita medica da uno specialista, e lui, analizzando le tue lastre e i tuoi esami del sangue ti dicesse: "Lei non è stato <<curato>> a dovere", mi darai atto che è cosa ben diversa che se lui ti dicesse: "Lei è un malato <<incurabile>>!"
Penso che tu, naturalmente, reagiresti in modo molto diverso a seconda della notizia che hai ricevuto!
:o
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Il che dimostra l'erroneità di qualsiasi affermazione del genere: "xxxxxato viene definito ciò che non è xxxxabile!".
Come, appunto, la tua!
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Ciò premesso, tu cerchi di superare la "contradictio in adjecto", scrivendo che, però, nel caso di specie, "inspiegato" sarebbe una specie di "inspiegabile relativo"; e, cioè, un qualcosa "che si ritiene, aprioristicamente  in qualche modo, in futuro, o per una serie di fattori,  che sarà <<spiegabile>>."
Ma anche questo costituisce un ragionamento paralogistico!
Ed infatti ci sono degli eventi "inspiegati", che tali resteranno per sempre, e che nessuno presume potranno mai essere "spiegati" in futuro; i quali, tuttavia, non possono in alcun modo essere definiti "inspiegabili", e, cioè, tali da essere attribuiti a forze soprannaturali.
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Ad esempio, molti anni fa, io soffrii per qualche tempo di un singolare tipo di cefalea, la cui causa, tra le tante possibili, non venne però mai individuata con precisione dai medici; per cui si trattò di un fenomeno che, non essendo stato "spiegato" allora (cioè, al momento), ovviamente, ormai, resterà "inspiegato" per sempre.
Ma a nessuno verrebbe mai in mente di definirlo "inspiegabile", e, cioè, tale da doverlo attribuire a forze soprannaturali, solo perchè, "al momento", non si riuscì a trovare una spiegazione medica adeguata della specifica patologia (nè, ormai, sarà più possibile farlo in futuro); il che accade spessissimo, anche per molti altri tipi di malattie -mal di pancia compresi-, e non solo per quelle semplicisticamente attribuite a presunte "possessioni diaboliche".
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Ne consegue che la tua conclusione, secondo la quale dovrebbe essere definito "inspiegabile" ciò che, "di fatto, al momento non ha una spiegazione dimostrabile oggettivamente, e che non è possibile al momento dimostrare con certezza che lo sarà", è una conclusione paralogistica, in quanto non conseguente in modo logico dalle premesse; ed infatti non tutto ciò che "non è stato spiegato", e che ormai tale resterà per sempre, può definirsi, solo per tale motivo "inspiegabile".
***
Per cui ripeto che, almeno secondo me:
- "inspiegato" (sia al momento, sia per sempre in futuro);
- "inspiegabile" (in quanto "contro natura");
sono due cose completamente diverse!
***
Ovviamente, occorre stare molto attenti a non cadere in un facile "trabocchetto sofistico", e, cioè, a non confondere:
- ciò che è "intrinsecamente inspiegabile" (come i morti che escono dalle tombe, e se ne vanno in giro semiputrefatti a divorare i vivi, ovvero i somari volanti con corna di cervo);
- ciò che, ormai, è "estrinsecamente inspiegabile", e, cioè, che non è stato "spiegato" una volta, e che non può essere più "spiegato" adesso a distanza di tempo, ma che, come la mia cefalea, non è affatto "intrinsecamente inspiegabile"
*** 
Un saluto! :)
***
#3690
Ciao Anthony.
Io ho fede soprattutto nella grammatica e nell'analisi logica del discorso, per cui evito di confondere:
- la desinenza "ato";
con
- la desinenza "abile".
***
Ed infatti molti "paranormalisti" e "soprannaturalisti", spesso in buona fede, non si rendono conto della differanza abissale che intercorre tra:
- "fenomeni inspiegati"
- "fenomeni inspiegabili".
***
Nella mia lunga vita mi sono capitati molti eventi che non sono mai riuscito a spiegarmi ("inspiegati"); però, di eventi impossibili da spiegare ("inspiegabili"), come, ad esempio, di veder resuscitare i morti dopo che erano stati sepolti da più di un anno, non me ne sono capitati MAI!
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Allo stesso modo:
- se qualcuno crede in buona fede di essere "posseduto", e gli psichiatri non riescono a individuare il tipo di trauma che ha provocato tale fenomeno di carattere schizofrenico, si tratta semplicemente di una patologia di cui non si riesce a trovare l'origine (la stessa cosa può accadere per un semplice "mal di pancia", o, ancora più frequentemente, per un "mal di testa");
- se, invece,  qualcuno, oltre a credere di essere "posseduto", manifesta fenomeni "davvero" "inspiegabili", come, ad esempio, spostare telecineticamente gli oggetti e levitare in aria, sono perfettamente d'accordo con te che si tratta di fenomeni la cui causa è "inspiegabile" in base alla scienza psichiatrica.
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Ma prima me lo devi DIMOSTRARE!
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Vale a dire, fino a che l'effettivo verificarsi di tali fenomeni non avviene sotto lo stretto controllo:
- di scienziati;
- di prestigiatori professionisti;
non vedo perchè mai dovrei credere che si siano realmente verificati.
Per cui non mi pongo neanche il problema di spiegarmi la loro causa.
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La mia non è neanche lontanamente, come sostieni  tu, una qualche sorta di "fede", bensì è soltanto la mera pretesa di voler vedere oggettivamente "constatati" certi presunti fenomeni "paranormali"; altrimenti, per me è ovvio che si tratta soltanto di "normali" fenomeni patologici di carattere psichiatrico (a prescindere che se ne possa sempre individuare la specifica causa, il che, spesso, non avviene neanche per un semplice raffreddore).
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Un saluto! :)
***